Martedì 25 aprile 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 aprile 2006
Rassegna a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati  4 articoli delle testate L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna

 
 
1 - L’Unione Sarda
Pagina 6 – Regione
la giunta
Prestiti agli studenti e il marchio dell'Isola
Due milioni e mezzo di euro per i prestiti d'onore agli studenti iscritti ai corsi di laurea triennali e specialistici nelle università sarde; 350mila euro per interventi per la promozione di opere edite in Sardegna. Le delibere in materia di cultura e istruzione, proposte dall'assessore Elisabetta Pilia, sono tra le più rilevanti inserite nell'ordine del giorno della giunta in programma domattina. Ma l'esecutivo regionale dovrebbe discutere anche degli esiti del concorso per il nuovo simbolo dell'identità visiva della Regione. Un concorso che ha messo in palio 25mila euro per studiare un innovativo codice di comunicazione per la Sardegna: la commissione esaminatrice, a cui sono stati inviati i lavori, ha classificato al primo posto ex aequo tre progetti, quelli della Neo.Lab di Firenze (due ragazzi di origine sarda che hanno presentato il progetto «The stone-la pietra»), della Bcpt Associati di Perugia, che ha proposto un «lettering» del nome della Sardegna sulla struttura delle piante dei nuraghi, e della Sinergie Comunicazione e Design di Lanusei, che ha partecipato col simbolo «Sardegna nel cuore». Spetta ora alla giunta la scelta del vincitore.
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 35 – Provincia di Sassari
Sassari. Un buco di sette unità. Ridotte le sedute nelle sale delle Cliniche universitarie e le visite
Pochi anestesisti: non si opera
Interventi dimezzati. La Asl: «Non ci sono soldi»
Il provvedimento deciso dalla Asl e notificato nei giorni scorsi a tutti i titolari dei reparti chirurgici sta suscitando un'autentica rivolta. Nei giorni scorsi il responsabile sanitario della Asl n.1 Contu ha ricevuto alcuni direttori di clinica.
Crescono le liste d'attesa e la Asl n.1 cosa fa? Riduce del cinquanta per cento le sedute delle sale operatorie delle Cliniche Universitarie. Mancano gli anestesisti. L'organico ottimale ha un buco di sette unità cui si è aggiunta in questi giorni la perdita di un professionista unanimemente stimato per le sue qualità professionali e l'attaccamento al lavoro: il dottor Giampiero Silvetti. Forse poco gratificato dal suo lavoro, certamente desideroso di fare altre esperienze, si trasferirà a Tempio per assumere la direzione del reparto di Anestesia e rianimazione del locale Ospedale civile. Una decisione che sicuramente la direzione sanitaria conosceva da tempo ma di cui ha mostrato di accorgersi solo alcuni giorni fa quando ha disposto la riduzione dell'attività operatoria. Da martedì 18 possono essere utilizzate quotidianamente solo tre delle sei sale del complesso operatorio di viale San Pietro. La riduzione del cinquanta per cento degli interventi riguarda anche le due sale delle Clinica ginecologica che si trovano in un altro edificio. Il provvedimento deciso dalla Asl e notificato nei giorni scorsi a tutti i titolari dei reparti chirurgici sta suscitando un'autentica rivolta. Nei giorni scorsi il responsabile sanitario della Asl n.1 Bruno Contu ha ricevuto alcuni direttori di clinica per discutere del problema. Alle proteste dei sanitari la risposta è quella che dalla Asl arriva ormai per tutti i settori come un nastro registrato: «non abbiamo risorse». La risposta è stata di incredulità: «cosa facciamo, mandiamo i pazienti a casa?». La buona volontà della Asl sembra stia per concretizzarsi con la promessa di destinare all'attività delle cliniche chirurgiche due anestesisti, uno dei quali a tempo determinato. In questo modo il problema non verrà risolto e le emergenze saranno sempre dietro l'angolo. Gli anestesisti infatti devono garantire la loro presenza non soltanto in occasione delle sedute operatorie. L'anestesia infatti è prevista anche nella diagnostica quando i pazienti devono essere sottoposti ad esami complessi od invasivi. Di conseguenza qualche unità viene sempre sottratta alla disponibilità dei chirurghi che non ce la fanno più ad andare avanti in queste condizioni. Vorrebbero lavorare nelle condizioni di serenità necessarie per affrontare un lavoro che richiede nervi saldi e squadre motivate. Sono costretti invece ad affrontare emergenze quotidiane che dovrebbero essere di esclusiva competenza della burocrazia. Qualcuno ha deciso di dire basta. Il direttore della Cattedra di Chirurgia plastica, il professor Gianvittorio Campus, ha interrotto l'attività ambulatoriale. Deve smaltire una lista d'attesa chiusa al 2003. A cosa serve programmare altri interventi? La situazione è destinata ad aggravarsi ulteriormente quando, a giugno, verrà definito l'accorpamento del reparto ospedaliero di urologia con quello delle Cliniche universitarie. Alla Asl si sfregheranno le mani per il risparmio di bilancio. E i pazienti? Non sembrano un problema per chi gestisce la sanità sassarese.
Gibi Puggioni
 
3 – L’Unione Sarda
Pagina 17 – Cagliari
Convegno. Esperti a confronto su un tema che divide religiosi e scienziati
Il coma, sottile confine tra la vita e la morte
Qual è il confine tra la vita e la morte? Quando si può parlare di morte cerebrale o biologica? Domande che dividono e sulle quali si interrogano la medicina, la religione, la filosofia e chiunque abbia a cuore le sorti dell'uomo. convegnoPer affrontare il tema in una chiave più ampia, ieri a Cagliari si è tenuto un convegno che ha visto di fronte medici di diverso orientamento. Renato Versace, primario di chirurgia toracica all'ospedale Binaghi, ha ripercorso l'evoluzione nel tempo del concetto di persona e ha sostenuto che il coma interessa anche l'esperto di bioetica. Del resto, ha ricordato, non è stata trovata ancora una linea comune sulla morte cerebrale. Il comaOggi si ha un approccio diverso al problema coma. Molte persone uscite da questo stato hanno raccontato la loro esperienza. «Situazioni che un tempo da una parte venivano definite baggianate, dall'altra esperienze mistiche», spiega Francesco Marrosu, direttore della scuola di specializzazione in neurofisiopatologia dell'Università di Cagliari. «In realtà sono situazioni vissute "out of the body", fuori dal corpo, dovute a una cattiva comunicazione tra le varie aree del cervello. Persone uscite dal coma riferiscono di aver visto il proprio corpo da una parte e se stessi da un'altra, quasi come fossero un'anima galleggiante». Un tempo erano considerati ricordi irrazionali. Oggi la scienza ha rivisto le sue posizioni, come ribadito anche dalla prestigiosa rivista di neurologia Brain. «Non sono fantasie - aggiunge Marrosu - come si credeva in passato. Quando non si riesce a capire bene quello che succede, bisognerebbe studiare certi fenomeni con più modestia scientifica e meno trascendentalismo». OristanoA Oristano esiste da tempo il centro Santa Maria Bambina, specializzato nella cura delle persone in coma. Un istituto all'avanguardia che ha permesso a tanti pazienti di evitare viaggi della speranza in Italia e all'estero. Giovanni Sanna, direttore del centro creato dalla diocesi arborense, ha ricordato che i ricoveri nel 2003 sono stati 267, nel 2004 363 e lo scorso anno 470. Un programma di recupero che coinvolge i familiari del paziente, considerati a tutti gli effetti personale della clinica.
Alessandro Atzeri (Unioneonline)

 
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Nuoro
Medicina iperbarica, esperti a convegno
SAN TEODORO. Tutto pronto a San Teodoro per il convegno sulla medicina iperbarica e subacquea che si svolgerà questo fine settimana. Il comitato scientifico sarà presieduto da Pasquale Longobardi e vedrà coinvolti come relatori i maggiori esponenti del settore nazionale.
 Per la particolarità delle tematiche, gli ambiti di intervento e le diverse patologie affrontate, i dibattiti rivestiranno grande interesse soprattutto nel settore diving, ed è prevista la partecipazione di medici e di professionisti della subacquea (operatori ed istruttori).
 Tra i temi principali di cui si discuterà nel corso del convegno che si aprirà venerdì per concludersi domenica, l’ossigenoterapia iperbarica con il direttore dell’istituto anestesia e rianimazione dell’università di Sassari, Giuseppe Susini. Seguiranno interventi di Giuliano Vezzani (Fidenza) Monica Rocco (Roma) Luciano Ditri (Vicenza) Alfonso Bolognini (Sassari), mentre Carlo Randaccio, illustrerà l’esperienza del Centro Iperbarico di La Maddalena, la dimostrazione di un intervento a mare e il primo soccorso sul luogo dell’incidente.
 Atmosphere diving rappresenterà la segreteria organizzativa con lo scopo di coinvolgere il maggior numero di figure istituzionali e alla ricerca del maggior numero di sinergie possibili. L’obiettivo è quello di promuovere politiche che siano motore di avvenimenti, momenti culturali, di studio e ricerca.
 Sinora hanno aderito al progetto, con contributi e patrocinio, il comune di San Teodoro, il consorzio turistico e il consorzio di gestione dell’area marina protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo. Per informazioni e accrediti, si può contattare la segreteria al tel/fax 0784 865130, e-mail: info@atmospherediving.it. Alessandro Cossu 3334747203 / Simone Meneghel 3497826649 segreteria scientifica: Pasquale Longobardi, email: direzione@iperbaricoravenna. (s.s.)
 
 
 
 

Questionario e social

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