Giovedì 5 ottobre 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 ottobre 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 9 articoli delle testate giornalistiche Agenzia Italia, L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

SANITA':CAGLIARI, CORSO CON SIMULATORE INTERVENTI OFTALMOLOGIA
(AGI) - Cagliari, 4 ott. - E' partito oggi, dall'ospedale cagliaritano San Giovanni di Dio, il primo corso di formazione interattivo di chirurgia della cataratta che prevede l'uso di RealEye, prototipo di occhio bionico per simulare interventi in oftalmologia. Al progetto di apprendimento virtuale, proposto da una nota casa farmaceutica, partecipano i 17 specializzandi della Clinica oculistica dell'Universita' di Cagliari che, fino a domani, potranno sviluppare e migliorare la propria manualita' chirurgica. Il simulatore di chirurgia oculare, al pari di quelli gia' impiegati in altre branche della medicina, consente di acquistare confidenza, gradualmente, con gli strumenti e le tecniche adoperate normalmente per risolvere le situazioni reali. Riproducendo fedelmente l'ambiente della sala operatoria, con l'impiego anche di un microscopio che offre immagini tridimensionali analoghe a quelle di un identico strumento chirurgico, RealEye apre ai futuri oculisti e oftalmologi nuove frontiere didattiche per apprendere con precisione e sicurezza le tecniche di estrazione della cataratta o di chirurgia del glaucoma prima di arrivare all'occhio del malato. Solo in Sardegna, ogni anno, si eseguono circa 15.000 interventi di cataratta, di cui 2.000 nella Clinica oculistica universitaria diretta da Maurizio Fossarello, per rimuovere l'opacizzazione del cristallino che caratterizza l'affezione oculare. Con i 500.000 casi operati annualmente in Italia, la cataratta rappresenta la patologia oculare piu' frequente, soprattutto in eta' avanzata. "Il sistema di simulazione alla base di RealEye - ha spiegato Fossarello, illustrando stamane alla stampa le applicazioni del prototipo - permette un apprendimento graduale. Durante il corso di formazione, infatti, lo specialista aggiunge al suo indispensabile bagaglio teorico l'esercizio delle tecniche, grazie anche a un software che riproduce in maniera dettagliata le principali situazioni chirurgiche". (AGI) Cli/Sol/Cog
 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro Pagina 18
Durerà 1500 ore, ci sono 30 posti
Master universitario per i burocrati del futuro
Capire la complessa e a volte perversa macchina della pubblica amministrazione in tutti i suoi livelli e cercare di renderla più semplice. È l'obiettivo principale del master in "La governance multilivello", organizzato dall'università di Cagliari, che si svolgerà a Nuoro nei locali del Consorzio per la promozione degli studi universitari. Il corso, che prevede una massimo di trenta partecipanti, è rivolto in particolare a chi possiede una laurea di primo livello in Scienze giuridiche, dei Servizi giuridici o Scienza dell'amministrazione (ma anche ai possessori di lauree equiparate o assimilabili) che andranno a lavorare in strutture pubbliche e private o ne fanno già parte. Arrivato alla seconda edizione, si avvale del contributo di docenti provenienti da tutto il territorio nazionale, fra i quali Luigi Bobbio, ordinario di Analisi delle politiche pubbliche all'università di Torino, e Franco Bassanini, ex ministro per la Funzione pubblica e titolare della cattedra di Diritto costituzionale a "La Sapienza" di Roma. Le materie di insegnamento sono tredici, suddivise in quattro aree: giuridica, economica, psicologica e sociologica. La durata è di un anno accademico, per un totale di 1500 ore. «L'istituzione di questo master rafforza l'università nuorese - ha dichiarato il presidente del Consorzio Sergio Russo - e la proietta nel panorama regionale come realtà di rilievo per quanto riguarda l'insegnamento dei meccanismi della pubblica amministrazione». Ottimismo condiviso dal direttore Gianmario Demuro, docente ordinario di Diritto costituzionale nella facoltà di giurisprudenza di Cagliari, che ha anche rivelato che il corso è stato giudicato di rilevanza nazionale ed è in predicato di passare da master di primo a secondo livello. Per chi fosse interessato il bando è disponibile negli uffici del Consorzio universitario o sul sito internet dell'università di Cagliari, www.unica.it. Le domande di ammissione scadono il 18 ottobre.
Francesco Cabras
  
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 48
Sassari. Affitti a cifre esorbitanti per il popolo dei fuori sede
Conti salati per gli studenti
Sono tornati alla carica. Matricole, vecchie leve e alcuni veterani irriducibili: sono il popolo di studenti universitari fuori sede che dopo le vacanze estive sono tornati a vivere in città e a vivere la città. Il primo problema per molti di loro è quello di trovare un alloggio. E allora via a lunghi caffè dopo pranzo per leggere tutti gli annunci di giornali specializzati, annotare numeri di telefono e indirizzi presi dalle bacheche delle facoltà e, soprattutto, passaparola tra conoscenti e amici per trovare al più presto una stanza libera. I prezzi variano a seconda della zona, della tipologia di appartamento e delle pretese dei padroni di casa. In media, per una stanza ammobiliata nelle vie preferite dagli studenti, via Amendola, via Torres, via Napoli, via dei Mille e viale Italia, per citarne solo alcune, il canone mensile si aggira intorno ai 180 euro. Il condominio in genere è compreso, ma quasi sempre escluse sono le spese di luce, acqua e nettezza urbana. Per chi si trova costretto dall'imminente inizio delle lezioni universitarie a trovare al più presto un alloggio, l'iter è sempre lo stesso: lunga serie di telefonate per prendere il numero più alto di appuntamenti nella stessa giornata , e poi via con la lunga corsa a cercare gli indirizzi e visionare gli appartamenti, che di solito sono molto simili tra loro. Condomini costruiti intorno agli anni quaranta, quattro o cinque camere in cui comodino, armadio, letto e scrivania hanno legni e colori diversi tra loro. Un bagno ufficiale e uno di servizio, spesso adiacente alla cucina, pavimenti in graniglia e pareti segnate dalla colla e lo scotch che hanno sostenuto i poster e le foto di chi ha già vissuto lì. Dagli annunci pubblicati la tipologia preferita dai padroni di casa è quella della studentessa o lavoratrice, non fumatrice e referenziata. Ma difficilmente lo studente tipo corrisponde a questa descrizione, e le aspettative possono essere ridotte all'occorrenza. L'alternativa, per chi non ha la possibilità di pagare affitto e spese è l'Ersu, l'ente che in base alle domande degli studenti pubblica una graduatoria per l'assegnazione degli alloggi, quella di quest'anno è stata appena resa nota e il termine ultimo per i ricorsi è fissato al 10 ottobre.
Mariella Careddu
  
3 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia Pagina 17
Scuola forense, nuovi corsi
È la prima e per ora unica scuola forense della Sardegna, nata con lo scopo di preparare i praticanti legali all'appuntamento con il temutissimo esame di Stato ed aiutarli così a conquistare la tanto agognata toga. A istituirla in via sperimentale, un anno fa, è stato il consiglio dell'ordine degli avvocati di Nuoro. Un'esperienza che ha riscosso un successo inaspettato: con settanta studenti iscritti provenienti da ogni parte della Sardegna. Oggi la scuola forense del capoluogo barbaricino è cresciuta ancora, si è data uno statuto, ha acquisito autonomia finanziaria e ha nominato un proprio consiglio di amministrazione. Ed è pronta a fare il definitivo salto di qualità con i nuovi corsi, che saranno presentati agli aspiranti studenti oggi alle 17,30 in un'aula del Tribunale di Nuoro. «La novità di quest'anno - spiega il direttore della scuola Andrea Soddu - è rappresentata da un maggior numero di esercitazioni pratiche che verranno corrette da una commissione di ricercatori universitari esterna, ciò per preparare gli allievi ad affrontare al meglio la prova scritta dell'esame per avvocato che è certamente tra gli scogli maggiori». Ma non è tutto: il consiglio di amministrazione della scuola forense (di cui fanno parte anche il presidente Priamo Siotto, il segretario Antonio Careddu, il tesoriere Lorenzo Palermo, il presidente dell'ordine Basilio Brodu e il docente universitario Gian Maria Uda) ha infatti programmato una serie di seminari di aggiornamento che si terranno una volta al mese destinati agli avvocati sardi, a cui naturalmente possono partecipare anche gli alunni della scuola. «Verteranno su temi legati ai mutamenti giurisprudenziali e alle novità legislative - prosegue Soddu -, nell'ottica di un continuo miglioramento della qualità dei servizi legali che solo l'aggiornamento costante garantisce». Il corso inizierà il 12 ottobre e si concluderà il 30 giugno. Sono previste 272 ore di lezione (100 di esercitazioni pratiche). L'iscrizione costa 350 euro. Le lezioni si terranno ogni giovedì e venerdì, dalle 15 alle 19, in un'aula del palazzo di giustizia di Nuoro. Tra i docenti ci saranno professori di fama assoluta, come Luigi Concas. Le materie trattate saranno tutte quelle dell'esame di Stato.
 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Nuoro
Governance, il master che fa il bis 
Seconda edizione del corso per specialisti dell’amministrazione 
Nadia Cossu
NUORO. Potrebbe rappresentare un validissimo aiuto per chi volesse preparare un concorso per accedere alla carriera nelle pubbliche amministrazioni. La seconda edizione del master di primo livello, dal titolo “La Governance multilivello”, istituito dall’università di Cagliari e che si terrà nel Consorzio per la promozione degli studi universitari di Nuoro, fornirà infatti ai partecipanti gli strumenti per semplificare l’attività amministrativa attraverso la collaborazione tra i vari livelli di governo. «Una buona alternativa alla laurea specialistica biennale - ha detto Sergio Russo, presidente del Consorzio universitario barbaricino, nella conferenza stampa di presentazione del master -, vi potranno infatti accedere gli studenti che hanno conseguito la laurea triennale. Un corso che rafforza uno dei filoni caratterizzanti l’università nuorese che è quello della pubblica amministrazione, tra le discipline portanti della nostra attività formativa».
 Gian Mario Demuro, docente di diritto costituzionale nell’ateneo cagliaritano e direttore scientifico del master, ha illustrato la struttura del corso. «Le lezioni toccheranno quattro aree: giuridica, economica, psicologica e sociologica. I dati dello scorso anno sono davvero incoraggianti. Dieci le università che hanno partecipato al progetto, quindici le amministrazioni coinvolte nelle attività di stage, altissima la percentuale degli studenti (il 90%) che hanno frequentato per tutta la durata del corso. Il master - ha ricordato Demuro - è stato selezionato come master di rilevanza nazionale».
 Anche quest’anno, è quasi certo, tra i docenti ci saranno nomi importanti del mondo accademico e politico. «Bobbio - dice il direttore - così come Bassanini, che già lo scorso anno diedero il loro contributo».
 Tra le materie che faranno parte della didattica frontale ci saranno diritto costituzionale, amministrativo, europeo, commerciale, informatica giuridica e ancora project management, economia e organizzazione aziendale. Nell’area psicologica verrà affrontato il tema delle tecniche di negoziato per la pubblica amministrazione. «Come si arriva a un accordo di programma - sintetizza il professor Demuro - o a una conferenza di servizi».
 Si tratterà, dunque, a fine corso, di capire che esistono di fatto diversi livelli di governo e che questi possono funzionare bene se c’è tra loro un regime di collaborazione. «L’acqua, i rifiuti, la tutela dell’ambiente - aggiunge ancora Demuro - sono argomenti dei quali si occupano diversi soggetti istituzionali. Ci sono più relazioni che devono essere messe in rete perché la comunità ne tragga beneficio».
 
Pagina 6 - Nuoro
Numero chiuso per studenti già laureati 
NUORO. Il numero dei posti disponibili è fissato da un minimo di venti a un massimo di trenta. Possono partecipare gli studenti laureati in scienze giuridiche (classe 31), scienze dei servizi giuridici (classe 02), scienza dell’amministrazione (classe 19) ed equiparate. Milleseicento le ore in totale, suddivise tra lezioni frontali, seminari, stage, lavori di gruppo e project work.
 Le domande dovranno essere presentate entro il 18 ottobre agli sportelli della segreteria post lauream della cittadella universitaria di Monserrato, strada statale 554, bivio per Sestu, o spedite per raccomandata all’Università degli studi di Cagliari, segreteria post lauream, via Università, 40 - 09124 Cagliari. L’eventuale prova di ammissione al master si svolgerà a Nuoro, il 23 ottobre alle 16, nel Consorzio per la promozione degli studi universitari della Sardegna centrale, in via Salaris 18. (na.co.)
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Sardegna
Apre a Cagliari il centro per la raccolta e la conservazione del sangue cordonale 
C’è la banca delle placente 
Fonte di cellule staminali saranno utili nei trapianti 
Centri trasfusionali e punti nascita cardini del sistema 
CAGLIARI. Tra un anno nei reparti di ostetricia dell’isola le partorienti riceveranno un foglio dove esprimere il consenso alla donazione del sangue cordonale, contenuto nella placenta, dove si trova un certo numero di cellule staminali utili oggi nei trapianti sul midollo e, domani, nella cura di malattie quali l’infarto (nel figlio della donna donatrice, per esempio). Non sarà un foglio sconosciuto quello che l’operatore addestrato porterà davanti alla mamma presa da mille emozioni: in ogni punto nascita della Sardegna, per tempo, le future madri verranno informate su questa donazione diventata possibile anche nell’isola. Scopriranno che si tratta di un gesto indolore ricco di buone conseguenze. Per esempio le mamme, portatrici assieme al marito di malattie ereditarie, una volta partorito un figlio sano, nella prospettiva di avere altri figli che potrebbero invece presentare quella malattia, con la donazione del sangue cordonale cosiddetta dedicata (che deve essere autorizzata dall’istituto superiore di sanità), potranno sperare di dare un aiuto importante alla guarigione definitiva del bimbo meno fortunato.
 Le cellule staminali, è noto, hanno caratteristiche che appaiono straordinarie: in parole molto povere hanno la capacità di tornare indietro nel livello di differenziazione e trasformarsi in altro tessuto, come quello per esempio che è stato «rovinato» dalla malattia. La Regione ha deciso ci promuovere anche in Sardegna l’allestimento della banca del sangue cordonale, l’incarico di studiare il progetto è stato affidato a Carlo Carcassi, responsabile del centro di riferimento regionale per i trapianti di organi, tessuti e cellule, l’organizzazione e la gestione della banca saranno il risultato della collaborazione istituzionalizzata (che si sta cercando) tra centri trasfusionali, centri trapianti, ematologie e centri di riferimento. Il progetto costerà 800 mila euro, in Italia ci sono già 16 banche e quella sarda nasce su binari tecnico-scientifici definiti, compresa l’adesione obbligatoria alla rete «Grace» (gruppo raccolta e amplificazione cellule ematopoietiche). Non è stata una forzatura la banca per la Sardegna: Carcassi (che è ordinario di Genetica medica all’università di Cagliari) spiega come lo stesso ministero della salute abbia invitato ogni regione ad aprire una banca del genere sia per allargare le donazioni sia per disporre di una riserva di cellule staminali adulte che potranno tornare utili nel panorama della ricerca internazionale, una volta che le leggi nazionali verranno uniformate sugli stessi valori etici e deontologici.
 Il 10 per cento dei trapianti di cellule staminali ematopoetiche (capaci di produrre sangue), alternativa al trapianto di midollo osseo, viene fatto con il sangue cordonale conservato nelle banche italiane. Attenzione, perché non tutte le placente possono essere donate: finora il 70 per cento delle donazioni sono state scartate causa malattie trasmissibili dalla madre o scarsità di cellule, ecco un altro motivo per allargare le donazioni possibili.
 Il progetto è a buon punto: c’è la sede (un’ala del centro trapianti di midollo osseo dell’ospedale Binaghi), la Asl 8 lavora alla gara d’appalto per attrezzare i locali, i medici specialisti in ematologia (tali devono essere) sono già andati in altre banche accreditate per formarsi, a giorni partirà il personale che si occuperà della raccolta del sangue cordonale, del trasporto e della manipolazione. Per molti operatori dell’isola non sarà una novità: fino a sei anni fa all’ospedale Microcitemico si raccoglieva il sangue placentare e così a Sassari e a Nuoro, tutto a opera degli ematologi. Il lavoro pionieristico si è fermato perché i tempi non erano maturi: conservare le placente imponeva costi considerati eccessivi e mancava un’organizzazione generale in grado di rendere davvero diffusa e utile l’intera attività.
Alessandra Sallemi
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 23 - Sassari
Terza edizione
«Donne, politica e istituzioni»: il corso si tinge di celeste 
Silvia Sanna
SASSARI. La terza edizione si tinge di celeste. Al corso “Donne, politica e istituzioni”, organizzato dalla facoltà di Scienze politiche, quest’anno prenderanno parte cinque “infiltrati” speciali: uomini che hanno chiesto di partecipare al ciclo di lezioni nelle quali la componente rosa è dominante. La questione delle pari opportunità in politica, evidentemente, è un tema che riguarda tutti e supera le divisioni tra i sessi. La provocazione porta la firma degli organizzatori del corso, in particolare del responsabile scientifico Antonietta Mazzette. Per la terza edizione si è scelto di riservare ai maschietti il 10 per cento dei posti disponibili (complessivamente 100). Solo cinque uomini hanno presentato la domanda e sono stati ammessi di diritto. Una valanga, invece, le richieste al femminile: oltre 170. Per cercare di accontentare il maggior numero possibile di aspiranti corsiste, si è deciso di accogliere 44 domande in più. I partecipanti saranno 144, esattamente quanto i posti disponibili nell’aula magna di Scienze politiche (al Quadrilatero di viale Mancini), dove si terranno le lezioni. L’attestato finale sarà però rilasciato solo ai primi 100 corsisti, così come previsto nel bando ministeriale. E per ottenerlo dovranno sudare parecchio: superare i test in itinere e quello finale e dimostrare di avere partecipato ad almeno l’80 per cento delle lezioni. C’è da scommettere che gli assenteisti saranno pochissimi. Il corso, nato per favorire e promuovere l’ingresso delle donne in politica, ha conquistato fama anche oltre il confine della provincia: tante le iscritte provenienti da Cagliari, dalla Gallura, dal Nuorese. Persone disposte a sobbarcarsi spese di viaggio e di alloggio pur di non mancare all’appello.
 Il corso prenderà il via lunedì 9 alle 16 nell’aula magna dell’Università centrale. Dopo i saluti del rettore Alessandro Maida, introdurrà i lavori Antonietta Mazzette. Presiederà Virgilio Mura, preside della facoltà di Scienze politiche. Le lezioni andranno avanti sino al 16 novembre e si svolgeranno dal lunedì al giovedì dalle 15 alle 19.
 Il piano didattico prevede un ciclo di 24 ore di lezioni dedicate al tema “Donne e politica”, 16 ore su “Dinamiche e tecniche della comunicazione in pubblico”, 24 su “Comunicazione pubblica e politica”, 16 dedicate alle istituzioni dell’Unione europea, 10 ore sulle istituzioni dello Stato e le autonomie degli enti. La chiusura del corso è affidata a Simonetta Sanna, consigliere regionale che affronterà il tema Donne, politica e istituzioni.
 Nella sua terza edizione, il corso non gode del contributo ministeriale. Si regge sulle sole forze dell’Ateneo ma può contare anche sull’aiuto che arriva dall’amministrazione comunale di Olbia.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari
La «Biblioteca» arriva fino a Stoccarda 
Il centro di documentazione e ricerca di Cargeghe nato un anno fa 
La struttura si dedica al libro sardo, è collegata anche con le università di Lettere di Sassari e tedesche 
CARGEGHE. Ad un anno dalla sua inaugurazione «Biblioteca di Sardegna», nata per iniziativa dell’associazione «Inedita, centro studi di documentazione linguistica e culturale», è in grado di fare un bilancio già ricco e soprattutto interessante, della sua molteplice ed intensa attività di ricerca e promozione della cultura sarda. «Biblioteca di Sardegna» è una polivalente struttura archivistica interamente dedicata alla produzione libraria isolana.
 Il risultato è che oggi la struttura è diventata punto di riferimento prezioso e qualificato per quanti operano nei settori della ricerca e della documentazione linguistica e culturale sarda. L’occasione per la sua nascita è venuta per caso dall’incontro con un americano che intende restare anonimo, sposato con una donna di Bortigiadas, che ha messo a disposizione dell’associazione circa duemila libri «sardi», tra i quali opere di notevole pregio. Poi l’evoluzione è andata in crescendo sino alla inaugurazione della «Biblioteca di Sardegna», avvenuta il 30 luglio del 2005 alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura Pilia. Oggi l’ente vanta l’inserimento nel circuito delle biblioteche nazionali (aderisce all’Associazione italiana biblioteche e all’Associazione «Nati per leggere») è accreditata a svolgere attività di tirocinio formativo agli studenti della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Sassari, ha un rapporto di collaborazione con l’Università di Stoccarda, dove è attivo un lettorato di lingua e civiltà sarda, ha inoltre un rapporto di collaborazione con numerose personalità del mondo della cultura. Strumento importante attraverso cui si concretizzano queste collaborazioni è la rivista «Librosardo», edito da Laterza e diretto da Corrado Piana, una pubblicazione bimestrale, coordinata dalla «Biblioteca», che intende «apportare un contributo alla crescita del dibattito culturale regionale» e proporsi come «osservatorio privilegiato per l’approfondimento di temi inerenti l’editoria in Sardegna attraverso il confronto tra i suoi più attivi protagonisti, quali editori, librai e bibliotecari». Tra le operazioni più interessanti che sono state portate a termine c’è quella del recupero dell’opera del noto musicista e compositore sardo Lao Silesu, la cui produzione pianistica è stata oggetto di «una pionieristica operazione di anastatica digitale» promossa dal Centro studi Saser e dalla «Biblioteca di Sardegna», che permette di salvaguardare per il futuro i manoscritti e di rendere più facilmente accessibili i testi. A questo si aggiunge la pubblicazione del libro, curato da Roberto Piana, «Lao Silesu Un sardo a Parigi». Altro compositore oggetto di attenzione è stato Ennio Porrino di cui, sulla collana Sardinnia dell’Università di Stoccarda, è stato pubblicato, a cura di Giuanne Masala, il libretto del dramma musicale in tre atti «I Shardana», rappresentato solo a Napoli nel 1959 e poi a Cagliari nel 1960. Francesca Santoru, presidente onorario dell’associazione «Inedita», annuncia inoltre per il prossimo novembre l’uscita del Dizionario enciclopedico della letteratura sarda (dal 1300 ad oggi), 336 pagine di schede biografiche e bibliografiche curate dal direttore di Biblioteca di Sardegna Corrado Piana. Ma per il quarto numero di «Librosardo» di prossima uscita, anticipa la presidente di Inedita Giovanna Santoru, è pronto lo scoop: nell’abbazia tedesca di Ottobeuren sono stati ritrovati 12 dipinti di Jacopo Amigoni ispirati a riconoscibili paesaggi sardi. Ne parlerà la studiosa Sabine Enders.
Pietro Simula 
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 39 - Cultura e Spettacoli
Da oggi a Sassari due giornate di studio su architettura e ambiente 
Un mondo più sostenibile 
Tra sviluppo e rispetto degli equilibri dell’ecosistema 
Paola Pittaluga
Il tema della tutela e della conservazione dell’ambiente è sicuramente tra quelli più dibattuti in campo mondiale e rappresenta una sfida per la costruzione di un mondo più sostenibile che coinvolge tutta l’umanità.
 Il dibattito disciplinare evidenzia soprattutto il fatto che la sostenibilità debba essere l’esito di un processo adattativo e incrementale, non determinabile a priori per via tecnica, ma pensabile e praticabile solo al livello locale: si tratta quindi di un concetto/obiettivo che deve essere contestualizzato anche attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti collettivi e l’interazione tra sapere esperto e quello non esperto.
 La sostenibilità è inoltre una questione etica. Se la si affronta riponendo fiducia nella sola capacità del sistema economico mondiale di sostenersi tramite un consumo non regolamentato delle risorse naturali, ci si basa su una concezione tecnocentrica e debole della sostenibilità, che Antony Giddens definisce della “modernità radicale” in cui si assume un atteggiamento fideistico verso le capacità umane di ragionamento, miglioramento e apprendimento dall’esperienza, di riflessione sull’azione e di controllo delle azioni altrui rispetto ai rischi di compromissione ambientale.
 Da una visione e un approccio al problema ecocentrico, basato sull’autolimitazione dell’attività umana e sull’utilizzo delle risorse naturali, deriva invece una concezione forte della sostenibilità, che richiede quella solidarietà globale a cui ci invita Zygmunt Bauman assumendo un’etica intergenerazionale: occorre prendersi cura della Terra perché nessuno può pensare di abbandonare gli altri a se stessi, senza abbandonare se stesso.
 Questi temi sono oggetto di riflessione in occasione delle convegno «Casa 2006 - Convegno architettura, sostenibilità, ambiente», che si terrà a Sassari, oggi e domani, nella la sala conferenze della Camera di Commercio, e durante il quale sarà possibile visitare la mostra sui lavori dei giovani architetti norvegesi, curata dall’Associazione giovani architetti di Ferrara e presentata da Andrea Boz e Simone Mantovani.
 Primo evento di largo impatto organizzato dalla Facoltà di Architettura dell’Università di Sassari e dall’Istituto nazionale di bioarchitettura Sardegna sezione di Sassari, «Casa 2006» è dedicato al progetto sostenibile alle varie scale, da quella «macro», territoriale e urbana a quella più piccola del quartiere e dell’edificio.
 Durante le due giornate di lavori interverranno illustri professionisti e studiosi, esponenti di diversi filoni di ricerca: Stefano Capolongo, Luigi Centola, Dennis Dollens, Antoni Ferran, Giovanni Maciocco, João Ferreira Nuñes, Ignasi Pérez Arnal, Matheos Santamouris, Ugo Sasso, Bruno Sauer, Christian Schaller, Margo Soler Torrens, Francesco Spanedda.
 Riferendosi allo specifico contesto ambientale dell’area mediterranea, sia attraverso una riflessione teorica, sia attraverso esperienze progettuali, saranno presentate le prospettive di organizzazione dello spazio e dell’architettura orientate alla sostenibilità, alla costruzione di rapporti coevolutivi tra trasformazione dello spazio e ambiente, e le strategie attraverso cui conseguire concreti obiettivi di tutela ambientale e qualità di vita. Il comnvegno pone la realtà locale a confronto con alcuni tra i filoni culturali più attivi a livello internazionale che perseguono obiettivi di tutela e valorizzazione ambientale, socio-economica e culturale. Un importante momento di incontro, dunque, per valutare criticamente la validità delle teorie e l’applicabilità delle pratiche fornendo a progettisti, amministratori, studenti, e a tutti coloro che lavorano nel campo delle trasformazioni territoriali e dei progetti di sviluppo opportuni strumenti di orientamento.

Questionario e social

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