UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 24 novembre 2005

Giovedì 24 novembre 2005

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 novembre 2005
Ufficio Stampa
Università degli Studi

1 - L’UNIONE SARDA
Pagina 26 – Provincia Medio Campidano
Un convegno dell’università
Turisti abbandonati a se stessi «Più collegamenti»
Viaggio simulato da Cagliari ai centri della Marmilla Assente la Regione
La sfida da vincere per un turismo diffuso nell’isola rimane il tanto sbandierato ma ancora inattuato collegamento fra coste e zone interne. Difficoltà reali anche nel territorio de Sa Corona Arrubia, diventato esempio di un associazionismo vincente nel turismo culturale, ma che risente di un collegamento viario inadeguato, di una promozione non efficace e di una Regione troppo distante. Il convegno regionale sull’accessibilità al territorio ed all’informazione nel mercato del turismo si è spostato ieri dalla sala dell’autorità portuale di Cagliari in Marmilla. Nel viaggio in pulmann dal porto del capoluogo al museo del territorio in una simulazione di vacanza di un gruppo di croceristi i problemi sono venuti a galla. Rete stradale non adatta, quasi impraticabile nei quattro chilometri da Lunamatrona al museo, numerose e profonde buche. E lo stupore di diversi viaggiatori nell’apprendere le iniziative de Sa Corona Arrubia. «Non ci sarei mai arrivato da solo», ha commentato Marco Benoni, del Trentino. Confronto approfondito nella tavola rotonda nell’hotel I Lecci. «Ci vogliono mezzi pubblici per rendere fruibile il territorio ? ha detto Giuseppe Loy Puddu, coordinatore dell’area di politiche del turismo dell’Università Bocconi ? non è pensabile promuovere il nuraghe di Barumini se non esiste un pulmann da Sanluri a Barumini». «Vogliamo realizzare una strada per il mare, da Sa Corona Arrubia alle coste dell’arburese, solo così si fa sistema», ha aggiunto Alessandro Merici, presidente del Consorzio Turistico, idea ereditata dal predecessore Giovanni Pusceddu. Da non dimenticare la promozione del territorio. Per Puddu e Merici difficile confidare solo sui sistemi turistici locali, organismi non condivisi neanche dagli imprenditori. Grande assente l’assessore regionale al turismo Luisanna Depau. «Alla borsa del turismo archeologico di Paestum la Regione ha promosso i suoi 7000 nuraghi con un piccolo stand ed una ragazza che distribuiva cartine, una vergogna», ha accusato Tore Sulis, di Fiavet, associazione di agenzie turistiche. «La Regione deve proporre una programmazione seria nel settore turistico», ha concluso Paolo Fadda, del Centro universitario ricerche economiche e mobilità.
Antonio Pintori
 
2 - L’UNIONE SARDA
Pagina 14 – Lavoro e Opportunità
Ricerca, un incontro a Cagliari nella facoltà di Ingegneria
Scambio tra aziende e università
L’interscambio tra mondo imprenditoriale e accademico consente di sviluppare sinergie da cui traggono beneficio i soggetti coinvolti. È questo uno dei motivi per cui oggi, giovedì, si terrà a Cagliari un incontro tra Alcatel, azienda del settore delle telecomunicazioni, e gli studenti del corso di laurea in ingegneria elettronica. L’obiettivo dell’incontro, che si terrà in mattinata nella facoltà di ingegneria di Cagliari, è di svolgere un’attività di "scouting" per potenziare la ricerca nel mondo e anche in Italia. Le attività di ricerca, svolte con partner esterni tra cui università ed enti, sono orientate ai sistemi radio di nuova generazione, capaci di offrire soluzioni di trasmissione adeguate alle nuove applicazioni di comunicazione fisse e mobili. Alcatel ha sviluppato significative relazioni con le principali istituzioni universitarie italiane su specifici progetti di ricerca. Attualmente sono in corso progetti di ricerca su temi che vanno dall’ottica, ai ponti radio, al software con prestigiosi Atenei italiani tra cui i Politecnici di Milano e di Torino, le Università di Padova, Firenze, Trieste, Sannio, Pisa, Ferrara, Parma e Ancona.
(al. co.)
 
