Giovedì 16 marzo 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 marzo 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 10 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, Il Giornale di Sardegna
 

 

1 - L’Unione Sarda
Pagina 23 - Cronaca di Cagliari
Un esame da trenta e lode inaugura la firma digitale
Università. Rivoluzione tecnologica a Scienze politiche
Il vecchio statino resiste sempre ma da oggi la registazione degli esami avverrà con una smart-card. La facoltà di Scienze politiche ha aperto la strada della firma digitale. Tempi rapidi e niente errori.
Il primo voto a essere registrato con la firma digitale è stato un 30 e lode in Economia politica. Ieri la nuova tecnologia ha fatto il suo esordio ufficiale nella facoltà di Scienze politiche: è stato il preside Raffaele Paci, davanti agli occhi del rettore Pasquale Mistretta, a mostrare la nuova tecnica di registrazione degli esami universitari, che farà risparmiare tempo e ridurrà a zero la possibilità di errori. «In pochi secondi - ha commentato Paci - registriamo il voto dell’esame, senza dover effettuare la vecchia trafila, che a volte durava anche diversi mesi». Attualmente la firma digitale, nell’ateneo di Cagliari (il settimo in Italia a utilizzare questo sistema), è partita nel corso di Economia politica europea, e partirà in questi giorni anche nella facoltà di Medicina, nei corsi di Scienze infermieristiche e Ostetricia. «Contiamo - ha sottolineato il rettore - di estendere la firma digitale a tutte le facoltà entro l’anno». Fino a ieri la registrazione tradizionale di un esame avveniva con vari passaggi: il docente doveva trascrivere i dati dello studente, l’esame e il voto nello statino, in un registro, che dopo un certo tempo veniva spedito in segreteria. Qui un addetto doveva digitare nuovamente tutto nel computer centrale. Procedura che poteva durare anche tre mesi: «E che portava con sé - ha evidenziato il preside di Scienza politiche - errori, come un numero sbagliato della matricola o una data errata. Questi inconvenienti saltavano fuori al momento della laurea, creando non pochi problemi per la complessità nel risalire all’errore». Con il nuovo sistema questo non potrà accadere: ogni docente sarà dotato di una smart-card con un proprio codice d’accesso: durante l’esame verrà compilato lo statino elettronico (operazione che si può fare anche prima dell’esame), dove ogni studente è schedato grazie al suo numero di matricola. Al momento del voto lo studente accentando la votazione dovrà inserire il suo Pin (consegnato all’iscrizione nell’Ateneo) e tutto sarà completato. «In questo modo - ha aggiunto Paci - si eviteranno anche gli errori da parte degli studenti che sostengono un esame senza poterlo fare. Inoltre sarà possibile stilare delle statistiche sugli esami e sugli studenti». E non potrà effettuare l’esame chi non è in regola con il pagamento delle tasse», ha ricordato Mistretta. Sopravvive invece il libretto degli esami. La registrazione con firma digitale ha anticipato un’altra rivoluzione che dovrebbe partire a maggio: il sistema S3, per la creazione del data-base dei docenti e degli studenti. Entro l’anno si dovrebbe arrivare anche alla fase on-line della richiesta dei certificati.
Matteo Vercelli
 
