UniCa UniCa News Rassegna stampa Martedì 5 settembre 2006

Martedì 5 settembre 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 settembre 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 11 articoli delle testate L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, il Sardegna. ANSA, Sardegna Oggi

  
1 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 9
L’intervista. Oggi ad Alghero convegno con il ministro delle Politiche agricole, profondo conoscitore della realtà sarda
«L’isola punti sull’agroalimentare»
De Castro: produzioni innovative anche per il pecorino
Per valorizzare turismo e agroalimentare, per il ministro, servono imprese coraggiose e istituzioni più in sintonia
«L’Italia e la Sardegna hanno due grandi risorse economiche, agroalimentare e turismo. Per valorizzarle servono imprese che abbiano voglia di scommettere e istituzioni che, a tutti i livelli, quelle imprese sostengano». A indicare la strada è il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro, che oggi sarà ad Alghero (ore 10, tenute Sella & Mosca) all’assemblea-convegno sul tema "Pecorino romano Dop tra tradizione e innovazione: la nuova sfida al mercato". Ma, ministro, con meno di 60 centesimi per un litro di latte ovino, l’agricoltura sarda non andrà da nessuna parte. «Intanto si deve riuscire a cambiare il metodo. Il prezzo, si sa, lo fa il mercato. Vanno inseriti contratti di qualità anche per il latte ovino». È stato un errore puntare troppo sul Pecorino romano e quindi sul Nord America piuttosto che sulla diversificazione? «Dieci anni fa, quando insegnavo all’Università di Sassari, già si parlava di diversificazione. È necessario, oggi più di ieri, puntare sui nuovi gusti del consumatore. Il Pecorino romano? I mercati degli Stati Uniti e del Canada sono ancora una risorsa troppo preziosa per rischiare di perderla, magari a vantaggio di produzioni di scarsa qualità e che tentano di copiarci. Combattiamole con la qualità, sui costi la partita è persa in partenza». L’isola ha tre formaggi Dop, ma il valore aggiunto è dilapidato, lei ne faceva cenno, anche dall’agropirateria. «A livello di accordi commerciali, al Wto di Ginevra, a fine giugno, insieme alla collega Emma Bonino, abbiamo spinto per il riconoscimento fuori dalla Ue dei marchi. Nel testo finale se ne parla, è un passo avanti». Non può bastare. «Fermo restando che l’agropirateria va perseguita, io dico che dobbiamo giocare d’anticipo. Più efficace delle norme può essere una campagna istituzionale nei grandi mercati di consumo, per far capire che questo è vero, l’altro è falso. Ci sarà tutto il mio appoggio per iniziative che, con il prodotto, promuovano e valorizzino il territorio che c’è dietro». Biologico: la Sardegna era prima per superficie coltivata, ma finiti gli aiuti... «La riduzione è servita a lasciare sul campo solo chi ci crede, magari in realtà che possono conciliare produzioni biologiche e un turismo selezionato». La riforma dello zucchero ha condannato anche Villasor, ma la strada alternativa dell’agroenergia parte in salita. «La riforma è stata un disastro, ma andava fatta. Certo, si poteva gestire meglio, applicandola gradualmente. Ci sono comunque spazi interessanti con la filiera delle colture energetiche. Regione per regione, insieme ai sindacati, vanno trovate le soluzioni, non lasciate il ministro con il cerino in mano». Però, non si chiudono i contratti sulle colture "non food". «Bisogna spingere, puntando a una soddisfazione che sia per tutti. Attenti, però: l’industria potrebbe anche andare avanti da sola, operando altre scelte». Vino: la Ue foraggerà gli espianti ed è pronta a legalizzare i trucioli: si torna indietro? «Attenzione a non creare falsi problemi. È un’occasione per far crescere ancora il vino italiano nel mondo, entrando in concorrenza diretta, anche sul prezzo, con le produzioni australiane o cilene. Il vino non è fatto solo di grandi vitigni Docg e Doc. Ciò non toglie che la riforma vada riscritta, incentrandola sulla competitività della produzione vinicola europea». La Regione vuole far costruire nuove case rurali solo a chi ha un’azienda con almeno 10 ettari: cosa pensa? «Ho necessità, per rispondere, di approfondire. Dico però che le aree rurali sono una risorsa straordinaria dell’isola, anche per incrementare l’agriturismo di qualità». Parma, Verona, Torino, Bologna, Bra, Cesena. C’è spazio per una grande fiera dell’agroalimentare anche nell’isola? «Fiere ce ne sono già troppe. Valorizziamo il sistema-Italia e, sull’agroalimentare, lavoriamo in sinergia». Lei in Sardegna è di casa ma, dopo sei anni, torna da ministro. Con quali consigli? «Innanzitutto, torno con il grande affetto che mi lega ai sardi e al territorio. Mettete un po’ di sale nella miscela esplosiva che è l’agroalimentare. Da valorizzare a 360 gradi. La Sardegna è anche, ma non solo, pecorino».
Emanuele Dessì
 
