UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 22 novembre 2006

Mercoledì 22 novembre 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 novembre 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 6 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

 
1 – L’Unione Sarda
 Lettere & Opinioni Pagina 41
Universitari e ospedalieri
Azienda mista con pari dignità
Il previsto avvio dell'Azienda mista ospedaliero-universitaria sta avvenendo in ritardo. Siamo l'unica Regione in Italia che non l'ha costituita, non senza polemiche e indubbiamente senza un adeguato coinvolgimento di tutte le componenti nella discussione e nelle decisioni. Eppure a settembre 2004, in ottemperanza al Decreto legislativo del 30 dicembre 92, numero 502, e al successivo numero 517 del 1999 è stato stipulato un protocollo d'intesa che impegna la Regione e le Università degli studi di Cagliari e di Sassari alla programmazione concertata delle attività assistenziali anche tenendo conto delle attività di didattica e di ricerca nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia attraverso la costituzione di una Azienda Ospedaliero - Universitaria. La finalità dell'Azienda mista è dunque quella di promuovere e disciplinare l'integrazione dell'attività assistenziale, formativa e di ricerca tra il Servizio sanitario regionale e le Università della Sardegna. In tale occasione si è puntualizzato che le parti si impegnano ad operare per giungere ad una ottimale integrazione tra le attività istituzionali e quelle assistenziali e al rispetto della normativa sulle pari opportunità di trattamento in materia di lavoro. Nel Protocollo d'intesa vengono chiaramente precisati i criteri e le modalità di costituzione della futura Azienda, il cui modello di gestione è quello dipartimentale. Invece, nonostante le ripetute assicurazioni da parte del rettore e del preside della Facoltà di Medicina e chirurgia di Sassari per il coinvolgimento della componente ospedaliera, sui media e sui mezzi di stampa è comparsa una dichiarazione del Preside nella quale si affermava che, nella costituenda Azienda mista, non doveva esserci una pari dignità e opportunità di lavoro fra la componente ospedaliera e quella universitaria. Al contrario il principio del Protocollo d'intesa, e della Legge nazionale, è quello di considerare equamente le risorse e di distribuire gli incarichi sia alla componente universitaria che a quella ospedaliera, poiché entrambe contribuiscono a conseguire l'obiettivo aziendale che è quello dell'organizzazione dell'assistenza e della sua integrazione con la formazione e la ricerca. Se questi principi non saranno salvaguardati, non potrà nascere un'azienda che sia in grado di ottemperare ai compiti a cui è preposta e che risponda ai requisiti che le norme europee impongono. Su queste basi il personale ospedaliero non potrà confluire in una Azienda che non ne rispetta e ne riconosca il ruolo. È chiaro quindi che il Protocollo d'intesa deve essere rispettato e applicato in ogni sua parte e che i ruoli delle due componenti ospedaliera e universitaria debbano essere assolutamente paritari e senza alcuna marginalizzazione o subordinazione di una componente a vantaggio dell'altra. I medici ospedalieri già operanti nell'Università auspicano che queste istanze vengano recepite dalle parti interessate e dalle Istituzioni e che si apra un dialogo costruttivo fra le parti allo scopo di contribuire attivamente alla nascita nella nostra Regione di due strutture nuove che migliorino la qualità dell'assistenza per il cittadino e garantiscano una adeguata formazione sanitaria, nel rispetto di tutte le componenti che andranno a farne parte.
Rita Nonnis e Rosa Ermini*
*Presidente segretario Ass. dei Medici Ospedalieri operanti in ambito universitario
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro Pagina 18
Isre
Un convegno sulla foresta mediterranea
Un convegno organizzato dalla facoltà di Agraria dell'università di Sassari sul tema "La foresta mediterranea, una risorsa strategica". Si terrà il primo dicembre a partire dalle 9,30 presso l'auditorium dell'Istituto etnografico di Nuoro. Faranno gli onori di casa il rettore dell'Ateneo sassarese Alessandro Maida e il preside della facoltà di Agraria Pietro Luciano. Oltre ai relatori saranno presenti anche il sindaco Mario Zidda, il presidente della Provincia Roberto Deriu, il presidente dell'università nuorese Sergio Russo e l'assessore regionale all'ambiente Cicito Morittu.

