UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 24 maggio 2006

Mercoledì 24 maggio 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 maggio 2006
Rassegna a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati 10 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna
 

 
 

1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 19
In camice da cinquant'anni
Mezzo secolo in camice bianco, al servizio della salute dei pazienti. Una vita in corsia o in ambulatorio, trascorsa fra stetoscopi e ricettari. Per i medici laureati nel 1956 è arrivato il momento di festeggiare le nozze d'oro: la consorte, naturalmente, è la medicina. Ieri sera il presidente dell'Ordine, Raimondo Ibba, nel corso di una cerimonia che si è tenuta nella sala conferenze dell'Ordine provinciale dei medici, ha premiato i cinquant'anni di attività professionale di Gian Luigi Gessa, Licinio Contu, Anacleto Lecca, Paolo Falconi, Giuliano Massazza, Francesco Adamo, Giorgio Aresu, Contardo Bergamini, Paolo Cherchi, Francesco Barile, Piero Faa, Guido Carta, Salvino Demuro, Greca Cocco, Salvatore Murgia, Giacomina Serpi, Silvio Trincas, Luca Francesco, Maria Cadeddu, Leonello Murgia e Franco Zucca. Poco importa che alcuni di essi abbiano da poco smesso di lavorare dopo una lunga e onorata carriera. Cinquant'anni di professione che hanno reso Ibba «orgoglioso di essere presidente di un Ordine che annovera fra le sue fila personalità di così grande spessore ed esperienza: medici che in questo mezzo secolo hanno contribuito in maniera determinante al miglioramento della qualità di vita dei sardi e, più in generale, al progresso della società nel suo insieme».
  
2 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Provincia. A Molentargius
Scelta della facoltà: ora c'è una guida per tutti gli studenti
Previsti anche 4 seminari per presentare le offerte formative dell'Università
Sostenere gli studenti degli istituti superiori nel cruciale momento del passaggio all'Università, perché la loro sia una scelta consapevole: è l'obiettivo della manifestazione "Giornate di orientamento Università e ambiente", che si terrà oggi e domani all'interno del parco di Molentargius. la guidaL'iniziativa, promossa dall'assessorato provinciale alla Pubblica istruzione, riunirà venticinque scuole, per complessivi 1900 studenti circa (iscritti agli ultimi due anni della scuola superiore) che potranno ricevere informazioni e materiale sull'offerta formativa dell'Università di Cagliari e sui servizi disponibili. Verrà distribuita una miniguida, progettata dall'Università e stampata a cura della Provincia, con indicazione dei corsi di laurea. i seminariSi terranno inoltre quattro brevi seminari, in cui verrà presentata da docenti e ricercatori l'offerta formativa dell'Università di Cagliari per il prossimo anno accademico 2006-07, suddivisa per aree didattico-culturali. Nell'edificio Sali Scelti, in uno spazio adiacente alla sala conferenze in cui si svolgeranno i seminari, verranno poi allestite postazioni di accoglienza, dove sarà presente personale universitario specializzato, con l'obiettivo di offrire a docenti e studenti informazioni individuali sui corsi di studio e sui servizi di Ateneo. l'iniziativa«Per la prima volta», ha spiegato l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione Cesare Moriconi, «Provincia e Università collaborano per aiutare gli studenti e favorire un progetto di continuità tra percorso educativo scolastico e formazione universitaria». «Da ottobre prossimo», ha aggiunto Luigi Sotgiu, funzionario dell'Università di Cagliari, «con la nascita di Architettura saranno 11 le facoltà tra le quali gli studenti potranno scegliere». Patrizia Mureddu, delegata del Rettore, ha infine auspicato che «la collaborazione tra Provincia e Università possa diventare permanente». visite guidateNell'ambito della manifestazione sono previste anche visite guidate alla scoperta dei segreti e delle attrazioni del parco naturale. Due gli itinerari prescelti: uno, nella Città del sale, della durata complessiva di 30 minuti circa, con tappe intermedie di sosta che serviranno per illustrare agli studenti gli aspetti di maggior interesse scientifico e naturalistico del parco. L'altro percorso prevede una passeggiata ecologica della durata di 1 ora e 30 minuti circa. A guidare e illuminare i ragazzi sarà il personale che lavora all'interno del parco, unitamente ad alcuni volontari di Legambiente.
 
