UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 11 ottobre 2006

Mercoledì 11 ottobre 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 ottobre 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 9 articoli delle testate giornalistiche Agenzia Italia, L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna 

1 - Agenzia Giornalistica Italia
ATENEO CAGLIARI: MASTER IN RISORSE GEOGRAFICHE DELLA SARDEGNA
(AGI) - Cagliari, 11 ott. - Partira' il prossimo novembre, se sara' raggiunto il numero minimo di dieci iscritti, il nuovo master di secondo livello di 1200 ore in Risorse geografiche della Sardegna organizzato dalla facolta' di Lettere dell'Universita' di Cagliari. Il master verra' realizzato in conformita' agli obiettivi indicati nella legge regionale 26 del '97 sulla valorizzazione della lingua e la cultura sarda. Il corso, che riconosce ai partecipanti 70 crediti formativi distribuiti nell'arco di dodici mesi, si propone di formare operatori capaci di rilevare le individualita' geo ambientali del territorio sardo e di leggere le loro potenzialita' in quanto suscettibili di essere valorizzate anche a fini economici e occupazionali. La didattica, improntata a un approccio multidisciplinare che spazia fra gli ambiti umanistici, politico-economico e naturalistico, sara' orientata ad affinare le conoscenze acquisite durante gli studi universitari con aggiornamenti teorici, metodologici e di contenuto. Il master, diretto dal professor Antonio Loi, prevede l'attivazione di 20 insegnamenti tenuti da docenti provenienti dalle diverse aree disciplinari. Sara' articolato in 280 ore di attivita' didattica "frontale", 20 ore di laboratorio di cartografia topografica, 20 ore di laboratorio Gis e telerilevamento. Prevista anche una fase di verifica sul territorio degli approcci teorici, "per un numero di ore deciso dai singoli docenti fatta salva l'approvazione del Consiglio del Master". (AGI) Cli/Sol (Segue)
 
ATENEO CAGLIARI: MASTER IN RISORSE GEOGRAFICHE DELLA SARDEGNA (2)
(AGI) - Cagliari, 11 ott. - Obbligatorie per i partecipanti anche 75 ore di tirocinio presso istituzioni e aziende pubbliche e private che, al momento non sono ancora state individuate. La quota di iscrizione al master e' fissata in 1.250 euro. L'intero corso potra' contare inoltre sulle risorse specifiche previste dalla legge 26, sino a un massimo di 120 mila euro. "Sulla base del numero di partecipanti e delle risorse che ci saranno assegnate- ha spiegato il direttore Loi in risposta alla domanda di un cronista- vedremo di prevedere anche eventuali borse di studio". Al corso sara' ammesso un numero massimo di 30 partecipanti, che saranno selezionati tramite prova scritta tesa a verificare le conoscenze di base, in possesso di laurea quadriennale, secondo il vecchio ordinamento, in Lettere, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze dell'Educazione, Materia letterarie, Pedagogia, Scienze Politiche, Scienze Naturali, Scienze Geologiche, Economia e Commercio, Economia aziendale. Sara' ammesso anche chi e' in possesso di laurea specialistica prevista dal nuovo ordinamento. Il termine per l'iscrizione al corso scade il prossimo 18 novembre. Le domande dovranno essere consegnate agli sportelli della segreteria post lauream della Cittadella Universitaria di Monserrato, oppure spedite tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all'indirizzo Universita' degli Studi di Cagliari, segreteria post lauream, via Universita', 4009124, Cagliari. Per maggiori informazioni si puo' consultare il sito internet www.unica.itdidatticapostalauream. (AGI) Cli/Sol

 
1 - L’Unione Sarda
Cronaca Regionale Pagina 7
Il Psd’Az boccia il progetto della Giunta regionale
«Un Master and Back per soli ricchi»
Presentato dalla Giunta Soru come fiore all’occhiello di una politica culturale che promuove le eccellenze nel campo della formazione universitaria, il progetto Master and Back ha avuto solo una valenza mediatica, perché come al solito sono state impiegate poche risorse e si è impedita l’attivazione dell’importante circolo virtuoso promesso. Lo sostiene il consigliere regionale del Psd’Az Giuseppe Atzeri. «ll progetto ha fallito perché sinora non è stato stabilito nel bando l’obbligo di rientro. Inoltre, da più parti - continua Atzeri - si denuncia il fatto che Master and Back è una iniziativa ritagliata su misura per giovani che hanno alle spalle una famiglia facoltosa. Infatti, i ritardi intollerabili con cui vengono erogate le rate determinano l’impossibilità, per tanti pur meritevoli giovani, di potersi mantenere agli studi in altre realtà della Penisola ed estere dove il costo della vita, in assenza di puntuali pagamenti, implica il possesso di fondi propri. Le quote di iscrizione ai master di alta formazione e le rette mensili sono, infatti, insostenibili per molte famiglie. Con buona pace - conclude Atzeri - per la meritocrazia e per l’apertura di opportunità rivolte davvero a chiunque dimostri di valere».
 
2 - L’Unione Sarda
Lettere & Opinioni Pagina 15
Coi figli adulti immaturi
Meno prediche, più responsabilità
Mia figlia sta per compiere 38 anni, ha faticosamente raggiunto cinque anni fa una laurea in Filosofia, da lei scelta e da noi sconsigliata, che finora non l’ha portata ad alcun lavoro e chissà se mai ce la porterà. Si alza a mezzogiorno quando non direttamente per pranzo, poi torna a letto a leggere qualche giornale e raramente un libro, la sera guarda la Tv oppure esce con i soliti amici, sbandati come lei. Io non faccio che ricordarle che noi non siamo eterni e che se non provvederà al suo futuro potrà stare molto male dopo. A questo punto mi sento molto depressa anch’io e non so proprio più che fare.
Lettera firmata
 
Che fare? Domanda difficile. Meglio cominciare a vedere che cosa non fare. Ripetere la stessa cosa tutti i giorni palesemente non serve. Di questo ha le prove. Smetterla con questo comportamento è il primo gradino, che già da solo può produrre un cambiamento. Lei mi potrebbe obiettare: «Ma allora noi dovremmo restare passivi ad osservare che nostro figlio si rovina con le sue mani?». Interrompere un comportamento che abbiamo già adottato per tanto tempo senza risultato non è passività. Può essere invece la pausa che consente di individuarne un altro. Noi abbiamo spesso molta paura del vuoto. "Non fare" ci sembra una cosa terribile e colpevole. Preferiamo a questa l’illusione di fare. Così insistiamo sterilmente in ciò che non funziona, piuttosto che star fermi finché non si sarà individuato un altro comportamento, magari più utile. Un atto di coraggio può invertire la tendenza. Invece che inseguire sua figlia, cercando di correggere i suoi atteggiamenti dannosi, si fermi. Può anche darsi che sia la figlia, allora, a inseguire. E parlare, chiedere ascolto. Quale reale scambio comunicativo c’è tra voi? Le prediche (molto inadatte a un’adulta) spesso occupano tutto lo spazio della conversazione familiare, privandola di uno scambio diverso. Sua figlia manifesta una difficoltà al distacco e alla presa in carico della propria vita. Spesso i genitori non si rendono conto di inibire involontariamente questo distacco. I ragazzi sono liberi, possono fare quello che vogliono, sono anzi invitati ad uscire. Quale impedimento, allora? Ma non è la libertà confusa che serve. I ragazzi hanno bisogno, per volare, di un aiuto che si svolga contemporaneamente su due piani: da un lato la responsabilità, realizzata non con le famigerate prediche, ma con i fatti: anche quelli banali, come non avere benefici non meritati, non trovarsi necessariamente il pranzo pronto o gli abiti stirati. Dall’altro lato, è necessario un amore davvero incondizionato, che accetti e rispetti la persona-figlio, al di là di qualsiasi suo comportamento. Questi due atteggiamenti, se divengono autentici nell’animo dei genitori, è difficile che non provochino cambiamenti anche nei figli.
