Giovedì 4 maggio 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 maggio 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 14 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, Il Giornale di Sardegna
 

 

1 - L’Unione Sarda
Pagina 22 - Cronaca di Cagliari
L'università si apre al mondo: via libera al nuovo campus
La Regione ha stanziato 17 milioni di euro per l'opera
La struttura sorgerà in viale La Playa, nell'area che occupa la Sem. Con mille nuovi posti letto in più, si punta da attrarre anche studenti stranieri nell'ateneo cagliaritano.
Il campus universitario cagliaritano, che dovrà sorgere nell'ex area della Sem in via La Playa, fa un passo avanti. Ieri il Consiglio regionale, con 39 sì, 17 no e tre astenuti, ha approvato l'articolo 19 del maxicollegato alla Finanziaria, contenente tra gli altri provvedimenti, anche lo stanziamento di 17 milioni di euro per la nuova struttura ricettiva, con almeno mille posti letto, biblioteca e campi sportivi. Con la permuta di altri beni, la cifra dovrebbe toccare i 26 milioni di euro. L'Ersu aveva già messo a disposizione 29 milioni di euro, e dunque il campus che sorgerà dietro a viale La Playa si prepara al decollo definitivo, dopo quattro anni di passaggi a vuoto. I RITARDI. Un intervento importante, visti i numeri che la città fa registrare nella ricettività per gli studenti: attualmente i posti letto disponibili sono mille. Un dato in linea con la media italiana del due per cento, nel rapporto tra studenti universitari e offerta ricettiva degli enti per il diritto allo studio. Ma l'Italia è agli ultimi posti nel confronto con gli altri paesi europei: Finlandia e Svezia arrivano al 19 per cento, la Norvegia al 13, l'Austria al 12, e anche Germania (8) e Francia (7) sembrano per ora irraggiungibili. «Non possiamo restare indietro, perché l'internazionalizzazione e la mobilità sono partite fondamentali per il futuro dell'Università»: la sfida è lanciata dal presidente dell'Ersu di Cagliari, Christian Solinas, eletto due giorni fa vice presidente dell'Andisu, l'associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario, che ha rinnovato proprio a Cagliari il consiglio direttivo. Ieri si è tenuta l'ultima giornata del Consiglio nazionale, al teatro Nanni Loy, con il convegno La residenzialità come fattore di sviluppo dell'attrattività del sistema universitario. I PROGETTI ERSU. «Un buon sistema attrattivo deve saper recuperare studenti stranieri. Per fare questo serve un ottimo mix tra didattica di livello e servizi di qualità: mense, iniziative culturali e sportive, e la ricettività». Solinas ricorda che nel prossimo biennio si dovrebbe avviare la costruzione del primo campus universitario, nell'area ex Sem, la semoleria storica della famiglia Cellino: mille posti letto, biblioteca, impianti sportivi, tutto in una zona centrale, come quella dietro a viale La Playa, e ben collegata con il resto della città. «I mille posti attuali sono insufficienti», aggiunge Solinas, «se consideriamo che i fuori sede dell'ateneo sono circa 18 mila. Con il nuovo campus si raddoppia la disponibilità. Questo potrebbe produrre una ricaduta positiva anche sui prezzi degli affitti». E mentre il convegno si avviava alla conclusione, è arrivata la notizia del via libera all'articolo 19 del maxicollegato, e al finanziamento regionale per il campus.
Matteo Vercelli
 
2 - L’Unione Sarda
Pagina 19 - Cronaca di Cagliari
La sfida di guida sicura
Migliorare la guida dei giovani e far acquisire ai neopatentati sicurezza ma anche consapevolezza dei propri limiti al volante: sono gli obiettivi principali del Campionato italiano di guida sicura, promosso dal "Centro guida sicura" fondato da Andrea De Adamich in collaborazione con i ministeri dei Trasporti e dell'Istruzione. L'iniziativa di educazione stradale, giunta alla seconda edizione, è stata presentata nei giorni scorsi a Cagliari (al liceo Siotto per gli studenti delle scuole superiori e nella facoltà di Ingegneria per gli universitari) in presenza degli istruttori Enrico Lazzari e Giuseppe Di Maio. Aderire è facilissimo oltre che gratuito: basta cliccare sul sito internet http://www.cgs2006.it/ e partecipare alla prima selezione (quiz e simulazioni di guida on line). Coloro che totalizzeranno un punteggio elevato avranno accesso alla prova pratica che si svolgerà a maggio sulla pista di Anagni, vicino a Frosinone; la finale sarà invece a settembre su un circuito automobilistico in provincia di Parma. In palio ci sono tre splendide Alfa Romeo 147 Jtd, una per ogni categoria in concorso: ossia uomini, donne e juniores. L'anno scorso gli iscritti furono ben 18.327; quest'anno saranno sicuramente molti di più. A Cagliari hanno già aderito 300 ragazzi tra i 18 e i 25 anni. Chissà che a vincere non sia uno di loro.
(p. l.)
 
