UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 21 settembre 2006

Giovedì 21 settembre 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 settembre 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 10 articoli della testata La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 19
Brotzu. Per il caso del fegato dirottato a Roma si aspetta l’esito dell’inchiesta interna
Pochi anestesisti, trapianti a rischio
In organico solo tre specialisti: costretti a turni massacranti
Per la carenza di personale anestesista saltati altri interventi. In un’occasione l’ospedale costretto a chiamare uno specialista da Torino
All’ospedale Brotzu i conti non tornano. Il caso del trapianto di fegato saltato per la mancanza di un anestesista lo ha fatto emergere nella sua drammaticità: gli anestesisti sono pochi. Una situazione che, quest’anno, si è presentata almeno un’altra volta, facendo volare altrove il fegato da trapiantare. E che, in un’altra occasione, è stata riparata con l’arrivo, in fretta e furia e ben pagato, di un anestesista da Torino. la carenzaGli anestesisti specializzati in trapianti al Brotzu sono esattamente tre. Costretti a turni massacranti e con un obbligo: essere sempre reperibili. Il chirurgo che opera, suo sacrosanto diritto (come conferma Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti), al momento del trapianto, ne vuole due. Se uno dei medici specializzati è in ferie e capita che un altro abbia un qualsiasi problema, la frittata è fatta. Insomma la coperta è corta. Il problema sembra dunque il personale carente. l’inchiestaImpossibile però ottenere risposte e chiarimenti dal Brotzu. È stata avviata l’inchiesta interna per capire cosa sia accaduto e di chi siano le responsabilità: dunque bocche cucite in attesa della sentenza. reazioni«Un caso grave». I commenti sull’episodio sono tutti di condanna. «Dobbiamo capire - spiega Ugo Pilia, della Cgil sanità - se si tratta di un problema di carenza di personale o di un’errata gestione nella turnazione di lavoro degli anestesisti. In ogni caso si tratta di un fatto increscioso perché riguarda la salute delle persone. Per questo chiederemo spiegazioni alla direzione sanitaria». Pilia evidenzia la carenza di anestesisti nel sistema ospedaliero cagliaritano. Sulla stessa linea Guido Deidda, della segreteria provinciale della Cisl sanità: «C’è una crisi effettiva. La figura dell’anestesista è sempre più richiesta. La Regione e l’Università dovrebbero investire in questa direzione». la asl 8L’azienda sanitaria fa sapere che gli anestesisti nel territorio della Asl 8 sono 101. Non c’è un’emergenza, anche se le richieste non mancano: cinque verranno soddisfatte, con tre assunzioni a Isili e due al Santissima Trinità di Cagliari. Per le altre bisognerà attendere. perplessità«Difficile capire cosa sia accaduto al Brotzu. Un ospedale di questo livello è abituato ad affrontare numerose emergenze». Gigi Mascia, segretario regionale dell’Associazione sindacale medici dirigenti (Asmd), non riesce a darsi una spiegazione: «Una criticità che deve far riflettere. Stiamo parlando della salute delle persone e non si può essere inefficienti». la polemica«Anziché lanciare accuse contro il personale, l’assessore regionale alla Sanità dovrebbe assumersi le proprie responsabilità». È l’attacco portato dai consiglieri regionali di An, Antonello Liori e Mario Diana.
Matteo Vercelli
 
Cronaca di Cagliari Pagina 19
Il caso
Corsi di laurea: i tagli della Regione
Il 5 ottobre termineranno la specializzazione quattordici anestesisti. Personale rarissimo, prenotato da tempo in vari ospedali: sei dovrebbero trovare collocazione al Policlinico (in rianimazione), gli altri nei presidi di Oristano, Nuoro e Isili. Un corso di laurea, quello di anestesia, attivo nelle facoltà di Medicina di Cagliari e Sassari che negli ultimi anni sta subendo forti tagli. «L’anno scorso - spiega Gabriele Finco, direttore della scuola di specializzazione - le borse di studio furono quattordici: sette statali e sette regionali. Dopo i tagli della Regione, quest’anno le borse regionali saranno due. All’inizio doveva essere solo una, ma, vista la forte richiesta, il preside di Medicina ne ha trasferita una da un altro corso». I primi contratti sono spesso a tempo determinato. «Sono così richiesti - spiega Finco - che ricevo telefonate da primari che mi chiedono quando concluderanno il corso di laurea». Un problema sollevato anche dai sindacati: «Non è possibile - commenta Oriana Putzolu della Cisl - che le Università non siano messe nelle condizioni di formare figure professionali richieste urgentemente dal mondo del lavoro». (m. v.)
 
 
2 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 17
Giurisprudenza. Coda infinita anche per avere un certificato di laurea
Tutti in fila disperatamente per iscriversi in facoltà
Ci risiamo: come ogni anno, immatricolarsi alle facoltà di Giurisprudenza e Scienze politiche può arrivare a costare anche cinque ore di fila alla segreteria di via Nicolodi. E in questi giorni l’affluenza dei giovani è da capogiro. Una coda che spesso arrivava fino ai giardini esterni della facoltà. «Il problema si era verificato anche la settimana scorsa, ma sembrava normale amministrazione - racconta Marco Solinas, 25 anni, al secondo mandato come rappresentante degli studenti di Giurisprudenza - ma ora, anche solo per avere un certificato di laurea, bisogna aspettare dalla mattina al pomeriggio. Siamo nella settimana di punta, perché il termine ultimo per presentare le nuove iscrizioni è il 30 settembre». Gli uffici sono aperti per immatricolazioni, passaggi di corso, revisioni o certificazioni sulla carriera universitaria, certificati di laurea, rinunce agli studi, richiesta piani di studio di studenti del vecchio ordinamento, riconoscimento crediti. «Quest’anno si sperava di risolvere il problema con l’immatricolazione attraverso il sito dell’università - aggiunge Solinas - ma di fatto non si è risolto nulla perché comunque la firma dello studente va depositata in segreteria. E, in ogni caso, sono tanti i ragazzi che ci hanno segnalato malfunzionamenti alla procedura online». Un disservizio generato da diversi fattori: «Nello stesso locale convivono gli uffici delle due segreterie - spiega Solinas - ognuna col suo personale e un suo sportello. Questi, però, devono sobbarcarsi un carico di lavoro di novemila studenti, considerando che in Giurisprudenza ci sono circa cinquemila iscritti e quattromila in Scienze politiche«. Gli orari di apertura sono dalle 9 alle 12. «Ma per venire incontro a più persone possibile, i dipendenti proseguono anche oltre. Capita, quindi, che non se ne vadano prima delle 15». Una lamentela che non è rivolta agli impiegati: «C’è una carenza di organico che obbliga a sopportare carichi di lavoro eccessivi rispetto al numero di lavoratori. I disagi sono per tutti: studenti e addetti alla segreteria». Una soluzione? «Potrebbe bastare poco: giusto un aumento di personale, magari anche solo di due persone. Se non se non fosse possibile assumerne nuove unità lavorative, si potrebbero recuperare da altri reparti. Inoltre bisognerebbe separare fisicamente le due segreterie».
Stefano Cortis
 
3 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 13
Da oggi a Cagliari confronto internazionale tra esperti
Pesticidi e alimenti, arrivano i dati
"Pesticidi negli alimenti e nell’ambiente": è il tema del congresso internazionale in programma oggi (dalle 9.15) e domani a Cagliari, alla Banca Cis. Organizzato dalla facoltà di Farmacia dell’Università di Cagliari e dal Centro regionale agrario sperimentale per la Sardegna (in sinergia con le principali associazioni di ricerca europee), l’incontro permetterà lo scambio di conoscenze sui pesticidi tra ricercatori, produttori agricoli e istituzioni. Nella due giorni si parlerà anche dell’attività della Ue in materia di sicurezza alimentare. Verranno esposti i risultati dei controlli dei pesticidi in Europa, in Italia e in Sardegna. Il comitato organizzatore è rappresentato da Paolo Cabras (dipartimento di Tossicologia dell’Università di Cagliari), Marco Trevisan (Università Cattolica di Piacenza), Antonio Valverde (Università di Almeria, Spagna) e Mario Lendini (Cras).
