UniCa UniCa News Rassegna stampa Venerdì 22 settembre 2006

Venerdì 22 settembre 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 settembre 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 14 articoli delle testate L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

 
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari Pagina 28
Monserrato. Dibattito in Consiglio sul piano strategico comunale
Il futuro è nell’Università
Il sindaco: «Dobbiamo coinvolgere i cittadini»
Espansione e futuro? La risposta è nell’Università. Procedono i lavori per la costruzione del Piano strategico comunale, uno strumento di espansione futura che dovrà essere approvato entro l’anno. Il Consiglio comunale nei giorni scorsi ha definito la scaletta di impegni che vedrà coinvolta tutta la città per la stesura dell’importante strumento urbanistico e sociale. «Siamo entrati in una fase cruciale del cammino del Piano strategico», spiega il sindaco Marco Sini, «perché adesso ci sarà il coinvolgimento dell’elaborazione dei cosiddetti "attori locali"». Alcuni esempi: docenti e presidi delle scuole, imprenditori, associazioni di categoria, sociali, culturali e sportive, ma anche direttori delle agenzie delle banche, i sacerdoti e ovviamente i cittadini. Insomma tutti i soggetti che possono contribuire in idee e suggerimenti per il futuro della città. Tre i temi fondamentali che il Piano dovrà sviluppare: il rapporto con l’Università (un traguardo condiviso da tutto il Consiglio comunale) e quindi le opportunità che la presenza dell’ateneo può dare per lo sviluppo. Ma anche la pianificazione territoriale e la qualità dei servizi sociali e culturali da assegnare. «Al più presto fisseremo un calendario di incontri informativi e di consultazione e subito dopo saranno allestiti veri e propri laboratori progettuali», dice Sini. Dei momenti di incontro tra Comune e cittadini che dovranno produrre indicazioni, progetti e idee. Su tutto questo il Consiglio comunale nel momento dell’approvazione del Piano, si dovrà basare e tener conto dei suggerimenti ricevuti. Insomma grazie alla collaborazione attiva di tutta la città si riuscirà a produrre un quadro di riferimento dell’insieme della progettualità del Comune, di quella già esistente come le opere pubbliche, il piano di protezione civile e quello socio assistenziale ma non mancheranno nuove idee. Una su tutte? «Per sfruttare la risorsa università cercheremo di mettere a punto il progetto di ospitalità diffusa», conclude Sini. Un vero e proprio progetto di sviluppo locale che dovrà equilibrare la dimensione del territorio con quella sociale ed economica. Per fare questo la Regione ha messo a disposizione del Comune una somma che ammonta a poco più di 220 mila euro, di cui 173 mila per il piano strategico e 57 mila per gli obiettivi di interesse sovracomunale.
Serena Sequi
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 21
Libri. Un settore in trasformazione con i progetti del Comune e della Provincia
Una biblioteca nell’ex distretto militare
Nell’edificio del largo Carlo Felice il patrimonio universitario
Il problema è l’assenza di un coordinamento tra istituzioni. La nuova legge regionale sui Beni Culturali introduce il sistema bibliotecario
L’ex caserma Monte Grappa ospiterà la nuova biblioteca universitaria. Ma i lavori di recupero dell’edificio del largo Carlo Felice, che un tempo ospitava il distretto militare, hanno subito un improvviso stop nei giorni scorsi. Un blocco dovuto, così sembra, a questioni economiche: i sei milioni di euro stanziati con i fondi del Lotto nel 2001, non bastano più. Intanto il sistema bibliotecario cagliaritano, che fino a oggi va avanti senza alcun coordinamento, dovrà allinearsi alla nuova legge regionale sui Beni Culturali, approvata nei giorni scorsi dal consiglio di via Roma. Anche perché le biblioteche cittadine nei prossimi anni subiranno una vera e propria rivoluzione, con la novità della mediateca di via Pola (progetto del Comune) e del trasferimento della biblioteca provinciale da vico San Giovanni a villa Monte Claro. il progettoLa storica biblioteca universitaria nel quartiere di Castello, punto di riferimento per tantissimi studenti, dunque cambierà volto. Il servizio pubblico sarà spostato nell’edificio del largo Carlo Felice (l’ingresso dovrebbe restare in via Baylle). Un progetto diviso in due tronconi. Il primo, che dovrebbe concludersi all’inizio del nuovo anno, prevede il recupero strutturale dell’immobile. I lavori sono quasi terminati: restano da fare le rifiniture e la pavimentazione. Ma l’impresa (che arriva dalla Penisola) ha bloccato il cantiere. Il finanziamento previsto inizialmente (sei milioni di euro) non dovrebbe bastare più. La parola passa ora al ministero per i Beni Culturali, responsabile del progetto. Se la situazione si dovesse sbloccare i lavori si concluderebbero in pochi mesi e si potrebbe così passare