Venerdì 3 marzo 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 marzo 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 10 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, Il Nord Sardegna

 

1 - L’Unione Sarda
Pagina 38 - Provincia Gallura
Università. Stanziati solo spiccioli per Olbia e Tempio Tagli alle sedi galluresi: nuova guerra alla Regione
Cenerentola della formazione universitaria, la Gallura si ribella con un fronte unico da Olbia a Tempio.
I numeri sono impietosi, il primo finanziamento per la sede universitaria tempiese era di 700mila euro. Oggi la Regione ha versato 80mila euro da girare ai corsi di Tecniche erboristiche e Tossicologia degli inquinanti ambientali. Olbia invece va avanti grazie ai 350mila euro tutti stanziati dal Comune, l’assessorato regionale alla pubblica istruzione ha messo da parte 120mila euro destinati alla facoltà di Economia e Imprese del turismo. Il quadro del polo universitario gallurese è desolante, nonostante i quasi mille studenti che attualmente seguono le lezioni a Olbia e Tempio. Ieri mattina sindaci, imprenditori, sindacalisti, consiglieri provinciali e regionali, hanno fatto il punto della situazione. E le buone notizie sono veramente poche. Il sindaco di Tempio, Antonello Pintus, aveva chiesto ai suoi colleghi il sostegno nella battaglia per la sopravvivenza della sede gemmata della facoltà di Farmacia. Hanno risposto in tanti, e la contestazione per le scelte della Giunta Soru, in questa materia, è trasversale a partiti e schieramenti. Consiglieri comunali di centrosinistra, sindaci dell’Ulivo, il presidente del Consiglio provinciale Piero Sotgiu, diessino, e altri amministratori, hanno tutti puntato il dito contro decisioni che ritengono immotivate e discriminatorie. «Stiamo ancora cercando di capire - queste le parole di Angela Masu, assessore alla pubblica istruzione del Comune di Tempio - come mai Nuoro ha avuto tre milioni e 200mila euro, Oristano due milioni di euro e la Gallura quasi niente. Eppure qui gli studenti stanno arrivando. Che senso ha continuare a parlare di formazione, di lotta alla dispersione scolastica, di decentramento se poi non si è coerenti nella propria linea politica». Il collega olbiese della Masu, Paolo Calaresu, non si è perso in giri di parole: «Il discorso non è soltanto quello dei finanziamenti, ci devono dire se le sedi gemmate della Gallura rientrano in un discorso di programmazione equilibrato e efficace. Altrimenti, per la Regione, è meglio dire chiaramente quale sia la reale intenzione per i nostri corsi». La sede gemmata tempiese rischia di chiudere i battenti entro il prossimo autunno. «Siamo orgogliosi di aver dato vita a questa esperienza - ha detto Riccardo Cerri, preside della facoltà di Farmacia - e c’è anche chi è disposto a fare dei sacrifici economici per continuare a lavorare ed insegnare qui». Il riferimento era ai docenti universitari, ma non solo. «Difenderemo le nostre università - ha detto Pietrina Murrighile, presidente della provincia di Olbia-Tempio - ma bisogna anche chiedersi perché la Regione ha fatto queste scelte. Per quanto ci riguarda noi vorremmo l’autonomia delle nostre sedi». Gli amministratori comunali di Tempio ora invieranno un documento alla Giunta regionale firmato dai sindaci e dagli amministratori che hanno aderito all’iniziativa. Si parla di una integrazione della finanziaria e di un consorzio che potrebbe sostenere i due poli galluresi.
Andrea Busia
 
Pagina 38 - Provincia Gallura
Economia del turismo: i primi sei laureati
Tutto è pronto per il grande evento: il 14 marzo la sede gemmata olbiese della facoltà di Economia e commercio dell’Università di Sassari, sfornerà i primi sei laureati in Economia delle imprese turistiche. Il bilancio per il corso di laurea che ha la sua modernissima sede (nella foto di Antonio Satta) all’aeroporto Costa Smeralda è più che positivo per numero di studenti e radicamento nel territorio.
(al.car.)
 
