UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 27 settembre 2006

Mercoledì 27 settembre 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 settembre 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 11 articoli delle testate L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
Gli esperti: mai vista una moria così grande
L'unica certezza riguarda le proporzioni del disastro: è stata un'ecatombe, dove hanno trovato la morte quintali e quintali di muggini. Ieri il canale di San Bartolomeo era una distesa argentata di pesci morti, dallo stadio alle saline di Molentargius, un cordone unico di pance all'aria. Per quanto riguarda le cause invece, si posso fare solo ipotesi più o meno plausibili. La più accreditata per il momento è quella della mancanza di ossigeno nell'acqua, dovuta ai temporali dei giorni scorsi: il diluvio potrebbe aver trascinato nel canale detriti e terriccio, in quantità tale soffocare i muggini. Qualcuno parla anche di una sorta di choc termico, sempre collegato al maltempo, al quale i pesci non avrebbero retto. Come ultima ipotesi resta quella dell'inquinamento. Le piogge abbondanti potrebbero aver causato la contaminazione del canale con acque di scarico o falde inquinanti. Sicuramente, ad aumentare le proporzioni della moria, hanno contribuito anche i lavori in corso allo sbocco di Terramaini, vicino a Su Siccu. L'ostruzione parziale della foce potrebbe aver ostacolato il ricambio d'acqua, trasformandosi in una trappola per i muggini in cerca di ossigeno portato dal mare. Per il professor Angelo Cau, del Dipartimento di Biologia marina dell'Università di Cagliari, il fattore killer è riconducibile al poco ossigeno nel canale: «Al momento non si possono stabilire con esattezza le cause, ma è probabile che le piogge violente dei giorni scorsi abbiano dato un grosso apporto di sostanze organiche, detriti che hanno sottratto ossigeno ai pesci. Potrebbero esserci anche altre cause, probabilmente concatenate, vista la misura eccezionale del fatto. Certamente si tratta di un episodio straordinario, non ho mai visto nulla del genere». Vincenzo Tiana, presidente regionale di Legambiente, parla di choc termico: «Forse c'è stato uno sbalzo tale da uccidere i pesci del canale. Sono episodi che si verificano spesso, le altre volte è stata la mancanza di ossigeno o l'inquinamento a uccidere. Ma questa volta le dimensioni della moria sono diverse, dovute ad una concomitanza di fattori. Abbiamo chiesto un indagine della Asl, che spero riuscirà a chiarire il mistero». Per Mariano Mariani, direttore del Parco di Molentargius, l'episodio è «sicuramente legato alla grande piovosità, mentre è da escludere che i muggini siano morti per l'inquinamento delle acque». Dunque si attenderà il completamento delle analisi, poi sarà il momento della pulizia del canale, di competenza del Comune di Cagliari.
Michele Ruffi
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 19
Università
Informazione e sport: borse di studio
Due borse di studio da 2000 euro per i laureandi con tesi su informazione e sport sono state promosse dalla direzione Orientamento e Occupazione dell'Università di Cagliari. Premi di laurea finanziati da L'Unione Sarda e Made in It. Il bando di selezione delle borse è riservato a laureandi in un corso di laurea specialistica dell'Ateneo. Due i temi scelti: "La comunicazione di massa attraverso la carta stampata, la televisione e la radio". Con questa borsa si vuole sollecitare l'attenzione e l'interesse per l'informazione ai giovani universitari ed stata finanziata dall'azienda l'Unione Sarda Spa già impegnata con successo nell'iniziativa "Il quotidiano in classe" diretta agli studenti delle scuole medie e superiori. Il secondo tema è "La ricerca scientifica nello sport" ed è stata finanziata dall'azienda Made in It Srl. Il testo con il bando di selezione, con il modulo di domanda può essere scaricato dall'indirizzo www. unica. it/orientamento. La scadenza delle domande è fissata per il 16 ottobre.
