UniCa UniCa News Rassegna stampa Venerdì 10 febbraio 2006

Venerdì 10 febbraio 2006

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 febbraio 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 13 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, Il Giornale di Sardegna

 

1 - L’Unione Sarda
Pagina 23 - Cronaca di Cagliari
Rettore, via libera per il Mistretta VI
Modifica dello Statuto: sì unanime del Senato accademico
Nuova vittoria di Mistretta. Il Senato accademico ha votato la modifica dello Statuto che gli consentirà di ricandidarsi alla carica di rettore.
Nella corsa alla carica più alta dell'Università si candida anche Giuseppe Santa Cruz
Pasquale Mistretta vince ancora. Un successo, questa volta, facile facile: il Senato accademico allargato ha approvato all'unanimità (38 i votanti) un ordine del giorno che modifica lo Statuto dell'ateneo, estendendo l'eleggibilità, a qualsiasi carica istituzionale, anche ai professori fuori ruolo. In soldoni il rettore ha ottenuto il via libera per la sua sesta ricandidatura. «Si trattata di un vizio di forma che poteva creare problemi a qualsiasi carica», ha spiegato Vinicio Demontis, docente in Ingegneria che presiede il Senato Accademico. «L'attuale formulazione delle norme relative all'elettorato passivo - ha sottolineato dopo il voto unanime - potrebbe far sorgere dei dubbi interpretativi. Per questo il Senato, prendendo atto che la normativa statale parifica i professori fuori ruolo a quelli di ruolo, per le cariche elettive, ha approvato il documento che stabilisce, per evitare future controversie «di modificare tutti gli articoli dello Statuto riguardanti l'elettorato passivo, specificando che la carica può essere attribuita anche ai professori fuori ruolo». Che potranno dunque essere senza problemi presidi, presidenti di corsi di laurea, decani. Ma soprattutto potranno correre per la carica più alta, quella di rettore, modificando anche l'articolo 12. Mistretta esce vittorioso dall'empasse burocratica che si era creata (oramai vicino ai 74 anni, il rettore non rientrava più tra i docenti di ruolo, dunque non ricandidabile), bissando quella del luglio scorso, con la modifica delle cariche consecutive (passate da tre a quattro). Un successo senza intoppi, a differenza della scorsa estate, che aveva creato una spaccatura. Ora si attende l'ufficializzazione della candidatura di Mistretta. E proprio ieri il rettore può registrare il suo primo rivale nella corsa alla più alta carica universitaria: Giuseppe Santa Cruz. Il professore ordinario di Anatomia si candida per la seconda volta, dopo l'esperienza di tre anni fa. «Spero in questo modo di stimolare altre candidature - ha spiegato Santa Cruz - che possano dimostrare la diffusa opposizione alle monarchie assolute. Sarebbe grandioso che Mistretta, che ha ben operato finora, spontaneamente si ritirasse, perché ne esistono i presupposti, e avendo molti sostenitori lascerebbe di sé un ricordo democratico e anche qualche rimpianto». A quando i prossimi avversari del Mistretta VI.
(m. v.)
 