2 - L’Unione Sarda
Pagina 18 - Cronaca di Nuoro
«Università, ottantamila euro spesi male»
«Più opportuno finanziare borse di studio orientate alla ricerca»
La Provincia decide di investire ottantamila euro in un ciclo di conferenze sull’università, ma l’idea non piace al consigliere regionale di Rifondazione comunista Ciriaco Davoli: «Molto meglio», sostiene, «finanziare sette-otto borse di studio a favore di ragazzi che frequentano a Nuoro». Ad essere contestata è la gara d’appalto su quei dibattiti pensati per «individuare le linee programmatiche e operative del sistema universitario della Sardegna Centrale». Secondo Davoli l’iniziativa avrebbe un senso solo se l’ateneo barbaricino fosse in fase progettuale. «Così non è, non siamo all’anno zero», sostiene il consigliere di Rifondazione che già nelle scorse settimane si è battuto per spostare nella finanziaria regionale le risorse da stanziare per i privati dell’Ailun a favore dell’Università nuorese: «L’organizzazione, tramite appalto, di queste conferenze rischia di essere una ripetizione d’appuntamenti, anche seminariali, già sperimentati e praticati negli anni che hanno preceduto e poi via via accompagnato la nascita e lo svilupparsi dell’attività didattica». Senza temere la polemica con la maggioranza di centrosinistra (ma in Provincia Rifondazione è all’opposizione), il consigliere regionale di Rifondazione teme «una sottile delegittimazione delle forze politiche e sociali che con fatica e davanti ad una moltitudine di difficoltà, sono riuscite a tenere viva una rivendicazione dai grandi risvolti sociali e che ha in ogni modo conseguito alcuni importanti risultati». A preoccupare Davoli è anche «l’intervento unilaterale della Provincia». Non sarebbero infatti stati coinvolti il Consorzio per la promozione degli studi universitari, il Comune di Nuoro e gli enti locali. I protagonisti cioè di quel fronte unitario che punta al polo universitario autonomo della Sardegna Centrale. La questione è stata sollevata recentemente dai Riformatori (oltre a un convegno hanno avviato una raccolta di firme) che hanno individuato proprio nella dipendenza dei corsi dall’università di Cagliari e Sassari il vero ostacolo nella crescita dell’ateneo nuorese finanziato di anno in anno con i fondi della Regione e non dallo Stato. «L’università», ribadisce il consigliere di Rifondazione, «è un indispensabile strumento per costruire un modello di sviluppo alternativo che abbia l’ambizione di frenare lo spopolamento e la desertificazione sociale dei paesi dell’interno. In questo momento - conclude Ciriaco Davoli - gli 80 mila euro sarebbero molto più utili per finanziare sei-sette borse di studio per giovani laureati nei corsi di laurea nuoresi, magari nel campo della ricerca scientifica. Diventerebbe simbolicamente anche un atto di grande sensibilità e attenzione verso un mondo, quello universitario, che richiede anche di interventi di questo genere».
 

 

