Sabato 3 dicembre 2005

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 dicembre 2005
Ufficio Stampa
Università degli Studi di Cagliari

1 – L’Unione Sarda
Pagina 20 – Cagliari
Buio sui risultati delle elezioni Gli studenti: «Voto da annullare»
Gli studenti brancolano nel buio. Le operazioni di voto per l’elezione delle rappresentanze universitarie si sono chiuse da due giorni, ma i risultati provvisori non dovrebbero arrivare prima di martedì. A questo intoppo si aggiunge la provvisorietà, in attesa della verifica della regolarità dell’iscrizione degli studenti, per poter finalmente decretare vincitori e vinti di una tornata elettorale che non sarà certamente archiviata come una delle meglio riuscite nella storia dell’ateneo.
Le critiche Ieri mattina si è riunita la commissione elettorale. Lavori durati poco con la verifica dei verbali di cinque seggi. Poi il rinvio. Forse martedì si potranno avere dati più attendibili. Tra i più critici Matteo Murgia, unico rappresentate attualmente in carica (nel cda dell’Ersu) e portavoce della lista Sinistra in movimento più sindacato studentesco, che dopo le parole di fuoco di due giorni fa (con l’invito al rettore di dimettersi), è pronto a presentare ricorso al Tar: «Le elezioni dell’Ersu ? ricorda ? erano state invalidate per una cinquantina di voti contestati. Adesso che siamo di fronte a un’ecatombe di studenti che avevano il diritto di votare, ma non lo hanno potuto fare, cosa dovrebbe succedere? Non hanno potuto votare gli esenti, perché non devono pagare le tasse, ma non risultano ancora iscritti per dei passaggi burocratici. Niente voto per i laureandi e i borsisti. Insomma penso che i motivi per annullare le elezioni siano più di uno. Abbiamo già parlato con un avvocato. Le proiezioniAlle liste in campo non resta dunque che proseguire l’analisi sui voti raccolti nei seggi dai vari rappresentanti. E come capita nelle competizioni politiche, alla fine tutti dichiarano di aver vinto. «Gli studenti hanno premiato la lista che ha unito le forze», commenta Andrea Marrone di Ichnusa (prima lista, composta dai gruppi del centrodestra, con circa 1.800 voti, ma che ne ha raccolti 1.200 in meno rispetto all’ultima tornata). «Alla fine gli studenti hanno capito chi ha lavorato per loro», dice Giuseppe Frau, di Università per gli studenti, che alla fine dovrebbe toccare il tetto delle 1.500 preferenze. «Il crollo di Ichnusa è sotto gli occhi di tutti», evidenzia Gianluigi Piras, di Sinistra universitaria. E proprio quest’ultima lista dovrebbe piazzare un candidato in ogni organismo centrale (Cda, senato accademico, e senato allargato): gli altri quattro se li dividono Ichnusa e Università per gli studenti. (m. v.)
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 49 – Cultura
Londra. La doppia pulsar
A tre astronomi cagliaritani il Premio Cartesio
Giorno e notte a guardare le stelle sono valsi a un gruppo di astronomi dell’Osservatorio e dell’Università di Cagliari il massimo riconoscimento europeo per la ricerca scientifica. Nicolò d’Amico, Andrea Possenti e Marta Burgay ieri a Londra, alla Royal Society, si sono aggiudicati il premio Cartesio 2005 per la scoperta della doppia pulsar PSR J0737-3039. Sigla impronunciabile che nasconde un precisissimo orologio cosmico con due pulsar (stelle di neutroni) per lancette. Gli addetti ai lavori lo definiscono anche come faro gravitazionale, che consente di testare la teoria della Relatività generale di Einstein. Un risultato, per la verità, al quale gli scienziati dell’ Istituto nazionale di astrofisica erano giunti già due anni fa, ma solo ieri hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento. I loro sforzi sono finiti anche in un numero di Nature.
LA SCOPERTA Una scoperta, quella del gruppo PulSE (Pulsar Science in Europe), frutto di lunghissime, faticose osservazioni al radiotelescopio di diverse strutture in tutto il globo. Ore e ore con il naso all’insù, alla ricerca di dati e tracciati radio che potessero consentire di arrivare a un risultato simile a quello che nel ’93 aveva portato il Nobel a due fisici americani. «Abbiamo lavorato molto in Australia, a Parkes ? precisa da Londra D’Amico ? ma anche in altri osservatori europei». Quello che i tre astronomi dell’Inaf hanno individuato di recente è un sistema pulsar binario, una coppia di stelle di neutroni in orbita l’una attorno all’altra dalle caratteristiche peculiari. È l’unico che si conosca in cui l’emissione degli impulsi radio sia osservabile in entrambe le pulsar: in una ogni 23 millisecondi, nell’altra ogni 2.8 secondi. Inoltre, il periodo orbitale del sistema è molto breve: appena 2,4 ore per una rivoluzione completa di una stella attorno all’altra.
LE PULSAR Una stella con una massa iniziale grande tra le 8 e le 25 volte il Sole termina la propria evoluzione con una gigantesca esplosione, detta supernova. Ciò che ne resta non è altro che il nucleo della stella collassato, un corpo sferico grande come una città, nel quale si trova compressa a densità elevatissima una massa confrontabile con quella del Sole, composta perlopiù di neutroni. Le pulsar sono queste stelle di neutroni. Alla nascita, ruotano sul proprio asse a velocità elevatissima e possiedono un campo magnetico oltre 1000 miliardi di volte più intenso di quello terrestre. Ciò fa sì che emettano dei fasci di onde radio collimati, di solito non allineati con l’asse di rotazione. Il disallineamento genera una sorta di "effetto faro": un osservatore può rilevare un impulso radio da una data sorgente ogni volta che il fascio è diretto verso la Terra. Gli impulsi, in tal caso, si succedono al ritmo della rotazione della stella.
TSUNAMI GRAVITAZIONALE. Le caratteristiche messe in luce dall’èquipe permettono di misurare con un’accuratezza senza precedenti molti degli effetti relativistici previsti da Einstein: per esempio, il rilascio di energia sotto forma di onde gravitazionali, dovuto al progressivo avvicinarsi delle due pulsar. Avvicinamento lento ma inesorabile ? circa 7 millimetri al giorno ? che porterà il sistema al collasso nell’arco di "soli" 85 milioni di anni. Quando, con la fusione delle due pulsar, si genererà uno tsunami gravitazionale in grado di far sentire i suoi effetti su tutta la galassia.
SARDEGNA SPAZIALE E dal 2007 gli studi potranno continuare in Sardegna, appena verrà inaugurato il Sardinia Radio Telescope, in costruzione sulla piana di San Basilio.
Daniele Casale
 
 3 – L’Unione Sarda
Pagina 20 – Cagliari
Ateneo. Cinquantenario
Facoltà di Economia, ricerca e tecnologia per sfidare il futuro
Una facoltà in salute, che ha festeggiato ieri il suo passato, ma che guarda avanti. Economia ha spento le cinquanta candeline, e lo ha fatto con una cerimonia che ha visto tornare a Cagliari ex presidi, docenti e studenti, ma che è servita anche a tracciare le linee guida da seguire in futuro. «Vogliamo essere presenti nel territorio ? ha detto il preside, Roberto Malavasi, - e vogliamo rafforzare i rapporti con gli atenei del bacino del Mediterraneo». Di un’Università inserita nel territorio regionale hanno parlato anche il rettore Pasquale Mistretta, e Luigi Paganetto, preside dell’ateneo di Tor Vergata, a Roma: «La ricerca e la tecnologia devono servire il territorio e coinvolgerlo per uno sviluppo che vada di pari passo». L’aula magna del rettorato di via Università era gremita da presto. Subito dopo la riunione della conferenza nazionale dei presidi di Economia, ha preso il via la cerimonia con la consegna dei vari premi. Assenti giustificati (perché impegnati a La Maddalena per la vertenza sullo smantellamento della base militare americana) il presidente della Regione Soru, l’assessore alla Pubblica istruzione, Pilia, e Francesco Foddis, assessore all’Agricoltura, ex docente proprio nella facoltà di Economia. «I risultati ? ha ricordato Malavasi ? di questi cinquant’anni della nostra facoltà sono i numerosi docenti universitari e le tante professionalità di spicco nel mondo bancario, assicurativo e delle imprese». Dal Sud America a Dublino (dove un cagliaritano si occupa dei fondi internazionali della Bnl), fino a Francoforte (dove c’è un rappresentante di Consiglio della Borsa tedesca), sono stati ricordati i casi più in vista. Poi si è passati alla consegna dei premi. Il rettore ha dato la medaglia d’argento ai professori Paolo Savona (assente per altri impegni istituzionali), Alberto Guenzi (presidente della Conferenza nazionale dei presidi di Economia), Luigi Paganetto e Lorenzo Castelli. Poi si è passati ai riconoscimenti per gli ex presidi, Paolo Stella Richter, Beniamino Moro e Giovannino Melis, per gli ex docenti ed ex studenti, come Maurizio Fanni, Gianfranco Zanda, Francesco Poddighe, Pietro Maurandi, Liana Fadda, Ugo Piras, per concludere con i docenti in pensione, Lucia Vallone, Guido Garau, Agostino Vivarelli, Antonio Mattu, Paolo Carleo e Mario Pisano. Il rettore ha inoltre consegnato il volume sulla storia dell’Università di Cagliari ai presidi delle 27 facoltà di Economia, presenti per la Conferenza. Le iniziative non si concluderanno: la facoltà vuole organizzare convegni e iniziative culturali, anche in collaborazione con il territorio oristanese, dove è attivo il corso di laurea in Economia e gestione dei servizi turistici.
Matteo Vercelli
  
4 – L’Unione Sarda
Pagina 16 – Lavoro
Disponibili 113 posti per 27 discipline
Dottorati di ricerca, i corsi alla "Cattolica"
L’Università cattolica del "Sacro Cuore" di Milano ha messo a disposizione dei laureati 113 posti, per 27 corsi di dottorato di ricerca. Per venire incontro alle spese da sostenere, sono state concesse anche 58 borse di studio. Il numero complessivo dei posti disponibili (per l’assegnazione è stato indetto un concorso pubblico) e degli assegni potrà essere aumentato se si verificheranno eventuali e ulteriori finanziamenti pubblici e privati. specializzazioniI corsi previsti sono i seguenti: applicazioni tecnologiche in ematologia; biochimica e biologia molecolare clinica; bioetica; cardiologia cellulare e molecolare; chirurgia dell’obesità; dermatologia oncologica; economia e gestione delle aziende sanitarie; fisiopatologia del distretto rinofaringotubarico; fisiopatologia della nutrizione e del metabolismo; genetica molecolare; fisiopatologia dello scompenso cardiaco; microbiologia generale clinica; neuropsicologia; neuroscienze; nuove tecnologie diagnostiche e terapeutiche in odontostomatologia; oncologia integrata; patologia molecolare in ginecologia oncologica; metodologie avanzate in psicoterapia; scienze della visione; urologia andrologica; scienze endocrino-metaboliche ed endocrinochirurgiche sperimentali; scienze medico forensi; sviluppo della ricerca odontoiatrica clinica e sperimentale (secondo il concetto di evidence based dentistry); scienze morfologiche molecolari; studi biochimici del proteoma; scienze neonatologiche; ed infine scienze neurologiche dello sviluppo. requisitiPossono partecipare al concorso chi è in possesso del diploma di laurea conseguito secondo il vecchio ordinamento oppure specialistica. Non è previsto alcun limite per quel che riguarda l’età e la cittadinanza dei candidati. scadenzaLe domande di ammissione, in carta libera e secondo il modello allegato al bando, potranno essere consegnate direttamente o inviata per raccomandata, entro lunedì 19 dicembre, al Magnifico rettore dell’Università Cattolica del "Sacro Cuore", Ufficio dottorati di ricerca, largo Francesco Vito 1, 00168 Roma. Per il rispetto del termine di scadenza farà fede la data del timbro dell’ufficio postale. I candidati possono infine compilare il modulo di domanda utilizzando anche quello disponibile in via telematica all’indirizzo: www.rm.unicatt.it/dottorati. informazioniIl testo integrale del bando è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale numero 91 di venerdì 18 novembre e nel sito dell’Ateneo: www.rm.unicatt.it/dottorati.
Giuseppe Deplano 
 
5 – L’Unione Sarda
Pagina 48 – Lettere
La provocazione di Atzeni su Villanovaforru
Il vero mistero è il silenzio sugli scavi
Il 3 novembre scorso è arrivato in Comune un fax del professor Enrico Atzeni, il quale chiedeva di essere informato sulle procedure adottate dal Comune riguardo alla gestione del Parco e Museo di "Genna Maria". Mi sono stupito, non comprendendo a quale titolo il professore facesse la richiesta. Nel leggere la lettera pubblicata mercoledì 23 novembre (col titolo "Studi, sgarbi e misteri di Villanovaforru") lo stupore si è presto trasformato in forte disagio e disappunto: nell’intervento si lascia intendere che a Villanovaforru siano state attuate procedure non trasparenti, o addirittura illegali, per agevolare il nuovo Direttore del museo. Questo, oltre che non veritiero, è offensivo. Il professor Atzeni forse non sa che i concorsi negli Enti locali sono bloccati sino al 2007. Il dottor Perra ricopre l’incarico di Direttore dopo aver sottoscritto regolare convenzione con società privata, con il benestare del Comune. Che così non sostiene maggiori costi ed è riuscito in soli sei mesi a garantire i requisiti minimi fissati dalla Regione per il riconoscimento dei musei (Curatore ? Direttore e altre figure previste dalle linee guida). Il benestare dell’Amministrazione è frutto di un’attenta analisi, avvallata dal parere favorevole della Soprintendenza Archeologica e dal fatto che Perra ha un’esperienza nel settore di oltre 25 anni: ha diretto progetti di gestione di aree archeologiche, è consulente di diversi Comuni per l’allestimento di musei; inoltre, la sua attività scientifica è comprovata da numerosi attestati e da oltre trenta pubblicazioni scientifiche su riviste italiane e straniere. Atzeni parla di misteri, ma è lui che dovrebbe svelarne alcuni. Dovrebbe spiegare il perché dell’improvvisa interruzione (ormai 12 anni fa) delle campagne di scavo; perché copia della documentazione degli scavi non sia in possesso del Comune e forse della stessa Soprintendenza (come prevede la Legge 10); e soprattutto perché non abbia provveduto, a distanza di tanti anni, a pubblicare quanto emerso dagli scavi, avviati nel 1969. È ancora più misterioso il fatto che Atzeni abbia atteso l’insediamento dell’attuale Amministrazione per prodigarsi in suggerimenti e consigli, sempre bene accetti se non diventano pretese o imposizioni. Atzeni è un archeologo di indubbia fama, e la cittadinanza di Villanovaforru gli deve molto. Ma questo non lo autorizza ad invadere competenze che, sino a prova contraria, fanno legittimamente capo all’Amministrazione locale. Mariano Pistis Sindaco di Villanovaforru Nell’invito alla manifestazione del 12 novembre scorso non era presente il logo dell’Università perché le ricerche sui reperti paleobotanici di Genna Maria di Villanovaforru non sono state effettuate in collaborazione con l’Università. Esse sono frutto della collaborazione fra il Cnrs di Toulouse ed il Civico Museo di Villanovaforru, e sono state effettuate gratuitamente. Le analisi sui resti vegetali carbonizzati e sul pane, provenienti dagli scavi del villaggio di Genna Maria, sono state fatte nel laboratorio annesso al Museo, con l’utilizzo del microscopio binoculare, a più riprese, dal dottor Marinval, che si è recato con frequenza annuale a Villanovaforru. Non ci è stata nessuna benevola concessione dei reperti da parte del professor Atzeni, poiché essi sono sottoposti all’alto controllo della Soprintendenza e custoditi nel laboratorio del Museo. Non appartengono a chi li ha recuperati durante lo scavo, ma allo Stato, sia secondo la vecchia normativa sia secondo il dettato del recente "Codice Urbani" (Decr. Leg. 22 gennaio 2004, n. 42). E, soprattutto, appartengono alla comunità intera, che ha tutto il diritto di conoscere i risultati delle ricerche, finanziate da denaro pubblico. È quindi fuori luogo e irricevibile la concezione privatistica di questi beni che il professore sembra sottintendere. Mauro Perra Direttore del Parco e Museo Genna Maria di Villanovaforru
 
 
 


6 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Università: trionfo per la sinistra
Secondo i dati ancora ufficiosi a picco gli studenti di centrodestra
CAGLIARI. Tutto rimandato a martedì. Quasi tre giorni dopo la chiusura delle urne per le elezioni dei rappresentanti studenteschi, di risultati ufficiali non si ha neppure l’ombra. Così se nel segno del caos si era partiti, nel caos le ultime votazioni continuano a trascinarsi. Ma mentre dall’ufficio elettorale dell’Università fanno sapere che le cose sono ancora in alto mare e che bisognerà attendere, i gruppi studenteschi quattro conti se li sono già fatti. Dati non ufficiali, ma da cui emerge un primo spaccato della situazione: un trionfo per la lista Università per gli studenti, capeggiata da Giuseppe Frau, e di un balzo indietro per le liste di centrodestra, che rispetto alle elezioni di tre anni e mezzo fa hanno perso circa 1.200 voti.
 Sono numeri saltati fuori durante le operazioni di scrutinio nei 44 seggi sparsi tra la città e le sedi staccate dell’ateneo e che ora aspettano d’essere controllati, vagliati, di ottenere i crismi dell’ufficialità che solo in Rettorato potranno dare. Se le cose dovessero essere confermate questa sarà la situazione: delle cinque poltrone spettanti agli studenti nel consiglio d’amministrazione dell’Ateneo, nel Senato accademico e nel Senato accademico allargato, due saranno del gruppo Ichnusa (una formazione di centro-destra che raggruppa tutte le sigle da An all’Uds) e due andranno ad Università per gli studenti (formazione apartitica). Resta il problema dell’unico seggio rimanente, il quinto, una vera incognita che potrebbe andare a Ichnusa, a Università per gli studenti o magari anche al gruppo Sinistra Universitaria, coordinato dall’attuale presidente del consiglio degli studenti, Gianluigi Piras.
 Vediamo anche come sono andati a distribuirsi i voti degli studenti (gli aventi diritto erano 35 mila). Appurato ormai che s’è trattato di una tornata elettorale flop - qualcuno dice che s’è recato alle urne il dieci per cento degli universitari, qualcun altro parla di poco meno di cinque mila - i dati ufficiosi dicono che alla lista Ichnusa sono andati 1.800 voti. Se confermati si tratterebbe d’un crollo clamoroso, perché nelle passate elezioni il centro destra (la lista vedeva insieme Comunione e Liberazione e Udc) di voti ne aveva incassati 3.000. Bene, benissimo invece per Università per gli studenti: 1.500 voti per una lista che tre anni e mezzo fa, presentandosi insieme ad altre come Sinistra universitaria, aveva raccolto 2000 preferenze. Sinistra universitaria avrebbe preso 750 voti («un buon risultato anche per noi», commenta Gianluigi Piras) mentre Studenti a sinistra, la lista guidata dall’attuale rappresentante degli studenti nel Cda dell’Ersu, Matteo Murgia, avrebbe registrato appena 500 voti. E insieme a Ichnusa, forse è proprio la lista di Murgia l’altra perdente di queste elezioni: «Colpa della disorganizzazione dell’ateneo - dice Matteo Murgia - molti aventi diritto non figuravano negli elenchi». Il rettore Pasquale Mistretta si difende: «Ho fatto tutto quello che era possibile per venire incontro agli studenti e garantire le elezioni».
Sabrina Zedda
 
