UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 26 aprile 2006

Mercoledì 26 aprile 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
26 aprile 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 6 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, Il Giornale di Sardegna, Il Nord Sardegna
 

 

1 - L’Unione Sarda
Pagina 18 - Cronaca di Cagliari
Policlinico, lavoratori domani mattina ancora in assemblea
Monserrato. Agitazione
I sindacati confidano nel confronto col direttore sanitario Andrea Corrias
A quasi due mesi dallo sciopero del 6 marzo si annuncia una nuova agitazione dei lavoratori del Policlinico Universitario. Le Rsu hanno convocato per domani, dalle 9,30 alle 13,30, un'assemblea dei dipendenti che si svolgerà nell'aula di Medicina Legale, alla cittadella di Monserrato. Saranno analizzate la vertenza dei lavoratori nei confronti dell'amministrazione e i problemi legati all'organizzazione dei servizi. «Su questo punto» - spiega il coordinatore delle Rsu, Giovanni Pilo, - «speriamo in un confronto con il direttore sanitario del Policlinico, Andrea Corrias». La situazione continua a essere delicata, intanto l'Università si avvia alle elezioni del rettore: la partita che si gioca sul fronte sanitario avrà il suo peso nella riconferma di Pasquale Mistretta, che non ha ancora ufficializzato la sua candidatura. Gli avversari del rettore uscente, Giovanni Melis e Giuseppe Santa Cruz, stanno proseguendo il loro giro nell'ateneo alla ricerca di consensi, prima della tornata elettorale del 18 maggio (la prima a maggioranza assoluta, così come l'eventuale seconda fissata per il 30 maggio e il ballottaggio, se necessario, del 6 giugno). Nei mesi scorsi gli scontri tra le rappresentanze sindacali dei lavoratori del Policlinico e Mistretta sono stati diversi, fino alla rottura dei rapporti e la proclamazione dello stato di agitazione e lo sciopero. La situazione non sembra cambiata di una virgola. Dopo il 6 marzo i sindacati hanno avviato immediatamente la richiesta di un tentativo di conciliazione. Dopo l'assemblea di domani si proseguirà con l'incontro tra tutte le rappresentanze sindacali. «Valuteremo le azioni da intraprendere, nella speranza che intanto arrivi qualche segnale da parte dell'amministrazione universitaria», sottolinea Pino Calledda, della Flc-Cgil. Se anche in questa fase pre-elettorale non la situazione dovesse restare stagnante, lo scontro frantale con Mistretta proseguirebbe con «iniziative ancora più forti». Diversi i punti sotto accusa, nella vertenza sindacale: mancata applicazione dei contratti nazionali e di quello integrativo, progressioni orizzontali del personale ferme dal 1998, mancate ricostruzioni di carriera e dei fondi di produttività e di posizione, formazione del personale bloccata. Intanto, giovedì e venerdì scorsi si sono svolte le elezioni dei rappresentanti del personale non docente che parteciperà alla tornata elettorale per la scelta del rettore. «Come Cgil» - evidenzia Calledda - «ci confronteremo sui programmi dei candidati, senza avere preclusioni a priori».
Matteo Vercelli
 
2 - L’Unione Sarda
Pagina 25 - Provincia Ogliastra
Abbandonati gli universitari online
Ilbono. Gli iscritti a informatica temono la soppressione del corso di laurea a distanza
Studenti costretti a frequentare il terzo anno a Cagliari
Gli studenti del corso di laurea in informatica di Ilbono chiedono la revoca del trasferimento del terzo anno alla sede centrale di Cagliari non potendo recarsi nel capoluogo per completare il corso.
Un anno dopo, nessuna risposta. Gli studenti a distanza della sede di Ilbono si sentono abbandonati dalle istituzioni. Nel maggio scorso avevano chiesto con una lettera e una raccolta di 566 firme «l'urgente e immediata revoca» del trasferimento del loro terzo anno di corso presso la sede centrale di Cagliari. Dodici mesi dopo dal Ministero e dalla Regione non è arrivata nessuna risposta. La protestaIl tempo è passato senza che nessuno sia riuscito a trovare una soluzione. «Il terzo anno di lezioni continua ad essere svolto esclusivamente nella centrale sede cagliaritana. Gli studenti ogliastrini che si sono iscritti nella sede di Ilbono (che seguono le lezioni in videoconferenza) non possono spostarsi nel capoluogo per completare il corso e vanificano i risultati ottenuti» afferma Guglielmo Cabiddu, uno dei promotori del comitato spontaneo di studenti. Nell'aprile scorso gli studenti avevano chiesto l'istituzione di una conferenza di servizi per risolvere la vertenza. Ma anche dalla Provincia nessuna risposta. Tutto taceGiampietro Murru, sindaco di Ilbono, stigmatizza la totale indifferenza delle istituzioni: «Nessuno ha risposto alla nostra richiesta d'intervento. C'è stato un totale disinteresse al caso, sia da parte delle varie istituzioni nazionali e regionali, sia da parte di quelle locali. Sono stati infatti pochissimi i comuni ad avere garantito pieno appoggio a un problema che interessa tutta l'Ogliastra». L'Ateneo cagliaritano intanto non sembra intenzionato a ritornare sui suoi passi. Per il momento Ilbono infatti continuerà, almeno per il momento, ad avere attivi in loco solo i primi due anni di corso. «Questi due anni non sono in discussione e l'interruzione locale delle lezioni non comporta l'interruzione definitiva degli studi, come dimostra il fatto che otto dei nostri universitari dovrebbero laurearsi entro l'anno - aggiunge Murru - ma questo non significa che rinunceremo a rivendicare la riattivazione del terzo anno presso la nostra sede». Verso la chiusura?Il comitato degli studenti teme seriamente che dietro il totale disinteresse mostrato dalle istituzioni sul declino di un polo decantato come fondamentale per il futuro della nuova Provincia d'Ogliastra si celi il pericolo di una chiusura totale. Gli studenti non hanno intenzione di arrendersi.«Siamo pronti a perseguire l'opera di sensibilizzazione, finché il nostro corso di laurea non sarà perfettamente efficiente, in linea col crescente moltiplicarsi, sul panorama nazionale, di università a distanza».
Daniela Deiana
 
3 - L’Unione Sarda
Pagina 57 - Provincia di Cagliari
Con otto milioni il ghetto diventa quartiere
«Arriveranno anche impianti fotovoltaici Il nuovo parco inizierà qui»
Otto milioni per il rione-ghetto di Is Arenas. È il quartiere delle case popolari alle porte del parco del Molentargius, da trent'anni è abbandonato a se stesso. Ora c'è l'opportunità di recuperarlo portando nuovi servizi e un po' di verde dove regna il degrado. Ci sono anche le palazzine dello Iacp da ristrutturare: fogne a cielo aperto, ascensori guasti e facciate che cadono a pezzi potrebbero diventare un ricordo. Il Comune ha aderito al bando dei Contratti di quartiere: sono programmi di recupero urbano promossi dal ministero dei Lavori pubblici. Giovedì i progetti, realizzati dall'assessorato all'Urbanistica, sono stati spediti a Roma per essere valutati. In Municipio sono fiduciosi: d'altronde, Quartu ne aveva diritto già dal 2004, ma la domanda non fu presentata e quei soldi presero altre destinazioni. Anche la precedente amministrazione aveva puntato sul recupero di Is Arenas: la richiesta di finanziamento, inspiegabilmente, si arenò tra le proteste dell'opposizione: mancavano i partner privati. I progetti, questa volta, sono stati consegnati in tempo per ottenere il finanziamento di otto milioni di euro. «Anche noi abbiamo puntato su Is Arenas», spiega l'assessore all'Urbanistica Vittorio Falchi, «con questi soldi recupereremo le palazzine popolari, ma anche tutte le aree attorno, portando nel quartiere nuovi servizi e aree verdi attrezzate». Sono previsti anche alcuni interventi innovativi come l'installazione di impianti fotovoltaici per produrre elettricità con i pannelli solari. Entro il mese prossimo si saprà se il finanziamento è andato a buon fine. In Municipio non escludono nemmeno che il progetto possa essere finanziato soltanto in parte dal ministero dei Lavori pubblici: a quel punto bisognerà trovare nuove risorse. «Attendiamo il risultato della selezione. I progetti, comunque, potrebbero essere utilizzati per richiedere in futuro altri finanziamenti». Investire su Is Arenas è considerata una scelta strategica, dalla Giunta Ruggeri: per la stessa zona è stato presentato un altro progetto da 17 milioni di euro che attende ora il via libera dalla Regione, ma che è stato agganciato ai contratti di quartiere. Si tratta del nuovo parco urbano che dovrebbe sorgere alle spalle del palazzetto dello Sport di via Beethoven: oltre a una grande area parcheggi (che ospiterà anche il mercatino del mercoledì, liberando via San Benedetto), saranno realizzati un parco per l'educazione scientifica, uno per l'educazione stradale e uno skate park. Tra i partner privati che su questo progetto hanno sottoscritto il protocollo d'intesa con il Comune, ci sono anche il dipartimento di Fisica dell'Università di Cagliari, il Ctm, l'Aci e la Figc, che realizzerà nuovi impianti sportivi.
Giovanni Manca di Nissa (Unioneonline)
 

 

4 - La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Appello del rettore Alessandro Maida «Cinque per mille per l’università» 
SASSARI. Cinque per mille per l’università. La campagna informativa è del rettore Alessandro Maida che ha inviato una lettera a tutti gli studenti iscritti affinchè sensibilizzino le loro famiglie per il sostegno alla ricerca scientifica. Un appello che si basa sulla convinzione che «solo da una buona ricerca può discendere una didattica di qualità».
«Il nostro Paese - ha scritto Alessandro Maida alle famiglie - da sempre si caratterizza per la bassa percentuale di investimenti nella ricerca se paragonata a quella degli altri Paesi industrializzati: negli ultimi anni, la carenza di risorse in questo settore è divenuta ancora più visibile, soprattutto nel Mezzogiorno e in Sardegna, mentre tutti sappiamo che è proprio sulla ricerca che il Paese deve puntare per rilanciare la propria economia e aumentare la competitività. Non c’è dubbio che questa sia l’attività universitaria più qualificante, perchè solo da una buona ricerca può discendere una didattica di qualità».
L’appello del rettore si basa sulla convinzione che le famiglie possono dare un contributo importante per «garantire una formazione migliore ai suoi studenti e dare la possibilità a tanti giovani di entrare nel mondo della ricerca, al quale destineremo le risorse aggiuntive che si renderanno disponibili». In caso di adesione all’appello, Alessandro Maida indica anche il modello da compilare allegato alla dichiarazione dei redditi (Cud, 730 o Unico 2006) «firmando la scelta nell’apposito riquadro e inserendo il codice discale dell’Università di Sassari che è 00196350904».
Da segnalare che la scelta di destinare la quota del 5 per mille, non aggraverà il debito di imposta ed è compatibile con l’eventuale destinazione dell’8 per mille.
 

 

5 - Giornale di Sardegna
Pagina 28 – Grande Cagliari
La sfida al Magnifico Mistretta ricomincia da Santa Cruz e Melis
Università . Il rettore è in carica dal '91: cerca il sesto mandato alle elezioni del 18 maggio
Gli avversari: «Basta col dominio di un solo uomo, ora si presenti a un dibattito pubblico»
L'annuncio ufficiale non è ancora stato dato ma in realtà pochi dubitano che alle elezioni per il nuovo rettore dell'Università di Cagliari, che si terranno il 18 maggio, ci sarà un Mistretta VI. Sesto come i gabinetti della prima repubblica, che si succedevano pressoché immutati l'un altro. Insieme alMagnifico uscente, in carica dal 1991 - il condizionale è quindi ancora d'obbligo - scenderanno in lizza Giovannino Melis, preside di Economia e commercio, ex presidente del Cis e attualmente nel consiglio d'amministrazione dell'Ateneo. L'altro candidato è un volto noto perché aveva sfidato Pasquale Mistretta già nelle scorse elezioni: l'anatomopatologo Giuseppe Santa- cruz. Come gli altri due sfidanti, Fanfani e Daga, Santa Cruz prese però un pugno di mosche, quaranta, come i voti che riuscì a racimolare. Grazie a quattro modifiche di statuto, Mistretta ha bypassato la norma che lo rendeva ineleggibile per raggiunti limiti d'età. E ora è lì, in pole position virtuale. L'UNICO INTERROGATIVOi n f at - ti, sempre che la sua candidatura venga ufficializzata, è se Mistretta ce la farà il 18 maggio al primo turno oppure sarà costretto a una seconda votazione il 30 o al ballottaggio il 6 giugno. Al primo turno serve la maggioranza assoluta degli oltre 1600 votanti. Certo è che, dinanzi a un potente schieramento trasversale messo in campo dall'ordinario di Urbanistica, cementato da 15 anni di ininterrotto potere, le candidature di Santa Cruz e di Melis appaiono i proverbiali vasi di coccio che si rompono cozzando con un vasone di ferro. Negli anni il Magnifico si è costruito un percorso politico tale da garantirgli un consenso diffuso. «Sono il rettore degli studenti», è un suo slogan. Con lui si schiereranno probabilmente gran parte diMedicina, Ingegneria, Lingue, Scienze, Lettere, Scienze della Formazione. «Lamia candidatura - dice Beppe Santa Cruz - è un tentativo di cambiare le cose dopo 15 anni di dominio ininterrotto di un uomo. Basta con l'accentramento e con le cariche universitarie distribuite da un gruppetto di persone». L'indomito anatomopatologo sfida il rettore: «Venga a parlare in pubblico, non si sottragga come sempre ha fatto». Melis si fa interprete dell'esigenza di cambiamento, a dir suo molto più diffusa di quanto non appaia: «Non sono un'alternativa contro Mistretta, ma a Mistretta».
Massimiliano Lasio
 

 

6 – Il Nord Sardegna
Pagina 41 - Agenda
Brevi
Microbiologia
Sassari. Domani alle 16, nell' Aula Magna dell'Università di Sassari, in piazza Università, si terrà un incontro in occasione  del cinquantesimo Anniversario della Fondazione dell'Istituto di Microbiologia.

 

Questionario e social

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