3 - L’UNIONE SARDA
Pagina 25 – Cronaca di Cagliari
Università Futuro e destino delle facoltà dopo la riforma
Il futuro degli studenti universitari dopo la riforma. Questo il tema dell’incontro che si terrà oggi, alle 17, nell’aula B del Polo giuridico economico. Dopo la presentazione del rettore Pasquale Mistretta, del preside di Giurisprudenza, Francesco Sitzia interverranno il preside di Scienza Politiche, Raffaele Paci e il presidente del Cnsu, Uccio Muratore.
(m. v.)

4 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 51 - Cultura e Spettacoli
«Grazie alla scienza l’isola può rilanciare cultura e tradizioni»
Roberto Crnjar analizza le prospettive ancora possibili per uno sviluppo che armonizzi la modernità con il passato
Uno dei temi più intricati e intriganti del dibattito contemporaneo riguarda il rapporto tra modernità e tradizione. Come armonizzare la storia del proprio passato e la difesa dell’ambiente con quello che viene detto lo sviluppo e, in generale, i prodotti della tecnica? Secondo lo scienziato Roberto Crnjar è un falso problema perché sarà grazie alla ricerca scientifica più hard (dalla matematica alla fisica, dalla chimica alla biologia) che la Sardegna potrà imboccare la strada dello sviluppo sostenibile salvando la sua storia.
Ieri sera Crnjar, preside della facoltà di Scienza nell’università di Cagliari e docente di fisiologia generale, ha tenuto nel capoluogo di regione una conferenza su «Quale scienza in Sardegna». La relazione, interna a un ciclo di dibattiti organizzato dall’associazione Scienza, società, scienza, ha ripercorso la situazione e il ruolo che ai laboratori di ricerca viene riservato nel mondo, in Italia e in Sardegna.
Gli antichi pregiudizi, figli di una cultura idealistica, gentiliana e crociana, che davano alle scienze un valore esclusivamente pratico hanno creato un muro di incomprensione di cui oggi si colgono i frutti velenosi. In Italia, infatti, lo Stato spende solo lo 0,25 per cento del prodotto interno lordo nella ricerca scientifica universitaria, la media europea è dello 0,48 per cento. In campo nazionale si arriva all’1 per cento scarso con gli investimenti statali in ricerca e sviluppo nelle industrie, mentre la maggior parte dei Paesi dell’Unione europea raggiunge il 2-3 per cento.
Ma i danni dei pregiudizi antiscientifici sono notevoli e duraturi, come quelli sulla matematica (che pervade tutte le scienze) considerata, quando va bene sulla scia del filosofo Edmund Husserl, come un qualcosa che produce una razionalità fredda, priva di umanità e incapace di capire la complessità. Mentre vi sono interi settori di questa disciplina che se ne occupano (dallo studio del caos a quello delle catastrofi, alla matematica dei frattali che indaga le regolarità nel casuale). Ma i pregiudizi sono lenti a morire, basta considerare, a esempio che vi sono persone che si vantano di non sapere niente di matematica o di fisica. Mentre si vergognerebbero come matti se colti in errore su una poesia di Leopardi; senza sapere, tra l’altro, che il poeta di Recanati era un copernicano convinto che scrisse anche un’erudita e ampia storia dell’astronomia.
Cnrjar ha ripercorso anche la crisi delle facoltà scientifiche, particolarmente acuta negli anni Novanta, «in tutto il mondo». Ma mentre gli Usa hanno saputo utilizzare le competenze scientifiche di immigrati provenienti dalla Cina, dall’India e dal Pakistan, l’Europa è rimasta indietro, e l’Italia al palo. In Sardegna, invece, proprio in quegli anni è iniziato il discorso del parco scientifico e tecnologico e del Crs4, il centro di calcolo avanzato presieduto dal Nobel per la fisica Carlo Rubbia. Probabilmente senza questo centro di eccellenza (in cui lavorano anche ricercatori di provenienza europea ed extraeropea) non vi sarebbe stato Video on line e, soprattutto, Tiscali una delle più importanti realtà internazionali del settore telematico. Polaris è il nome del parco scientifico e tecnologico sardo che sta cercando di sviluppare i settori delle biotecnologie, dell’informatica e della neurofarmacologia. Ma secondo Cnrjar molto deve essere ancora fatto. Sebbene le iscrizioni nelle facoltà scientifiche stiano aumentando in questi ultimi due anni, si è ancora a un livello bassissimo, di poco superiore al tre per cento di matricole annue sul totale degli iscritti. In Cina, Giappone, a Singapore, in Iran, Turchia e nei Paesi dell’est Europeo, invece, la ricerca è particolarmente seguita. Eppure, ha sottolineato il preside della facoltà di Scienze, lo studente che si preoccupa del proprio futuro dovrebbe tenere presente che, secondo una recente indagine, a tre anni dalla laurea il 65,2 per cento di chi aveva scelto un ramo scientifico ha trovato lavoro, contro il 21,4 dei medici e il 31,5 dei giuristi.
Contrariamente alla Lombardia o al nord est, la Sardegna - sostiene Crnjar - ha una grande possibilità: quella di sviluppare la sua economia nel massimo rispetto della tradizione, proprio grazie alla scienza. L’agricoltura, ad esempio, non fa proggressi senza ricerca, come dimostrato di recente dalle punte di eccellenza raggiunte nel settore enologico. Stesso discorso per la pastorizia e per il settore agro-alimentare (dai formaggi ai salumi). Ma anche nei graniti è indispensabile la ricerca (si fanno, ad esempio, studi sulle microfratture delle lastre). Stesso discorso per la pesca (dalla maricoltura ai nuovi metodi di raccolta ittica), e per il turismo solo con una conoscenza precisa e approfondita è possibile valorizzare l’archeologia mineraria o puntare al ripristino ambientale. Poi vi sono i settori che vanno dall’hi-tech alle biotecnologie, sino alle nanotecnologie con lo studio dei nuovi materiali «che rappresentano i settori forti del futuro a medio termine».
Il futuro, insomma, è nella ricerca, ma è necessario crederci maggiormente e, soprattutto, nei fatti anche nelle scelte politiche. La scienza è bella e rigorosa, e alla fine paga in tutti i sensi.
Roberto Paracchini
 
5 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 2 - Università
Scuola d’infermieri e ostetrici sono settanta i posti a concorso
CAGLIARI. L’Università bandisce per l’anno accademico 2005-2006 le procedure di ammissione al 3° anno del corso di laurea in Infermieristica e al 3/o anno del Corso di laurea in Ostetricia. I posti disponibili sono 20 per chi ha il diploma universitario di infermiere; 20 per i possessori di titoli equivalenti abilitanti alla professione di infermiere in base al decreto del ministero della salute-Murst del 2000; 30 per possessori di diplomi abilitanti alla professione ostetrica. Possono presentare domanda coloro che sono in possesso dei seguenti titoli: diploma di scuola media superiore, valido per l’accesso ai corsi di istruzione universitaria, e diploma universitario o titolo equipollente abilitante alla professione infermieristica o alla professione ostetrica. Le domande dovranno arrivare alla segreteria studenti della Facoltà di Medicina, Cittadella universitaria di Monserrato, entro mezzogiorno del 5 dicembre.
 
6 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 7 - Cagliari
Competenze negli enti locali Dibattito con Pubusa e Ballero
IGLESIAS. L’aggiornamento normativo e legislativo degli ultmi anni ha trasferito molte e importanti competenze dai poteri dei consigli agli altri organi, in primo luogo la presidenza e l’esecutivo delle amministrazioni degli enti locali: in testa a tutti Comuni e Province. Un mutamento di grande rilievo ma che non ha del tutto azzerato (questo era tra gli obettivi) le situazioni di crisi tra le rappresentanze designate dagli elettori (I casi della Regione, con il presidente non sempre in sintonia con la giunta e talvolta con alcuni gruppi politici consiliari, e quello quanto mai attuale del Comune di Iglesias sono emblematici). Insomma, un argomento di particolare interesse per i cittadini, che merita un approfondimento.
Con questo proposito, la Società operaia di mutuo soccorso di Iglesias ha organizzato una discussione pubblica con relatori di prestigio: Andrea Pubusa e Benedetto Ballero, entrambi docenti di Diritto pubblico all’università di Cagliari, Francesco Sanna, consigliere regionale e componente della Commissione Enti locali del consiglio regionale, Tore Cherchi, sindaco di Carbonia.
L’iniziativa è in programma domani con inizio alle 18 nei locali della Società operaia di mutuo soccorso (Palazzo Upim, via XX Settembre, 84).

Questionario e social

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