3 - L’Unione Sarda
Sport - Pagina 23
notizie in breve
Giornate di studio CONI
Con una conferenza del professor Antonio Cao dell'Università di Cagliari si chiude la sessione primaverile delle "Giornate di studio su temi di sport" organizzata dal Coni provinciale di Cagliari. Sabato, alle 17, nella sala conferenze del Cis, in viale Bonaria a Cagliari, il professor Cao parlerà di malattie genetiche e attività motoria. Dopo questo appuntamento il ciclo di conferenze riprenderà dopo la pausa estiva. (fe.fo.) 
 
4 - L’Unione Sarda
Sport - Pagina 23
Aikido, ecco il corso riservato agli studenti
L'aikido insegnato agli studenti dell'università. È cominciato in questi giorni nella palestra della cittadella universitaria di Monserrato un mini corso di Aikido, tenuto dal maestro Piernicola Vespri, rivolto agli iscritti al corso di Scienze motorie. Arti marziali e cultura orientale spiegate ai ragazzi sardi per chi vorrà diventare un professore di educazione fisica. Tecniche di movimento, respiro, forme e movimenti, teoria e pratica per un corso di laurea che prende in considerazione tutti gli sport. Piernicola Vespri, 4° Dan Aikikai d'Italia e Aikikai di Tokyo, allievo del Maestro Hideki Hosokawa (7° dan Shihan), pratica l'Aikido dal 1983. Nel 1990 ha ottenuto la cintura nera e dal 1998 è responasabile della Scuola Aikido Cagliari che nel 2006 cambia nome e sede e diventa il dojo Tomodachi No Kai. Attualmente ha la qualifica di shidoin, esaminatore per gradi fino a 1° kyu. Per diversi anni ha collaborato nell'insegnamento con il M° Hosokawa presso il dojo Musubi no kai. In questi anni di pratica si è avvicinato a diverse altre discipline partecipando a stage e corsi di Judo, Iaido, Jodo, Hojo e Kinomichi. La Tomodachi No Kai è affiliata all'Aikikai d'Italia, Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese. L'insegnamento dell'Aikido, la pratica e l'allenamento, sono svolte secondo le linee guida del maestro Tada. Il corso durerà sino alla fine del mese. (fe.fo.)
 
5 - L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 36
Sassari Ulcere e gastriti: esperti a confronto
Dopo cinque anni, torna a Sassari, nella sua 23esima edizione, il Congresso nazionale della Società italiana di patologia dell'apparato digerente (Sipad), a conclusione del mandato presidenziale di Giuseppe Dettori, direttore della Clinica chirurgica generale dell'ateneo sassarese. Il congresso, che spazierà fra Sassari ed Alghero dal 25 al 28 maggio, affronterà temi di estrema attualità e che riguardano le ultimissime novità su nemerose patologie dell'apparato digerente.«Ad alternarsi nelle varie fasi del programma - scrivono nella loro presentazione Giuseppe Dettori e Francesco Badessi, che assumono la presidenza del Congresso - saranno diversi tra i più eminenti esperti italiani e stranieri, ma anche medici più giovani e specializzandi che riteniamo debbano essere fra i principali fruitori dell'evento insieme agli studenti, la cui presenza, che speriamo numerosa, è sempre indice di gradimento, vitalità e successo di ogni iniziativa scientifica». (g. f.)
 