2 - L’Unione Sarda
Pagina 19 - Nuoro e Provincia
Sergio Russo: «Nessun conflitto di interessi»
Intervista al nuovo responsabile del Consorzio e presidente dell’Ailun sulla polemica per le nomine
Università, doppia poltrona
«Non mi dimetto dall’Ailun». Il nuovo presidente dell’università Sergio Russo replica così a Rifondazione.
«Conflitto di interessi? Non vedo come si possa tirare fuori un argomento del genere quando si parla di iniziative che hanno finalità culturali». Sergio Russo, architetto nuorese, da anni presidente dell’ente morale di formazione post-universitaria "Ailun", replica così a quanti, Rifondazione Comunista in testa, hanno duramente contestato la sua recente nomina ai vertici del Consorzio universitario nuorese. «Le polemiche le lascio a chi le vuole fare - prosegue Russo -, a me interessa l’università, cioè l’unica risorsa sulla quale questo territorio può puntare per il proprio futuro». Dunque non si dimette dall’Ailun? «No, non ne ho motivo». Neanche se le si fa notare che avrà il doppio degli impegni? «Se e quando mi renderò conto di non riuscire a seguire tutto lascerò». Insomma, gestire contemporaneamente un ente privato e uno pubblico non le crea imbarazzo? «Non vedo perché dovrebbe, la cultura non è interesse». Sia l’Ailun che in Consorzio però attingono dallo stesso piatto, cioè dagli scarni fondi regionali per la cultura. «Questa è una ragione in più per dire che non c’è alcun conflitto d’interessi, il progetto che mira a creare a Nuoro un polo culturale d’eccellenza può e deve coinvolgere tutti, dagli enti locali, alla regione, ad altri soggetti privati come Consorzio 21. Solo così riusciremo a realizzare un’università capace di attrarre intelligenze dall’esterno e che sia complementare e non concorrente all’offerta formativa di Cagliari e Sassari». Questo lo si dice da quando è nata l’università, mai però che dalla teoria si sia passati ai fatti. «Sì, ma se l’obiettivo è giusto bisogna tenerlo fermo». E per raggiungerlo come si fa? «Ampliando l’offerta, alzando il livello della didattica e migliorano i servizi e la logistica. Bisognerà inoltre sperimentare modalità non tradizionali di insegnamento, altrimenti le diseconomie di localizzazione non si superano». Esempi più concreti? «Non è detto che per la didattica si debba attingere solo dalle università della Sardegna, l’Ailun, coi suoi master frequentati da tanti non sardi, è la prova che si possono fare corsi di forte capacità attrattiva anche a Nuoro». E l’autonomia? «L’autonomia è un falso problema, più di orgoglio che di sostanza. Il traguardo a cui si deve puntare è la qualità, non l’autonomia».
Massimo Ledda
 
Pagina 19 - Nuoro e Provincia
«Vogliamo un ateneo autonomo»
Il centrodestra è deciso a portare avanti la battaglia dell’autonomia dell’università nuorese. E chiama a raccolta tutte le istituzioni. Con un ordine del giorno che verrà discusso nella prossima seduta del consiglio comunale, i rappresentanti di Udc, Riformatori, Fortza Paris e An chiedono al ministero dell’Istruzione, al presidente della Regione, a quello della Provincia, al sindaco della città, al presidente della Camera di commercio e a quello del consorzio universitario «un impegno concreto e operativo per l’avvio dell’iter amministrativo rivolto all’istituzione dell’università autonoma di Nuoro». L’ordine del giorno (primo firmatario è il leader dell’Udc) sarà illustrato in aula da Gianni Falchi, rappresentante dei Riformatori, partito che un mese fa ha avviato una raccolta di firme per reclamare l’autonomia dell’università nuorese. «Solo l’istituzione dell’università autonoma di Nuoro ? scrivono i consiglieri del centrodestra ? appare oggi più di ieri l’orizzonte civile più impegnato al quale devono guardare gli uomini, i partiti, i movimenti e le istituzioni che seriamente credono a un grande cambiamento delle condizioni della gente dell’interno che ancora oggi sconta periodi storici di isolamento e di sottosviluppo». Nella prossima seduta del consiglio comunale approderà anche l’interpellanza presentata da Falchi che, a proposito di università, pone un problema, legato a un’iniziativa della Provincia. Di recente è stato pubblicato, infatti, un bando di 80 mila euro, destinati a servizi di organizzazione, promozione, diffusione televisiva, direzione artistica e tecnica di un ciclo di conferenze sull’università nuorese. Falchi pone al sindaco e all’assessore competente una serie di quesiti. Sapere, intanto, «se l’amministrazione comunale è stata coinvolta nell’iniziativa della Provincia, qual è la posizioni e quali sono le valutazioni e determinazioni della giunta in merito a tale scelta e qual è il ruolo partecipativo che il Comune intende svolgere nell’ambito dell’intervento bandito dalla Provincia». Il Comune, come la Provincia, fa parte del consorzio per l’università. Ed è impegnato nella realizzazione delle strutture, ovvero la nuova caserma di Pratosardo e il recupero dell’Artiglieria come campus universitario. Per questi interventi il Comune ha ottenuto dalla Regione 20 milioni di euro. «L’amministrazione comunale ? scrive Falchi ? non può non assumere un ruolo da protagonista e una funzione attiva e di assoluto rilievo nell’individuazione degli indirizzi e nell’assunzione delle determinazioni sul progetto universitario in itinere, nonché sulle scelte delle strategie programmatiche e operative in relazione al conseguimento dell’obiettivo dell’autonomia dell’università».
 
