Giovedì 23 marzo 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 marzo 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 8 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, Il Giornale di Sardegna
 

 

1 - L’Unione Sarda
Pagina 1 - Prima Pagina  
Proposte e prospettive Il mare al centro del futuro di Cagliari  
Un recente convegno tenutosi a Cagliari ha sancito la nascita dell'Urban Center come sede di scelta e confronto sulla politica urbanistica e le conseguenti iniziative infrastrutturali della nostra città. Al margine dei lavori un autorevole promotore ha sottolineato come tra il dire e il fare ci sia di mezzo il mare. Ebbene, si può affermare che, mai come ora, il mare sia il principale protagonista della nuova città, una sorta di trait-d'union tra le molteplici iniziative che andranno a generarsi tra il Porto Canale e S.Elia per proseguire sino a Marina Piccola e al Poetto. Fortunatamente amministratori e cittadini hanno ormai consolidate nel loro immaginario le linee di sviluppo del lungomare di Cagliari, pervenendo a una sorta di processo di "urbanistica condivisa" in termini veramente rari, per scelte così importanti e difficili. Cagliari, grande città di mare, non può però essere solamente un modello infrastrutturale ma, riprendendo un concetto valido per il suo terminal di transhipment di contenitori, deve anche puntare a diventare un hub di quella cultura mediterranea che tende, sempre più, a darsi una precisa identità. In questo senso esiste un profondo e generalizzato fermento e altre città costiere avanzano con convinzione la loro candidatura. In un quadro caratterizzato da una grande unità d'intenti è peraltro in atto il dibattito sulla funzione da assegnare alla Manifattura Tabacchi che, recentemente, è stata proposta come sede della nuova Facoltà di Architettura. Non dimenticando la stretta contiguità con la prima antica forma di portualità cagliaritana, sarebbe affascinante e ricca di prospettive l'istituzione di una sede universitaria delle Scienze del Mare, comprendendo, ad esempio, Biologia, Archeologia, Storia, Economia, Trasporti, Geografia e, in genere, le materie con attinenza al mare. Sarebbe un ulteriore e qualificante modo di proporre Cagliari quale grande e seria città di riferimento al centro del nostro mare. Nei giorni scorsi il sindaco di Cagliari ha rilanciato con convinzione la candidatura di Cagliari quale Capitale del Mediterraneo. Un obiettivo ambizioso del quale la nostra città è certamente degna ma che tutti dovremo guadagnarci, sapendo cogliere le grandi opportunità che il mare ci offre e non lasciandoci semplicemente trasportare dalle sue correnti.
Paolo Ritossa
 
2 - L’Unione Sarda
Pagina 43 - Provincia Gallura  
Confindustria Gli studenti e la Luiss: incontro al liceo Gramsci  
Doppia iniziativa di Confindustria oggi e domani. Questa mattina alle 11.30 nell'aula magna del liceo classico Gramsci gli studenti iscritti all'ultimo anno delle superiori incontreranno Michele Tamponi, docente di istituzioni di Diritto privato, che illustrerà agli aspiranti universitari i tre corsi offerti dalla Luiss. L'incontro, organizzato dall'associazione degli industriali, sarà propedeutico alla prova di ammissione alla facoltà che si terrà il 5 aprile 2006 alle 15 al liceo Scientifico Pacinotti di Sassari o al classico Azuni di Cagliari. Domani mattina, alle 10, nella sede dell'Associazione all'aeroporto Costa Smeralda si discuterà di semplificazione nella comunicazione tra Agenzia delle entrate e associazioni di categoria e professionisti, con lo scopo di facilitare il rapporto tra contribuenti e riduzione del contenzioso. Parteciperà anche il direttore regionale dell'Agenzia delle Entrate Guglielmo Montone.
(m.me.)
 
3 - L’Unione Sarda
Pagina 15 - Lavoro e Opportunità  
Sassari, 50 premi da duemila euro  
Riservati a laureandi per tesi e ricerche su Fao e Onu  
Cinquanta premi e contributi scientifici disponibili anche per gli studenti dell'ateneo sassarese. L'Università La Sapienza di Roma intende assegnare 50 sovvenzioni, di 2000 euro lordi, per tesi di laurea e ricerca scientifica. Possono partecipare i laureandi italiani che abbiano svolto studi su temi quali la genesi, la storia, le finalità, il funzionamento le riforme, anche in singoli Paesi, della Fao (Food and agricolture organization of the United nations) o di organismi similari nel sistema delle Nazioni Unite. Gli aspiranti ai premi dovranno essere iscritti a un corso di laurea di primo livello, o laurea specialistica o magistrale o laurea di vecchio ordinamento. La domanda di partecipazione, in carta libera, dovrà essere redatta sulla base di un apposito formulario e dovrà pervenire, entro il 30 giugno 2006, al seguente indirizzo: Ripartizione IX, relazioni internazionali, Università La Sapienza, piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma. Per eventuali informazioni gli interessati potranno rivolgersi al tel. 06.49910789 o scrivere alla e-mail: premicomitatofao.relint@uniroma1.
(r. f.)
 
