Sabato 26 novembre 2005

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
26 novembre 2005
Ufficio Stampa
Università degli Studi di Cagliari

1 - L’Unione Sarda
Pagina 27 – Cagliari
Giurisprudenza, facoltà labirinto per i disabili
Il bagno della facoltà è a norma, ma la carrozzina non riesce a entrare perché qualcuno ha pensato di piazzare un armadio che impedisce alla porta di spalancarsi. «È solo una delle barriere architettoniche di Giurisprudenza», spiega Claudio Castaldi, 23 anni, studente in sedia a rotelle per distrofia muscolare. «Molto è stato fatto», continua, «ma purtroppo ci sono ancora situazioni che impediscono ai disabili di accedere a tutte le aule». Candidato alle elezioni di ateneo, ieri Claudio ha organizzato un giro dell’istituto per mostrare le carenze dei vecchi edifici che, però, negli ultimi anni sono stati ristrutturati per abbattere le barriere. Per scendere in biblioteca è necessario prendere l’ascensore: «Funziona ma il pulsanti non sono idonei per chi ha problemi agli arti superiori». Avanti nel tour, la carrozzina a motore si blocca nel corridoio d’accesso a una delle sale lettura: gli scaffali restringono il passaggio. «Abbiamo già portato a termine molti interventi per rendere la biblioteca più accessibile» spiega la responsabile Luisa Laconi. «Ci sarà un sistema wireless per consultare l’archivio, in più sono in programma altri lavori per eliminare le barriere rimaste». Altro problema: i parcheggi all’esterno sono stati dimezzati. «Prima ne avevamo due - racconta Claudio - ora il Comune ne ha destinato uno ai taxi. All’Istituto dei Ciechi spesso non posso salire sullo scivolo perché gli altri studenti ci parcheggiano davanti. Non posso seguire nemmeno le lezioni che si tengono nell’aula Ledda al primo piano: non c’è l’ascensore». Candidato nel consiglio di facoltà nella lista Terranova, Claudio Castaldi è stato impegnato varie lotte per il diritto allo studio dei disabili. «Importante è stata l’attivazione del servizio di trasporto casa-università ma ora serve l’abbattimento delle barriere e computer per chi non ha l’uso delle braccia». (f.p.)
  
2 - L’Unione Sarda
Pagina 25 – Planaria
Scano Montiferro
Università, un modo per combattere lo spopolamento
«Abbiamo investito nel nostro territorio. Anziché sfuggire allo spopolamento, si trattava fin dall’inizio di muoversi a nostro rischio e pericolo operando su un terreno spesso arricchito da belle parole, poi lasciato all’abbandono». Giuseppe Rosa, direttore del Centro Multimediale del Montiferru consorziato con il Politecnico di Torino attraverso il Progetto Nettuno, è soddisfatto dei risultati ottenuti. i numeriSono circa 400 gli studenti coinvolti nel Corso di Laurea in Ingegneria Informatica attraverso la videoconferenza. Ingresso annuale a numero chiuso con 54 posti a tempo pieno, 26 a frequenza libera, 20 a tempo zero, cioè indipendenti dal vincolo delle lezioni e dalla presenza in aula. Si aggira intorno ai 100 euro la spesa mensile che ogni studente sostiene per l’affitto di una stanza in abitazione privata. I costi di iscrizione vengono sostenuti con l’appoggio dell’Unicredit con una rateizzazione mensile dell’annualità. A 18.000 euro ammonta l’acconto al 70% del finanziamento previsto dalla legge 37.
IL LABORATORIO«Entro la fine di dicembre termineremo i lavori per un nuovo laboratorio, anche se la cifra stanziata non copre certo il costo di 15 oscilloscopi che poi paghiamo 2.000 euro l’uno - spiega il direttore - «In questo caso il grosso dell’impegno economico sarà a nostro carico. Ma crediamo che quando il laboratorio diverrà agibile ci permetterà di consegnare professionisti al mondo del lavoro».
LA RETEIn un territorio tuttora scoperto dalla rete ADSL, l’Università spende 420 euro ogni due mesi per accedere a un quarto della rete effettiva: a 5 milioni di lire ammontava originariamente la spesa per l’impianto. «È l’attuale situazione del Montiferru, soprattutto se pensiamo che un cittadino oristanese può accedere alla rete al costo di 19 euro, cosa da noi impossibile. Per ciò che riguarda le connessioni, stiamo studiando piani orientati verso altre tecnologie».
GLI STAGELa proposta formativa del Centro prevede la possibilità di inserimento degli studenti come tirocinanti all’interno del mondo del lavoro: sono già stabiliti accordi con enti e Comuni del territorio. Alcuni hanno dato i loro frutti, come è avvenuto nello sviluppo del sito ufficiale del Comune di Scano Montiferro. «Stiamo offrendo servizi di consulenza gratuita - dice Giuseppe Rosa - Gli studenti del Corso di Ingegneria lavorano su una determinata programmazione, sviluppando sull’Open Source che permette alte prestazioni al programmatore e risparmi all’ente o all’azienda committente».
Antonio Maccioni
 
3 - L’Unione Sarda
Pagina 17 – Lavoro
Sostegno ai dipendenti degli enti pubblici
Inpdap, 5700 borse ai figli degli impiegati
Le famiglie dei dipendenti pubblici possono contare anche quest’anno sul sostegno dell’Inpdap, l’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica, che ha indetto il bando di concorso per il conferimento di 5700 borse di studio in favore dei figli e orfani dei suoi iscritti e pensionati, per la frequenza delle scuole medie inferiori e superiori, per l’anno scolastico 2004-2005. Le borseSu 5700 borse, 1000 da 750 euro ciascuna sono destinate per la frequenza dell’ultimo anno del corso medio inferiore; 3.500 (sempre da 750 euro) per i primi quattro anni del corso medio superiore (ginnasi, licei, istituti tecnici, magistrali, professionali, conservatori e corsi di formazione professionale di durata, questi ultimi, non inferiore a sei mesi); le rimanenti 1200, da 1000 euro, sono invece riservate agli studenti del quinto anno del corso medio superiore. Queste ultime potranno essere elevate a 1500 euro nel caso in cui all’atto di domanda sia avvenuta l’iscrizione a corsi di laurea universitari. I beneficiariIl concorso è riservato, come detto, ai figli e agli orfani di iscritti e di pensionati Inpdap. Sono ammessi anche i figli legittimi degli iscritti (compresi gli orfani), i legittimati, gli adottivi, gli affiliati, i naturali legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati e gli esposti regolarmente affidati. Mentre sono esclusi coloro che già usufruiscono, per l’anno scolastico relativo al bando, di altri benefici analoghi erogati dallo Stato o da altre istituzioni. Le domandeLe domande di partecipazione devono essere redatte esclusivamente sul modulo disponibile negli uffici provinciali Inpdap (anche scaricabile dal sito www.inpdap.gov.it). Le domande, complete di documentazione, devono essere presentate o inviate alla sede Inpdap della provincia dove è ubicato l’rnte datore di lavoro di appartenenza dell’iscritto se figli e orfani di iscritti, o di residenza se figli o orfani di pensionati. Il termine utile per l’invio delle istanze scade giovedì 15 dicembre. Nel caso di spedizione per posta, farà fede il timbro a data dell’ufficio postale. GraduatoriaL’esito del concorso sarà comunicato a tutti i partecipanti dopo l’approvazione delle relative graduatorie. Eventuali ricorsi dovranno essere presentati entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione alla sede Inpdap competente per territorio. Il testo completo del bando, con la descrizione dettagliata dei requisiti indispensabili per la partecipazione al concorso, è consultabile nel sito internet dell’Istituto www.inpdap.gov.it.
Giuseppe Deplano
 
 
 


4 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Il diritto allo studio negato è anche in un ascensore per la biblioteca
CAGLIARI. Barriere architettoniche ancora non del tutto eliminate e servizi da ripensare. L’università di Cagliari non è ancora a misura di disabile: scivoli che mancano, ascensori non abbastanza accessibili, bagni fuori norma. L’elenco sarebbe lunghissimo, ma più delle parole dicono i fatti. Che ieri hanno parlato grazie a un gruppo studentesco: i ragazzi della Lista Terranova, candidata alle elezioni universitarie. Appuntamento alle 10.30 nell’ingresso della facoltà di Giurisprudenza, e poi via su e giù per il polo economico-giuridico di viale Fra Ignazio per mostrare quanto è dura studiare ed essere portatore di handicap. A capeggiare il gruppo è Claudio Castaldi, studente al terzo anno di Giurisprudenza, costretto su una sedia a rotelle dalla distrofia muscolare. Il primo ostacolo: l’ascensore per il sottopiano, dove c’è la biblioteca. «Il pulsante per prenotarlo - dice Claudio- è troppo un alto: per chi soffre alle articolazioni non va bene». Pochi secondi ed ecco un’altra beffa: Claudio vorrebbe entrare in biblioteca ma la porta non consente il passaggio della carrozzina. Risultato: il nostro studente entra solo perché qualcuno è andato ad aprirgli anche l’altra metà della porta. E se durante la lettura di un libro si vien presi dalla voglia d’andare in bagno? Meglio non pensarlo: il bagno degli uomini non è a norma, se proprio si deve bisogna andare in quello delle donne, pensato anche per i portatori di handicap. La prossima tappa è il complesso dell’Istituto dei Ciechi, dove il bagno a norma c’è, ma un armadio blocca la porta e non si può entrare. Mentre salire a fare lezione al piano di sopra è impensabile: c’è solo una scala di ferro. All’ascensore nessuno ha pensato. (s.z.).
 