3 - L’Unione Sarda
Pagina 21 - Cronaca di Cagliari
Eros in ufficio, lotta infinita
I sistemi tecnologicamente più avanzati al servizio di enti pubblici, sindacati e Università. Per evitare attacchi dall’esterno (virus e spam), ma anche per ridurre al minimo la possibilità di scaricare immagini o filmati pornografici. Si combatte così la possibilità che capitino fatti spiacevoli come quello che ha coinvolto, in maniera indiretta, la Capitaneria di porto. A memoria non ci sono mai stati casi eclatanti usciti dalle segrete stanze degli uffici pubblici. «Non mi è mai capitato di sentire niente del genere in casa nostra - dice Gian Paolo Diana, segretario regionale della Cgil -, abbiamo un sistema di protezione di alto livello». Anche dall’Ateneo cagliaritano la risposta è uguale: nessun caso è mai diventato di dominio pubblico, e il Centro servizi informatici dell’Università vigila proprio per evitare che saltino fuori episodi spiacevoli. Anche se controllare migliaia di computer, come nel caso dell’Ateneo (tra amministrazione, uffici dei docenti, aule informatiche, segreterie e altro), non è facile. Stesso discorso per Comune e Poste. Insomma: massima protezione, anche se poi qualche caso isolato c’è sempre: basta avere un pc e visitare, anche per errore, un sito hard, per venire inondati da immagini che, anche se chiuse subito, riescono a nascondersi in qualche cartella del pc. Per saltare fuori nel momento meno opportuno, come capitato lunedì scorso a scuola.
(m. v.)
 

 