4 - L’Unione Sarda
Pagina 48 - Lettere & Opinioni  
Studi Restauro? In Continente  
Specializzanda beffata  
Sono iscritta al secondo anno di Tecnologie per la Conservazione ed il Restauro dei beni culturali presso l'Università di Cagliari. Fino ad un anno fa vivevo nelle Marche e prima di iscrivermi a Cagliari ho preso informazioni dettagliate sul mio corso. La Segreteria studenti mi ha fornito un opuscolo informativo (che allego) nel quale si accertava l'esistenza di una laurea specialistica (indicata come "Classe 10/S") da effettuare dopo i primi tre anni di studi. Ora, arrivata al secondo anno accademico, ho appreso che la Facoltà d'Ingegneria non ha ancora attivato tale corso «per mancanza di fondi». Ciò implica che, dopo la laurea di primo livello, sarò costretta a proseguire i miei studi fuori della Sardegna. Cioè, paradosso dei paradossi, a tornare nel Continente dopo soli due anni di residenza stabile nell'isola. Oltre ai costi e ai disagi, la Classe 10/S è presente in sole otto università in Italia. Per accedervi dovrei sostenere esami aggiuntivi e perdere così un altro anno di studio.
Lettera firmata
 

 

5 - La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari  
Progettare l’ambiente del futuro   
Un corso promosso dalle università di Sassari e Cagliari   
«ITACA» Sarà seguito da 650 dipendenti pubblici   
SASSARI. Ambiente, storia e territorio. Sono gli obiettivi del progetto Itaca (Interventi di trasferimento di attività e competenze ambientali) presentato mercoledì scorso ad Ala Birdi. Il corso, cofinanziato dalla Comunità Europea (Por 2000-2006 Asse III, misura 3.9), mira a formare all’interno della pubblica amministrazione abilità progettuali e di gestione, e controllo delle trasformazioni delle risorse territoriali con particolare riferimento al sistema paesaggistico-ambientale. Il progetto, che dispone di un budget di 6,5 milioni di euro, è patrocinato dall’assessorato al Lavoro della Regione Sardegna e dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Itaca, che si realizza grazie alle università di Sassari e di Cagliari unite in un’associazione temporanea di scopo, si articola in moduli e unità formative interdisciplinari per un totale di 442 ore, suddivise in 180 ore di formazione d’aula, 122 ore di formazione a distanza (e-learning), 140 ore di stage-visite guidate-applicazioni pratiche e, infine, tre giornate di approfondimento tematico.
Le classi saranno in tutto 28, formate da circa 26 corsisti ciascuna, e dislocate a: Sassari (6), Alghero (1), Ozieri (1), Olbia (1), Tempio (1), Nuoro (4), Oristano (3), Cagliari (7), e poi ancora una classe rispettivamente per San Gavino, Sanluri, Lanusei, Tortolì, Isili, Iglesias e Carbonia.
L’inizio delle lezioni è previsto per la fine di marzo, mentre il progetto si concluderà a giugno 2007.
Gli obiettivi del progetto sono stati illustrati da Roberto Neroni, direttore generale dell’assessorato al Lavoro e formazione professionale. È spettato invece ai professori Giovanni Maciocco e Giampiero Pianu, dell’università di Sassari, e ai professori Enrico Corti e Felice Di Gregorio, dell’università di Cagliari, spiegare la didattica del progetto e le modalità di svolgimento.
Le connessioni con il Piano paesaggistico regionale e il progetto delle due università sono state spiegate da Paola Lucia Cannas, della direzione generale dell’assessorato regionale alla Pianificazione urbanistica territoriale, e da Vincenzo Basciu, della direzione generale dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione. I destinatari del progetto (650) provengono dagli Enti locali e Regionali di tutta la Sardegna. Attraverso un progetto di formazione reciproca, docenti e corsisti partecipano a un “laboratorio” di crescita collettiva dove si confronteranno saperi e valori che andranno a integrarsi tra loro, con applicazioni su casi di studio specifici estratti dal piano paesaggistico regionale.
I componenti delle classi arrivano per il 58 per cento dai comuni e per il 29 dall’amministrazione regionale, che permette a suoi 54 dipendenti dei vari assessorati di partecipare al corso. Il restante 4 per cento arriva dalle otto Province e il 9 per cento da altri enti, tra questi 16 dipendenti del corpo forestale di vigilanza ambientale e 9 delle Soprintendenze.
(i.bar.)
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Cagliari  
Due i percorsi, a Marina Piccola la partenza   
Atleti e dilettanti in gara, ritorna il ‘Vivicittà’   