6 - L’Unione Sarda
Provincia Ogliastra - Pagina 24
Il deserto delle intelligenze
I residenti laureati sono meno di cinque su cento
In Ogliastra ogni cento residenti solo cinque hanno una laurea in tasca. Gli altri dottori sono costretti a emigrare se vogliono sfruttare appieno il titolo di studio. Radiografia impietosa di un territorio che paga a caro prezzo un forte deficit culturale.
P er sfruttare il titolo di studio è d'obbligo emigrare. Solo a Lanusei dottori nella media nazionale
Divisi, litigiosi. E perfino allergici alla cultura. I laureati residenti in Ogliastra sono meno di cinque su cento e vestono la maglia nera nella mappa dell'istruzione disegnata sullo Stivale. Le cifre (emerse dal censimento Istat e riferite al 2001) fotografano una nuova Provincia che soffre una straordinaria sindrome da ignoranza, non garantisce opportunità di lavoro alle sue intelligenze migliori, costrette a emigrare e mettere su casa altrove per affermarsi nel mondo del lavoro. Indietro di 15 anniIl linguaggio delle statistiche è crudo ma inequivocabile. Da Genna Silana alla foce del Flumendosa il livello d'istruzione è fermo alla media nazionale di 15 anni fa. Ma mentre l'Italia ha accelerato il passo (nel 2001 2,9 per cento di dottori in più rispetto al 1991), l'Ogliastra ha arrancato. È ferma al 4,7 per cento mentre la media isolana registra un meno preoccupante 6,5.Tonino Loddo, sindaco di Lanusei, ex deputato e insegnante di Lettere, ha snocciolato questi dati davanti alla platea di studenti che nell'aula magna del liceo cittadino ascoltavano don Luigi Ciotti mentre parlava di cultura della legalità. «Per sottolineare che - ha detto in sostanza - una zona in cui il livello culturale è basso risulta molto più esposta al tarlo della delinquenza. Senza educazione non può esistere cultura della legalità». Paese per paeseLa radiografia del livello d'istruzione campanile per campanile rivela che soltanto Lanusei, quanto a numero dei laureati, è in linea con la media nazionale (7,5 per cento) e precede Jerzu (6,4), Tortolì e Ulassai, che toccano la soglia del sei per cento. Tengono, si fa per dire, Arzana e Villagrande, tradizionali culle di dottori, attestate su una media di 5 laureati e mezzo su ogni cento residenti. La maglia nera è Triei, dove abitano appena quindici laureati. Gli altri hanno fatto le valigie. Tutta l'Ogliastra è paese. Ussassai, il comune d'Ogliastra con più alta vocazione allo spopolamento, annovera tra gli iscritti all'anagrafe solo venti dottori. Paolo Laconi, 34 anni, laurea in ingegneria, a Ussassai torna solo per una visita ai parenti. Vive e lavora a Tortolì «perché abitando nel mio paese d'origine - dice - sarei condannato alla disoccupazione forzata. L'Ogliastra dell'interno, purtroppo, non offre ai laureati nemmeno una chance per cui valga la pena di restare». Un lavoro di serie BCorsa a un posto nei cantieri forestali, caccia a finanziamenti per nuove imprese manifatturiere ma pochissimi progetti che diano opportunità di impiego ai neodottori. «Con la conseguenza che i pochi irriducibili, pur di restare qui, si accontentano di svolgere professioni di serie B o serie C». Riccardo Virdis, per trent'anni preside di liceo, ha visto diplomarsi quattromila studenti. «Molti dei quali - osserva - si sono laureati ma hanno sfruttato il loro titolo di studio altrove, a Londra, Milano, Torino». In Ogliastra neppure un'opportunità. «Sono stati fatti tanti studi - ricorda Virdis - per capire come valorizzare al meglio le intelligenze nel pianeta Ogliastra, ma questi progetti sono serviti più per pagare i progettisti che per individuare nuove, reali opportunità. In passato si dormiva, solo adesso si comincia a programmare». Tonio Pillonca