al secondo blocco di lavori (un milione e mezzo di euro, sempre con i fondi del Lotto): l’allestimento dei locali che dovranno ospitare la biblioteca, trenta postazioni multimediali, punti ristoro. Se il cantiere si sbloccherà in tempi rapidi entro il 2007 la nuova biblioteca universitaria farà il suo esordio. In via Università resteranno i libri rari e antichi, e gli uffici. Gli spazi che si libereranno saranno utilizzati per altri servizi: si pensa a una sala cinematografica e a una per convegni. le novitàAnche Comune e Provincia seguono le loro strade che porteranno a due nuove strutture bibliotecarie. Una sorgerà in via Pola. «Sarà la mediateca del Mediterraneo - spiega l’assessore comunale alla Cultura, Giorgio Pellegrini - e nascerà grazie alla sinergia con la Regione». La tecnologia sarà la caratteristica del nuovo centro che dovrebbe ospitare anche una sezione dedicata al mondo arabo. Un valore in più che si aggiungerà alle altre biblioteche comunali presenti: «Quella di via Newton, che funziona bene e che ha molti visitatori, quella di Pirri e quelle di quartiere, che svolgono un importante servizio per le scuole». Anche la Provincia pensa in grande con il progetto per il trasferimento della biblioteca provinciale da vico San Giovanni al parco di Monte Claro. «Parteciperemo al bando regionale per il recupero di edifici storici per fini culturali», spiega l’assessore provinciale alla Cultura, Luciano Marrocu. i problemiTanti progetti in campo. Nessun coordinamento. Ministero, Provincia e Comune vanno ognuno per conto suo, rischiando di creare doppioni, e senza consultarsi per l’acquisto di libri e volumi o per gli orari d’apertura. «La nuova legge regionale ai Beni Culturali - commenta Marrocu - prevede la costituzione di un sistema bibliotecario regionale, ma anche provinciale. Dunque ci dovrà essere un coordinamento, che per ora non esiste, tra biblioteche». Pellegrini è più concreto: «Più se ne fanno, meglio è. Poi si vedrà».
Matteo Vercelli
 
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari Pagina 29
Pula. Al via la nuova campagna di scavo degli archeologi
Nora, scoperte in un pozzo anfore e ceramiche fenicie
In contemporanea con la nuova campagna di scavi archeologici, a Pula sarà allestito un cartellone di appuntamenti culturali
La parola d’ordine anche quest’anno è riportare alla luce quello che il fango e il tempo hanno occultato, e dopo due settimane dall’inizio della campagna di scavi nell’antica città punico-romana di Nora, il lavoro degli archeologi ha fatto riemergere in superficie importanti tasselli della splendida necropoli. I lavori, portati avanti dalle università di Padova, Genova, Milano, Viterbo, con il coordinamento della sovrintendenza ai beni archeologici di Cagliari e Oristano, hanno permesso di ritrovare nella zona in cui si trova il Foro Romano, le tracce dell’abitato fenicio a lungo cercato: in un pozzo profondo quattro metri sono stati recuperate numerose anfore, ceramiche e legni fenici, che mostrano della presenza fenicia a Nora. Scavi aperti, grazie anche al contributo degli studenti dell’università di Cagliari, anche nel santuario della collina di Coltellazzo e nel quartiere occidentale della città. Le indagini«Sono ormai diciassette anni che in questo periodo si porta avanti una campagna di scavi che nel tempo ha acquistato sempre più valore - racconta Jacopo Bonetto, dell’università di Padova - grazie agli interventi iniziati il quattro settembre, siamo riusciti a riportare alla luce settori dell’abitato che cercavamo da tempo: scoperte che acquistano ancor più valenza in previsione del parco archeologico che sorgerà nell’area di Nora». Il progetto, che verrà finanziato da fondi regionali, sarà presentato il 29 settembre nel museo civico Giovanni Patroni. Con la campagna di scavi, hanno preso il via anche le manifestazioni della rassegna culturale Archaiòs: appuntamenti che mostrano i vari aspetti della Nora che fu, e contribuiscono a coglierne i segreti più affascinanti. «Anche quest’anno l’intera durata degli scavi sarà accompagnata da una serie di incontri per conoscere più affondo Nora - racconta l’assessore alla Cultura, Augusto Porceddu - in questa edizione abbiamo pensato di introdurre anche tre conferenze sulle torri costiere di San Macario, Cala d’Ostia e Coltellazzo, e mostrare filmati sugli scavi di Nora che risalgono al 1956, quando la città punico-romana versava in uno stato di semiabbandono e del prestigioso teatro si intuivano solo le forme». La rassegnaIl cartellone di appuntamenti culturali che accompagna la campagna di scavo, si concluderà il sette ottobre con il Romanum Convivium, il pranzo tipico che consumavano gli antichi romani: un occasione per conoscere gli usi e i costumi della civiltà che dominò il mondo, ma anche una imperdibile occasione per degustare i piatti difficilmente rintracciabili nei menù dei ristoranti odierni.
