Venerdì 27 maggio 2005

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 maggio 2005
 Ufficio Stampa
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

 
1 - L’UNIONE SARDA
Cagliari – Pagina 2
MINISTERO INTERNI
Borse di studio
CAGLIARI. Il ministero dell’Interno ha bandito un concorso per l’assegnazione di 112 borse di studio per l’università, relative all’anno accademico 2004/2005, riservate ai figli e orfani di dipendenti ed ex dipendenti dell’amministrazione civile dell’Interno nonchè ai dipendenti in servizio. Le domande di partecipazione al concorso dovranno essere presentate improrogabilmente entro il 24 giugno 2005, utilizzando esclusivamente l’apposito modulo disponibile all’Ufficio relazioni con il pubblico della prefettura, dove gli interessati potranno ricevere tutte le informazioni del caso.
 
2 - L’UNIONE SARDA
Cagliari – Pagina 2
OGGI AL MEDITERRANEO
Congresso pediatria
CAGLIARI. Oggi alle 15.30 nella sala conferenze dell’hotel Mediterraneo, viale Diaz, si apre il congresso regionale della Società italiana di pediatria. Il presidente dei lavori è Umberto Pelosi, docente dell’università di Cagliari e responsabile del servizio allergologia della clinica pediatrica Macciotta. I presidenti onorari sono i professori Roberto Corda e Mario Silvetti.
I lavori inizieranno alle 15.30 e termineranno alle 19; domani dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 19, puntano ad accomunare le diverse realtà del sistema sanitario e assistenziale isolano con una piena sinergia tra tutti gli operatori. Apre i lavori il professor Antonio Cao con una lezione magistrale su “L’assistenza pediatrica in Sardegna negli ultimi decenni: cosa è cambiato».
 
3 - L’UNIONE SARDA
Economia - Pagina 12
Statali, lungo braccio di ferro nella notte
Pubblico impiego. Vertice con i sindacati a Palazzo Chigi ma senza Berlusconi
È partito ieri sera a Palazzo Chigi il negoziato per il rinnovo dei contratti pubblici. Assente il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che pure nei giorni scorsi aveva avocato a sé la trattativa, è stato il sottosegretario Gianni Letta a prendere l'iniziativa, dicendosi disponibile a offrire aumenti dal 4,3% al 4,5% in cambio di maggiore produttività e mobilità. Il Governo (con Letta i ministri Fini, Tremonti, Siniscalco, Maroni, Baccini, Alemanno, Caldoro, Moratti e Stanca) ha illustrato la sua nuova proposta per chiudere la trattativa la cui idea di fondo prevede una sorta di scambio tra aumenti maggiori ai 95 euro previsti nella Finanziaria e più produttività, efficienza, riduzione del personale attraverso il mix tra blocco del turn over e mobilità. Tra le premesse per aprire la trattativa, Letta ha indicato: efficienza, organizzazione, produttività e nuove regole. L'entità dell'offerta proposta dal governo difficilmente sembra però possa incontrare il consenso dei sindacati, considerando che in passato la trattativa aveva portato a un incremento attorno al 5%. Inoltre, i sindacati fino ad ora non si sono detti disponibili a parlare di tematiche normative: anche perché - ricordano - si tratta del rinnovo del biennio economico 2004-2005. «Mi auguro che si arrivi alla stretta finale», ha auspicato il ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, poco prima che cominciasse la riunione. Mentre il ministro della Funzione pubblica Mario Baccini si è detto «moderatamente ottimista». Il vertice, dopo le 21, è stato sospeso per un'ora per un incontro interministeriale. Nella pausa, il leader della Cisl Savino Pezzotta ha detto che «siamo ancora in fase di pretattica, ci stiamo annusando. Comunque bisogna salire da quel 4,5%. Ci siamo scambiati i pareri: il governo ha esposto i suoi e noi i nostri. Ora, si tratta di vedere nel concreto cosa proporrà, anche se l'ipotesi dell'esecutivo è di legare gli aumenti alla produttività e mobilità. Comunque da quel 4,5% bisogna salire: per noi il punto di riferimento resta quel 5,01% previsto dalla mediazione raggiunta». Sulla stessa linea il segretario generale della Fp-Cgil, Carlo Podda: «sotto il 5,01% l'accordo non si fa», ha detto. Nei giorni scorsi, come si ricorderà, Cgil, Cisl e Uil avevano minacciato lo sciopero per arrivare al rinnovo del contratto sulle base delle rivendicazioni sindacali. L'incontro Governo-sindacati è proseguito nella notte. Oltre ai confederali, c'erano altre 13 sigle sindacali.
 
4 - L’UNIONE SARDA
Cronaca di Nuoro - Pagina 34
Biblioteca
Incontro con uno studioso giapponese
Un esperto giapponese dell'architettura mediterranea ha realizzato uno studio sulla Sardegna. L'opera di Hidenobu Jinnai, docente dell'università Hosei di Tokyo, intitolata "La Sardegna vista dai giapponesi", sarà presentata alla biblioteca Satta. L'appuntamento è martedì, alle 18,30. Dopo il saluto del presidente del consorzio "Satta" Priamo Siotto, interverranno gli architetti Michele Ciusa e Giovanni Pigozzi e la saggista Angela Guiso. Coordinerà l'incontro Tonino Cugusi, direttore del consorzio. Sarà presente anche l'autore. Organizza la conferenza il consorzio "Satta" e la casa editrice Iris. Il giorno dopo si svolge un altro incontro organizzato dal consorzio. Stavolta al centro della riflessione è la Sardegna vista dai danesi. La scrittrice nuorese Maria Giacobbe, che da anni vive in Danimarca, ha recuperato una vecchia pubblicazione di Marie Gamel Holten dal titolo "Sardegna isola sconosciuta". L'opera è in danese e in italiano. Al pubblico nuorese la presenteranno Maria Giacobbe e la traduttrice Annette Bodenhoff Salmon. Coordina Tonino Cugusi. L'appuntamento è alle 18,30 del primo giugno, nella sezione sarda della biblioteca
 
5 - L’UNIONE SARDA
Cronaca di Oristano - Pagina 26
ordine dei medici Invalidità civile, domani un convegno
L'Invalidità civile in Italia. È il tema del convegno che si terrà domani al Mistral 2 su iniziativa dell'ordine dei medici di Oristano. «Un corso pratico finalizzato allo sviluppo continuo professionale» hanno spiegato gli organizzatori, «rivolto ai medici di base, alla medicina specialistica ambulatoriale e ai membri delle commissioni mediche della Asl e del Ministero dell'Economia e delle Finanze. I lavori saranno presieduti da Alessandro Bucarelli ed Elena Mazzeo, ordinari di Medicina Legale all'Università di Sassari». A partire dalle 8.45, sono previsti numerosi interventi attraverso i quali si cercherà di fare il punto sui principali aspetti medici, giuridici e amministrativi dell'invalidità civile. Il corso verrà presentato dal medico legale Alessandro Flore. È prevista poi la relazione di Arturo Camerini, direttore generale del Ministero dell'Economia. Seguiranno gli interventi di Elena Mazzeo, Alessandro Bucarelli e Luigi Lista, Marica Ciardi, Maria Luigia Fanari e Agostino Granara. L'iniziativa ha il patrocinio del ministero dell'Economia e delle Finanze, della Società Sarda di Medicina Legale e dell'associazione Round Table Ca68. (j. s.)
 