3 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Olbia
Decolla in Gallura il progetto Itaca 
Ambiente e pubblica amministrazione 
OLBIA. Il progetto Itaca (Interventi di trasferimento di attività e competenze ambientali), messo in atto dalle università di Sassari e Cagliari unite in un’Associazione temporanea di scopo (Ats), sta per entrare nel vivo della sua operatività anche in Gallura. Il piano di alta formazione sarà illustrato ai 650 partecipanti il 14 marzo, al centro congressi Ala Birdi di Arborea.
 Il corso, cofinanziato dall’Ue, mira a formare all’interno della pubblica amministrazione abilità progettuali e di gestione e controllo delle trasformazioni delle risorse territoriali con particolare riferimento al sistema paesaggistico ambientale. Il progetto, che dispone di un budget di 6,5 milioni di euro, è patrocinato dall’assessorato del Lavoro della Regione e dal ministero del Lavoro. Si articola in moduli e unità formative interdisciplinari per un totale di 442 ore, suddivise in 180 ore di formazione d’aula, 122 ore di formazione a distanza (e-learning), 140 ore di stage, visite guidate, applicazioni pratiche e, infine, tre giornate di approfondimento tematico.
 Numerose le classi, formate da circa 26 corsisti ciascuna, e dislocate a Olbia, Tempio, Sassari, Alghero, Ozieri, Nuoro, Oristano, Cagliari, nell’Ogliastra, nel Sulcis e nel Medio Campidano. L’inizio delle lezioni è previsto per la fine di marzo, la conclusione a giugno 2007. I destinatari del progetto (650) provengono dagli enti locali e regionali di tutta la Sardegna.
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
«Secondo polo sanitario regionale il ruolo di Sassari non si discute» 
L’assessore regionale Dirindin esorta a «pensare in positivo, questo territorio non è in declino» 
SASSARI. “Smettiamola di dire che il Sassarese è in declino e proviamo a pensare in positivo”. Il monito dell’assessore regionale alla Sanità, Nerina Dirindin, scuote la platea riunita nella sala conferenze della Camera di commercio. Il pubblico è folto, il tema intrigante. Il convegno, promosso dai Democratici di sinistra, è l’occasione buona per fare il punto sul prossimo piano sanitario regionale. Si tenta di capire se il polo sassarese è il secondo in Sardegna e soprattutto se ha i requisiti dell’eccellenza.
Al tavolo della presidenza siedono in tanti, ma a dare il fuoco alle polveri è il sindaco Gianfranco Ganau con alcuni passaggi che danno la stura a un dibattito a tratti molto acceso. Sulla questione dell’azienda mista, Ganau si limita a ribadire posizioni già espresse, ma insiste su un punto, la qualità. Il sindaco non risparmia le critiche quando denuncia che la sanità sassarese è in sofferenza. Da medico e amministratore, parla di “progressivo decadimento dell’offerta di assistenza qualificata e di situazioni al limite dell’emergenza”. Quindi rivolge una serie di domande all’assessore Dirindin che risponde a conclusione di una serata ricca di interventi e altrettante polemiche. “Sassari - chiede Gianfranco Ganau - è e deve essere il secondo polo regionale o stiamo superando quel concetto?”. A rincarare la dose ci pensa il preside di Medicina Giulio Rosati, che dopo una difesa appassionata dell’Università di Sassari rivendica, a spada tratta, la validità della facoltà medica e la necessità di sostenerla con risorse adeguate. Drammatica la testimonianza di Giuseppe Susini, direttore dell’Istituto di anestesia e rianimazione delle cliniche. “Operiamo in condizioni di costante emergenza - ha detto - e facciamo fronte alla precarietà con lo spirito di servizio”. Susini coglie anche l’occasione per snocciolare alcuni dati di fronte ai quali in tanti restano a bocca aperta. Riguardano il reparto di terapia intensiva dove passano almeno 270 pazienti l’anno, con un’occupazione di posti letto superiore al cento per cento. “Otto posti - rimarca Susini - che spesso devono diventare dieci”. I nove anestesisti che ci lavorano, operano in contemporanea nelle nove sale operatorie dove solo l’anno scorso, gli interventi realizzati sono stati oltre settemila. Medici e operatori sanitari avrebbero tanto da dire, ma il tempo stringe e il presidente del consiglio regionale Giacomo Spissu, che coordina i lavori, è costretto più volte a battere il dito sul microfono per dare spazio ai numerosi interventi. Il manager dell’Asl Bruno Zanaroli, dal canto suo, fa di necessità virtù e malgrado la recente riduzione del debito, non nasconde le difficoltà di operare in un quadro complessivo di carenza delle risorse. Ma su un punto resta fermo: gli obblighi di mandato, che intende rispettare fino in fondo “perché in caso contrario - conclude Zanaroli - l’alternativa sono le dimissioni”. E a proposito di carenza, il sindacato degli infermieri Nursind, in una nota diffusa durante il convegno, denuncia quella cronica del personale paramedico e indica due settori, radiologia e degenza, su cui ricadrebbero gli effetti più gravosi di questa situazione. Sul piano tecnico, l’iter della riforma sanitaria prosegue senza sosta e il consigliere regionale Silvio Lai, componente della Commissione sanità, ne fissa la tempistica annunciando che entro l’anno, approvato il piano sanitario, dovrebbe entrare a regime.
 Alla fine è l’assessore Dirindin a prendere il microfono e chi aspettava un intervento da deus ex machina resta con l’amaro in bocca. “Abbiamo imboccato un sentiero molto stretto e fissato regole certe in un settore delicato”. “Sassari è e resta il secondo polo sanitario regionale, riguardo all’eccellenza occorre trovare un accordo sul significato del termine”. “Al Sassarese - conclude l’assessore - presteremo l’attenzione che merita in termini di risorse per evitare che la sanità si trovi in difficoltà”.
Antonio Meloni 
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 32 - Nazionale
Porru esce, Russo presidente 
E sull’ateneo Rifondazione attacca la giunta provinciale 
Davoli e Rubanu contestano un appalto per seminari e dibattiti 
NUORO. L’Università nuorese a una doppia svolta. Presto Bachisio Porru passerà il testimone al nuovo presidente, Sergio Russo (vedi articolo a fianco). Intanto salta fuori anche la strana storia di 80 mila euro per un appalto di conferenze e indirizzi nuovi. La Provincia mette sotto tutela l’ateneo?
Il consigliere provinciale Pietrina Rubanu (Rc) non sembra avere dubbi e interroga subito il presidente Deriu. «Apprendo dal sito Internet della Provincia - afferma - di una gara d’appalto per la prestazione di servizi di organizzazione, promozione, diffusione televisiva, direzione artistica e tecnica di un ciclo di conferenze sul tema: Università nuorese».
Ciò secondo Rubanu è avvenuto però «senza il coinvolgimento di nessun’altra istituzione e senza che la competente commissione consiliare ne sapesse niente». In sostanza il bando delegherebbe ad altri l’ipotesi di un «possibile percorso» per l’Università nuorese «ignorando» le diverse forze locali politiche, sociali, istituzionali. Né si parlerebbe, se non a gara vinta, del «coinvolgimento del Consorzio per gli studi universitari e del Comune di Nuoro» che di tale consorzio fa parte integrante, come la Provincia. Per la gara l’importo a base d’asta di 80.000 euro. In un periodo di «tagli paurosi» per Rubanu, l’impegno di una cifra così importante avrebbe meritato una «valutazione seria e approfondita» nella sede opportuna: cioè in consiglio provinciale. Non più di qualche settimana fa la stessa Rubanu aveva denunciato la totale indifferenza della giunta nei confronti dell’operato della commissione consiliare Politiche educative e Università e aveva suggerito un percorso per «ottenere l’autonomia», impegnando nella battaglia tutti i parlamentari sardi, e quelli del Nuorese in particolare.
Nell’interrogazione la consigliera di Rifondazione oggi chiede: 1) che senso ha l’esistenza delle commissioni consiliari se queste non vengono minimamente consultate?; 2) quali saranno gli attori delle “tavole rotonde su aspetti rilevanti del territorio nuorese”, che è uno degli obiettivi del bando, nel caso l’appaltante fosse trentino, friulano o campano?; 3) la somma impegnata per l’appalto, forse eccessiva, non avrebbe avuto una migliore utilizzazione se fosse stata destinata a borse di studio per la ricerca scientifica? Sul caso interviene anche il consigliere regionale di Rc Ciriaco Davoli che commenta: «Sarebbe stato di rilevante interesse se fossimo stati nella fase iniziale di un’elaborazione progettuale da sviluppare. Ma così non è, non siamo all’anno zero. A me pare che l’organizzazione, tramite appalto, di queste conferenze rischi di essere una ripetizione d’appuntamenti già sperimentati. Viene spontaneo domandarsi allora se tutte le conferenze di questi ultimi quindici-vent’anni, siano servite a qualcosa. Oggi si riparte da capo. Ciò non mi convince. Intravedo una sottile delegittimazione e la proposta della Provincia appare come un intervento unilaterale, non coinvolge il Consorzio per la promozione degli studi universitari, non coinvolge il Comune di Nuoro e tutti gli Enti locali». Per Davoli invece è necessaria una «grande unità» di tutte le forze politiche, sociali e istituzionali per costruire un «fronte compatto e coeso» e raggiungere l’obiettivo di un vero e autonomo polo universitario della Sardegna Centrale.
«In questo momento - conclude - gli 80 mila euro sarebbero più utili per finanziare sei-sette borse di studio per giovani laureati nei corsi di laurea nuoresi, magari nel campo della ricerca scientifica».
Nino Bandinu 
 
