Mercoledì 15 marzo 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 marzo 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 16 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, Il Giornale di Sardegna, Il Nord Sardegna
 

 

1 - L’Unione Sarda
Pagina 21 - Cronaca di Cagliari
Ricerca, stop al clientelismo
Università. Inaugurata la Settimana della cultura scientifica
«Più trasparenza nella distribuzione dei fondi»
Un disegno di legge regionale che scardini la distribuzione clientelare delle risorse destinate alla ricerca da parte degli assessori a docenti universitari amici. «Per questo - ha spiegato Gianluigi Gessa, presidente della commissione regionale Cultura - abbiamo predisposto un disegno di legge che prevede l’istituzione di un assessorato alla Ricerca scientifica, con un unico fondo economico per finanziarie le attività di base e quelle applicate». Gessa è intervenuto, insieme alla collega universitaria e di Consiglio regionale Giovanna Cerina, alla seconda giornata della conferenza d’Ateneo sulla ricerca scientifica, svolta alla Cittadella universitaria di Monserrato. Gli esponenti della maggioranza che governano la Regione non hanno risparmiato critiche al Consorzio 21: «È stato erogato - ha detto Gessa - un fiume di soldi. Ma cosa è tornato indietro?». Parole al veleno anche per il presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Fabio Pistella: «La filosofia in sostanza è dare soldi a chi ne ha già». Il presidente della Commissione ha poi illustrato la proposta di legge, che dovrebbe arrivare a breve nell’aula commissariale, per poi giungere in Consiglio regionale. Queste le finalità del dispositivo di diciassette articoli: favorire la formazione di ricercatori qualificati (anche grazie a esperienze nei centri di privilegio internazionale), sostenere la ricerca di base e quella applicata arrivando anche a un’integrazione delle due, promuovere la cultura scientifica e collegare chi lavora nel campo della ricerca con il mondo delle imprese. «Vogliamo - ha aggiunto Gessa - razionalizzare le risorse regionali destinate alla ricerca. Dunque si propongono dei criteri di valutazione oggettivi, trasparenti e internazionalmente validi nell’individuazione dei progetti da finanziare. Oggi i soldi per la ricerca sono in mano agli assessori: noi proponiamo l’istituzione di un assessorato alla Ricerca, con un unico fondo economico». Duro anche l’intervento di Giovanna Cerina: «Molti docenti hanno ricevuto soldi per la ricerca un po’ per la loro bravura, ma anche perché amici dell’assessore di turno». Anche per questo il preside di Ingegneria, Francesco Ginesu, ha chiesto che ci sia maggiore chiarezza «nel rapporto tra Regione e Università. Non come accaduto con la nascita del Crs4, avvenuta senza il coinvolgimento del mondo universitario. Un segnale chiaro che tra i nostri politici manca la cultura della ricerca».
Matteo Vercelli
 
2 - L’Unione Sarda
Pagina 19 - Provincia di Oristano
La tutela del territorio comincia in aula
Arborea. Ideata dalla Regione, l’iniziativa è coordinata dagli atenei di Cagliari e Sassari
Parte un corso per settecento fra amministratori e tecnici
Ieri un seminario per presentare il Progetto Itaca, lezioni di formazione per gestire le trasformazioni delle risorse paesaggistiche.
Amministratori e tecnici a scuola per imparare i segreti di tutela e pianificazione del paesaggio. Ha preso il via ieri ad Arborea il Progetto Itaca, un corso di alta formazione specialistica, promosso dall’assessorato regionale al Lavoro e alla Formazione Professionale e organizzato dagli atenei di Cagliari e Sassari. All’iniziativa, finanziata con un bando Por da sei milioni e mezzo di euro, hanno aderito quasi 700 tra amministratori e tecnici dipendenti dei vari enti locali. Ieri il seminario introduttivo del corso. Il Progetto«Formare all’interno della Pubblica Amministrazione operatori in grado di progettare, gestire e controllare le trasformazioni delle risorse territoriali con particolare riferimento al paesaggio». È l’obiettivo dell’iniziativa che si articola in una serie di lezioni interdisciplinari per un totale di 442 ore. Si svolgeranno lezioni in aula, ma ci sarà spazio anche per la formazione a distanza e per stage, visite guidate, seminari di approfondimento. Tutto alla luce delle norme introdotte attraverso il nuovo piano paesaggistico attualmente al varo della Regione. L’organizzazione del progetto Itaca (Interventi di Trasferimento di Attività e Competenze Ambientali) è curata dai due atenei sardi che per il raggiungimento degli obiettivi hanno costituito un’associazione temporanea. Le prime lezioni partiranno il 10 aprile a Cagliari e Sassari, ma saranno 28 le sedi d’insegnamento dislocate nelle 8 province. I corsi sono tenuti in gran parte da docenti delle due università coordinati da Enrico Corti della Facoltà d’Ingegneria di Cagliari e da Vanni Maciocco di Architettura di Sassari e Alghero. «I partecipanti saranno 692 - spiega Corti - dei quali il 58 per cento proviene dai Comuni, il 29 per cento dalla Regione il 4 per cento dalle province e il 9 da altri enti». IL SEMINARIO. È stato il direttore generale dell’assessorato regionale al Lavoro Roberto Neroni a spiegare gli obiettivi principali del corso di alta formazione. Giovanni Maciocco e Giampiero Pianu, per l’Università di Sassari, Enrico Corti e Felice Di Gregorio, per l’Ateneo Cagliaritano, hanno invece illustrato la didattica del progetto. Particolare attenzione è stata rivolta al nuovo Piano Paesaggistico regionale. Sulle connessioni del corso con il nuovo documento urbanistico sono intervenuti i dirigenti regionali Paola Lucia Cannas, Vincenzo Basciu e Alessandro De Martini. Massimo Temessi, Franco Meloni e Ivan Blecic hanno invece illustrato l’organizzazione del corso nel territorio.
Jimmy Spiga (Unioneonline)
 