3 - L’Unione Sarda
Pagina 18 - Cronaca di Cagliari
Università: master in criminologia
È iniziato ieri, nell'aula magna di via Università, il master di Psicologia giuridica e Criminologia. Sessanta gli iscritti, 7 gli uditori che parteciperanno ai corsi patrocinati dalle facoltà di Scienze della formazione, Medicina e Giurisprudenza. L'obiettivo è formare professionisti in perizie e consulenze psicologico-giuridiche, criminologiche, per separazioni, affidamenti e adozioni, analisi della scena del crimine, metodi di interrogatorio, abuso sessuale, criminalità informatica, prevenzione della tossicodipendenza. Amici del libro, si parla di Pivano Oggi alle 18, all'Exmà, in via San Lucifero, Rosella Aresu Murru terrà una conferenza sul libro di Stefano Piovano "Bella ciao, canto e politica nella storia d'Italia", volume edito da Laterza. Introdurrà la conferenza Giuseppina Cossu. Giornata nazionale della prevenzione Sabato, nelle strutture pubbliche di dermatologia si terranno visite di prevenzione ai tumori, (ore: 9-13 e 15-18), su prenotazione telefonica.
 
4 - L’Unione Sarda
Pagina 38 - Provincia Gallura
L'Università è salva (per ora)
Dalla Regione 200 mila euro
Il sindaco di Tempio aveva annunciato di voler vendere il municipio per salvare le lauree brevi. Anzi Antonello Pintus, qualche settimana fa, non aveva usato mezzi termini: «Mettiamo in vendita i nostri beni, anzi lo stiamo già facendo, è l'unico modo per non chiudere con i corsi della facoltà di farmacia». Invece il Consiglio regionale ha salvato la sede tempiese dell'Università di Sassari. L'assemblea ha infatti approvato un emendamento alla finanziaria che prevede uno stanziamento da 200mila euro. Correzione al maxi collegato della finanziaria presentato dai consiglieri regionali Udc Andrea Biancareddu e Giorgio Oppi, ma votato anche da molti eletti del centrosinistra in Gallura. Anzi, nonostante il parere contrario della Giunta, il diessino Renato Cugini ha chiesto il sostegno all'emendamento. E così la Giunta Soru è andata sotto e i corsi di laurea breve restano in piedi. Almeno sino al 2007, perché i 200mila euro non garantiscono certo la sopravvivenza oltre il prossimo anno accademico e la soluzione di tutti i problemi della sede gemmata. «In ogni caso ? commenta Antonello Pintus ? abbiamo evitato una crisi pesante. Ero fiducioso, l'approvazione dell'emendamento dimostra che esiste ancora una sensibilità e un'attenzione particolare dei nostri rappresentanti nel Consiglio regionale per il territorio. D'altra parte mi era stato assicurato, anche dagli stessi consiglieri che sostengono la Giunta Soru, un atteggiamento di sostegno per un'istituzione che sta crescendo e rischiando di essere spazzata via». La Giunta Soru non si era nascosta dietro un dito, lo stesso governatore in diverse occasioni ha manifestato tutte le sue perplessità per le sedi gemmate. «Il problema - dice Andrea Biancareddu - è che qui non si può parlare di razionalizzazione e di risparmi. La verità è che, visto il quadro delle decisioni della Giunta, il taglio dei trasferimenti aveva il significato di un provvedimento punitivo per Tempio. È sufficiente ricordare che altre sedi gemmate hanno avuto consistenti finanziamenti. L'atteggiamento dei consiglieri regionali del centrosinistra eletti in Gallura dimostra che quelle scelte erano discutibili e sbagliate. Tant'è vero che, alla fine, la nostra proposta è passata». L'Amministrazione comunale di Tempio ha speso negli ultimi mesi, circa un milione e mezzo di euro per l'acquisto di attrezzature da laboratorio. Inoltre la Giunta Pintus ha messo a disposizione dell'ateneo sassarese una sede nuova di zecca, con aule, segreteria e laboratori. Sino a questo momento, un piccolo polo di studio e ricerca utilizzato anche da docenti e studenti di farmacia per alcune attività particolari ed esperimenti. Gli stessi professori avevano annunciato di voler rinunciare ad una parte degli stipendi, per aiutare la sede gemmata. E a questo punto, per la sopravvivenza delle lauree brevi, diventa importante il discorso di un consorzio provinciale che metta insieme la sede universitaria di Olbia, con quella tempiese. Un progetto caldeggiato dall'assessore provinciale Elena Burrai e sostenuto dagli amministratori comunali di Tempio.
(a. b.)
 
