Mercoledì 8 giugno 2005

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 giugno 2005
 Ufficio Stampa
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

 
1 – L’UNIONE SARDA
Cronaca di Nuoro - Pagina 30
Università
Seminario sulle tecnologie per gli alberi
Le tecnologie per la valutazione della stabilità degli alberi sono al centro di un seminario organizzato dalla facoltà di agraria. L'appuntamento è alle 10 del 17 giugno, nella sede dell'università nuorese a Carta Loi. Interviene Giovanni Nicolotti, dell'università di Torino. Nel pomeriggio dello stesso giorno è prevista una dimostrazione pratica nel parco dell'ospedale Zonchello. Per maggiori informazioni gli interessati possono rivolgersi alla sezione di patologia vegetale del dipartimento di protezione delle piante, nei locali di Carta Loi, oppure telefonare alla segreteria organizzativa al numero 0784-214982, fax 0784-205292.
 
2– L’UNIONE SARDA
Provincia di Oristano - Pagina 27
In 5 anni 60 laureati «Costruiamo il campus»
Scano. Il progetto per la città degli universitari
Lo sviluppo? Sostenibile, turistico, integrato, culturale e tanto altro. Mille parole che solo la tenacia di alcuni imprenditori concretizzano. Peppe Rosa, imprenditore e scanese di origine nel 1999, dopo una parentesi non troppo felice nell'Università di Cagliari, decise di tentare un progetto ambizioso: portare a Scano Montiferru l'università. I numeriA distanza di 6 anni sono state attivate le lauree di primo livello in Ingegneria informatica e delle telecomunicazioni nel Miit (Montiferru institute of informatics and technology) di Scano in collaborazione con il Politecnico di Torino. Si tratta ormai di una realtà multimediale a tutti gli effetti. Gli studenti, oltre 160 provenienti da tutta l'Isola, studiano autonomamente, utilizzando materiale tecnologico diverso (videocassette, cd, dispense) realizzato dal Politecnico, in cooperazione con il consorzio Nettuno. Inoltre gli studenti sono seguiti da tutor e integrano questo materiale con la possibilità di accedere ai servizi mirati come esercitazioni, consulenze, laboratori, segreteria e anche la videoconferenza con i docenti torinesi. Insomma con le tecnologie attuali gli studenti sostengono gli esami a distanza che li porteranno alla laurea. E di laureati fino ad ora l'Università scanese ne ha sfornato 40 fino allo scorso anno accademico e circa una ventina previsti per ottobre 2005. «Sessanta laureati nel primo lustro di attività mostrano quanto le nuove tecnologie offrano in termini di opportunità per le zone geograficamente più decentrate, quando vengono utilizzate con attenzione», spiega Matteo Sonza Reorda, direttore del Centro per i servizi teledidattici e multimediali dell'Ateneo torinese e docente al Miit di Scano. Il campusQuesti i risultati fino ad oggi, ma per il futuro Peppe Rosa ha ulteriori progetti. «Ho intenzione di creare un campus universitario con tutti i crismi di efficienza e funzionalità. Innanzitutto per cercare di attivare nuovi corsi di laurea non ancora presenti in Sardegna e poi per trainare il turismo locale. Il progetto, già realizzato da alcuni amici architetti di Gavoi, prevede tutte le strutture didattiche e anche una sala conferenze, un piccolo refettorio e i servizi. Tutto finalizzato a creare un polo di attrazione turistica accademica e conferenziera a Scano. Chiaramente saranno coinvolti tutti i cittadini, come succede oggi, in quanto sono sorti diversi punti di pernottamento quali bed and breakfast e case private riadattate a collegi universitari. La zona individuata per il campus è "Cucuaggios", dove la nuova e moderna struttura che si affaccerà verso il mare sarà immersa nella natura, nel pieno rispetto della stessa». Joseph Pintus
 