3 - L’Unione Sarda
Pagina 37 - Provincia Gallura
I primi "dottori del turismo" made in Olbia
Università. Ieri cerimonia solenne all’aeroporto, successo del corso in Economia che conta 461 iscritti
Festa per i sei neolaureati ma preoccupa il taglio dei finanziamenti regionali
Spaccato d’altri tempi, ma il protocollo vuole così: due ali di prof, ai lati della cattedra, in toga nera e tocco in testa, il rettore Alessandro Maida rigido nella sua mantellina di ermellino che gli cade morbida sulle spalle, il preside Francesco Morandi fasciato di giallo, colore «sociale» della facoltà di Economia. Ci pensa il sindaco di Olbia a irrompere come uragano sul cerimoniale dell’università. Nell’aula magna intitolata al Nobel Robert Engle, si tira un sospiro di sollievo quando Settimo Nizzi «ruba» un cappello accademico e, sotto una pioggia di applausi, fa davvero cominciare la festa dei neo-dottori. Quattro ragazze e due maschi che ieri, dopo tre anni di corso, si sono laureati in Economia e impresa del turismo. I NUMERI DI UN SUCCESSO. Tiziana Gusinu, Stefania Mattola, Grazia Fiori, Giovanni Maccioni, Tullio Da Tome e Gesuina Mele, tutti premiati con sei borse di studio da 2mila euro offerte dal gruppo Meridiana, da Camera di Commercio, Autorità portuale, Confindustria, Ente bilaterale per il turismo e Confcommercio (Slot Gallura). «Siete il nostro punto di partenza», esordisce Nizzi «il passo successivo sarà portare a cinque anni il corso di studi». Il sindaco rassicura: «Non sarà una tele-università quella che si allargherà nel nostro territorio per dare risposte al turismo, volàno della economia nel nord-est». Un bacino di studenti che nel 2006 ha raggiunto quota 461 iscritti con una prevalenza di ragazze (314 contro 147 maschi, 68,2% contro 31,8%), sette docenti (un associato e sei ricercatori) distaccati dalla sede di Sassari (che ne conta 36 in tutto) alla gemellata di Olbia. Ancora: tra le aule dell’aeroporto Costa Smeralda (progetto voluto dall’amministratore delegato della società di gestione Geasar, Susanna Zucchelli) vengono serviti una media di 100 pasti al giorno, la segreteria funziona 1.532 ore l’anno, in 3 anni ci sono stati 5mila contatti con richiesta di informazioni. Gli studenti che attendono di immatricolarsi sono 100, 3 gli stagisti già assunti nelle aziende della provincia, 160 sono le convenzioni chiuse dalla facoltà per i tirocinii. APPELLO DEL RETTORE. Alessandro Maida ha comunque messo un freno agli entusiasmi. «È presto per correre con la fantasia», ha detto il rettore. «L’università italiana e sarda sono strette nella morsa dei tagli imposti dalle Finanziarie, nazionale e regionale, bisogna riflettere insieme agli operatori del territorio per condividere, anche economicamente, la sfida della cultura». Un bacchettata al governo Berlusconi e una al presidente Soru, salomonicamente, «perché è vero che collegialmente si cresce, ma dobbiamo essere messi nelle condizioni di dare certezze ai ragazzi». Per ora nel bilancio della facoltà di Economia e imprese turismo - come ha ricordato il preside Morandi - ci sono solo i 350mila euro che ogni anno dà il Comune di Olbia. «Allargare l’offerta formativa», ha chiuso Maida, «vuol dire anche trovare nuovi finanziatori, sia pubblici che privati».
Alessandra Carta (Unioneonline)
 
4 - L’Unione Sarda
Pagina 21 - Provincia Sulcis
Progetto d’autore per la miniera
Iglesias. Il piano per rilanciare Monteponi affidato a uno degli studi più importanti del mondo
Master plan firmato da Herzog e de Meuron
Nel vecchio borgo minerario verranno realizzate alcune strutture alberghiere con 500 posti letto. Gli architetti svizzeri hanno effettuato numerosi sopralluoghi a Monteponi. «Le volumetrie ? dice il sindaco Carta ? sono inferiori a quelle preesistenti».
Gli architetti chiamati a ridisegnare Monteponi li ha scelti il presidente della Regione Renato Soru. «Una scelta al di sopra di ogni sospetto», sentenzia il presidente dell’Igea Franco Manca. E non ha tutti i torti, visto che Jacque Herzog e Pierre de Meuron sono considerati tra i più grandi professionisti del mondo. Nel 2001 hanno vinto anche il Premio Pritzker per l’architettura, considerato uno sorta di nobel del settore. Insomma: un nome, una garanzia. Lo studio svizzero a fine mese consegnerà il progetto commissionato dalla Regione. «Sarà il presidente Soru a presentarlo - aggiunge Franco Manca - verrà realizzato un plastico, ma per vederlo bisogna aspettare ancora un po’». Le anticipazioniIl presidente dell’Igea ha anticipato alcuni contenuti del master plan per Monteponi durante il convegno internazionale che si è tenuto lunedì pomeriggio nell’Archivio storico. Franco Manca si è soffermato in particolare sul centro congressi e sulla sede dell’università. «Siamo abbastanza fiduciosi - aggiunge - riteniamo di aver riposto nelle giuste mani il nuovo assetto di sviluppo dell’area». I costi. Quanto costa il progetto affidato allo studio svizzero? Mistero. Forse si saprà qualcosa di più nei prossimi giorni. Sul fronte economico i no comment si sprecano. Dalla Regione, all’Igea e anche al sindaco Pierluigi Carta. «L’ho già detto anche in tempi recenti - spiega il primo cittadino - che il Comune non avrebbe speso per questo progetto. Il presidente Renato Soru ha mostrato grande entusiasmo e crede molto nel piano che interessa Monteponi, vuole che diventi un esempio di ristrutturazione d’eccellenza». I sopralluoghi. Negli ultimi tempi gli architetti svizzeri hanno effettuato numerosi sopralluoghi nell’area di Monteponi. Dopo aver acquisto una serie di documenti hanno calcolato tutte le volumetrie per dare il via al progetto. «Sono venuti diverse volta al Iglesias ? conferma Pierluigi Carta ? abbiamo voluto deprovincializzare le progettazioni per evitare di realizzare le cattedrali nel deserto ereditate dalla precedenti amministrazioni. Agli architetti abbiamo fornito tutti i dati necessari per la redazione di un progetto che sia conforme con il programma amministrativo e con il modello di sviluppo socio economico prescelto». Il progetto. Sui contenuti del piano c’è la consegna del silenzio. Anche il sindaco non si sbilancia più di tanto. Pierluigi Carta, però, aggiunge qualcosa rispetto alle notizie diffuse lunedì da Franco Manca. «È prevista la realizzazione di alcune strutture alberghiere ? spiega il sindaco ? per quasi cinquecento posti letto. Ci sono hotel economici e alberghi a cinque stelle. Il piano è sviluppato su tre livelli: quello del piazzale che conserverà la caratteristiche del vecchio borgo minerario; quello dedicato alla congressualità e all’accoglienza turistica e infine un terzo livello relativo alla cultura, alla formazione, all’università e agli archivi minerari. Le volumetrie complessive sono inferiori a quelle preesistenti e spariranno strutture non pregiate».
Francesco Pintore
 
