Lunedì 5 dicembre 2005

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 dicembre 2005
Ufficio Stampa
Università degli Studi di Cagliari

1 – L’UNIONE SARDA
Pagina 11 - Artigianato e Pmi
«Distretti tecnologici, la Sardegna punti sui farmaci»
L’intervista - Liberatore (Farmindustria)
Il futuro del settore farmaceutico è nei piccoli laboratori, dove è possibile lavorare per l’innovazione. Su questo deve puntare la Sardegna, che non rientra nelle grandi regioni che producono farmaci, ma che ha le carte in regola per fare ricerca e sperimentazione in diversi rami della farmaceutica. L’esempio arriva da Polaris, il parco scientifico e tecnologico della Sardegna, con sede a Pula, dove si sta lavorando e crescendo, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato. Proprio la sinergia tra enti pubblici e industrie private, nel settore farmaceutico, è stato il tema dell’incontro con gli studenti, organizzato dalla Società italiana di Farmacologia (Sif), presieduta da Giovanni Biggio, docente di Neuropsicofarmacia all’Università di Cagliari, e da Farmindustria, tenutosi nell’aula magna della Cittadella di Monserrato, gremita con oltre 500 studenti universitari. Presente anche il numero due dell’associazione, e amministratore delegato della Schering spa, Sergio Liberatore, che ha tracciato le linee guida per lo sviluppo dello studio dei farmaci anche nell’isola. Industria e ricerca: la farmacologia segue questi due binari? «Da una parte abbiamo le Regioni che producono farmaci, e che negli anni sono diventate le potenze industriali di questo settore, grazie agli investimenti. Parlo di Lombardia, Lazio, Veneto e Toscana. Ci sono poi territori che potranno dare molto nella ricerca e nella sperimentazione. Il futuro per la farmacologia sono infatti i distretti tecnologici: anche piccoli laboratori dove cercare l’innovazione e trovare nuove idee di farmaco. In questa direzione la Sardegna è partita bene, con Polaris. Si deve proseguire, e l’Università deve giocare le sue carte. Ricordo che il 72% del personale che lavora in questo settore ha un’istruzione universitaria». Impossibile sperare in uno slancio industriale nel campo del farmaco? «È difficile. Le realtà che ho citato prima sono figlie dell’industria del passato, che ha ottenuto grandi finanziamenti. In Sardegna, secondo gli ultimi dati, le realtà industriali si contano sulle dita di una mano, i dipendenti non arrivano a 40. Le percentuali sull’indotto nazionale sono molto vicine allo zero. Per far capire le differenze che si sono create negli anni, la stessa situazione l’abbiamo in quasi tutte le altre regioni». Ma anche per fare ricerca servono soldi. «Ci sono. Lo Stato mette a disposizione investimenti rilevanti: l’ultimo prevede 500 milioni di euro per finanziare 21 progetti di ricerca. Si deve trovare il giusto binomio tra pubblico e privato. L’attenzione verso la Sardegna da parte delle multinazionali c’è proprio per le potenzialità che si possono raggiungere nell’innovazione e nella ricerca». Per questo Farmindustria ha firmato un accordo con la Sif? «Abbiamo stipulato un protocollo di collaborazione: la produzione e la commercializzazione dei farmaci non possono prescindere dalle nuove idee e dalla sperimentazione. Il futuro di un settore che ha 241 industrie in tutta Italia, 73 mila lavoratori diretti, che con l’indotto arriva a 220 mila, e che ha permesso al mercato italiano di diventare il terzo in Europa e il quinto nel mondo, con un valore di 18 miliardi di euro, dieci dei quali in esportazione, è fortemente legato alla ricerca. Le industrie farmaceutiche investono circa 900 milioni all’anno, e altri 800 proprio in ricerca. Senza dimenticare che lo sviluppo delle tecnologie e dell’innovazione, nel campo farmaceutico, significa ottenere più risultati nel sistema sanitario. Non per niente l’ultimo spot di Farmindustria è stato chiamato "ricerca e vita"».
Matteo Vercelli
 