 
4 – L’Unione Sarda
Cultura Estate Pagina 35
Mostre, concerti e visite guidate
Beni culturali in festa, un week end di iniziative
Visite guidate nelle chiese, ingresso gratuito nei musei e biglietti ridotti per i siti archeologici, concerti nella sala della Biblioteca universitaria di Cagliari, una mostra (nel museo dell’Arciconfraternita dei santi Giorgio e Caterina, in via Gemelli a Cagliari) con percorsi tattili per ciechi e interpreti a disposizione dei sordomuti: sabato e domenica saranno, in tutta Europa. Ieri, a Cagliari, Sandra Violante, della Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici, ha illustrato le iniziative principali in programma nel sud dell’Isola. La prima, in programma alle 10 di sabato nell’aula magna del Dipartimento di Architettura dell’università di Cagliari (via Corte d’appello) è un convegno dedicato alla progettazione sostenibile del paesaggio rurale, nel corso del quale verranno presentati i risultati di una ricerca avviata un anno e mezzo fa. «Abbiamo privilegiato un approccio interdisciplinare», ha spiegato Daniela Serra, «coinvolgendo i dipartimenti di Architettura, Scienze della Terra e Ricerche economiche e sociali». Gioca d’anticipo la Soprintendenza archivistica per la Sardegna, che insieme all’associazione Dimore storiche italiane dà appuntamento già per domani (ore 18,30) a Suelli, a Casa Ruda: oltre all’edificio, di sicuro pregio architettonico, ci sarà da ammirare la mostra dell’archivio della famiglia Ruda, che comprende 24 mila documenti che, come hanno spiegato Marina Valdès e Giuseppina Usai, vanno dal 1520 al 1946 e riguardano sia l’amministrazione delle tenute che un interessante fondo Sanjust di San Lorenzo, famiglia cui apparteneva Lorenzo Giuseppe Sanjust Vivaldi, che fu procuratore generale della regina Maria Teresa d’Asburgo e le cui carte offrono squarci della vita di corte. Merita di essere segnalata anche la proposta della Biblioteca universitaria di Cagliari, che resterà aperta per il week end e porterà la musica fra i libri: sia con una mostra di splendidi volumi editi dalla Ricordi nei primi decenni del Novecento, sia proponendo tre concerti. Il primo, sabato alle 20, sarà realizzato in collaborazione col Teatro Lirico («Una collaborazione destinata a proseguire nel tempo», ha sottolineato Giorgio Salis) e avrà per protagonista un pianista di caratura internazionale come Sandro De Palma (che suonerà Schumann, Schubert e Chopin). Sabato, a partire dalle 19,30, recital delle pianiste Cecilia Curti e Silvia Cadelano e il concerto dell’Hot club jazz quintet. (m. n.)
