Lunedì 12 giugno 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 giugno 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 3 articoli delle testate: L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna, il Nord Sardegna
 

 
1 - L’Unione Sarda
Pag. 13 – Cronaca di Cagliari
Difficoltà per chi si iscrive all’Università di Cagliari
Igiene dentale, niente finanziamenti A rischio i 15 posti del corso di laurea
I dentisti cagliaritani saranno sempre di meno. Ma anche la professione dell’igienista dentale rischia di diventare un tabù per gli studenti che s’iscrivono all’Università di Cagliari: la Regione non ha chiesto al Ministero di confermare i quindici posti del corso di laurea, attivo nella facoltà di Medicina. Posti, e finanziamenti, che sembrano aver preso la via del Molise. Stessa sorte anche per i dieci posti nell’ateneo di Sassari. «I nostri diplomati hanno enormi difficoltà a passare le selezioni per Odontoiatria - commenta il responsabile della sezione universitaria di Scienze odontostomatologiche, Vincenzo Piras - perché non sono preparati. Ma c’è un altro rischio: il prossimo anno accademico non sarà possibile attivare il corso di Igiene dentale. La Regione non ha mandato la richiesta al Ministero. L’assessore Dirindin deve intervenire subito, altrimenti perdiamo questa opportunità di sbocco professionale per i nostri giovani». Piras è critico: «Il lavoro di igienista deve essere svolto da un professionista, e non dall’assistente. I Nas hanno già effettuato dei controlli e gli studi dentistici sono a rischio sanzione». L’altra spina è rappresentata dalle prove per l’ingresso al corso di laurea in Odontoiatria. Gli studenti cagliaritani zoppicano da diversi anni. Sulle difficoltà che i nostri diplomati incontrano nei test, Piras si è fatto un’idea precisa: «Le scuole superiori non preparano a dovere i ragazzi. Si potrebbero organizzare dei corsi gratuiti svolti dagli studenti universitari, a vantaggio dei loro futuri colleghi. Lo proporremo al preside Gavino Faa».
(m. v.)
 


2 - La Nuova Sardegna
Pagina 14 - Cronaca
BREVI
Seminario al Chiostro. Oggi, dalle 9.45, si terrà nel Chiostro del Carmine un seminario dal titolo “Ricerca e sviluppo industriale nelle imprese agroalimentari: quali direzioni?”. L’incontro è organizzato dal Corso di laurea in tecnologie alimentari della Facoltà di agraria dell’Università degli studi di Sassari con sede ad Oristano, dall’Aita (Associazione italiana di tecnologia alimentare) e dal Consorzio Uno. Interverranno il presidente nazionale dell’Aita, Sebastiano Porretta; Antonio Farris e Antonio Piga; Efisio Scano della Università di Sassari. In rappresentanza delle imprese sarde dell’agroalimentare ci saranno le testimonianze della Simec di Oristano nel settore del grano e farine, della Macar di Villacidro per quanto concerne i prodotti conservati, della Rau Distillerie di Sassari e della F.lli Pinna di Thiesi per i prodotti lattiero-caseari. L’incontro vuole costituire un’interessante occasione di riflessione sulla necessità di collaborazione, ai fini dell’innovazione tecnologica, tra il mondo imprenditoriale, in questo caso del settore agroalimentare, e la ricerca scientifica universitaria.
 



3 - Il Nord Sardegna
Pagina 25 - Sassari
Alla Asl il primato dei precari oltre 250 gli infermieri a tempo
Sanità. Il Nursind denuncia le lacune di personale e lancia l’allarme: «Uno su quattro è fuori ruolo»
Sei anni di attesa dell’assunzione. «E le gravidanze sono sostituite dopo 3 mesi»
Pochi e precari. Il primato della Asl di Sassari, ultima alla voce personale per posto letto, cozza con la percentuale di infermieri che il passaggio in ruolo lo sognano per anni. In media 6, ma anche fino a 12. Tanti e scontenti, in tempi in cui l’allarme precariato è più che una semplice spia rossa ma dalle aziende sanitarie sarde arrivano dati comunque incoraggianti. IlNursind però vuole vederci chiaro. Il sindacato delle professioni infermieristiche dà due numeri e una percentuale: su poco più di 1100 infermieri professionali, tra Asl e Università, oltre 250 sono precari, ossia quasi il 25 per cento.
Al dato elaborato dal Nursind «non hanno fatto riscontro - dice il sindacato - una risposta, una promessa, un’assicurazione dell’azienda. E allora gli infermieri si chiedono il perchè «della soddisfazione e compiacimento - dice SandroNuvoli, segreteria aziendale - per il rientro da parte della Sardegna nel novero delle regioni virtuose che non hanno sforato la spesa sanitaria prevista, se poi il raggiungimento dell’obiettivo è subordinato a sacrifici dolorosi ».
UN INFERMIERE SU 4, suppergiù, sarebbe secondo le cifre del sindacato in costante, spesso lunghissima attesa del posto fisso, e arriva alle strutture ospedaliere sassaresi attraverso un’agenzia interinale e due cooperative. Il Nursind ha provato ad analizzare i dati e le modalità di sostituzione dei camici verdi, tra poco blu, riscontrando «reparti in cui quel misero 1,07 infermieri per posto letto urge riparazione immediata: in generale, è in corsia che le lacune vanno colmate».
I 10 euro lordi per i notturni non piacciono, ma è il «silenzio della direzione» a preoccupare i lavoratori, che attendono il loro turno di assunzione ma sono allarmati da un fenomeno generalizzato: «Essendo solo una minima parte coloro che sostituiscono assenze prolungate come gravidanze o aspettative, tutti gli altri sopperiscono a carenze di personale. Perché non viene resa pubblica la dotazione organica necessaria reparto per reparto, in modo da mettere in risalto le unità operative carenti e quelle in surplus di personale?». Poco gradisce, il sindacato, che i servizi siano in mano ad agenzie e cooperative, e non affidati a chiamate dirette. E denuncia la questione delle gravidanze: «Perchè le disposizioni per cui si sostituiscono solo dopo 3 mesi, lasciando nel frattempo che i disservizi ricadano sia sugli infermieri che sull’utenza?».
Renzo Sanna
 
I dati
L’appello alle università
Il Nursind si rivolge anche all’Università: «Le Università sarde, anziché garantirsi cattedre e corsi finanziati, dovrebbero  preoccuparsi anche del futuro degli infermieri e delle ostetriche che sfornano con dispendio di denaro privato (tasse universitarie degli studenti) e pubblico» .
 
Camici senza posto fisso
250 I PRECARI IN PROVINCIA. Sono quasi il 25 per cento del totale, tra Asl e Università di Sassari 6 anni
IL PASSAGGIO IN RUOLO. È di sei anni, in media, l’attesa per l’assunzione. Con punte di dodici 1831
I POSTI LETTO. Sono 1831 i posti letto in Provincia. Al Santissima Annunziata il record, 1225 

Questionario e social

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