Giovedì 15 giugno 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 giugno 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 3 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, Il Nord Sardegna
                                                                                                                                                      

 
 


1 - L’Unione Sarda
Pagina 15 - Cagliari e Provincia
Ultimo viaggio del vecchio professore
È morto Mario Floris, protagonista in camice bianco
Si è spento ieri pomeriggio il padre del sindaco: è stato, oltre che imprenditore sanitario, un nome di prima fila nella Dc
All’età di 95 anni è morto ieri pomeriggio il professor Mario Floris, imprenditore della sanità privata, medico notissimo e nome di rispetto nelle file della Dc. Carattere gioviale, era malato da tempo.
Se n’è andato il giorno dopo il trionfo del figlio. Il professor Mario Floris è morto ieri all’età di 95 anni. Una crudele decisione del destino lo ha sottratto alla famiglia proprio nel momento in cui la città confermava Emilio sindaco di Cagliari. Un incarico che lui aveva solo sfiorato, vittima di quegli equilibri di partito tipici della Democrazia cristiana dell’altro secolo, incomprensibili per la gente comune. «Forse era troppo potente», ammettono oggi i suoi vecchi amici diccì, finalmente sinceri. Così si era accontentato di fare il vicesindaco e l’assessore alla Sanità, ma senza andare in pensione dalla politica. In posizione più defilata, aveva proiettato le sue vecchie ambizioni sul nipote Mariolino, accompagnato verso le più prestigiose cariche pubbliche della Regione. Sino a quando non aveva deciso: «Immoi toccara a Emilio». L’intercalare nello slang cagliaritano venato d’ironia era un suo vezzo, la via più diretta per mettere a proprio agio i malati in soggezione davanti al professore, ma anche per non dimenticare le proprie radici campidanesi. Il padre, Emilio, era infatti un grosso imprenditore agricolo con vasti possedimenti a Uta. Proveniva da una grande famiglia patriarcale, Mario Floris (era il quarto di nove figli) in cui la medicina ha avuto un posto d’onore. Il fratello Cenzo è stato titolare della cattedra di Malattie nervose e mentali all’università di Roma, Natale ha invece fatto carriera a Cagliari come direttore della Clinica odontostomatologica universitaria. Lui si è specializzato in Malattie del ricambio e dell’apparato digerente, con ricerche altamente specialistiche in Diabetologia. Aveva un temperamento versatile, il professore, che lo induceva a spaziare dagli studi umanistici all’impegno sociale. Per questo, nel dopoguerra, partecipò alla campagna antimalarica organizzata dall’Erlas col supporto degli americani. Un’esperienza che gli fruttò la Medaglia d’oro al valore della sanità conferitagli dal presidente della Repubblica. Ne era fiero, ma non la esibì mai, come non ostentò mezzi e potere conquistati in una vita di lavoro. È stato infatti primario di Malattie del ricambio al San Giovanni di Dio e titolare di uno studio radiologico in corso Vittorio Emanuele. Nel 1960 acquistò da un gruppo di imprenditori la clinica Sant’Antonio, che portò a 200 posti letto. Fu il primo tassello di un impero della Sanità, (esteso successivamente alla casa di cura del Rimedio di Oristano), che rappresentò la consacrazione pubblica e il limite nell’attività politica. Il professor Mario Floris diventò il prototipo di un’imprenditoria privata che occupava gli ampi spazi vuoti lasciati da una sanità pubblica largamente deficitaria. Una commistione che è difficile definire casuale. Ma lui non ammise mai che tutto questo si traducesse in potere politico. Intervistarlo sull’argomento era quasi impossibile, senza restare avviluppati in una nuvola di bonomia cagliaritana, disincanto, cortesia, che gli permettevano di chiamare quasi tutti fillu miu e gli aveva fruttato l’affettuoso nomignolo di "Marpio". Si schermiva con una battuta se gli parlavano di potere, in realtà si avvicinò al Comune soprattutto per consacrare anche nelle istituzioni quel prestigio che aveva saputo conquistare nella professione. Fece la campagna elettorale all’insegna di uno slogan: «Mario Floris, un amico» che non prometteva niente, ma era diretto al cuore della gente più semplice. L’istinto di conservazione dei professionisti della politica gli sbarrò il passo: diventò vicesindaco e assessore alla Sanità nella legislatura 1975 - 1980. Sindaco fu nominato Salvatore Ferrara, che garantiva i delicati equilibri tra socialisti e democristiani. Vinse la ragion politica. Replay qualche tempo dopo, quando si profilò la candidatura al Senato. Una pioggia di telegrammi di sponsorizzazione provenienti dalle sezioni terrorizzò i burocrati del partito. Ma lui non ne fece un dramma. Continuò a lavorare in clinica, curando migliaia di pazienti con l’esperienza del vecchio dottore, alternando le medicine con una battuta in grado di suscitare il sorriso in chi aveva il cuore gonfio di paura. Addio, professore.
Lucio Salis

Pagina 15 - Cagliari e Provincia
«Un vecchio signore dell’Ottocento»
La notizia della scomparsa di Mario Floris ha scosso gli ambienti della politica e della sanità sarda. E i commenti concordano tutti nell’indicare in Floris un uomo di grande prestigio e onestà intellettuale, oltre che un gentleman d’altri tempi. «Da politico, era attento ai problemi della città così come, da medico, era premuroso nei confronti dei suoi pazienti», sottolinea Paolo Fadda, assessore alla Sanità fino al 1999, che aggiunge: «Era dotato di grandi capacità relazionali. Ricordava i vecchi medici dell’800, dei quali aveva l’aplomb e la cordialità. In qualità di primario, all’ospedale Civile ha allevato medici di grido come Franco Oliverio e Antonio Boero. Ma a me preme ricordare anche la sua appassionata carriera politica: è stato un vecchio baluardo della DC, sempre coerente con i suoi ideali». Pasquale Mistretta, Rettore dell’Università di Cagliari e candidato sindaco con l’Ulivo nelle amministrative del 2001, ricorda Mario Floris come «un personaggio di assoluta intelligenza e spessore culturale. Caratterialmente era molto aperto e solare con alcuni, più razionale e calcolatore con altri. Ma rimaneva sempre una persona molto a modo. Professionalmente, ci siamo incrociati una sola volta, quando io lavoravo come ingegnere urbanista e lui fu il mio committente». Per Franco Meloni, ex direttore generale dell’ospedale Brotzu e presidente regionale dell’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), «quella di Mario Floris è una grave perdita per la sanità sarda. Nel campo della medicina ha dato il meglio di sé quando era alla guida del reparto di malattie del ricambio, poi scisso in gastroenterologia e diabetologia. Era una mente brillante e, soprattutto, aperta all’innovazione. L’ultima volta che l’ho incontrato è stato un paio di anni fa, al mare: sembrava lucidissimo, aveva chiacchierato a lungo». Raffaele Garzia, ex presidente dell’Ente Fiera, tiene a precisare che «Floris, come politico, dimostrava una straordinaria conoscenza delle zone meno sviluppate della città. Come uomo, era generoso e comprensivo, anche se talvolta un po’ burbero».
Matteo Bordiga

 
 

2 - La Nuova Sardegna
Pagina 16 - Sassari
Referendum, un incontro all’Università
SASSARI. Domani nell’aula magna dell’Università si terrà un incontro sui temi della revisione costituzionale a cui parteciperanno costituzionalisti di fama nazionale e parlamentari (o ex) che più volte hanno collaborato alla modifica della Costituzione riguardo alla parte II, ovvero l’ordinamento della Repubblica. L’iniziativa, promossa da un gruppo di studenti della facoltà di Giurisprudenza, nasce dal bisogno di conoscere la riforma approvata durante la legislatura passata in vista soprattutto della consultazione referendaria dei giorni 25-26 giugno. Il contenuto tecnico della riforma sarà spiegato da Omar Chessa, docente di diritto costituzionale, e da Giovanni Lobrano, preside della facoltà di Giurisprudenza, mentre il dibattito tecnico-politico vedrà il confronto tra Franco Bassanini, fondatore del comitato difesa della Costituzione e dirigente dei Ds e Francesco D’Onofrio, presidente Udc al Senato. Parteciperanno Giorgio Macciotta dei Ds e Carmelo Porcu di An. Interverranno il presidente provinciale di Azione giovani Giuseppe Fattacciu e il segretario provinciale dei giovani Democratici di sinistra Massimo Pintus.


  
 


3 - Il Nord Sardegna
Pagina 41 - Agenda
Incontri. Revisione costituzionale
Sassari, aula magna Rettorato. Domani, alle 16
Gli studenti di Giurisprudenza e l’associazione magna Charta organizzano un convegno sulla revisione costituzionale. All’incontro partecipano il rettore Alessandro Maida, i l preside della facol tà di Giurisprudenza Giovanni Lobrano, i docenti Mario Segni e Omar Chessa, Franco Bassanini, Francesco D’Onofrio, Giorgio Macciotta e Carmelo Porcu, i rappresentanti delle sezioni giovanili di An Giuseppe Fattacciu e dei ds Massimo Pintus.

Questionario e social

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