Lunedì 2 ottobre 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 ottobre 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli delle testate L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 12
Università Gestione aziendale, si comincia il 9 ottobre
Slitta a lunedì 9 ottobre l’inizio delle lezioni per il corso di laurea in Economia e gestione aziendale. La facoltà di Economia dell’Università di Cagliari informa che il provvedimento riguarda esclusivamente gli studenti del primo anno. Il posticipo delle lezioni faciliterà l’ingresso agli iscritti dell’ultimo momento. Il corso in Economia e gestione aziendale è stato suddiviso in tre gruppi ed è composto da 700 studenti. Le segreterie studenti saranno in grado di assegnare ai nuovi iscritti i numeri di matricola solo quando le banche trasmetteranno i tabulati che attesteranno i pagamenti delle tasse. Non è previsto alcun cambiamento per le matricole dei corsi di facoltà in Economia e finanza, e di Gestione dei servizi turistici.
 
2 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 64
La mappatura di Cavalli Sforza
«Vi svelo i segreti del Dna con sangue e cognomi»
Che cosa ha di diverso il Dna di una persona con una malattia genetica, rispetto a chi è sano? Quali sono i geni mutati? Se si avesse la mappatura genetica della popolazione italiana la si potrebbe confrontare col Dna di un malato ricavando informazioni preziose per combattere la sua malattia. Ma molto presto proprio questo progetto sarà realtà. Lo ha annunciato Luigi Luca Cavalli Sforza, professore emerito di Genetica all’Università di Stanford, nel corso della sua conferenza a BergamoScienza, grande rassegna di divulgazione scientifica in corso a Bergamo fino al 15 ottobre. Quello annunciato dal genetista italiano - che attraverso lo studio dei geni ha tracciato la storia dei primordi dell’umanità e di come essa ha colonizzato la terra - è la ripresa del progetto chiamato "mappatura genetica di un campione stratificato della popolazione italiana", che qualche anno fa aveva subito uno stop proprio all’inizio del cammino, a causa di alcuni dubbi sui meccanismi che assicuravano il rispetto della privacy. E non erano dubbi da poco. Si trattava di mappare il genoma dell’italiano medio, ricavandolo da campioni presi dal sangue di 10 mila italiani sani. Ma come scegliere il sangue di una popolazione che sia veramente rappresentativa di quella italiana? L’idea dello scienziato è stata quella di cercare i cognomi maggiormente ricorrenti fra gli abitanti indigeni di ogni provincia : «Ci sono paesini, villaggi di montagna», ha fatto notare Cavalli Sforza, «dove moltissimi abitanti hanno un solo comune cognome».
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 14
Il Rotary ricorda Marcello Andria
Il Rotary Cagliari nord ricorda Marcello Andria, medico ginecologo che ha aiutato a nascere due generazioni di cagliaritani. Andria, nato a Cagliari nel ’28, è stato docente universitario di ostetrica e ha fondato il primo reparto ospedaliero di ostetricia e ginecologia nel ’79 al Santissima Trinità, che ha diretto come primario fino alla pensione. Andria è scomparso l’11 luglio scorso. La riunione si terrà oggi al Mediterraneo, alle 20.30.

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 17 - Cultura e Spettacoli
Il Dessì a De Marchi e Pontiggia 
Assegnato il premio speciale al grande attore Arnoldo Foà 
Villacidro, tre giorni di manifestazioni in occasione del concorso nazionale intitolato all’autore di «Paese d’ombre» 
Cesare De Marchi per la narrativa e Giancarlo Pontiggia per la poesia sono i vincitori della ventunesima edizione del premio letterario Giuseppe Dessì, assegnato sabato a Villacidro. Gli autori si sono aggiudicati il titolo rispettivamente con i libri «La furia del mondo» (Feltrinelli) e «Bosco del tempo» (Guanda). Il premio speciale della giuria è andato all’attore, regista e drammaturgo Arnoldo Foà. Il premio Dessì, intitolato all’autore di «Paese d’Ombre», nato a Villacidro, era rivolto a libri di narrativa e poesia pubblicati in Italia a partire dal 31 maggio 2005. Promosso ed organizzato dalla Fondazione Dessì, il concorso quest’anno si è avvalso di una giuria (presieduta da Silvio Ramat) quasi totalmente rinnovata e formata attingendo tra personalità autorevoli della letteratura (Marcello Fois, Laura Pariani), del mondo universitario e della critica letteraria (Silvio Ramat, Anna Dolfi, Duilio Caocci, Massimo Onofri, Leandro Muoni, Idolina Landolfi) e del giornalismo (Gianni Filippini, Aldo Forbice).
 La premiazione si è svolta sabato 30 settembre in piazza municipio a Villacidro al termine di una tre giorni di appuntamenti tra spettacolo e letteratura che sono proseguiti anche domenica in compagnia dei vincitori e con il concerto «Musica e letteratura» dedicato a Giuseppe Dessì che ha visto sul palco Alberto Masala (voce recitante), Riccardo Pittau (tromba), Paolo Angeli (chitarra) e Gavino Murgia (sax).
 Per i vincitori di ciascuna sezione (Narrativa, Poesia, Premio Speciale della Giuria) è stato messo a disposizione un premio di cinquemila euro. Ma è stato inoltre assegnato un premio del valore di 1500 euro a ciascun finalista delle sezioni Narrativa e Poesia: Carmine Abate con «Il mosaico del tempo» (Mondadori) e Domenico Seminerio con «Il cammello e la corda» (Sellerio) per la sezione Narrativa, per la sezione Poesia, Mariangela Gualtieri con «Senza polvere senza peso» (Einaudi) e Francesco Permunian con «Il teatro della neve» (Edizioni L’obliquo).
 Ecco le motivazioni. Narrativa: «Cesare De Marchi, scrittore italiano che vive in Germania, ci offre con La furia del mondo un romanzo di intensa drammaticità, incarnata nei due protagonisti: da una parte il piccolo Abel, venuto al mondo con una sensibilità non comune e una straordinaria disposizione al linguaggio, ma all’interno di una famiglia contadina che ne disprezza la debolezza fisica, lo osteggia e non lo comprende; dall’altra il maestro e parroco evangelico Rupprecht Radebach, che scopre i talenti nascosti del bambino e si sforza di svilupparli per far sì che l’allievo abbia un futuro migliore».
 Poesia: «Bosco del tempo di Giancarlo Pontiggia continua e raffina il discorso poetico del precedente volume, Con parole remote (Guanda 1998). C’è una esplicita sollecitazione nell’incipit («Fin qui gli sciami ronzanti. Ma ora nuvole / basse e ferrigne») che ci costringe a riandare all’opera precedente e a transitare, senza soluzione di continuità, dalle suggestioni estive a quelle autunnali come in un viaggio magico in cui si sovrappongono il tempo piccolo della scrittura al tempo grande delle tradizioni letterarie, il tempo piccolo di una stagione al tempo smisurato del mondo che abitiamo».
 Infine il premio a Foà: «E’ la prima volta, nella storia del Premio Giuseppe Dessì, che la giuria decide di assegnare un riconoscimento a un attore. In questo caso non si tratta di un attore qualsiasi: la sua lunga, anzi lunghissima, attività professionale si snoda per circa settant’anni in teatro, al cinema, in televisione. Il suo curriculum occuperebbe un volume di qualche centinaio di pagine (...) Ma Foà è anche un letterato, un commediografo, un romanziere e un poeta, Uno scrittore che non si è mai curato di pubblicare i suoi testi perché era occupato a lavorare per vivere e lo fa ancora oggi, all’età di 90 anni».

Questionario e social

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