Venerdì 28 aprile 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 aprile 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 8 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna
 

 

1 - L’Unione Sarda
Pagina 15 - Lavoro e Opportunità
Tirocini all’estero, 538 opportunità
Pubblicato il bando del ministero e dell’Ateneo sassarese
L’Università di Sassari, nell’ambito della convenzione fra ministero degli Affari esteri (Mae) e Conferenza dei rettori delle Università italiane (Crui), ha pubblicato il bando per la partecipazione al "Programma tirocini" che offre a laureati e laureandi la possibilità di effettuare 538 periodi di formazione e di orientamento nelle sedi del ministero. Possono partecipare i laureandi iscritti al secondo anno della laurea specialistica o di vecchio ordinamento che siano in possesso di almeno 60 crediti formativi o abbiano sostenuto il 70% degli esami; abbiano un’età massima di 28 anni e una media di esami di 27/30. I laureati devono avere una votazione di laurea di almeno 105/110 e non più di 25 anni, se dottori di primo livello, e di 28 anni, se dottori magistrali. Tutti i partecipanti devono avere conoscenza di una o più lingue straniere. I candidati dovranno registrarsi entro l’8 maggio 2006 nell’apposito programma Twa (Tirocini web application) dell’Università di Sassari. Maggiori informazioni sul sito dell’ufficio Ricerca e relazioni internazionali dell’Università di Sassari www.ammin.uniss.it/ricercarelint.
(r. f.)
 

 

2 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Mistretta ci riprova: sesto mandato 
Università. Rettore 
CAGLIARI. È ufficiale: Pasquale Mistretta si candiderà ancora per la poltrona di rettore e se dovess’essere eletto, sarà il suo sesto mandato consecutivo e lui annuncia che “sarà sicuramente il mio ultimo”. La scadenza elettorale è alle porte - il 18 e 30 maggio a maggioranza assoluta, ai primi di giugno l’eventuale ballottaggio - e il candidato Mistretta è già sceso in campo. «Una garanzia di continuità e stabilità per preparare il futuro» è il titolo del programma presentato agli elettori, con una lettera aperta inviata a docenti, ricercatori, personale universitario e studenti. Due per adesso i concorrenti di Mistretta: Giovanni Melis e Giuseppe Santa Cruz ma la riconferma dell’uscente sembra scontata.
 Intanto, il personale universitario ha scelto i suoi grandi elettori, con una grande partcipazione al voto, oltre il settantadue per cento dei 1200 dipendenti. Come tre anni fa, il più votato è stato Arturo Mallu con settandue voti, subito dopo Ignazia Rubiu e Antonello Strazzera. Complessivamente il personale ha eletto 126 grandi elettori.
 
3 - La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Sassari
«Scienze ambientali e marine: nessun rischio chiusura» 
ALGHERO. Il corso di laurea in Scienze Ambientali e delle produzioni marine rimarrà ad Alghero e continuerà a funzionare regolarmente. A garantirlo è il presidente del corso professor Nicola Sechi che intende tranquillizzare l’amministrazione comunale, gli studenti e i potenziali nuovi universitari.
 «Grazie al preciso impegno della facoltà di Scienze e dell’Università degli studi di Sassari - precisa Sechi - non c’è alcun rischio di chiusura, il nostro corso proseguirà nella propria attività accademica». Il prossimo anno dunque il corso di laurea in scienze ambientali inaugurerà il quinto anno di permanenza in città. I primi studenti a conseguire la pergamena di laurea sono stati sette nella sessione 2004 e ora il numero dovrebbe attestarsi intorno alla trentina di unità, molte delle quali stanno proseguendo con due anni di specializzazione presso la sede centrale della facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Sassari. Gli studenti quindi all’ultimo anno della scuole superiori cittadine e del territorio potranno senza problemi iscriversi a settembre al primo anno del corso di laurea che prosegue nella sua attività accademica, sempre più ricca di attività didattiche applicate e formative con molteplici studi pratici in mare. Nessun problema dunque di perdita nell’offerta formativa del polo universitario algherese nonostante siano stati paventati tali rischi all’indomani della notizia della riduzione di fondi da parte della regione sarda.
(s.o.)
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 16 - Cagliari
Seminario sullo sport 
Organizzato dall’Asmos e dal Coni provinciale 
CAGLIARI. L’Asmos Sardegna (Associazione Scienze del Movimento e dello Sport), il Coni provinciale e il corso di laurea in scienze Motorie dell’Università di Cagliari hanno organizzato un ciclo di seminari sul tema “Evidence Based Training”. Relatori saranno i neo laureati specialisti in Scienze e Tecniche dello Sport che tratteranno temi di grande attualità nell’ambito delle attività motorie e sportive. Infatti, per uno sport basato sulla scienza e sui dati sperimentali i neo laureati in Scienze Motorie dovranno acquisire necessariamente una nuova professionalità. Il prossimo incontro è fissato per venerdì 5 maggio alle ore 17.
(mgp)
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Cagliari
Vino, un’occasione in più per lo sviluppo 
La viticoltura può diventare veicolo per l’immagine dell’isola 
Il mercato globale impone le sue regole la risposta può essere la creazione di consorzi anche in questo settore 
ORISTANO. Quella dell’unione che fa la forza è la strategia vincente per raccogliere le sfide imposte dal mercato globale. Lo è in particolare per le produzioni vinicole, sempre più adombrate dall’avanzata inesorabile dei colossi internazionali. Se i “nemici” da battere sono California, Australia e Cile, la risposta è la creazione di consorzi e la promozione della specificità. La proposta è stata lanciata ieri durante un convegno promosso dal Consorzio Uno in collaborazione con Assoenologi e la facoltà d’Agraria di Sassari.
I relatori che si sono alternati al microfono (Giuseppe Meregalli e Alessio Planeta, delle aziende omonime, Pantaleo Pappalettera per Metro Italia e Antonello Mariotti per l’Enoteca Pievati), nella splendida cornice dell’Auditorium di San Domenico, hanno proposto un interressante confronto tra le produzioni sarde e quelle internazionali. Un divario enorme, determinato dal modo diverso di affrontare il mercato e dalla possibilità delle aziende straniere di orientare la produzione in modo mirato. Il nodo centrale del ragionamento è l’impossibilità di seguire sullo stesso terreno aziende gigantesche, mastodonti in grado di produrre anche due milioni di ettolitri di vino l’anno a fronte dei circa novecentomila delle aziende sarde.
Le ragioni di questa grande differenza sono nelle dimensioni e nell’organizzazione di imprese che affrontano il mercato in maniera molto competitiva. Il primo dato su cui ragionare è la media aziendale, l’estensione dei terreni impiegati per la coltivazione dei vitigni. Se in Italia si viaggia attorno all’ettaro, in Sardegna la quota scende in caduta libera e non supera il mezzo ettaro. Realtà aziendali come quelle californiane, australiane e cilene vantano estensioni che oscillano tra i 120 e i tremila ettari.
Basta considerare il fatto che nella immensa Australia, il monopolio della produzione vinicola è nelle mani di tre imprese.
In secondo luogo ci sono le scelte di mercato e se in Italia, in media, la produzione è indirizzata verso vitigni storici, all’estero l’offerta presenta una varietà maggiore. Ultima, non per importanza, l’organizzazione. In Italia la stessa azienda coltiva trasforma e vende, mentre all’estero le diverse fasi del ciclo produttivo sono gestite da aziende diverse. Tutto questo viene realizzato, ecco la sorpresa, a costi più bassi per avere un prodotto ugualmente eccellente sul piano della qualità.
Allora la domanda è la seguente: come fare per essere competitivi? La risposta ha provato a darla Giovanni Antonio Farris, ordinario di biotecnologie della fermentazione nella facoltà Agraria di Sassari.
«Il primo passo è la cooperazione - ha spiegato il docente a margine dell’incontro - le aziende isolane dovrebbero consorziarsi e creare un’unica grande impresa sarda dove sappiano convivere le peculiratità». «Quindi puntare sulla specificità - ha concluso - perchè non possiamo seguire sullo stesso terreno aziende molto più grosse, ma esaltare la storia di cui la nostra viticoltura è portatrice». Allora il vino diventa veicolo di cultura, espressione di un patrimonio di tradizioni, occasione di sviluppo economico.
Il convegno, promosso dal Consorzio uno, in collaborazione con l’Assoenologi e la facoltà Agraria di Sassari, è il terzo di una serie di appuntamenti pensati per approfondire i temi trattati durante le lezioni del corso universitario in Viticoltura ed Enologia, istituito dall’ateneo sassarese nella sede gemmata di Oristano.
Antonio Meloni 
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 16 - Oristano
Lotta al pascolo brado dei suini Nascono i campi sperimentali 
NUORO. Finanziati dalla Provincia, saranno realizzati nel territorio 7-8 campi sperimentali per l’allevamento dei suini di razza sarda. La strategia è quella di combattere il pascolo brado per ottenere prodotti di filiera di qualità, sconfiggendo la peste suina e la trichinellosi. Al progetto collaborano l’Ersat e l’Università di Sassari. La spesa è di 70 mila euro.
L’iniziativa è stata presentata dall’assessore alla Programmazione Tore Porcu, col tecnico dell’Ersat Ciriaco Loddo e Pietrino Deiana e Marco Caredda dell’ateneo turritano. Il progetto prevede, oltre ai campi dimostrativi all’aria aperta, l’allevamento semibrado di maiali come sistema, garantendo l’approvvigionamento di carni sarde di qualità. Sarà predisposto un disciplinare per la produzione di prosciutti, salami e salsicce di maiali locali allevati allo stato semibrado. Progetto che rientra nella programmazione integrata dei Por e Pit regionali e provinciali, oltre che nell’ambito dei piani rurali, sfruttando il biologico. I 7-8 campi dimostrativi saranno realizzati in altrettanti comuni della provincia di Nuoro, più in particolare nelle zone di montagne dove c’è il ghiandatico.
 Il sistema di allevamnento è caratterizzato da ricoveri mobili e terreni recintati, onde evitare il contagio con animali infetti dalla peste o dalla trichinellosi. Il sistema di allevamento “en plein air” consente di rispondere appieno alle esigenze dei suini, nutrendosi anche di ghiande. Il che si traduce in una migliore qualità delle carni e gusto dei prodotti derivati dalla lavorazione delle stesse.
 La stabulazione che dà valore aggiunto alle produzione dei salumifici e del Nuorese in particolare. Gli impianti che lavorano carni locali e non d’importazione sono appena 7. È importante, a questo punto, che collaborino al progetto, per poi portare avanti un’azione di marketing per la commercializzazione dei prodotti di nicchia. Ci sarà anche un marchio per far crescere il settore.
 Da tenere presente che nel 2000 le aziende suinicole in Sardegna erano 12.945, di cui 4.545 in provincia di Nuoro; 193.947 i capi, di cui 50.221 in provincia (15.486 le scrofe). Gli allevamenti più consistenti sono a Fonni con 797 capi; Oliena 663; Austis 587; Ovodda 454; Orgosolo 397. La Provincia, a breve, diffonderà il bando che illustra le condizioni di ammissibilità.
Antonio Bassu 
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Sassari
Camici, bisturi e lettere al curaro 
Sanità e processi 
Ex direttore di Neurochirugia condannato per avere diffamato un primario 
SASSARI. Il consiglio dato da uno dei suoi collaboratori a un paziente gli era sembrato una intollerabile intromissione professionale. Di più: l’ennesimo tentativo del collega di screditare l’istituto di clinica Neurochirurgica dell’Università di Sassari e l’operato di chi ci lavorava. Di conseguenza anche il suo che la dirigeva. Così il 31 marzo 2000 il neurochirurgo Carlo Perria, 72 anni, prese carta e penna e scrisse una lettera di fuoco al direttore generale della Asl, al rettore dell’Università, al preside di Medicina e al presidente dell’Ordine dei medici.
Quella missiva carica di risentimento, con la quale tra le altre cose Perria chiedeva «come primo provvedimento una censura alla condotta spregevole del dottore», gli costerà una multa. Ieri il neurochirurgo è stato condannato dal giudice Mariano Brianda per avere diffamato e leso l’onorabilità di Giuseppe Orunesu, 59 anni, originario di Lula, all’epoca collaboratore di Perria e attualmente primario del reparto di Neurochirurgia al San Francesco di Nuoro. Il processo ha riportato d’attualità il clima di alta tensione che sei anni fa caratterizzava i rapporti tra i neurochirurghi dell’Università di Sassari.
Il professor Carlo Perria dovrebbe pagare una multa di quattrocento euro, ma il giudice che lo ha sanzionato gli ha anche concesso la sospensione condizionale della pena. Sarà invece il tribunale civile a stabilire l’eventuale risarcimento, il cui diritto ieri è stato riconosciuto dal giudice Brianda, per i danni morali provocati a Giuseppe Orunesu con una missiva i cui toni offensivi ieri sono stati sottolineati dal pubblico ministero Cristiano Idini e dall’avvocato di parte civile Nicola Satta.
In quella lettera Perria informava il mondo accademico e professionale sassarese di essere venuto a conoscenza di quello che definiva «un gravissimo episodio che dà le dimensioni della scorrettezza e dell’indegnità di un mio collaboratore tristemente noto per i suoi modi incivili verso i colleghi e verso i malati».
Perria si era offeso perché Giuseppe Orunesu aveva consigliato a un paziente di opporsi alle dimissioni, disposte a Sassari per consentire al malato di sottoporsi a un esame radiologico a Nuoro, perché a suo parere il malato doveva essere operato con urgenza.
Orunesu ha però spiegato al giudice che non censurò l’operato dei colleghi sassaresi, ma che su richiesta del paziente si limitò a esprimere un parere. Il neurochirurgo nuorese ha anche detto di essere rimasto sbigottito per la reazione del professor Perria. Da parte sua, attraverso l’avvocato difensore Paolo Pirastu l’ex direttore di Neurochirugia ha fatto sapere di non avere voluto in alcun modo con la sua lettera offendere o diffamare il collega, «ma di avere solo censurato il suo comportamento». Una spiegazione che non ha convinto il giudice.
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Tirocini al ministero Il ministero degli Affari esteri e le università italiane
Tirocini al ministero Il ministero degli Affari esteri e le università italiane, con il supporto della fondazione Crui, offre a laureati e laureandi la possibilità di effettuare un periodo di formazione presso il ministero, le sue rappresentanze diplomatiche, gli uffici consolari, le rappresentanze permanenti delle organizzazioni internazionali e gli istituti di cultura. La scadenza per l’invio delle domande è l’8 maggio. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio ricerca e relazioni internazionali, via Macao 32, Sassari; oppure consultare il sito http:/www.ammin.uniss.it/ricercarelint/index.php.
 

Questionario e social

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