Dodici chilometri per gli agonisti, quattro per gli altri   
CAGLIARI. Ormai é tutto pronto per la 23º edizione del Vivicittà in programma nel capoluogo isolano il prossimo 2 aprile. La manifestazione, che si inserisce nella Primavera dello Sport e della solidarietà promossa dall’Uisp (Unione italiana sport per tutti), vedrà come punto di partenza il porto di Marina Piccola, mentre l’arrivo è fissato al Poetto, questo sia per la 12 chilometri riservata agli agonisti, che per la 4 chilometri non competitiva aperta a tutti. Una giornata all’insegna dello sport e del divertimento dunque che come ogni anno permetterà ai cagliaritani di sentirsi un po’ più vicini alla propria città troppo spesso bistrattata. Anche chi svolge prevalentemente una vita sedentaria può per una mattina sentirsi atleta e vivere una giornata diversa, magari in compagnia della propria famiglia. Non bisogna poi dimenticare le finalità sociali che la kermesse si propone. In una società ormai multirazziale, esistono purtroppo ancora problemi legati alla convivenza tra etnie diverse e perciò si è pensato di dedicare questa edizione del Vivicittà alla lotta al razzismo, con l’obiettivo di migliorare la convivenza multietnica, che caratterizza ormai le nostre città. Sotto l’alto Patrocinio del Presidente della Repubblica, di sette ministeri, del Segretariato Sociale RAI, della Regione Sardegna, della Provincia di Cagliari di una ventina di Comuni dell’area urbana di Cagliari e i relativi Assessorati allo Sport, oltre che dell’Università degli Studi di Cagliari, dei Comandi Militari della Sardegna, la manifestazione vedrà il via alle ore 10.30 in contemporanea con altre 42 città italiane. E’ importante segnalare il fatto che Vivicittà ha da anni varcato i confini nazionali e si correrà anche in 23 città del mondo, da Parigi a L’Avana, da Dakar in Senegal a Mont Tabor in Israele, da Luanda in Angola a Setubal in Portogallo. A Cagliari il Comitato Organizzatore, che comprende anche il G.S. Runners Cagliari e molti volontari, tra i quali i medici della Comunità Palestinese operanti in Sardegna, farà di tutto perché il 2 aprile sia davvero una giornata all’insegna della festa. Per le iscrizioni ci si può rivolgere presso la sede dell’UISP in Viale Trieste 69 tutti i giorni, a partire dal giorno 27 marzo.
(mgp)
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Cagliari  
Due circolari per la Cittadella   
Sestu. Il progetto bus approvato dalla giunta e sarà finanziato dalla Regione   
SESTU. Dalla piazza del Comune alla Cittadella universitaria in dieci minuti. Altri cinqe per arrivare all’ex Carlo Felice, vicino alla lottizzazione Cortexandra: in auto? No, a bordo del pullman che collegherà il centro con gli altri centri dell’hinterland. È l’ambizioso progetto di trasporto pubblico urbano approvato in consiglio comunale: «L’idea - dice l’assessore al Traffico, Sergio Cardia - è di far partire una circolare interna, consentendo ai cittadini, soprattutto quelli anziani, di avere collegamenti veloci con il Policlinico e le altre strutture sanitarie. Ora - aggiunge l’assessore - presenteremo la richiesta di finanziamento alla Regione, chiederemo poco meno di 500 mila euro, e siamo ottimisti. Vogliamo a tutti i costi rompere l’isolamento con Cagliari».
Per ora, stando alle previsioni dell’amministrazione comunale, la Regione dovrebbe finanziare il 65 per cento dell’importo, mentre il restante sarà a carico della società che gestirà il servizio.
I pulmini partiranno da via San Gemiliano, attraverseranno le strade principali e arriveranno fino ai quartieri Dedalo e Ateneo, per poi andare dritti verso il Polo universitario. Il secondo tratto sarà un percorso lungo dieci chilometri fino alla Cittadella della moda e alla zona industriale.
La seconda linea, quella verde, partirà da via Cagliari poi via Vittorio Veneto, la strada provinciale Sestu- Elmas per immettersi sull’ex Carlo Felice e sostare sotto lle torri di Cortexandra.
La gara d’appalto dovrebbe partire a maggio, mentre il via alle corse potrebbe essere entro la fine dell’anno: «Sestu - dice il sindaco Aldo Pili - con l’Area vasta di Cagliari diventerà un unico anello di collegamento e permeterremo ai pendolari e agli anziani di avere un ottimo servizio pubblico ed è proprio quello che mancava al nostro comune per entrare di diritto nell’Area vasta, dove grazie alla Cittadella universitaria di Monserrato e Cittadella della moda possiamo avere una posizione strategica».
Alessandro Congia
 