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
IL CAMPUS STUDENTESCO 
«Spazio ricco di emozioni» 
Nell’ex semoleria il progetto di Paulo Mendes da Rocha 
Consiglio comunale: dibattito su Betile e sul rione di Sant’Elia 
CAGLIARI. Due Nobel dell’architettura a Cagliari per ridisegnare la città. Assieme all’anglo-irachena Zaha Hadid (che ha firmato il progetto di Betile, il futuro Museo Mediterraneo dell’arte nuragica e dell’arte contemporanea), è da alcuni giorni in città anche il brasiliano Paulo Mendes da Rocha. Del capoluogo sardo parla in termini lusinghieri: «È Venezia la città più bella del mondo. Ma Cagliari non è affatto brutta, anzi. È vero, si è fortificata per difendersi dai pericoli in arrivo dal mare e quando questo mare è diventato innocuo - spiega - si è generato uno scontro architettonico tra stili vecchi e moderni. Tuttavia con qualche aggiustamento questo luogo può diventare un capoluogo meraviglioso».
 Settantotto anni, casa a San Paolo, Mendes Da Rocha, tra i più affermati architetti al mondo, è in Sardegna per definire con l’Ersu, la Regione e l’impresa interessata la realizzazione del nuovo campus universitario che nascerà entro il 2009 nell’area dell’ex semoleria di viale La Playa. Costo dell’operazione: 40 milioni di euro. Inizio lavori: primo semestre del prossimo anno. Nell’idea di Mendes de Rocha, che ha appena ricevuto il premio Prizker, il Nobel per l’architettura, il campus non dovrà essere un semplice dormitorio per studenti, ma un luogo culturale e sociale attivo per l’intera città. Un pò come la struttura universitaria che ha appena realizzato a Madrid. «La cosa che mi attrae di più del progetto - afferma - è che questa struttura sorgerà proprio nel cuore di Cagliari. L’edificio in sè non è molto difficile da immaginare, più importante è la sua disposizione nel resto del territorio. Per questo io sono qui a fare un sopralluogo sull’area».
 Tra i monumenti di Cagliari che più l’hanno colpito segnala le due torri del quartiere di Castello: di San Pancrazio e dell’Elefante. «Sinceramente non avevo mai visto torri con solo tre facce - spiega - chiuse al nemico e aperte invece alla vecchia città. Sono costruzioni intelligenti e di una modernità sorprendente: ci farei un corso di architettura». L’altro ieri pomeriggio l’architetto ha assistito alla presentazione di Betile che nascerà a Sant’Elia: ha ammirato sia il progetto che ha vinto il concorso, dell’architetto Zaha Hadid, sia gli altri otto plastici finalisti alla gara, esposti al centro culturale dell’ex Lazzaretto. Ma Mendes da Rocha, famoso per la purezza e il rigore delle sue opere, contraddistinte da spazi aperti e linee estremamente semplici, come il Museo brasiliano della scultura, a San Paolo, preferisce ammirare senza esprimere prefenze. «Io sono un tecnico non un critico d’arte - commenta - e non amo dare giudizi di preferenza neanche sulle mie opere, figuriamoci su quelle degli altri». Ieri sera, inoltre, il consiglio comunale ha iniziato il dibattito sul Museo Betile a Sant’Elia e sugli altri interventi previsti per il rione, e sul significato di questi cambiamenti per la città.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Nuoro
Il tenore di Bitti sale in cattedra all’Università 
BITTI. Il gruppo a tenore “Mialinu Pira” di Bitti sale in cattedra, all’Università di Sassari. Oggi alle ore 18 si esibisce nell’aula magna ed è l’unico gruppo che partecipa al convegno internazionali di studi “Isola-Mondo, la Sardegna tra arcaismi e modernità” (22-24 novembre). Continua, così, l’onda lunga del successo di questo gruppo di giovani ambasciatori del canto a tenore che, di recente, l’Unesco ha riconosciuto come patrimonio dell’umanità. Arrivano all’Università dopo ampi riconoscimenti in diversi palcoscenici del mondo. A Sassari si esibiranno per circa 50 minuti, una sorta di lezione-concerto, un segmento importante nel contesto di un convegno di grande valenza culturale-scientifica. Omar Bandinu (basso), Marco Serra (contra), Bachisio Pira (oche e mesu oche), Dino Ruiu (oche e mesu oche) propongono nella loro “relazione” i