  
5 – L’Unione Sarda
Cultura Estate Pagina 35
Bambini fuori dal coma, la ricerca di una nuova vita
La scommessa della riabilitazione nell’età evolutiva Mario Silvetti: «A volte i medici non bastano»
Quelli che sono rimasti invalidi dopo un incidente stradale; quelli che lo sono dalla nascita, per cause genetiche o altri motivi; e ancora le vittime di insufficienze respiratorie; gli autistici. Sono bambini, adolescenti, giovani. Usciti dalla Rianimazione, devono affrontare una nuova battaglia: quella per riconquistare le abilità perdute. Dal punto di vista fisico, certo: magari per curare una broncopolmonite o le piaghe da decubito. Ma anche sotto il profilo psicologico: ed è qui che diventano fondamentali il coinvolgimento della famiglia, i rapporti umani, il reinserimento sociale anche attraverso l’arte, la musica, lo sport: «A volte i medici non sono sufficienti», sorride Mario Silvetti, pediatra in pensione dopo una vita trascorsa nelle corsie, già promotore di un’associazione dal nome significativo ("Ritorno alla vita"). È stato lui a chiamare a raccolta i pediatri sardi per fare il punto sulla "Riabilitazione globale nell’età evolutiva" insieme ad alcuni fra i massimi esperti del settore. Fra domani e sabato, nella sala conferenze del centro di spiritualità "Santa Maria Goretti", a Donigala Fenughedu, vicino a Oristano, vicino alla chiesa della Madonna del Rimedio, il problema verrà sviscerato nella sua complessità: non bastasse il sottotitolo del congresso ("Tra spirito e corpo") a testimoniare l’impegno a non confinare la discussione agli aspetti prettamente clinici c’è anche la scelta di aprire i lavori, domattina alle 10, con una tavola rotonda condotta dal giornalista Tonino Oppes. «Un esperto di informazione e non un addetto ai lavori», sottolinea Silvetti, presidente del congresso insieme a monsignor Vincenzo Curreli, Giovanni Maria Sanna e Salvatore Puledda, rispettivamente presidente e direttori generale e sanitario della fondazione "Nostra Signora del Rimedio". «La scelta del luogo è significativa», prosegue Silvetti: «Accanto alla sede del congresso si trova il centro di Cura e Riabilitazione "Santa Maria Bambina", il primo aperto in Sardegna, alcuni anni fa, per accogliere i pazienti che uscivano dalle Rianimazioni». Il segno di una sensibilità nuova, dopo decenni in cui, sul fronte della riabilitazione, l’Isola era priva di strutture («E del resto - annota il pediatra cagliaritano - non capitava, come oggi, di vedere una donna priva delle gambe diventare campionessa olimpica di tiro con l’arco»). L’iniziativa fu della Diocesi di Oristano: «Ristrutturati i locali dove negli anni Cinquanta venivano ricoverati i poliomielitici - ricorda Silvetti - la nuova struttura è stata affidata alla fondazione "Nostra signora del rimedio"». Dopo vari convegni dedicati ai vari aspetti della riabilitazione, quest’anno la scelta è caduta sul problema specifico dei pazienti in età evolutiva: «Ed è qui che entro in scena io», sorride il primario. «Per anni, dopo le dimissioni dalla Rianimazione li portavano da me in Pediatria, i pazienti. E mica solo bambini. È che non si sapeva dove mandarli». Conosce il problema di prima mano, Silvetti. E ha deciso di chiamare ha raccolta tutti i pediatri: «È importante diffondere quanto più possibile la cultura della riabilitazione». Dopo la tavola rotonda, intorno a mezzogiorno, monsignor Angelo Bazzari, presidente della fondazione Don Gnocchi, una delle più importanti in Italia, in questo settore, terrà una lettura magistrale sull’ "Approccio etico nella riabilitazione del bambino". Dopodiché, nel pomeriggio, si partirà con le relazioni: tutte dedicate, nel primo giorno, alle varie cause di invalidità infantile e giovanile (ipotonia, patologie cromosomiche, difetti congeniti, anossia, autismo, traumi cranici), ma anche al ruolo del pedagogista e del terapista nella riabilitazione dei pazienti in età evolutiva. Fra i relatori di sabato, Silvetti sottolinea la presenza di Adriano Ferrari: «Direttore, a Reggio Emilia, di una struttura di terzo livello (il che equivale a dire alta specializzazione) per la riabilitazione da patologie disabilitanti infantili, ma anche direttore del centro per la spina bifida (una malattia terribile: chi ne soffre ha la spina dorsale aperta, con conseguente esposizione del midollo e paralisi degli arti inferiori e degli sfinteri) e della scuola universitaria di specializzazione in Medicina fisica e riabilitazione a Modena, Ferrari è un punto di riferimento per chi si occupa di questi argomenti in Italia». Si annunciano di sicuro interesse le relazioni previste per la seconda giornata di lavori: si parlerà del ruolo della famiglia nel progetto riabilitativo, di arteterapia e musicoterapia, del ruolo dello sport, per poi concentrarsi su alcune patologie che causano invalidità particolari, come quelle legate all’insufficienza respiratoria acuta e cronica, e sulle relative tecniche di riabilitazione. Ne parlerà, in particolare, Alberto Lissoni, che ha diretto l’Unità di medicina fisica e Rianimazione di Costamasnaga, in Lombardia. Marco Noce
  
6 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 47
Proposta di Mario Bruno
Ospedali a 5 stelle? «Si può fare con fondi privati»
Sarà a cinque stelle il futuro degli ospedali algheresi. L’idea è di cedere al miglior offerente le due strutture sanitarie, il Marino e il Civile, per trasformarle in camere a rotazione d’uso e centri benessere. Con i soldi dei privati, poi, si potrebbe realizzare un unico grande ospedale, moderno ed efficiente. Il consigliere regionale di Progetto Sardegna Mario Bruno ne è convinto. Un nosocomio nuovo di zecca è possibile «attraverso lo strumento del project financing: gli imprenditori mettono a disposizione i finanziamenti ? dice ? ottenendo in cambio le due strutture». Sulla stessa linea il coordinamento dei Giovani Uniti: «Siamo in parte d’accordo ? spiega Christian Mulas, segretario del movimento ? ma ritengo che solo il Marino possa essere utilmente destinato a diventare una struttura ricettiva, mentre l’ospedale Civile, una volta restaurato, potrebbe accogliere la sede di un importante polo culturale fatto di l’Università e l’Istituto Alberghiero, comprese le sedi distaccate». Il dibattito sul destino dei due ospedali si è aperto, non a caso, in queste ultime settimane. La giunta di Marco Tedde è infatti impegnata nella predisposizione del Puc e occorre definire fin da ora la destinazione urbanistica delle strutture sanitarie, in modo che, se le si vorrà far diventare alberghi, non sia poi necessaria una variante. «Alghero ha il vantaggio di possedere due edifici appetibili sotto il profilo turistico ? spiega il consigliere di Progetto Sardegna ? ed è per questo motivo che abbiamo avanzato l’ipotesi del project financing». Il Civile, sorto negli anni Sessanta, è quello che soffre maggiormente di problemi strutturali e ridotta disponibilità di spazi. Negli anni sono cresciuti i servizi, ma non le superfici. Alla vigilia dei lavori di potenziamento del reparto di cardiologia, si discute ancora se non sia il caso di costruire un edificio ex novo piuttosto che rattoppare l’esistente. «Una soluzione concreta sarebbe quella di vendere l’ospedale Marino in modo da realizzare i fondi necessari per costruire un nuovo nosocomio ? commenta Mulas, il segretario di Giovani Uniti ? Alghero avrebbe finalmente una struttura ospedaliera capace di accogliere le esigenze della popolazione locale dell’interland e offrire in un unico presidio tutti i servizi di assistenza sanitaria».  L’onorevole Bruno pensa anche all’eventualità di dotare il nuovo ospedale di foresteria, negozi e ristoranti. Sull’argomento, hanno deciso di promuovere una assemblea pubblica. Caterina Fiori
 
7 – L’Unione Sarda
Quartu S.Elena Pagina 22
L’esperto L’architetto Sanna: «Mancano i soldi? No, è scarsa cultura»
Le studia da anni, le case, «perché osservandole puoi capire molto se non tutto di una comunità e di un luogo». Antonello Sanna è il direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Cagliari: «Non vengono lasciate a metà per un semplice problema di soldi: si tratta spesso di grandi palazzine che potrebbero avere una camera in meno e una facciata dipinta in più». Questo "regno del non finito" «accomuna tutto il Sud Italia ed è nato in un periodo in cui la ricchezza improvvisa portò a costruire molto e male. Oggi mi pare che inizi un lentissimo ripensamento». È più che altro un problema culturale: «Mentre prima nei nostri paesi nessuno si sarebbe sognato di lasciare la casa a metà e di sfidare così il giudizio negativo dei compaesani, oggi ci dimentichiamo che se la nostra casa è brutta, rende brutta la via e la città in cui viviamo. La nostra casa appartiene alla città oltre che a noi». (m.m.)
 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Cagliari
Congresso internazionale domani e sabato organizzato dal Centro Santa Maria Bambina 
Riabilitazione pediatrica dopo il coma 
ORISTANO.  Una persona su tre colpita dal coma ha un’eta compresa tra 0 e 15 anni. Il 70 per cento dei pazienti riprende attività di coscienza, ma molti di questi pazienti manterranno gravi disabilità. Nonostante ciò, il 30% col tempo riesce anche a riprendere le normali attività, ad andare a scuola e a laurearsi. Questi temi saranno affrontati nel corso del IV congresso internazionale “La riabilitazione globale nell’età evolutiva” promosso dal Centro di Cura e Riabilitazione Santa Maria Bambina.
Il congresso, al quale parteciperanno i più illustri studiosi di medicina pediatrica italiani e stranieri, si terrà domani e sabato nella sala congressi del “Centro di spiritualità Nostra Signora del Rimedio” a Donigala Fenughedu. Il congresso, sarà aperto da Giovanni Maria Sanna, direttore generale dell’Ospedale Santa Maria Bambina di Oristano, centro di riabilitazione specializzato nell’assistenza abilitativa e riabilitativa dei malati in stato di coma.
In accordo con la definizione di salute dell’Organizzazione mondiale della sanità (“Stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”), si affronterà il tema della riabilitazione globale nell’età pediatrica, un tema particolarmente sentito in Sardegna dove è ancora insufficiente la rete riabilitativa che cura i bambini colpiti da disabilità legate all’età evolutiva.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Oristano
Un libro per scoprire i siti archeologici 
Andreina Zichi
ORANI. Effettuare un censimento completo dei monumenti archeologici del territorio di Orani. Questo l’obiettivo principale che il gruppo archeologico Archè si è prefisso in questi anni, e che ha portato alla realizzazione, con il patrocinio del Comune e della Comunità montana, di un libro, “Orani. Archeologia e territorio”, presentato sabato scorso all’auditorium comunale, alla presenza dell’assessore alla Cultura Pasqualina Borrotzu e del presidente della Cm Peppino Mureddu. Il libro nasce dalla tesi di Chiara Chisu (nella foto), ventisettenne nuorese, laureata in Lettere classiche all’università di Sassari, e si compone di due parti.
 La prima è costituita dall’analisi del territorio, delle sue caratteristiche morfologiche e delle culture che in esso si sono susseguite, dal Neolitico recente all’Età romana; mentre la seconda comprende il catalogo dei monumenti con le schede che ne raccolgono i dati fondamentali e la descrizione. Al testo è allegata anche una cartina che consente di individuare l’esatta collocazione dei siti esaminati. Dall’indagine è emerso un patrimonio archeologico che comprende 69 monumenti, tra domus de janas, nuraghi, tombe di giganti, dolmen, menhirs, villaggi nuragici, fonti sacre e alcune aree in cui sono stati rinvenuti materiali di superficie. «È una grande soddisfazione aver portato avanti questo lavoro - afferma la dottoressa Chisu - e spero che ciò possa servire non solo a far conoscere alla comunità locale e al grande pubblico questi monumenti, ma anche a attivare forme di tutela, così da evitarne il degrado o la distruzione». L’opera riveste una notevole importanza documentaria in quanto, prima di questo censimento, le uniche notizie relative al territorio erano costituite da citazioni bibliografiche o da pubblicazioni legate esclusivamente all’età nuragica e, in particolare, a siti importanti come quello di Nurdòle, su cui si trova l’omonimo nuraghe. «Siamo molto soddisfatti di aver contribuito a realizzare questo libro - ha affermato Peppino Mureddu - perché è caratterizzato non solo dal rigore scientifico, ma anche da una notevole passione che lo differenzia da tante altre pubblicazioni».
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 35 - Cultura e Spettacoli
E’ stato presentato ieri mattina a Cagliari il programma regionale della «Settimana dei Beni culturali» 
Alla scoperta dei segreti della Sardegna 
Dal paesaggio rurale alle visite gratuite alle biblioteche e agli archivi 
Ad Alghero aperto il villaggio nuragico di Sant’Imbenia, al Museo Sanna «Tutti pazzi per Didone» 
Di Sabrina Zedda
 CAGLIARI. C’è un pezzo di Sardegna dimenticato che attende d’essere rilanciato: è quello fatto dalle campagne e dai paesaggi agropastorali interni, quel patrimonio rurale preziosissimo, ma troppo spesso lasciato da parte a tutto vantaggio delle questioni legate alle zone costiere. Lo sviluppo è ancora possibile? E se sì, può avvenire nel rispetto di quella “sardità” di cui anche queste zone sono testimonianza? Temi che saranno toccati sabato a Cagliari, nell’aula magna del dipartimento d’Archittettura della facoltà d’Ingegneria, in una conferenza dal titolo “Strumenti e metodi per la progettazione sostenibile del paesaggio rurale”, incontro inserito nell’ambito degli appuntamenti delle Giornate europee del patrimonio, che per tutto il fine settimana renderanno fruibile (in gran parte gratuitamente) una vasta mole di quello che è il patrimonio artistico e culturale dell’isola.
 L’incontro organizzato nel dipartimento d’Architettura (previsto per le 10) vuole essere un po’ tra gli appuntamenti clou di questa nuova edizione della manifestazione. E nonostante l’attualità delle tematiche che s’andranno a toccare, «il tutto è stato pensato in tempi non sospetti», giura Daniela Serra, tra le anime del progetto. Progetto che è poi una ricerca dell’università cagliaritana, partita nel 2004 - sabato ne saranno appunto illustrati i risultati - in cui il sistema rurale della Sardegna viene sviscerato e analizzato da tre punti di vista: quello socio-economico, con uno studio del dipartimento di Ricerche economico e sociali della facoltà di Scienze politiche, quello architettonico, con la ricerca del dipartimento d’Architettura, quello scientifico analizzato dal dipartimento di Scienze della terra (facoltà di Scienze). Un incontro cui sono invitati anche i rappresentanti delle istituzioni, Regione prima di tutti.
 Ad inaugurare la serie d’appuntamenti, coordinati dalla Direzione regionale per i Beni culturali, sarà il giorno prima, alle 18.30, un altro pezzo da novanta: l’apertura, a Suelli, della mostra “Archivi nelle dimore storiche: Casa Ruda”. Si tratta di 24 mila documenti dal 1560 al 1946 relativi alla famiglia Ruda e a quelle ad essa imparentate, dichiarati dieci anni fa di «notevole interesse storico».
 Sparse per l’isola ad attendere i visitatori ci saranno numerose altre iniziative di qualità. La Biblioteca universitaria di Cagliari ospiterà ad esempio un’esposizione di volumi della Ricordi, la casa editrice fondata nel 1808, editrice di alcuni tra i più importanti operisti dell’epoca, come Rossini e Bellini. Sempre a Cagliari lo spazio espositivo San Pancrazio ospiterà la mostra “Incontriamo la Liguria in Sardegna”. A Carbonia sono previste visite interattive nella Miniera di Serbariu, mentre ad Iglesias sarà possibile passeggiare per il Parco geominerario. A Nuoro in occasione delle due giornate sarà aperta la Sala studi dell’Archivio di Stato, mentre a Oristano tre le iniziative in programma c’è una mostra, nell’Archivio di Stato, dedicata alla carriera scolastica di Antonio Gramsci.
 Fitto calendario d’appuntamenti anche nel Sassarese: ad Alghero sono previste visite guidate nel villaggio nuragico di S. Imbenia, mentre nel museo nazionale Sanna di Sassari domenica alle 21 l’appuntamento è con il teatro di prosa di “Tutti pazzi per Didone... La regina di Cartagine tra la storia, la musica e la letteratura”. Impossibile elencare tutte le iniziative, segnalate però sul sito sardegna.beniculturali.it e sul quello del ministero. Numero verde: 800/991199.

Questionario e social

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