5 - L’Unione Sarda
Pagina 15 - Lavoro e Opportunità
Sassari e l’Europa, 380 borse di studio
Con i programmi "Erasmus" e "Leonardo"
Il progetto Socrates-Erasmus sbarca a Sassari con 330 borse. L’Università ha infatti aperto i termini per l’assegnazione delle sovvenzioni dell’Unione europea, nell’ambito del programma di mobilità studentesca Socrates-Erasmus per l’anno 2006-2007, ai giovani sassaresi. Ma non è il solo programma europeo a trovare accoglienza a Sassari: sono anche disponibili 50 contributi dell’Università "La Sapienza" di Roma, con il programma europeo per la formazione professionale "Leonardo da Vinci".
Erasmus. Al programma Socrates-Erasmus possono partecipare gli studenti iscritti ai corsi di laurea del nuovo e vecchio ordinamento di tutte le Facoltà dell’Ateneo o ai corsi di diploma universitario e specializzazione e a dottorati di ricerca con sede amministrativa a Sassari. Le borse per l’Ateneo sassarese sono in totale 330, così suddivise: 29 per agraria; 24 per architettura; 27 per economia; 26 per farmacia; 25 per giurisprudenza; 47 per lettere e filosofia; 64 per lingue e letterature straniere; 9 per medicina e chirurgia; 25 per scienze matematiche, fisiche e naturali; 39 per scienze politiche e 15 per medicina veterinaria. Le borse durano da un minimo di 3 a un massimo di 10 mesi. Le domande, in due copie, devono essere consegnate all’Ufficio protocollo in piazza Università 21, 07100 Sassari entro mezzogiorno di venerdì, 7 aprile prossimo. Informazioni e moduli sono su: www.ammin.uniss.it/ricercarelint; oppure www.uniss.it/erasmus; o infine http://ateneo.uniss.it/php/orientamento.php
Leonardo. Gli studenti sassaresi possono usufruire di 50 contributi che l’Università "La Sapienza" di Roma mette a disposizione nell’ambito del programma europeo per la formazione professionale "Leonardo da Vinci". Si tratta di 50 tirocini, di 24 settimane ciascuno, da svolgersi in aziende chimiche e farmaceutiche europee che hanno aderito al programma. Chi è interessato deve avere la laurea in campo chimico-farmaceutico-biomedico da non più di 18 mesi con una votazione di almeno 105/110; non aver superato i 27 anni, per i corsi di laurea di 5 anni, e i 28 anni per i corsi di laurea di 6 anni e non essere iscritto a scuole di specializzazione, master o dottorati di ricerca al momento della presentazione della domanda. L’ammontare del contributo è pari a 3650 euro. Si prevede inoltre un contributo di 300 euro per un corso d’inglese. La domanda dovrà essere compilata on-line entro le 24 del 31 marzo 2006 sul sito www.uniroma1.it/internazionale. Informazioni anche all’e-mail leonardopharma@uniroma1.it.
Renata Fadda
 
6 - L’Unione Sarda
Pagina 43 - Cultura
Mostra e tavola rotonda "Le Vie dell’acqua": la bonifica di Arborea
Si intitola "Le Vie dell’acqua: la bonifica di Arborea", la mostra del fotografo Marcello Stefanini che resterà allestita a Cagliari fino a domenica 19 marzo nella Sala mostre temporanee della Cittadella dei musei, in piazza Arsenale (dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Della mostra fotografica, che rientra nelle iniziative promosse in occasione della XVI Settimana scientifica dell’Università cagliaritana, è responsabile l’antropologa Maria Gabriella Da Re, Dipartimento filosofia e teoria scienze umane dell’Università di Cagliari. Sarà sempre la docente universitaria, domani alle 16,30, a coordinare nell’aula verde della Cittadella dei musei una ricca tavola rotonda sul tema legato alla rassegna: Le vie dell’acqua. L’acqua tra abbondanza e rarità, ragione e desiderio, contemplazione e utilità. Interverranno alla manifestazione l’antropologo Giulio Angioni (Dipartimento studi filosofici): "L’ossessione dell’acqua nella Sardegna tradizionale", lo storico Luciano Marrocu (Dipartimento studi storici): "Catturare le acque in Sardegna (1907-1933)", Maria Luisa Di Felice, della Sovrintendenza Archivistica Sardegna: "Arborea emersa dalle acque del Diluvio", Giorgio Pellegrini (Dipartimento archeologia): "Architetture nella bonifica", Paolo Sanjust (Dipartimento architettura): "A monte e a valle: dalla diga sul Tirso all’idrovora di Sassu", Benedetto Meloni, (Dipartimento ricerche economiche e sociali): "Cultura dell’acqua e gestione integrata delle risorse idriche", Sergio Vacca, (Dipartimento botanica dell’Università di Sassari): "Vie d’acqua naturali e tecnologiche".
 
7 - L’Unione Sarda
Pagina 41 - Lettere & Opinioni
I silenzi della Provincia
Il Tecnico Mossa tra luci e ombre
Ho visto la lettera pubblicata domenica col titolo "Protesta degli studenti - Al Mossa rosario di lamentele. Scrivo per rendere pubblica l’organizzazione del servizio nell’Istituto tecnico commerciale Mossa di cui sono il dirigente scolastico dal primo settembre 2005. Il viaggio d’istruzione è stato programmato e deliberato dagli organi collegiali ed è stato affidato all’agenzia che si è aggiudicata la gara; se ne prevede la realizzazione entro aprile. Le visite di "orientamento" alle Università sono state effettuate presso il Consorzio Uno di Oristano; per Cagliari, si attende che l’Università dia la disponibilità ad accogliere i nostri studenti delle classi quinte; per ora ci ha comunicato che le attività di orientamento previste per marzo sono rinviate a data da stabilirsi. Nel nostro istituto sono in attuazione tre Pon ("Let’s speak English", "Bienvenue en Europe" e "Nuovi linguaggi multimediali"), che termineranno entro maggio. Altri due sono stati ultimati nei primi mesi dell’anno scolastico e le nuove dotazioni tecnologiche informatiche vengono regolarmente utilizzate dagli studenti. Il laboratorio musicale non può essere attivato per insufficienza di iscritti. Per quanto riguarda il riscaldamento, esso è di competenza della Provincia di Oristano, già più volte sollecitata formalmente perché risolva i disservizi lamentati. Anche le condizioni degli arredi sono state formalmente rappresentate, sia l’anno scorso che quest’anno. «Le ante delle porte» a cui si fa riferimento nella protesta costituiscono la mia personale documentazione fotografica per dimostrare che il problema esisteva già da parecchi anni. Anche per i servizi igienici ho più volte fatto richiesta di intervento all’Ente preposto. Infine, «l’insufficienza del personale» non dipende dal dirigente: gli organici sono stabiliti dai relativi decreti ministeriali. Il numero degli iscritti determina il numero degli addetti. Michele Mureddu - Oristano Dirigente dell’Istituto Tecnico Commerciale Mossa
 

 

8 - La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Cronaca
Università, la Gallura guarda al futuro 
Grande festa per la consegna dei primi diplomi di Economia del turismo 
LE PRIME LAUREE 
OLBIA. Il corso di Economia e imprese del turismo ieri mattina ha scritto la pagina più bella della sua storia. La prima sessione di laurea dell’università è stata una grandissima festa per Tiziana Gusinu, Stefania Mattola, Grazia Fiori, Giovanni Maccioni, Tullio Datome e Gesuina Mele. Oltre i familiari e gli amici, erano presenti il senato accademico togato, il rettore Alessandro Maida, il sindaco Settimo Nizzi, amministratori comunali e provinciali, imprenditori e semplici cittadini.
«E’ un importante risultato per Olbia e per l’intera Sardegna - è stato il commento del sindaco Settimo Nizzi -. In questi anni abbiamo messo a disposizione una consistente dotazione finanziaria per ottenere uno sviluppo armonico di questo polo didattico e per ampliarne l’offerta formativa in futuro».
Nizzi ha poi ribadito la sua contrarietà allo sviluppo di corsoi universitari virtuali. «A Olbia l’università deve essere reale e non telematica. Ne siamo convinti e ci batteremo perché anche in futuro gli studenti abbiano aule dove studiare e docenti con i quali parlare».
Pur riconoscendo che i veri protagonisti della giornata di ieri erano i laureati, il rettore Alessandro Maida, non ha potuto non ricordare il momento difficile nel quale queste prime lauree sono arrivate. «Questo non è certo un periodo roseo per le sedi gemmate sarde, che hanno subito grossi tagli nei finanziamenti da parte della Regione, e le sedi Tempio e Olbia ne sanno qualcosa. Ma neanche per l’università in generale, alla quale lo stato ha dimezzato i fondi, condizione che non le permette, come una buona madre, di aiutare i suoi figli».
In questo clima di difficoltà generale, però, il rettore Maida ha lanciato un monito. «Che quel valore aggiunto che l’università rappresenta non si disperda e che il territorio che sta puntando su di esso non trovi giustificazioni per non impegnarsi. Mi auguro di cuore che i timori che si stanno paventando siano affrontati con senso di responsabilità e che non cadano nel dimenticatoio le ipotesi di alcuni nuovi corsi in questo territorio».
Ha voluto invece scandire le date più significative del corso di Economia e imprese del turismo il preside Francesco Morandi: 20 settembre 2002 la prima lezione nell’istituto tecnico Deffenu, 14 marzo 2003 l’inaugurazione del primo anno accademico. «A tre anni esatti celebriamo oggi i primi sei laureati, un risultato importante dietro il quale c’è il lavoro e l’impegno di tanti: dell’amministrazione comunale, che ha creduto in questa scommessa, dell’università centrale di Sassari, delle segreterie, delle strutture bibliotecarie, della facoltà di Economia e naturalmente delle aziende di tutto il territorio gallurese».
Serena Lullia 
 
