Martedì 14 marzo 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 marzo 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 7 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, Il Nord Sardegna

 

1 - L’Unione Sarda
Pagina 18 - Cronaca di Cagliari
L’Università va a caccia di fondi europei
I finanziamenti della Comunità europea. È questa la  strada che deve seguire l’Università di Cagliari per potenziare e ingrandire la sua ricerca scientifica. Dopo la denuncia fatta dal rettore Pasquale Mistretta sui tagli nazionali in questo settore, ieri, nella prima giornata della Conferenza d’ateneo, che ha aperto la Settimana scientifica, si è cercata una soluzione ai problemi economici che quotidianamente incontra la ricerca nell’ateneo cagliaritano. Potenziare i rapporti con l’estero e puntare sui bandi europei per i progetti di ricerca: queste le direttrici da seguire, come indicato da Giovanna Ledda, pro rettore per l’Internazionalizzazione. appuntamento snobbatoUn’inaugurazione della Conferenza d’ateneo un po’ snobbata dagli addetti ai lavori: nell’aula magna della Cittadella universitaria (dove oggi, alle 9,30, si replica con l’argomento delle politiche delle ricerche in ambito europeo, e non nel dipartimento di Architettura, come precedentemente programmato) erano presenti soltanto una cinquantina di persone. «Peccato che un appuntamento così importante sia stato trascurato», hanno commentato Maria Del Zompo, numero due dell’ateneo, Giovanna Puddu, coordinatrice dell’area di ricerche in Fisica, e Amedeo Columbano, coordinatore di quella medica. i problemi. Dopo le relazioni introduttive di Giovanna Ledda e Maria Del Zompo, che hanno fotografato la situazione attuale dell’Università di Cagliari nel campo della ricerca («Come ateneo», ha sottolineato la Ledda, «abbiamo visibilità internazionale e partecipiamo in progetti di ricerca con Università di tutto il mondo, e questo è un valore aggiunto»), si è aperto il dibattito. Sono emerse numerose difficoltà nella partecipazione ai bandi europei: redigere i progetti senza conoscere in modo preciso i criteri di valutazione, una ricerca fatta spesso in modo individualista dai docenti (come rilevato dal direttore amministrativo dell’Università, Fabrizio Cherchi), il contrasto tra didattica e ricerca, con i professori costretti a sacrificare una delle due, e un’amministrazione universitaria che non riesce ancora a essere un punto d’appoggio per chi vuole predisporre un progetto. le idee. Tra le proposte messe in campo, quella della creazione dei «grandi centri di ricerca, con strutture condivise per più gruppi», come suggerito da Columbano. Oppure l’istituzione di un centro servizi «che aiuti i colleghi nel redigere i progetti, oltre a un sito dell’Università aggiornato e al passo con i tempi per quanto riguarda la ricerca», come detto da Ledda. Giovanna Puddu ha evidenziato la necessità di promuovere una «conferenza d’ateneo sulla didattica», mentre in tutti gli interventi è stata ribadita la necessità di conoscere i criteri di valutazione, stabiliti in ambito europeo, dei progetti, e sconosciuti a quasi tutti i docenti dell’ateneo.
Matteo Vercelli
 
