UniCa UniCa News Rassegna stampa Martedì 27 dicembre 2005

Martedì 27 dicembre 2005

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 dicembre 2005

Ufficio Stampa  

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI


 

 

   
1 – L’UNIONE SARDA 
Cronaca di Cagliari - Pagina 19
università
Master in medicina, bando di concorso
Università di Cagliari: è stato pubblicato il bando di concorso per l’ammissione al master di secondo livello in Medicina delle tossicodipendenze e dell’alcolismo. Le domande devono essere presentate entro il 20 gennaio. Contemporaneamente sono stati invece riaperti i termini per la presentazione delle richieste d’iscrizione al master di primo livello in Attività motorie e sportive. Anche in questo caso la scadenza è il 20 gennaio. I bandi sono consultabili sul sito Internet http://web.unica.it/postlauream/ alla voce "master" o nella segreteria dei corsi post lauream, alla Cittadella universitaria di Monserrato (telefono 070/6754672). (m. v.) 
 




2 – LA NUOVA SARDEGNA 
Pagina 35 - Sassari
Società servizi universitari slitta la costituzione
ALGHERO. La costituzione della società consortile dei servizi universitari continua a essere rinviata. Per la quarta volta consecutiva infatti sembra non si sia raggiunto un accordo sulla bozza dell’atto costitutivo e statuto dell’ente che dovrà prima o poi fornire tutti i servizi necessari agli studenti dei corsi di laurea in architettura e scienze del mare presenti ad Alghero. Alla base dei problemi pare ci siano le solite questioni di autonomie gestionali e amministrative. La società consortile è composta da università e comune, ragion per cui le decisioni dovrebbero essere prese da entrambe le parti. Ma nelle bozze di statuto che vanno e vengono tra Sassari e Alghero si evidenzia a turno l’ambizione di avere più potere l’uno dell’altro. E come al solito il nodo è sempre sempre la gestione dei fondi finanziari. 
A patire però questa situazione di stallo sono senz’altro gli studenti che a quattro anni dall’istituzione della sede universitaria ad Alghero non vedono migliorare i servizi a loro offerti, dalla casa dello studente a una mensa efficiente. (s.o.) 

 

 

  3 – LA NUOVA SARDEGNA 
Pagina 19 - Sassari
Presentato il IV Rapporto nazionale 
La cooperazione diventa laboratorio di professionalità
SASSARI. La cooperazione sociale è un settore in crescita sia economica che per numero degli addetti. Sempre più soggetto attivo delle politiche sociali, ma anche comparto in grado di creare stabili professionalità nel terzo settore. Le luci e le ombre della cooperazione sociale nei giorni scorsi sono state al centro della presentazione del quarto Rapporto nazionale, presentato nell’aula Eleonora d’Arborea dell’Università dal centro studi Cgm (Consorzio Gino Matterelli). 
L
a presentazione del Rapporto - fotografia del comparto e valido strumento operativo per chiunque voglia confrontarsi con questa realtà - è stata affidata al presidente di Confcooperative provinciale Sassari-Olbia, Antonio Colombo. Nella sua relazione Colombo ha descritto lo stato di salute della cooperazione sociale e ha indicato ai presenti le strade da percorrere per un suo ulteriore sviluppo. 
Particolarmente interessante è stato l’intervento di Mauro Maurino, consigliere delegato dell’area rete del consorzio Cgm. Maurino ha lanciato un forte messaggio di speranza sul futuro delle cooperative sociali e, anche senza nasconderne le ombre, ha messo in evidenza le positività del sistema: da quelle di tipo economico, basato sulla crescita annuale del fatturato, a quelle ben più fondamentali di tipo sociale, quali la capacità di dialogare con il mondo esterno e l’essere «palestra di economia e di democrazia» per molti suoi operatori. 
Il consigliere delegato di Cgm ha anche messo in evidenza il mutato atteggiamento di chi è occupato professionalmente in questo settore: da posizione lavorativa di transito, da abbandonare quando si diventa «grandi», la cooperativa sociale è diventata una sistemazione in cui poter percorrere l’intera carriera lavorativa sentendosi appagati. 
L’analisi del rapporto ha spaziato anche sui possibili scenari di sviluppo della cooperazione sociale: ritagliarsi una fetta di mercato, chiudersi in una nicchia oppure sviluppare nuovi modi di fare impresa sociale. Per poter percorrere questa strada emerge dal Rapporto l’esigenza di alleanze con il mondo delle Università e degli enti pubblici in modo da creare nuovi saperi, ma soprattutto che si lavori affinché chi opera nelle cooperative sociali reinvesta parte dei suoi soldi nell’attività. 
L’intervento di Cia Piga, docente del corso di Scienze Sociali, ha evidenziato l’impegno in questi ultimi anni dell’ateneo sassarese negli studi sociali. Secondo Cia Piga le cooperative sociali sono una risorsa del territorio che non viene adeguatamente valorizzata. La docente universitaria ha specificato che l’esistenza delle cooperative sociali deriva in buona parte dalle carenze dell’amministrazione pubblica. L’esistenza di un buon sistema di welfare metterebbe, in molti casi, in serie difficoltà proprio le coop. La docente ha auspicato per la cooperazione sociale una maggiore predisposizione all’imprenditorialità e l’abbandono della cultura dell’appalto pubblico, ovviamente senza dimenticare che lo scopo delle cooperative sociali è organizzare il lavoro dei propri soci e l’interesse generale della comunità. 
Il monito è stato accolto e rilanciato da tutti i partecipanti che hanno espresso il preciso impegno perché le cooperative sociali non si lascino trascinare dalla competitività e dal mercato, ma restino ancorate ai valori sociali e di democrazia interna per cui sono nate. 
Roberto Spezzigu 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie