Sabato 29 aprile 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 aprile 2006
Rassegna a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati  5 articoli delle testate L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna

 
 
 
1 - L’Unione Sarda
Pagina 20 – Lavoro
Un importante strumento di informazione
Un portale europeo dedicato ai ricercatori
Quali sono le possibilità e le opportunità di studio e lavoro per un giovane ricercatore italiano? La risposta viene dalla Commissione europea che, dopo un iter burocratico durato tre anni, ha lanciato nel 2003 il "Portale europeo per la mobilità del ricercatore" (The european researcher's mobility portal). Uno strumento per favorire la mobilità, ma soprattutto la crescita professionale dei ricercatori che dal sito possono attingere informazioni su borse di studio e finanziamenti, su offerte di stage e opportunità lavorative. Per il momento i paesi europei che hanno aderito all'iniziativa sono 32, tra cui l'Italia, ma il confine europeo si sta allargando. Ci sono infatti contatti con il Cile, il Canada, l'Australia e il Sud Africa mentre la Nuova Zelanda sta mettendo a punto il suo portale. reclutamentoIl portale è uno strumento di reclutamento semplice e agevole sia per le istituzioni universitarie e gli istituti di ricerca privati e pubblici sia per gli stessi ricercatori. Graficamente il sito è suddiviso in tre sezioni principali: borse di studio o sovvenzioni; offerte di lavoro aggiornate in tempo reale ed informazioni pratiche sul paese dove si intende andare. banca datiPer quanto riguarda i servizi, il portale ha due banche dati, la prima rivolta agli organismi di ricerca in senso lato: università, laboratori pubblici e privati e imprese possono pubblicare gratuitamente le proprie offerte di lavoro e ricercare il profilo del candidato ideale; la seconda banca dati è rivolta ai ricercatori che possono inserirvi i propri curricula. I ricercatori in trasferta sono costantemente monitorati e supportati dal centro per la mobilità Era-more (European network of mobility centre) costituito da 200 centri appartenenti ai paesi che hanno aderito all'iniziativa. Era-more fornisce assistenza ai ricercatori prima, durante e dopo il periodo di formazione all'estero sia da un punto di vista professionale sia nella vita quotidiana. Il contributo italiano si concretizza nel progetto Eramit (European research area mobility in Italy) che mira a creare le condizioni più favorevoli affinché l'accoglienza e il soggiorno dei ricercatori sia il più piacevole possibile. informazioniIl portale è completato da una sezione eventi che contiene un calendario aggiornato delle manifestazioni, dei seminari e delle conferenze in programma e una finestra di collegamento al dettagliato sito curato dal Ministero dell'istruzione "Study in Italy", un utile strumento per chi desidera frequentare gli studi in Italia. Maggiori informazioni nel sito www.europa.eu.int/eracareers.
Renata Fadda
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 21 – Oristano
L'inchiesta. Aumentano i ragazzi che non sanno leggere mentre appena 5mila arrivano alla laurea
In provincia tremila analfabeti
Un terzo della popolazione ha la licenza media
L'oristanese tipo? Con la licenza media in tasca. Cresce infatti in provincia il numero delle persone che possiedono questo titolo di studio, mentre è ancora basso quello dei laureati. Appena 5.669 sono coloro che hanno deciso di proseguire gli studi e diventare "dottori". Oltre 50 mila invece quelli che si sono fermati alla terza media. Gli analfabeti sono 2.847. I dati dell'Istat si riferiscono all'ultimo censimento del 2001. I numeriL'Oristanese si conferma tra le province con la più bassa densità di laureati; un dato allarmante e che deve far riflettere anche alla luce dei programmi politici che vogliono un potenziamento dell'università nel capoluogo. Sono 5.669 i laureati rispetto a una popolazione di 145.908 unità. Si può tirare un sospiro di sollievo quando si analizzano i dati dei diplomati, in tutto 28.446. Ma la preoccupazione aumenta quando ci si accorge che coloro che hanno conseguito la licenza media sono quasi il doppio. Ben 50.213 infatti sono le persone che non sono andate oltre le medie. Ma ancora più preoccupante è il dato che comprende analfabeti, alfabeti privi di titolo di studio o con licenza elementare. Si parla di circa 60 mila persone, pari al 40 per cento della popolazione residente sopra i 6 anni. E se è basso il numero degli analfabeti, circa 2.647, sono 18.226 le persone che non arrivano alla licenza elementare. I COMMENTIPino Ciulu della Cisl scuola evidenzia la necessità di politiche contro la dispersione scolastica e per l'occupazione. «Occorre stimolare i giovani allo studio facendo in modo che poi possano trovare un lavoro. Inoltre si deve porre rimedio alla dispersione scolastica sin dai primi anni di formazione. Il numero degli analfabeti rischia di aumentare». Secondo alcuni il potenziamento dell'università oristanese potrebbe dare un apporto verso l'obiettivo di aumentare il numero dei laureati. «Oggi le famiglie affrontano molte spese per mantenere i figli all'università, il potenziamento della sede oristanese potrebbe giocare un ruolo importante». Secondo Pino Ciulu il dato più preoccupante rimane quello che riguarda il 40 per cento tra analfabeti o con licenza elementare. Dello stesso parere Antonio Bellinzas, direttore dell'Unla. «Servono interventi specifici per ridurre gli analfabeti. Se negli Anni 80 - dice - il dato ha riguardato persone anziane oggi ci sono diversi giovani con questo limite culturale». Il direttore dell'Unla si sofferma anche sul problema del basso numero di laureati. «C'è meno fiducia nella scuola - spiega - per molti giovani il titolo di studio non è più un traguardo».
Jimmy Spiga (U.online)

 
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Mobilità. L’azienda pubblica dei trasporti punta sull’alta tecnologia per migliorare i servizi e garantire puntualità
I pullman del Ctm circoleranno ondine
Progetto internazionale con Toscana, Fiat, Akhela, Sartech e Università
CAGLIARI. Il Ctm cambia pelle e punta sulle nuove tecnologie. Merito dell’adesione al progetto internazionale Agata, realizzato in partnership con la Regione Toscana e diverse città del bacino mediterraneo come Granada e Marrakech. Metodo di lavoro e obiettivi finali sono stati illustrati ieri mattina durante un convegno organizzato per pubblicizzare e promuovere l’iniziativa. In ambito locale, tutti i progetti sono seguiti dal consorzio Technomobility, che oltre al Ctm riunisce il centro ricerche Fiat, l’Akhela e la Sartech, aziende del gruppo Saras, e l’Università di Cagliari. Il primo passo verso un radicale cambiamento dei servizi offerti? La creazione di un’agenzia multiservice per l’integrazione ed il coordinamento della mobilità, che dovrebbe essere operativa in tempi brevi. La premessa? Uno studio sulle necessità relative alla mobilità dell’area vasta cagliaritana.
 Oltre al capoluogo, i comuni interessati sono sette: Decimomannu, Assemini, Monserrato, Selargius, Quartu, Elmas e Quartucciu. In particolare le attività prevedono la realizzazione di progetti pilota, lo scambio di esperienze con altre realtà che si stanno muovendo nella stessa direzione e iniziative per la divulgazione dei risultati raggiunti. Cosa cambierà per gli utenti dei mezzi pubblici? Lo ha spiegato Benedetto Barabino, responsabile strategico della Technomobility: «Il progetto che stiamo seguendo si chiama Agata ImoSPro, Intelligent mobility service provider. Grazie a questo sistema, potremo fornire informazioni generali e personalizzate sui servizi disponibili, il tutto in tempo reale. Il funzionamento è semplice: basta avere un cellulare Gprs e connettersi al servizio Gis, il sistema informativo geografico. In questo modo - ha spiegato Barabino - l’utente potrà selezionare le linee autobus che gli interessano e conoscere l’esatta posizione del mezzo».
 Il progetto prevede inoltre l’installazione di totem e paline intelligenti in tutte le fermate della rete Ctm: oltre a fornire informazioni sui percorsi, si potrà conoscere il tempo d’attesa per l’arrivo dell’autobus e visualizzare le informazioni sul veicolo. «Infine - ha aggiunto Barabino - abbiamo previsto la creazione di un database per la raccolta e la gestione dei dati provenienti da diversi operatori. Questo consentirà agli utenti di pianificare un viaggio on line, utilizzando uno o più vettori».
 Le novità però non finiscono qui: il Ctm ha presentato anche un progetto per la trasformazione degli autobus in mezzi ibridi, alimentati dall’energia elettrica. I vantaggi, come si può ben capire, sono notevoli: le emissioni inquinanti vengono azzerate, migliora il confort per i passeggeri, le prestazioni rimangono elevate e i costi si abbassano. (p.s)
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
SCIENZE POLITICHE
Martedì seminario sulle radici del progetto di Franco Basaglia
SASSARI. La facoltà di Scienze politiche dell’università di Sassari, con la Fondazione Franco e Franca Basaglia, il Forum salute mentale e l’ Unasam (Unione nazionale associazioni salute mentale), promuovono un seminario su “Le radici del progetto di Basaglia e la governance del cambiamento”. Il seminario, che vuole riaprire la riflessione sulla complessa vicenda della riforma psichiatrica partendo dalle radici culturali del movimento che l’ha sostenuta, prende spunto dalla pubblicazione, nella nuova collana Pbe di Einaudi, degli scritti di Franco Basaglia. Il volume, che si intitola «L’utopia della realtà», raccoglie testi pubblicati tra il 1964 e il 1979, e tra questi un inedito, «Le condotte perturbate», scritto per l’Encyclopédie de la Pléiade di Jean Piaget. L’antologia, curata da Franca Ongaro Basaglia, include anche una bibliografia completa delle opere di Basaglia e un saggio introduttivo di Maria Grazia Giannichedda. Le relazioni di Robert Castel, direttore di ricerca all’Ecole pratique des hautes études en sciences sociales, Peppe Dell’Acqua, direttore del Dipartimento di salute mentale di Trieste e Alberto Merler, presidente del corso di laurea in Servizio sociale a indirizzo europeo, saranno precedute da un intervento di Virgilio Mura, preside della facoltà di Scienze politiche e da una presentazione di Maria Grazia Giannichedda, docente di Sociologia dei fenomeni politici e presidente della Fondazione Basaglia. Interverranno tra gli altri Elisabetta Cioni, Alba Corona, Giovanna Del Giudice, Laura Paoni, Gisella Trincas. Il seminario si svolgerà martedì 2 maggio, alle ore 17, nell’aula magna del Quadrilatero, in viale Mancini 1.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 34 - Nazionale
Oggi all’Etnografico e domani a Bitti
Convegno su Asproni a 130 anni dalla morte
NUORO. Il pensiero e l’azione di Giorgio Asproni, intellettuale e uomo politico originario di Bitti, verranno analizzate nel corso di un convegno in programma a Nuoro, questa mattina nell’auditorium dell’Istituto etnografico, in via Mereu, con inizio alle ore 9.
 L’appuntamento - organizzato dalla sezione nuorese dell’Associazione mazziniana italiana, intitolata proprio a Giorgio Asproni, e dall’associazione culturale Cesare Pintus di Cagliari - vuole ricordarne la figura di Asproni in occasione del 130º anniversario della morte.
 Al convegno di studi daranno il proprio contributo i professori Tito Orrù dell’Università di Cagliari, Luigi Lotti dell’Università di Firenze, Arturo Colombo dell’Università di Pavia e Aldo Borghesi dell’Istituto per la storia della resistenza e dell’autonomia.
 Domani la seconda parte del convegno a Bitti nella sala comunale, con inizio alle 9.
Giuseppe Sanna

Questionario e social

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