 
3 – L’Unione Sarda
Pagina 19 – Cronaca di Cagliari
Farmacia
L'aula è chiusa, la chiave sparita
Salta l'esame scritto di matematica
L'aula è chiusa a chiave e salta l'esame di matematica e informatica nella facoltà di farmacia. Studenti a casa, tutto rimandato di dieci giorni. È quello che è accaduto lunedì mattina nella facoltà di farmacia (dipartimento di ingegneria) a Ponte Vittorio. Il professore Giuseppe Arca non ha potuto far svolgere la prova scritta per i quaranta studenti che dalle prime ore del mattino attendevano invano e con ansia nell'atrio della facoltà. Il problema si è presentato perché il nuovo personale di servizio della facoltà non aveva mai visto dove fosse conservata la chiave che doveva dare accesso a tutte le altre stanze. I bidelli che sono andati in ferie infatti non avevano lasciato nessuna indicazione. Per tutta la mattinata c'è stato un viavai per i corridoi del dipartimento ma niente di fatto: la chiave non è saltata fuori. Alla fine l'esame è stato comunque rimandato a mercoledì prossimo nella speranza che qualcuno del personale riesca a trovare la chiave delle aule chiuse. O forse bisognerà aspettare che gli altri bidelli tornino dalle ferie?
Barbara Soddu
 
4 – L’Unione Sarda
Pagina 48 – Provincia di Sassari
Sassari
Test sospetto in Medicina: esposto di Maida
Un test al di sotto di ogni sospetto. È quello che si è svolto il 5 settembre all'Università di Sassari per accedere alla Facoltà di Medicina. Il rettore, Alessandro Maida, ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica «per chiedere che siano svolti tutti gli accertamenti necessari a verificare la regolarità delle prove concorsuali». All'esposto saranno allegate le lettere anonime e i documenti firmati con i quali sono state segnalate presunte irregolarità nello svolgimento del test. L'esposto, preparato dall'ufficio legale dell'Ateneo, sarà questa mattina sulla scrivania del Procuratore della Repubblica Giuseppe Porqueddu, che già ieri è stato informato telefonicamente dal Rettore. La commissione concorsuale, presieduta dal professor Giuseppe Delitala, sta esaminando proprio in questi giorni i test svolti dai 583 candidati che si contendono i 100 posti disponibili. Fra le segnalazioni giunte al Rettore, alcune lettere che denunciavano la presenza in aula di genitori e parenti dei candidati, ufficialmente anche loro impegnati nei test, in realtà, secondo voci malevole, impegnati a fornire sostegno non solo morale ai propri congiunti. Il test d'ingresso è stato istituito sei anni fa insieme al numero chiuso per limitare la corsa all'iscrizione alla facoltà di Medicina nonostante le opportunità professionali abbiano subìto una forte contrazione. Da sempre sono caratterizzati da sospetti ispirati per lo più dalla partecipazione di «figli d'arte», non sempre all'altezza dei loro genitori ma idonei per accedere al primo anno di Medicina. Il rettore ha comunicato ufficialmente la sua decisione di presentare un esposto alla Procura nel suo intervento che ieri mattina ha aperto, nell'aula magna della Facoltà di Scienze, la Seconda conferenza sulla didattica.
Gibi Puggioni
 
1 – La Nuova Sardegna
In prima pagina
Il Forum degli studenti chiede trasparenza 
«Il test per Medicina deve essere annullato» 
SASSARI. Il Forum degli studenti chiede l’annullamento del concorso per l’ammissione al numero chiuso della facoltà di Medicina. L’iniziativa arriva dopo l’annuncio del rettore Alessandro Maida che l’università farà un esposto alla Procura della Repubblica per verificare la regolarità della prova basata su test scientifici. Il preside della facoltà Giulio Rosati: «Il numero chiuso è assurdo, viola i diritti dei cittadini».
 
Pagina 19 - Sassari
Si allarga a macchia d’olio la polemica sui test per l’accesso alla facoltà di Medicina 
«Chiediamo l’annullamento del concorso» 
Il Forum degli studenti vuole trasparenza
Giulio Rosati: «Il numero chiuso è assurdo» 
SASSARI. «Visto che il rettore ha deciso di rivolgersi al magistrato perchè faccia chiarezza sullo svolgimento dei test di accesso a Medicina ci aspettiamo che il concorso venga annullato». Non fa che allargarsi a macchia d’olio la polemica sulle irregolarità che si sarebbero verificate durante la prova di selezione per diventare futuri medici. Dopo le tante segnalazioni di studenti esclusi dalla graduatoria arriva la presa di posizione del Forum degli studenti dell’università di Sassari. Mentre il preside della facoltà Giulio Rosati commenta: «Il numero chiuso è una follia».
 Come già l’anno scorso l’ormai famigerato test di accesso, che si è svolto a Sassari il 5 settembre, ha provocato una valanga di proteste per il modo in cui le prove si sono tenute. Un esame “burla” così è stato definito da parecchi candidati che hanno riferito della presenza di cinquantenni e sessantenni, alcuni dei quali noti medici, impegnati a rispondere alle domande elencate nella scheda per conto di figli e nipoti. Si è parlato con indignazione della totale mancanza di qualunque tipo di sorveglianza sulle comunicazioni fra candidati e fra i candidati e l’esterno attraverso telefoni cellulari non requisiti all’ingresso. In molti hanno dedotto che la selezione non si è svolta all’insegna dell’equità e che diversi aspiranti studenti sono stati largamente avvantaggiati rispetto a chi non si era portato l’esperto da casa o ce l’aveva in collegamenti via cavo.
 Sulla scorta delle tantissime segnalazioni giunte anche in rettorato Alessandro Maida ha annunciato che l’università, con il conforto dell’avvocato di fiducia dell’ateneo, ha deliberato di presentare un esposto alla Procura della Repubblica «in modo che venga verificato se nello svolgimento della prova si siano verificate irregolarità».
 Una decisione confermata anche ieri davanti agli studenti nel corso della conferenza sulla didattica. «Se il rettore ha deciso di compiere un passo del genere - afferma Simone Campus, componente del Forum - evidentemente è in possesso di informazioni su violazioni relative al concorso. In questo caso la conseguenza più logica sarebbe l’annullamento della prova». E gli studenti alzano il tiro aggiungendo che al momento opportuno visioneranno gli atti depositati e chiederanno loro stessi l’annullamento.
 Un polverone che non sembra destinato a placarsi. Sulla spinosa questione interviene anche il preside della facoltà di Medicina Giulio Rosati. «La decisione di rivolgerci alla magistratura - dice - è stata presa l’altro giorno in una riunione alla quale hanno partecipato anche i presidenti dei corsi di laurea. La necessità è quella di difenderci da atteggiamenti incivili che si sono ripetutamente verificati durante le prove, considerata anche l’impossibilità di vigilare capillarmente sulla massa di candidati, quest’anno quasi seicento. Un medico anziano si presenta in aula per rispondere ai test? Non è detto che i commissari lo conoscano, d’altra parte nelle segreterie al momento dell’iscrizione viene chiesto soltanto il titolo della maturità. L’intenzione, per il prossimo anno, è di verificare anche l’eventuale conseguimento di una laurea. La verità - conclude Rosati - è che il numero chiuso è un provvedimento assurdo. Non è vero che i medici in Italia sono troppi, inoltre è profondamente ingiusto negare ai cittadini il sacrosanto diritto di diventare medici».
 Sulla inutilità del numero chiuso è d’accordo anche Simone Campus («accesso limitato, aumento delle tasse e impoverimento dei servizi: quella delle professioni sanitarie è sempre più una casta chiusa») ma sulla questione dell’esposto le frecciate all’estabilishment universitario non mancano: «Insomma, l’impressione è che il provvedimento invece che tutelare gli studenti penalizzati serva piuttosto a proteggere una commissione che non è stata in grado di garantire una vigilanza adeguata e il conseguente principio di equità. Noi comunque su questo increscioso episodio non abbasseremo la guardia».
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Sassari
A Sassari cattiva burocrazia
Un esame negato a Lingue perché il contratto era scaduto 
SASSARI. Il 19 settembre si sono presentati all’appello al quale si erano iscritti per sostenere l’esame di Politica Economica, mutuato dalla facoltà di Economia, dopo aver studiato durante l’estate. Sono tornati a casa delusi e senza un nulla di fatto: la docente ha spiegato che non poteva interrogarli perchè la facoltà di Lingue, della quale gli studenti fanno parte, non aveva rinnovato il contratto.
 Può succedere anche questo all’università, basata oggi su un sistema organizzativo che appare piuttosto complesso. La preside della facoltà di Lingue spiega infatti che si è trattato di un disguido burocratico: «Il concorso era stato bandito alla fine di agosto ma purtroppo nessuno ha risposto. Ecco perchè ci siamo trovati scoperti proprio nel momento in cui era stato fissato l’appello. D’altra parte i docenti che esaminano studenti di altre facoltà per esami mutuati non percepiscono emolumenti e perciò dobbiamo basarci sulla loro disponibilità. Il concorso comunque verrà nuovamente bandito a breve e i ragazzi potranno sostenere l’esame nella facoltà di Scienze politiche con il programma e il numero di crediti previsto dal loro piano di studi».