Gioia Massidda
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Azienda mista
Via ai tavoli di lavoro E al toto-manager 
CAGLIARI. Nelle intenzioni della Asl 8 l’azienda mista nascerà il primo gennaio 2007, i tavoli tecnici per la concertazione con la facoltà di Medicina sono stati avviati, ma gli operatori singoli che sanno di dover essere coinvolti vorrebbero qualche informazione in più sul loro destino. I temi caldi (lo scorporo di personale, immobili e attrezzature e la nomina del direttore generale, una specie di cartina al tornasole in risposta alla irrinunciabile domanda su chi comanderà) restano tali e per il momento senza particolari contenuti. Qualcosa nella Asl si vede muovere in direzione dell’azienda mista: la collaborazione con l’Università per il trasferimento della chirurgia del Binaghi al Policlinico sta andando avanti fino al punto di garantire i turni degli anestesisti anche nel Binaghi stesso, ma è poca cosa rispetto al destino dei dipendenti e alla sorte, per esempio, dell’intero San Giovanni di Dio struttura della quale bisogna decidere come trasformare. La nomina del direttore generale non è così lontana come potrebbe sembrare: non c’è l’azienda, ma individuare il direttore generale e chiamarlo al lavoro significherebbe trovare qualcuno che finalmente esiste solo ed esclusivamente in funzione dell’azienda mista e quindi del suo avvio. In altre parole, una volta nominato il direttore generale il motore sarebbe messo in moto in modo definitivo. Non è un passo facile, però: le nomine sono due (Cagliari e Sassari) e l’attesa è grande sia per chi aspira sia per chi dovrà essere amministrato dal manager scelto. Dalla Regione, di concerto con l’Università.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
La proposta lanciata in un convegno a Polaris 
«L’ex manifattura tabacchi può diventare un centro per la scienza» 
Cagliari. Negli ultimi dieci anni gli Usa hanno speso diversi miliardi di dollari nei centri della scienza. E non è un caso visto che sulla ricerca scientifica si gioca il futuro, e che gli Stati Uniti vogliono mantenere il primato in questo settore. Ma anche in Messico e in Spagna c’è una corsa alla realizzazione di queste strutture che, va chiarito, sono dei centri dinamici e interattivi (in cui lo spettatore è coinvolto negli esperimenti), che niente hanno a che vedere con l’idea classica dei musei.
 Della necessità di realizzare un centro per la scienza a Cagliari si è parlato ieri mattina nel simposio organizzato dalla associazione “Scienza società scienza” in collaborazione col parco scientifico Polaris. E si accennato anche all’ex manifattura tabacchi come una delle sedi possibili. Carla Romagnino (promotrice dell’inziativa e responsabile dell’associazione degli insegnanti di fisica), Emanuela Arata (presidentessa del Festival della scienza di Genova) e Paola Rodari (del centro di Trieste) hanno chiarito la funzione che nel mondo stanno assumendo queste strutture: diventate indispensabili nella creazione di un ambiente sensibile alla valorizzazione della ricerca scientifica. Giuliano Murgia, presidente del Consorzio Ventuno che gestisce Polaris, ha sottolineato che questi centri sono una sorta di agorà (la piazza nelle antiche città-stato greche), un momento di educazione e discussione, un punto di incontro tra ricercatori e pubblico.
 Roberto Crnjar, preside della facoltà di Scienze, ha precisato che contrariamente agli anni passati, oggi le iscrizioni nelle facoltà scientifiche stanno aumentando. A Cagliari ad esempio vi sono state 125 matricole nel corso di laurea in chimica, 150 in scienze naturali, 50-60 in fisica, e anche in matematica dove vi sono stati una cinquantina di iscritti. Nello stesso tempo però, «siamo molto preoccupati per la qualità dei ragazzi in ingresso, che sono sempre più lontani dagli standard minimi per un corso scientifico. Una situazione che comincia nella scuola e nelle famiglie. Oggi il sapere e il saper fare non sono valori additati dalle famiglie ai propri figli. Si è perso il senso del rigore e le materie scientifiche richiedono impegno e non fanno sconti». Detto questo, per Crnjar un centro della scienza in città contribuirebbe a migliorare l’immagine della ricerca e a capire come affrontarla. E spazi per realizzarla ce ne sono, come l’ex manifattura tabacchi. Durante l’incontro gli assessori presenti, tra cui Gianni Campus (Urbanistica e ambiente, Cagliari), Laura Paoni (Pubblica istruzione, della Provincia di Sassari) e Luciano Marroccu (Cultura, della Provincia di Cagliari) hanno dato la loro disponibilità per lavorare a un centro da realizzarsi a Cagliari.
 Marroccu si è detto molto favorevole alla realizzazione di un centro per la scienza in quanto la proposta va nella direzione di un rafforzamento della ricerca, «che io vedo come educazione alla democrazia, dato che significa invito alla razionalità. Inoltre permetterebbe di fornire gli strumenti per entrare nella discussione sull’uso della scienza (e il Novecento insegna) con tutte le sue opzioni di carattere etico». Per Marroccu, però, un centro per la scienza deve essere il più possibile dinamico, sulla scia delle esperienze che si sono fatte in altre parti d’Italia e del mondo. (r.p.)
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Brevi
PREMIAZIONE
Laureati eccellenti
CAGLIARI. Domani alle 11.30 il rettore premia gli undici laureati “eccellenti” dell’ultimo anno accademico. La cerimonia di premiazione si terrà nell’aula del Centro orientamento di ateneo, in via Ospedale 121.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 34 - Sassari
Un architetto portotorrese premiato per il progetto di restauro della città 
PORTO TORRES. Non capita tutti i giorni di vedere il proprio nome sulle pagine di un quotidiano prestigioso come «Il Sole 24 Ore». E’ quanto capitato a Giambattista Ortu (nella foto), portotorrese di 30 anni, laureato in architettura a Firenze. Il giovane architetto, attualmente impiegato nel settore della progettazione delle Coop a Firenze, è balzato agli onori della cronaca nazionale per essere uno degli otto vincitori del Premio Portus, concorso riservato ad ingegneri ed architetti “under 40” nell’ambito della decima edizione della Biennale di architettura di Venezia che ha aperto i battenti il 10 settembre. Una giuria internazionale presieduta da Richard Burdett, curatore dell’esposizione dedicata quest’anno al tema “Città, architettura e società”, ha selezionato settantaquattro progetti riguardanti lo sviluppo delle città costiere di piccole e medie dimensioni del sud Italia.