6 - L’UNIONE SARDA
Nuoro e Provincia - Pagina 33
Sclerosi multipla/1. I clamorosi risultati di una approfondita ricerca interdisciplinare
Un triste primato nascosto nei geni
Nove nuovi casi all'anno contro una media di tre in Italia
Nuoro. La sclerosi multipla colpisce più in provincia di Nuoro che in tutto il resto dell'Isola. Si registra infatti una prevalenza di 157 casi per 100 mila abitanti, contro i 153 della Sardegna e i 33 circa del resto d'Italia. Sempre nel Nuorese, c'è un'incidenza di 9 nuovi casi all'anno, contro i 6 a livello regionale e i 3 della penisola. Sono alcuni dei dati che saranno divulgati oggi nel corso del convegno sulla "Sclerosi multipla in provincia di Nuoro, ricerche e nuove prospettive terapeutiche", organizzato dalla divisione di Neurologia dell'ospedale San Francesco, (Asl 3) in collaborazione col Dipartimento di scienze sanitarie applicate dell'università di Pavia, l'MCR Biostatisc unit, Institute of public health di Cambridge (Gran Bretagna) e il Centre national de genotypage, di Evry (Francia). «Sarà un'occasione per far conoscere al mondo scientifico, ai pazienti e ai loro familiari - spiega il dirigente medico Anna Ticca - i risultati di uno studio che conduciamo sulla malattia dal 1995. Grazie alla collaborazione di 571 pazienti (sui 758 del registro) che hanno collaborato, fornendo i dati clinici, genealogici, anagrafici, donando il proprio sangue e quello dei parenti». Dell'équipe di ricercatori, coordinata dal primario di Neurologia Bruno Murgia, fanno parte, oltre ad Anna Ticca, le dottoresse Valeria Saddi e Maria Luisa Piras. Si sapeva che, nel panorama delle cosiddette malattie autoimmuni, la sclerosi multipla era più diffusa in Sardegna rispetto al resto per Paese. La ricerca che sarà illustrata oggi mette in rilievo i dati del Nuorese, ancora una volta isola nell'isola «perché la popolazione dell'interno della Sardegna è quella che, nel tempo, ha subito meno il flusso delle immigrazioni, ha avuto meno contatti con l'ambiente esterno e quindi forma un'entità geneticamente omogenea». La sclerosi multipla è una malattia che comporta un processo degenerativo del sistema nervoso e provoca uno stato di disabilità progressiva. «Ancora non se ne conoscono le cause - dice la dottoressa Ticca - ma sicuramente gioca un ruolo importante il fattore genetico, insieme ad altri di carattere ambientale». Finora non si è scoperta una terapia in grado di guarirla completamente, ma la scienza sta compiendo continui passi avanti, che consentono di rallentarne o bloccarne il decorso, assicurando ai pazienti sempre migliori condizioni di vita. Tra i farmaci più usati, l'interferone e gli immunosoppressori «mentre forse l'anno prossimo entrerà in commercio un nuovo prodotto, anticorpo monoclonale, che pare stia dando risultati addirittura superiori a quelli all'interferone. Poi c'è tutta una serie di studi su immunosoppressori più selettivi e su nuove ipotesi terapeutiche, come le cellule staminali e il trapianto di midollo, che ci fanno ben sperare per il futuro». La strada del trapianto di midollo viene seguita anche a Nuoro, grazie alla collaborazione fra la Neurologia e l'Ematologia, diretta dal dottor Attilio Gabbas. «Abbiamo il caso di una nostra paziente affetta da patologia ematologica - precisa la dottoressa Ticca - sottoposta a trapianto dal dottor Gabbas. Anche se è presto per valutare i risultati, a sei mesi abbiamo sicuramente una stabilizzazione della malattia sia clinica che di risonanza». C'è uno sforzo corale, nei centri di tutto il mondo, per tentare di debellare una patologia che colpisce pazienti sempre più giovani. Una nuova strada, percorsa da alcuni gruppi di ricerca d'elezione, riguarda il trapianto di cellule staminali, che dovrebbero avere la possibilità di riparare il danno neurologico e cerebrale che si registra nei malati di sclerosi multipla, ma si tratta di un campo di studio ancora in fase molto sperimentale. Il centro di ricerca dell'ospedale di Nuoro è nato grazie all'impulso della compianta dottoressa Donata Marchi, pioniera storica, da medico e da paziente, della Fisioterapia al San Francesco. È riconosciuto con delibera regionale sin dagli anni Ottanta e va avanti, nonostante la carenza di personale e mezzi, grazie all'entusiasmo e alla determinazione di un gruppo di studiosi «ma anche al concreto sostegno della Asl 3». Collabora col centro di Sassari, diretto dal professor Rosati e con quello di Cagliari della professoressa Marrosu, ma anche con università della penisola (Pavia) inglesi e francesi. Due i canali principali di ricerca: la raccolta di dati epidemiologici, ma anche relativi alla sclerosi multipla associata a eventuali patologie associate ed alle modalità con cui si è arrivati alla diagnosi. Sempre sotto il profilo epidemiologico, è prevista la compilazione, da parte del paziente, di un questionario genealogico, riguardante cioè la sua famiglia. Una particolare attenzione viene dedicata alle famiglie in cui si registrano più casi, nelle quali la sclerosi multipla è associata ad altre patologie autoimmuni. «Tutti i pazienti e i loro parenti stretti vengono inoltre sottoposti a tipizzazione tessutale ed analisi del Dna, in modo da disporre di una mappatura genetica. Soprattutto per poter studiare i casi presenti in una stessa famiglia. Ed è proprio dall'analisi del patrimonio genetico di questi gruppi familiari - conclude la dottoressa Ticca - che possiamo trarre i dati più interessanti».
Lucio Salis
 