7 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Orientamento universitario, seminari 
Facoltà: si sceglie nell’oasi saline 
CAGLIARI Chissà se due giorni basteranno per cancellare ogni dubbio e fare la scelta migliore, certo è che la curiosità sarà solleticata, e non poco. Oggi e domani nella bella cornice del Parco di Molentargius l’Università s’apre agli studenti delle scuole superiori, mettendo in vetrina la sua offerta formativa perché i ragazzi possano cominciare a pensare già ora a quale scelta fare per il proprio futuro. L’iniziativa, frutto di un accordo che vede lavorare gomito a gomito Università di Cagliari, assessorato provinciale alla Pubblica istruzione e consorzio del Parco naturale e regionale Molentargius, è stata presentata ieri nell’edificio Sali scelti del parco. Destinatari sono i ragazzi degli ultimi due anni degli istituti superiori (hanno aderito 25 scuole di tutta la provincia su un totale di 35), che per l’intera mattina di oggi, e quella di domani, dalle 8.30 alle 14, potranno ricevere informazioni e materiale sull’offerta formativa e i servizi dell’università. «Per la prima volta - ha detto con una punta d’orgoglio l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Cesare Moriconi -, Provincia e Università collaborano per aiutare gli studenti delle scuole superiori e favorire un progetto di continuità tra percorso educativo scolastico e formazione universitaria». Formazione che a partire da ottobre, ha sottolineato Luigi Sotgiu del servizio Orientamento dell’ateneo, sarà ulteriormente arricchita dalla nascita della facoltà di Architettura, che andrà ad aggiungersi alle dieci già esistenti. Questo il programma della due giorni: dopo l’arrivo degli studenti, partiranno, nell’edificio Sali scelti, i seminari che illustreranno l’offerta formativa. Si comincia con quello riguardante l’Area umanistica, per passare a ingegneria e architettura, quindi a quello sull’Area sanitaria e scientifica. Si finisce, intorno alle 12.55, col seminario che descrive l’offerta dell’Area delle scienze giuridiche, economiche, politico sociali. Nello stesso edificio per tutto il tempo sarà possibile avere, da personale esperto, informazioni sulle singole facoltà. Le giornate serviranno ai ragazzi anche per prendere confidenza con l’area naturalistica di Molentargius: oltre alla proiezione del documentario “Molentargius: il Parco dei fenicotteri”, di Marco Benoni, sono previste diverse passeggiate ecologiche nelle aree verdi del parco.
Sabrina Zedda
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Oristano
GHILARZA 
Corsi universitari a rischio? Una parte degli studenti lancia l’Sos 
L’alto costo gestionale avrebbe creato problemi alle casse del Comune 
GHILARZA. Fiore all’occhiello dell’Università di Sassari, fiore all’occhiello, si spera ma forse così non è, dell’amministrazione comunale. Eppure il “Progetto formazione a distanza”, nato nell’anno accademico 2003/2004, potrebbe avere i giorni contati: probabilmente - questa è la denuncia di alcuni degli studenti - si andrà avanti soltanto per il 2006, fino a quando, cioè, ai diciotto iscritti al terzo anno di corso sarà data l’opportunità di discutere la tesi e conseguire la laurea triennale. Futuro incerto, invece, per i 32 studenti che frequentano il primo e secondo anno, che dovranno optare per una soluzione diversa: rinunciare alla frequenza e raggiungere Sassari soltanto per sostenere gli esami, oppure essere un fuori sede a tutti gli effetti, con gli oneri che tale condizione comporta.
Gli studenti chiedono chiarezza e sono pronti alle barricate per difendere un progetto nel quale hanno creduto e ancora credono. Un progetto che rischia di essere affossato, dicono, da una mancanza di linearità nei rapporti tra Comune e Università: «La prova è che ancora non è dato sapere quanto questo servizio costi effettivamente al Comune e che amministrazione e Università ci forniscano dei dati diversi», sostiene una laureanda, «L’unica cosa che sappiamo è che secondo l’attuale giunta il progetto delle lezioni in videoconferenza ha raggiunto dei costi che l’Ente non può sostenere. Eppure tutto è andato bene dalla firma della convenzione fra Università e Comune, quando era sindaco Tomaso Sanna, fino al rinnovo del consiglio comunale. Allora sono cominciati i problemi, con la nuova giunta che sostiene come la vecchia amministrazione non abbia mai detto come effettivamente stanno le cose: pensiamo che alla base di tutto ci sia la mancanza di volontà politica e la non consapevolezza di dare un servizio qualificato».
Al di là delle responsabilità di ciascuno, comunque, il problema non sembra di facile soluzione, perché le strade battute si sono rivelate disagevoli. A cominciare dalla proposta di chiedere agli studenti un contributo, con l’obiettivo di abbattere i costi a carico dell’amministrazione: «Una proposta che giudichiamo inaccettabile, perché noi paghiamo le tasse universitarie esattamente come tutti gli altri allievi pur non godendo degli stessi servizi», sostiene uno studente.
Senza successo anche la seconda ipotesi avanzata dal Comune: garantire l’offerta formativa ha un costo, che sale ancor più se parliamo di livello d’istruzione universitario. Visto che i corsi on line sono frequentati da diversi studenti che arrivano da molti paesi del circondario, perché non coinvolgere quelle amministrazioni affinché concorrano in certa misura alle spese gestionali?
Per ufficializzare l’idea, il sindaco Stefano Licheni aveva anche convocato un’assemblea allargata ai rappresentanti istituzionali dei diciannove paesi (tra questi, oltre ai tre dell’Intercomune, anche Baratili, Boroneddu, Busachi, Cabras, Borore, Macomer, Oristano, Cuglieri, Monserrato, Riola Sardo, Santu Lussurgiu, Sedilo, Silanus, Solarussa e Sorgono) che allo stato attuale contano studenti iscritti ai corsi universitari a distanza: «Le spese di gestione sono consistenti», aveva dichiarato l’assessore Chiara Usai, «Soltanto la convenzione con la facoltà di giurisprudenza di Sassari costa 20mila euro, ma complessivamente i costi oscillano fra i 30 e i 40mila euro annui. Abbiamo pensato che trattandosi di un servizio del quale usufruiscono numerosi utenti esterni, le amministrazioni dei Comuni di residenza di questi studenti potessero in qualche misura contribuire a coprire gli oneri».
L’invito, però, è stato un po’ come abbaiare alla luna: all’incontro erano intervenuti solo il sindaco di Norbello, due amministratori di Narbolia e Paulilatino e la vicesindaco di Abbasanta. Insomma, una situazione non proprio rosea, che preoccupa gli studenti: «Non lo diciamo per noi, che siamo vicini alla laurea triennale e per la specialistica si vedrà», conclude un’allieva, «Ma chi è al primo e secondo anno potrebbe anche vedersi costretto ad abbandonare gli studi. E questa sì che sarebbe una sconfitta». (re.pr.)
 