 

8 - Giornale di Sardegna
Pagina 27 – Grande Cagliari
Dirindin: «Il nuovo ospedale farà risparmiare tutti i sardi»
Sanità . L'assessore: ristrutturare il Marino e il Santissima Trinità ormai non conviene
Identikit vago per la struttura: non si sa né quando né dove sorgerà, forse fuori città
Via due vecchi ospedali cagliaritani, spazio a uno nuovo. Anche se dai contorni ancora vaghi e vaporosi. Dopo il fulmine a ciel sereno dell'annuncio, sorgono i primi interrogativi sulla nuova struttura che dovrebbe nascere sulle ceneri del Santissima Trinità e del Marino. Lo studio di fattibilità finanziato dalla Regione rivela ben poco: dice solamente che il nuovo ospedale costerà 170 milioni di euro e avrà 500 posti letto.E annuncia che sarà realizzato secondo i più aggiornati criteri di progettazione dei moderni ospedali ad alta qualità tecnologica. Ma non dice né dove verrà edificato né quando, neanche vagamente. «Bella domanda», annuisce inarcando le sopracciglia Nerina Dirindin, assessore regionale alla Sanità, che mette subito le mani avanti: «È impossibile determinarlo da adesso. Lo studio serve a ragionare sulla razionalizzazione del settore sanitario. Si sono fatte diverse ipotesi sul dove potrebbe sorgere la struttura ma è prematuro parlarne. Quello che conta è che il luogo risponda a determinate caratteristiche: deve essere raggiungibile da tutta l'area del capoluogo coprendone al meglio i servizi». Difficile però pensare a un complesso da 500 posti letto nel centro storico. Anche sul quando la Dirindin alza le braccia: «I tempi dell'edilizia pubblica sono quelli che sono. L'importante ora è chiarirsi le idee sul modello di ospedale efficiente e funzionale che si intende realizzare e verificarne la fattibilità». Se lo studio punta il dito sul Santissima Trinità e sul Marino, che «presentano gravi elementi di criticità», dal progetto emerge poco o nulla sulla situazione degli altri presidi.
COME IL SAN GIOVANNI di Dio, a occhio e croce male in arnese almeno quanto gli altri due. «È vero - ammette l'Assessore - ma è stato tenuto fuori perché è già coinvolto nel progetto di Azienda mista. Contiene già molta università dentro di sè. È uno dei simboli della città. Se opportunamente decongestionato, potrà rimanere, magari come ospedale monumentale dell'Università di Cagliari». Vaghezza anche su che cosa sarà delle due strutture già esistenti: nel caso del Santissima Trinità si parla di «dismissione» e di «intervento e di riqualificazione urbana». L'area su cui sorge però è del demanio. Ed è mistero se quegli appetitosissimi terreni andranno in pasto all'edilizia privata o se la regione intende favorire forme di edilizia popolare. Destinazione turistica per il Marino. «Dipenderà anche dal piano urbanistico», dice la Dirindin. Che spiega: «Costava troppo ristrutturarlo. È più conveniente raderlo al suolo e costruirne un altro». E i soldi già spesi per i lavori sulla nuova ala? Se ne gioverà il nuovo hotel.
Massimiliano Lasio
 
Pagina 27 – Grande Cagliari
Le chiavi
1 170 milioni per 500 posti letto. Il nuovo ospedale prenderà il posto del Ss. Trinità e del Marino. Costerà 170 milioni di euro e potrà contare su 500 posti  letto.  
2 La dismissione delle strutture. Per far fronte alla spesa, la Regione vuole dimettere le due strutture e cedere altri immobili di proprietà dell’Asl di Cagliari o della Regione.

Questionario e social

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