UniCa UniCa News Rassegna stampa Venerdì 17 novembre 2006

Venerdì 17 novembre 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 novembre 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

 
1 – L’Unione Sarda
 Economia Pagina 13
Nascerà il 22 novembre
Fondazione del Sud, c'è anche quella del Banco Sardegna
Il 22 novembre nascerà la "Fondazione del Sud", organismo che comprenderà Fondazioni bancarie del nord e del sud. Tra le sue finalità, il rafforzamento e l'integrazione delle reti del volontariato e del terzo settore «per contribuire alla costruzione del bene comune e alla realizzazione dell'interesse generale». Avrà un patrimonio consistente e sarà presieduta da Giuseppe Guzzetti, oggi al vertice dell'Acri, l'organismo rappresentativo delle Casse di risparmio italiane. Fra le prime ad aderire, la Fondazione Banco di Sardegna. La data del "battesimo" del nuovo organismo è stata data ieri dal presidente Antonello Arru a margine della conferenza stampa in cui è stato illustrato il documento programmatico dell'ente per il 2007. la finanziaria Nel corso dell'incontro con i giornalisti è stato chiesto al presidente di commentare l'iniziativa della parlamentare Daniela Santanchè firmataria di un emendamento alla finanziaria per ottenere un prelievo forzoso a carico delle Fondazioni del 4% da destinare al «sostegno del reddito dei soggetti incapienti». L'emendamento è stato bocciato e Antonello Arru ha ricordato che tentativi analoghi in passato «erano già stati cassati dalla Corte Costituzionale perché illegittimi». Il presidente della Fondazione non è parso preoccupato neppure per la flessione degli utili del Banco, meno tre milioni nella semestrale al 30 settembre rispetto a quella del 2005: «Sono stato rassicurato dal Banco che il dividendo verrà garantito e forse incrementato», ha detto. i fondi Antonello Arru, che era accompagnato dal suo vice Salvatore Mannuzzu e da altri consiglieri del comitato di indirizzo, ha illustrato l'entità delle risorse che verranno messe a disposizione dei settori istituzionalmente individuati. Nel 2007 le somme erogate passeranno dai 10 milioni del 2006 agli 11 del 2007. Quattro i settori ammessi al finanziamento di progetti: «arte, attività e beni culturali» riceverà 4,5 milioni pari al 41,7% dell'importo complessivo. Consentiranno di sostenere le iniziative più importanti che si svolgono nell'isola, dal teatro alla musica. A questo proposito quest'anno scade la partecipazione della Fondazione nell'Ente Lirico di Cagliari e il comitato dovrà decidere il da farsi. Alla «ricerca scientifica e tecnologica» sono stati destinati 3,45 milioni, il 31,37% del totale delle risorse. Previsti assegni di ricerca e borse di studio a favore dei giovani che vogliono approfondire la loro preparazione universitaria. Confermato un finanziamento di 500 mila euro alla biblioteca multimediale dell'Università di Cagliari. Alla «salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa» andrà 1 milione e 900 mila euro. Con 350 mila euro verrà finanziata la rete regionale delle emergenze cardiologiche, un progetto che punta a dotare le aree della Sardegna, più lontane dagli ospedali che dispongono di centri di emodinamica, di ambulanze attrezzate da cui sarà possibile trasmettere agli ospedali per via telematica i dati vitali del paziente e ottenere le indicazioni sul trattamento da attuare. I corsi di qualificazione per il personale cominceranno il 20 novembre nella centrale del 118 di Sassari. A «volontariato, filantropia e beneficenza» sarà destinato 1 milione e 100 mila euro. Tutte le richieste di finanziamento dei progetti dovranno pervenire alla Fondazione nel mese di gennaio.
Gibi Puggioni
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 27
Comune. Ieri la presentazione delle linee guida del documento, pronto entro giugno
I cittadini provano a disegnare la città
Via al piano strategico, un parco-progetti costruito da tutti
Tra un mese e mezzo la Sardegna uscirà dall'obiettivo uno. Significa che dal 2007 avrà a disposizione un sesto delle risorse europee che ha avuto negli ultimi 12 anni e che entrerà in una fase in cui la progettualità conterà sempre di più. Insomma, per trovare finanziamenti per una strada, un parco, un museo bisognerà avere progetti pronti nel cassetto. Chi meglio progetta avrà di più, questa è la logica. Il piano strategico Anche per questo il Comune ha deciso di dotarsi di un Piano strategico, uno strumento che - come ha spiegato il presidente del comitato scientifico, Roberto Camagni - permetterà di «costruire una visione del futuro della città» e di produrre «una selezione di progetti strategici condivisi». Progetti veri, finanziabili, non idee di massima. Perché è questo che chiede l'Unione europea ai Comuni: idee chiare su che cosa fare dei poli urbani nei prossimi 15-20 anni e progetti concreti per raggiungere lo scopo. più partecipazione La novità, rispetto ai metodi del passato, è - intanto - che ci sarà una pianificazione a lungo termine e che i progetti nasceranno dal basso. Davvero, sembra. Perché a concorrere alla formazione del Piano saranno tutti gli attori locali che insieme - ha detto ieri Emilio Floris al Consiglio comunale - favoriranno una «larga condivisione» dei progetti e forniranno quei «diversi punti di vista» che fino ad ora non ci sono stati. Del resto fu per questo, per mancanza di condivisione nella fase progettuale, che nacquero i Comitati che si opposero a progetti importanti, dal parcheggio di via Manzoni alla nuova piazza Giovanni XXIII sino ai percorsi meccanizzati. Il comitato scientifico A contribuire alla definizione degli obiettivi sarà un comitato scientifico che costerà alle casse della Regione 738.917 mila euro: buona parte del budget regionale per il piano, che ammonta a 1.022.917 euro. Il presidente è Camagni, ordinario di Economia urbana al Politecnico di Milano e ritenuto uno dei massimi esperti internazionali di pianificazione strategica. Del gruppo di lavoro, nominato dal sindaco, fanno parte Paolo Borzattan, ingegnere ed esperto di economia internazionale, e i docenti universitari Francesco Cesare Casula (Storia medievale), Beniamino Moro (Economia politica), Gianfranco Sabattini (Politica economica) e Silvano Tagliagambe (Filosofia della scienza). Le fasi Il piano dovrà essere pronto entro giugno 2007. Che cosa accadrà da oggi ad allora? Intanto saranno istituiti l'Ufficio del piano (composto principalmente da dipendenti comunali, opportunamente formati) poi sarà attivato il Forum degli attori locali : ne faranno parte associazioni di categoria, organizzazioni sociali, fondazioni ed enti culturali, organizzazioni sindacali e datoriali, enti e associazioni religiose, università, aziende pubbliche, terzo settore, autonomie funzionali, altri soggetti titolati. La raccolta di proposte si dovrà concludere - stabilisce il progetto - entro dicembre 2006. Seguirà, entro febbraio, il documento preliminare con la prima vision strategica. Sempre entro febbraio saranno attivati tavoli tematici per riordinare le proposte per settori ed entro maggio si lavorerà a definire in un documento le linee fondamentali del Piano articolandole in obiettivi, azioni e progetti. Nella fase 6 il Piano passerà al vaglio del Consiglio comunale («ma l'assemblea civica potrà partecipare a tutte le fasi», ha garantito Floris) che lo discuterà, lo potrà emendare e lo dovrà approvare. Seguirà, entro fine giugno, la firma del Patto per la città. Ninni Depau (Ulivo) ieri in Consiglio ha paragonato il Piano strategico al Piano di rinascita per la città. Un'occasione per progettare senza steccati politici. Difficile, ma ci proveranno.
Fabio Manca
 