9 - La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Oristano
«Mi sembrano preoccupazioni davvero immotivate» 
Stefano Licheri dice che il Comune si sta adoperando per evitare chiusure 
«C’è già un accordo con il Politecnico di Torino e la Provincia» 
GHILARZA. Assicurare un futuro più stabile all’università telematica dell’Alto Oristanese è una responsabilità di cui l’amministrazione civica si è formalmente fatta carico anche davanti agli studenti. Non solo, il Comune punta ancora più in alto, ovvero alla creazione di una cittadella universitaria attraverso l’istituzione del corso on line di ingegneria civile, frutto di accordi con il Politecnico di Torino e la Provincia. Questa è, perlomeno, la promessa di chi governa: «Garantire l’offerta formativa è un impegno che intendiamo onorare», dice il sindaco Stefano Licheri.
Poi pone subito l’accento sulla volontà politica manifestata a più riprese dal Comune per garantire continuità al servizio. Una realtà oggi messa in discussione dall’eccessivo carico dei costi gestionali, inte- ramente ascritti a debito dell’ente locale: «Recentemente ho convocato gli studenti allo scopo di far fronte insieme al problema», aggiunge il sindaco, «E da quell’incontro è emersa l’intenzione comune di mobilitarsi per salvaguardare un servizio di cui tutti riconosciamo l’importanza».
In quella circostanza gli studenti si sono accollati l’onere di redigere un documento da trasmettere a Cagliari allo scopo di sollecitare l’interessamento della Regione: «I ragazzi hanno riconosciuto apertamente l’impegno profuso sinora dal Comune», precisa Stefano Licheri, non senza esternare meraviglia per la presa di posizione di alcuni corsisti, «Appena pronta, consegnerò la lettera all’assessore Elisabetta Pilia. Mentre i ragazzi si preoccuperanno di sensibilizzare alla causa i sindaci dei loro comuni di residenza che, malgrado gli sforzi compiuti da questa amministrazione, fino a oggi non hanno aderito alla proposta di contribuire alle spese di gestione, eccezion fatta per la disponibilità di Paulilatino e della Provincia».
Proprio un atto formale della Provincia rappresenta il tassello mancante per dare corpo all’idea di istituire entro ottobre un terzo corso on line. Le trattative con l’Istituto torinese sono a buon punto, manca soo il nullaosta per l’utilizzo di alcune aule della sede Ipsia.
Maria Antonietta Cossu
 