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 4 - Nuoro
Ordini dei medici e avvocati 
Conferenza sulle culture bioetiche 
NUORO. È in programma per mercoledì primo giugno, con inizio alle ore 17, nella sala conferenze dell’Ordine dei medici della provincia di Nuoro (via Gramsci angolo con via Sant’Emiliano), intitolata a “Donata Marchi”, una conferenza-dibattito sul tema: “Esiste una bioetica latina?”. Relatore sarà il professor Francesco Donato Busnelli, ordinario di Diritto civile dell’istituto Sant’Anna dell’Università degli studi di Pisa e membro del Comitato nazionale di bioetica.
La conferenza consentirà il confronto tra la cultura nordamericana e quella europea sui temi dell’eutanasia, le direttive anticipate, la procreazione medicalmente assistita, analizzando anche l’evoluzione del diritto nei diversi ordinamenti.
Moderatori del dibattito saranno il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Nuoro Luigi Arru e l’avvocato Basilio Brodu, presidente dell’Ordine forense.
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 15 - Attualità
Mediterraneo a rischio catastrofi naturali 
Terremoti, vulcani e frane: per gli studiosi il pericolo è alle porte 
FORMIA. Terremoti, vulcani, tsunami, alluvioni, frane. Il bacino del Mediterraneo è ad alto rischio di catastrofi, rischio che nasce dalla sua stessa natura, essendo luogo di incontro di tre continenti, Europa, Africa, Asia. Lo dice Jean-Sylvain Magagnosc, docente di geografia fisica all’università di Poitiers, in Francia, e tra i massimi esperti di rischi naturali del Mediterraneo.
“I principali rischi naturali che incombono sull’area del Mediterraneo sono tsunami, terremoti ed eruzioni vulcaniche - ha detto ad Ansamed Magagnosc che ha guidato l’equipe di esperti francesi durante il terremoto che ha sconvolto il paesino di San Giuliano di Puglia, in Molise, il 31 ottobre del 2002. “Tsunami nel Mediterraneo si sono già verificati in passato - spiega lo studioso - durante il terremoto di Messina del 1908, ad esempio, ma anche nell’Adriatico, in prossimità della costa pugliese, si sono verificati nei secoli scorsi piccoli maremoti”.
Sul fronte della prevenzione di questi fenomeni i governi dei paesi del Mediterraneo hanno intrapreso già alcune iniziative.
Tra queste, la creazione di stazioni di rilevamento sott’acqua che riducano drasticamente il tempo che intercorre tra lo scatenarsi del terremoto sottomarino e la possibilità di dare l’allarme.
“Tali strutture - dice il geografo francese - non hanno un costo elevato. Servirebbe circa un milione di euro l’anno per mantenere ognuna di esse. Ciò che costa è, invece, mantenere il personale della stazione di rilevamento, cioè specialisti ed esperti al lavoro 24 ore su 24”.
Per quanto riguarda, invece terremoti e vulcani Magagnosc precisa che “tutta la zona che va dalla Spagna all’Algeria e dalla Costa Azzurra alla Turchia è a forte rischio terremoti, mentre i vulcani sono per lo più concentrati in Italia e nella Turchia orientale, l’Anatolia”. Due i pericoli principali, diverse le modalità di prevenzione e intervento. “I fenomeni sismici - spiega il francese - sono difficili da prevedere nel tempo ma non nello spazio, perchè esistono oggi mappature piuttosto dettagliate sulle zone più a rischio”. I vulcani, invece, sono più semplici da monitorare. “C’è un sistema di controllo dei vulcani che permette di individuare con un certo anticipo gli indizi di una possibile eruzione - dice ancora - una volta identificati i’sintomi’ alcuni studiosi ritengono che ci sia, in media, dai sette ai quindici giorni di tempo per prepararsi ad affrontare la catastrofe”. Ci sono però altre scuole di pensiero secondo cui i giorni di tempo sarebbero solo due. Tra i paesi del Mediterraneo, l’Italia è piuttosto all’avanguardia rispetto alla prevenzione dei fenomeni vulcanici, vista la presenza di vulcani importanti come il Vesuvio, l’Etna, lo Stromboli. “I comuni campani che si trovano ai piedi del Vesuvio come Ercolano e Torre del Greco - spiega il geografo - hanno distribuito alle popolazioni locali piccole brochure informative su come comportarsi in caso di fenomeni vulcanici, mentre per le strade sono state collocate delle piantine in cui sono indicate le strade da evitare in caso di alluvioni”.