Pagina 32 - Nazionale
I protagonisti 
NUORO. Il cambio è stato già deciso nel tavolo del centro sinistra. Il senso politico nuovo sembra chiaro: l’Università passa dai Ds alla Margherita. L’attuale presidente Bachisio Porru (Ds) dunque, appena concluso il mandato, dovrà lasciare il passo a Sergio Russo, architetto della Margherita. Uno scambio che sembra ruotare intorno a un accordo ancora più generale: industrie e consorzi alla Quercia e cultura alla Margherita. Con qualche variante, naturalmente. Il futuro presidente, Sergio, Russo, viene dall’urbanistica, si è sempre interessato di sviluppo della città e del territorio. Ma un’altra sua specialità è anche quella di essere animatore e presidente dell’Università privata (Ailun).
(n.b.)
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Tra Sassari e Alghero solo un sano campanilismo 
Un sano campanilismo non guasta! Visto che ormai abbiamo l’università di Olbia, di Tempio, di Oristano e, ultimamente, di Alghero. Vorrei ricordare che tre, quattro aule non fanno una università ma serve altro, compresi secoli di cultura. Bene fa il consigliere comunale Antonio Capitta a ricordare che l’università è di Sassari. E bene fa il sindaco a ribadire che l’università deve rimanere nella nostra città.
Aeroporto. Ricordo che una trentina di anni fa l’aeroporto si chiamava Sassari-Alghero e nei depliant dell’Alitalia veniva pubblicizzato l’aeroporto di Sassari-Alghero. Comunque Sassari ha una piccola pista, a Platamona e ha anche il primato del primo aeroporto dell’isola: a Truncu Reale!
Ancora, vorrei ricordare che c’è stato un periodo che i catalani tentavano di inglobarsi la borgata sassarese di Villa Assunta, Porto Ferro e Baratz: non ci sono riusciti amministrativamente e li fanno apparire come loro sui depliant...
Vino. Prodotti nella Nurra di Sassari, tutti i vini sarebbero sassaresi ma hanno la denominazione di vino di Alghero!
Tribunale. Ho visto ad Alghero la dicitura tribunale sui cartelli stradali! Ma c’è solo una sezione staccata. Ci sarebbe altro da scrivere, ma mi limito a invitare tutti a riflettere sugli scippi.
Infine una battuta: la discesa a mare n. 9 dei sassaresi ad Alghero c’è già: la spiaggia delle Bombarde e c’è anche la n. 10 la spiaggia di Mugoni, già appartenuta a una famiglia sassarese!
Marco Pirastru
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Cronaca
Commissione elettorale e indennità in discussione nel consiglio comunale 
OLBIA. Ordine del giorno ricco di argomenti interessanti per il prossimo consiglio comunale di Olbia, fissato per l’8 e il 9 marzo nell’aula di Poltu Quadu. Fra i punti che verranno discussi, importante quello che riguarda i finanziamenti regionali alle sedi universitarie gemmate di Olbia e Tempio dell’università di Sassari, e di cui già si è discusso ieri alla stazione sperimentale del sughero a Tempio. Tagli che rischiano di compromettere l’attività dei corsi di laurea in funzione nelle due sedi galluresi.
 In occasione del consiglio comunale, è prevista la surrogazione del consigliere comunale della Margherita Caria, diventato direttore amministrativo dell’Asl 2, con Murrighile. Inoltre, nella riunione, è prevista la revoca e la nuova nomina dei componenti della Commissione elettorale, la rideterminazione dell’indennità di funzione dei consiglieri comunali. Oltre ad alcuni argomenti di urbanistica, verrà deciso di concedere un contributo al comune di Tempio per i lavori di riqualificazione del carcere della Rotonda e la formazione di un organismo per lo sviluppo e la gestione delle reti di distribuzione del gaso metano. Infine verranno sostituiti alcuni componenti delle commissioni consiliari.
 Il consiglio comunale è stato convocato per l’8 marzo alle ore 16, mentre la seconda convocazione, del 9 marzo, è fissata per le ore 16.30.
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Brevi
Formazione Il ministero dell’Economia e delle finanze e le università, con il supporto della Crui, offrono ai laureati o laureandi la possibilità di effettuare un periodo di formazione nelle sedi del ministero dell’Economia. Le domande devono essere inviate entro il 6 marzo, per informazioni rivolgersi all’Ufficio ricerca e relazioni internazionali in via Macao 32 o consultare il sito www.fondazionecrui.it/tirocini/mef/.
 

