Venerdì 17 giugno 2005

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 giugno 2005
Sciopero
venerdì 17 giugno per i giornalisti dei quotidiani, dei periodici, delle agenzie di stampa dell’on line, degli uffici stampa pubblici e privati
e lunedì 20 giugno per l’emittenza radiotelevisiva pubblica e privata nazionale e locale

 
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica:
Il Dipartimento Uffici stampa della Federazione Nazionale della Stampa Italiana riunito oggi a Roma ha votato all’unanimità il seguente documento:
 UFFICI STAMPA: UNO SCIOPERO NECESSARIO PER FAR VALERE I NOSTRI DIRITTI
Venerdì 17 giugno 2005 la Federazione Nazionale della Stampa Italiana chiama i giornalisti degli Uffici stampa pubblici e privati a scioperare contemporaneamente all’insieme della categoria.
Con questa scesa in campo degli addetti agli Uffici stampa si vuole affermare il pieno diritto ad essere riconosciuti a tutti gli effetti, dal punto di vista professionale e contrattuale, quali giornalisti.
Da tempo il lavoro dei redattori degli Uffici stampa é stato riconosciuto essere tipicamente giornalistico. Malgrado ciò, in tanti luoghi di lavoro il contratto di categoria non viene applicato. Addirittura nella Pubblica amministrazione il contratto non c’è malgrado lo preveda esplicitamente una legge dello Stato. Per far valere i nostri diritti il sindacato dei giornalisti, la Fnsi, ha dovuto ricorrere alla Magistratura del lavoro. Nel mese di ottobre ci sarà la prossima udienza. Da qui ad allora occorre che la voce dei giornalisti degli Uffici stampa pubblici si faccia sentire forte nei confronti di una controparte pubblica che consente alla propria rappresentanza, l’Agenzia negoziale per il pubblico impiego (Aran), di rifiutare perfino il tavolo della trattativa, di violare, cioè, la legge 150 del 2000.
Anche nel settore privato sono numerosi i colleghi che lavorano negli Uffici stampa di grandi aziende, di importanti associazioni. Molti sono sottoposti a condizioni di assoluto precariato nel
nome di una fraintesa flessibilità che precarizzando il lavoro giornalistico lo rende ricattabile anche in un comparto delicatissimo come quello degli Uffici stampa che sono fonte primaria di informazioni per i media. C’è chi vorrebbe gli Uffici stampa come Uffici marketing, propaganda e pubblicità. Noi non lo accettiamo.
Contro questa situazione, per il contratto dei giornalisti pubblici, ma anche dei tanti privati che il contratto ancora non lo hanno, bisogna scioperare il 17 giugno.
Dobbiamo dare prova di unità e di forza, dobbiamo convincere chi non se ne è ancora convinto che con i colleghi degli Uffici stampa occorre fare i conti.
 

Questionario e social

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