Venerdì 13 ottobre 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 ottobre 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 9 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna

 
  
1- L’Unione Sarda
Cronaca Italiana - Pagina 9
Lo studio fatto da ricercatori di Genova e Verona
Celiachia, la proteina Vp7 rotavirus è uno dei responsabili della malattia
Genova. La proteina «Vp7» del rotavirus, un microrganismo responsabile dell'enterite dei bambini, col quale il 90% degli italiani nella propria vita è entrato in contatto, può, nei soggetti geneticamente predisposti, scatenare la celiachia. A scoprire la possibile causa della malattia, che nel nostro Paese ha un'incidenza stimata di un soggetto ogni 100-150 persone, sono stati i ricercatori del Gaslini di Genova e dell'Università di Verona. Ma, avvertono gli scienziati, tentare di immunizzarsi contro la celiachia vaccinandosi contro il rotavirus col vaccino messo a punto di recente ed ora in commercio, potrebbe avere un effetto boomerang, in linea teorica potrebbe cioè innescare la malattia. I soggetti geneticamente predisposti a sviluppare la celiachia producono infatti anticorpi diretti contro la proteina «Vp7» del rotavirus. Quindi, per ottenere una soluzione efficace, sulla scorta di questo studio, occorrerebbe un vaccino geneticamente manipolato contro il «rotavirus» e privo della componente proteica «Vp7». La ricerca, che è già disponibile on-line e che sarà pubblicata sulla prestigiosa rivista PLoS Medicine a fine mese, è stata presentata ieri in una conferenza stampa dal direttore scientifico del Gaslini Lorenzo Moretta e da Antonio Puccetti del Laboratorio di Immunologia clinica e sperimentale dell'istituto pediatrico, uno degli studiosi che in collaborazione col professor Claudio Lunardi e la dottoressa Giovanna Zanoni dell'Università di Verona ha condotto il lavoro durato due anni e realizzato su due campioni, da 60 e 200 soggetti, tutti celiaci
  
 
2- L’Unione Sarda
Esteri - Pagina 10
Nobel al turco Pamuk e ai diritti civili
È un premio contro «l'idea dello scontro tra civiltà»
I pronostici sono stati rispettati. Lo scrittore turco Orhan Pamuk, impegnato per i diritti civili, ha vinto il premio Nobel per la letteratura.
Il riconoscimento per la letteratura allo scrittore arrestato per aver denunciato lo sterminio della minoranza etnica
New YorkUn premio contro l'idea «più perniciosa» degli ultimi 25 anni: l'idea dello scontro tra Est e Ovest, dello scontro delle civiltà. Così Orhan Pamuk, nel primo commento a caldo sul premio Nobel per la letteratura che gli è stato attribuito ieri a Stoccolma. Pamuk si trova a New York come visiting professor alla Columbia University ed è stato svegliato dall'annuncio del Nobel. «Sapevo che oggi sarebbe stato il giorno», ha detto lo scrittore di Istanbul, Neve e Il mio nome è Rosso. L'annuncio del Nobel allo scrittore turco nella capitale svedese è stato salutato da un fragoroso applauso: «Fantastico» ha commentato Pamuk che ha definito però il premio che gli è stato attribuito «un riconoscimento ambito, ma anche un fardello per la Turchia, per il carattere delicato e politico della sua opera». Un anno fa lo scrittore aveva però sminuito l'importanza del Nobel. L'opera di Pamuk si impernia nell'interazione tra culture e civiltà: «Il mito della contrapposizione tra Est e Ovest, è una delle idee più pericolose e orrende degli ultimi 25 anni. È un'idea che ha contribuito a produrre lo scontro delle civiltà» ha detto lo scrittore, secondo cui, al contrario, «le culture e le civiltà del mondo si mescolano e la sua città, Istanbul, ai margini dell'Europa ma differente, vicina ma altra, è il simbolo e la testimonianza di questo mescolamento». Pamuk, che ha studiato alla Columbia dal 1985 al 1988, è a New York dalla scorsa primavera, quando ha inaugurato il Convegno mondiale del Pen, associazione di letterati che dagli Anni Venti si batte per la libertà di espressione. In quell'occasione, affiancato da Samuel Rushdie, aveva spezzato una lancia contro la guerra in Iraq, ma anche contro l'intolleranza e i fondamentalismi che soffocano la libertà di espressione. Qualche mese prima Pamuk era stato prosciolto dall'accusa di «vilipendio all'identità turca» per aver parlato apertamente del genocidio degli Armeni. L'America dei giornali si era mobilitata giusto alla vigilia di una nuova tappa di negoziati per l'ammissione della Turchia nell'Ue. Pamuk rischiava fino a tre anni di prigione. La sua colpa: «Aver pubblicamente denigrato l'identità turca». La frase che aveva messo Pamuk nei guai in un'intervista a un giornale svizzero («30 mila turchi curdi sono stati uccisi qui, e pure un milione di armeni. Quasi nessuno ne parla. Provo a farlo io») era apparsa «mite per un pubblico americano», aveva commentato il Washington Post definendo «vergognoso» il processo allo scrittore e facendo del caso Pamuk un simbolo della battaglia per le libertà di espressione. Polemico anche il New York Times, secondo cui le accuse contro Pamuk violavano gli standard della libertà di espressione, «pre-requisito chiave per l'ammissione della Turchia nella Ue».
 
 
3 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Due importanti novità per gli studenti nel prossimo triennio accademico 
Accordo tra Università e Banco di Sardegna, via libera alle «tasse facili» e ai prestiti d’onore 
Cagliari. Novità su tasse e prestiti per gli studenti dell’Università dopo la firma di tre convenzioni tra il rettore Pasquale Mistretta e il presidente del Banco di Sardegna Antonio Sassu. Nella prima si concorda il pagamento delle tasse per il triennio 2006/09, con possibilità di una proroga, e vengono ampliate le modalità di versamento: con il bancomat, il Rid, on line e mediante bonifico bancario. Il Banco si impegna a fornire agli studenti una carta PagoBancomat prepagata «Karica» attivabile con cento euro. La seconda convenzione riguarda i prestiti d’onore (UniPrestito), sempre sul triennio accademico 2006/2009. Il progetto - approvato dal ministero dell’Università - è cofinanziato dall’Ateneo di Cagliari, dalla Regione e dal Miur. Per lo studente il Banco di Sardegna può attivare una linea di credito pari a 5000 euro per anno, fino a un massimo di tre anni. La convenzione si riferisce alle carte di credito e carte prepagate e disciplina i rapporti tra l’università e il Banco in merito all’utilizzo delle stesse come strumenti di pagamento da parte di alcune specifiche figure dell’ateneo (direttori dipartimento ecc.). «Abbiamo sottoscritto un pacchetto di fondamentali novità per gli studenti - ha detto il rettore Mistretta - e gli stessi, dopo qualche incertezza, hanno potuto toccare con mano l’efficacia dell’accordo col Banco di Sardegna. Siamo convinti che la sinergia tra università e Banco possa rappresentare un primo passo per l’ampliamento delle risposte da dare alla popolazione studentesca. E in questo accordo - ha proseguito il rettore - intravedo anche un nuovo corso per la ricerca di base e applicata. Un corso - ha spiegato - che deve coinvolgere il tessuto imprenditoriale e produttivo, gli enti pubblici e in particolare la Regione». Dal canto suo, il presidente del Banco di Sardegna, Antonio Sassu, ha messo l’accento su due aspetti regolati dalle nuove convenzioni: «il pagamento delle tasse agli studenti è stato reso molto più semplice e ciò, almeno indirettamente, favorisce gli studi. In secondo luogo, alcuni presidi ci chiedevano un rinforzamento del prestito d’onore, in particolare per le lauree specialistiche e i corsi di specializzazione».
 

 

4 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
STAGE - Ricerca sottomarina
Cagliari. Oggi, alle 16 nell’aula magna della facoltà di Ingegneria in piazza D’Armi, si terrà la presentazione di uno stage di assistenza alla ricerca presso la sede del Centro per la ricerca sottomarina della Nato (Nurc) nel golfo di La Spezia. I posti sono destinati a studenti iscritti ad un corso di laurea, laureati o iscritti ad un master o ad un dottorato in discipline come fisica e oceanografia o con competenze in aree di tipo tecnologico, ingegneristico, matematico e informatico strettamente pertinenti alle attività del Nurc.
PRECISAZIONE- Ricerca su insetti
CAGLIARI. Il lavoro di ricerca sulla presenza in provincia di insetti nocivi è stato svolto in parte dal Dipartimento di Biologia Sperimentale (Sezione di Genetica) e in parte dal Dipartimento di Biologia Animale ed ecologia, relativamente alle specifiche competenze delle due strutture, dell’Università di Cagliari. La precisazione arriva da Annalisa Marchi, docente nel Dipartimento di Biologia sperimentale, in merito all’articolo “Zanzara tigre, in città nessun pericolo per la salute”, pubblicato sul giornale di ieri. (s.z.)
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Consegnate le borse di studio a undici universitari modello
CAGLIARI. Undici borse di studio da duemila euro ciascuna per altrettanti studenti modello dell’Università di Cagliari. Frutto di un’iniziativa della «Direzione per l’orientamento e l’occupazione» del primo ateneo sardo, il «Premio all’eccellenza» è stato assegnato dal rettore Pasquale Mistretta. Accanto al numero uno dell’Università anche Luigi Sotgiu, funzionario della direzione per l’orientamento e l’occupazione. «La finalità di questo premio all’eccellenza - ha spiegato Sotgiu - è quella di rafforzare il rapporto tra università e territorio. Ma abbiamo i fondi anche per un altro premio che andrà alle migliori tesi suggerite dalle aziende sarde». Soddisfazione anche da parte di Pasquale Mistretta: «E’ un primo e importante passo per creare una rete di attenzione da parte degli enti pubblici e privati verso i laureati, anche con finalità di ricerca». Il premio è andato a quegli studenti che, laureatisi nell’anno accademico 2005-2006, si sono distinti per il voto finale e per le tante lodi sul libretto. Undici in tutto, con una netta prevalenza femminile (8 donne). La borsa di studio è andata a Piera Paganelli e Valentina Sanna (Biologia sperimentale); Nicoletta Schintu, Simona Mura e Maria Teresa Ferretti (Chimica e tecnologie farmaceutiche); Simone Secchi e Paolo Pintus (Ingegneria elettronica); Paolo Pani (Fisica); Anna Puddu (Psicologia); Daniela Mascia (Biologia Marina); Valeria Fadda (Bioecologia applicata).
 

6 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Master della facoltà di Lettere sulle risorse geografiche sarde 
Cagliari. Partirà il prossimo novembre, se sarà raggiunto il numero minimo di dieci iscritti, il nuovo master di secondo livello di 1200 ore in Risorse geografiche della Sardegna organizzato dalla facoltà di Lettere dell’Università. Il master verrà realizzato in conformità agli obiettivi indicati nella legge regionale 26 del’97 sulla valorizzazione della lingua e la cultura sarda. Il corso, che riconosce ai partecipanti 70 crediti formativi distribuiti nell’arco di dodici mesi, si propone di formare operatori capaci di rilevare le individualità geo ambientali del territorio sardo e di leggere le loro potenzialità in quanto suscettibili di essere valorizzate anche a fini economici e occupazionali. La didattica, improntata a un approccio multidisciplinare che spazia fra gli ambiti umanistici, politico-economico e naturalistico, sarà orientata ad affinare le conoscenze acquisite durante gli studi universitari con aggiornamenti teorici, metodologici e di contenuto. Il master, diretto dal professor Antonio Loi, prevede l’attivazione di 20 insegnamenti tenuti da docenti provenienti dalle diverse aree disciplinari. Sarà articolato in 280 ore di attività didattica «frontale», 20 ore di laboratorio di cartografia topografica, 20 ore di laboratorio Gis e telerilevamento. Prevista anche una fase di verifica sul territorio degli approcci teorici, «per un numero di ore deciso dai singoli docenti».


7 - La Nuova Sardegna
Pagina 14 - Cagliari
DRAGON BOAT 
Medaglia d’oro ai campionati universitari 
Cagliari. Continua il momento magico dei Dragonauti, finora sempre tra i protagonisti delle manifestazioni nazionali e internazionali di dragon boat, l’imbarcazione con la prua e la poppa a forma di drago che ricalca l’antica canoa cinese. Due gli exploit degli atleti della società di Su Siccu guidata da Alessandra Cugurullo: uno ai campionati italiani Master che si sono disputati a Firenze, e uno ai mondiali universitari che si sono svolti in Cina. Nelle acque dell’Arno il team cagliaritano ha conquistato la medaglia d’argento sulla distanza dei 200 metri, specialità nella quale ha mancato d’un soffio quella di bronzo.
 Contemporaneamente, a Pechino due atlete dei Dragonauti Gruppo Basilea sono salite sul primo gradino del podio ai campionati universitari. Si tratta di Valentina Amorino e Carla Oppo, che hanno composto l’equipaggio misto con il quale hanno vinto la medaglia d’oro sulla distanza dei 5000 metri e quella d’argento nei 500. Per Valentina Amorino (che esordì nel 2001 ai mondiali di Filadelfia con due medaglie d’argento), e Carla Ivana Oppo si tratta del terzo oro conquistato in Cina: poco meno di due anni fa, infatti, l’atleta cagliaritana fece parte della rappresentativa veneziana che partecipò ai mondiali universitari che si svolsero a Tianijn, sempre in Cina, dove vinsero due ori. Della spedizione azzurra fecero parte, oltre Valentina Amorino e Carla Ivana Oppo, anche Anna Scanu e Alessandra Spanu, le quali si affermarono come quest’anno sia nella distanza dei 5000 che in quella dei 500 metri. Memorabile la finale dei 500 metri, dove le universitarie italiane batterono al traguardo con quattro secondi di distacco il team cinese. (s.c.)


8 - La Nuova Sardegna
Pagina 27 - Sassari
Quei ritratti dei rettori 
Gli ultimi ritratti realizzati da Franco Farina - molto apprezzati dal mondo della cultura - sono quelli dei rettori dell’Università, ora esposti nel salone adiacente all’aula magna. Un’opera importante sia per il pregio artistico, sia per il suo valore documentale, che tornerà sicuramente utile alle future generazioni.
Già in passato Farina si fece ammirare per altri ritratti diventati famosi: erano le caricature di alcuni personaggi popolari che, per via dei loro volti rubizzi, dei nasi fuori misura e delle grandi orecchie a sventola erano talvolta oggetto di scherzi bonari da parte dei sassaresi, che tuttavia manifestavano nei loro confronti affetto e benevolenza. Quei ritratti ebbero un successo incredibile in città e ancora oggi molte copie sono appese alle pareti di uffici e botteghe.
Ma Farina non è solo un ritrattista. Conoscerlo è una sorpresa: si scopre un artista geniale e versatile, che ama impegnarsi in vari i campi dell’arte: dalla scultura al disegno, alla pittura, all’acquarello, all’affresco, alla fusione e lavorazione dei metalli. Davanti alla sua casa, a qualche chilometro dalla città, ha innalzato un portale simile a quelli che nell’Ottocento si aprivano sui viali delle ville e dei casali dell’agro. E il giardino che circonda l’edificio dà l’idea di un laboratorio all’aria aperta.
Lo sguardo si posa subito su un masso monumentale di trachite bruna, sul quale l’artista ha abbozzato un bassorilievo. Più avanti, una meridiana sulla roccia, navicelle votive, un Redentore in marmo a grandezza naturale, statue in poliuretano, lavori in ferro, attrezzi agricoli restaurati e perfettamente funzionanti. Desta curiosità e interesse anche lo studio pieno di dipinti a olio, calendari, modelli di domus de janas, bozzetti di murales, disegni di portali e di donne e uomini in costume, progetti per abbellire ville, edifici pubblici e antiche chiese. Insomma, una produzione grafica, scultorea e pittorica da fare invidia a chiunque. Farina, è evidente, ha un grande talento. Ogni cosa, ogni visione, ogni situazione la ritiene degna di essere raffigurata, in qualunque modo. Scultura, pittura e disegno per lui non hanno segreti. Si cimenta in ogni campo con successo. E da ogni parte gli giungono apprezzamenti e consensi. Anche dalla penisola, dove si trovano molte sue opere. In questi giorni, per esempio, ha consegnato due ritratti a olio di Papa Woityla a una chiesa di Pesaro. E altri lavori destinati a varcare il mare sono in corso di realizzazione. Da tempo quest’artista poliedrico progetta di allestire una grande mostra in città. Sarebbe davvero un evento straordinario.
Galleria Arte Spazio (via Principessa Maria 29). Domani alle 18 s’inaugura una mostra di tele, chine e tecniche miste di Riccardo Romani.
Osidda. Domani di apre una una collettiva di Maria Antonietta Carta, Luigi Orani e Turi Spada.
 

9 - La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
Cultura, tradizione e lavoro
Un convegno sulla valorizzazione del territorio 
Sassari. Bisogna puntare sulle tradizioni peculiari e la cultura locale, che con la giusta valorizzazione possono diventare un bene economico oltre che culturale, e uno sbocco occupazionale per i giovani laureati. Parole di Maria Margherita Satta, presidente del corso di laurea in Beni Culturali della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Sassari, che con l’intervento: «Beni culturali e identità territoriale, prospettive di sviluppo» ha dato il via nell’aula magna dell’Università al convegno internazionale «Cultura e sviluppo del territorio», che si conclude oggi nella facoltà di Lettere e Lingue.
Una relazione, quella di maria Margherita Satta, che ha messo subito in evidenza l’obiettivo dell’incontro, organizzato e promosso dall’Università, e dipanatosi in tre intensi giorni di interventi e dibattiti, rivolti agli addetti ai lavori e alle istituzioni, presenti all’inaugurazione nelle persone della presidente della Provincia di Olbia-Tempio Pietrina Murrighile e gli assessori alla Cultura delle due province del Nord Sardegna: Sergio Mundula e Elena Burrai. Mentre è toccato ad Attilio Mastino, pro rettore vicario e a Giuseppe Meloni, preside della facoltà di Lettere, fare gli onori di casa.
Cultura uguale lavoro, quindi, visto che la Sardegna possiede beni archeologici museali e etno-antropologici in alcuni casi unici, ma poco valorizzati. Le esperienze realizzate in Europa (come nella regione spagnola della Castilla La Mancha), nella penisola (Pompei, la Valle dei Templi di Agrigento o la Toscana) e in alcune zone della Sardegna, dimostrano che le strade della valorizzazione dei beni culturali per produrre ricchezza e lavoro sono concretamente perseguibili, a patto però di individuare i percorsi adatti alla nostra realtà geografica, storica e culturale e collegare le iniziative private che nascono nel territorio con i programmi delle amministrazioni.
Dalla loro razionalizzazione e dalla strutturazione in sistema nasceranno sicuramente effetti proficui, come l’aumento dell’occupazione dei giovani laureati, l’allungamento della stagione turistica, e il coinvolgimento di parti del territorio, come quelle lontane dal mare.
Fabio Fresu

Questionario e social

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