4 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Il digitale all’università burocrazia più snella  
Università. Sistema sperimentale a Scienze Politiche 
CAGLIARI. Si chiama Univex il sistema che dà inizio alla rivoluzione digitale dell’Università di Cagliari. Il progetto sperimentale parte dalle facoltà di Scienze Politiche e Medicina e consente la gestione telematica degli esami universitari. Con una semplice smart-card, per docenti e studenti, si potrà ottenere la firma digitale che renderà possibile l’iscrizione agli esami e la registrazione degli esiti per via telematica. Una semplice operazione consentirà di registrare non solo gli esami orali, ma anche quelli scritti, di solito molto numerosi, ha detto il preside della facoltà di Scienze Politiche Raffaele Paci. Inoltre questo sistema consentirà di avere statistiche aggiornate e di poter così effettuare un importante lavoro di monitoraggio non solo sugli studenti che passano gli esami ma anche su quelli che non lo passano. Allo studente non cambia nulla, ha precisato Paci, ma noi avremo informazioni importanti, per esempio laddove uno o più studenti non superino l’esame per più volte consecutive, saremo in grado di capire che c’è un problema e quindi intervenire. Questo sistema stabilisce anche se uno studente ha i requisiti di accesso a un certo esame, bloccando per esempio gli studenti che non abbiano sostenuto i previsti esami propedeutici, o coloro che non siano in regola con il pagamento delle tasse. Questo, ha detto il rettore Pasquale Mistretta, permetterà di eliminare i ricorsi da parte di studenti che hanno sostenuto esami pur non essendo in regola con l’iscrizione. Ancora il sistema non è ben noto neanche ai docenti, e di sicuro ci saranno, almeno inizialmente, delle difficoltà da parte degli studenti. Per ora il sistema è utilizzato da 7 università in tutta Italia, mentre altre 20 usano il sistema S3, che consente la gestione dei servizi di segreteria e di amministrazione, ossia il cosiddetto backoffice. Secondo Gaetano Melis, responsabile dei servizi agli studenti, a partire da maggio l’Università di Cagliari sarà l’unica in Italia ad utilizzare entrambi i sistemi, che sono in grado di dialogare tra loro. Il sistema è ancora piuttosto lento, ma con l’allaccio alla rete telematica cittadina, ossia alla fibra ottica a banda larga, che sarà presumibilmente disponibile da aprile, anche il problema della velocità sarà risolto.
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Studenti disabili: incontro all’università 
Il convegno in programma oggi 
SASSARI. La commissione per i problemi degli studenti diversamente abili dell’università di Sassari organizza, per questo pomeriggio, un convegno sul tema “Diritto, lavoro, persona”.
La conferenza, programmata con inizio alle 16,30 e coordinata da Sabrina Salis, delegata rettorale nella commissione per i problemi degli studenti diversamente abili, si svolgerà nell’aula di Igiene e Patologia generale, in via Padre Manzella 4. Omar Chessa, docente di Diritto Costituzionale nell’ateneo sassarese, parlerà della tutela del diversamente abile nella Costituzione e nella legislazione italiana mentre don Gianni Pinna, specialista in Teologia morale, si soffermerà sul tema “Il diversamente abile nella prospettiva morale cristiana” e Giorgio Pintore, docente di Farmacognosia dell’università di Sassari, proporrà un intervento sul diritto allo studio come risorsa irrinunciabile.
Alcune riflessioni bioetico-giuridiche verranno sviluppate da Michele Cuccu, dottorando dell’ateneo turitano. Maria Lucia Piga, docente di Sociologia all’università di Sassari, presenterà un relazione sulle professioni dell’aiuto e la promozione dell’empowerment.
Paola Boiano, esperta nell’inserimento lavorativo delle categorie svantaggiate, approfondirà le tematiche della mediazione tra la persona diversamente abile e il mondo del lavoro. Interverranno il rettore dell’università di Sassari, Alessandro Maida, Francesco Feo, presidente della commissione di ateneo sulle problematiche degli studenti diversamente abili, e don Gavino Sini, vicario episcopale per la Pastorale del lavoro.
(m.d.)
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 33 - Sassari
Università: a breve la costituzione della società consortile servizi 
In via di definizione un accordo fra ateneo e Comune 