 Gli studenti, però, manifestano il loro disappunto per non essere stati almeno avvertiti in tempo. «Trovandoci in una posizione di impotenza - scrivono in una garbata lettera - ci domandiamo perchè proprio lo studente che paga le tasse debba essere vittima di disguidi di organizzazione da parte di facoltà che, in fase di promozione, sbandierano allettanti piani di offerta formativa».
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Giulio Rosati: «Stop ai tagli alla sanità» 
SASSARI. Sanità e Università: forze di un territorio in crisi, per colpa di chi «non si rende conto dell’importanza degli investimenti. Per raggiungere l’eccellenza bisogna agire per ottenere il migliore risultato possibile per la singola persona». Giulio Rosati, preside della facoltà di Medicina, ha bacchettato la Regione «che va contro quanto dice lo stesso assessore alla Sanità. I tagli ai finanziamenti non vanno d’accordo con l’urgenza di adeguare il patrimonio tecnologico. Che, a Sassari, è in preda al tracollo totale. È impensabile avviare una politica di contenimento delle spese senza avviare contemporaneamente un progetto per l’elevazione della qualità dell’assistenza».
A farne le spese sono i pazienti ma anche i medici. «Sempre più demotivati - ha detto Rosati -, convivono con l’ansia di operare in condizioni precarie». Anche per patologie gravissime, alla Asl 1 mancano le strumentazioni: «Doveva arrivare la Pet per la diagnosi tumorale, invece i pazienti sono obbligati ad andare a Cagliari o a Milano. È ora che la Regione si attivi per fare crescere il nostro territorio, tanto conclamato polo d’eccellenza». (si. sa.)
 
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Nuoro
Docenti nuoresi a Praga per parlare di ecosistemi 
NUORO. Partono per la Repubblica Ceka, nei prossimi giorni, il professor Sergio Vacca e il ricercatore nuorese Gianfranco Capra, in rappresentanza della facoltà barbaricina di Scienze ambientali e naturali per partecipare a un convegno internazionale che si terrà a Praga. Qui prenderanno parte ai lavori per la costituzione di una scuola internazionale che si occupi degli studi del suolo e degli ecosistemi. L’ambizione è riuscire a far nascere la scuola internazionale in questione a Nuoro.
 È proprio a Nuoro, infatti, che già si preparano figure professionali con una cultura di base sistematica, interdisciplinare e professionalizzante nel campo delle scienze ambientali e della natura. Falcoltà che dalla sua istituzione ha registrato il conseguimento di un centinaio di lauree tra corsi triennali e quinquennali. Sergio Vacca, che è un pò l’anima del corso di studi nuorese, è fortemente motivato, anche perchè con le università ceka e bulgara ci sono da anni intensi rapporti.
 «Credo - ha spiegato Sergio Vacca - che la nostra facoltà, rispetto ad altre, possa essere tenuta in grande considerazione dagli altri atenei, soprattutto perchè la sede di Nuoro è baricentrica rispetto ai paesi del Mediterraneo. È, dunque, in una posizione felicissima anche sul piano strategico degli studi e delle sperimentazioni. Dobbiamo convincerci che la nostra università non è un liceo, ma un corso di studi di livello alto, a disposizione di tutti. È dotata di strumenti metodologici per l’analisi delle componenti e dei principali fattori che controllano processi riguardanti l’ambiente».
 Il corso di laurea nuorese è orientato verso l’analisi e la gestione di realtà ambientali complesse, prevedendo così l’interazione fra un ampio spettro di discipline di base, nonchè di scienze giuridiche. Tra le finalità del corso di laurea in Scienze ambientali e naturali, quella di preparare i laureati con un grosso bagaglio culturale, insieme alla elaborazione di progetti di protezione di specie animali e vegetali, di ecosistemi a rischio e di ambienti.
 Con la laurea in Scienze ambientali e naturali si prospettano diversi sbocchi professionali: negli ambiti della ricerca universitaria (è il caso di Gianfranco Capra, che prenderà servizio il 1 ottobre prossimo, quale vincitore del concorso presso l’università nuorese); nell’Arpa; nel settore pubblico dei ministeri dell’ambiente, della sanità, delle politiche agricole, della protezione civile e di altri enti; nelle amministrazioni locali; nell’Ente e nell’Ispettorato ripartimentale delle foreste; nell’insegnamento; nei centri di educazione ambientale; nel settore privato.