3 – L’Unione Sarda
 Cronaca Italiana Pagina 9
Sperimentazione al San Raffaele
Distrofia Duchenne
Nelle staminali il segreto della cura
Milano Dalle staminali un aiuto per curare la distrofia di Duchenne. Lo rivelano i risultati di uno studio seguito da Giulio Cossu, direttore dell'istituto di ricerca per le cellule staminali dell'ospedale San Raffaele di Milano. Il professore, origini sassaresi, è a capo di un gruppo di lavoro che sta sperimentando sui cani un trattamento a base di mesoangioblasti (un particolare tipo di staminali) che producano la distrofina, proteina indispensabile per la funzione delle fibre muscolari e assente nei pazienti malati. «Abbiamo capito di aver raggiunto i primi risultati verificando negli animali, golden retriever, l'aumento di tono e forza muscolari, in sostanza un miglioramento delle capacità di movimento», ha spiegato Cossu. L'aspetto singolare scoperto dai medici sta nel fatto che i mesoangioblasti possono avere mobilità all'interno del corpo attraverso la circolazione sanguigna e quindi raggiungere in modo omogeneo ogni fibra. La malattia La distrofia di Duchenne è una malattia degenerativa trasmessa per via ereditaria, causata dall'assenza della distrofina. Il tessuto muscolare degenera e viene sostituito da tessuto adiposo e in seguito a ciò si verifica la progressiva perdita delle attività motorie. L'équipe La ricerca è stata effettuata dal San Raffaele in collaborazione con l'Università di Pavia e la scuola veterinaria francese di Maisons-Alfort. Giulio Cossu, classe 1953, laureato con lode all'Università di Roma, ha lavorato, oltre che nella capitale, a Parigi e in Pennsylvania. Il futuro Ancora non si conoscono tempi e modi per la sperimentazione sull'uomo «anche se il cane, rispetto alla classica cavia da laboratorio, presenta caratteristiche molto più simili alla nostra specie. La strada della ricerca è ancora molto lunga».
Sabrina Schiesaro (Unione on line)
 