canti della ricca e variegata tradizione popolare e culturale bittese, sacri e profani, precedendo ogni esibizione con una accurata illustrazione dei testi, del loro significato più profondo e dell’espressione musicale in versione “birimbò”. Per loro è una grande opportunità partecipare, da protagonisti a un convegno con relatori di prestigio, di fronte a un pubblico di eccezione, composto da accademici, studiosi, ricercatori e studenti. L’invito del Rettore dell’Università Alessandro Maida, per i quattro artisti bittesi, ha pertanto, il gusto del doppio riconoscimento e apprezzamento: quello della capacità canora e musicale del gruppo e la riconferma della validità del canto a tenore che entra, così, nel tempio della formazione e della cultura. «Il canto a tenore - ha precisato il portavoce del gruppo Omar Bandinu - rappresenta la tradizione più genuina, evidenziando da un lato l’arcaismo perché proviene da lontano, senza perdere quella peculiarità intrinseca che lo ha da sempre caratterizzato, ma è anche modernità per l’attualità, l’interesse e il richiamo che desta a tutti i livelli. In questo specifico caso entrando in un ambiente accademico, di fronte a un pubblico qualificato a livello nazionale e internazionale». (b.a.)
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 36 - Cultura e Spettacoli
A Sassari tre giorni di convegno organizzati dalla Facoltà di Lingue 
Sardegna tra arcaismi e modernità 
SASSARI. La Sardegna fuori dai luoghi comuni che ne sottolineano e ne enfatizzano la dimensione di separatezza; la Sardegna come realtà geografica e storica pienamente inserita nel flusso della grande storia mondiale. Questi i binari sui quali camminerà il convegno di studi che la facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Sassari ha organizzato per domani, dopodomani e venerdì con il titolo «Isola/Mondo: la Sardegna fra arcaismi e modernità».
 Si comincia questo pomeriggio alle 15,30 con i saluti del rettore Alessandro maida, della presidente della Provincia Alessandra Giudici e della preside della facoltà di Lingue Giulia Pissarello.
 La prima sessione dei lavori, intitolata «Arcaismi/Modernità», si aprirà con una relazione sulla storia irlandese di Eamonn O Ciardha (Università dell’Ulster). Seguiranno gli interventi di Francesca Chessa sui rapporti tra l’isola e l’impero zarista nel Settecento, di Fiorenzo Toso sul ruolo delle comunità tabarchine in Sardegna fra Settecento e Novecento, di Giuseppe Contu sulla Sardegna e gli arabi ai tempi dei Savoia, di Fiamma Lussana sul rapporto tra Gramsci e l’isola.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 34 - Nazionale
Le iniziative per i sessant’anni della facoltà di Agraria 
La foresta sarda come risorsa, convegno dell’Università 
NUORO. Il parco del Gennargentu non si farà ma le foreste del territorio sono un patrimonio da salvaguardare e da rendere allo stesso tempo produttivo. C’è questo alla base del convegno promosso per il 1º dicembre, all’Isre, dalla facoltà di Agraria dell’Università di Sassari (che festeggia i suoi sessant’anni), nell’ambito del programma comunitario Interreg III A.
 Il titolo è “La foresta mediterranea, una risorsa strategica”. Dopo gli interventi del rettore Alessandro Maida, del preside Pietro Luciano, del sindaco Mario Zidda, del presidente della Provincia Roberto Deriu, del presidente del Consorzio universitario nuorese Sergio Russo e dell’assessore regionale Cicito Morittu, seguiranno le relazioni scientifiche. Le terranno, tra gli altri, professori degli atenei di Sassari, della Tuscia (Viterbo) e di Firenze. Tra gli argomenti, l’origine e i cambiamenti in atto nella foresta sempreverde mediterranea, la gestione sostenibile del bosco, la pianificazione della difesa fitosanitaria, la situazione economica della sughericoltura e il piano forestale regionale ambientale. Relatori e altri esperti si confronteranno inoltre in una tavola rotonda sul patrimonio rappresentanto dalla quercia da sughero nella zona transfrontaliera sardo-corsa.
 
 
 

Questionario e social

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