9- CORRIERE DELLA SERA
STATALE
Preside di Medicina. Ancora fumata nera
Milano. Fumata nera per la rielezione del Preside della facoltà di medicina dell’Università degli Studi. Sugli 800 aventi diritto al voto, hanno votato circa 500, dando 250 voti a Virgilio Ferrario, ordinario di Anatomia umana, 120 voti a Emilio Trabucchi, ordinario di chirurgia generale, 120 voti a Roberto Weinstein, ordinario
di odontostomatologia, 40 voti a Maria Luisa Villa, ordinario
di patologia generale. La prossima tornata è il 6 giugno.
 
10- CORRIERE DELLA SERA
ALMALAUREA
Laureati sempre più giovani Adesso la media è 27,3 anni
FIRENZE - A quasi 4 anni dalla riforma, si cominciano a intravedere segnali positivi per colmare il «gap» che separa l'Italia universitaria dal resto dell'Europa. Si riduce l'età della laurea (da 28 a 27,3 anni), aumenta la frequenza delle lezioni anche nelle facoltà più «trascurate» dagli studenti, mentre diminuiscono le esperienze all'estero dei dottori: questi i dati più significativi del VII Profilo dei laureati italiani, realizzato da AlmaLaurea, il consorzio tra 43 atenei e presentato a Firenze dal direttore del consorzio, Andrea Cammelli, e dal rettore dell'Università di Firenze, Augusto Martinelli. Lo studio, su 140 mila laureati nel 2004 (di cui 47 mila lauree brevi), costituisce - ha sottolineato Martinelli - «innanzitutto un identikit di chi ha concluso gli studi, ma vuole anche fornire uno strumento a chi governa il sistema università, per migliorarlo esaminando i problemi evidenziati dai giovani».
 