 La proposta di Ortu, intitolata “Centro di ricerca per il restauro a Porto Torres”, è inerente una superficie di sette ettari compresa tra via Azuni e la zona delle terme archeologiche. Immagina la sua realizzazione nell’area ormai dismessa dalle vecchie officine ferroviarie e la vecchia stazione, prevede un suo collegamento col parco fluviale e il riallacciamento delle due zone archeologiche, Terme Maetzke e Palazzo di Re Barbaro, mediante una piazza, e il collegamento tra la città e il mare tramite un sistema di percorsi-cerniera. Nell’area compresa tra la stazione e la zona archeologica è ipotizzata la realizzione di un percorso espositivo all’aperto, il centro-ricerca edificato su tre livelli sfruttando il dislivello naturale tra città e banchina del porto: nel primo troverebbero ospitalità i locali di informazione, esposizione e ricreazione fruibili dalla collettività, negli altri due locali per studenti - si potrebbe ampliare l’attuale facoltà di architettura ad Alghero - e ricercatori. Le pareti degli edifici sul fronte mare sarebbero realizzate in pietra simulando le alte scogliere che caratterizzano il lungomare fino a Balai Lontano. «Io e gli amici partecipiamo ai concorsi per non fossilizzarci mentalmente e farci conoscere, magari trovare anche un ritorno economico - afferma Ortu -. Conosco la zona per aver fatto ricerche in ambito universitario: la ricerca è durata complessivamente due anni». Il progetto, redatto prima che venissero alla luce parte dell’impianto viario e resti di edifici d’epoca romana nell’area de «La Piccola», tiene conto di tutto il progetto del nuovo porto e della relativa viabilità. L’idea è rivalutare l’intera area, riconnettere il porto con la città, recuperare vecchi edifici industriali. L’elaborato di Ortu, come quelli degli altri vincitori, è stato premiato perchè attento a ricucire il tessuto urbano e il waterfront, un’area ricca di problemi ma anche di storia, vitalità e potenzialità per il futuro. Zone obsolete o vuote, zone di confine tra tessuto urbano e portuale da rivalutare per ridare nuovo slancio e creare opportunità di sviluppo economico. I progetti vincenti, che si spartiranno un montepremi di 56mila euro, saranno esposti all’Expa di Palermo, nella galleria di architettura, sino al 24 gennaio 2007.
Emanuele Fancellu 
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 41 - Cultura e Spettacoli
Il programma
Tanti (e tutti qualificati) gli interventi per riscoprire l’Eroe dei due mondi 
Cinque giorni di convegno a Cagliari e Iglesias. Da oggi a domenica, prime iniziative ad aprire le manifestazioni per il bicentenario della nascita dell’uomo che forse più di ogni altro contribuì all’unificazione d’Italia. Il congresso è organizzato dell’Istituto per la Storia del Risorgimento e apre le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi. Undici relazioni, affidate a studiosi italiani e stranieri, affronteranno la figura dell’Eroe dei due mondi, la sua formazione culturale e la collocazione internazionale, partendo dagli studi degli ultimi anni. Due tavole rotonde metteranno in risalto la presenza di Garibaldi nei paesi dove il suo mito ha costituito un motivo centrale nella vita politica e civile.
 Ricco il calendario dei lavori. Si parte alle 15.30 di questo pomeriggio nel Palazzo viceregio del capoluogo di regione, si continua domani mattina e sera nell’aula verde della Cittadella dei musei. Venerdì ci si sposta nell’aula consiliare del municipio di Iglesias. Sabato si torna di nuovo a Cagliari nel salone delle conferenze della Società degli operai. E infine domenica mattina chiusura all’assessorato regionale per i Beni culturali.
 Molti, e tutti estramamente qualificati, gli interventi. Da Tito Orrù ad Alfonso Scirocco, da Marco Meriggi a Gilles Pecout, da Laura Nay a Manuel Espadas Burgos, da Manlio Brigaglia a John Davis. Al congresso, che nasce con il contributo del Comitato di Cagliari-Onlus dell’Istituto per la Storia del Risorgimento, hanno dato il loro patrocinio Regione, Provincia, i due Comuni, università, Banco di Sardegna e Fondazione, sovrintendenze e tanti altri enti e istituzioni.
 Per informazioni: Comitato di Cagliari, via Dante 69, 09045, Quartu S.Elena (CA) tel.e fax.070.669450; e-mail: comitato@bobisa.it
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Attualità
Brevi
Università
Rettori all’attacco:
misure mortificanti
I rettori tornano ad attaccare la Finanziaria: è onerosa e mortificante per il sistema universitario italiano e - avvertono - rischia di allontanare definitivamente l’Italia dall’Europa. Lo hanno detto in Parlamento, alla commissione Bilancio di Camera e Senato, e lo hanno ripetuto ieri al presidente della Repubblica. La misura più grave, secondo i rettori, «è il taglio pari al 50% della misura delle classi di stipendio e degli aumenti periodici biennali del personale docente».

Questionario e social

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