2 – L’UNIONE SARDA
Pagina 11 - Artigianato e Pmi
Il caso. L’azienda di gestione dell’aeroporto garantirà il servizio ai dipendenti
La Geasar di Olbia prepara la nuova apertura
Nel campus di Tiscali, a Sa Illetta, è sorto il primo, e finora l’unico. Alla Geasar, la società che gestisce l’aeroporto di Olbia, stanno lavorando per avviarlo in tempi rapidi. L’Agenzia delle entrate di Cagliari ha lanciato l’idea. L’Enel attende il via libera a livello nazionale, nella discussione sul rinnovo del contratto. E anche all’Università di Cagliari, l’argomento in passato è stato affrontato. Se è vero che gli asili aziendali nell’Isola scarseggiano, è altrettanto vero che i progetti non mancano. Sarà interessante verificare tra qualche anno se dalle parole si passerà ai fatti. le aziendeIl Campus di Tiscali ospita l’asilo dal settembre del 2003. Il Consorzio centro infanzia Sa Illetta ha visto la luce grazie alla firma del decreto che finanzia il fondo di rotazione di 10 milioni di euro per i datori di lavoro che istituiscono asili nido e micro nidi aziendali. Stesso discorso per la Geasar che ha ottenuto il finanziamento per la realizzazione di un asilo aziendale, grazie alla legge 289 del 2002. Nello scalo aeroportuale gallurese funziona già un asilo (il Dumbo club), dedicato ai bambini: uno spazio gratuito che funziona prevalentemente l’estate ed è indirizzato ai turisti. Per l’asilo aziendale si deve ancora attendere, con la società che sta lavorando per la sua attivazione. enti pubbliciChi ha recentemente parlato di asilo aziendale è l’Agenzia delle entrate, che nel progetto di trasferimento della cittadella finanziaria ha pensato anche alla realizzazione di uno spazio per i figli dei dipendenti. Anche all’Enel, a livello nazionale, si sta dibattendo di asilo aziendale: la richiesta è arrivata dai dipendenti, ed è stata avviata una discussione inserita nel rinnovo contrattuale. Dunque, anche gli uffici Enel in Sardegna potrebbero avere in futuro l’asilo per i figli dei loro dipendenti. Tempo fa, infine, nell’ateneo di Cagliari era stata avanzata la richiesta di un asilo, da sistemare in rettorato o in un locale vicino. Idea per ora accantonata.
(m. v.)
 
3 – L’UNIONE SARDA
Pagina 20 - Cultura
La Sardegna antica e gli incontri sul "Don Chisciotte"
Appuntamenti
“Storia della Sardegna antica": è il titolo del volume che verrà presentato oggi nell’aula magna dell’Università di Cagliari, alle 17,30. Realizzato dal Maestrale e curato dal romanista Attilio Mastino fa parte della collana "La Sardegna e la sua storia" diretta da Luciano Marrocu. Con l’autore interverranno il rettore Pasquale Mistretta, Guido Clemente (Università di Firenze), Piero Meloni professore emerito di Storia romana nell’Università di Cagliari e il preside di Lettere Giulio Paulis.
Cagliari. Lla manifestazione "50 anni Deutsche Vita", organizzata dall’Acit-Cagliari per il cinquantesimo anniversario dell’accordo italo-tedesco per il reclutamento di manodopera italiana in Germania, proseguirà stasera alle 17,30, nell’Aula magna della facoltà di Scienze politiche di Cagliari. Giulio Angioni, dell’Università cagliaritana, parlerà dell’esperienza dei "Gastarbeiter". Saranno poi proiettati i documentari "Emigrazione 68" e "Mirabella-Sindelgingen".
DON CHISCIOTTE. Per ricordare i 400 anni dalla pubblicazione della prima parte del Don Chisciotte di Cervantes l’associazione culturale Stati Uniti d’Europa promuove una serie di incontri che avranno inizio stasera e si concluderanno sabato 10 dicembre con una serata donchisciottesca (solo per inviti). Si comincia oggi nella sede del Sue di via Raffa Garzia, con "L’avventura del Chisciotte", conferenza di Maria Dolores García Sánchez (Università di Cagliari). Brani dal Don Chisciotte saranno letti da Raquel Alonso e Luciano Marongiu. Martedì, il film di Maurizio Scaparro Don Chisciotte, introduzione a cura di Mauro Pucci. Mercoledì "La Spagna nell’età di Cervantes", conferenza di Gianfranco Tore (Università di Cagliari). Gli incontri si terranno dalle 18 nella sede dell’associazione presieduta da Anna Maria Giua (via Garzia 9) e sono aperti a tutti. Sabato 10, alle 20, al Sardegna Hotel di via Lunigiana, "Musica, danza y canciones de Espana" con il duo Atzinganos e Laura Nioi.
Maria Franca Campus
 
 
 


4 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 19 - Cronaca
Ecco come deve cambiare la formazione al lavoro
Ersu: incontro con Soru, Pilia e Salerno
CAGLIARI. Il mese scorso la giunta regionale ha approvato in via provvisoria la bozza del disegno di legge su principi e norme per l’Educazione, l’istruzione e la formazione professinoale. Per la prima volta si punta a riordinare e disciplinare in modo armonico le politiche e gli interventi rivolti al sistema formativo della Sardegna.
Per illustrare i contenuti del testo e per avviare un’ampia consultazione pubblica, la Regione promuove un primo incontro che si terrà a Cagliari presso la Sala teatro Ersu, via Trentino 1, alle 15.30 di mercoledì 7 dicembre. Tra gli altri parteciperanno il presidente della Regione Renato Soru, gli assessori regionali della Pubblica istruzione Elisabetta Pilia e del Lavoro Maddalena Salerno.
È possibile inserire da subito le eventuali osservazioni direttamente nel testo, consultabile sul sito www.regione.sardegna.it e inviarlo commentato all’indirizzo di posta elettronica: legge.istruzione@regione.sardegna.it
 

Questionario e social

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