3 – L’UNIONE SARDA
Lettere & Opinioni - Pagina 15
Se Urbino laurea il Valentino nazionale
Il dottor Rossi? Ottima pubblicità
Le cronache non cessano di stupirci Che cosa abbia "comunicato" così bene Valentino Rossi, e a chi, non l'ho ancora capito. È un grandissimo campione. Sono caratteristici i garruli discorsi che giustamente fa dopo le numerose gare che stravince. Ma che cosa lo abbia laureato lo sapremo solo leggendo le motivazioni di non so quale senato accademico. Mi viene il dubbio che tutto questo zelo nel concedere lauree, che una volta arrivavano solo dopo molti decenni di attività di illustrissimi personaggi, potrebbe essere degno di miglior causa. Infatti di persone che lavorano "a bocca aperta", oltre i cantanti, ce ne sono molte altre. Quelli del mercato di San Benedetto, per volume di voce e distanza coperta, potrebbero essere proposti direttamente per il premio Nobel in Scienza della comunicazione. Scherzi a parte, quanti di noi avranno conosciuto laureandi, spesso anche bravi, bloccati con l'ultimo esame perché un docente si è impuntato, e costretti a cambiare sede; oppure bloccati con la tesi per anni perché i relatori hanno tanti altri impegni e non il tempo di seguirli? Se quest'andazzo continua, finiremo come avevano previsto due precursori in uno sketch di una trentina di anni fa: Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Uno dei due prende la laurea in non so che cosa, e l'altro lo chiama per la consegna della pergamena: «Venga dottore, venga, metta una croce qua». Marco Vargiu - mvargi@tiscali.it Dal sito web dell'Università di Urbino: «L'importante riconoscimento (...) intende premiare le straordinarie capacità comunicative di Rossi, che oltre al fenomenale talento sportivo esprime simpatia, creatività e una capacità innata di imporre la sua personalità e la sua immagine e, come sottolinea la Facoltà di Sociologia nella motivazione della laurea, "di creare eventi spettacolari nell'evento sportivo, costruendo spazi di teatralizzazione capaci di muovere un'ondata comunicativa che valica le frontiere dei media nazionali"». E ancora: «Da una parte incarna una figura mediatica che dosa capacità umana e mito sportivo con un'abilità alla comunicazione capace di rispecchiare livelli culturali di pubblico diversi, dall'altra si propone come elemento di valorizzazione dei brand legando il suo personaggio a marchi diversi e riuscendo a valorizzarli in modo significativo». Ed è qui la chiave del mistero, gentile lettore. Perché i maghi della comunicazione sono quelli dell'Università di Urbino. Che, al costo di una pergamena, si sono trovati un testimonial d'eccezione. La loro prosa, a giudicare dagli esempi citati, non avrebbe forse catturato l'attenzione di molti maturandi. Ma il sorriso di Valentino Rossi buca lo schermo, la pagina. Daniela Pinna
 
4 – L’UNIONE SARDA
Economia Pagina 10
Crenos. Presentato ieri il rapporto del Centro di ricerche
La Sardegna non cresce: rischio recessione nel 2005
La Sardegna non cresce. Nel 2005 il prodotto interno lordo stimato dovrebbe essere uguale a zero (addirittura -0,3% nello scenario più pessimistico), per poi segnare una possibile timida ripresa (+0,4%) nel 2006. Lo scenario di stagnazione e possibile recessione dell'economia isolana è stato delineato ieri dal Crenos nel dodicesimo rapporto annuale, realizzato dai ricercatori del Centro ricerche economiche Nord-Sud e illustrato da Adriana Di Liberto. Un dato preoccupante che si aggiunge alla drammatica situazione sul fronte infrastrutturale (fatto 100 il dato italiano, quello sardo non va oltre un misero 58): trasporti, sistema idrico, reti energetiche e telematiche non fanno della Sardegna certamente una regione attraente per chi voglia investire. E manca anche una cultura della conoscenza che possa dare uno scossone al sistema. I dati messi insieme dal Crenos (relativi al censimento del 2001) dicono che in Sardegna i laureati sono il 6,2% della popolazione (contro il 6,8 del Sud e il 7,5% dell'Italia), mentre i diplomati arrivano appena al 22,4% e il 13,2% della popolazione non ha un titolo di studio. Da qui la necessità di un incremento del tasso di scolarizzazione, posto anche che la Sardegna ha un alto livello di abbandono (il 17,3% nel primo anno delle superiori). E la Sardegna è al 143° posto su 173 regioni europee come capacità innovativa. IndustriaI numeri della produttività indicano una capacità inferiore alla media nazionale. È soprattutto il dato dell'industria a preoccupare: per il terzo anno consecutivo risulta inferiore alla media italiana, anche se alcuni settori mostrano una dinamica lievemente positiva. Peraltro, preoccupa il fatto che i servizi abbiano aumentato (fino al 74% del valore aggiunto complessivo) il loro peso, mentre cala quello di agricoltura e artigianato.
Export
La crisi del settore produttivo isolano è evidenziata anche dalla bassa capacità di esportazione, che vale appena l'1% del totale nazionale. E il 70% delle vendite all'estero viene garantito dal petrolchimico.
Lavoro
Anche dal mercato del lavoro non arrivano segnali positivi: la diminuzione della disoccupazione è dovuta solo alla modifica del sistema di rilevazione dei dati. Il tasso di disoccupazione è stabile: 13,9% nel 2004, 14% nel 2005 e 13,9% previsto nel 2006.
Turismo
Qualche segnale positivo potrebbe invece arrivare dal turismo. Nel 2004 si è registrato un aumento del 23% dell'offerta ricettiva, dovuta soprattutto a un aumento dei Bed & Breakfast (+34%). Il calo delle presenze nel 2004 (-2,4%), dovuto soprattutto a una diminuzione dei turisti italiani, dovrebbe vedere un'inversione di tendenza nell'anno in corso, mentre le presenze straniere sono cresciute (+6%) anche lo scorso anno grazie ai voli low cost.
Giuseppe Deiana
 