Pagina 31 - Cronaca
Giornata indimenticabile e gli auguri di un Nobel 
OLBIA. Ai primi sei dottori del corso di “Economia e imprese del turismo”, oltre agli onori tributati dal mondo accademico, dalle istituzioni e dalle aziende del territorio, è arrivato un augurio davvero speciale. Quello del premio nobel Robert Engle, ospite della facoltà olbiese nel 2005 per un seminario di macroeconomia.
«Desidero congratularmi con voi che siete i primi laureati di questo corso - ha scritto Engle nel messaggio inviato ai ragazzi e letto durante la cerimonia -: le persone talvolta si lamentano del fatto che l’economia non ha immediata incidenza pratica, ma voi laureati dimostrerete al mondo che l’applicazione delle vostre conoscenze ha grande importanza per l’economia della Sardegna e non solo. Uscite fuori e dimostrate che potete fare la differenza».
I complimenti del premio Nobel hanno così reso ancor più indimenticabile la giornata di lauree nell’aula magna della facoltà, in cui, davanti ad un numerosissimo pubblico, anche il preside Francesco Morandi era stato prodigo di elogi. «Questi ragazzi - aveva detto prima della solenne cerimonia di proclamazione - sono i più bravi del nostro corso, hanno una carriera eccezionale alle spalle e sono gli apripista di una nuova generazione nel nostro territorio». Tiziana Gusinu, Stefania Mattola, Grazia Fiori, Giovanni Maccioni, Tullio Datome e Gesuina Mele hanno dimostrato di essere davvero bravi anche con le votazioni di laurea ottenute: tre 110 e lode, un 108, un 105 e un 100. La prima dottoressa in economia del turismo è Tiziana Gusinu, padrese, che ha ottenuto il 110 e lode discutendo la tesi “Il bed and breakfast nel nord est Sardegna: analisi e prospettive”; a lei, oltre alla pergamena e alla medaglia dell’università di Sassari è andata la borsa di studio di 2000 euro messa a disposizione dall’associazione industriali del nord Sardegna. 110 e lode anche per Grazia Fiori, già laureata in Scienze Politiche nel 1999 e che aveva scelto di iscriversi al corso olbiese «per integrare le mie conoscenze e per non sentirmi tagliata fuori da un mondo in continua evoluzione e sempre più esigente». Per lei tesi sul “Modello di offerta turistica del Geovillage resort e le politiche di allargamento della stagione turistica” e borsa di studio della Camera di Commercio di Sassari. Il terzo 110 e lode è stato ottenuto da Giovanni Maccioni (premio speciale dello Slot Gallura) con l’approfondimento sul tema “Qualità percepita nella vacanza in Sardegna e nazionalità del turista: un confronto tra tedeschi e inglesi”. 105 su 110 e premio dell’Autorità Portuale per Stefania Mattola con “La missione alla base della strategia e dello stakeolder management. La missione della Starwood hotel & resort”; 108 su 110 per Gesuina Mele con “Organizzazione dell’operatore pubblico nel sistema turistico sardo” (premio Meridiana) e 100 su 110 per Tullio Datome e “Il mercato dell’Ict in Italia”; al neo dottore olbiese premio in denaro dell’Ente bilaterale del turismo di Confindustria.
(se.lu.)

9 - La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Cagliari
Progetti per la Tortolì del futuro 
Investimento di 10 milioni con i fondi della Regione 
TORTOLÌ. Il Comune sta elaborando una serie di progetti che disegnano il volto della Tortolì del futuro, una cittadina che vuol diventare grande a tutti gli effetti e definirsi città senza che nessuno storca il naso. E su questo intende investire quasi una decina di milioni di fondi regionali. Questi progetti hanno come punto di forza il miglioramento della qualità della vita.
Ma sono stati anche pensati per rimarcare la posizione di capoluogo di provincia, anche se la decisione finale spetterà alla Regione, che deve finanziare le opere. Ne abbiamo parlato con il sindaco Marcella Lepori: «I progetti sono diversi. Uno prevede il miglioramento dell’accesso al porto e all’aeroporto, per adeguarli a un volume di traffico sempre più intenso e per rispondere meglio alle esigenze dei turisti. Il progetto sulla strada di accesso all’aeroporto prevede anche la riqualificazione del lato città dell’argine del fiume con la costruzione di una pista ciclabile; inoltre saranno realizzati una serie di servizi per i turisti». Avete pensato solo a Tortolì? «Assolutamente no. In fase progettuale non abbiamo certo dimenticato Arbatax. Infatti, abbiamo pensato alla riqualificazione urbana dell’antico borgo dei pescatori con il miglioramento dell’asilo nido, dove vogliamo realizzare un baby parking e un’officina della memoria, un luogo di incontro tra antichi saperi legati alla pesca e i giovani. Vogliamo anche riqualificare la pineta su via Lungomare e ristrutturare la torre San Miguel, futura sede del museo del mare. Inoltre vogliamo farci dare in concessione uno stabile quasi in disuso delle Ferrovie della Sardegna, dove nel primo piano contiamo di realizzare, in collaborazione con l’università di Cagliari, un centro di alta formazione in materia ambientale». Quanto verrà a costare tutto questo, e saranno solo fondi del bando Por? «I progetti prevedono una spesa di 7 milioni e 600mila euro, di cui 1 milione a carico del Comune. E ci tengo a precisare che puntano sul recupero urbano e il miglioramento della qualità della vita, e che si raccordano con altri in corso». Li vogliamo ricordare? «Il recupero della collina della Batteria ad Arbatax; la trasformazione della tratta ferroviaria Arbatax-Tortolì in metrò leggero per il trasporto urbano. Con la locomotiva che la sera si trasformerà in luogo di incontro, sala da concerti e sala da tè. Il progetto prevede anche l’allargamento e l’informatizzazione dei passaggi a livello. A Tortolì puntiamo sulla riqualificazione di corso Umberto, sulle ristrutturazioni della ex blocchiera Falchi e dell’ex seminario vescovile, e sul recupero della stazione ferroviaria».
Antonio Salvatore Sassu 
 