ALGHERO. Potrebbe decollare a breve la società consortile dei servizi universitari la cui costituzione non ha mai avuto una svolta sul piano operativo. L’assessore alla pubblica istruzione Antonello Muroni durante il convegno sul 70esimo anniversario della fondazione di Fertilia, ha annunciato la definizione dell’accordo tra Senato Accademico e Comune per lo statuto della società consortile. Ora dovrebbe esserci il passaggio tecnico in commissione consiliare e un altro in consiglio comunale.
«Finalmente potrà essere costituita in forma operativa la società consortile dei servizi universitari - ha evidenziato l’assessore Muroni -, nelle ultime settimane è stato raggiunto l’accordo tra amministrazione e università di Sassari per cui in tempi brevi dovrebbe giungere a conclusione l’iter per il decollo della società consortile che fornirà supporto e assistenza a docenti e studenti dei corsi universitari di Alghero».
 Dopo un lustro dall’apertura del polo universitario algherese voluto dall’Ateneo sassarese, finalmente potrà decollare l’organismo che dovrà dare risposte in termini di assistenza logistica a studenti e docenti. Un decollo che si spera abbia effetti positivi in un momento in cui i tagli regionali ai finanziamenti hanno fatto vacillare non poco l’offerta universitaria algherese. La realtà universitaria costituisce ormai nell’ambito locale non soltanto un evento di tipo culturale, ma un vero e proprio fenomeno economico.
(s.o.)
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Cagliari
Premio per due tesi di laurea sull’economia del territorio 
Bando di concorso della Camera di commercio 
ORISTANO. Dovranno essere presentate entro il prossimo 30 aprile le domande di partecipazione alla terza edizione del concorso indetto dalla Camera di commercio di Oristano per premiare due tesi di laurea (e/o dottorato di ricerca) su argomenti inerenti all’economia del territorio e al sistema di imprese provinciali.
 Il primo premio assegnerà mille e seicento euro al vincitore, la cui tesi sarà successivamente pubblicata integralmente sulla rivista camerale “Sviluppo”. Al secondo classificato andrà, invece, un premio dell’ammontare di 1.200 euro.
 Il bando del concorso consente la partecipazione degli studenti che abbiano conseguito la laurea nelle Università situate negli Stati dell’Unione europea, che abbiano discusso nell’anno solare 2005 la tesi, inedita ed originale, i cui contenuti “valorizzino o approfondiscano - secondo quanto stabilito dal bando - la conoscenza del sistema delle imprese e dell’economia del territorio dell’Oristanese”.
 La domanda di partecipazione al concorso va inoltrata entro le ore 12 del prossimo 30 aprile alla Segreteria generale della Camera di commercio di Oristano, Via Carducci 23 - II Palazzo Saia, 09170 Oristano. Nella stessa sede si può anche prendere visione del bando.
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 36 - Nazionale
Facoltà autonoma, Capelli (Udc) propone un patto 
NUORO. Università nuorese autonoma? Si può ottenere, sostiene con sicurezza Roberto Capelli, consigliere regionale e comunale dell’Udc, perché oggi esistono «tutte le condizioni» ideali. E subito propone al consiglio comunale un ordine del giorno in materia.
«Lo sviluppo economico e la crescita civile delle zone interne - afferma il consigliere Capelli - è legato soprattutto alla conoscenza e l’istituzione dell’università autonoma di Nuoro appare oggi l’orizzonte civile più impegnato al quale devono guardare gli uomini, i partiti, i movimenti e le istituzioni che credono in un cambiamento possibile e doveroso delle condizioni dell’interno che ancora oggi sconta periodi storici di isolamento e sottosviluppo».
Roberto Capelli poi riprende l’ordine del giorno presentato in consiglio comunale dai consiglieri dell’opposizione e aggiunge un passaggio particolare: quello delle condizioni favorevoli per ottenere l’autonomia auspicata da tutte le forze.
«Oggi esistono - sottolinea il consigliere regionale e comunale Udc - sia le condizioni culturali che sociali, giuridiche e politiche per l’istituzione dell’Università autonoma della Sardegna centrale.
 Pertanto l’ordine del giorno serve a chiedere al ministro dell’Istruzione pubblica, al presidente della Regione Sardegna, della Provincia di Nuoro, del Consorzio universitario nuorese, agli stessi enti interessati: un preciso impegno per l’avvio dell’iter amministrativo rivolto ad ottenere l’istituzione dell’università autonoma di Nuoro»
 

 

9 - Giornale di Sardegna
Pagina 29 – Grande Cagliari
Università, arriva un campus con 1500 nuovi posti letto
Finanziaria. La Regione stanzia 30 milioni di euro per le casse dell’Ersu
Soddisfatto il presidente Solinas: «È un passo avanti per il diritto allo studio nell’Isola»
Una pioggia di soldi per l’edilizia universitaria. Nel disegno di legge maxi-collegato alla Finanziaria, all’esame delle Commissioni del Consiglio regionale, la Giunta ha presentato un emendamento che prevede la spesa di 30 milioni di euro per la realizzazione di 1.500 posti letto per gli studenti dell’Università di Cagliari.
AL TERMINE DI UN VERTICE pomeridiano della maggioranza di centrosinistra, durato oltre tre ore, il provvedimento è stato spiegato dal presidente della Regione, Renato Soru: «Intendiamo trasferire risorse aggiuntive all’Ersu che ha 29 milioni di euro fermi da alcuni anni per la costruzione di nuove residenze universitarie. I fondi arrivano essenzialmente dalla cessione di fabbricati e li investiamo in un progetto migliore, circa mille posti in un vero e proprio campus a pochi metri dal porto di Cagliari». Nel dettaglio, si tratta dell’area dell’ex semoleria. Si è discusso anche di un altro progetto simile, che prevede 500 posti letto nella zona di Tuvixeddu. «Si tratta di trovare la possibilità di transare - ha spiegato Soru - Ci sono state discussioni aperte a lungo con diverse imprese che fino ad ora sono state in alternativa l’una con l’altra». Il presidente della Giunta ha ricordato che «bisogna incentivare la possibilità di frequentare le Università per gli studenti sardi che vengono dall’interno» e che per questo si spera di programmare altri mille posti letto a Cagliari «e lo stesso - ha chiarito - faremo per l’ateneo di Sassari». «È un’ottima notizia», dice visibilmente soddisfatto il presidente dell’Ersu Cristian Solinas. «È un provvedimento - spiega - che segna un passo importante nell’affermazione concreta del diritto all studio in Sardegna». In questo modo, secondo il Solinas, «si aiuteranno così i giovani sardi nell’investimento più importante della loro vita: la propria cultura». «Siamo soddisfatti e grati - conclude - della sensibilità mostrata dal Presidente Soru nei confronti dei temi sui quali quotidianamente siamo impegnati». Raggiante anche Matteo Murgia, rappresentante degli studenti all’Ersu, che si augura che nel processo di realizzazione del nuovo piano di edilizia sia coinvolta anche la rappresentanza studentesca.
 
Pagina 29 – Grande Cagliari
La chiave
1 - Le stanze sono già mille. Sono già 1.000 i posti letto che l’Ersu mette a disposizione degli studenti universitari di Cagliari (a fronte di circa 40mila  iscritti all’Ateneo). Sei, invece, sono i complessi edilizi delle “Case dello Studente”.
2 - Da via Trentino a via Sassari. La Casa dello Studente più grande è quella di via Trentino, che può ospitare 261 ragazzi. È seguita dalle case di via  Businco (con 218 posti letto) e via Montesanto (208). Più piccole invece le altre case: 132 posti letto in via Biasi e 126  nel palazzo Vivanet di via Roma. La sesta casa è in via Sassari, con 26 appartamenti.
3 - E in 12mila vivono in affitto. In totale sono 12mila gli studenti di Cagliari che vivono in affitto: la maggior parte dei quali non ha diritto a una stanza Ersu.
 
10 - Giornale di Sardegna
Pagina 31 - Grande Cagliari
La rivoluzione elettronica nei libretti dell’Università
La novità
File per statini da compilare, per voti da registrare? Tempo perso ma, soprattutto, tempo passato. La firma digitale manda in pensione il vecchio libretto universitario. E con lui, errori e lungaggini burocratiche. La rete diventa il sistema più sicuro per l’archiviazione dei dati. La sperimentazione per l’adozione della firma digitale nella gestione dei verbali d’esame, è iniziata. Pioniera dell’iniziativa le facoltà di Scienze Politiche, per il corso di laurea in Economia e Politiche Europee, (ma da giugno sarà estesa anche agli esami degli altri corsi), e Medicina, per i corsi di laurea in Ostetricia e Scienze infermieristiche. Gli esami sostenuti saranno registrati per via telematica con firma digitale e potranno essere trasferiti direttamente via internet, dal docente al server centrale che custodisce i libretti virtuali. Sarà segnalato anche il ritardo nei pagamenti delle tasse. Il sistema, presentato ieri mattina nell’aula magna di Scienze Politiche, dal preside, Raffaele Paci, non ha brillato per celerità. Ma, «sarà più veloce », ha assicura il rettore, Pasquale Mistretta, «quando l’Università andrà sulla rete ottica della città».
C. I.
 

Questionario e social

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