2 - L’Unione Sarda
Pagina 20 - Cronaca di Cagliari
Vi insegniamo a viaggiare nello spazio
Corso da seimila euro nel centro tecnologico Polaris di Pula e al Forte Village
Da Cape Canaveral un week end in assenza di gravità
Già da fine marzo, nel centro tecnologico "Polaris" di Pula, verranno selezionati e addestrati i futuri viaggiatori dello spazio.
Un entusiasmante volo in assenza di gravità, con tanto di lezioni teoriche e pratiche, per provare sulla propria pelle cosa vuol dire viaggiare nello spazio: il tutto a poco più di cinque mila euro. Sembra fantascienza ma in realtà è la nuova iniziativa, che coinvolgerà studenti e scienziati sardi, presentata ieri mattina nella facoltà d'Ingegneria dall'associazione culturale Cosmo-Spaceland. il progetto. Ed è proprio Cagliari la città che ospiterà la sede legale di Spaceland, la società piemontese che si occupa di turismo e ricerca scientifica a gravità zero. L'annuncio è stato fatto da Carlo Viberti, presidente dell'associazione culturale Spaceland, durante la presentazione della prima missione scientifica congiunta tra Nasa, Frsi (Florida Space Research Institute) e Spaceland, che si svolgerà a fine febbraio in Florida e che vedrà la partecipazione di studenti e scienziati sardi. Intanto ieri pomeriggio, durante un incontro istituzionale, si è praticamente deciso l'avvio della prima fase dell'operazione che coinvolge alcuni docenti cagliaritani, tra cui Giacomo Cao, del dipartimento d'ingegneria chimica e dei materiali dell'università, il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, Polaris (che ospiterebbe la sede della Spaceland), e alcune strutture alberghiere della costa sud occidentale dell'Isola. si parte a marzo. Se tutto andrà per il verso giusto, già a fine marzo ventisette persone, tra scienziati, studenti universitari o semplici turisti interessati al viaggio aereo in assenza di gravità, si addestreranno per una settimana in una struttura a pochi chilometri da Cagliari. Negli ultimi due giorni di corso, invece, si recheranno in Florida, a Cape Canaveral, la base da cui partono le missioni dello Space Shuttle, per volare in assenza di gravità con un Boeing 727 che effettua, per due ore e mezzo, 40 parabole che simulano lo "zero-G" per 20 secondi a 11 mila metri. Il costo complessivo per il singolo passeggero è stato calcolato in circa 6 mila euro. Gli esperimenti finora effettuati in assenza di gravità riguardano la telemedicina, la coltura di cellule staminali, l'uso di nuovi pc senza mouse e di tessuti intelligenti in grado di inviare, in tempo reale, dati sulle funzioni cardiache. l'iniziativa. Il progetto, che beneficia dell'appoggio del ministero dell'Istruzione per la diffusione a livello nazionale della cultura scientifica, è stato presentato dal presidente dell'associazione Carlo Viberti e dal responsabile scientifico Giacomo Cao, docente dell'Ateneo cagliaritano. «Queste missioni seguono a quella intrapresa nell'aprile del 2005 quando imbarcammo, nella prima spedizione non governativa della storia, 27 persone comuni, tra cui un uomo di 86 anni, e la prima donna con disabilità fisiche al mondo a volare in assenza di gravità», ha spiegato Viberti. Oggi però il valore dell'impresa scientifica può tradursi anche in un indotto socio-economico per l'Isola, trasformandola nella prima regione al mondo in grado di organizzare turismo scientifico aerospaziale. «La Sardegna offre molte possibilità da questo punto di vista - ha sottolineato il primo scienziato non-governativo della storia a volare lo scorso novembre dal centro di Cape Canaveral - con l'addestramento a terra dei cosmonauti nel parco Polaris di Pula e le simulazioni di volo in acqua nelle strutture subacquee del Forte Village». Intanto, il presidente di Cosmo Spaceland ha confermato anche la disponibilità ad aprire una sede dell'associazione nel Parco scientifico e tecnologico di Pula, in particolare per studiare progetti biomedici aerospaziali nei settori della telemedicina, bioingegneria, osteoporosi e per la rigenerazione di organi vitali con la riproduzione di cellule staminali.
 
Pagina 20 - Cronaca di Cagliari
Il progetto. Esperimenti nel campo medicinale
Alcuni campi in cui gli esperimenti in assenza di gravità possono rivelarsi molto utili sono la medicina, la scienza dei materiali, le tecnologie tessili: si va dall'analisi del comportamento del cuore, delle ossa, delle cellule staminali non embrionali, alle ricerche su leghe metalliche e composite, fino ai test su abiti per persone con ridotta mobilità e per operatori di ambienti estremi. «Ma anche la giacca del manager, con sistemi a controllo vocale, come un ufficio portatile», spiega Carlo Viberti? «ma anche la camicia intelligente per la telediagnostica» Uno degli esperimenti da portare in un volo tutto sardo sarebbe quello che fece parte nel 2002 dei voli a gravità zero del progetto europeo Cosmic (coordinato dal professor Giaime Cao, che coinvolgeva tra gli altri l'Università di Cagliari e il CRS4), per studiare i fenomeni chimico-fisici che sono alla base del processo di sintesi per combustione di materiali innovativi, senza l'effetto mascherante della forza di gravità. «Rifarei volentieri un volo a gravità zero - spiega Roberta Licheri, che accompagna i tecnici in volo - sia per l'attività di ricerca che come esperienza umana».
(an. ma)
 
3 - L’Unione Sarda
Pagina 14 - Lavoro e Opportunità
Si trova su Internet l'opportunità di lavoro
Cagliari, con il consorzio interuniversitario
Favorire l'incontro fra domanda e offerta di lavoro qualificato e agevolare l'accesso dei giovani al mercato del lavoro italiano e internazionale. Sono questi gli obiettivi principali di AlmaLaurea, il consorzio interuniversitario (a cui ha aderito anche l'Ateneo di Cagliari) che, ponendosi come punto di incontro fra laureati, università e aziende, rende disponibili on line i curricula dei laureati attraverso i quali le aziende possono scegliere il personale da inserire nel loro organico. Il servizio. Il consorzio, nato nel 1994, conta un crescente numero di atenei italiani associati, tanto che alla data del 31 dicembre 2005 erano 44 quelli consorziati e 630.000 i curricula disponibili, e raccoglie un'ampia documentazione dei laureati e diplomati in tali atenei. La banca dati AlmaLaurea è frutto della combinazione di informazioni di origine diversa e acquisite in tempi diversi. Da un lato ci sono quelle ufficiali provenienti dalla sede di studio del laureato e che riguardano facoltà, corso di laurea, voto di laurea, durata del corso di studi, titolo e relatore della tesi e quanto previsto dalla riforma universitaria avviata nell'anno accademico 2001-02. Dall'altro, invece, quelle fornite direttamente dal laureando alla vigilia della conclusione degli studi che comprendono autocertificazioni rispetto al servizio di leva, ai periodi di studio all'estero, alle esperienze lavorative durante gli studi e autovalutazioni rispetto alle conoscenze di lingue estere e ai linguaggi informatici, alla disponibilità a trasferirsi per motivi di lavoro. Infine, ci sono quelle fornite direttamente dal laureato che riguardano autocertificazioni e di autovalutazioni provenienti dall'aggiornamento del proprio curriculum, anche con l'inserimento delle esperienze lavorative post laurea, operato direttamente on line dal laureato attraverso la compilazione di un questionario appositamente predisposto. Vantaggi. I destinatari del servizio sono le Università, gli studenti e i laureati, e le aziende. Queste tre categorie, iscrivendosi ad AlmaLaurea, possono trarre numerosi vantaggi. In primo luogo, garantisce agli studenti la pubblicazione del curriculum vitae con possibilità di costante aggiornamento e la consultazione delle offerte di lavoro e la possibilità di rispondere con l'invio on line del curriculum. Alle aziende, infine, permette la pubblicazione di annunci di lavoro e la possibilità di consultare il profilo dei laureati iscritti. Informazioni. Per sapere come iscriversi e per conoscere tutti gli atenei e le aziende consorziate è possibile visitare il sito http://www.almalaurea.it/.
Eugenia Rinaldi
 
4 - L’Unione Sarda
Pagina 42 - Provincia di Sassari
Turismo in Riviera: italiani in affitto stranieri a 5 stelle
L'industria delle vacanze
La stagione ai raggi X con 7500 interviste in diversi periodi dell'anno
Un'indagine con pochi precedenti quella svolta dall'Osservatorio sul turismo di Alghero presentata ieri nella sala convegni del Chiostro di San Francesco. In collaborazione con l'Università, ha monitorato l'andamento della stagione turistica 2005 raccogliendo una mole impressionante di dati, informazioni e giudizi. In aggiunta ai tradizionali canali da cui è possibile attingere notizie sull'andamento dei flussi turistici, l'Osservatorio ha fatto ricorso a oltre 7.500 interviste raccolte in diversi periodi dell'anno. Fino ad avere un quadro esatto di quante persone hanno soggiornato ad Alghero da marzo a settembre nelle strutture ricettive: un milione e 850 mila, di cui un milione e 200 mila italiane, concentrate soprattutto nel periodo estivo. Accanto a questo dato due curiosità: i turisti provenienti dall'estero soggiornano in larga parte nelle strutture ricettive ufficiali (alberghi, residence, campeggi ecc.) mentre gli italiani, che preferiscono Alghero a luglio e agosto, scelgono soprattutto le seconde case. Fra gli stranieri, il primato delle presenze spetta agli inglesi con oltre 150 mila presenze, seguiti dai tedeschi. Questi ultimi, che hanno raggiunto quota 100 mila, hanno fatto registrare presenze ben distribuite nei sei mesi oggetto dell'indagine, da marzo a settembre. Il dato di maggior impatto è però relativo al fenomeno delle seconde case. Per rilevarlo, i responsabili dell'indagine hanno utilizzato anche dati forniti dall'Enel per le utenze, quelli attinti dalla Slia che gestisce il servizio di nettezza urbana e da una catena di supermercati relativamente ai consumi di pane. È stato così possibile accertare che la popolazione di Alghero, censita in 40 mila abitanti, raggiunge quota 90 mila nel periodo di maggior affollamento, cioè agosto. E poiché nelle strutture ricettive ufficiali ci sono poco meno di 12 mila posti il conto è presto fatto: Alghero ha 9.500 seconde case con ben 45 mila posti letto. Un esercito senza volto: «È un mercato sommerso che garantisce benefici all'economia locale - riconosce il sindaco Marco Tedde - ma che ha raggiunto dimensioni tali da richiedere una politica che sia in grado di regolamentarlo e governarlo». Per l'assessore al Turismo Antonio Costantino l'indagine ha messo in luce anche «il gradimento che Alghero continua ad ottenere fra i turisti italiani e stranieri principalmente per la qualità dell'ambiente e per la sua bellezza. Certo, ci sono anche cose che non vanno bene e che dobbiamo cambiare. In questo senso l'impegno dell'amministrazione sarà totale in vista della prossima stagione turistica».
 
5 - L’Unione Sarda
Pagina 42 - Provincia di Sassari
Il nuovo corso del conservatorio si apre sulle note di Schumann
Sassari, sabato inaugurazione dell'anno accademico
Non ci sarà il rullo di tamburi, né lo squillo di trombe, ma un più romantico Quintetto cameristico di Robert Schumann a salutare domani mattina alle 12 sul palco della sala Sassu di piazzale Cappuccini a Sassari la cerimonia di inaugurazione del nuovo corso del Conservatorio di musica "Luigi Canepa" che, dopo 45 anni di attività, diventa Istituto di Alta Formazione, al pari delle Università e delle Accademie, conquistando così il pieno regime di autonomia statutaria, didattica, scientifica e amministrativa. A salutare il prestigioso riconoscimento saranno il direttore dell'istituto Antonio Ligios, il presidente Antonio Oggiano, il consiglio accademico, il consiglio di amministrazione, la consulta degli studenti e, notizia delle ultime ore, anche il ministro dell'interno Giuseppe Pisanu. L'evento giunge dopo quasi mezzo secolo dall'estinzione del vecchio Liceo musicale, sancito il 22 ottobre del 1968 con la firma del decreto che dispose il passaggio del Liceo allo Stato e la sua trasformazione in Conservatorio statale di Musica "Luigi Canepa". Un istituto che vanta oggi una popolazione studentesca di circa 600 alunni, divisi tra i corsi del vecchio ordinamento e i nuovi corsi accademici di I e II livello, corrispondenti alle lauree universitarie triennali e a quelle biennali specialistiche, attivate da alcuni anni in via sperimentale. Un centinaio sono invece i professori, 80 in pianta organica e venti a contratto. E accanto alle attività formative, intensa e prolifica è anche l'attività di produzione artistica e di ricerca, coronata da consensi sulle scene nazionali e internazionali. La cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico si aprirà con i saluti del presidente Antonio Oggiano, cui seguirà la relazione del direttore Antonio Ligios, che farà il punto sullo stato attuale dell'istituzione e sulle sue prospettive di sviluppo futuro, mentre a seguire è previsto l'intervento del ministro dell'interno Giuseppe Pisanu. Infine, spazio alla musica con l'esibizione di un quintetto formato da studenti dei corsi accademici di II livello.
(c. p.)
 
6 - L’Unione Sarda
Pagina 20 - Cronaca di Cagliari
Dall'ateneo al Comune, la sfida di Sabina Contu
La ragazza dei manifesti
Dalle liste universitarie al consiglio comunale il passo può essere breve. Sabina Contu ci prova. Inondando la città di manifesti sei per tre con la sua faccia sorridente e un avvertimento. «Non ti sbagliare» sopra la scritta: «La novità per Cagliari». Trent'anni, tre anni fa coordinava la lista Insieme per l'università e con un gruppo di colleghi puntò, con successo, al consiglio di amministrazione dell'ateneo e al senato accademico. Origini ogliastrine (Ierzu), grintosa, impegnata da sempre, punta a un posto in consiglio comunale con la Margherita (è nel coordinamento giovani) «per rinnovare la classe dirigente. Oggi», dice, «l'età media del consiglio comunale è troppo alta». Nel 2004, Sabina Contu si candidò al parlamento europeo, sempre nei Dl, incassando 3200 preferenze. «É da quel patrimonio che voglio ripartire, per non disperderlo». Impegnata, appunto. E candidata un po' ovunque. Al consiglio di amministrazione dell'Ersu, ad esempio. Andò bene anche lì. Qualche mese fa ha creato i «Comitati di quartiere», gruppi di studio e di azione non esattamente originali (esistono già) che lavorano a progetti partendo dalle esigenze dei rioni. «In questa città c'è da lavorare molto sulle periferie, su Pirri, che», sostiene, «è stata abbandonata, su tutto, anzi. È una città senza anima e senza prospettive. Io faccio politica da sempre, ho sempre fatto battaglie, ho idee e», ride, «sono anche simpatica». Si candida anche «per contribuire a fare della Margherita il primo partito della città». Una prospettiva cui lavorano anche i moderati dell'altro schieramento, Udc e Riformatori sardi, che testano accordi per il parlamento e puntano in seconda battuta sulla città. Anche loro, che hanno l'assessore più giovane della giunta (Giorgio Angius, 28 anni), puntando sui giovani. «Noi siamo l'alternativa alla politica. Sbagliata».
 

 

7 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Maggioranza bulgara per Mistretta 
Ultimo passo per poter riconfermare il “Magnifico” fuori ruolo 
Il senato accademico approva all’unanimità la modifica dello statuto che permette la rielezione del rettore 
A maggio il voto per il rinnovo dell’incarico 
CAGLIARI. La modifica dello statuto per permettere al docente fuori ruolo di diventare rettore, ma anche di governare dipartimenti e istituti, è stata ieri sera votata all’unanimità dai quaranta componenti del senato accademico. Come detto nei giorni scorsi, la modifica è stata fatta soprattutto per permettere all’attuale capo dell’ateneo, Pasquale Mistretta, di ricandidarsi senza nessun rischio. Secondo alcuni, però, la votazione sarebbe stata superflua anche perchè una sentenza del Tar del Lazio del novembre dello scorso anno stabilisce che i “fuori ruolo” sono decenti come gli altri e che, quindi, possono ricoprire tutte le cariche d’ateneo.
La sentenza del Tar o, meglio, la scoperta che esiste questo pronunciamento ha tolto dall’imbarazzo una serie di presidi che nella votazione precedente non avevano dato parere favorevole all’aumento dei mandati per il responsabile dell’ateneo. Va chiarito, infatti, che la seduta di ieri era stata indetta soprattutto per ovviare a una dimenticanza della seduta del senato accademico allargato del luglio scorso (dove era stato deciso che il rettore poteva stare in carica sino a un massimo di quattro mandati, in precedenza erano tre). Così il Tar facendo giurisprudenza, ha tolto tutti dall’essere o non essere della scelta. Nella precedente votazione c’erano stati quattro presidi contrari all’aumento dei mandati. L’imbarazzo di ieri nasceva dal fatto che un «no» non avrebbe smosso la rete di alleanze e l’assenso complessivo alla rielezione dell’attuale rettore. Nello stesso tempo, però, avrebbe attivato situazioni considerate non piacevoli. Nel mondo universitario, si sà, si fa ricerca e didattica. Ma per essere attivi bisogna avere le strutture e i locali necessari. Nello stesso tempo non esistono dei parametri condivisi da tutti che permettano di dire che un docente è più qualificato di altri ed è, quindi, bene che venga ulteriormente valorizzato. Da qui la necessità di tessere alleanze e quella col rettore è considerata determinante. Nello stesso tempo Mistretta, pur accusato, soprattutto nel passato, di essere un centralizzatore, ha recentemente assegnato otto deleghe, con firma, su importanti problemi dell’ateneo. Decisione, questa, considerata la sua opera d’arte. In questo modo ha cucito un’alleanza che raccoglie non solo Ingegneria (la sua facoltà, il rettore è docente di urbanistica) ma anche gran parte di Medicina (altro pilastro dell’ateneo), più ampi settori delle altre facoltà.
Ora re Pasquale potrà tranquillamente prepararsi al sesto mandato. Il rettore aveva infatti già guidato due governi d’ateneo quando venne approvato il nuovo statuto che, tra le altre cose, fissava a tre i regni possibili. A luglio scorso, come accennato, il tetto venne spostato a quattro, ma Mistretta ne aveva già retti due “fuori quota”, ovvero che non vengono conteggiato.
Nel luglio scorso il re rettore aveva ottenuto il «sì» di sei presidi di Facoltà, con relativi entourage. In particolare si erano schierati con lui i baroni (universitari) di Scienze (Roberto Crnjar), Lingue (Ines Loi Corvetto), Lettere e filosofia (Gino Paulis) Scienze della formazione (Alberto Granese), Medicina e chirurgia (Gavino Faa) e Ingegneria (Francesco Ginesu). Mentre altri quattro ne avevano contestano l’autorità: Roberto Malavasi (Economia), Franco Sitzia (Giurisprudenza), Gaetano di Chiara (Farmacia) e Raffaele Paci (Scienze Politiche) pur con motivazioni diverse. Ma ora le vecchie alleanze sono state rinsaldate grazie alle deleghe. Poi re Pasquale è maesto nell’arte di mediare e le vecchie asperità sono in parte recuperate. E oggi pochi dicono di non essere d’accordo per il suo sesto mandato.
Roberto Paracchini 
 
Pagina 1 - Cagliari
«No alla monarchia» 
Lo sfidante 
CAGLIARI. Il rettore Pasquale Mistretta si ripresenterà, ma avrà almeno uno sfidante. Il docente di medicina legale Giuseppe Santa Cruz si candiderà «anche allo scopo, come nelle precedenti elezioni, si stimolare altre candidature che dimostrino la diffusa opposizione alle monarchie assolute». Nello stesso tempo, Santa Cruz precisa che «il professor Mistretta ha bene operato e sarebbe grandioso e Magnifico se spontaneamente si ritirasse perchè ne esistono i presupposti e avendo molti sostenitori, lascerebbe di sè un ricordo democratico e anche qualche rimpianto».
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Prima Pagina
Aspiranti astronauti a Cagliari 
CAGLIARI. Un centro per voli turistici e scientifici in assenza di gravità nel parco Polaris. Lo scenario spaziale, certamente inconsueto per la Sardegna, nasce dalla possibilità di passeggiare come sulla Luna o su Marte, senza fare però un volo sub-orbitale oltre i novanta chilometri di quota né planare su altri pianeti. I dettagli del progetto sono stati illustrati ieri mattina a Cagliari.

Pagina 36 - Cultura e Spettacoli
Il turismo spaziale parte da Cagliari 
Un centro per aspiranti astronauti potrebbe sorgere nel parco Polaris 
Un centro per voli turistici e scientifici in assenza di gravità, unico in Europa, da realizzare presso Pula, nel parco scientifico e tecnologico regionale di Polaris. Tutto è iniziato da un colloquio tra due persone: un astronauta e uno scienziato sardo. Ma andiamo per gradi.
Lo scenario nasce dalla possibilità di viaggiare in assenza di gravità, oppure di provare la sensazione di passeggiare sulla Luna o su Marte (corpi celesti con gravità più bassa della nostra). Ma senza fare un volo sub-orbitale oltre i novanta chilometri di quota, nè planare su altri pianeti. L’idea è come l’uovo di Colombo. Ma per ricreare quelle condizioni di gravità ci vogliono una serie di competenze. Occorre un astronauta intraprendente come Carlo Viberti (responsabile tecnico dell’Ufficio attività astronauti dell’Agenzia spaziale europea) e uno scienziato che ama le sfide come Giacomo Cao (professore di principi di ingegneria chimica a Cagliari) e un incontro “galeotto” che ha fatto scoccare la scintilla durante un simposio su temi aerospaziali. Il tutto benedetto da un imprenditore interessato all’idea come Marco Boglione (presidente della BasicNet spa, che detiene i marchi Kappa, Robe di Kappa e Jesus Jeans).
A monte, il 10 aprile dello scorso anno, quando non c’era ancora l’ipotesi di planare in Sardegna, c’è stata la prima spedizione scientifica non governativa in assenza di gravità, seguita a una settimana di addestramento in Florida al Nasa Kennedy Space Center, per poi partire da Cape Canaveral. E così ventisette persone sono decollate con un Boeing 727 interamente svuotato e adattato per questo tipo di volo. Tra loro c’era anche un signore di 86 anni e una ragazza disabile. Il tutto venne realizzato dall’associazione Cosmo Spaceland, presieduta da Viberti, di cui ora Cao presiede il comitato scientifico.
Ma questo tipo di volo, è stato spiegato ieri da Viberti durante la presentazione del programma, «è sia turistico che scientifico. L’idea è quella di coniugare ricerca e innovazione come motore di un turismo culturale». I filmati fatti dentro il Boeing 727 della Nasa con cui vengono fatti i voli, mostrano persone che fluttuano nell’aria come bolle di sapone. E questa è l’idea-uovo di Colombo, realizzabile grazie alle leggi della gravità e alla capacità di sfruttarla adeguatamente.
Una volta salito a una quota di otto-novemila metri, l’aereo punta con la prua verso l’alto e a circa undicimila compie una parabola che, a seconda dell’ampiezza dell’arco, produce l’assenza di gravità totale o parziale: di 20 secondi la prima, 30 per quella parziale lunare e 40 per la marziana. «Operazione - spiega Viberti - che può essere ripetuta sino a quaranta volte durante lo stesso volo». L’interesse scientifico nasce dal fatto che in assenza di gravità si possono studiare situazioni molto particolari. «L’esperienza degli astronauti - sottolinea Viberti - ha mostrato un accentuarsi di fenomeni di osteoporosi (di decalcificazione ossea - ndr) con percentuali molto significative. Il ricreare questo tipo di condizioni è molto importante per capire i meccanismi di questa patologia. Non solo: possono essere eseguiti importanti studi sulle cellule staminali non embrionali in quanto, in assenza di gravità, queste si comportano come se fossero all’interno del corpo». Poi vi sono tante altre possibilità di ricerca legate ai nuovi materiali come quelle, precisa Cao, «relative ai processi di sintesi di materiali innovativi per la combustione». Oppure «si possono testare particolari face mouse che permettono di gestire i computer solo col viso - informa Viberti - che stiano sperimentando in collaborazione con un’associazione di disabili. Poi vi sono i tessuti intelligenti, realizzati con mini sensori, in grado di monitorare in tempo reale la salute delle persone, importanti anche per studi di biomedicina, da cui l’interesse dei produttori di tessuti». Ma perchè la Sardegna è diventata l’oggetto del desiderio di questa iniziativa? «Perchè - spiega Viberti - qui possiamo avere sia l’assistenza di laboratori scientifici importanti (presenti a Polaris), che di equipe che operano nel settore, come quella del professor Cao; e in più i luoghi fisici in cui fare la preparazione. Mi riferisco a strutture presenti a Forte Village, ma anche in altre parti: per simulare situazioni di mancanza di gravità (seppure bidimensionale) è importante poter disporre di acque molto saline, normalmente utilizzate in talassoterapia». A regime, continua il promotore dell’iniziativa, saremo in grado di far viaggiare in assenza di gravità, con preparazione in Sardegna di una settimana e volo da Cape Canaveral, diverse migliaia di persone all’anno». E il costo? «Seimila euro. Ma non va dimenticato il contributo alla ricerca».
Roberto Paracchini 
 
9 - La Nuova Sardegna
Pagina 14 - Olbia
«Università, siamo costretti a chiudere» 
L’annuncio del sindaco dopo i pesanti tagli della finanziaria regionale 
TEMPIO. Università al capolinea: il grande sogno che teneva anche Tempio ai vertici della cultura isolana è praticamente finito. «Senza soldi - riassume il sindaco Antonello Pintus - non si canta messa. La Regione, dove evidentemente la Gallura conta sempre meno, ha deciso che la sede gemmata di Tempio sia chiusa. Lo ha fatto riducendo drasticamente i finanziamenti: appena 86 mila euro, contro i 375 mila necessari che ci sono stati riconosciuti lo scorso anno».
L’allarme lanciato qualche mese fa dal consigliere regionale tempiese Andrea Biancareddu, ha trovato conferma, nero su bianco, nella finanziaria regionale che il consiglio si appresta ad approvare. «Sono riuscito - continua il sindaco - a parlare del problema con Soru. Gli ho spiegato che il nostro Comune non è in grado di coprire le spese per garantire lo svolgimento dei due corsi universitari. Mi ha risposto che la Regione non ha soldi». Dato questo che Pintus contesta. «Io - dice - sono convinto che Soru voglia punire Tempio e Olbia in quanto amministrati dal centrodestra. E fa male. Come spiegare infatti che tutte le altre sedi gemmate, anche quelle venute dopo la nostra, ricevono finanziamenti consistenti? Un dato: Nuoro prende 3 milioni di euro, Oristano 2,2, Alghero 450 mila, Carbonia-Iglesias (provincia di nuova costituzione) 400 mila. Olbia e Tempio rispettivamente 129 mila e 86 mila euro con ben 500 studenti regolarmente iscritti: la Provincia che prende meno soldi. E’ evidente - commenta - che la Gallura non rientra nelle grazie del nostro governatore, ma ciò che è peggio non ha più neppure persone in grado di difenderla».
Lo stesso rettore Alessandro Maida ha lasciato intendere che «senza adeguati finanziamenti non si potrà andare aventi». Discorso chiuso quindi? «Abbiamo contattato alcuni consiglieri e lo stesso Biancareddu - dice Pintus - affinché presentino un emendamento alla Finanziaria per riportare alle sedi gemmate di Tempio il finanziamento dello scorso anno. Non abbiamo altre alternative». Del resto, fanno sapere gli amministratori, i finanziamenti della Regione servono per pagare gli stipendi degli insegnanti, mentre la struttura è messa a disposizione dal Comune che si accolla tutta una serie di altre spese, comprese quelle della segreteria. I due corsi a rischio chiusura sono quello di Tecniche Erboristiche e Tossicologia degli agenti inquinanti che fanno capo alla facoltà di Farmacia. «Siamo subissati - conclude il sindaco - dalle telefonate allarmate degli iscritti, vogliono avere rassicurazioni; purtroppo, al momento, non siamo in grado di darle».
(g.ge.)
 
10 - La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Cagliari
Tesi di laurea sul Geoparco alla Trieste 
Iniziativa della Pozzo Sella 
IGLESIAS. La caserma “Trieste” spalanca i portoni alla cultura per presentare oggi alle 16, due tesi di laurea su temi riguardanti il Parco Geomineraio. L’iniziativa è dell’associazione Pozzo Sella, con la collaborazione della Scuola Allievi Carabinieri di Roma III battaglione di Iglesias e il Comune, coordinata dal giornalista Giacomo Mameli, presenterà le tesi di laurea, la prima dal titolo “Studi cinematografici e televisivi nell’area dell’ex miniera di Monteponi presso Iglesias”, elaborata dall’architetto Alessandra Pes, che ha concluso il corso all’Università di Torino, e l’altra dell’ingegnere Andrea Granella “Applicazione dei metodi numerici allo studio dei meccanismi di rottura delle rocce ed alle emissioni acustiche associate”, laureatosi a Cagliari. Le due tesi saranno presentate nell’auditorium della Caserma Trieste alla presenza del vescovo Tarcisio Pillolla, del generale dell’Arma Gilberto Murgia, del comandante della scuola allievi di Iglesias Ten. Col. Vincenzo Bono, del presidente della giunta provinciale Pierfranco Gaviano, del sindaco di Iglesias Pier Luigi Carta, e di Luciano Ottelli direttore del Parco Geominerario. Saranno presenti anche i relatori delle due tesi Giacomo Donato dell’Università di Torino e Pierpaolo Manca dell’ateneo di Cagliari. Previsti gli interventi di Renzo Pasci e Giampiero Pinna, responsabile e direttore dell’associazione Pozzo Sella, di Claudia Lombardo, vicepresidente del consiglio regionale.
(ea)
 
11 - La Nuova Sardegna
Pagina 34 - Nazionale
Davoli (Prc): togliere i fondi all’Ailun e darli al Consorzio 
NUORO. La Regione vuole dare 100 mila euro in più all’università privata (Ailun) e neppure un euro a quella pubblica.
A denunciarlo è il consigliere regionale di Rifondazione comunista, Ciriaco Davoli (nella foto), che rovescia la proposta e chiede con un emendamento che i 100 mila euro vadano al consorzio pubblico.
 «Davvero non si comprendono le ragioni - scrive Davoli in una nota - dell’incremento di 100 mila euro per l’annualità 2006 previsto in Finanziaria a favore dell’Ailun. Non si comprendono soprattutto se si pensa che per il consorzio universitario della Sardegna centrale (università pubblica) le risorse sono rimaste ferme a quelle dell’anno precedente e comunque in diminuzione rispetto al 2004».
E questo nonostante l’evidente consapevolezza acquisita dalla società barbaricina in tutte le sue articolazioni, istituzionali, culturali ed economiche, della «fondamentale importanza del polo universitario nuorese», indispensabile strumento per favorire un percorso partecipato verso un possibile sviluppo economico innovativo e democratico.
«Evidentemente la priorità sembra un’altra» conclude il consigliere Davoli. Che prosegue con questa proposta: «L’emendamento da noi proposto prevede il trasferimento dei 100 mila euro dall’Ailun al Consorzio universitario pubblico. Al di là dell’entità delle risorse in discussione si vuole mettere in rilievo l’aspetto politico di tale scelta, che noi riteniamo sbagliata».
Il consigliere regionale di Rifondazione comunista chiude la nota sperando in una presa di coscienza del problema in aula da parte delle forze presenti, in modo da sostenere l’ateneo pubblico.



 

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13 - Il Giornale di Sardegna
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