5 - L’Unione Sarda
Pagina 43 - Cultura
Il giullare sale in cattedra La Sapienza laurea Fo
L'università premia un «artista contro il potere»: dottore honoris causa in Scienze dello spettacolo
Allungando ancora la lista dei riconoscimenti di una straordinaria carriera artistica culminata con il Premio Nobel per la letteratura, Dario Fo ha ricevuto la laurea honoris causa in «arti e scienze dello spettacolo» nell'aula magna della Sapienza. Un onore, nell'anno 703 dell'università romana, che segnala una personalità eccezionale del teatro italiano, ma anche il suo impegno intellettuale e politico di «artista contro il potere». Sotto il gigantesco affresco di Sironi che orna la sala, il rettore Renato Guarini e trenta cattedratici in pompa magna, tocco e toga nera con risvolti di raso rosso, lo hanno festeggiato. Una folla di studenti e appassionati di teatro - in prima fila la compagna di una vita, la neosenatrice Franca Rame, e il caro amico Giorgio Albertazzi - lo ha applaudito in piedi con affetto. Lui, ricevendo il riconoscimento toccato una volta a Luigi Pirandello, Eduardo De Filippo, Giorgio Strehler e Michelangelo Antonini - ha ringraziato alla sua maniera: con una lectio magistralis, che è in realtà uno dei suoi travolgenti monologhi, quella Rosa fresca aulentissima, poesia di Ciullo, o Cielo, d'Alcamo, segnalata da Fo come uno dei primi testi di quel teatro -parodistico-grottesco satirico che dal Mistero buffo in poi è la vera specialità di Fo attore e autore. Ma prima, come accade pure nei suoi spettacoli, Fo si è concesso qualche minuto di improvvisazione a braccio, che non poteva non lambire gli avvenimenti politici di questi giorni. Ha ironizzato sul fatto che «sono stati proprio coloro che hanno inventato la legge a provocare una vittoria di misura». E poi, suscitando l'ilarità di cattedratici e studenti, ha aggiunto: «bisognava convincere gli italiani all'estero a votare per posta. Si diceva, "sono tutti di destra..", non è vero: all'estero sono tutti estremisti, non ne possono più del nostro governo e di quello ... adesso non mi ricordo più come si chiama quello che ha lasciato ieri!». Non è mancato un riferimento per nulla conciliante ad Andreotti: «Altro che uomo aperto e sereno: posso testimoniare che era un censore tragico, il grigio più grigio di tutti i grigi possibili». Prima dell'intervento di Fo, il rettore Guarini ha letto le motivazioni: «Nella sua ampia produzione teatrale, Dario Fo ha dato vita a una graffiante visione satirica dei problemi della società contemporanea, reinventando per l'uomo d'oggi la figura del giullare come fustigatore dei costumi, sopportando perciò assai spesso l'ostracismo delle istituzioni italiane». Su questo ultimo argomento si sono soffermati sia Tullio de Mauro nella sua allocuzione, sia Ferruccio Marotti nel suo Elogio a Dario Fo. Il primo ha ricordato quando - prima del Nobel - fu avanzata per la prima volta la proposta di una laurea a Fo; ma molti cattedratici insorsero con insofferenza «perché l'arte di Fo, anche quando mette in scena fatti remoti sempre ci richiama ai contrasti, alle vere e propri lacerazioni del presente». Marotti ha aggiunto che la facoltà di lettere già si spaccò per Eduardo all'inizio degli anni Ottanta, quando alcuni accademici gridarono: «Dove siamo finiti: i guitti all'università!». La parabola di Fo (e della Rame), prima di ricevere i grandi riconoscimenti internazionali, è ancora più tesa, segnata da critiche, contestazioni e perfino aggressioni, come quando la Rame fu sequestrata torturata e stuprata da cinque uomini. «L'autorità giudiziaria - ha ricordato Marotti - ha accertato solo nel 1998 - venticinque anni dopo, quando il reato non era più perseguibile - che il rapimento della Rame, avvenuto il 9 marzo 1973, non fu malvisto dal comando dei carabinieri della divisione Pastrengo a Roma. In quell'occasione il generale dei carabinieri Palumbo, nel ricevere la notizia, brindò con lo spumante...». Un episodio che neanche molti cattedratici ricordavano nella sua crudezza, ma che ha poi trovato una sorta di eco nel travolgente monologo di Fo. Sì, perché al termine della sua sorridente lezione, spiegando i versi enigmatici di Ciullo d'Alcamo, spremendone tutto gli umori comici, gli accenni osceni e le provocazioni verbali, il significato ultimo di quel testo è il racconto di come il potere di allora (siamo ai tempi di Federico II) avesse promulgato una legge per sanare ogni colpa nei casi di stupro: bastava che lo stupratore pagasse una tassa salata e risarcisse i parenti della fanciulla. Una possibilità riservata naturalmente solo ai ricchi e ai potenti. Come tante leggi dei giorni nostri. Marotti ha poi annunciato di aver chiesto anche per Franca Rame un riconoscimento analogo «dal momento che senza la sua presenza il fenomeno Fo non sarebbe stato possibile». Poi, in conferenza stampa, Franca Rame è intervenuta solo per ricordare che, in tutto il mondo, oltre 400 compagnie sono andate in scena con i loro spettacoli dai Paesi dell'Est al Sudamerica, dall'Africa alla Cina e anche in questo momento a New York ci sono contemporaneamente quattro edizioni di Morte accidentale di un anarchico.
Maurizio Giammusso
 
Pagina 43 - Cultura
La prima lezione di Dario è per i politici: «La satira va tollerata»
Ringraziamenti a Eco e Asor Rosa
In aula magna improvvisa la gag del microfono "muto" per mascherare l'emozione
Anche con il tocco e la toga il gusto della giullarata per Dario Fo è stato il più forte. Lo si vedeva nel modo in cui si levava il cappello, oppure quando muoveva la bocca senza far uscire alcun suono, per prendersi gioco anche del microfono che non voleva funzionare. Si vedeva che l'aula magna del rettorato gli era familiare per le lezioni tenute in passato davanti a moltitudini di studenti. Ad applaudirlo in un'aula magna gremita come non mai, in rappresentanza del mondo dello spettacolo, c'erano in prima fila, tra gli altri, Giorgio Albertazzi, Oreste Lionello, Simona Marchini e Luigi Squarzina. Il neo laureato non ha nascosto l'emozione per questa laurea dall'università di Roma «attesa con trepidazione e malinconia». Una pergamena «che all'estero - ha detto - tutti davano per scontata da tempo e che sono riuscito ad ottenere, con il nuovo rettore, e grazie anche all'impegno di docenti come Umberto Eco, Alberto Asor Rosa, Tullio De Mauro». Al termine della cerimonia, tolte le vesti accademiche, Dario Fo non si è sottratto alle domande. Rispondendo ai giornalisti ha parlato dei milanesi: «Se non si rimboccano le maniche, la città diventa orrenda come l'aria che l'appesta». Ha parlato di Roma che, grazie a quello che si sta muovendo, nel teatro, nel cinema, nella letteratura «è diventata una città europea mentre Milano è il Caucaso». È stato molto duro con i politici che dovrebbero smetterla, ha detto «di fare i furbi e gli egoisti: basta con il mercato delle vacche e basta anche chi a sinistra si indigna davanti alla satira. Bisogna che i politici - ha proseguito - imparino a subire l'ironia quando si comportano correttamente». Poi invece si è rivolto al suo amico Beppe Grillo perché, ha detto, «è uno dei pochi che danno informazione». A lungo il neo laureato si è soffermato sull'arte di comunicare e di informare, che dovrebbe essere imparata a scuola, mentre siamo abituati a una tv «in cui tutto è emotivo, grossolano e diretto». Chi toglie il diritto di comunicare - ha aggiunto Fo - «va verso baratri orrendi come lo Stato americano che ha detto meno liberi ma più sicuri». L'ultimo pensiero è stato per i giovani, ai quali ha rivolto l'invito a essere «lindi e puliti. Bisogna che i politici imparino ad ascoltare i giovani. Non possono solo avere spettacoli musicali dove si ubriacano e si fanno gli spinelli, ma devono sentirsi protagonisti».
Carla Sannia
 
6 - L’Unione Sarda
Pagina 18 - Cronaca di Nuoro
«Subito le indennità per i nefropatici»
È stato il consiglio comunale delle liti in famiglia, quello che si è svolto l'altra sera nel Palazzo di via Dante. Da una parte i mal di pancia dell'opposizione con il duro attacco di Roberto Capelli (Udc) e Francesco Pili (An) a Francesco Guccini de "La città in comune". Sotto accusa le parole usate da quest'ultimo a commento dei morti di Nassirya: «Vittime mandate al massacro dalla politica imperialista di un petroliere americano». Parole che Capelli bolla come «superficiali» e Pili come «frutto di un'analisi ignorante, tipica di quell'area di salotto radical-chic di cui Guccini aspira sorprendentemente a far parte». Sull'altro fronte Giuseppe Pintori (Rc) e Tore Daga (Comunisti italiani) che in merito all'approvazione dell'ennesimo debito fuori bilancio saltato fuori dal cilindro, scelgono di votare contro, diversamente dai colleghi della maggioranza. In compenso i poli opposti si trovano su altre questioni di cruciale importanza: il sollecito in Regione perché licenzi le risorse necessarie all'applicazione del nuovo piano socio-assistenziale. Ancora prima affinché Cagliari sblocchi le indennità per i malati cronici: talassemici, nefropatici e sofferenti mentali. Votato all'unanimità dall'assemblea, anche l'avvio dell'iter amministrativo sul riconoscimento ministeriale dell'Università autonoma di Nuoro. Una proposta portata all'attenzione da Gianni Falchi, Riformatori, e approvata senza riserve dal sindaco. Il primo cittadino ci mette del suo, invitando a coinvolgere direttamente nel discorso anche «tutti gli altri rappresentanti politici di questa città e di questo territorio in Regione e Parlamento perché ? precisa ? voglio ricordare che la loro elezione li responsabilizza alle questioni che questa comunità pone». Il clima di cordialità tra le parti viene bruscamente spezzato quando ormai la lancetta dell'orologio segna le 20,30: è giunta l'ora delle interrogazioni. "La città in Comune" mette sulla graticola la municipalizzata per lo smaltimento dei rifiuti, alla quale è stato rinnovato l'incarico fino al nuovo bando. Sotto la lente il bilancio societario: «Chiediamo quante e per quali importi siano le fatture emesse dalla spa Nuoro Ambiente per il servizio prestato e ancora inevase alla data odierna». E ancora: «A quanto ammontano le risorse residue nel capitolo di spesa programmato per il servizio in questione?». Il silenzio gela la sala. Mario Angioi, assessore al Bilancio ammette: «Non sono informato». Ivo Carboni, assessore alla Qualità, assicura che non ci sono ombre, poi svia il discorso: «L'avviso d'asta sarà a luglio». La risposta non soddisfa i consiglieri in polemica che rilanciano: «Faremo un esposto alla Corte dei Conti: sono troppe le cose non chiare».
Francesca Gungui
 