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
La protesta dei fuori sede si infiamma 
Casa dello studente, contestazione durante la cerimonia di apertura 
Destinatari degli alloggi contro il cda dell’Ersu «Centoventi euro come cauzione sono davvero troppi» 
SASSARI. La presentazione “all’americana” si trasforma in contestazione. Urla, fischi e parole grosse hanno accompagnato la cerimonia di assegnazione degli alloggi della casa dello studente. Nell’organizzare l’evento, i responsabili dell’Ersu avevano certamente pensato a qualcosa di diverso rispetto a quanto è accaduto ieri nella sala conferenze della casa di via Padre Manzella.
 Lo striscione presente sulla scalinata dell’edificio non lasciava presagire niente di buono: “Inizio lezioni 2-10-’06. Assegnazioni 16-11-’06. Complimenti”. «La protesta doveva fermarsi là - hanno detto più tardi alcuni studenti -, poi gli altri problemi sono venuti fuori in modo improvviso». Sul palco dell’auditorium, il cda dell’Ersu al gran completo ha illustrato le novità introdotte per l’anno accademico appena iniziato: «Quest’anno - ha spiegato il presidente Antonello Mattone (nella foto)- siamo riusciti a soddisfare il cento per cento delle domande per le borse di studio, ovvero 1937. Si tratta di un risultato significativo. Considerando che l’anno scorso ci eravamo fermati al 72 per cento la crescita mi pare evidente. In più abbiamo ottimizzato i servizi online, permettendo agli studenti di fare la domanda direttamente da casa».
 Assente il rettore Alessandro Maida (al suo posto il responsabile dell’Orientamento, Vittorio Anania), i componenti del cda dell’Ersu (Giuseppe Masala, Giorgio Pintore e Simone Campus) hanno ricordato l’introduzione della rete wireless negli edifici di via Verone e via Padre Manzella, l’apertura dell’aula di informatica e della sala conferenze in via Verona e dell’ambulatorio per gli studenti.
 Alla fine degli interventi “istituzionali” è scoppiata la protesta: uno per volta, diversi studenti sono saliti sul palco per esprimere le proprie perplessità su alcune novità introdotte dall’Ersu. La meno gradita sembra essere l’aumento della cauzione che i destinatari degli alloggi devono versare al momento del ritiro delle chiavi. La cifra è salita da 50 a 120 euro. A questo proposito è stata consegnata a Mattone una petizione (in tutto quasi 150 firme) per contestare la decisione dell’ente. «Sono aumentate tutte le spese», hanno protestato gli studenti.
 «Sono anche aumentati e migliorati i servizi - ha ribattuto Mattone, interrotto più volte dagli schiamazzi -. L’aumento è dovuto in gran parte al fatto che molte case, in particolare quelle di via Canopolo, in passato sono state lasciate in condizioni indecorose. Ricordo che è solo una cauzione, e quindi chi non farà danni alle strutture la riavrà indietro».
 A quel punto a prendere la parola è stato Simone Campus, rappresentante degli studenti in seno all’Ersu, che non ha noascosto di essere favorevole all’aumento deciso dall’ente. Le sue parole hanno però avuto l’effetto di una secchiata di benzina sul fuoco e ci sono stati alcuni attimi di vera e propria gazzarra.
 Mattone ha guadagnato con fatica l’uscita, mentre Campus se n’è andato sbattendo la porta. A cercare di mediare in una situazione tutt’altro che facile è rimasta Maria Grazia Pais, direttore generale dell’Ersu. «Siamo disposti ad ascoltare le vostre proteste - ha ripetuto più volte -, ma questo non è il modo adatto per portare avanti un discorso».
 «Comportandoci in questo modo abbiamo rischiato di passare dalla ragione al torto - ha comentato uno studente -, ma non c’era alternativa, visto che sinora la nostra voce non era stata ascoltata».
Andrea Sini

Questionario e social

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