Ivan Murgana
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 23
Un’indagine del laboratorio di tossicologia forense fa luce sui modi per trasportare gli stupefacenti
La droga? Nascosta nella batteria dell’auto
Corrieri e spacciatori acquistano su internet sistemi chiavi in mano
Una ricerca basata sui sequestri di droga a Cagliari e nell’hinterland. Con risultati davvero sorprendenti
La maggior parte sono ideati dai piccoli spacciatori locali. Ma i sistemi più curiosi per trasportare droghe sono acquistabili addirittura su internet, in maniera del tutto legale. Progettati per superare i controlli delle forze dell’ordine, sono sempre più difficili da scoprire. La fantasia dei corrieri e degli spacciatori è molto vivace. Ciononostante, nel laboratorio di Tossicologia forense del Policlinico universitario, i sequestri fatti a Cagliari e hinterland hanno portato ad analizzasi inedite. Droga nascosta all’interno di oggetti di consumo assolutamente generico. Ne fa uso chiunque: chi vuole portarsi a casa la dose come il grosso trafficante. Questi gli esempi più interessanti, oggetto di tesi di laurea e pubblicati dai tossicologi cagliaritani durante le "Giornate medico-legali romane e europee" di Roma OVULI Si tratta di ovuli contenenti ciascuno circa dieci grammi di stupefacente, sia cocaina che eroina. Costituiti da un primo strato, formato da un sottile film di plastica, come quello usato per la conservazione di alimenti, sigillato con nastro adesivo trasparente. Il contenitore ha un diametro di circa due centimetri e una lunghezza di tre centimetri e mezzo. Gli ovuli vengono trasportati per via rettale, dieci o quindici alla volta. LIBRO È sicuramente il sistema più diffuso e più semplice da realizzare artigianalmente: vengono ritagliate le pagine interne da un libro di un certo spessore, come il volume di una enciclopedia. Nel vano ricavato è possibile occultare alcune bustine di stupefacente. Nel reperto giunto al laboratorio di Tossicologia forense erano contenuti cento grammi di eroina pura al 42 per cento. PANCIERA In questo caso si tratta di una panciera normalmente utilizzata nel periodo seguente ad un parto, per favorire il ripristino della tonicità dei muscoli dell’addome. Nel reperto sequestrato a Cagliari si trovava un sacco di tela cucito all’interno, rifugio per centocinquanta grammi di eroina pura al 30 percento. DENTIFRICIO È un prodotto assolutamente artigianale. Si prende un tubetto di dentifricio, dotato di dispenser. Deve essere svuotato quasi del tutto. Man mano che si consuma, il fondo del tubetto va sempre più verso l’interno, creando un vano dove è possibile occultare la sostanza stupefacente. Un secondo fondo viene aggiunto allo scopo di far risultare il prodotto come nuovo. Infatti, se usato, funziona perfettamente. Nel reperto giunto al laboratorio erano contenuti cento grammi di cocaina al 64 per cento. BATTERIA D’AUTO È considerato il miglior sistema per occultare sostanza stupefacente in grande quantità. Una normale batteria d’auto viene svuotata completamente. All’interno viene montata quella di un motorino, che risulta più piccola ma perfettamente funzionante. In questo modo è possibile mettere in moto la vettura e usarla normalmente. Nel reperto giunto al laboratorio erano contenuti due pacchi da un chilo l’uno di eroina al 65 per cento. MASCHERE Un sistema particolarmente ingegnoso, scoperto grazie ad un’operazione della Guardia di finanza e divenuto un caso unico in Italia. Consisteva nell’aver confezionato una serie di maschere di plastica, contenenti ognuna circa mille grammi di cocaina. Queste venivano preparate ponendo all’interno una forma un primo strato di plastica. Una volta indurita, veniva sistemata la cocaina, successivamente sigillata con un secondo strato di plastica. Per recuperare lo stupefacente era necessario separare meccanicamente la plastica, spezzando le maschere con un martello, e poi purificare la cocaina con solventi. Un sistema che richiedeva una lunga e macchinosa preparazione. REPELLENTE PER CANI Non è un sistema per occultare la droga, ma un espediente per superare indenne i controlli dei cani antidroga. Sono infatti liberamente in vendita delle bombolette che contengono dei repellenti, coi quali si spruzzano le ruote delle macchine per evitare che i cani ci facciano i propri bisogni. Uno spacciatore passò i controlli dei poliziotti a quattro zampe, che evitavano le sue valigie. Ma da una seconda verifica venne scoperti trenta chili di hashisc. «Sono molto numerosi i sistemi utilizzati per occultare le sostanze stupefacenti - spiega Giampiero Cortis, responsabile del laboratorio di Tossicologia forense del Policlinico universitario di Cagliari - la diffusione di internet ha reso inoltre possibile la conoscenza e la possibilità di acquisto di molte invenzioni, reclamizzate come Accessori 007. La lotta al commercio delle droghe è diventata sempre più difficile, un continuo inseguimento tra le strategie innovative dei trafficanti e le operazioni di investigazione delle forze dell’ordine». La guerra è tutt’altro che conclusa.