11- CORRIERE DELLA SERA
Arriva la tastiera senza indicazioni
Obbligati ad imparare: i tasti sono tutti uguali, bisogna memorizzarli
Das Keyboard, prodotta da un'azienda americana, si propone come prodotto d'elite per uber-geeks, i super smanettoni del Pc
Texas (USA) - Quello che non vi uccide, vi rende più veloci a scrivere. Parafrasare Nietzsche è obbligatorio nel caso di una nuova tastiera per Pc che promette di trasformarvi in super-smanettoni, se prima riuscirete a sopravviverle.
Das Keyboard infatti è una keyboard molto speciale: esattamente identica a tutte le altre non fosse per l'assenza di indicazioni sui tasti. Nessuna lettera, nessun simbolo. Solo un angosciante - e per alcuni esaltante - solido nulla. «È davvero per geeks - gongola il suo creatore Daniel Guermeur intervistato dal New York Times -. Per chi già scrive al computer senza guardare le mani. Per chi si sente un po' superiore». Uber-geeks, li chiama: dove l'aura teutonica - per un'azienda produttrice, la Metadot Corporation, invero molto americana (Austin, Texas) - allude probabilmente a questo superomismo da fanatico del computer.
«Una tastiera senza scritte sui tasti è ovviamente solo per alcuni tipi di smanettoni, non quelli normali, ma per chi si erge sopra la massa» rincara il website con tono marziale, aggiungendo che l'utilizzo di questo tipo di periferica permetterà di raddoppiare la velocità di scrittura (ammesso e non concesso che si impari ad utilizzarla). Lo stesso Guermeur - che deve essere un uber-informatico - assicura di utilizzarla con profitto da almeno due anni.
Das Keyboard - in vendita a 79,95 dollari (poco meno di 64 euro) sul sito www.daskeyboard.com - si concede però almeno una comodità: i tasti hanno una resistenza (o morbidezza) diversa a seconda della loro posizione, ad esempio la lettera F va premuta con più forza della Z. E chissà che non sia l'inizio di una moda. In futuro potrebbero arrivare anche i programmi senza indicazioni scritte sui menù a tendina, o roba del genere. L'importante è che siano rigorosamente tecno-snob.
Carola Frediani
 
12- CORRIERE DELLA SERA
Una tecnica Usa:
staminali embrionali senza gli embrioni
Si prendono cellule staminali di embrione «avanzate» da ricerche precedenti o fecondazioni artificiali fallite, si centrifugano con una tecnica per ora segreta, si uniscono a cellule adulte di malati e si ottengono cellule staminali di embrione dell’uomo donatore. A raccontarla non sembra nemmeno facile ma se la tecnica funziona, così come assicurano gli americani che l’hanno brevettata, si salterebbero a piè pari tutti gli ostacoli etici che stanno alimentando il dibattito sul primo quesito referendario anti legge 40. A Yuri Verlinsky, capo del team di Chicago che a Londra ha presentato l’innovativa tecnica chiamata stembrid , però del referendum italiano interessa poco o nulla. Al contrario, l’annuncio è arrivato proprio nei giorni in cui il Congresso americano doveva decidere, Bush contrario, l’aumento dei finanziamenti per la ricerca sugli embrioni e se mantenere o meno il divieto sulla clonazione a fini terapeutici. Yuri Verlinsky, ricercatore di punta del Reproductive Genetic Institute di Chicago, ha spiegato come sia riuscito ad ottenere, grazie alla sua tecnica denominata stembrid , 10 linee di cellule staminali embrionali senza produrre embrioni. Dei risultati presentati da Verlinsky ha parlato ieri il settimanale inglese New Scientist . Il metodo si avvale di cellule embrionali umane private del patrimonio genetico (nucleo) tramite un metodo di centrifugazione che ne lascia intatto il «guscio». In questo «guscio» sarebbe stato inserito, per «fusione», il patrimonio genetico di cellule umane adulte: gli «ibridi» ottenuti, chiamate «stem-ibridi», sarebbero staminali embrionali ma dell’adulto donatore. Una «clonazione senza clonazione».
Entusiasta Angelo Vescovi, del San Raffaele di Milano: «Se il metodo funziona abbiamo risolto definitivamente il problema etico». Scettico Giulio Cossu, sempre del San Raffaele: «Vorrei saperne di più». Ancora più critico l’austrialiano Alan Trounson, della Monash University : «Dubito sull’effettiva capacità delle nuove cellule di differenziarsi come vere e proprie embrionali». «Sembra troppo facile», è infine il commento di Marilyn Monk, dell’Institute of Child Health di Londra.
Mario Pappagallo

Questionario e social

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