2 - L’Unione Sarda
Pagina 20 - Provincia Sulcis
Un master plan nella miniera
A Monteponi centro congressi e sede dell’Università
Il presidente dell’Igea Franco Manca ha anticipato i contenuti di un progetto che verrà presentato ufficialmente a fine mese. Ieri si è concluso il convegno internazionale con gli esperti degli ecomusei. Bilancio positivo per le iniziative organizzate nell’ambito del progetto Cultura 2000
Il Geoparco voleva presentarsi all’Europa con il masterplan di Monteponi. Un modo per concludere alla grande il primo appuntamento concreto organizzato a Iglesias nell’ambito del parco geominerario. Il progetto verrà presentato ufficialmente soltanto alla fine del mese, ma il presidente dell’Igea Franco Manca ha anticipato qualcosa nel convegno internazionale che si è tenuto ieri sera nella sala conferenza dell’Archivio storico comunale. Il centro congressi. Un nuovo assetto urbanistico, un centro congressi e la sede dell’università. «C’era già un progetto negli anni Novanta ? ha detto Franco Manca ? adesso si sta lavorando per realizzare un grande centro congressi, si stanno studiando anche nuovi modi per collegare l’area di Monteponi con il centro di Iglesias. Contiamo di presentare il plastico realizzato dall’équipe dei progettisti alla fine di questo mese». La vetrina. Ieri sera nella sala conferenze dell’Archivio storico si respirava un clima decisamente internazionale. Per la prima volta il Geoparco si è confrontato con l’Europa nell’ambito della rete comunitaria degli ecomusei. Qualche settimana fa il presidente dell’ente parco Emilio Pani ha presentato il "pacchetto Sardegna" a Marsiglia. In questi tre giorni i partner europei hanno visitato la Sardegna. E ieri hanno parlato delle loro esperienze. Casi concreti che per il Geoparco rappresentano punti di riferimento, in modo particolare quello catalano presentato da Jaume Matamala. Interessanti anche le proposte di Odile Jaquemin, presidente di Maltae, la capofila del progetto. Soffermandosi sul ripristino delle gallerie ha suggerito l’utilizzo dei tunnel sotterranei come "stabilizzatori di temperatura" per produrre derrate alimentari. «Un caso di riferimento è quello francese, in particolare quello di Moet et Chandon», ha aggiunto il coordinatore del Convegno Giovanni Luigi Fontana. Il breve. Giampiero Pinna, considerato il padre del parco geominerario, ha parlato delle opportunità per lo sviluppo del territorio. Durante il suo intervento ha invitato Celestina Sanna, presidente dell’associazione per il parco geominerario, a mostrare un documento importantissimo: il Breve di Villa di Chiesa. La ex archivista del Comune ha parlato di alcune norme che riguardavano l’attività estrattiva. Nel suo intervento si è soffermata anche su un particolare curioso, cioè sulla vicenda di una delegazione di minatori iglesienti andati in Catalogna «per insegnare l’arte della lavorazione dell’argento». Master e musicaIeri si è concluso anche il master universitario organizzato dall’università di Padova e riservato a 55 neolaureati. La tre giorni dedicata al Geoparco è stata infine salutata da un concerto di musica sarda a Monteponi.
Francesco Pintore
 
3 - L’Unione Sarda
Pagina 18 - Cronaca di Nuoro
Università, scontro sui nuovi vertici
Comune e Provincia rinnovano i consigli di amministrazione di Atp e Università. E subito esplode la polemica: Rifondazione contesta la scelta di Sergio Russo, presidente dell’Ailun, chiamato in quota Margherita a guidare anche il consorzio per l’università pubblica. Nel consiglio di amministrazione, equamente diviso tra Margherita e Ds, entrano Franca Carroni e Rosetta Palmas per la Quercia e il nuorese Antonio Cambedda e Bruno Chisu di Orosei per la Margherita. La presidenza dell’Atp è affidata al ds Paolo Piras, affiancato nel cda dal nuorese Enrico Piroddi e dall’orgolese Pietro Manca per la Margherita, dal sardista di Oliena Pietro Bassu e da Gian Carlo Marcialis, coordinatore cittadino dei Comunisti italiani. «Esprimo un giudizio fortemente critico sulle nomine dell’università», commenta il segretario provinciale di Rifondazione Michele Piras. Intanto - sostiene - «è un’operazione quantomeno singolare comporre di due soli colori e a maggioranza assoluta di un’unica forza politica (la Margherita) il consiglio di amministrazione di un’istituzione così importante che per sua natura dovrebbe essere pluralistica come l’università. È decisamente opinabile - aggiunge - la scelta di indicare alla presidenza il presidente dell’Ailun. In altri termini Nuoro è una città dove il presidente dell’università privata da oggi è anche presidente di quella pubblica. Mi chiedo quale ragionamento abbiano fatto i partiti del centrosinistra e quale deficit di analisi non li abbia portati minimamente a ragionare sulla possibilità che a qualcuno potesse sorgere il legittimo dubbio di una nuova, locale edizione di un clamoroso conflitto d’interessi». Il segretario di Rifondazione, fatte salve - sottolinea - la professionalità, la serietà e la competenza delle persone chiamate nel nuovo consiglio di amministrazione, giudica le nomine all’università «un gravissimo errore». E spiega: «L’università è uno degli snodi fondamentali dello sviluppo locale, una delle sedi principali della possibile crescita della città e della provincia. Rappresenta anche la massima espressione della produzione e diffusione della cultura e dei saperi: la sua amministrazione perciò - conclude - è un fatto politico di prima importanza».
 