 
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 21
Convegno. Oggi e domani alla Cittadella universitaria
L’insidia dell’ormone della crescita
Difficile accorgersene, complicato diagnosticarle. Le malattie legate all’ormone della crescita sono poco diffuse anche perché, in molti casi, sono diagnosticate con anni di ritardo. Molto spesso i sintomi ingannano, e dall’endocrinologo si arriva quando la malattia è in stadio ormai progredito. Proprio alle disfunzioni legate all’eccesso e alla carenza di Gh (così, a livello internazionale, è definito l’ormone della crescita) è dedicato un interessante convegno che si apre oggi nell’aula magna della Cittadella universitaria di Monserrato. Organizzato dalla Cattedra di Endocrinologia del Policlinico, diretta da Stefano Mariotti, il convegno inizia alle 14.30 e prevede la partecipazione di specialisti di numerose università italiane. Tra questi spicca Enio Martino, presidente della Società italiana di endocrinologia ed ex direttore dell’omonima Cattedra nell’Ateneo cagliaritano. Oggi si parla di deficit di Gh, mentre la giornata di domani (con inizio alle 9.30) è dedicata all’eccesso dello stesso ormone. Una sezione è dedicata al doping: troppi atleti, anche non professionisti, si dopano con il Gh, causando così gravi danni al proprio organismo. Quelle legate all’ormone della crescita sono patologie dalla diagnosi difficile e tardiva, e richiedono l’intervento di endocrinologi, pediatri, neurochirurgi, cardiologi, reumatologi e gastroenterologi. (l. a.)
  
6 – L’Unione Sarda
Oristano e Provincia Pagina 49
Scuola e lavoro. Corso di meccatronica all’Itis Othoca: si studiano meccanica, elettronica e informatica
«Addio prof, mi vuole la Ferrari»
Tre diplomati oristanesi assunti a Maranello
Unico in Sardegna e secondo in Italia dopo Ivrea, il corso triennale è stato attivato lo scorso anno
Dai banchi di scuola ai box della Rossa nazionale. Forse non osavano nemmeno sognarlo quando si sono iscritti all’Itis Othoca di Oristano. Eppure l’istituto tecnico industriale li ha portati dritti dritti alla Ferrari: un posto di lavoro nell’olimpo della meccanica italiana e mondiale per tre periti industriali oristanesi. Loro sono l’esempio più eclatante, ma ogni anno una buona percentuale dei diplomati sfornati dall’Itis viene prelevata direttamente dalle aziende. Un ottimo biglietto da visita per una scuola che dall’anno scorso ha allargato la sua offerta formativa aprendo le porte al mondo accademico. È stato attivato, infatti, il corso universitario in ingegneria Meccatronica. La Facoltà Unico in Sardegna e secondo in Italia dopo quello di Ivrea, il corso triennale è un mix di informatica, meccanica ed elettronica ed è la base per la specializzazione in ingegneria robotica al Politecnico di Torino. «Il corso è partito l’anno scorso e dipende proprio dal Politecnico torinese - spiega il dirigente scolastico Franco Frongia - Tende a formare figure di tecnici esperti nella progettazione, installazione, manutenzione e gestione di apparecchiature e sistemi che integrano meccanica, elettronica ed informatica». Ventitré iscritti al secondo anno, le nuove matricole per adesso sono 14 ma le iscrizioni sono ancora aperte. «Crediamo in questo progetto che darà nuove opportunità ai nostri diplomati - aggiunge, - ma anche a lavoratori o a disoccupati». Uno degli input che ha spinto l’istituto a cimentarsi in questa iniziativa è stato quello di offrire una chance in più a chi, soprattutto per difficoltà economiche, non poteva proseguire gli studi. «I ragazzi che si diplomano qui scelgono quasi sempre ingegneria e sono costretti a spostarsi fuori ? osserva il preside. - Adesso hanno la possibilità di frequentare l’università senza spese di affitto o di viaggio». Sbocchi Ottime le opportunità nel mondo del lavoro, soprattutto nelle aziende in cui è necessario controllare i processi automatizzati. Dalle aziende meccaniche alle elettriche passando per quelle che realizzano macchinari e apparecchiature sanitarie. «Si calcola che nei prossimi anni nel mercato del lavoro serviranno circa 40 mila di queste figure professionali», fa notare Luigi Picciau, insegnante di meccanica e tutor in Meccatronica. «Alla 3A di Arborea queste specializzazioni sono richiestissime - gli fa eco il collega Paolo Pinna. - Svolgono compiti precisi e in alcuni settori è necessaria una preparazione universitaria». La scuola ha già contatti con diverse aziende e tra due anni dal vivaio dell’Itis si potranno attingere i primi dottori. Le lezioni Gli studenti possono seguire le lezioni in videoconferenza tenute dai docenti del Politecnico. Ogni giorno dalle 6 alle 20 i ragazzi sono seguiti dai tutor locali (insegnanti dell’Itis) che tengono lezioni frontali, spiegazioni, esercitazioni in laboratorio. Gli esami (quasi tutti scritti) si svolgono in città, mentre la discussione della tesi si farà a Torino. Gli studenti provengono soprattutto dall’oristanese, ma ci sono iscritti da tutta la Sardegna. «Il nostro corso è unico e come tale sta avendo un buon riscontro», sottolinea Franco Frongia. Non è certo un doppione di quello di informatica di Scano Montiferro e si regge esclusivamente sulle proprie gambe. Neanche un minimo contributo da Enti pubblici, solo «un’attenzione verbale da parte della Provincia, ma finora nulla di concreto». Si va avanti con una quota di circa mille euro da parte degli iscritti (a loro disposizione materiale audiovisivo, dispense, laboratori e tutor). «In più la scuola versa al Politecnico 12 mila euro. E al Consorzio Nettuno che fornisce il materiale mille 500», aggiunge.
Valeria Pinna
 
7 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari Pagina 28
Una vita per i suoi malati
Distinto, sempre elegante e gentile, molto amato dai tanti pazienti che ha seguito fino a quando la malattia, ieri mattina, lo ha strappato all’affetto dei suoi cari. Giancarlo Piras, medico di medicina generale per generazioni di selargini (nato a Cagliari nel 1937 e allievo del professor Nicola Dioguardi, luminare di patologia medica, s’era laureato a trent’anni in medicina e chirurgia), è stato colto dalla malattia improvvisamente il 22 luglio scorso: soltanto allora, dopo quasi quarant’anni di attività, ha cessato di occuparsi dei suoi assistiti. Giancarlo Piras era molto noto in città dove, dopo la laurea e il matrimonio con Federica Siddi (anche lei medico), s’era trasferito nel 1968. Fondatore dei Lions Club di Selargius (da cui poi si era dimesso), era un cultore delle tradizioni e della storia della città. Vicino alle associazioni culturali cattoliche, seguiva con passione le vicende politiche (era un centrista) anche se non ha mai voluto prendervi parte attivamente. Il poco tempo a disposizione non glielo avrebbe permesso. La sua vita è sempre stata assorbita dalla famiglia e dall’intenso lavoro di medico (ha retto la guardia medica a Selargius negli anni Settanta), attività che fino all’ultimo ha condiviso con la moglie Federica. I familiari hanno autorizzato l’espianto degli organi, avvenuti durante la notte. Oltre la moglie, lascia i figli Francesco (pubblicitario), Elisabetta (musicista) e Lorenzo, nostro compagno di lavoro al quale vanno le condoglianze della redazione.
 
8 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 25
Lettere e opinioni
Ersu, strane graduatorie
Qualche giorno fa è apparso un articolo in cui avete descritto la situazione disagiata degli studenti beneficiari della borsa di studio. Questi ragazzi hanno dovuto sorbirsi ore ed ore di fila per apporre una benedetta firma. Questa non è la sola manifestazione della cattiva organizzazione dell’Ersu di Cagliari. Basta semplicemente connettersi al sito www. ersucagliari.it e dare un’occhiata a queste famose graduatorie. C’è la sfida al ribasso! Ci sono persone che pur di accalappiarsi il primo posto e passar davanti a chi ne ha davvero bisogno, ha dichiarato di aver maturato 0 di reddito equivalente nell’anno 2005. Qualcuno è stato più corretto, ha dichiarato 385 coi centesimi in allegato. Forse allora ci dobbiamo stupire non se questi ragazzi fanno ore ed ore di fila, bensì se il signor Ersu non effettua i dovuti controlli. Comunque dopo aver osservato queste graduatorie, mi sono ricordato, “Ah già sono in Italia! ”. Questo è il frutto delle nostre leggi, basta intestare tutti i beni al proprio cane e si risulta nullatenenti! La domanda per la borsa di studio io non l’ho mai fatta. Io sono ricco! I miei genitori sono entrambi dipendenti statali e da lì non si scappa. Evidentemente c’è qualcosa che non va, ma chi di dovere, evidentemente non intende intervenire.
Lettera firmata
 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Pesticidi: la Sardegna è ‘pulita’ 
CAGLIARI. Residui di pesticidi sui prodotti ortofrutticoli? Un problema che per la Sardegna appartiene al passato: se sino a qualche anno fa le irregolarità per le pesche, ad esempio, arrivavano al 15-20 per cento, ora non si supera la soglia del 3 per cento. Mentre su vini, pomodori e carciofi le irregolarità sono praticamente ridotte a zero. Il dato è emerso ieri nel convegno internazionale “Pesticidi negli alimenti e nell’ambiente” organizzato dal dipartimento di Tossicologia dell’università di Cagliari, dall’università Cattolica di Piacenza, dall’università dell’Almeria e dal Centro regionale agrario. Un incontro per fare il punto sulla situazione dell’uso dei pesticidi, ma soprattutto per far sì che nel settore si possa arrivare ad un’armonizzazione tra tutti i paesi dell’area mediterranea. E se ancora di strada da fare ce n’è parecchia, in Italia si può stare tranquilli: «Nel 1992 - racconta Giancarlo Imbroglini, che da tempo studia come correggere le irregolarità dei prodotti- in Italia l’inquinamento da fitofarmaci generava molta paura. Così, il ministero dell’Agricoltura decise di organizzare dei laboratori, sparsi un po’ ovunque». Il risultato fu che alcune colture, come pere, fragole o carote, presentavano residui di pesticidi usati oltre la soglia consentita, o addirittura pesticidi non autorizzati. Da qui venne realizzata un’imponente attività di controllo e indirizzo delle attività agricole e oggi i risultati sono persino certificati: «Tra i paesi dell’Unione europea - spiega Imbroglini - l’Italia è quello con minor irregolarità sull’entità di residui». Residui che, secondo una ricerca dell’agenzia per l’ambiente di Trento si annidano prima di tutto sulla frutta e poi su vino, contorno, pane e primo piatto. Significa che frutta e verdura non vanno consumati in abbondanza? «Assolutamente no - dice Michele Lorenzin, tra le anime della ricerca - perché si tratta di alimenti i cui effetti positivi sono maggiori di quelli negativi». (s.z.)
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 10 - Cagliari
Tortolì
Un corso di laurea
sui servizi turistici
Oggi in municipio l’assessore comunale Giorgio Mascia presenterà il nuovo corso di laurea triennale (in via telematica) in Economia e gestione dei servizi turistici in collaborazione con l’Università di Cagliari e l’Itc Gramsci. Il corso di laurea partirà a novembre. Per informazioni rivolgersi al servizio sociale, scolastico e culturale del Comune. (l.cu.)
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Da domani la due giorni nazionale del patrimonio 
Conoscere l’archeologia: via a mostre e dibattiti 
CAGLIARI. Due giorni di conferenze, spettacoli, mostre, con percorsi studiati per i disabili, per riappropriarsi del patrimonio storico e archeologico e capire che i beni culturali vanno non solo guardati ma goduti sino in fondo. E’ lo scopo delle giornate europee del patrimonio, in programma domani e domenica, promosse sin dal 1991 dal Consiglio d’Europa. In città per l’occasione è stato preparato un fitto cartellone di appuntamenti, coordinato dalla direzione regionale per i beni culturali.
 Sotto lo slogan, scelto a livello nazionale ‘Un patrimonio venuto da lontano’ si cercherà di ritrovare le tracce del passato, spesso testimone di solidi legami tra la nostra terra e altre lontane, che a dispetto della distanza sono riuscite ad assomigliarsi in molti aspetti.
 Si parte dunque domani alle 10 nel dipartimento di Architettura della facoltà di Ingegneria con una conferenza, tra i pezzi forti dell’intera due giorni, dal titolo ‘Strumenti e metodi per la progettazione sostenibile del paesaggio rurale’. Sarà l’occasione per presentare i risultati di una ricerca partita nel 2004 sul sistema rurale isolano, sviscerato in tre filoni che lo ripercorrono dal punto di vista architettonico.
 Importante lo sforzo della Soprintendenza per i beni architettonici delle province di Cagliari e Oristano che partecipa all’iniziativa con un occhio ai disabili. E’ dedicata a loro l’iniziativa messa a punto dai servizi educativi del museo e del territorio, in collaborazione, tra gli altri, con l’Unione italiana ciechi, l’Unione volontari ciechi e l’Ente nazionale sordi dal titolo ‘Incontriamo la Liguria in Sardegna’ - una mostra sarà inaugurata domani alle 11 nello spazio San Pancrazio - che ripercorre i rapporti culturali tra la Sardegna e la Liguria dal XVI al XVIII secolo.
 Dalle 17 alle 19 nel museo dell’arciconfraternita dei Santi Giorgio e Caterina, saranno esposte alcune testimonianze dei genovesi a Cagliari: una visita guidata fatta anche d’un percorso tattile (per i non vedenti) e dell’uso del linguaggio dei segni per i sordi. Sempre domani, ma alle 19, visita guidata anche nella chiesa di San Mauro.
 Interessante anche il programma della Biblioteca universitaria, che propone un’esposizione di diversi volumi della Ricordi, la casa editrice fondata nel 1808, editrice tra gli altri di compositori come Rossini o Donizetti.
 In collaborazione con il Teatro lirico di Cagliari, domani alle 20 la biblioteca ospiterà un recital pianistico del maestro Sandro de Palma, mentre domenica sono in programma due concerti.
 Nei siti di proprietà statale l’ingresso sarà gratuito, agevolazioni negli altri. Info al numero verde 800.991119 o su sardegna.beniculturali.it
Sabrina Zedda 
  
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 49 - Inserto Estate
Con Francesco Rutelli e Luca Cordero di Montezemolo si sono aperti ieri a Roma gli Stati generali dell’editoria 
«Investire in cultura per crescere» 
Tema in discussione il legame tra istruzione e crescita dell’economia 
ROMA. Lanciando lo slogan «Più cultura, più lettura, più paese» l’Associazione Italiana Editori (AIE) ha convocato a Roma - al San Michele - editori, economisti ed esperti a vario titolo dell’editoria libraria per la seconda edizione degli «Stati generali dell’editoria». Fra ieri e oggi prenderanno la parola esponenti di vari mondi, compreso naturalmente quello della politica rappresentato dal ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli e dal suo predecessore Rocco Buttiglione, il ministro Fabio Mussi, i parlamentari Pietro Folena, Vittoria Franco ed altri, oltre al presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, che ha concluso la mattinata, affermando la necessità per l’Italia di più «cultura, conoscenza, competitivita».
 «Oggi - ha detto il presidente dell’AIE, Federico Motta - concluderemo la nostra riunione con un manifesto, e con precise richieste che saranno non dico a costo zero, ma molto contenute in termini finanziari, però impegnative sul piano politico. Mi auguro infatti di poter chiudere i lavori con una iniezione di fiducia. La stessa che avevo chiesto alla fine degli Stati Generali del 2004. Confido che ci sia per gli editori una prospettiva di impegno comune, per non essere condannati alla solitudine che non ci spaventa per il nostro domani, ma ci preoccupa per il futuro dell’ Italia».
 Aprendo i lavori, Motta ha argomentato: «Se è vero che l incremento della lettura è un obiettivo politico nazionale: quali azioni sono più efficaci per migliorare una situazione che notoriamente vede l Italia agli ultimi posti in Europa?» E ancora: «Se è vero che l editoria, cartacea e digitale, ha una rilevanza strategica, quali politiche industriali sono necessarie per sostenerne lo sviluppo? Ed infine: «Se è vero che l’ Italia intende puntare sulla cultura per rafforzare la sua posizione nel contesto internazionale, quali misure concrete occorre intraprendere perché ciò accada?».
 Tutte domande, come si vede, che iniziano con una premessa: «se è vero che..». Sugli obiettivi infatti tutti sono sempre d accordo, prosegue Motta: «Vorremmo invece confrontarci sulle azioni da intraprendere perché quegli obiettivi siano raggiunti. Ed è su questo che abbiamo chiamato al confronto i diversi interlocutori politici». «Ci siamo chiesti - ha aggiunto - che, se tutti dicono, la conoscenza è un fattore primario di sviluppo, il fenomeno lettura dovrebbbe forse essere visto anche in questa ottica. Per questa ragione abbiamo voluto affidare ad un gruppo di economisti delle università di Bologna e Trento un’indagine sull’interdipendenza tra sviluppo della lettura e progresso economico, il cui titolo è “Investire per crescere”. Investire in lettura, in cultura, in educazione. Ed investire da parte di tutti: da parte degli editori, innanzi tutto, ma anche da parte pubblica».
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 44 - Inserto Estate
La manifestazione animerà diciotto centri della Sardegna con circa sessanta appuntamenti 
Quando leggere è una festa 
Il 30 settembre l’iniziativa dei «Presìdi del libro» 
di Andrea Massidda
 CAGLIARI. Si chiama «Festa dei lettori», ma in realtà è dedicata a chi generalmente non sfoglia neanche l’elenco del telefono. Perché la grande kermesse che sabato 30 settembre, grazie all’associazione «Presìdi del libro», animerà ben diciotto centri della Sardegna (da Cagliari a Sassari, da Nuoro a Serdiana, da Tempio Pausania a Gavoi, giusto per citarne alcuni), con una sessantina di appuntamenti come reading, incontri con autori, operazioni di book-crossing, mostre e proiezioni, si propone dichiaratamente un obiettivo: aprire il piccolo orto coltivato da quell’elite che divora saggi e romanzi a quanta più gente possibile.
 «In Italia ci sono appena tre milioni e mezzo di persone che leggono - commenta sconsolato lo scrittore-medico Giorgio Todde, uno dei promotori dell’iniziativa - un numero troppo basso per una nazione che vuole essere evoluta, anche sul piano della democrazia».
 Un modello feudale, sempre per usare le parole di Todde, che si cerca di combattere in tutti modi. Per esempio organizzando una festa in tutta Italia. Festa che ora, per la prima volta, sbarca anche in Sardegna toccando in maniera straordinariamente capillare i piccoli paesi e persino comunità di detenzione alternativa, come «La Collina» di don Ettore Cannavera.
 Gli epicentri della rassegna, naturalmente, saranno Cagliari, Sassari e Villacidro, paese nel quale proprio sabato 30 sarà assegnato il «Premio Dessì». Ma manifestazioni più o meno grandi sono previste in tutta l’isola, con un’attenzione particolare rivolta ai bambini e agli adolescenti. Non sorprende, dunque, che siano previste curiose iniziative come «La caccia al lettore», una sorta di safari fotografico con protagonisti i ragazzi delle scuole di tutta la Sardegna, che dovranno appunto ritrarre questo raro «animale».
 Ricchissimo il programma. Partendo dal capoluogo regionale, l’associazione culturale Phrohaesis organizzerà un book-crossing in piazza Savoia, piazza Costituzione, ai giardini pubblici e alla Cittadella dei musei. Contemporaneamente, alla Galleria d’arte comunale, sarà inaugurato il progetto «Il giardino da leggere», con carrelli ricolmi di romanzi. Allo Spazio San Pancrazio, all’interno della Cittadella, ci saranno invece almeno sei piccoli eventi dedicati ai bambini. Con clown, spettacoli di marionette e visite guidate alle collezioni ospitate nel museo. Da segnalare, poi, alle 16,30 in piazza San Cosimo, l’anteprima del festival letterario per ragazzi «Quante fragole crescono in mare?» e a seguire, sempre nella stessa location, la presentazione del libro «Flamingo, avventura di un fenicottero», con l’autore e narratore Gianluca Medas.
 Intenso anche il cartellone di Sassari, dove ai giardini della facoltà di Lettere, gli scrittori Rossana Copez e Nicola Lecca incontreranno in videoconferenza gli studenti universitari. Alle 17,30, Goffredo Fofi presenterà l’ultimo numero della rivista «Lo Straniero», quasi interamente dedicato alla Sardegna (coordinerà Costantino Cossu e interverranno Pietro Soddu, Salvatore Mannuzzu e Alberto Capita), mentre alle 20,30 Giampaolo Cassitta proporrà, insieme alla band Humaniora, un reading del suo ultimo libro «Il giorno di Moro».  Coinvolti nella «Festa dei lettori» anche i paesi di Arzachena, Gestori, Jerzu, Marrubiu, Lodè, Tortolì e Irgoli.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Sassari
Una rara collezione di conchiglie in mostra alla stazione marittima 
PORTO TORRES. Le conchiglie del golfo dell’Asinara faranno bella mostra da sabato nei locali della stazione marittima, nell’esposizione che sarà inaugurata alle 11 dall’associazione culturale “La Conchiglia” col patrocinio del Comune. Il lavoro di ricerca e selezione di questo patrimonio naturale è stato fatto nell’arco di 40 anni da Alfredo Camoglio, veterinario scomparso in tarda età, lungo le coste del nord Sardegna e a Stintino in particolare. Alfredo Camoglio aspettava le mareggiate d’inverno per poi precipitarsi negli anfratti più nascosti per raccogliere le conchiglie non ancora deteriorate. Una passione che coinvolse perfino familiari e parenti, che al ritorno da ogni viaggio-vacanza nelle varie località marine internazionali portavano in regalo sempre una conchiglia diversa per arricchire l’affascinante collezione del veterinario turritano. La prima mostra era stata inaugurata nel luglio del 1999 a Porto Torres - successivamente fu presentata a Stintino, Sassari e Palau -, alla presenza di biologi delle università La Sapienza di Roma e di Sassari che la definirono ricca di specie accuratamente catalogate ed egregiamente curata nell’esposizione. L’auspicio dell’associazione “La Conchiglia”, comunque, è che questo patrimonio sia visibile a tutti e soprattutto da tutte le scuole, in un sito che diventi museo permanente della città turritana. (g.m.)

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