10 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Azienda mista latitante fino a giugno 
Regione-Universita’ 
Solo il piano sanitario sbloccherà il tavolo per l’ospedale universitario 
CAGLIARI. L’ultima volta che si è parlato di azienda mista Regione-Università è stato prima di Natale. Dall’incontro tenuto tra il preside di Medicina e il direttore generale della Asl 8 scaturiva la decisione di lasciare l’asse Microcitemico-Oncologico nella gestione della sanità pubblica. In quelle settimane trapelava anche che il Binaghi sarebbe stato ricomposto attorno alle scelte del piano sanitario regionale (l’ospedale del respiro con il potenziamento di day hospital e ambulatori, mentre tutta la chirurgia oncologica si sarebbe spostata al policlinico). In quel periodo fioccavano le domande sul destino del San Giovanni e arrivava qualche risposta informale ma fondata. Lì, però, ci si è fermati: non c’è notizia di lavorìo attorno al tema «cosa faranno Regione e Università per formare secondo legge medici e paramedici». La causa dello stop? Una norma ancora in viaggio.
Nello scandaglio della salute della sanità sarda, l’assessore forestiero ha scoperto che qua non sono tanto le leggi a mancare, quanto gli strumenti per applicarle. Secondo la ricognizione condotta, una quantità di istituti previsti, come l’agenzia regionale della sanità, o di scelte operate, come l’impostazione di una sanità che procede per obiettivi e sulla quale si verificano costantemente i risultati, non hanno avuto gambe e quindi non hanno prodotto gli effetti sperati a totale svantaggio della domanda di salute che sale dal cittadino. Per rimediare (si era tentato anche in passato in giunte precedenti), l’assessorato ha preparato un disegno di legge che stabilisce nuove regole per l’accreditamento delle strutture; quali debbano essere i livelli minimi di assistenza; quale luogo di raccordo debbano finalmente trovare assistenza sanitaria e assistenza sociale, tema emergente per i noti problemi degli anziani e dei disabili, ma anche dei malati di mente. Sull’atto aziendale (che individua strutture operative e le responsabilità del personale) si danno indicazioni perché sia resa praticabile nei fatti la mille volte sbandierata volontà di collegare con procedure snelle e chiare l’assistenza territoriale a quella ospedaliera.
E arriviamo all’azienda mista, l’ente Regione-Università che, attraverso un protocollo, stabilisce quanto e come le due entità debbano concorrere per formare le nuove leve della Medicina (medici, infermieri, laboratoristi ecc). La legge 5 del 1995 (che tra l’altro regola i rapporti tra Regione e Stato) è la norma di riferimento per i servizi sanitari in quanto contribuisce ad applicare nell’isola la riforma del servizio sanitario voluta dal Parlamento nel corso degli anni Novanta. In assessorato spiegano che in questa norma le aziende miste non ci sono e che la legge 5, per questo e per altri motivi, è stata rifatta completamente (meglio dire abrogata). Sempre secondo le informazioni offerte dall’assessorato, il disegno di legge della giunta adesso è in consiglio regionale dove ci si è impegnati ad approvarlo entro marzo. Ma c’è anche un altro aspetto che, spiegano in via Roma, è la ragione fondamentale dello stallo: l’azienda mista è uno degli istituti normati nel piano sanitario regionale, carta fondamentale per tutti i capitoli della sanità sarda, e il piano, dall’autunno scorso, ha cominciato il suo viaggio in consiglio regionale. Molte e complesse sono le questioni da valutare, i consiglieri ci lavorano e in un paio di occasioni pubbliche si sono impegnati a licenziare il documento entro giugno. Il protocollo d’intesa tra Regione e Università che, con una certa enfasi, era stato firmato pochi mesi dopo l’insediamento dell’assessore, resta parte del piano sanitario. Quell’intesa, è bene ricordarlo, servì per mettere fine a una serie di polemiche interne della facoltà di Medicina e a stabilire in maniera definitiva quale dovesse essere la sede di discussione dei problemi e di compensazione delle istanze. Il protocollo, inoltre, sancì davanti agli universitari la necessità di una presenza materiale della componente ospedaliera: prima gli ospedalieri venivano ascoltati (anche molte volte), ma mai si erano seduti al tavolo delle trattative. Quindi lo stallo è destinato a continuare almeno fino a giugno. Ma in assessorato avvertono che il giorno dopo l’approvazione di un piano sanitario la Regione si riterrà impegnata a cominciare subito la stesura di un documento che metta in moto l’azienda mista. Questo, naturalmente, non significa che entro la fine dell’estate ci potrà essere una bozza definitiva: perché il piano sanitario dirà l’ultima parola sui trasferimenti di reparti, sulla quantità di letti ecc, ma non stabilirà questioni cruciali per le parti come la titolarità delle direzioni dei dipartimenti o la regolamentazione di didattica, ricerca e assistenza con relativi carichi di lavoro per universitari e ospedalieri.
(a. s.)
 
11 - La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
Urologia: la raccolta di firme si sta svolgendo a Thiesi 
THIESI. Cresce la protesta relativa alla annunciata chiusura del reparto ospedaliero di urologia del Santissima Annunziata di Sassari. Oltre alla raccolta di firme (che si sta svolgendo a Thiesi e non a Ittiri, come riportato per un errore di stampa) sono sempre più numerose le reazioni contrarie all’eliminazione di una struttura considerata strategica dagli utenti non solo di Thiesi ma di tutto il territorio. Il reparto, secondo il protocollo d’intesa siglato fra l’università e la Regione, dovrebbe lasciare spazio all’omnima struttura universitaria in modo da «evitare inutili e costosi doppioni». Non la pensano così le migliaia di pazienti che vengono seguite dai medici del Santissima Annunziata con i quali, si legge in un documento, hanno instaurato un rapporto che va al di là della semplice cura.
Nel Mejlogu si è dunque costituito un comitato spontaneo che è impegnato nella raccolta capillare di firme (a tutt’oggi tutt’oggi ne sono state raccolte più di 500), negli uffici, nei centri commerciali e tra la gente, per scongiurare la paventata chiusura del reparto che «danneggerebbe il diritto alla salute dei cittadini».
 
Pagina 26 - Sassari
Il reparto di Urologia non deve essere chiuso
Il reparto di Urologia
Quarantaquattro consiglieri comunali e assessori di Sassari hanno aderito alla sottoscrizione già firmata da oltre 1300 cittadini e da 172 medici ospedalieri per chiedere il mantenimento del reparto Urologia del Santissima Annunziata. I «tagli» del Piano sanitario regionale e il protocollo di intesa della costituenda Azienda mista ospedale-università ne prevedono infatti l’accorpamento all’analoga struttura universitaria o, in ogni caso, il drastico ridimensionamento. I firmatari non ritengono la Divisione di urologia ospedaliera un inutile doppione e esprimono forti preoccupazioni sulle ricadute negative per la chiusura per la cittadinanza e per tutto il territorio. Tali riflessioni sono condivise anche da altri numerosi amministratori locali dei comuni dell’hinterland.
Seguono 44 firme
 
12 - La Nuova Sardegna
Pagina 32 - Nazionale
La Nuorese sotto esame all’università 
Un gruppo di economisti analizza il fenomeno della squadra di calcio  
NUORO. «Un fenomeno sociale»: così è stata definita la Nuorese. Perché tale può definirsi una realtà ben radicata nel territorio, capace di suscitare passioni e sentimenti. Ma, al contempo, in grado di contribuire allo sviluppo economico della città che l’ha vista nascere. In questo ha creduto un gruppo di giovani studenti del corso di laurea specialistica in “Economia manageriale” dell’università di Cagliari.
La società della Nuorese calcio ha accolto l’iniziativa portata avanti nell’ambito del corso di economia e tecnica della comunicazione, tenuto dalla professoressa Ernestina Giudici, con la collaborazione del ricercatore Giuseppe Argiolas. Antonio Fadda e Annalisa Zichi di Orani, Elisabetta Soro di Ottana e Valentina Soro di Ollolai, hanno avuto un’idea geniale ed innovativa. Perché non portare all’attenzione dei docenti la storia della Nuorese? «Una delle realtà più interessanti del centro Sardegna - hanno spiegato gli studenti - non solo dal punto di vista sportivo e sociale ma anche per i potenziali sviluppi economici e imprenditoriali che è in grado di determinare». Idea accolta dall’università di Cagliari. Obiettivo raggiunto: realizzazione di un piano di comunicazione all’interno del quale sono state ideate ed elaborate diverse attività.
Ieri, in conferenza stampa, c’erano tutti: presidente, allenatore, dirigenti della società. E c’era anche Brunello Fiori, consigliere d’amministrazione del Banco di Sardegna, sponsor della Nuorese calcio. «La prima fase è stata lo studio della storia della Nuorese anche sotto il profilo culturale, economico e giuridico - ha detto Antonio Fadda - poi abbiamo analizzato il quadro attuale, come la regolamentazione per la serie D, e abbiamo individuato quei settori che, a nostro avviso, andavano migliorati. Attenzione particolare è stata riposta ai legami con gli sponsor, istituzionali e non». I settori presi in esame sono stati tre: merchandising, campagna abbonamenti e carte fedeltà.
«Riteniamo importante creare un Nuorese point - hanno spiegato gli studenti - dove poter vendere gli articoli legati al marchio della società».
Sono state poi studiate particolari forme di abbonamento che si adattano alle varie tipologie di tifosi, distinte per colore e settore. E, infine, le carte prepagate. «L’attività consiste nell’emissione, per la campagna abbonamenti 2006-07, di carte prepagate abbinate alla sottoscrizione degli abbonamenti presso tutti gli sportelli del Banco di Sardegna - ha spiegato Annalisa Zichi - Carte che non vincolano il sottoscrittore all’apertura di un conto corrente e consentono di avere un mezzo di pagamento alternativo. La Nuorese divulgherà tra il pubblico uno strumento di fidelizzazione del tifoso che sarà legato alla propria squadra attraverso un tesseramento ufficiale».
Nadia Cossu 
 
13 - La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
Brevi
CONFERENZA. Wolfgang Rösler all’università
Venerdì 17 marzo si terrà una conferenza del professor Wolfgang Rösler (Ordinario di Letteratura greca alla Humboldt-Universität, Berlino) dal titolo «Il più antico libro dimostrabilmente edito dall’autore stesso»: Richard Reitzenstein e la raccolta di Teognide. La conferenza, organizzata dal Dipartimento di Scienze umanistiche e dell’antichità dell’università di Sassari, dal dottorato di ricerca «Il Mediterraneo in età classica: storia e culture» e dall’Aicc-Sassari, si svolgerà alle 12 nell’aula «Enzo Cadoni» della facoltà di Lettere e filosofia in piazza Conte di Moriana 8.
 
Pagina 26 - Sassari
Giornali «Scrivere sui giornali oggi»: è il tema dell’incontro-dibattito con ...
Giornali «Scrivere sui giornali oggi»: è il tema dell’incontro-dibattito con cui quest’anno si aprirà il corso di scrittura giornalistica all’Università di Sassari, facoltà di Lettere e filosofia (laurea in Teoria e tecniche dell’informazione), tenuto dal giornalista Paolo Sanna. Relatore sarà Franco Siddi, presidente della Federazione nazionale della stampa. L’appuntamento è fissato per mercoledì 15 alle 12 nell’aula magna del complesso universitario di piazza Conte di Moriana. La relazione di Siddi sarà preceduta dal saluto del preside Giuseppe Meloni e dall’intervento di Aldo Maria Morace, presidente del corso di laurea in Teoria e tecniche dell’informazione.
 
Ersu
L’Ersu informa che il termine per la presentazione delle richieste di contributi per attività culturali e viaggi di istruzione è fissato al 31 marzo. Potranno presentare richiesta di contributo per attività culturali le associazioni studentesche universitarie, i gruppi universitari e i docenti. Potranno richiedere i contributi per i viaggi di istruzione le istituzioni universitarie e i singoli studenti. I moduli si trovano all’Ersu (settore attività culturali in via Carbonazzi 10) tel. 079-258426 e sul sito http://ersu.uniss.it/
 
Relatività
Un incontro su Einstein e la realtività 100 anni dopo. Si svolgerà mercoledì 15 marzo alle 16,30 nell’aula magna del Liceo Scientifo Spano. Interverranno Giuseppe Mezzorani (Università di Cagliari) e Sebastiano Ghisu (Università di Sassari). In programma inoltre “Esperienze sulla relatività condotte da studenti dello Spano”.
 
Pagina 4 – Nuoro
«Università autonoma per lo sviluppo»
Capelli (Udc)
«Lo sviluppo economico e la crescita civile delle zone interne è legato anche e soprattutto alla conoscenza, e l’istituzione dell’Università autonoma di Nuoro appare oggi l’orizzonte più civile al quale devono guardare gli uomini, i partiti, i movimenti e le istituzioni». Lo si legge nell’ordine del giorno presentato in consiglio regionale dai consiglieri dell’opposizione, primo firmatario Roberto Capelli. Sarà illustrato nella prima seduta utile dal consigliere Gianni Falchi. L’ordine del giorno - spiega Capelli - «chiede al ministero dell’Istruzione, al presidente della Regione e della Provincia, al Consorzio universitario della Sardegna centrale».
 

 

14 - Giornale di Sardegna
Pagina 41 - Culture
Studi. Master in criminologia
Cagliari, Università Aperte le iscrizioni
Un Master di secondo livello in Psicologia giuridica e Criminologia, per l’anno accademico 2005 - 2006, è stato istituito  per rispondere al bisogno di professionalizzazione nel settore della Psicologia Giuridica e della Criminologia proveniente non solo dal mondo della psicologia ma anche dal settore forense, dalla magistratura, dalle forze dell’ordine. Info 070  6757506 Il bando del Master è disponibile all’interno del sito http://www.unica.it/, nella sezione “Didattica ” e poi “Postlauream”.
 

 

15 - Il Nord Sardegna
Pagina 30 - Olbia
Il corso di Economia del turismo al traguardo delle prime lauree
Università. A tre anni dall’apertura della sede gemmata ospitata all’aeroporto
Sono sei gli studenti incoronati ieri mattina Per loro un messaggio del Nobel Robert Engle
Aula magna gremita come per le grandi occasioni, professori in toga ed ermellino, genitori e parenti commossi. Tra visi rigati dalle lacrime, mazzi di fiori e applausi scroscianti ieri mattina i primi sei studenti del corso di laurea in Economia e imprese del turismo hanno conquistato il titolo di dottori. Un traguardo raggiunto a tre anni esatti dall’inaugurazione del polo universitario olbiese, nato nel 2003 dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale e la facoltà di Economia dell’Università di Sassari, con la benedizione del premio Nobel Robert Engle.
E PROPRIO L’ILLUSTRE studioso ha inviato un messaggio di congratulazioni, che sintetizza lo spirito di tutto il corso di studi: «Uscite e dimostrate che voi potete fare la differenza». È questa ora la nuova sfida che attende gli ex studenti: portare in giro per il mondo il loro bagaglio di conoscenze e ritornare in Sardegna con tutti gli input giusti per fare impresa e creare ricchezza in un settore, quello turistico, spesso lasciato all’improvvisazione e all’arte di arrangiarsi. La scommessa sembra vincente. «Dei dieci stage che abbiamo attivato a Olbia durante l’ultimo anno accademico – ha calcolato il presidente della facoltà sassarese di  Economia Francesco Morandi – tre sono stati già seguiti da un’assun - zione». Risultati di tutto rispetto, che fanno della sede gemmata olbiese, coordinata dal professore Carlo Marcetti, un punto di riferimento per le principali aziende del territorio, dalla Geasar, alla Meridiana, alla Starwood. Lo sanno bene i sei neotitolati di ieri, Tiziana Gusinu, Stefania Mattola, Grazia Fiori, Giovanni Maccioni, Tullio Da Tome e Gesuina Mele. Due di loro hanno già un posto di lavoro, uno ha un’esperienza lavorativa alle spalle, mentre i più giovani erano studenti tradizionali, che avevano deciso di proseguire gli studi a Olbia dopo il diploma. Davanti alla commissione, presieduta dal rettore Alessandro Maida, i dottori hanno ricevuto l’ambita pergamena e un premio di laurea di 2000 euro, oltre agli auguri di una folta schiera di autorità, a partire dal sindaco. Settimo Nizzi ha promesso di impegnarsi anima e corpo per il futuro sviluppo dell’università cittadina e per l’apertura di nuovi corsi.
Laura Mingioni
 
Pagina 30 - Olbia
I dati
La storia
Tutto iniziò nel 2000
Alla fine degli anni Novanta si iniziò a parlare dell’istituzione del corso di economia del Turismo a Olbia ed in Gallura. Le delegazioni della facoltà di Economia e commercio di Sassari visitarono a più riprese diversi immobili da destinare alla  sede. Poi, nel 2003, la decisione di ospitare il corso all’aeroporto.
L’aeroporto Lo scalo si trasforma
Da semplice aerostazione a centro di servizi. L’istituzione della facoltà al Costa  Smeralda ha modificato radicalmente l’aspetto dello scalo.
 
16 - Il Nord Sardegna
Pagina 11 - Lettori
Gli esami non finiscono mai
Gli esami universitari e le sensazioni che si provano
Quando ci si trova a dover sostenere un esame universitario, essendo la posta in gioco sempre importante, la tensione è alle stelle. Quando poi ci si trova davanti al docente, le mani si gelano e la salivazione rallentata. Si spera in un argomento a piacere, e invece no! "La so", pensate, cominciate a rispondere e il professore incalza, ritiene sia doveroso affrontare meglio i particolari, le sfumature, e voi non fate altro che rispondere cercando di assecondarlo... È andata! Arriva la seconda domanda: accidenti! Proprio l’argomento del trafiletto a bordo pagina. Era un libro strutturato male, ad avere rilievo non erano sempre i concetti importanti, temevate che vi domandasse proprio quello, arrancate, nutrite tutto con concetti e argomentazioni pertinenti ma non siete in grado di affrontare l’argomento: il professore si accorge che non lo conoscete bene, ma non potete andarvene perché ne va del vostro orgoglio e superare quell’esame in quella sessione è molto importante. Avete due scelte: continuare a "lottare" e dimostrare che quel dannato trafiletto non determina la conoscenza del programma, oppure alzarvi ed andar via. Si, si, proprio così, alzarvi ed andar via… Forse la soluzione più giusta.
Michele Secchi - Sassari
 

Questionario e social

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