 5 - La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Cagliari
Oggi apre il laboratorio del Dna
Villanovaforru, inaugurazione per il museo interattivo
VILLANOVAFORRU. Doppio appuntamento al museo naturalistico del territorio. Oggi è in programma l’inaugurazione del laboratorio permanente di archeologia molecolare, con la storia dei cinquant’anni di ricerche sul Dna, la matrice dell’uomo.
 Parte così il progetto più ambizioso del Consorzio turistico Sa Corona Arrubia: decodificare il genoma dei sardi. L’analisi scientifica dei reperti umani di epoca nuragica permetterà di ricostruire l’evoluzione genetica delle popolazioni che nei secoli hanno abitato la Sardegna.
 Ma c’è molto altro ancora: i laboratori saranno interattivi. I visitatori potranno non solo seguire un percorso sulle metodiche di estrazione e analisi del Dna, ma saranno a loro volta oggetto di studio. Il progetto prevede, infatti, l’analisi del codice genetico della popolazione, per comincioare così un entusiasmante confronto con il passato.
 Non il solito buio e freddo museo, dunque. Ma una struttura moderna, innovativa, a forte impatto educativo.
 «Perché - secondo Alessandro Merici, presidente del Consorzio - bisogna andare oltre le analisi fatte finora. I resti emersi dagli scavi archeologici possono dare ancora molte preziose informazioni. E nulla esclude che alcune di esse possano riguardare l’origine di diverse malattie, come la talassemia. La sala didattica consentirà poi di divulgare la ricerca, a vantaggio di tutti, ma soprattutto degli studenti».
 Tra gli ospiti presenti oggi all’inaugurazione: il presidente della provincia Fulvio Tocco, gli assessori regionali al Turismo e alla Cultura, il soprintendente ai Beni archeologici, genetisti e docenti universitari. E poi tanta gente i... portatori di Dna.
Barbara Cuccu
  
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 53 - Cultura e Spettacoli
Ad honorem oggi dall’ateneo di Bologna
Laurea per Scorsese
BOLOGNA. «Questo film per me è un atto d’ amore». Martin Scorsese, dal palco del cinema Medica di Bologna, ha spiegato così al pubblico ciò che lo lega a «No direction home», il documentario su Bob Dylan presentato l’altroieri sera in anteprima nazionale nel capoluogo emiliano, nell’ambito della rassegna Officinema Festival organizzata dalla Cineteca comunale. Il regista (che oggi riceverà la laurea honoris causa in Cinema dall’Università di Bologna e, nel pomeriggio, il Premio della Fondazione Fellini a Rimini) ha parlato una decina di minuti prima della proiezione, concedendosi solo ai fotografi ma non alle domande dei cronisti, con i quali non è previsto alcun incontro in queste giornate bolognesi. Accolto con grande calore dalla platea che lo ha applaudito più volte, Scorsese ha ringraziato in italiano e ha raccontato come è nato questo film-documentario («Dura tre ore e mezzo, siete avvisati», ha scherzato). «Un film che non volevo fare», ha detto. «Mi sentivo troppo coinvolto quando Jeff Rosen (manager e archivista di Dylan) è venuto a propormi il progetto». Ma a convincerlo è stata l’intervista di 10 ore che lo stesso Rosen aveva fatto a Dylan in cinque giorni, oltre al materiale inedito proveniente dall’ archivio del cantante (film, audio, foto, manoscritti) messo a disposizione. Così, senza nessuna scadenza, Scorsese si è messo al lavoro con l’unico vincolo che la narrazione si fermasse al 1966.
 
 

Questionario e social

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