 La laurea triennale più il biennio di specializzazione è l’unica classe che permette la scelta di tre differenti albi, mentre tutte permettono l’iscrizione a un solo ordine professionale: ordini dei geologi, degli agronomi, degli architetti. Il corso di laurea, infine, comprende stage e viaggi di studi. Per avere altre informazioni è sufficiente rivolgersi alla segreteria della facoltà, a “Sa Terra Mala”, 0784-214948.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Psicologia della testimonianza: le nuove frontiere internazionali 
SASSARI. Questa mattina alle ore 10, nell’aula magna della facoltà di scienze politiche, in viale Mancini, si svolgerà la giornata di studi dal titolo «L’intervista investigativa: un confronto internazionale sulla metodologia di lavoro e sui percorsi di formazione con gli operatori della giustizia». L’incontro prende avvio da una ricerca internazionale sulla psicologia della testimonianza, condotta dal dipartimento di scienze della persona dell’università di Bergamo, il centro di studi urbani-dipartimento di economia, istituzioni e società dell’università di Sassari, e il dipartimento di psicologia dell’università di Portsmouth, in Inghilterra. Apre i lavori il professor Alessandro Maida, rettore dell’università di Sassari, presiede Federico Palomba, membro della commissione giustizia alla camera dei deputati. Esperti del settore della psicologia sociale e giuridica ed esperti del diritto dibatteranno sulle tecniche di ascolto e valutazione dei testimoni. Questa è la prima iniziativa pubblica di una collaborazione interuniversitaria internazionale, la cui finalità è quella di individuare nuovi strumenti investigativi a uso degli operatori della giustizia.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 10 - Cagliari
Jerzu
Il liceo scientifico si conferma fucina di giovani cervelli tra i migliori d’Italia 
JERZU. È già tempo di raccogliere i primi risultati positivi per gli studenti del liceo scientifico di Jerzu che, al termine dei cinque anni, hanno varcato la soglia delle università più prestigiose della penisola relativamente ai corsi di laurea in Architettura, Biologia, Chimica, Farmacia, Medicina: su 9 ragazzi che hanno affrontato il test di ammissione in Medicina, ben 4 che provenivano dallo Scientifico di Jerzu son riusciti ad arrivare alla meta tanto sospirata, classificandosi fra i primi venti posti; così come è studentessa del liceo jerzese la prima classificata nel test per l’ammissione in Logopedia; ancora, l’unico candidato dello Scientifico che si è presentato per la prova di ingresso nella facoltà di Architettura di Firenze è riuscito ad assicurarsi un posto, così come un suo compagno si è piazzato nei primi 60 posti disponibili alla facoltà di Giurisprudenza della Bocconi, fra circa duemila iscritti.
 Un dato che si configura in netta controtendenza rispetto a quelli registrati a livello regionale, in particolare fra gli studenti cagliaritani che, registrando pessimi risultati nei quiz, hanno evidenziato una preparazione inferiore a quelli del resto d’Italia. Ha certamente contribuito a raggiungere quest’obiettivo fondamentale il corso di preparazione intensivo, organizzato quest’estate presso il liceo di Jerzu dalla docente Antonietta Lanza - che insieme al preside Luigi Pistis hanno espresso una grandissima soddisfazione per i risultati ottenuti - in collaborazione con l’Associazione Dictatum Discere, al quale hanno partecipato, oltre a quelli di Jerzu, anche i ragazzi provenienti da varie scuole di Lanusei, conseguendo anche questi ultimi onorevoli risultati. (c.c.)
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Venerdì la prova di ammissione al corso di laurea in Editoria 
SASSARI. E’ fissata per venerdì prossimo, 29 settembre, alle 8,45 nell’aula magna del Quadrilatero la prova di ammissione al corso di laurea magistrale in Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo. I partecipanti avranno a disposizione due ore per completare la prova che consiste in quindici domande a scelta multipla e nella sintesi scritta di un articolo di giornale in lingua inglese (è ammesso l’uso del vocabolario). La valutazione verrà effettuata in trentesimi. A ciascuna domanda è attribuito un punto se la risposta è corretta, zero altrimenti. La sintesi scritta viene valutata da zero a quindici punti. Saranno ammessi coloro che totalizzeranno almeno diciotto punti.

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie