Venerdì 24 giugno 2005

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 giugno 2005
 Ufficio Stampa
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

 
1 – L’Unione Sarda
Pagina 17 – Cagliari
Università. Protesta dei professori contro la legge delega. Fumata nera per l'elezione del preside
I docenti incrociano le braccia, caos a Lingue
Sciopero dei docenti e fumata nera per l'elezione del preside. Soffia aria di bufera sopra i tetti della facoltà di Lingue e letterature straniere dell'ateneo di Cagliari, anche se da direzioni diverse. Da una parte i docenti e i ricercatori della facoltà non parteciperanno stamattina alle commissioni di laurea per la sessione estiva, in segno di protesta contro il disegno di legge delega sullo stato giuridico e il reclutamento dei professori universitari, approvato in aula alla Camera il 15 giugno. Dall'altra nella votazione di ieri per l'elezione del preside, l'assemblea si è spaccata: 31 voti sono andati al preside uscente, Ines Loi Corvetto, 25 allo sfidante, il docente di Filologia italiana, Giuseppe Marci. Nessuno a raggiunto il quorum necessario, e così è stato rimandato tutto a lunedì: si prevede una lotta all'ultimo voto, perché in quel caso sarà sufficiente prendere una preferenza in più dell'altro per diventare per il prossimo triennio preside della facoltà. Disagi Lo sciopero dei docenti non è arrivato certamente per caso. Dopo l'approvazione da parte della Camera del disegno di legge delega, l'ipotesi di una protesta era già stata anticipata. La decisione di non partecipare all'odierna sessione degli esami è un primo passo, in vista di altre forme di lotta, come hanno spiegato i docenti della facoltà: «Dopo un esame del testo del disegno di legge delega decideremo se deliberare nuove e più articolate modalità di protesta ? hanno sottolineato ?. Esprimiamo sconcerto totale per scelte regressive e dequalificanti per l'Università pubblica. Si tratta di un disegno di legge che non prevede alcuna risorsa finanziaria aggiuntiva per l'applicazione della riforma, ma l'estensione del precariato della docenza, consistenti riserve di posti a concorso per anzianità di servizio attraverso forme mascherate di ope legis, la messa a esaurimento del ruolo di ricercatore, il ricorso indiscriminato nell'attività didattica a contrattisti esterni». L'astensione dagli esami, programmati per le 8,30 di stamattina, creeranno inevitabili disagi per gli studenti, che si troveranno di fronte a una situazione inaspettata. CandidatiL'avversario della preside è uscito allo scoperto ieri, ufficializzando la sua candidatura e affrontando la prima votazione che alla fine non ha decretato nessun vinto e nessun vincitore. La facoltà si è infatti spaccata in due: 31 voti per Ines Loi Corvetto (preside uscente) e 25 per Giuseppe Marci. Per l'elezione al primo turno servivano metà dei voti più uno (35 quelli necessari), e dunque tutto è slittato a lunedì. I prossimi giorni serviranno ai due contendenti per trovare quei voti che potranno fare la differenza. Nessun commento da parte della professoressa Corvetto sulla prima tornata elettorale. Dall'altra parte Marci ha ribadito di aver dato la sua disponibilità «dopo le diverse richieste da parte di colleghi che vogliono puntare a una nuova gestione della facoltà, aperta all'esterno e che coinvolga in prima persona gli studenti e gli stessi docenti. Soprattutto una facoltà come Lingue e Letterature straniere, che potrebbe attivare numerose iniziative». Lunedì nuovo e decisivo round.
Matteo Vercelli
 
 
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 28 – Provincia di Cagliari
sestu San Gemiliano, nuovi reperti
Hanno solo nove anni e una grande passione, l'archeologia. Sono loro i piccoli scolari-scopritori della punta di freccia in ossidiana ritrovata nei pressi della chiesa di San Gemiliano dalla quarta elementare della scuola Gianni Rodari che durante tutto l'anno scolastico ha seguito un corso di archeologia. «È stato entusiasmante - commenta l'archeologa Ottaviana Soddu - perché dal punto di vista didattico i ragazzi hanno apprezzato il fatto che ciò che si fa in teoria poi si può anche toccare con mano». Un salto nella storia, anzi nella preistoria visto che questo reperto risale a circa 5 mila anni fa e dal punto di vista scientifico è di grande importanza in quanto testimonia la presenza umana a Sestu nella preistoria già documentata. Già in passato nella zona erano stati compiuti studi interessanti dall'archeologo Enrico Atzeni dell'Università di Cagliari. Gli alunni hanno provveduto a consegnare subito la punta di freccia all'associazione culturale Sextum e a informare la Soprintendenza.
Barbara Soddu
 
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Da quest’anno si terranno a Cagliari 
Itp, sui corsi abilitanti la rabbia dei docenti «Siamo tagliati fuori»
 
 SASSARI. Non c’è posto per gli insegnanti degli istituti alberghieri della provincia di Sassari. In una lettera indirizzata al presidente della regione Soru, all’assessore regionale alla pubblica istruzione Pilia, al presidente della provincia Giudici, al sindaco Ganau e al rettore Maida, lamentano contro di loro «una ingiustizia grave, che potrebbe causare molte difficoltà».
 Alla base della denuncia, l’attivazione dei corsi abilitanti all’insegnamento. Che da quest’anno non si svolgeranno più all’università di Sassari ma nell’ateneo di Cagliari. Per tutti, a prescindere dalla provenienza. Un fatto anomalo, visto che in tutta Italia gli altri insegnanti fanno i corsi nella propria sede universitaria. Un corso intensivo che si dovrebbe svolgere dal primo al 23 settembre, con frequenza obbligatoria al mattino e alla sera: «La cosa più grave - scrivono - è che al momento di prendere servizio, ai primi di settembre, noi dovremmo essere a Cagliari per il corso. Una logica perversa, ci sembra».
 Altro problema è il costo. 2500 euro per 500 ore, totalmente a carico del corsista. «Sappiamo che nelle altre regioni - spiegano - la giunta versa 500 euro per ogni partecipante, il Miur 1500 euro a testa. La stessa proposta che abbiamo fatto noi. Il resto ricadrebbe sulle nostre spalle, ma già così andrebbe bene». Il fatto è che gli anni scorsi l’attivazione dei corsi era possibile grazie a finanziamenti statali che nel 2005 non sono arrivati. Le direttive 2004 del Miur sarebbero state disattese: «Ogni Provincia avrebbe dovuto far svolgere i corsi abilitanti grazie all’Università, purché i corsisti fossero almeno dieci. Solo noi dell’Itp siamo 16, in più i nostri colleghi di Nuoro non gradiscono Cagliari come destinazione. Perché non organizzare due corsi, in modo da soddisfare le esigenze di tutti gli insegnanti?».
 In attesa di risposte concrete, gli insegnanti hanno ricevuto la solidarietà dei sindacati della scuola e del collegio dei docenti, che ha firmato il documento. «Ma chiediamo l’intervento di tutti - concludono -, perché possa finire il “regime” di sopraffazioni che da anni umilia il personale della scuola. In caso contrario saremo pronti a far valere i nostri diritti». (m.m.)
 
 
 
4 – La Nuova Sardegna
Cronaca di Cagliari
BREVI
 
UNIVERSITÀ
Sciopero docenti

 CAGLIARI. Docenti e ricercatori dei corsi di laurea della facoltà di lingue e letteratura straniere non partecipano oggi alla sessione estiva delle commissioni di laurea. Lo sciopero è stato deciso per protestare contro il disegno di legge delega sullo stato giuridico e il reclutamento dei professori universitari approvato dalla Camera.
 
LINGUE E FILOSOFIA
Un master sulla Sardegna

 CAGLIARI. Un master di secondo livello in “Linguistica, filologia e letteratura della Sardegna” è stato istituito per l’anno accademico in corso dalle facoltà di Lingue e letterature straniere e di Lettere e filosofia dell’università di Cagliari. Obiettivo: formare operatori specializzati in linguistica, filologia e letteratura della Sardegna. Iscrizioni sino all’8 luglio. Info su: www. unica.it /mastersardo. (s. z.)
 
 
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Via alla vetrina di arte, musica e sport organizzata dagli studenti 
L’Expò degli universitari
«Perchè l’Ersu non sia solo una tassa da pagare» 
 CAGLIARI. Una vetrina per le associazioni studentesche, per far mostra delle attività messe in piedi finora e per sponsorizzare le iniziative ancora in cantiere. Ha preso il via ieri sera al teatro Nanni Loy di via Trentino ‘Studexpò’, la prima fiera dedicata agli studenti universitari. Undici associazioni studentesche sono riuscite a sedersi attorno a un tavolo e hanno organizzato una tre giorni di musica, arte e sport: «Un’iniziativa realizzata grazie all’Ente regionale per il diritto allo studio - ha spiegato Corrado Lampis, presidente delle associazioni - che non servirà solo per far capire agli studenti quali offerte possono ricevere dal nostro lavoro, ma anche perché l’Ersu ai loro occhi non si ponga più solo come una tassa da pagare».
 Già ieri sera al teatro Nanni Loy sono stati proiettati film e documentari. Questo pomeriggio e domani sera la sala verrà aperta a cortometraggi che sensibilizzino gli studenti alle culture europee ed extraeuropee. Sempre stasera, il campo di calcio del Cus in via Is Mirrionis ospiterà alle 19 un triangolare di calcio tra i dipendenti dell’Ersu, gli studenti ed ex giocatori del Cagliari. Le serate si concluderanno con l’esibizione di gruppi musicali davanti al piazzale della casa dello studente di via Trentino.
 Per fare da contorno alle iniziative, sempre in via Trentino, ci sarà ‘Cucine dal mondo’, che vedrà ristoratori di Brasile, Spagna e Russia alle prese con la preparazione di piatti dei loro paesi d’origine. Inoltre saranno allestiti stand, dove si potranno trovare tutte le informazioni per aderire alle iniziative delle associazioni studentesche.
 Con i trentamila euro messi a disposizione per organizzare ‘Studexpò’, l’Ersu coglie l’occasione per chiamare a raccolta i 40 mila studenti dell’ateneo cagliaritano, perché le iniziative non siano più sporadiche e mal coordinate tra loro: «Il nostro è uno degli atenei più grandi d’Italia - ha detto Christian Solinas, presidente dell’Ersu - ma paradossalmente Cagliari non si presenta come una città universitaria. Mancano occasioni di socializzazione che si affianchino all’attività didattica e che permettano di sviluppare un senso di appartenenza a questa grande comunità. Per altri versi il nostro ente ha grosse difficoltà a soddisfare le richieste di alloggi e a cementificare questo senso di appartenenza».
 I posti letto messi a disposizione dell’Ersu sono circa mille, a fronte del triplo delle richieste. Gli studenti fuori sede si devono rivolgere ai privati per trovare una stanza in affitto e questo secondo Solinas li allontana dal centro dell’attività universitaria: «La città non può restare indifferente davanti a queste necessità - prosegue il presidente dell’Ersu - per questo abbiamo avviato un dialogo con l’amministrazione comunale per individuare immobili da mettere a disposizione degli studenti. Castello a nostro avviso è il quartiere ideale per sopperire a quest’esigenza. Poco distante dalle sedi universitarie, rimane anche in una posizione ottimale per raggiungere il centro».
Carla Piras
 
 
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Nuoro
Le glorie del marchesato rievocate in un convegno 
 ORANI. «In una fase di forte globalizzazione, salvaguardare le proprie identità culturali e canalizzarle in un concreto processo di crescita collettiva, è un obiettivo perseguibile. Tuttavia, per fare ciò, è necessario che ci sia unità di intenti tra tutte le componenti che devono governare questo processo. La sfida che abbiamo lanciato con il convegno è questa». Con queste parole, Angelo Tolu, presidente dell’associazione «Orani nel Mondo», ha commentato la piena riuscita di una serata alternativa.
 Ad entusiasmare i presenti, infatti, oltre alle esibizioni del gruppo folk dei bambini di Orani e del coro Monte Gonare, sono stati gli studiosi che hanno preso parte al convegno sul marchesato di Orani, svoltosi sabato scorso, che ha segnato un primo passo nel progetto di riunificazione di due paesi geograficamente lontani, ma uniti da un passato storico comune. Quattro secoli di storia legano, infatti, le comunità di Orani e Hijar, piccolo centro spagnolo a due chilometri da Saragozza, e paese d’origine dei Marchesi di Orani.
 Il convegno, organizzato dall’associazione “Orani nel Mondo”, con il contributo della Provincia di Nuoro e del comune di Orani, è nato dalla collaborazione della stessa associazione con un gruppo di ricercatori spagnoli, guidati dal professor Pedro Moreno Meyerhoff dell’Università di Lleida, i quali hanno effettuato una serie di studi in merito, esposti dagli stessi ricercatori durante la serata. Ad aprire i lavori, coordinati dal professor Antonello Mattone dell’università di Sassari, è stato il presidente dell’associazione «Orani nel Mondo», Angelo Tolu, cui sono seguiti gli interventi del sindaco di Orani, Franco Pinna, del presidente della Provincia di Nuoro, Roberto Deriu, dell’assessore alla cultura Peppino Paffi e di Luis Carlos Marquesan, sindaco di Hijar.
 Fondamentale per la ricerca storica è stato l’Archivio Ducale, donato dall’attuale marchesa di Orani, l’ottantenne Maria del Rosario Cayetana Fitz James- Stuart y Silva, al municipio di Hijar, che contiene centinaia di documenti relativi al periodo, in parte illustrati dalla dottoressa Maria Teresa Iranzo, dell’università di Saragozza e dalla dottoressa Maria Josè Casaus, che ha ricostruito i passaggi principali che hanno portato i duchi di Hijar ad acquisire nel 1688 il titolo di Marchesi di Orani. All’età piemontese e ai rapporti con i feudi spagnoli, è stato dedicato l’intervento del professor Gianfranco Tore dell’università di Cagliari, cui è seguita la relazione del professor Meyerhoff relativa alla ricostruzione dell’intera linea di successione del titolo. Quest’ultimo ha inoltre raccontato, all’incuriosita platea, l’avvio della collaborazione con l’associazione “Orani nel Mondo”, legata alla consultazione del sito internet su Orani, che questa gestisce
Andreina Zichi

Questionario e social

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