 

4 - La Nuova Sardegna
Pagina 3 – Nuoro
Russo: «Io punto a un ateneo attrattivo» 
Eletto anche Paolo Piras a capo dell’azienda trasporti 
NUORO. Fumata bianca in due enti prima delle elezioni: Sergio Russo è stato nominato presidente dell’Università nuorese e Paolo Piras presidente dell’Atp. Costituiti anche i rispettivi consigli di amministrazione (Cda). A dopo le elezioni, invece, Man e Camera di commercio.
Ce l’hanno fatta entrambi, sia l’architetto Russo della Margherita, forte di un prestigioso curriculum professionale e intellettuale, sia Paolo Piras dei Ds. Le assemblee dei due enti riunite ieri hanno nominato anche i due consigli di amministrazione e per l’Università nuorese sono stati espressi Franca Carroni e Rosetta Palmas in quota Ds e Antonio Cambedda e Bruno Chisu (di Orosei) in quota Margherita. Mentre nel Cda dell’Azienda trasporti (Atp) entrano Giancarlo Marcialis (Pdci), Pietro Bussu per i sardisti, e Pietro Manca (di Orgosolo) con Enrico Piroddi per la Margherita. Appena nominato presidente del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale, Sergio Russo, che attualmente dirige anche l’Ailun, ha dichiarato: «Per l’università è stato fatto molto, ma c’è molto da fare. Ora bisogna farne un’occasione di sviluppo, non chiudendosi in un ateneo localistico, con false opportunità di scelta, ma puntando a una università attrattiva con una gamma di offerte più ampia. Con quali strumenti? Questo lo vedremo dopo, ma gli obiettivi sono questi»n. La nomina dei due presidenti è stata sbloccata dopo un lungo tira e molla dentro la coalizione e i rispettivi partiti di riferimento. In una prima fase la coalizione sembrava orientata a far slittare le nomine a dopo le elezioni, ma con soprattutto i Ds che spingevano a farle subito, si deciso di procedere, almeno per quanto atteneva la presidenza dell’Atp e dell’Università nuorese. Sulle presidenze degli altri enti rimasti ancora “aperti” invece si deciderà dopo il voto del 9 aprile.
Per la cronaca restano da nominare ancora i presidenti del Man (Museo dell’arte moderna) e i nuovi dirigenti del consorzio di Pratosardo sulla base delle nuove disposizioni regionali, dopo la cosiddetta riforma dei consorzi industriali. Si sa che Pratosardo dovrà passare al Comune di Nuoro, ma ancora non se ne conoscono procedure e tempi. Alcuni parlano di accorpamento con lo Zir di Siniscola, altri invece dicono che tutto farà capo al Comune capoluogo. Prima del cambio, dunque, passeranno dei mesi. Mentre per il Man sarà diverso. Il Museo d’arte moderna ormai vive di propria autonomia, dopo la riformina che lo ha sganciato dall’assessorato provinciale alla Cultura, e dunque può procedere con maggiore tranquillità. I Ds si sono candidati alla presidenza (nella rosa c’era anche il segretario federale, Domenico Cabula) ma non è detto che lo Sdi molli con facilità quella che ritiene una sua creatura.
Nino Bandinu 
 
Pagina 3 - Nuoro
«Ma c’è un conflitto di interessi» 
NUORO. Ma Rifondazione non ci sta e attacca con il suo segretario Michele Piras. «Nuoro è una città - afferma - dove il presidente dell’Università privata da oggi è anche il presidente di quella pubblica. Viene da chiedersi quale ragionamento abbiano fatto i partiti del Centrosinistra e quale deficit di analisi non li abbia portati minimamente a ragionare sulla possibilità di un clamoroso conflitto di interessi».
(n.b.)
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Torri e castelli, viaggio nella storia 
Un convegno per far luce sui più recenti studi e scoperte Verrà presentata una prima cartina delle fortificazioni sarde 
CAGLIARI. Attorno a quelle mura s’intreccia parte di storia e civiltà dei sardi: la torre di San Pancrazio e quella dell’Elefante, il Castello di Sanluri e quello di Acquafredda a Siliqua, dove secondo una leggenda si aggira il fantasma del Conte Ugolino. Castelli, torri, forti. Reperti di un glorioso passato, diventano oggi oggetto di dibattito tra studiosi e ricercatori. “Ultimi Studi sulle architetture fortificate della Sardegna” è il titolo di una due giorni di studi con docenti universitari ed esperti della materia e di visite guidate ad alcuni siti e monumenti. L’incontro si terrà sabato 18 (con inizio alle ore 16) e domenica 19 marzo (alle ore 9) al centro culturale ExMa’. Organizzano l’Istituto italiano dei castelli, sezione Sardegna, delegazione di Cagliari, e l’Isem-Cnr (Istituto studi Europa Mediterraneo) e l’assessorato comunale alla Cultura. L’iniziativa precede l’inaugurazione della mostra “Castelli di Spagna e di Sardegna”, di prossimo allestimento al Lazzaretto. “Un incontro - ha sottolineato Francesco Floris, presidente della sezione sarda dell’Istituto italiano dei castelli - che intende far luce sui più recenti studi e scoperte. Novità a carattere storico-archeologico arriveranno soprattutto dagli interventi di due ricercatori del Cnr sul Castello di Marmilla nel castelliere giudicale di Arborea e su Cappelle Palatine nei castelli dei regni giudicali sardi. “Torri e castelli forniscono una nuova chiave di lettura della storia e civiltà”, ha affermato Francesco Cesare Casula, direttore dell’Isem-Cnr, nel corso della presentazione, che si è tenuta ieri mattina al Liceo Siotto. “Costruiti per tracciare le linee di confine tra un regno e l’altro, estremo baluardo per la difesa del territorio, rappresentano il passato di una Sardegna divisa in quattro stati”. Pezzi di passato della Sardegna, ma anche potenziali risorse economiche e mete turistiche. Il convegno sarà l’occasione per presentare la prima cartina della Sardegna dei castelli e fortificazioni costiere realizzata da Francesco Floris. Realizzata in forma di pieghevole, è uno strumento per studiare e tracciare itinerari turistici alternativi a carattere storico architettonico. Una vera e propria mappa non ad uso esclusivo di studiosi ed accademici, ma a portata di mano del comune viaggiatore. E dei tour operator. “La visita ai castelli diventa interessante quanto più - ha sottolineato Casula - la ricostruzione degli ambienti è fedele al gusto dell’epoca: con ceramiche, armi, oggetti quotidiani, a richiamare le feste a corte o interminabili partite a dadi in attesa di scendere in battaglia, in una ricostruzione ideale della vita dentro il castello, come succede per il castello di Las Plassas, uno dei pochi esempi di fedele ricostruzione di un castello nell’isola”.
Al convegno interverranno il sindaco Emilio Floris; il presidente della Provincia Graziano Milia; Giorgio Pellegrini, assessore comunale alla Cultura; Luciano Marroccu, assessore provinciale alla Cultura; il rettore dell’Università Pasquale Mistretta; Francesco Cesare Casula, direttore dell’Isem-Cnr; Flavio Conti, presidente nazionale Istituto italiano dei castelli, e Francesco Floris. L’apertura dei lavori, alle 16,30, è affidata a Francesco Cesare Casula. A seguire, la relazione del docente all’Università di Cagliari Gianni Montaldo, che tratterà il tema delle fortificazioni del XVIII secolo. Sarà poi la volta di Massimo Rassu, ingegnere e studioso di architetture fortificate, che affronterà l’argomento “La cinta fortificata del Castello di Cagliari”; spetterà quindi a Giorgio Diaz e Umberto Pintori, ingegnere e architetto urbanista, riferire del “Restauro delle mura di Cagliari”. I ricercatori del Cnr Giovanni Serreli e Nicoletta Usai chiudono con i loro interventi la prima giornata di studi. La mattinata di domenica sarà invece dedicata alle visite guidate di alcuni luoghi notevoli di Cagliari: alle 9 i convegnisti s’incontreranno per passare in rassegna il Castello di San Michele, la Torre dei Segnali, quella dell’Aquila e il Palazzo Boyl.
 
6 - La Nuova Sardegna
Brevi
Pagina 2 – Oristano
Corso all’Istituto agrario.
A partire dal prossimo mese di maggio sarà attivato nella sede dell’Istituto agrario e servizi alberghieri un corso per il conseguimento della qualifica di «Tecnico superiore per la trasformazione e la commercializzazione delle piante officinali. Del corso sono partner il Dipartimento di scienze botaniche dell’Università di Sassari, l’Associazione Comunità di Soleminis Onlus, l’Istituto sardo per la formazione professionale di Cagliari. Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi all’istituto di Nuraxinieddu.
 
Pagina 22 - Sassari
Scrivere sui giornali, domani un incontro 
Università
SASSARI. «Scrivere sui giornali», è il tema dell’incontro-dibattito con cui quest’anno si aprirà il corso di scrittura giornalistica tenuto all’università (facoltà di Lettere e filosofia) dal giornalista e scrittore Paolo Sanna. Relatore sarà il presidente della Federazione nazionale della stampa Franco Siddi. L’appuntamento, aperto a studenti, docenti e a quanti altri vorranno intervenire, è fissato per domani alle 12 nell’aula magna del complesso di piazza Conte di Moriana. La relazione di Siddi, che risponderà poi ad eventuali domande, sarà preceduta dal saluto del preside, Giuseppe Meloni, e dall’intervento di Aldo Maria Morace, presidente del corso di laurea triennale in Teoria e tecniche dell’informazione.
 
Pagina 26 – Sassari
Ersu
L’Ersu informa che il termine per la presentazione delle richieste di contributi per attività culturali e viaggi di istruzione è fissato al 31 marzo. Potranno presentare richiesta di contributo per attività culturali le associazioni studentesche universitarie, i gruppi universitari e i docenti. Potranno richiedere i contributi per i viaggi di istruzione le istituzioni universitarie e i singoli studenti. I moduli si trovano all’Ersu (settore attività culturali in via Carbonazzi 10) tel. 079-258426 e sul sito http://ersu.uniss.it/.
 

 

7 - Il Nord Sardegna
Giornalismo
Domani, alle 12. Sassari, facoltà di Lettere e Filosofia
«Scrivere sui giornali» è il tema dell corso di Scrittura giornalistica che fa parte del corso di laurea in Teoria e tecnica  dell’Informazione dell’Università degli studi di Sassari che verrà inaugurato domani e tenuto dal giornalista Paolo Sanna.  Nell’aula magna della facoltà, in piazza Conte di Moriana, il dibattito avrà come relatore d’eccezione il presidente della  Federazione nazionale della stampa italiana, Franco Siddi.

Questionario e social

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