Sabato 11 marzo 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 marzo 2006
Rassegna a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati  8 articoli delle testate: L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna

 
 
1- L’Unione Sarda
Pagina 23 – Cagliari
Inaugurazione
Settimana scientifica al via alla Cittadella universitaria
Tutto pronto alla Cittadella universitaria di Monserrato per l'inaugurazione della nuova struttura della facoltà di Medicina e della sedicesima edizione della Settimana della cultura scientifica e tecnologica. Oggi, alle 10, nell'aula magna (da oltre 200 posti) del nuovo edificio, la presentazione alla stampa da parte del rettore Pasquale Mistretta. Subito dopo si svolgerà la cerimonia di apertura della Settimana scientifica, con la relazione del rettore, che ricorderà i quattro secoli di vita dell'Ateneo e parlerà della nascita dell'undicesima facoltà cagliaritana, Architettura. Saranno presenti i presidi, i direttori di dipartimento, il prefetto Efisio Orrù e il presidente della Giunta regionale, Renato Soru. La Settimana scientifica, che si svolgerà dal 13 al 19 marzo, avrà cinque temi: il clima, l'acqua, l'energia, la complessità del mondo vivente, il recente grande sviluppo delle conoscenze sul cervello. In calendario seminari, tavole rotonde, mostre, esposizioni, visite guidate, dibattiti con docenti, esperti e specialisti nazionali e internazionali. (m. v.)
 
2 - L’Unione Sarda
Pagina 23 – Cagliari
Università. Tesi discussa all'ospedale marino. Preselezioni particolarmente severe
Una fisioterapia da 110 e lode
Medicina, conferite le prime lauree a tre ragazzi sardi
Subito un lavoro o il completamento della specializzazione in Sardegna: è il sogno di tre studenti che si sono laureati in Fisioterapia
Fisioterapisti con la lode. Non solo perché sono talmente bravi da meritarsela, ma perché sono i primi tre studenti a essersi laureati in città nel nuovo corso universitario attivato dalla facoltà di Medicina. Ieri mattina, nella sala riunioni della direzione sanitaria dell'Ospedale Marino sono state conferite le prime lauree in fisioterapia a Tatiana Simbula (24 anni di Cagliari), Alessio Lai (27 anni di San Gavino Monreale) e Alessia Sale (22 anni di Lanusei). A chiusura della sessione straordinaria, i tre giovanissimi universitari hanno concluso il corso di studi iniziato nel 2002 con una durissima prova di preselezione. Dei seicento partecipanti, solo dieci erano stati ammessi al corso. Da allora il numero chiuso e i posti a disposizione sono rimasti sempre gli stessi, nonostante l'enorme numero di domande presentate ogni anno. «È necessario evitare eccessi che il mercato non accetterebbe - ha spiegato Claudio Velluti, presidente del corso di laurea in fisioterapia e direttore della clinica ortopedica del Marino-. Prima i fisioterapisti ottenevano un diploma, ora invece una laurea vera e propria di tre anni che consente di esercitare immediatamente la professione o continuare con la specializzazione». Il trattamento riabilitativo nelle lesioni dei nervi periferici dell'arto superiore è stato l'argomento trattato dalla giovanissima Alessia Sale. Alessio Lai, invece, ha approfondito la riabilitazione delle vertebre, in particolare nei casi di spondilolistesi, mentre la cagliaritana Tatiana Simbula si è concentrata sull'ippoterapia, in particolare come il cavallo può essere utilizzato come strumento terapeutico nella riabilitazione dei bambini con paralisi celebrali. «Ora dovremmo trasferirci fuori dalla Sardegna se volessimo continuare a studiare - hanno detto i tre studenti - nell'Isola, infatti, non esiste la laurea specialistica in scienze riabilitative. Speriamo che venga attivata il prima possibile». Sullo sfondo una polemica determinata dall'ultima finanziaria che consente anche ai laureati in scienze motorie di poter diventare fisioterapisti dopo un periodo di tirocinio in ospedale. «Quella non è una laurea per professioni sanitarie - hanno commentato i tre giovani neolaureati - il nostro è un corso di studi interno alla facoltà di Medicina proprio perché dobbiamo affrontare la riabilitazione in particolari casi patologici». La polemica investe l'intero mondo della riabilitazione che, da ieri, conta tre fisioterapisti in più. I primi laureati in città, tutti col massimo dei voti e la lode.
Francesco Pinna (Unioneonline)
 
3 - L’Unione Sarda
Pagina 23 – Sulcis
Le proposte dell'Università
Ricerca-innovazione nuove tecnologie offerte all'industria
Ieri, nella splendida cornice di Villa Bellavista, a Monteponi, si è svolta la prima delle due giornate - la seconda sarà a Carbonia il 31 marzo - organizzate dal Promea e dal Consorzio 21 sul tema «Tecniche sperimentali per la caratterizzazione dei materiali: dal laboratorio alla produzione». Ilio Salvadori, Presidente dell'Associazione per l'Università del Sulcis Iglesiente (Ausi) ha inaugurato la giornata di presentazione del distretto tecnologico di scienze dei materiali, energia e georisorse del parco scientifico e tecnologico della sardegna, Polaris. Un caldo sostegno all'iniziativa è venuto dai sindaci di Iglesias e di Carbonia. Il prorettore dell'Università di Cagliari, Adolfo Lai, ha sostenuto l'importanza dell'insediamento universitario a Monteponi come risposta culturale alle necessità di un territorio di antica tradizione mineraria. Il direttore di Polaris Francesco Marcheschi ha sottolineato il ruolo del Consorzio21 come elemento di raccordo tra la Regione e il mondo della ricerca scientifica, ribadendo l'importanza di creare oltre agli esistenti centri dedicati alle biotecnologie industriali (Porto Conte) e biotecnologie/Ict (Pula) un polo nel grande laboratorio aperto delle zone minerarie. Il direttore di Polaris ha sottolineato l'importanza di aver seguito il metodo di ascoltare le esigenze del territorio perché questo ha garantito una significativa disponibilità finanziaria e il più ampio consenso da parte delle popolazioni interessate. La richiesta di rapportarsi con le esigenze del territorio è un compito che registra il decennale impegno del Promea (società partecipata da Università di Cagliari, Cnr, Istituto di Chimica della Materia, Sfirs, Bic) come ha sottolineato il presidente Franco Meloni (ordinario di struttura della materia all'Università di Cagliari). «Lo scopo delle due giornate ? ha puntualizzato Meloni ? è di presentare una porzione significativa delle competenze esistenti nell'Università di Cagliari. Competenze che vengono messe a disposizione delle imprese interessate a sviluppare ricerca e innovazione. Il motivo, ovvio, è calibrare la dimensione, lo spettro delle problematiche affrontate e le risorse finanziarie necessarie, in modo da modellare laboratori, centri di ricerca e occasioni di formazione che costituiranno il polo, in funzione delle esigenze locali. Il tutto, necessariamente, senza creare cattedrali nel deserto o chiesette di campagna.» Il distretto ha l'ambizione di diventare un polo d'attrazione per imprese interessate a trasferirsi in Sardegna «per fornire uno specifico apporto alla filiera ? ha continuato Meloni ? proprio per fare da tramite fra la ricerca accademica e il mondo dell'impresa, in un ambiente dove è salvaguardata la qualità della vita in grado di attrarre studenti e ricercatori provenienti dall'area del Mediterraneo.» Per Claudio Pisu, del Centro Regionale di Programmazione (laboratorio territoriale Sulcis Iglesiente), «la progettazione integrata può sostenere il processo di creazione di nuove imprese e spin off, grazie a strumenti specifici quali pacchetti di agevolazione costituiti da contributi al traferimento di tecnologie dalla ricerca all'impresa, incentivi e formazione, attualmente in fase di definizione.» Nei sei interventi finali alcuni ricercatori hanno illustrato tecniche utili all'impresa come la diffrazione ai raggi X, la microscopia elettronica, la spettroscopia elettronica delle superfici, la risonanza magnetica nucleare, l'analisi termica.
Andrea Mameli
 
4 - L’Unione Sarda
Pagina 21 – Cagliari
La città ricorda lo studente belga
Una partita di calcio in memoria di Thomas
C'era anche Gigi Riva a ricordare Thomas Laurent, lo studente belga, morto cinque mesi fa in seguito al cedimento del parapetto di un balcone. Rombo di tuono ha dato il calcio d'inizio della gara tra una rappresentativa di studenti Erasmus e quella dei giornalisti della Sardegna, una delle diverse iniziative organizzate dall'associazione internazionale degli studenti universitari Grisou. Al campo sportivo del Cus Cagliari c'erano i familiari del giovane, che hanno ringraziato tutti gli intervenuti e soprattutto i colleghi studenti di Thomas, che stanno facendo di tutto per non dimenticare un loro amico. Prima del fischio d'inizio Gigi Riva ha ricevuto in dono dal padre del ragazzo del cioccolato con disegnato sopra il simbolo del loro paese d'origine, Le Louvriere. Alla fine dell'incontro (vinto, per la cronaca, dai giornalisti per 5 a 2, con l'importante rete per gli studenti Erasmus del fratello di Thomas, Geoffrey) la piccola cerimonia di premiazione, conclusa con un lungo applauso, e tanta commozione, per salutare ancora una volta lo studente belga che ha lasciato un ricordo indelebile nel mondo universitario cagliaritano. Presenti anche le altre associazioni studentesche internazionali, Ersa e Aegee, il sindaco Emilio Floris, il presidente dell'Ersu, Christian Solinas, e l'assessore allo Sport, Aurelio Lai. In serata è stato poi proiettato, al Cineteatro Nanni Loy, di viale Trentino, il primo film (L'appartamento spagnolo) della rassegna che l'associazione Grisou ha dedicato a Thomas. Gli altri tre appuntamenti il 4 aprile, il 16 maggio e il 13 giugno. Oggi ultima iniziativa: alle 10,30, davanti alla facoltà di Scienze Politiche partirà una passeggiata in bicicletta, ideata dagli studenti dell'Elsa, fino al lungomare Poetto. L'itinerario che amava tanto Thomas e che faceva tutti i giorni. (m. v. )
 
5 - L’Unione Sarda
Pagina 20 – Nuoro
Il Consorzio si allea con Olbia e Tortolì per puntare ad un finanziamento regionale
Università telematica, sfida a Cagliari
Progetto in tandem con Firenze: contesa su 8 milioni del Por
Nuovi corsi in Scienze della comunicazione, dell'amministrazione e dell'architettura. Sarà possibile studiare a casa e laurearsi in Toscana.
Prima un confronto con i primi cittadini di Olbia e Tortolì. Poi due sere fa l'uscente consiglio di amministrazione del Consorzio universitario nuorese guidato da Bachisio Porru, ha chiuso in bellezza il proprio mandato presentando l'ultimo dei tanti progetti avviati questi anni. Si tratta dell'Università telematica, che il presidente quasi ex ha deciso di consegnare ufficialmente in eredità a Sergio Russo, il suo successore che dovrebbe essere nominato ufficialmente lunedì. Tre (possibili, Regione permettendo) corsi nuovi di zecca, Scienze della comunicazione, dell'amministrazione e dell'architettura, nei quali ci si potrà laureare anche senza muoversi dal capoluogo barbaricino, grazie a Internet e a un protocollo di intesa con l'Università di Firenze. Provincia e ComuneL'iniziativa è stata presentata giovedì scorso nella sede dell'Università nuorese prima della visita al sindaco Mario Zidda. Accanto a Porru c'era Paolo Orefice, pro-rettore dell'ateneo toscano e i rappresentanti della società "Idea" che si occuperà di tracciare le piattaforme didattiche via rete. Intanto sono state ufficializzate le griglie del progetto alla presenza di Lorenzo Palermo, assessore provinciale all'Università e Teresa Pintori assessore comunale alle Politiche educative. Il disegno per ora si trova solo sulla carta, più precisamente al vaglio della Regione, visto che per raggiungere l'obiettivo Nuoro dovrà contendersi con Cagliari un bando Por di circa 8 milioni e 700 mila euro. Ma non è tutto: l'iniziativa assume un taglio di ampio respiro inserendosi a pieno titolo nel dibattito sulla nascita di una rete delle province tirreniche. In squadra con Nuoro ci sono infatti il Consorzio italiano di studi per la formazione e l'orientamento professionale di Tortolì e l'Istituto tecnico commerciale "Deffenu" di Olbia. Studi on lineL'Università telematica nasce come nuova frontiera dell'alta formazione specialistica, sancita anche da un decreto del 2003 interno alla riforma Moratti: «L'iter di studi ? spiega Porru ? prevede delle piattaforme costituite da una percentuale di blocchi didattici in aula e il restante via internet». Il concetto è quello della blended learning , metodo ampiamente utilizzato in altre realtà europee, molto più snello di quello tradizionale e ha il vantaggio dell'interattività continua tra professori e studenti che possono verificare continuamente il proprio percorso e avere accesso a tutte le fonti bibliografiche». Alleati toscaniLa scelta di Firenze come università di riferimento nasce da alcune affinità: «Anche la nostra è un'Università decentrata ? spiega Orefice ? la collaborazione con i tre centri sardi nasce dalla prospettiva di poter dare vita a un territorio virtuale della formazione universitaria basata, come chiede anche l'Unione europea, sulla qualità della didattica». Tra i vantaggi offerti dalla formazione on line c'è anche è la gestione personalizzata del tempo. Aspetto questo che per esempio consente anche a chi lavora di seguire un corso universitario senza dover fare i salti mortali.
Francesca Gungui
 
6 - L’Unione Sarda
Pagina 13 – Economia
Diplomati, l'Isola è all'ultimo posto
Con la laurea è più facile trovare lavoro e si guadagna di più, eppure gli studenti sardi sono sempre meno. La fotografia di quali siano i percorsi di studio e le dinamiche del mondo del lavoro è stata scattata da "L'economia dell'istruzione del lavoro in Sardegna", la nuova pubblicazione del Crenos (Centro ricerche economiche nord sud), curato da Anna Maria Pinna e Giovanni Sulis dell'Università di Cagliari. RITARDOL'Isola è la regione italiana con la più bassa percentuale di diplomati: 22,4% contro una media nazionale del 25,9%. La situazione non cambia per i laureati, la media dei "dottori" sardi è del 6,2% contro il 7,5% della penisola. Sono soprattutto gli uomini ad abbandonare gli studi, 28,38% contro il 19,49% delle donne. LAVOROPassando dagli atenei al lavoro, sono le facoltà di Ingegneria, Scienze della formazione, Farmacia, Economia e Scienze a offrire maggiori sbocchi lavorativi. Mentre i settori più gettonati dai laureati sono quelli dei servizi (28,9%) e dell'istruzione (27,1%). In Sardegna la disoccupazione rimane (14% nel 2004 contro l'8% nazionale) ma sembra diminuire per i laureati e per le donne. Dal 2000 al 2004 sono aumentate le laureate dell'1% (vecchio ordinamento o con dottorato) al contrario dei colleghi uomini (-4,1%), con un conseguente aumento dei tassi di occupazione tra le prime (+1,8%, -4,3% per gli uomini). Stabili i tassi di disoccupazione (0,3% per uomini e -0,7% per le donne). Discorso diverso per le lauree brevi, dove l'occupazione scende drasticamente (-7,8% donne, -15,9% uomini). Tra i diplomati sono sempre le donne a trovare più lavoro (+6% contro il 4% degli uomini) e a vedere scendere il tasso di disoccupazione (-3,9% +4% per gli uomini). Eppure nel complesso le donne occupate sono ancora solo il 68,3% contro il 73% maschile. Una differenza che si percepisce anche nel diverso reddito, le donne guadagnano in media 35% in meno. In generale comunque studiare conviene, visto che i laureati hanno redditi più alti del 25% rispetto ai diplomati.
Annalisa Bernardini

 
 
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 17 - Cagliari
INNOVAZIONE E IMPRESE
Scienza e tecnologia, le opportunità di Monteponi
Al convegno promosso da Promea assenti solo i maggiori interessati, le aziende del territorio
 IGLESIAS. L’entusiasmo dei ricercatori, l’impegno-sostegno del Consorzio 21, la disponibilità della giunta regionale per il decollo del Parco tecnologico del Sulcis Iglesiente ha raggiunto il massimo storico ma al convegno di ieri mattina, promosso da Promea sono mancati proprio gli imprenditori. Il propellente per trasformare l’economia del territorio è così nell’entusiasmo dei ricercatori.
 Monteponi, tra rottami, discariche e facoltà universitarie, sotto la guida del Consorzio 21 è pronto a competere nel settore dei materiali innovativi ed innovati e la cui disponibilità, a fini produttivi, saranno destinati a salvaguardare la competitività delle imprese industriali e della stessa Università del Sulcis Iglesiente.
 Assenti ingiustificati i manager delle imprese ma a questi è concessa la prova d’appello a Carbonia quando il 31 marzo si terrà la seconda parte del convegno. “Tecniche sperimentali per la caratterizzazione dei materiali: dal laboratorio alla produzione” ha avuto successo a livello accademico ora si tratta di esportare, oltre gli ambiti strettamente accademici il valore che la creazione del Parco Tecnologico potrebbe avere per il territorio. I più convinti i sindaci di Iglesias, Pierluigi Carta, il collega di Carbonia, Tore Cherchi e il presidente dell’Ausi, Ilio Salvadori che hanno puntato, nei loro interventi, a chiarire che «quanto dovrà ospitare il Parco Tecnologico non dovrà essere un’imitazioni di altre realtà ma un centro di eccellenza capace di farsi largo».
 «Carbonia - ha detto Tore Cherchi - crede in questa iniziativa e mette a disposizione risorse economiche proprie perchè si raggiungano significativi obbiettivi. Si deve promuove nuovo sviluppo perchè il polo di Portovesme ha fatto il suo ciclo ed occorre inserire il territorio in un altro ambito con l’appplicazione di nuove tecnologie nel campo della ricerca». La fase d’avvio è sempre lenta ma ormai anche le autorità politiche regionali si sono convinte che nel Sulcis Iglesiente sono presenti risorse umane in grado di facilitare l’inserimento di un’ area fortemente in crisi nel mercato globale. «Lo slancio iniziale non basta - ha affermato Francesco Marcheschi, direttore generale del Consorzio 21 - e in questa fase c’è la massima disponibilità del Consorzio. Le risorse economiche, disponibili, possono consentire l’avvio iniziale ma occorrono altre risorse». Occorre una jount-venture (Promea-Consorzio21, Ausi e imprenditoria) perchè il Parco Tecnologico possa rappresentare il punto di riferimento dell’innovazione.
 «Il primo passo - ha spiegato Giorgio Piccaluga dell’Università di Cagliari - è stata la costituzione dell’Ausi a Monteponi e chi non conosceva questa realtà era scettico sull’affermazione della facoltà di scienza dei materiali. Ora sono presenti tre corsi e si è pronti per l’avvio del Parco tecnologico».
 Il più convinto sulla nuova sfida è apparso il presidente del Promea, Franco Meloni. «Il Promea è il collegamento tra la ricerca e la realtà - ha subito chiarito Franco Meloni - l’idea di portare qui la ricerca è stata definita una scommessa e non è stato facile convincere le autorità politiche regionali sulla qualità della proposta. E’ stato necessario dimostrare che qui sussistevano le condizioni reali per avere ottime chances. Stiamo cercando di abbassare il tasso di disperazione occupazionale che c’è in Sardegna lavorando in un laboratorio aperto come quello che propone Monteponi». Sono intervenuti Adolfo Lai (delagato della ricerca Università di Cagliari), Alessandra Lehmann, Giovanni De Giudici, Anna Musinu, Antonella Rossi, Mariano Casu, Guido Ennas e Claudio Casu.
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 35 - Sassari
FILOLOGIA
Rafel Caria eletto membro dell’Accademia della Catalogna
ALGHERO. Rafael Caria è stato eletto membro della sezione filologica dell’Institut d’Estudios catalans, l’Accademia nazionale della Catalogna. Prestigioso riconoscimento che in passato è stato attribuito soltanto a un altro sardo, l’archeologo professor Giovanni Lilliu. Caria è uno dei più autorevoli esponenti della cultura algherese, autore di numerose pubblicazioni, è stato inserito nell’Accademia catalana come specialista di toponomastica e lessicografia algherese.
 Lo studioso algherese è il 170º membro corrispondente nella storia dell’Institut d’Estudis Catalans che tra i suoi predecessori annovera figure come Benedetto Croce, Eduard Toda i Guell, Alberto Boscolo, Miquel Batllori,tanto per citarne alcuni.
L’elezione di Rafel Caria, che è stato anche consigliere comunale con il movimento politico di Sardinia i Llibertat, è un avvenimento di straordinaria importanza anche per la città di Alghero, oggi pienamente integrata anche per gli studi filologici dello stesso Caria. In occasione delle nomine per l’Accademia di Catalogna è stato insignito dello stesso riconoscimento anche il profesor Michel Contini dell’Università di Cagliari, come specialistica di linquistica sarda. A conferma degli intensi e importanti rapporti che Rafel Caria ha sempre avuto con la Catalogna, da ricordare che nel 1999 è stato insegnito della più alta onorificenza civile, la Croce di San Giorgio, attribuitagli con decreto dell’allora presidente della Generalitat di Catalogna, Jordi Pujol.
 
 

Questionario e social

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