2 - L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 14
Riforma. Il disegno di legge del ministro Fioroni passerà al vaglio del Parlamento
Esame di maturità: torna il commissario esterno
Un nuovo esame di maturità, l’innalzamento dell’obbligo scolastico, la scomparsa della figura del tutor. Sono le principali linee guida del processo che sta seguendo la riforma della scuola proposta dal ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni. Cambiamenti ancora in corso, anche se si manterrà come punto fermo l’autonomia didattica e organizzativa con il Piano dell’offerta formativa (Pof). obbligo scolastico In classe dai 3 ai 16 anni, ma senza anticipi generazionali per la scuola dell’infanzia. Questo uno degli aspetti che riguarda l’innalzamento dell’obbligo scolastico. tutor addioUna delle novità principali rispetto alla riforma Moratti è la scomparsa del tutor. I compiti assegnati a questa figura rientreranno nell’attività, nelle funzioni e nell’orario di servizio di tutti gli insegnanti e saranno svolte in base all’autonomia scolastica. Cambia anche il portfolio: ogni forma di documentazione riferita al percorso degli alunni potrà essere utilizzata dalle scuole a fini educativi, ma non potrà avere una valenza pubblica e amministrativa. la maturità Dopo l’esame di terza media, un documento darà conto delle competenze dello studente attraverso giudizi particolareggiati. Ma è l’esame di maturità a cambiare pelle, con un ritorno al passato e al commissario esterno. Il disegno di legge è stato accolto in modo positivo dai sindacati (Cgil, Cil e Uil di categoria) e ovviamente dalle forze politiche di centrosinistra che sostengono il governo. Dall’altra parte cori contrari, che rientrano nella normale diatriba politica. Il ministro Fioroni ha precisato comunque che il nuovo esame di maturità entrerà in vigore subito, non appena il parlamento avrà approvato la legge. Dunque dall’anno scolastico che inizierà, in Sardegna, il 14 settembre. Verrà così ripristinato il giudizio di ammissione agli esami, mentre per la certificazione del superamento dei debiti formativi, sarà necessario un assestamento di tre anni. Università Per evitare il consueto salto nel vuoto che porta al mondo universitario, la proposta di Fioroni prevede un rapporto diverso fra scuola e università, con la presenza di docenti degli atenei nelle classi durante l’ultimo anno delle superiori. studenti eccellenti La legge approvata dal Consiglio dei ministri precede inoltre un fondo di 5 milioni di euro per premiare gli studenti eccellenti.
  
3 – L’Unione Sarda
Lavoro e Opportunità Pagina 12
Stanziamenti ministeriali e di "Yes" che ha indetto il bando
Crescono i fondi per borse di studio
La domanda di sussidi economici per frequentare l’Università cresce anche in Italia: nel 2005 le aziende regionali per il diritto allo studio hanno erogato 139.113 borse contro le 133.714 del 2004 (fonte Miur), circa il 4% in più. Le borse sono state cofinanziate dal ministero per l’Università che l’anno scorso ha incrementato il fondo per le borse passando da 144.208.000 a 147.092.000 euro. Questi dati emergono da un’indagine di Yes (Youth educational support), associazione no profit che eroga borse di studio in Italia e all’estero. In linea con i risultati della ricerca, Yes ha deciso di destinare agli universitari italiani circa 60 borse di studio per l’anno accademico 2006-2007, per un totale di circa 70.000 euro. Il bando sarà aperto dal primo ottobre al 30 novembre 2006; le domande saranno valutate dagli operatori di Yes in base alla necessità economica degli studenti e al merito scolastico. Di durata annuale, le borse potranno essere rinnovate in funzione dei risultati scolastici conseguiti. La richiesta delle borse sarà gestita solamente via Internet, sul sito www.youtheducationsupport.org.
 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Sardegna
Coinvolta nel progetto Ue l’università di Cagliari 
Un computer simulerà l’economia dell’Europa 
Di Roberto Paracchini
CAGLIARI. Metti assieme alcuni ingegneri elettronici, diversi informatici e qualche economista, e ottieni un progetto per realizzare un simulatore dell’economia europea. Si tratta, in pratica, di una sorta di gioco di ruolo in cui i soggetti sono i Paesi della comunità e il governo di Bruxelles. Solo che, in questo caso, da diversivo di società, lo studio pretende di diventare uno strumento operativo. Ipotesi a cui ha creduto anche la Comunità europea che ha finanziato la ricerca, iniziata ufficialmente dal primo settembre, con due milioni e centomila euro, di cui 255mila andranno all’università di Cagliari (che fa parte del progetto).
Dieci sono i centri internazionali coinvolti, tra cui quello del Nobel per l’economia Joseph Stiglitz (nella foto) della Columbia University: tutti coordinati dal docente di ingegneria elettrica a Genova, Silvano Cincotti, originario di Calasetta. In italia, oltre a Cagliari e Genova, è stato coinvolto anche un gruppo di informatici di Ancona. Partecipano poi ricercatori americani, inglesi, tedeschi, francesi e turchi che possiedono, tra l’altro, uno dei più potenti calcolatori del mondo. Aspetto, questo, determinante per controllare le interazioni delle migliaia di agenti simulati: dalle azioni delle banche a quelle delle industrie, dai lavoratori agli investitori, dai consumatori alle leggi del settore ecc.
«Noi - spiega Luigi Concas che, assieme a Michele Marchesi, fa parte del dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica che partecipa al progetto - contribuiamo allo studio con particolari ricerche sui software». La rivista Nature ha recentemente pubblicato uno studio detto Lux-Marchesi, dai nomi degli autori, che propone un modello di simulazione dei mercati finanziari “giocando” con gli elementi che li influenzano: dagli eventi sociali ai disastri naturali, solo per citarne alcuni. La scommessa del nuovo progetto è più ambiziosa, ma «noi pensiamo che il modello possa essere approfondito e applicato a uno scenario economico», spiega Concas.
Al di là dell’astrattezza degli studi che queste ricerche comportano e che si basano su modelli già esistenti (come gli studi di Benoit Mandelbrot sulla matematica dei frattali), i risultati sono anche molto concreti. Esistono, ad esempio, due società di consulenza finanziaria, una italiana e una inglese, che operano utilizzando il modello Lux-Marchesi. «Il nostro obiettivo - continua Concas - è creare uno strumento per chi opera nel mercato economico europeo: pemettendo di disegnare con più precisione gli scenari possibili di determinate scelte».
La ricerca deve essere terminata in tre anni.
Intanto dal gruppo di Cagliari è nata un’altra costola che opera nel settore della ricerca-sviluppo: la società FlossLab srl, la prima spinoff universitaria locale (che ha la funzione di stimolare nuove iniziative) che opera nei sistemi informativi.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
PROTOCOLLO 
Azienda mista, tavolo tecnico e poi la nomina del manager 
CAGLIARI. Azienda mista, due anni dopo la firma del protocollo che impegnava Regione e Università a creare l’ospedale universitario, niente è stato fatto e, secondo gli ultimi impegni presi dall’assessore regionale alla sanità, entro breve (forse già la prossima settimana) dovrebbe nascere il tavolo tecnico per avviare l’operazione. Accanto a questo il protocollo prevedeva una commissione che monitorasse l’applicazione del protocollo. L’insediamento del tavolo è indispensabile perché l’organismo deve entrare subito nel vivo dei problemi: partendo dalla legge che finalmente ha recepito la riforma Bindi deve definire l’azienda mista, riconoscere le strutture che devono passare nella nuova entità, stabilire il ruolo di queste strutture. Il passo successivo molto atteso anche se del tutto prematuro è la nomina del direttore generale superata la quale è ragionevole pensare che le cose marceranno spedite. Dove sta l’urgenza di costituire l’azienda mista? Nella necessità di riorganizzare didattica, assistenza e ricerca dell’Università, la Sardegna è l’unica regione che ancora non ha dato nuova struttura alle sue facoltà di medicina. E’ anche una questione economica: la Regione diventerebbe più impegnata nel gestire la formazione delle nuove leve.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Sardegna
Investimenti, buono l’appeal dell’isola 
Ottavi nella graduatoria nazionale secondo l’osservatorio Siemens-Ambrosetti 
di Alfredo Franchini
CAGLIARI. Il sistema economico sardo ha tutte le carte in regola per crescere. È quanto emerge dall’Osservatorio Siemens-Ambrosetti che ha messo a punto un modello per calcolare la capacità di attrarre investimenti stranieri. Lo studio è stato presentato ieri durante il workshop Ambrosetti che si è tenuto a Cernobbio. La Sardegna, per le potenzialità messe in campo, si piazza all’ottavo posto.
 L’isola è, invece, quindicesima in graduatoria se si considera l’andamento degli otto fattori chiave utilizzati dagli analisti dello Studio Ambrosetti per misurare efficienza e attrattività del territorio. I fattori sono: 1) la percentuale sul Pil di investimenti in ricerca e sviluppo; 2) gli investimenti fissi lordi; 3) l’indice di infrastrutture economiche; 4) il Pil pro capite; 5) il rapporto tra impiegati pubblici e la popolazione, 6) percentuale di laureati in materie scientifiche sul totale; 7) rapporto fra sofferenze e impieghi bancari; 8) durate media di un processo civile. La classifica è dominata da Piemonte e Lombardia, seguite da Emilia, Veneto e Trentino.
 La Sardegna viene premiata soprattutto per la scelta di puntare sulla ricerca e l’innovazione. In realtà tutto il Mezzogiorno risulta poco attraente e poco produttivo per le grandi società estere tanto che, in valori assoluti, su 5421 multinazionali che hanno sede in Italia solo 256 hanno scelto il Sud. E la Sardegna che, secondo lo studio Ambrosetti, nel periodo tra il 2000 e il 2004 si è piazzata al 15º posto per i flussi di investimenti diretti esteri, si è avvantaggiata della presenza di grandi aziende straniere a Portovesme e nella chimica.
 Resta poi il basso tasso degli investimenti in valori assoluti se, a fronte di una media europea di 900 dollari stranieri per abitanti in Italia non supera i 264 e al Sud si arriva a 16. Nonostante il dato positivo c’è da registrare la perdita di appeal per gli investitori esteri nelle province: Sassari scende al 57º posto nel 2006 e perde 15 posizioni in un anno; Oristano sprofonda in fondo alla classifica (91º posto) e perde due posizioni mentre Cagliari scende al 45º posto dal 42º dell’anno precedente. L’unico dato leggermente positivo lo registra Nuoro che guadagna una posizione rispetto al 2005 e Il presidente della Confindustria, Gianni Biggio, afferma: «La Sardegna viene confermata leader tra le regioni del Sud come si osservava da tempo. È evidente che viene premiata la serietà del lavoro sardo, il clima sano in cui si opera, la professionalità: occorre mettere in campo strategie precise e mirate per migliorare e non lasciarsi sfuggire l’opportunità». La posta in palio è alta e non si misura solo con l’entità degli investimenti ma con gli effetti che saranno prodotti nell’occupazione, nell’acquisizione di tecnologie, nel marketing territoriale.
  
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Brevi
MASTER A SCIENZE POLITICHE
CAGLIARI. Il master della facoltà di Scienze politiche dell’ateneo di Cagliari si propone di promuovere la formazione e qualificazione di esperti nei problemi del governo e dell’amministrazione pubblica locale, che siano in grado di gestire e valorizzare le risorse culturali e locali in Sardegna, secondo le finalità previste dalla legge regionale 26 del 1997 per la tutela e la valorizzazione di lingua e cultura sarda. Possono presentare domanda i dipendenti della pubblica amministrazione da almeno 5 anni in possesso del diploma di laurea.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Nuoro
Santa Lucia capitale della Festadelmare 
SANTA LUCIA. Si è svolta stamani a Cagliari, alla presenza delle autorità coinvolte e degli organizzatori, la presentazione della terza edizione del festival di Legambiente “Festadelmare”. A descrivere la manifestazione è stato il presidente regionale di Legambiente Vincenzo Tiana: «Saranno quattro giorni di festa e cultura in cui la borgata di Santa Lucia di Siniscola che ospiterà l’evento e si trasformerà in un’arena di dibattiti e scambi culturali su temi di attualità, quali la salvaguardia delle spiagge e degli ambienti marini e lo sviluppo del turismo - ha spiegato Tiana - in un clima di divertimento alimentato da spettacoli, eventi artistici e concerti di grande risonanza (unica tappa in Sardegna dei Mau Mau) che richiamano però sempre al rispetto dell’ ambiente e del territorio». Sono intervenuti inoltre, in prospettiva dei risvolti politico-ambientali del festival, l’ assessore all’ambiente della Provincia di Nuoro Celentano, l’assessore al Turismo del Comune di Siniscola Franco Floris e il vice sindaco di Posada Salvatore Ruju. Tante le proposte avanzate già in questa fase iniziale dai relatori: Celentano ha dichiarato l’intenzione di trasformare la borgata in un osservatorio del mediterraneo a livello europeo e di estendere quindi i rapporti con le altre sponde del Mediterraneo attivando scambi culturali tra Sardegna, Corsica e Toscana nella filosofia dei progetti Interreg. Salvatore Ruju ha aggiunto la volontà dell’amministrazione del suo Comune di collaborare ad estendere Festadelmare, fino ad oggi esclusiva di Santa Lucia, anche al centro storico-costiero di Posada. L’ assessore Franco Floris ha messo in risalto invece la valenza sul piano turistico dell’ operazione Festadelmare alla luce del successo degli anni passati (ventimila visitatori nel 2005) e dei risultati ottenuti in quel campo in soli due anni (quasi al completo camping e alberghi del luogo). Vincenzo Tiana ha inoltre dato comunicazione che l’ Università di Cagliari ha in programma per l’ anno accademico 2006/2007 l’istituzione di un gruppo di ricerca composto da studenti del dipartimento di Architettura della facoltà di Ingegneria, sulla riqualificazione dei centri costieri, che avrà come studio proprio la borgata di pescatori di S. Lucia. (s.s.)
 

1 – Il Sardegna
Grande Cagliari – Pagina 25
ATENEO
Parte all’università il progetto Eurace
È partito il progetto di ricerca Eurace, promosso dall’università di Cagliari e da altri prestigiosi partners: l’obiettivo è di realizzare per la prima volta un simulatore dell’economia dell’Unione Europea e usare i risultati per previsioni e analisi sull’impatto di nuove leggi e regolamenti economici.

1 - ANSA
ZCZC0124/SXR

YCA10592

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UNIVERSITA’: AL VIA PROGETTO UE DI ECONOMIA ’EURACE’

PER REALIZZARE SIMULATORE ECONOMIA EUROPEA ANCHE STUDIOSI SARDI

   (ANSA) - CAGLIARI, 4 SET - E’ iniziato ufficialmente il  progetto di ricerca ’’Eurace’’, finanziato dall’Unione europea
 con oltre due milioni di euro, cui fornisce un contributo sostanziale un gruppo di ricerca guidato del prof. Michele  Marchesi dell’Universita’ di Cagliari. Il progetto Eurace ha lo scopo - e’ detto in una nota - di realizzare un simulatore dell’economia europea. Coordinato dal  prof. Cincotti, originario di Calasetta e direttore del Centro  per l’Ingegneria Economico-Finanziaria dell’Universita’ di Genova, vede la partecipazione di altre universita’ europee, del  centro di ricerche inglese ’’Cclrc’’, che possiede uno dei piu’ potenti calcolatori del mondo e del ’’Tubitak’’ centro di  ricerca governativo di Istambul. Al progetto partecipa anche la Columbia University di New York, nella persona del premio Nobel 2001 per l’economia Joseph Stiglitz.

 Il progetto realizzera’ un modello dell’economia dell’Unione europea in cui interagiranno milioni di agenti simulati, rappresentanti industrie, banche, investitori, lavoratori, consumatori. I risultati saranno usati dai decisori politici europei per previsioni ed analisi dell’impatto di nuove leggi e regolamenti economici. Eurace e’, infatti, il primo tentativo mondiale su larga scala di simulare un’intera economia.

 L’Universita’ di Cagliari e’ un partner chiave del progetto, cui fornira’ competenze sia dal punto di vista dei modelli di economia e di mercati finanziari, che delle tecniche di ingegneria del software necessarie per costruire un sistema cosi’ complesso. Il gruppo di ricerca ’’Agile Group’’, diretto dal prof. Marchesi e cui afferisce il prof. Giulio Concas, opera nel Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Universita’ di Genova. Vengono condotte ricerche a livello mondiale sulle nuove tecniche ’’agili’’ di produzione del software, sul software ’’open source’’ e su modelli e simulatori dei mercati finanziari. Da questo gruppo e’ stata recentemente costituita la societa’ ’’Flosslab srl’’, la prima ’’spinoff’’ accademica dell’Universita’ di Cagliari, che opera nel mercato dello sviluppo di sistemi informativi utilizzando software open source. (ANSA).

 
1 - Sardegna Oggi
Università: al via simulazione intera economia


Inizia ufficialmente il progetto di ricerca Eurace che vede la partecipazione di altre università europee oltre a quelle di Cagliari e Genova, del centro di ricerche inglese “CCLRC”, che possiede uno dei più potenti calcolatori del mondo e del “TUBITAK” centro di ricerca governativo di Istambul. Al progetto partecipa anche la Columbia University di New York, nella persona del premio Nobel 2001 per l’economia Joseph Stiglitz. EURACE è il primo tentativo mondiale su larga scala di simulare un’intera economia


CAGLIARI -
Il progetto realizzerà un modello dell’economia dell’Unione Europea, in cui interagiranno milioni di agenti simulati, rappresentanti industrie, banche, investitori, lavoratori, consumatori. I risultati saranno usati dai decisori politici europei per previsioni ed analisi dell’impatto di nuove leggi e regolamenti economici. EURACE è il primo tentativo mondiale su larga scala di simulare un’intera economia. L’Università di Cagliari è un partner chiave del progetto, cui fornirà competenze sia dal punto di vista dei modelli di economia e di mercati finanziari, che delle tecniche di ingegneria del software necessarie per costruire un sistema così complesso.

Il gruppo di ricerca “Agile Group”, diretto dal prof. Marchesi e cui afferisce il Giulio Concas, opera nel Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Genova. Esso conduce ricerche note a livello mondiale sulle nuove tecniche “agili” di produzione del software, sul software “open source” e su modelli e simulatori dei mercati finanziari. E’ già coinvolto in numerosi altri progetti di ricerca, italiani ed europei, su tali tematiche. Da tale gruppo è stata recentemente costituita la società “FLOSSLab srl”, la prima “spinoff” accademica dell’Università di Cagliari, che opera nel mercato dello sviluppo di sistemi informativi utilizzando software open source. Il progetto EURACE sarà l’occasione per assumere e formare specialisti di alto livello nei settori dell’economia computazionale e dell’ingegneria del software, contribuendo allo sviluppo dell’alta tecnologia ed all’internazionalizzazione della Sardegna.

Questionario e social

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