10 - La Nuova Sardegna
Pagina 12 - Olbia
Granito e cave dismesse, ecco le proposte 
Convegno organizzato dal Comune sulle prospettive di valorizzazione 
TONIO BIOSA 
TEMPIO. Pietra e Gallura, un binomio antico quanto i monumenti creati dall’uomo nel suo primo insediarsi in questo difficile e caratteristico territorio. Tale connubio può costituire una guida nella valorizzazione, economica non meno che culturale, dei siti d’estrazione dismessi di cui la Gallura risulta abbondantemente e vistosamente punteggiata. A indicare ipotesi, proposte e prospettive di valorizzazione ha provato un apposito convegno svoltosi ieri mattina nella sala congressi della stazione sperimentale del sughero e organizzato dal Comune di Tempio, dall’Università di Cagliari e Firenze, dal Parco geominerario e ddlle soprintendenze ai Beni Storici e ai Beni archeologici di Sassari-Nuoro. In particolare il convegno, articolato anche in visite ai centri storici e siti estrattivi, vecchi e nuovi, in altre parti della regione, si inserisce nel programma interuniversitario dal titolo: “Le risorse lapidee dall’antichità ad oggi in area mediterranee: identità culturali e tecnologie. Sperimentazioni integrate per la conoscenza, restauro e valorizzazione” di cui è coordinatore il professor Luigi Marino, dell’università di Firenze, ieri uno dei relatori. Sono quindi intervenuti il soprintendente ai Beni storici Stefano Gizzi, Daniela Decandia, dell’Ufficio per il centro storico del comune di Tempio, e studiosi in rappresentanza delle Soprintendenze dell’Isola. In una tavola rotonda sul nuovo disegno di legge regionale sulle attività estrattive si sono confrontati i rappresentanti dell’assessorato regionale all’Industria e dei distretti estrattivi sardi. Da Piero Tamponi, presidente del consorzio Marmi e Graniti, son venute le proposte di utilizzo del granito dei siti di cava dismessi in opere pubbliche prima di tutto e quindi private. I centri storici della Gallura costituiscono di per sè un esempio di valorizzazione in senso culturale della pietra.

Questionario e social

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