7 - L’Unione Sarda
Pagina 41 - Lettere & Opinioni
Una Facoltà in pieno caos
Com'è difficile studiare in Lingue
Siamo studenti della Facoltà di Lingue a Cagliari. Dobbiamo far fronte a una serie di difficoltà che non siamo riuscite a risolvere rivolgendoci ai rappresentanti degli studenti e alla preside. La facoltà è un cantiere: come si può imparare la pronuncia di una lingua straniera con un sottofondo di trapani e martelli? Mancano adeguati laboratori linguistici. Non ci è poi consentito accedere ai Laboratori di informatica, sebbene gli esami comprendano questa disciplina: come si può imparare ad usare il computer senza fare pratica? La Biblioteca offre appena 16 posti per oltre mille studenti; tanti volumi sono ancora imballati, negli scatoloni. Di conseguenza, siamo costretti a girovagare per le biblioteche della città, dove comunque non troviamo i testi in lingua straniera! Troppe lezioni sono in sovrapposizione: non avendo il dono dell'ubiquità, dobbiamo rinunciare ad alcuni corsi. Ci sono anche corsi fantasma: sulla carta esistono, ma non vengono attivati. Alcuni corsi di lingua straniera non accettano i principianti assoluti; è assurdo dover seguire un corso al Centro linguistico d'Ateneo (che non prepara come un corso in Facoltà) dal momento che frequentiamo Lingue... Ci sono poi lingue che spariscono alla Specialistica. I programmi per il diploma triennale prevedono che si scelga due lingue tra le seguenti: Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco, Catalano. Russo, Giapponese e Arabo. Alla Specialistica rimangono solo Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco. Che senso ha studiare per tre anni Catalano, Russo, Giapponese e Arabo per poi abbandonarli nel passaggio alla Laurea specialistica? Ancora: molti docenti hanno impegni in varie università e non rispettano il calendario delle lezioni e gli orari di ricevimento. Gli esami si affastellano: tutti gli scritti sono di seguito nell'ultima settimana di maggio. Perché in tutte le Facoltà ci siano tre appelli per ogni sessione d'esame, mentre nella nostra si fanno solo tre appelli l'anno?
Lettera firmata da 79 studenti
 
8 - L’Unione Sarda
Pagina 15 - Lavoro e Opportunità
Corsi di laurea, prove d'ammissione
I criteri stabiliti dal ministero dell'Istruzione e dagli Atenei
L'ammissione degli studenti ai corsi di laurea avviene, per l'anno accademico 2006-2007, dopo il superamento di un'apposita prova. In particolare: per l'accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia e in medicina veterinaria le relative prove di ammissione, di contenuto identico sul territorio nazionale, sono predisposte dal ministero dell'Istruzione. Per l'accesso ai corsi di laurea delle professioni sanitarie la prova di ammissione è predisposta dalle singole università ed è identica per l'accesso a tutte le tipologie dei corsi attivati in ciascun Ateneo. Ai fini dell'utilizzo dei posti disponibili si possono esprimere fino a tre opzioni. Per l'accesso ai corsi di laurea e di laurea specialistica in Architettura nonché in Scienze della formazione primaria la prova di ammissione è predisposta da ciascuna università. Per la valutazione delle prove valgono i seguenti criteri: 1 punto per ogni risposta esatta; 0,25 punti per ogni risposta sbagliata; 0 punti per ogni risposta non data. Per informazioni più dettagliate: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/ammissione_lauree/index.html.
 

 

9 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Olbia
Arrivano i contributi per la Gallura La Regione salva i corsi di Farmacia 
TEMPIO. La sede gemmata dell’università che fa capo alla facoltà di Farmacia dell’università di Sassari è salva. Il consiglio regionale ha infatti approvato all’unanimità l’emendamento presentato dal consigliere dell’Udc Andrea Biancareddu e dal capogruppo Giorgio Oppi. «Una soluzione del tutto inaspettata - commenta Andrea Biancareddu visibilmente soddisfatto per il risultato ottenuto - perchè arriva dopo il parere negativo espresso dalla Giunta regionale».
«Abbiamo avuto il merito di averci creduto e l’emendamento ha trovato il consiglio ben disposto - ha aggiunto il consigliere Udc - tanto è vero che porta da 70 mila euro a 200 mila il finanziamento alla sede gemmata di Tempio». Una vittoria che ha tra i protagonisti anche il consigliere dei Ds Renato Cugini che ha preso la difesa di Tempio e della Gallura, intervenendo con un articolato discorso in aula, che ha avuto il merito di far convergere sull’emendamento alla finanziaria presentato da Biancareddu anche i voti del centrosinistra. Una battaglia unitaria che è andata al di là degli steccati ideologici.
Per il sindaco Antonello Pintus una buona notizia: «Contavamo su questo emendamento e sul fatto che il consiglio regionale lo avrebbe votato. Non c’era alcuna certezza, ma nutrivamo reali speranze. Ringrazio Biancareddu e Cugini, grazie a loro i corsi aperti in città possono dirsi salvi».
Giovanni Gelsomino 
 
10 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Prima Pagina
Emendamento sul «salvacoste» 
Maxi collegato spaccatura nella maggioranza 
CAGLIARI. Consiglio regionale, spaccatura nella maggioranza. Primi sfilacciamenti su un emendamento «trasversale» sui corsi universitari a Tempio, poi spaccatura su un emendamento di Balia per una proroga di sette mesi della «legge salvacoste», con inizio della salvaguardia dall’approvazione (e non adozione) del piano. La tensione è sfociata nella richiesta di votare l’emendamento a scrutinio segreto. Ma Balia e gli altri sei firmatari si sono opposti e la richiesta di voto segreto è stata così respinta.
 
Pagina 6 - Sardegna
Coste, spaccatura nella maggioranza 
Balia critica la giunta sui vincoli Fondi a Tempio, un voto trasversale 
Ieri in Consiglio regionale dibattito acceso e divisioni La giunta è stata «battuta» a scrutinio palese e sono affiorate differenze di vedute sulla «salvacoste» 
CAGLIARI. Spaccatura politica nella maggioranza. Gli sfilacciamenti che s’erano intravisti già ieri mattina quando è stato approvato un emendamento «trasversale» sui corsi universitari a Tempio, si sono tramutati in una spaccatura quando il capogruppo Fas, Peppino Balia, ha presentato un emendamento che prevedeva una proroga di sette mesi per la «legge salvacoste» e sanciva l’inizio della salvaguardia dall’approvazione (e non adozione) del piano.
C’è stata tensione sfociata nella richiesta di votare l’emendamento (il 155) a scrutinio segreto avanzata da La Spisa (Fi). Ma Balia e gli altri sei firmatari hanno dichiarato di voler votare in modo palese; la richiesta di voto segreto è stata così respinta. Balia ha ricordato che le norme di salvaguardia inserite in un piano paesaggistico «adottato» e non approvato opererebbero in maniera tale da sottrarre competenze ai comuni. Il capogruppo del Fas ha evidenziato «l’illegittimità» che deriverebbe dall’applicazione di norme contenute in un piano «adottato» e non approvato dalla giunta, senza il passaggio nella commissione. «Nel primo caso - ha spiegato Balia - «il piano affonderebbe le radici su atti amministrativi che trovano fondamento in atti adottati dalla Giunta e non dal Consiglio». Anche ieri in Consiglio è mancato più volte il numero legale. L’ex presidente della giunta Mario Floris, ha accusato: «Sono venute meno tutte le garanzie regolamentari. Si naviga a vista. Il dibattito è senza stimoli perché tutto è sacrificato alla volontà dell’Io senza che nulla e nessuno possa contraddirlo pena la decapitazione di Sansone con tutti i filistei». La giunta era stata bocciata in precedenza su un emendamento presentato da Andrea Biancareddu (Udc) per procedere a un aumento dei fondi dei corsi universitari a Tempio Pausania (da 86.000 euro previsti in Finanziaria a 200.000 euro). La richiesta di modifica, sostenuta dagli esponenti della Gallura ma anche dal capogruppo dei Ds, Siro Marrocu, non era stata accolta dall’assessore del Bilancio, Francesco Pigliaru, il quale, prima del voto, aveva spiegato le ragioni che hanno spinto la giunta a ridurre i finanziamenti alle sedi universitarie decentrate. «I dati sulla qualità delle università sarde fanno ritenere», ha affermato Pigliaru, «che ci sia bisogno di concentrare, invece che di distribuire sul territorio. Le Università di Sassari e Cagliari devono essere rafforzate per essere competitive e affrontare la concorrenza degli altri atenei. Fra pochi mesi saranno disponibili valutazioni interne, che saranno rese pubbliche», ha concluso, «e consentiranno di decidere una razionalizzazione per il 2007». Pigliaru ha spiegato che la Giunta non attribuisce alla sede universitaria di Tempio «un ruolo strategico».
La norma fa parte dell’articolo 19 che è stato approvato. Sono previsti altri stanziamenti: 150 mila euro per l’acquisto di beni culturali anche non sottoposti a vincoli di tutela, 300 mila per i controlli sulla gestione delle aree archeologiche e dei musei, 200 mila per esposizioni e scambi culturali anche di carattere internazionale; 200 mila al comune della Maddalena per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Garibaldi; 80 mila all’Istituto etnografico per promuovere, insieme alle Università di Cagliari e Sassari, la conoscenza delle opere di Grazia Deledda in occasione del 70º anniversario della morte e dell’80º del conferimento del Premio Nobel per la letteratura. Ancora 70 mila da dividere fra l’associazione Casa Natale di Gramsci di Ales, l’associazione Casa Gramsci di Ghilarza e l’Istituto Gramsci della Sardegna; 50 mila alla Fondazione Logudoro-Meilogu; 75 mila alla Fondazione Siotto.
Alfredo Franchini 
 
11 - La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Sassari
I dipendenti contro l’Università: la Uil passa alle vie legali 
SASSARI. Dopo vari incontri i margini di trattativa con l’Università di Sassari ormai non c’erano più. Così il personale tecnico amministrativo che opera nei vari istituti ha deciso, dopo l’ennesima assemblea e dopo una votazione unanime, di affidare ai rappresentanti sindacali della Uil e dello Snals il compito di passare alle vie legali. Così la vicenda della sospensione del bando relativo ai contratti per tecnici di laboratorio, per contabili e altri dipendenti dell’Università di Sassari ora passerà attraverso gli avvocati. «Da parte del Rettore - afferma il segretario territoriale della Uil Arnaldo Melissa - c’è stata una chiusura totale nei confronti delle organizzazioni sindacali. E’ rimasto sempre sulle proprie posizioni senza alcuna disponibilità ad intavolare alcuna concertazione». A gestire la trattativa, un braccio di ferro che è andato avanti per lunghissimo tempo, ci ha provato Paolo Fiori della Uil: «Il trattamento economico del personale è difforme dai parametri previsti dal contratto nazionale». Ma l’Università ha chiesto il parere della Corte dei Conti ed è rimasta ancora sulle proprie posizioni. «Arrivati a questo punto - conclude Paolo Fiori - l’unica strada che potevamo percorrere era quella degli avvocati. Abbiamo contattato un legale e siamo molto fiduciosi sul fatto che le ragioni dei lavoratori vengano riconosciute».
 
12 - La Nuova Sardegna
Pagina 35 - Cultura e Spettacoli
Ieri all’università La Sapienza consegnata all’attore la laurea honoris causa in arti e scienze dello spettacolo 
Dario Fo: «Ho aspettato più di Eduardo» 
Ripercorse le tappe del lungo ostracismo dell’ambiente accademico 
Allungando ancora la lista dei riconoscimenti di una straordinaria carriera artistica culminata con il Premio Nobel per la letteratura, Dario Fo ha ricevuto ieri la laurea honoris causa in «arti e scienze dello spettacolo» nell’aula magna della Sapienza a Roma. Un onore che segnala una personalità eccezionale del teatro italiano, ma anche il suo impegno intellettuale e segnatamente politico di «artista contro il potere». Sotto il gigantesco affresco di Sironi che orna la sala, il rettore Renato Guarini e trenta cattedratici lo hanno festeggiato. Una folla di studenti e appassionati di teatro - in prima fila la compagna di una vita, la neosenatrice Franca Rame, e il caro amico Giorgio Albertazzi - lo ha applaudito in piedi con affetto. Lui, ricevendo il riconoscimento toccato una volta a Eduardo De Filippo, Giorgio Strehler e Michelangelo Antonini, ha ringraziato alla sua maniera: con una «Lectio magistralis» che è in realtà uno dei suoi travolgenti monologhi, quella «Rosa fresca aulentissima», poesia di Ciullo, o Cielo, d’Alcamo, segnalata da Fo come uno dei primi testi di quel teatro-parodistico-grottesco satirico, che dal «Mistero buffo» in poi è la vera specialità di Fo attore e autore.
Ma prima, come accade pure nei suoi spettacoli, Fo si è concesso qualche minuto di improvvisazione a braccio, che non poteva non lambire gli avvenimenti politici di questi giorni. Ha ironizzato sul fatto che «sono stati proprio coloro che hanno inventato la legge a provocare una vittoria di misura». E poi, suscitando l’ilarità di cattedratici e studenti, ha aggiunto: «bisognava convincere gli italiani all’estero a votare per posta. Si diceva, “sono tutti di destra”, non é vero: all’estero sono tutti estremisti, non ne possono più del nostro governo e di quello...adesso non mi ricordo più come si chiama quello che ha lasciato ieri!». Non è mancato un riferimento per nulla conciliante ad Andreotti: «altro che uomo aperto, sereno posso testimoniare che era un censore tragico, il grigio più grigio di tutti i grigi possibili».
Prima dell’intervento di Fo, il rettore Guarini ha letto le motivazioni: «Nella sua ampia produzione teatrale, Dario Fo ha dato vita a una graffiante visione satirica dei problemi della società contemporanea, reinventando per l’uomo d’oggi la figura del giullare come fustigatore dei costumi, sopportando perciò assai spesso l’ostracismo delle istituzioni italiane». Su questo ultimo argomento, l’ostracismo delle istituzioni, si sono soffermati sia Tullio de Mauro nella sua «allocuzione», sia Ferruccio Marotti nel suo «Elogio a Dario Fo». Il primo ha ricordato che - prima del Nobel - fu avanzata per la prima volta la proposta di una laurea a Fo; ma molti cattedratici insorsero con insofferenza. Marotti ha aggiunto che la facoltà di lettere già si spaccò per Eduardo all’inizio degli anni Ottanta, quando alcuni accademici gridarono: «Dove siamo finiti: i guitti all’università!».
La parabola di Fo (e della Rame) prima di ricevere i grandi riconoscimenti internazionali, è ancora più tesa, segnata da critiche, contestazioni e perfino aggressioni, come quando la Rame fu sequestrata torturata e stuprata da cinque uomini. «L’autorità giudiziaria - ha ricordato Marotti - ha accertato solo nel 1998, venticinque anni dopo, quando il reato non era più perseguibile, che il rapimento della Rame, avvenuto il 9 marzo 1973, fu ordinato, o meglio suggerito dal comando dei carabinieri della divisione Pastrengo a Roma. In quell’occasione il generale dei carabinieri Palumbo, nel ricevere la notizia, brindò con lo spumante...».
«Ho aspettato più di Eduardo - aveva confidato prima di entrare nell’aula al professor Alberto Asor Rosa che gli stava vicino - Eduardo aveva 79 anni, io ne ho 80». Parlando con i giornalisti all’uscita della stanza del rettore, Dario Fo ha raccontato che all’estero più volte gli avevano chiesto quali riconoscimenti aveva avuto in Italia. «Chissà quante lauree, mi dicevano. E io mentivo, qualcuna. In realtà questa è la prima».
 

 

13 - Giornale di Sardegna
Pagina 23 - Regione
La Giunta va ancora sotto Unione divisa sulla salva coste
Maxi collegato. Manca il numero legale, Cdl all'attacco. Si farà il campus a Cagliari
Sì all'emendamento trasversale che aumenta i finanziamenti per i corsi universitari
Nuove tensioni e nuovi guai per la Giunta regione che anche ieri è andata sotto in Consiglio regionale nelle votazioni sul maxi collegato alla Finanziaria. Bocciata, con votazione per alzata di mano, su un emendamento trasversale, primo firmatario Andrea Biancareddu (Udc), per l’aumento, da 86mila a 200mila euro, dei fondi per i corsi universitari di Tempio. La richiesta di modifica, sostenuta dagli esponenti della Gallura e anche dal capogruppo dei Ds, Siro Marrocu, non era stata accolta dall’assessore del Bilancio, Francesco Pigliaru, secondo il quale occorre prima capire che risultati hanno prodotto le attività. La norma prevede altri stanziamenti: 150 mila euro per l'acquisto di beni culturali anche non sottoposti a vincoli di tutela; 300 mila per i controlli sulla gestione delle aree archeologiche e dei musei; 200 mila al Comune della Maddalena per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi; 80mila all’Istituto Etnografico per promuovere, insieme alle Università di Cagliari e Sassari, la conoscenza delle opere di Grazia Deledda in occasione del 70/o anniversario della morte e dell’8 0 /o del conferimento del Premio Nobel per la letteratura. Vengono modificati anche i criteri per la concessione di contributi, con anticipazioni sino al 60% e non cumulabili con altri sostegni regionali, alle società sportive dilettantistiche in discipline di squadra per le trasferte nella penisola in caso di iscrizione a campionati di massima serie o partecipazione a coppe nazionali e internazionali. E c'è stata tensione in aula, fuori e dentro la maggioranza, sull'emendamento presentato dal capogruppo Fas Peppino Balia e da altri sei firmatari (mma il Prc poi si è dissociato), che chiede la proroga della legge salvacoste. L'assessore Sanna, come prima di lui aveva fatto il capogruppo Ds Siro Marrocu, ha invitato i firmatari al ritiro dell’emendamento, invito ripreso poi anche dal presidente della terza commissione Eliseo Secci. L’invito all’unità di Marrocu è stato polemicamente definito come «invito alla disciplina» dal consigliere del gruppo Fas Paolo Maninchedda, uno dei firmatari dell’emendamento Balia: «Prima della disciplina caro onorevole Marrocu, viene la coscienza ». L'aula ha anche dato il via libera anche al Campus universitario a Cagliari.
 
14 - Giornale di Sardegna
Pagina 41 – Agenda
Master in tutorship
Iscrizioni entro il 15 maggio
Cagliari. La Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Cagliari ha attivato, per l’Anno Accademico  2005/2006, due Master di primo livello in “Operatori esperti in tutor e tutorship. Lo sviluppo delle risorse umane nella  comunità locale”. Il Master ha lo scopo di formare Operatori esperti in tutor e tutorship potenziando le competenze  tecnico-professionali finalizzate alla gestione e allo sviluppo delle risorse umane nella comunità locale. Per informazioni, Francesca Mandis - cell. 3496435507.
 

Questionario e social

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