 7 – La Nuova Sardegna
Pagina 52 - Cultura e Spettacoli
Londra, il prestigioso premio scientifico assegnato ieri agli astronomi dell’Osservatorio
«Cartesio», vincono tre cagliaritani
Il gruppo diretto da D’Amico ha scoperto nel 2003 una doppia pulsar
LONDRA. Ci sono anche dei ricercatori cagliaritani tra i vincitori del prestigioso premio scientifico «Cartesio 2005». A ritirarlo, ieri mattina, presso la sede della Royal Society c’erano infatti gli astronomi dell’Osservatorio di Cagliari Nichi D’Amico, ordinario dell’Università del capoluogo regionale isolano assieme a Marta Burgay e Andrea Possenti. Il terzetto di scienziati fa parte dei cinque gruppi vincitori ex aequo (di Gran Bretagna, Germania, Olanda e Grecia: dovranno dividersi anche la somma di un milione di euro) ed ha ricevuto il «Cartesio», il più alto riconoscimento del genere, per la scoperta, risalenmte a qualche anno fa della doppia pulsar battezzata PSR JO737-3039, un faro gravitazionale che permette di dimostrare la teoria della relatività generale di Albert Einstein.
 Una pulsar - è l’acronimo di Pulsating Radio source (sorgente di impulsi radio) - è una stella di neutroni in rapida rotazione che emette, per cause ancora poco conosciute fasci di onde radio. Nel caso in cui, durante la rotazione della stella uno di questi fasci punti in direzione della Terra, i segnali della PSR possono essere raccolti dai radiotelescopi o, in qualche raro caso anche dai telescopi ottici. Quella scoperta dal team sardo è considerata come uno straordinario laboratorio naturale di fisica relativistica: quasi «un precisissimo orologio cosmico con due pulsar per lancette». L’importanza della sua scoperta è testimoniata dal fatto che l’articolo che la descrive, apparso nella importante rivista scientifica «Nature», nel dicembre di due anni fa, è risultato tra i più citati in altri lavori scientifici dell’anno successivo. «Ci abbiamo sperato molto - ha dichiarato soddisfatto Nichi D’Amico dierttore dell’Osservatorio e responsabile del gruppo di ricerca - la fortuna ci ha molto aiutato ma soprattutto è stata premiata la tenacia dei giovani del gruppo. Si sono sobbarcati campagne di osservazione massacranti, tra l’Europa e l’Australia, analizzando un volume incredibile di dati per pescare questa specie di perla in un mare di numeri e tracciati radio».
  
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
I cinquant’anni di Economia, premiati i docenti del passato
CAGLIARI. Cinquant’anni di attività per la facoltà di Economia. La ricorrenza è stata festeggiata ieri con una cerimonia organizzata nell’aula magna del Rettorato cui hanno partecipato oltre al rettore Pasquale Mistretta e al preside di Economia Roberto Malavasi, presidi delle diverse facoltà dell’ateneo, ex studenti, ex allievi illustri e laureati nella facoltà, che dopo la laurea hanno intrapreso carriere brillanti nella docenza e non: «I numeri della facoltà crescono anno dopo anno - ha detto orgoglioso Roberto Malavasi - gli obiettivi che ci poniamo per il futuro sono due: ricerca e apertura al confronto».
 Pasquale Mistretta ha invece parlato di interscambio, interazione e condivisione «parole chiave» che dovrebbero guidare l’attività nell’Ateneo. E riferendosi in particolare alla laurea in Economia ha osservato: «I soggetti politici, ma anche l’Università, dovrebbero mirare al raggiungimento di obiettivi come: accesso al finanziamento, incentivi e semplificazione normativa». Condizioni base perché possa essere dato corpo alle idee di aspiranti imprenditori, che spesso senza il giusto sostegno rischiano di morire.
 La cerimonia è stata anche l’occasione per premiare con una medaglia quattro laureati illustri della facoltà: Paolo Savona, docente all’università Tor Vrgata di Roma, Alberto Guenzi, presidente della conferenza dei presidi di Economia e Scienze statistiche, Luigi Paganetto, presidente del Ceis (Centro degli studi internazionali sull’Economia e lo sviluppo), Francesco Zanda, docente di Economia aziendale alla Sapienza di Roma. Omaggi e premi (creazioni della ceramista Roberta Cabiddu) sono andati anche agli ex presidi, ex alunni ed ex docenti. (s.z)
  
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Fatto del giorno
LO SPACCATO DI UNA NUOVA REALTA’
RICERCA SCIENTIFICA
Sono state registrate quindici invenzioni
IN Sardegna nel 2004 sono state presentate 15 domande per invenzioni di vario tipo con una percentuale dello 0,9 su ogni centomila abitanti. Però le spese per la ricerca scientifica fatte dalla pubblica amministrazione a favore delle Università è stata percentualmente molto bassa: lo 0,6% del Pil. Davvero minima, poi, la spesa effettuata dalle imprese pubbliche e privata (solo lo 0,1 per cento).
 Gli addetti che lavorano nel settore della ricerca sono in tutto 2.694 con una percentuale dell’1,6 per ogni mille abitanti. Il Censis sottolinea l’importanza di tornare alla città digitale con servizi on line integrati per tutto il territorio. E alla capacità connettiva del territorio sembrano interessati anche i cittadini tanto che sono sensibilmente aumentate le linee veloci. Il legame tra processi innovativi porta alla necessità di creare servizi di reti a livello regionale. Un fattore che può far aumentare la competitività delle piccole imprese.
 
 

Questionario e social

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