5 – L’UNIONE SARDA
Cultura - Pagina 41
Gli scienziati europei guardano all'Italia
Cellule staminali. Appello degli studiosi: «Non si può bloccare la ricerca»
Ci sono anche le firme dei Nobel Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini sul documento con cui i maggiori esperti europei di ricerca sulle cellule staminali esprimono solidarietà ai colleghi italiani impegnati in questo stesso settore, auspicando l'esito positivo del referendum del 12 e 13 giugno, e affermano l'importanza della ricerca in questo campo. Alla luce della legge sulla fecondazione artificiale, rilevano i ricercatori nel documento diffuso ieri, gli scienziati italiani rischiano di essere tagliati fuori dal circuito scientifico internazionale. Nello stesso documento affermano che «compito degli scienziati è studiare le cellule staminali embrionali e adulte in parallelo, con rigore metodologico e senza pregiudizi». I due Nobel italiani si sono così associati ai colleghi europei nel firmare un documento che in questi giorni sta raccogliendo sempre maggiori adesioni da parte della comunità scientifica europea e internazionale (compresa l'università americana di Yale) e che è firmato da ricercatori delle maggiori istituzioni scientifiche europee (come le università di Cambridge, Edimburgo, Lund, Bonn, Madrid e Zurigo, Istituto Pasteur, Consiglio Nazionale delle Ricerche francese CNRS e Istituto europeo per le ricerche sul cervello (EBRI). Tra le firme,quella di Ann McLaren, dell'istituto di Biologia dello sviluppo dell'università di Cambridge e membro del comitato europeo di Bioetica, quelle di autorevoli esperti della ricerca sulle cellule staminali e il sostegno dell'ex commissario europeo alla Ricerca Philippe Busquin. «L'Italia - si legge nel documento - deve essere in prima linea nella ricerca biomedica, in modo da ricevere pienamente i benefici derivati dalla scoperta di nuovi farmaci e trattamenti». Per questi motivi, concludono i firmatari del documento, «auspichiamo vivamente che il referendum del 12-13 giugno porti un sì per il diritto dei nostri colleghi a condurre la ricerca sulle cellule staminali embrionali umane. Sosteniamo, quindi, la loro azione decisiva in favore di questo risultato che interessa l'intera comunità scientifica». Prosegue il documento: «Ci appelliamo all'obbligo morale di medici e scienziati a continuare una ricerca che sia di beneficio per le persone colpite da malattie invalidanti. Al tempo stesso, riconosciamo e rispettiamo l'opinione di coloro che sollevano dubbi sull'uso a scopo di ricerca di cellule derivati da embrioni umani non impiantati. Riteniamo, tuttavia, che la soluzione di questo dilemma stia nell'incoraggiare medici e scienziati a prendere in considerazione le opportunità offerte da tutti i tipi di cellule, applicando severe regole morali che salvaguardino la sensibilità del pubblico sulla condizione dell'embrione pre-impianto. Questa posizione è ora adottata da un numero crescente di Paesi ed è coerente con i principi della democrazia liberale». Per molti secoli, «gli scienziati italiani hanno fornito un contributo determinante al progresso scientifico in moltissimi campi di ricerca e, particolarmente, in medicina e in biologia. La comunità scientifica internazionale ha bisogno della loro attiva partecipazione».
 

