UniCa UniCa News Rassegna stampa Martedì 19 dicembre 2006

Martedì 19 dicembre 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 dicembre 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 3 articoli della testata giornalistica La Nuova Sardegna  

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Cagliari
Attacco sul turismo: «Deve tacere chi ha fatto sparire l’Hotel del Sole» 
«Università: stop alla proliferazione di nuovi corsi Meglio un centro di alta specializzazione» 
ORISTANO. Turismo, università, sanità, trasporti: Soru ha toccato vari punti. Nessuna promessa concreta, ma qualche spunto buono per la cronaca. Come quando, parlando di politiche turistiche, ha detto che «chi ha deciso di autorizzare la trasformazione dell’unico albergo oristanese situato di fronte al mare in un residence non dovrebbe più parlare di turismo». Chiaro a tutti il riferimento all’ex Hotel del Sole di Torregrande, per il quale il Comune ha autorizzato la trasformazione in un palazzo con miniappartamenti. Dalla platea è partito, spontaneo, un applauso.
 Il sindaco Barberio si è sentito chiamato in causa e ha tentato di ribattere: «Era una cosa già decisa». «Di chiunque sia la responsabilità - ha ripreso Soru -. Quella era una cosa che non andava fatta».
 Secondo il presidente della Regione il problema non è la mancanza di posti letto: «Quelli ci sono - ha detto Soru -, ma sono posti letto sbagliati». Seconde case invece di alberghi: la politica della Regione punta a recuperare queste strutture e a trasformarle ricettività alberghiera». Un tentativo per «tenere in vita villaggi veri senza aprire nuovi villaggi fantasma che per dieci mesi all’anno rimangono chiusi».
 Dal presidente un cenno anche al progetto Sardegna Ovest che secondo Soru deve essere «una bonifica dell’esistente e non nuovi villaggi nelle zone intonse dell’oristanese».
 Capitolo università: il presidente della Regione ha manifestato forti perplessità di fronte alle richieste di risorse per il potenziamento dei corsi di laurea triennale attivati a Oristano in collaborazione con le Università di Cagliari e di Sassari. Spiegando che l’Università diffusa proprio non gli piace, Soru ha detto che comunque la Finanziaria del Governo impedisce la creazione di nuovi corsi di laurea e che con i nuovi treni che la Regione sta comprando Cagliari sarà raggiungibile da Oristano in 40 minuti e a quel punto l’Università di Oristano, che oltretutto non può certo competere con Cagliari per le opportunità offerte agli studenti, non avrebbe più molto senso.
 Oristano potrebbe invece ospitare uno dei due centri di alta specializzazione per le professioni tecnologiche che saranno finanziati dal Ministero della Pubblica istruzione con diverse centinaia di milioni di euro. Soru ha invitato gli amministratori provinciali e comunali a prendere in considerazione la proposta e ad avanzare la propria candidatura.
 Sulla sanità Soru ha smentito che il nuovo Piano regionale preveda un taglio di posti letto per l’oristanese: «I posti letto sono aumentati e sono stati istituiti nuovi servizi. Mi riesce difficile, allora, comprendere le ciritche». A stretto giro di posta è arrivata la replica del consigliere regionale dei Riformatori, Attilio Dedoni: «I posti letto per acuti in Ospedale scendono da 528 a 506. Aumentano i “posti acuti e lungodegenti” che salgono da 0 a 94. Scendono i posti letto complessivi dell’Ospedalità privata».
 Per quanto riguarda l’urbanistica il presidente della Regione ha annunciato un’imminente iniziativa contro l’abusivismo «soprattutto quello nelle campagne».
 Sulla Società bonifiche sarde, invece, il presidente Soru ha auspicato «un passo avanti da parte della TreA» che si dovrebbe manifestare attraverso l’acquisto della Sbs.
R.Pe. 
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Cagliari
A Selargius «L’alba dei nuraghi» 
SELARGIUS. L’archeologo Giovanni Ugas, professore di preistoria e protostoria all’Università di Cagliari, ha presentato sabato in aula consiliare il suo ultimo libro, “L’alba dei nuraghi”, edito da Fabula.
 Nel suo volume, Ugas getta una nuova luce sulle origini delle popolazioni nuragiche, sulle loro capacità costruttive e sulle relazioni con il mondo esterno. «Grazie all’analisi delle fonti e dei manufatti archeologici - ha detto l’autore - oggi è possibile inquadrare la Sardegna nuragica in una più chiara ed ampia veste mediterranea».
 Ugas ha quindi rilevato che oggi, grazie all’analisi comparata delle fonti, degli elementi antropologici e dei reperti che pian piano stanno tornando alla luce, è possibile una nuova lettura del popolamento dell’isola da parte di una pluralità di etnie, tra le quali spiccano gli Illesi, i Balari ed i Corsi. Nel corso del dibattito, cui hanno partecipato anche il sindaco Mario Sau e la presidente della Libera Università del Campidano Olga Deiana, l’assessore alla Cultura Rita Corda ha ringraziato Giovanni Ugas per «l’attenzione che ha dimostrato nei confronti del patrimonio archeologico selargino. È a lui - ha voluto ricordare l’assessore - che si devono gli scavi, iniziati nel lontano 1981, nell’area dell’insediamento neolitico di Su Coddu, dove si trovano gli esempi più antichi di pozzi idrici, ed i primi mattoni di fango utilizzati nell’edilizia isolana». (p.so.)
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Fatto del giorno
Nascono le aziende miste Asl-Università 
Un nuovo modello di gestione della salute e ci saranno altre strutture 
CAGLIARI. È un nuovo modello di gestione della salute dei sardi. Il piano sanitario che da oggi è all’esame del Consiglio regionale prevede infatti la creazione nell’anno nuovo delle Aziende miste Asl-Università e la nascita dei cinque grandi ospedali (a Cagliari, Sassari, Olbia, Alghero) attraverso accorpamenti o costruzioni nuove. Un sistema, dice la giunta, per battere le inefficienze del sistema.
 La riorganizzazione della rete ospedaliera si è resa necessaria per adeguare gli standard (e i numeri) delle strutture sarde alle medie nazionali. Una razionalizzazione che prevede anche un sacrificio (la perdita di 722 posti letto) compensato da una maggiore offerta dei servizi alternativi e la riabilitazione.
SASSARI. L’Asl 1 di Sassari - si legge nel piano - presenta una dotazione di posti letto superiore alla media regionale. La rete prevede diverse strutture: considerata la vetustà dell’ospedale S. Annunziata si avvia col piano la realizzazione di una nuova struttura ospedaliera in città. Per motivi analoghi il piano prevede la realizzazione di una nuva struttura ad Alghero. Per l’ospedale Segni di Ozieri è previsto il completamento di una nuova ala con il pronto soccorso, la nefrologia e le sale operatorie. I presidii di Ittiri e Thiesi è prevista la riconversione perché ora trattano una casistica limitata.
OLBIA-TEMPIO. L’Asl 2 è un’azienda di medie dimensioni con una capacità ricettiva ospedaliera limitata. Perciò è previsto un incremento. È ipotizzata la presenza di una struttura privata, proposta dalla Fondazione San Raffaele di Milano. Il sindacato che approva il piano in grandi linee, su questo punto, chiede di sapere di più.
NUORO. La provincia di Nuoro ha subito una perdita di abitanti (-45 mila) e il passaggio a Oristano e Cagliari dei presidi ospedalieri di Bosa e Isili. Ciononostanet il piano prevede un lievissimo incremento dei posti letto con un riequilibrio tra posti per acuti (degenze ordinarie e a ciclo diurno) e posti letto post-acuzie.
OGLIASTRA. L’Asl 4 è la più piccola dell’isola e ha un presidio significativo a Lanusei con una media di posti letto doppio rispetto alla media regionale. In più opera sul territorio una casa di cura privata per la quale è previsti l’utilizzo in parte per l’acuzie e in parte per le post acuzie.
ORISTANO. Con la definizione delle nuove province su Oristano è stato inclusso il presidio ospedaliero di Bosa. Oltre al San Martino di Oristano e il presidio Delogu di ghilarza ci sono anche altre case di cura private. Nel piano è contemplata l’ipotesi di un accordo e di forme miste pubblico privato.
MEDIO CAMPIDANO. L’Asl 6 di piccole dimensioni conta su un presidio di primo livello come quello di San Gavino che è considerata una struttura vetusta. Il piano prevede la realizzazione di una nuova struttura a San Gavino con risorse che, in parte, sono state già stanziate.
CARBONIA-IGLESIAS. Nell’Asl 7 la ristrutturazione dei posti letto è già avvenuta negli ultimi decenni ma la rete, piuttosto ampia, ha bisogno di altri ritocchi: l’ospedale Crobu di Iglesias sarà interessato da una rivonversione.
CAGLIARI. È quella di Cagliari la Asl maggiroe per numero di abitanti e per strutture: 3 ospedali generali, 3 presidii specializzati, 2 territoriali, uno a carattere scientifico, un’azienda di rilievo nazionale, un policlinico universitario, 10 case di cura private. La rivoluzione prevede la chiusura di due ospedali (Santissima Trinità e Marino, la riduzione del Binaghi e la costrutzione di un nuovo ospedale fuori da Cagliari. Fino a che non sarà realizzata questa nuova struttura, comunque, continueranno a operare i presidi del Santissima Trinità e del Marino. L’ospedale di Muravera manterrà le funzioni di degenza ordinaria per i casi acuti, il presidio di Isili è destinata a mantenere le funzioni adffiancate da un pronto soccorso. 
 
 
 

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