 

9 - Il Nord Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Entro giugno l’azienda mista niente più reparti fotocopia
Sanità. La Dirindin: «Prima riduciamo le file poi pensiamo all’eccellenza»
Zanaroli promette: «Il centro ustioni dell’ospedale non chiude ma sarà riorganizzato»
«Prima diminuiamo le file dei pazienti, poi penseremo all’eccellenza della sanità sassarese ». L’assessore regionale alla sanità, Nerina Dirindin, ieri, alla Camera di commercio, all’incontro "Sassari polo sanitario di eccellenza regionale", promosso dai Ds, ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche sollevate nei giorni scorsi sul futuro della medicina turritana. «Finora qui ognuno era libero di aprire e chiudere reparti - ha spiegato Dirindin - d’ora in poi ci saranno regole e ordine per evitare che la tutela di posizioni di privilegio possa creare un danno ai cittadini». In altre parole, l’azienda mista si farà, entro l’improrogabile termine del 30 giugno prossimo: «Il protocollo d’intesa fra Regione, Asl e Università non è la Bibbia - continua l’assessore - ma su questo dobbiamo procedere». La nascita dell’azienda mista comporterà l’eliminazione dei doppioni dei due enti (Asl e Ateneo): perciò dovrebbero chiudere i reparti di urologia e chirurgia maxillofacciale del Santissima Annunziata e quelli di dermatologia e oncologia delle Cliniche. Dall’azienda ospedaliero - universitaria resterà fuori il Civile, scelta che non trova il plauso del sindaco Gianfranco Ganau: «Il processo è iniziato male e spero che non dovremo pentircene: raccomando che la diminuzione del numero di posti letto segua un percorso graduale». Perché da 1200 materassi si passerà a circa 900, come stabilito dalle leggi nazionali. Metà dei posti verrà gestito dall’Asl, il resto dalla neonata azienda con due sedi e una testa. «Abbiamo troppi letti e tanti ricoveri inappropriati - ha sottolineato Zanaroli - ora è necessario intervenire per recuperare risorse spese male. Nello stesso modo ci muoveremo per il reparto ustioni che non verrà chiuso ma razionalizzato. Perché i cittadini chiedono servizi, non etichette di eccellenza». Un protocollo mal digerito ma urgente, a parere di Giulio Rosati, preside della facoltà di medicina: «Altrimenti i nostri corsi di specializzazione non sarebbero partiti». C’è stata davvero condivisione per la firma dell’accordo? «Ora l’importante è informare su cosa produrrà questa riforma», aggiunge Agostino Sussarellu, presidente dell’Ordine dei medici.
Giuseppe Marongiu
 
10 - Il Nord Sardegna
Pagina 41 - Culture Agende
la violenza sulle donne
Sassari, via Principessa Jolanda, 79
Domenica, alle 11
Amnesty International promuove un seminario sul tema “Diritti sessuali e riproduttivi”, collegato alla campagna "Mai più violenza sulle donne". Sono previsti gli interventi di Liliana Lorettu (Docente di Psichiatria - Università di Sassari) - "Le  donne vittime di violenza sessuale" - Paola Sechi (Amnesty International di Sassari) - "I diritti sessuali e riproduttivi nel  contesto internazionale" - Fosca Nomis (Vicepresidente sezione italiana di Amnesty International) - “I diritti sessuali e  riproduttivi delle donne. Quale impegno per Amnesty International". Coordina Maria Rosaria De Miglio (Responsabile tematiche internazionali Amnesty Sardegna).
 
Pagina 41 – Culture Agende
Master giurisprudenza
Sassari. Iscrizioni entro lunedì
Sono aperti i termini per la presentazione delle domande di ammissione al Master Universitario di Primo Livello in Tecniche di Mediazione e Procedure Alternative di Risoluzione delle Controversie, organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza di Sassari. Le domande dovranno pervenire entro il 6 marzo. Il bando e la domanda di ammissione  possono essere scaricati dal sito http://www.giuriss.it/. Per informazioni rivolgersi alla Segreteria: 079. 228891.
 

Questionario e social

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