6 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 9 - Olbia
La consulta premia i dottori galluresi 
Un concorso per i giovani laureati che valorizzano la cultura locale 
ARZACHENA. Un concorso per tesi di laurea sulla Gallura. Lo bandisce la Consulta Intercomunale della Gallura, istituzionalizzata dal comune di Arzachena, nell’intento di attuare i suoi scopi fondanti di salvaguardia e valorizzazione della cultura, della lingua e delle tradizioni.
 Un grande contributo per questo lembo di Sardegna affacciato verso la Corsica, con la quale ha da sempre condiviso usi e costumi, sistemi e modi di vita. E naturalmente parlata. Il concorso è aperto alla partecipazione di studenti universitari la cui tesi di laurea spazi sui diversi aspetti della realtà gallurese. Gli argomenti, così come i campi di ricerca, saranno pertanto i più svariati e ampi - geografici, storici, economici, sociali, filologici e linguistici - purchè riferentisi ai variegati aspetti di questa regione. Il concorso parte già da quest’anno. Gli interesati dovranno far pervenire alla fine dell’anno accademico - e comunque non oltre il 30 novembre - la domanda alla sede della Consulta (via Paolo Dettori, 527/A, 07021 Arzachena) assieme a una copia delle tesi e un curriculum. Presso la sede, inoltre, telefonando al 333/2173834, potranno esser attinte ulteriori informazioni.
 Le tesi saranno valutate da una commissione formata da persone di comprovati valore e competenza scelte dagli organi della Consulta. Sono previsti un primo premio di 1000 euro, un secondo di 750 e un terzo di 500. Ma al di là della consistenza delle somme in palio, si evidenzia l’importanza della diffusione e della valorizzazione di studi e ricerche valide e che spesso, se non raggiungono la pubblicazione, sono destinate a non andare oltre la felice conclusione di un corso di laurea.
 Già dalla sua istituzione la Consulta Intercomunale ha costituito un Centro di Documentazione valido a raccogliere tutto quanto, nei settori più diversi, è stato o verrà scritto sulla Gallura. L’iniziativa rientra pertanto nell’intento di rifornire questo centro, sollecitando in primo luogo l’interese dei giovani. E segue altri concorsi come quello per la composizioni di canti - testo e musica - e la realizzazione di documentari. Fine istituzionale, oltre che prinicipio infornatore, della Consulta si conferma soprattutto l’azione di salvaguardia della cultura e della parlata gallurese. Un’azione che ha dovuto esser sostenuta con vigore anche in sedi istituzionali di fronte a mille diffidenze.
Tonio Biosa 
 
7 – LA NUOVA SARDEGNA
SEMINARIO
La stabilità degli alberi
La facoltà di agraria dell’università di Sassari, corso di laurea in scienze e tecnologie forestali e ambientali, organizza per venerdì 17 giugno alle ore 10, nell’aula magna a Carta Loi, un seminario sulle «tecnologie per la valutazione della stabilità degli alberi», tenuto dal professor Giovanni Nicolotti dell’università di Torino. Alle 16 una dimostrazione pratica nel parco dell’ospedale Zonchello.
 

8 – CORRIERE DELLA SERA
MILANO
Eletto in seconda votazione con 1.079 voti
Decleva confermato rettore della Statale
Enrico Decleva è stato confermato nella carica di rettore dell’Università degli Studi di Milano per il quadriennio accademico 2005-2009. È stato eletto in seconda votazione con 1.079 voti, contro i 241 ottenuti dall’altro candidato alla carica di rettore, Giovanni Degli Antoni. Nato a Milano nel 1941, guida l’ateneo milanese dall’ottobre del 2001. Laureato in Lettere, ottiene l’incarico di Storia moderna dell’Università degli Studi di Milano nel 1974; nel 1976 diventa Professore straordinario, e in seguito ordinario, di Storia contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dello stesso ateneo.
In precedenza era stato preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, tra il 1986 e il 1997 e Prorettore, tra il 1997 e il 2001. Presidente dal 2001 del Comitato regionale universitario lombardo, Decleva è dal 2004 vicepresidente della Crui, la conferenza dei rettori. È stato anche direttore responsabile dell’«Archivio storico lombardo» e fa parte del consiglio di amministrazione della «Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori».
 
09 – CORRIERE DELLA SERA
BERGAMO
Elezioni del rettore
Riconfermato Castoldi
Il professor Alberto Castoldi è stato confermato rettore dell'Università degli Studi di Bergamo per il terzo mandato consecutivo. Alla prima votazione ha ottenuto 152 voti su 237 votanti (70 schede bianche e 15 nulle). Un’elezione scontata, nessun altro docente aveva presentato la candidatura. Castoldi è in carica dal '99 e governerà l’ateneo per altri quattro anni.
 
10 – CORRIERE DELLA SERA
LA RICERCA
Cuore a rischio anche per chi ha impieghi umili
NEW YORK - Non sono solo i lavori stressanti a essere pericolosi: anche chi svolge un impiego umile e noioso è a rischio tachicardia, che a sua volta può portare a problemi di cuore. Lo afferma uno studio della University College of London Medical School, pubblicato sulla rivista Circulation: chi svolge un lavoro di «basso livello», con scarso controllo sui propri compiti e bassa considerazione sociale, ha in media 3,2 battiti cardiaci al minuto in più rispetto a chi occupa posizioni di prestigio. Questo spiegherebbe perché una persona pagata poco e con una scarsa istruzione è più a rischio di malattie cardiache, «un trend risultato evidente negli ultimi 30 anni», conferma uno dei responsabili dello studio, il dottor Harry Hemingway.
 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie