Sabato 1 luglio 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
01 luglio 2006
Rassegna a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati  7 articoli delle testate L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna

 
 
1 - L’Unione Sarda
Pagina 48 – Nuoro
Nuoro. Un bando di gara per scegliere il successore di Paolo Portoghesi. Capelli (Udc): «È solo uno dei tanti piani»
Per il Puc rinvio tra mille polemiche
Minoranza critica, Giunta divisa sul nuovo progettista
Aria tesa nel centrosinistra: Margherita sul piede di guerra prima dell’annuncio del sindaco Zidda di scegliere il nuovo progettista con un bando pubblico. Il dibattito e il voto rinviati a lunedì.
La seduta, convocata per l’approvazione del progetto preliminare del Puc, finisce con un rinvio. Inizia all’insegna d’una dose sorprendente di tatticismo. Nell’aria c’è nervosismo. Alle 16, in apertura, la prima sospensione, su richiesta dalla Margherita. Lo Sdi fa il bis. Tanto basta a intuire il braccio di ferro interno alla maggioranza, divisa non sul Puc ma sulla scelta del successore dell’architetto dimissionario Paolo Portoghesi. Pochi attimi prima del calcio d’inizio della Nazionale, il rinvio del voto a lunedì pomeriggio. I contrastiIl nodo, che ruota attorno alla scelta del nuovo progettista, ieri mattina approda all’esame della giunta. Da un lato c’è l’opzione, cara al sindaco e ai Ds, di un incarico diretto all’università di Cagliari tenendo conto dei tempi ristretti e delle risorse disponibili, ovvero 180 mila euro. Dall’altra la Margherita, decisa a puntare i piedi per reclamare un bando pubblico. I suoi assessori, non a caso, disertano la giunta. Lo Sdi, a quel punto, indossa gli abiti del mediatore. Questo scenario di tensione fa da sfondo alla seduta consiliare che si apre con le bacchettate del leader dell’opposizione di centrodestra Roberto Capelli. L’opposizioneMentre la Margherita medita di presentare una risoluzione per far valere l’idea del bando pubblico, Capelli (Udc) va all’attacco, anche di Portoghesi. «Ho riletto le sue relazioni e le comunicazioni al Consiglio: ha fatto solo filosofia urbanistica. Non riesco a vedere come fatto negativo il suo abbandono. Ci sono voluti 13 anni per capire che forse non era l’uomo giusto per il Puc di Nuoro», dice recriminando anche per la mancata comunicazione al Consiglio dei motivi dell’abbandono. «È un Puc come tanti altri», aggiunge. Le critiche maggiori su Testimonzos perché il progetto affiderebbe la risoluzione al piano paesaggistico regionale. «Richiama uno strumento che non è certo». E poi: «Non è un piano di perequazione». È perplesso anche sul centro direzionale che nella proposta di Portoghesi non c’era. Di altro tenore l’altra voce del centrodestra, Francesco Pili: in linea col suo partito (An), rilancia la proposta di dare la cittadinanza onoraria a Portoghesi. «È un modo per dirgli grazie per l’impegno per la città, l’università, il centro storico. E anche per chiedere scusa perché gli amministratori lo hanno costretto a rimanere a bagnomaria». La maggioranzaNella maggioranza c’è chi tesse le lodi del piano come Gigi Zurru (Ds), Giuliano Sanna (Psd’az) benché solleciti una revisione della classificazione delle zone agricole. Ma dietro le quinte le acque sono agitate. Un messaggio politico arriva dalle parole della capogruppo socialista Paola Demuro che, riferendosi al successore di Portoghesi, dice: «La maggioranza saprà trovare il modo migliore per andare avanti. Lo farà in modo chiaro. Un bando potrebbe essere la risposta giusta». E a proposito dell’urbanistica contrattata invita a maggiore approfondimento. Proposta messa nero su bianco in una risoluzione illustrata da Francesco Carboni (Autonomia socialista) e firmata anche dal capogruppo dell’Udeur Luca Lapia. Obiettivo l’allargamento delle aree per l’urbanistica contratta ora limitate a Ugolio, Biscollai e Tanca ’e Sena. La Margherita aspetta altri segnali. Il capogruppo Ds Alessandro Bianchi plaude al Puc, ma non dice nulla sulla scelta del progettista. Il sindacoSarà direttamente il sindaco a parlare di incarico di evidenza pubblica. «Mi pare vada assecondata questa ipotesi perché ? dice Zidda ? consente di andare avanti nella maniera più trasparente». Di fronte a quelle parole la maggioranza si ricompone. Il sindaco, per chiarire altri dubbi posti sulle dimissioni di Portoghesi e la freddezza degli amministratori, legge in aula la sua lettera all’architetto. Parla di "vivo rammarico". «Nel momento in cui il difficile cammino verso l’adozione del piano si avvicina al compimento è quanto mai fonte di rincrescimento il non poter contare sulla qualificante professionalità, da lei profusa in questi anni di collaborazione». E poi: «Prendo atto delle ragioni di natura personale. Non ritengo che possano ravvisarsi ragioni di responsabilità riconducibili alle amministrazioni succedutesi anche perché modifiche e integrazioni rientravano nell’ambito dell’incarico per il quale si è provveduto alla liquidazione integrale. Non è intendimento del Comune far valere ulteriori ragioni». A quel punto il dibattito dovrebbe continuare, ma non c’è tempo. E allora si riprende lunedì.
Marilena Orunesu
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 14 – Lavoro
Selezione di 11 esperti altamente qualificati
Trento, ricercatori al Centro di biologia
Il Centro di biologia computazionale e dei sistemi dell’Università di Trento deve reclutare undici ricercatori, figure professionali altamente qualificate, per svolgere attività di ricerca nei settori dell’informatica, della biologia, della matematica e della fisica. In particolare c’è necessità di due ricercatori senior; due junior; quattro dottorati e tre dottorandi. PROFESSIONALItàI ricercatori senior devono avere buone capacità organizzative e una discreta esperienza di coordinamento di gruppi di ricerca; devono inoltre essere in grado di stabilire collaborazioni internazionali e saper scrivere e sviluppare un progetto di ricerca. Si richiede titolo di studio nei settori dell’informatica, della biologia, della matematica e della fisica. Lo stipendio lordo è tra 70.000 e 80.000 euro all’anno, a seconda dell’anzianità di servizio e del curriculum. I ricercatori junior devono avere esperienza e buona conoscenza del settore della ricerca. Si richiedono studi di informatica, biologia, matematica e fisica. Lo stipendio lordo annuale è tra 48.000 e 60.000 euro. I dottorati devono avere almeno tre anni di esperienza nella ricerca e aver fatto studi di informatica o biologia. Lo stipendio lordo annuale è tra 26.000 e 36.000 euro. I dottorandi, che dovranno aver svolto studi di informatica, potranno frequentare la Scuola internazionale di dottorato del dipartimento di informatica e telecomunicazioni dell’Università di Trento. La paga annuale è la stessa di un dottorando. contrattoOltre al compenso mensile, ai ricercatori sarà corrisposto un contributo mensa di 4,65 euro al giorno, agevolazioni sull’apertura di conti bancari e aiuto nel trovare una sistemazione durante il trasferimento. A tutti sarà fatto un contratto triennale, rinnovabile per un massimo di cinque anni. Sono inoltre disponibili posti per professori o scienziati che intendano svolgere attività didattica o scientifica nel Centro. La permanenza può durare da un minimo di un mese a un massimo di un anno, ma i colloqui saranno fatti solo a coloro che intendano trattenersi almeno sei mesi. Si richiedono studi in informatica, biologia, medicina, farmacologia, matematica, fisica, ingegneria. Lo stipendio dipenderà dall’esperienza del candidato.
INFORMAZIONI Tutti candidati saranno inseriti in una graduatoria iniziale, successivamente sarà fatto un colloquio a seguito del quale saranno selezionati i prescelti. Maggiori informazioni e i moduli di candidatura sono reperibili sul sito del Centro all’indirizzo http://www.msr-unitn.unitn.it/Careers_Home.php.
Renata Fadda

 
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 16 – Sassari
 
FACOLTA’ DI MEDICINA
Giulio Rosati riconfermato preside

 Il professor Giulio Rosati è stato rieletto nei giorni scorsi preside della facoltà di Medicina e chirurgia per il prossimo triennio con l’88% dei voti. I votanti erano 155.
 
FACOLTA’ DI AGRARIA
Un coordinatore per Jupiter

 La facoltà di Agraria ha aperto un bando pubblico per selezionare il futuro coordinatore di Jupiter, un nuovo sportello a servizio degli studenti di agraria finalizzato all’“education to job-placement” e alla gestione delle relazioni con il mondo del lavoro. La selezione è aperta ai laureati in agraria, economia e scienze politiche, indirizzo economico con età massima di 32 anni. Per partecipare c’è tempo fino a mercoledì 5 luglio. Il bando, con tutti i requisiti e le modalità di partecipazione, è disponibile sul sito http://agrariaweb.uniss.it/facolta.htm e nelle bacheche dell’ateneo.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Sardegna
Erose il 23% delle coste della Sardegna
Sotto accusa anche la rimozione della posidonia dalle spiagge: «E’ vitale»
LUCA ROJCH
PALAU. Sabbia come oro. I soffici litorali diventano sempre più rari e preziosi, schiacciati dalle ruspe, pettinati rastrelli e invaso da orde di bagnanti. Scatta l’allarme erosione, il 23 per cento delle coste sarde arretra divorato dall’azione del mare e da scelte politiche errate. Sotto accusa molti comuni costieri che puliscono i litorali con i caterpillar, e alterano in modo irreversibile delicati ecosistemi.
 I dati arrivano dall’osservatorio del faro di Punta Sardegna che si candida a diventare la sentinella dello stato di salute delle coste dell’isola. Il centro di ricerca ha ottenuto un finanziamento europeo da 650 mila euro per fare uno screening delle coste dell’isola. Un progetto internazionale che coinvolgerà anche la Francia e in particolare la “Reserve naturelle des bouches de Bonifacio”. Le linee sono state tracciate dall’assessore regionale all’ambiente Tonino Dessì in un convegno a Palau, a cui hanno partecipato i maggiori esperti di tutela delle coste. «La creazione delle dighe, il saccheggio della sabbia dai fiumi, la distruzione della vegetazione dietro le spiagge ha moltiplicato l’erosione - spiega Dessì -. Da una parte non arriva più sabbia ad alimentare i litorali, dall’altra gli elementi naturali spazzano le coste non più difese dalla vegetazione». L’estetica spesso non coincide con la salute dei litorali. «La spiaggia deve essere pensata come un qualcosa di vivo, che respira, cresce e si ritrae nei diversi periodi dell’anno - afferma Sandro De Muro, docente di geologia marina all’università di Cagliari -. Dobbiamo considerarla mare e non terraferma. Sulla spiaggia da millenni si sedimentano sabbia, canne, legno e alghe. La posidonia non deve essere rimossa, dà elasticità, volume protegge dal vento e dalle mareggiate. Ogni granello è una materia prima preziosa e deve essere difeso. Per fare un esempio in un anno ad alimentare la spiaggia rosa si aggiungono solo cento chili di sabbia». Sotto accusa anche le costruzioni a ridosso del litorale che levano l’ossigeno al delicato ecosistema. Il cemento comprime la sabbia e distrugge la protezione al litorale. «I rischi più elevati di erosione irreversibile si hanno nei grandi centri - continua De Muro -. Le spiagge di Cagliari, Porto Torres e Alghero corrono i rischi maggiori, potrebbero diventare sottili lingue di sabbia». L’assessore detta le linee future della Regione. «Per ora non possiamo impedire la rimozione della posidonia - spiega Dessì -, ma cerchiamo di mettere un freno. In futuro non sarà più possibile estrarre la sabbia dai fiumi». Ma l’assessore pensa anche di intervenire sul Poetto. «Si dovrebbe fare un bando di gara internazionale. Nessuna scelta definitiva - continua -, ma pensavo di portare via la sabbia scura e sostituirla con un altro tipo che arriva da Florinas. Ma servono studi accurati». Sulla gestione dei litorali regna il far west. Una denuncia arriva dal sindaco di Palau, Sebastiano Pirredda, che punta il dito contro la concessione di un’area di 17 mila metri quadrati a Porto Pollo, dove saranno installati gavitelli per i prossimi sei anni. L’amministrazione si è appellata al consiglio di stato contro la concessione regionale.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Sassari
Biberon sporchi, nessuno può lavarli
Manca il personale, emergenza nel reparto universitario di neonatologia
SASSARI. Un centinaio di biberon per ogni poppata dei lattanti ricoverati nel reparto universitario di neonatologia. E quasi nessuno in grado, per mancanza di personale, di lavarli e sterilizzarli. «Se non si risolverà la situazione c’è la possibilità che al momento dei pasti non siano disponibili contenitori sufficienti». Davanti alla prospettiva che i loro figli saltassero il pranzetto le mamme di neonatologia si sono mobilitate per fare in modo di trovare una soluzione.
 «I medici ci hanno avvisato che, vista l’esuguità del personale, è difficile far fronte al lavaggio e alla sterilizzazione dei biberon - racconta Matilde Luciano -. Anche perchè, a quanto abbiamo potuto vedere con i nostri occhi, la preparazione dei pasti è un’operazione piuttosto articolata. È necessario pesare il latte, distribuirlo in tutti i contenitori, portare il pasto alla temperatura richiesta e poi, appunto, lavare il tutto e sterilizzarlo».
 La mamme dei piccoli pazienti si sono poste il problema di come risolvere la questione ma non è semplice. «Potremmo lavarli noi i biberon, ma non siamo mica a casa nostra. Nè possiamo andarci per eseguire il lavoro, troppo complicato».
 Per fortuna ieri l’emergenza è stata “tamponata” dalla direzione sanitaria con l’invio in reparto di un’ausiliaria incaricata di occuparsi proprio del delicato compito. «Si è trattato di un disagio contingente - fanno sapere dalla direzione della Asl -. Nel senso che, a causa di alcune assenze per malattia, si è creata questa carenza».
 Ieri, quindi, si è provveduto con l’apporto di un’operatrice spostata da un altro reparto. Oggi dovrebbe rientrare dal periodo di malattia la dipendente assente. Altrimenti sarà necessario trovare altre soluzioni.
 Un motivo di ansia per i genitori dei bambini ricoverati che oltre alla preoccupazione di avere i propri figli ricoverati in ospedale devono far fronte a disagi difficili da comprendere e accettare. (g.g.)
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Oristano
Oggi riapre al pubblico il vecchio asilo che è stato trasformato in un centro culturale
Ecco il primo tassello del polo museale
SEDILO. Oggi si dischiuderanno le porte dell’asilo vecchio, che riaprirà al pubblico nelle rinnovate vesti di Centro culturale dedicato alle origini e alla tradizione legata a San Costantino. È il primo tassello di un mosaico chiamato “sistema museale dell’Ardia”, tappa iniziale di un circuito che, una volta completato, si sno- derà tra l’antico palazzo affacciato sulla piazza Spano, il “museo del territorio” a indirizzo archeologico-am- bientale, in fase di allestimento al Centro polivalente, e l’itinerario religioso dedicato al culto del santo bizantino individuato tra i muristenes che incorniciano il santuario.
 Il museo dell’Ardia, ricavato all’interno della residenza signorile dei Zonchello edificata nel 1884, sarà inaugurato alle 18,30.
 La cerimonia, alla quale dovrebbero prendere parte anche l’assessore regionale alla Cultura Elisabetta Pilia e il presidente della Provincia Pasquale Onida, sarà ospitata nella nuova sala audiovisioni e conferenze. Il primo a prendere la parola sarà il sindaco Angelo Putzolu.
 Seguiranno gli interventi di Gabriella Darrè, docente di antropologia nell’Università di Cagliari, e dei referenti scientifici del museo: Jose Meloni, Bruno Piras e Bruno Meloni. Gli elementi scenografici che caratterizzano gli ambienti del pianterreno sono costituiti dai pannelli corredati di testi e foto che documentano i molteplici aspetti dell’Ardia a cavallo e a piedi. Al primo piano si trova la sala convegni dotata di supporti informatici e con 60 posti a sedere. Nell’androne è stata invece collocata la riproduzione a grandezza naturale di un cavallo bardato, mentre nel vano scala è stato sistemato un totem in legno che riporta le incisioni dei nomi dei capicorsa dell’Ardia dagli anni Quaranta ai giorni nostri. Le due stanze del pianterreno attualmente spoglie saranno invece adibite a sala consultazioni e archivio. Durante i giorni della festa di San Costantino le visite al museo saranno garantite dalla Pro loco. (mac)
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Oggi a Seulo
Biodiversità: ricercatori a convegno
SEULO. “Biodiversità animale e microbica per la valorizzazione delle produzioni agroalimentari della Sardegna” è il tema del convegno organizzato per oggi dall’Ordine dei veterinari di Cagliari, da Porto Conte Ricerche, dalla Facoltà di Veterinaria di Sassari e dall’Istituto Zootecnico e Caseario di Bonassai si terrà oggi a Seulo all’Hotel S’Illixi. La giornata di studi si propone di fare il punto sui progressi scientifici nel campo dello studio della Biodiversità animale e microbica e del suo potenziale impatto nella valorizzazione delle produzioni agro-alimentari sarde. Il seminario appare di particolare attualità e importanza perchè rivolto a individuare le strategie per promuovere le produzioni agroalimentari tradizionali isolane, fortemente legate alle risorse genetiche animali e alla qualità dell’ambiente in cui vengono realizzate.
 Il programma del convegno prevede relazioni di esperti nazionali e sardi. Aprirà i lavori Enrico Vacca dell’Asl n. 6 con una relazione tesa a sottolineare le valenze etiche della salvaguardia della biodiversità animale. Interverrà poi Gustavo Gandini dell’Università di Milano il quale esporrà i contenuti di alcune esperienze che hanno consentito di incrementare la competitività economica delle razze locali in via di estinzione attraverso la valorizzazione dei loro prodotti tipici. Paolo Ajmone-Marsan dell’università di Piacenza riferirà sull’impatto che lo studio del genoma delle specie zootecniche può avere sulle rispettive filiere. Antonello Carta dell’Istituto di Bonassai descriverà lo stato di tali ricerche nelle principali specie di interesse zootecnico in Sardegna. Concluderà gli interventi Sergio Uzzau, amministratore di Porto Conte Ricerche, con una relazione mirata a evidenziare le notevoli potenzialità scientifiche del sistema sardo di ricerca nel campo delle biotecnologie applicate al comparto agro-alimentare. I lavori proseguiranno nel pomeriggio con interventi di ricercatori sardi che presenteranno i risultati e le potenziali applicazioni delle ricerche.
Nello Moi
 
 

Questionario e social

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