Lunedì 13 marzo 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 marzo 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 5 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna
 

 

1 - L’Unione Sarda
Pagina 53 - Cronaca di Cagliari
Università, poche risorse per la ricerca
Una ricerca di qualità, malgrado i pochi fondi a disposizione. È questo il quadro che emerge dallo studio fatto in occasione della Conferenza d'ateneo sulla ricerca, che oggi inaugura, alla Cittadella Universitaria, la Settimana della cultura scientifica. Di fronte al taglio delle risorse che arrivano dal Miur, le alternative per l'ateneo di Cagliari sono poche. Unica eccezione, o quasi, la fondazione del Banco di Sardegna: «Per il resto - commenta il rettore Pasquale Mistretta - non c'è molto. Il privato infatti non investe in ricerca. Malgrado nella Finanziaria sia possibile scaricare quello che si spende in in questo campo». L'argomento sarà affrontato oggi alla Cittadella di Monserrato (dalle 9,30), con l'apertura della Conferenza d'ateneo. Domani, nell'aula magna del dipartimento di Architettura, in via Corte d'Appello, analizzando proprio le politiche della ricerca in ambito regionale. Nel documento, predisposto dal prorettore per la ricerca scientifica, Adolfo Lai, e che servirà da punto di partenza per la discussione, la situazione è sviscerata nei suoi molteplici aspetti. L'area istituzionale che negli anni 2001-2003 ha sfornato più prodotti di ricerca è stata Scienze biologiche (569), seguita da Scienze mediche (415) e dall'area di Scienze dell'antichità (393). I meno prolifici sono stati i ricercatori di Scienze politiche e Sociali (61 prodotti), anche perché i meno numerosi di tutti i dipartimenti (soltanto 22). Scienze mediche è l'area che ha attirato su di sé il maggior numero di risorse economiche (tra finanziamenti europei, ministeriali, d'ateneo e assegni di ricerca e dottorati): tra il 2000 e il 2005 sono arrivati circa dieci milioni di euro, mentre per Scienze biologiche circa 9 milioni. «Come documentato anche dai risultati del Comitato d'indirizzo per la valutazione della ricerca - è spiegato nel lavoro dello staff di Lai - l'Università di Cagliari è in grado di produrre pubblicazioni scientifiche di alta qualità, che la mettono in condizione di competere a livello nazionale di internazionale in diversi settori». Il problema è da cercare invece nella carenza di fondi: la ricerca in Ateneo «è penalizzata rispetto ad altre Università, poiché i finanziamenti su cui può contare sono largamente insufficienti per i propri fabbisogni». Insufficienti anche a garantire una «dignitosa sopravvivenza dell'attività di un gran numero di ricercatori, anche per il sistema di imprese numericamente limitato». Nonostante le difficoltà, sono tante le collaborazioni internazionali dell'Ateneo di Cagliari con il resto del mondo: in particolare con gli stati europei (il 67%) e il Nord America (10%), ma crescono anche i rapporti con Asia (8%), Africa (5,3%) e Sud America (5,3%).
Matteo Vercelli
 
2 - L’Unione Sarda
Pagina 17 - Agricoltura e Pastorizia
Nasce in Sardegna un marchio per i prodotti ittici
L'obiettivo è la rintracciabilità
Nasce il marchio per i prodotti ittici. Un'iniziativa che vuole valorizzare questo patrimonio isolano con azioni innovative nella pesca e nell'acquacoltura. L'obiettivo è quello di creare un sistema per il miglioramento e il controllo della qualità, della rintracciabilità, delle condizioni sanitarie e dell'impatto ambientale. L'iniziativa, promossa dall'assessorato regionale dell'Ambiente, è inserito nel Por Sardegna 2000-2006 e vuole certificare la qualità dei prodotti ittici sardi con un marchio che potrà essere concesso ad associazioni o consorzi di produttori ittici che si impegnano a rispettare appositi disciplinari di produzione valorizzando e rendendo chiaramente riconoscibili i prodotti. Obiettivi. Con questo progetto si vuole stimolare la collaborazione di chi gravita nel settore perché ci sia una partecipazione diretta alla definizione del sistema di garanzia e certificazione della qualità dei prodotti ittici. L'iniziativa vuole anche individuare un sistema di norme che porti alla stesura di disciplinari di produzione: il marchio sarà accompagnato da un logo. Gli interessati. Coinvolgere ed informare gli operatori della filiera della pesca e della acquacoltura (organizzazioni di categoria, associazioni dei consumatori, enti pubblici) è considerato fondamentale da chi promuove questa iniziativa che vuole arrivare ad un "Sistema di garanzia e certificazione della qualità per i Prodotti ittici della Sardegna": gli operatori saranno coinvolti anche sulla base della loro rappresentatività produttiva. Partner dell'iniziativa sono il Centro servizi promozionali per le imprese, azienda speciale della Camera di commercio di Cagliari, il Dipartimento di Biologia animale dell'Università di Cagliari, il dipartimento di Botanica e quello di Scienze ambientali dell'Università di Sassari. Lo studio. Ci sarà una fase preliminare per poi giungere a un disciplinare di produzione per prodotti ittici lagunari pescati nelle lagune e negli stagni costieri, per molluschi bivalvi prodotti e pescati in ambiente naturale, per crostacei prodotti e pescati in ambiente naturale e in allevamento, per pesci d'allevamento prodotti e pescati in ambienti controllati dall'uomo. Per ciascuna di queste "linee-prodotto" verrà creato un gruppo tecnico-scientifico che avrà il compito di elaborare il disciplinare di produzione. Ogni gruppo studierà aspetti connessi alle specie, alla loro localizzazione, alle condizioni degli ambienti, alle tecniche di pesca, alla conservazione, alla trasformazione e alla vendita, nonché alle caratteristiche merceologiche delle specie considerate. «È sempre più sentita», spiega Nino Fadda, presidente del Centro servizi, «l'esigenza di introdurre, anche nel settore ittico, un sistema di marchi e procedure di certificazione che garantiscano la qualità dei prodotti in vendita, tutelando il consumatore e ponendolo in condizione di operare scelte sicure e consapevoli. Per noi questo progetto è importante, perché contribuisce alla costituzione di accordi di filiera che favoriscono il contatto tra tutti i segmenti, dai pescatori ai distributori per arrivare ai ristoratori». Linee guida. Dovranno contenere le modalità di concessione e di utilizzo del marchio, individuare e contrastare l'uso scorretto del marchio, prevedere le attività di vigilanza sull'uso del marchio. Con le Linee verrà realizzato anche il "Manuale guida" per l'applicazione dei sistemi di autocontrollo. «Il progetto», aggiunge Fadda, «si colloca tra le nostre attività istituzionali anche nella prospettiva di intensificare le attività di regolazione del mercato e di certificazione di prodotto, già avviate con la precedente creazione del marchio collettivo "Qualità Certificata" per i prodotti agroalimentari ed artigianali».
Alessandro Atzeri (Unioneonline)
 

 

3 - La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Cultura e Spettacoli
Il modello italiano sbarca in Brasile 
Nello stato del Rio Grande do Sul un distretto industriale progettato all’Università di Sassari 
Si chiamerà Campus Empresarial e fornirà servizi alle imprese 
Un distretto industriale, su modello italiano, nel cuore del Brasile. Sarà questa una delle tappe della missione ufficiale italiana nel paese sudamericano che, organizzata da Confindustria, Abi e Ice, partirà a fine mese. E visiterà tra l’altro, lo Stato del Rio Grande do Sul e in particolare l’area della Serra Gaucha, dove sta sorgendo il polo produttivo Campus Empresarial. Grande è l’attenzione degli operatori per quest’area che nasce sul modello del distretto industriale italiano: «L’area, secondo polo imprenditoriale del Brasile con uno sviluppo non troppo distante dalle imprese del nord-est italiano e dunque con il medesimo Dna, è - spiegano Paolo Carbone e Fabio Vicenzi, i professori universitari che hanno curato il progetto per conto del ministero delle attività produttive e dell’università di Sassari e quella brasiliana - tra le zone commerciali più in fermento nel panorama economico mondiale con indici dell’interscambio commerciale in continua crescita e una richiesta di know-how inarrestabile». Si tratta insomma del «cuore del mercato unico dell’America Latina, il Mercosur, ed è al contempo, in virtù dei suoi favorevoli accordi internazionali, canale alternativo per accedere ai mercati nordamericano e cinese». Ideato sulla falsariga di un distretto produttivo italiano, il progetto pilota Campus Empresarial rappresenta «l’unione tra l’esperienza industriale delle piccole e medie imprese italiane e la ricchezza economica di questa regione brasiliana». «Il progetto - spiegano ancora Carbone e Vicenzi - ha anticipato le più recenti teorie economiche in tema di distretti industriali in Italia che, anche nell’ultima finanziaria, pongono l’accento proprio sui servizi e sulle attività professionali di consulenza e assistenza allo sviluppo. L’idea è perciò di creare un centro di servizi specialistico, che attraverso l’offerta di servizi particolari miri a rispondere ad esigenze concrete delle imprese. L’obiettivo è, in particolare, stimolare le Pmi italiane offrendo loro un’opportunità per far fronte alla sfida della globalizzazione. Infatti proprio le Pmi, più della grande impresa, per delocalizzarsi hanno bisogno di un accompagnamento serio, professionale e condiviso istituzionalmente».
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Cronaca
Amministratori e funzionari a lezione di tutela ambientale 
ARBOREA. Si chiama Itaca, ma il suo nome ha poco a che vedere con i viaggi. È soltanto il frutto delle iniziali del progetto che sarà illustrato domani alle 9, al centro congressi dell’Ala Birdi. Il progetto di alta formazione riguarda “Interventi di Trasferimento di Attività e Competenze Ambientali”.
Al seminario introduttivo, dal titolo “Formazione specialistica sulla tutela del paesaggio. Adeguamento delle competenze della Pubblica Amministrazione”, è prevista la partecipazione dei 650 corsisti - tra dipendenti, amministratori e sindaci delle amministrazioni locali e regionali delle otto province sarde - e di numerose autorità regionali.
Il corso, cofinanziato dall’Unione Europea con i fondi Por e patrocinato dall’assessorato del lavoro della Regione e dal ministero del lavoro e delle politiche sociali, mira a formare all’interno della pubblica amministrazione, abilità progettuali e di gestione e controllo delle trasformazioni delle risorse territoriali con particolare riferimento al sistema paesaggistico-ambientale.
Saranno diversi gli interventi previsti nella giornata di domani. Gli obiettivi del corso saranno illustrati dall’assessore regionale al lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, Maddalena Salerno.
La didattica del progetto, invece, sarà spiegata dai professori Giovanni Maciocco e Giampiero Pianu, dell’Università degli Studi di Sassari, e dai professori Enrico Corti e Felice Di Gregorio, dell’Università degli Studi di Cagliari.
Spetterà quindi a Paola Lucia Cannas, della direzione generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia, a Vincenzo Basciu, della direzione generale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, e ad Alessandro De Martini, della direzione generale della difesa dell’ambiente, chiarire alla platea le connessioni del progetto Itaca con il Piano Paesaggistico Regionale.
L’organizzazione del progetto sul territorio, la dislocazione delle sedi e i tempi saranno indicati infine da Massimo Temussi dell’Università degli Studi di Sassari, da Franco Meloni dell’Università degli Studi di Cagliari, e da Ivan Blecic dell’Università degli Studi di Sassari.
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Cronaca
Domani le prime lauree all’Università 
Solenne cerimonia per la proclamazione di 6 neo dottori in economia del turismo 
OLBIA. Tutto è pronto all’università per la prima sessione di laurea, domani mattina, della facoltà di Economia e imprese del turismo. I primi neo dottori sono sei giovani che, a partire dalle 9.30, sfileranno davanti alla commissione esaminatrice. Assisteranno alla discussione delle tesi anche il rettore Alessandro Maida, al preside Francesco Morandi, agli amministratori comunali di Olbia, ai rappresentanti della Geasar, della Starwood, di Meridiana, della Camera di commercio, dell’Associazione degli industriali e dell’Autorità portuale. Dopo la discussione, alle 12, è prevista la cerimonia di proclamazione dei laureati.
Protagonisti assoluti dello storico evento accademico saranno Gesuina Mele, Giovanni Maccioni, Tiziana Gusino, Stefania Mattola, Grazia Fiori e Tullio Da Tome, tutti studenti che hanno concluso con ottimi risultati il ciclo triennale di studi in economia del turismo.
(se.lu.)

Questionario e social

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