UniCa UniCa News Rassegna stampa Venerdì 27 settembre 2019

Venerdì 27 settembre 2019

27 settembre 2019

L'Unione Sarda

Rassegna quotidiani locali
a cura dell’Ufficio stampa e redazione web



L’UNIONE SARDA
 

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 27 settembre 2019 / Prima Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
PIAZZA GARIBALDI. La notte dei ricercatori universitari
NEGLI STAND GLI SCIENZIATI DELL'ATENEO

Oggi dalle 16 a mezzanotte piazza Garibaldi ospita la Notte dei ricercatori-Sharper. Ai lavori prendono parte gli studiosi dei dipartimenti di Scienze chimiche e geologiche, Matematica e informatica, Fisica, Scienze della vita e dell'ambiente, Scienze mediche e sanità pubblica, Scienze biomediche, Ingegneria elettrica ed elettronica, Ingegneria civile, ambientale e architettura, Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali, Scienze chirurgiche, Pedagogia, psicologia e filosofia, Lettere, lingue e beni culturali e Scienze politiche e sociali.
L'evento fa capo al progetto europeo Sharper "European researcher' night". L'ateneo presenta le proprie attività a studenti, cittadini, istituzioni e imprese. Un viaggio teso a valorizzare il mondo della ricerca, incuriosire le nuove generazioni e contribuire ad avvicinare i cittadini alle ricerche scientifiche.
Diecimila persone presenti nell'edizione del 2018. La moderazione è affidata a giornalisti professionisti. Tra i tanti temi, miniere, gioco d'azzardo, salute, automazione, nanoparticelle, scuola, benessere, Europa e Africa, Leonardo da Vinci, fossili, cloni, economia, macchine pensanti, sbarco sulla luna, fisica nucleare, Cagliari spagnola, chimica, menhir, microscopi molecolari, acqua, cibo, ambiente, alieni, cancro, sicurezza e scena del crimine.

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 27 settembre 2019 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Solinas sull'unione tra Cao, Businco e Casula
«TRE OSPEDALI UNITI: VANTAGGI PER PAZIENTI, MEDICI E RICERCA»
Al Policlinico mancano i posti letto del Blocco R
congelato da un lungo contenzioso giudiziario

Punto primo: l'accorpamento di Microcitemico e Oncologico all'Azienda ospedaliero universitaria è «necessario» per evitare che la facoltà di Medicina perda l'accreditamento, visto che oggi secondo i parametri ministeriali non ha abbastanza posti letto in rapporto alle matricole. Punto secondo: oltreché necessario è «logico, giusto». Di più: «È quanto di più armonico ci possa essere perché coniuga la vocazione alla ricerca dei medici dei due ospedali a quella dell'università», ha spiegato ieri Christian Solinas per difendere la scelta contenuta nel Disegno di legge di riforma sanitaria predisposto dalla Giunta e attualmente al vaglio dei consiglieri della maggioranza in Consiglio regionale.
TUTELATI PAZIENTI E STUDENTI. Come ha detto nei giorni scorsi la rettrice dell'università di Cagliari Maria Del Zompo, il governatore conferma che «il problema esiste da sette-otto anni e non si poteva rinviare. Anche perché», ha aggiunto, «dobbiamo garantire i pazienti ma anche gli studenti di Medicina, che devono avere la possibilità di studiare nella loro città».
Però le proteste dei medici sull'accorpamento non si placano. Prima i dirigenti del Dipartimento pediatrico e delle microcitemie dell'Azienda ospedaliera Brotzu, la Consulta regionale pediatrica e la Società italiana di pediatria, poi le associazioni dei talassemici e, mercoledì, il primario di Ginecologia e Ostetricia del Microcitemico Giovanni Monni hanno parlato di «assurdità» e di rischio che «si compromettano irrimediabilmente la qualità dell'assistenza pediatrica e i risultati eccellenti faticosamente raggiunti in questi anni».
DIPARTIMENTI TRA AZIENDE. L'assessore alla Sanità Mario Nieddu continua a difendere la sua scelta e a dire di essere disponibile al dialogo con tutti. Ma, chiarisce, «noi cerchiamo di disegnare strutture che funzionino, non dipartimenti a misura dei loro direttori». Il presidente della commissione Sanità Domenico Gallus lo sostiene: «Noi pensiamo che sia la soluzione migliore per i pazienti a cui interessa essere curati bene, non se una struttura è accorpata o no a un'altra».
Nieddu, in ogni caso, ribadisce che «non è obbligatorio che le strutture complesse siano dirette dagli universitari», anticipando uno dei possibili terreni di scontro che potrebbero condizionare anche il dibattito consiliare. Solinas conferma che il buon lavoro fatto dai dipartimenti non sarà intaccato e parla di «dipartimenti interaziendali».
LE ALTERNATIVE. Ma la fusione tra gli ospedali è l'unica strada possibile per tutelare la parte assistenziale della facoltà? L'alternativa sarebbero le reti formative previste da una norma del 2017. In sintesi “l'Ateneo può avvalersi di strutture di supporto pubbliche o private, dette strutture complementari, di specialità diversa da quella della struttura di sede, con le quali devono essere stipulate specifiche convenzioni”. Una strada che piaceva all'ex assessore Luigi Arru ma che Nieddu non ritiene percorribile perché, sostiene, «sono criteri che valgono per le scuole di specializzazione».
IL BLOCCO “R”. Un'alternativa all'accorpamento sarebbe potuta essere il Blocco R del Policlinico di Monserrato dove sarebbero dovuti essere ospitati 136 posti letto e nuovi reparti di Ortopedia, Urologia, Dermatologia e Oculistica. Ma la gara per l'appalto integrato da oltre 33 milioni di euro per la costruzione, bandita nel 2015, è incagliata in un complesso contenzioso giudiziario che rischia di avere tempi lunghi. Così, unire le forze di Microcitemico, Oncologico e Policlinico resta un percorso obbligato per garantire all'università i posti letto - circa 300 - che richiede il ministero della Salute per salvaguardare assistenza e didattica. Per ogni studente del primo anno ci devono essere tre posti letto. Funziona così.
Fabio Manca

 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 27 settembre 2019 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
La Giunta regionale annuncia un piano straordinario
SANITÀ, OLTRE MILLE ASSUNZIONI «COPRIREMO TUTTE LE CARENZE»
L'assessore: negli anni scorsi per risparmiare hanno creato il caos

«Per risparmiare 27 milioni l'Ats ha fatto crollare la qualità dell'assistenza». Mario Nieddu non è mai stato tenero con la Giunta di centrosinistra né con l'Ats, che infatti sarà gradualmente cancellata con l'entrata in vigore della legge di riforma, la cui gestione è stata definita «scellerata».
SBLOCCATI I CONCORSI. Ecco perché entro l'anno saranno sbloccati tutti i concorsi e saranno assunte tra 1.000 e 1.200 persone, ha annunciato ieri l'assessore regionale alla Sanità presentando assieme al governatore Christian Solinas il “Piano straordinario per le assunzioni e la mobilità del personale nel sistema sanitario regionale”. I concorsi, ha spiegato, «copriranno il fabbisogno di tutto il comparto, saranno attivati entro l'anno e saranno circa 70. Le procedure faranno capo a un'azienda capofila individuata di volta in volta dalla Regione e non saranno quindi più in mano alla sola Ats. Il grosso dei contratti sarà attivato per sostituire i pensionati, anche attraverso procedure di mobilità, e stabilizzare i precari mentre le nuove assunzioni saranno circa 150».
«MERITOCRAZIA». Il numero dei posti a concorso tiene conto del piano triennale del fabbisogno elaborato dalla ex Giunta regionale, aggiornato sulla base dei pensionamenti. Le selezioni riguarderanno medici, veterinari, biologi, infermieri, personale tecnico e amministrativo ma non operatori socio sanitari, per i quali verrà attivata una procedura differente.
Chi vincerà potrà contare su alcune novità, in particolare sui metodi di attribuzione della sede di lavoro: «Introduciamo criteri oggettivamente meritocratici», ha spiegato Solinas: i vincitori del concorso potranno indicare la sede di destinazione e per assegnarla si terrà conto della posizione in graduatoria. Chi avrà ottenuto i risultati migliori avrà maggiori possibilità di vedersi assegnare i posti a disposizione nelle destinazioni desiderate mentre chi dovesse rifiutare la destinazione decadrà automaticamente dalla graduatoria».
LE SEDI PERIFERICHE. Con le nuove regole, secondo la Giunta, «si mette un argine al fenomeno dei tanti vincitori di concorso che, vedendosi assegnati alle sedi più disagiate e periferiche, rifiutavano la destinazione, in attesa di un'opportunità in altre sedi. Chi verrà assegnato ai presidi periferici dovrà spendersi per quel territorio, nella consapevolezza comunque di poter fare affidamento su un sistema di mobilità che finalmente potrà funzionare».
LE MOBILITÀ. «Le mobilità saranno aperte ogni 12 mesi e saranno attivate seguendo le procedure concorsuali», ha evidenziato Nieddu, «e questo permetterà di garantire una migliore allocazione delle risorse umane e superare le distorsioni a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, per cui i lavoratori ritenuti idonei alla mobilità si vedevano negare poi il nullaosta dall'Ats».
«CAMBIO DI PASSO». «Quando ci siamo insediati abbiamo trovato un'emergenza sul personale», ha detto il presidente della Regione. «Il blocco del turnover, la mancata attivazione dei concorsi ha progressivamente depauperato il numero di operatori nel comparto sanitario e ogni giorno i cittadini hanno provato sulla loro pelle la sofferenza causata da questa carenza d'organico. Per questo abbiamo sbloccato i concorsi che erano stati previsti nel passato ma mai attivati». Solinas parla di «cambio di passo» nella sanità regionale. «Abbiamo perso fin troppo tempo negli anni passati, i cittadini pretendono una sanità all'altezza delle loro aspettative, un sistema di qualità che noi vogliamo affermare con la riforma».
E a proposito del testo della legge di riforma, attualmente è in mano ai consiglieri di maggioranza che entro alcuni giorni dovranno consegnare le loro osservazioni. Tra una settimana-dieci giorni la Giunta esaminerà le proposte, riediterà il disegno di legge e lo consegnerà alla commissione a novembre. L'iter, negli obiettivi della maggioranza, si dovrà concludere entro l'anno. (f. ma.)

 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 27 settembre 2019 / Agenda (Pagina 17 - Edizione CA)
ATENEO. Convegno oggi e domani alla Cittadella dei Musei
LA FORMAZIONE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI PER IL CINEMA E LA TECNICA DEGLI AUDIOVISIVI

Il ruolo dell'Università per la formazione al cinema e all'audiovisivo è il tema del convegno che si terrà oggi e domani, dalle 9,15 nell'aula “Roberto Coroneo” della Cittadella dei Musei. In campo gli studiosi italiani di cinema e formazione che discuteranno della realtà e delle prospettive. Sarà un'occasione di confronto, anche politico, sulle dinamiche che caratterizzano oggi i percorsi di formazione al cinema e col cinema in ambito accademico, scolastico e più generalmente professionale.
L'INTERLOCUTORE. L'Università si pone ancora una volta come interlocutore privilegiato del dibattito italiano su questo tema. Tra i relatori figurano infatti ricercatori provenienti da numerosi atenei italiani e alcuni fra i più importanti studiosi di settore, fra questi Giulia Carluccio, presidente della Consulta universitaria del Cinema e prorettore vicario all'Università di Torino. Roy Menarini, coordinatore del Corso di studi magistrale “Fashion and Culture Management” di Bologna; Massimo Locatelli, coordinatore didattico del Dams della Cattolica di Milano e, nella stessa Università, direttore scientifico del Master in Ideazione e produzione audiovisiva, cinematografica e per i media digitali; Simone Venturini, coordinatore del corso di laurea magistrale internazionale in Scienze del Patrimonio audiovisivo e dell'Educazione ai media all'Università di Udine. E ancora Stefania Parigi, ordinario a Roma Tre, Mariapia Comando, ordinario a Udine, Augusto Sainati, ordinario a Napoli.
LA DISCIPLINA. L'iniziativa - coordinata da Antioco Floris e David Bruni - è promossa dalla Consulta universitaria del Cinema e l'Università con il gruppo di coordinamento del progetto di ricerca “Il cinema come disciplina”.
LO SVILUPPO. «Negli ultimi anni l'attenzione per le problematiche della formazione in campo cinematografico e audiovisivo è cresciuta sia in ambito accademico sia nella società», spiegano dall'Ateneo. «Sono vari i segnali di questo interesse: il relativo settore scientifico-disciplinare è piuttosto fiorente e in progressiva crescita, in controtendenza rispetto alle altre discipline “cugine”».
 

5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 27 settembre 2019 / Sassari e Alghero (Pagina 35 - Edizione CA)
SASSARI. Appuntamenti e aperitivi scientifici
LIBRERIE E CAFFÉ: LA NOTTE DEI RICERCATORI

Dal pomeriggio di ieri hanno avuto inizio i Caffè scienza. Il primo appuntamento è stato nella libreria Dessì di largo Cavallotti con "L'archeometria: l'innovazione scientifica al servizio dell'archeologia". Alle 19 si è proseguito nel social club bistrot Piacere nero di viale Trento con "La vera età dell'oro della Sardegna: il Neolitico". Poco più tardi tutti nello Spazio 105 di via Roma 105, protagonista la musica con l'evento "Fare ricerca sulla musica e con la musica". Caffè e Aperitivi scientifici andranno avanti anche oggi.
Alle 12 la Caffe&teeria Mannoni di via Giorgio Asproni ospita l'evento "Dimmi com'è il tuo microbiota e ti dirò chi sei. Come lo studio dei microrganismi con cui conviviamo può migliorare la nostra salute".
Alle 16 all'Abetone Music Bar di viale Italia, "Le misure dello sviluppo sostenibile. Discutere di società ed economia attraverso i dati". Alle 18 si parla di "Il futuro è verde. Soluzioni per il clima che cambia" al QUOD Cafè (via Mercato 1b). Infine alle 20, aperitivo scientifico all'Ultimo spettacolo (corso Trinità 161) con "Dal libro al bicchiere: per una nuova conoscenza del cibo identitario".

La Nuova Sardegna

 


LA NUOVA SARDEGNA

6 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 27 settembre 2019 / Agenda di Sassari - Pagina 21
Alle ore 10 nella sede centrale dell'ateneo i saluti del sindaco e del rettore
SASSARI OGGI È LA CITTÀ DEI RICERCATORI

SASSARI Intensa giornata di eventi sassaresi legati alla Notte europea dei ricercatori, avviata ieri con tre appuntamenti. Si prosegue oggi, dalle 9 alle 13 nel palazzo storico dell'Ateneo, in piazza Università, dove prenderà il via la maratona divulgativa di "ScienzArena". Ricercatori, protagonisti della società civile e associazioni si avvicenderanno sul piccolo palco fino alle 22 (con una pausa tra le 13 e le 16) per parlare di innovazione, città e comunità sostenibili, buona salute, ambiente costiero e marino, ambiente terrestre, cultura e istruzione di qualità. Alle 10 il rettore Massimo Carpinelli e il sindaco Gian Vittorio Campus porteranno alla città i saluti delle due istituzioni che hanno lavorato per portare la scienza tra i cittadini.Alle 11 una sessione dedicata agli anniversari da ricordare: Leonardo Da Vinci innovatore, La Marmora esploratore e scienziato, "La tavola periodica, 150 anni di splendidi elementi", "50 anni fa l'allunaggio" (il calendario https://www.uniss.it/node/8967).Il pomeriggio e la sera saranno dedicati ai temi dell'attualità scientifica, dall'innovazione e le imprese, all'urbanistica, l'ambiente e l'istruzione di qualità. La serata si concluderà con l'anteprima del documentario "I dannati dell'Asinara". Dalle 9 alle 13, il Dipartimento di Veterinaria organizzerà nel cortile dell'ex Estanco, in piazza Università, un angolo dedicato alla conoscenza e al benessere dei cani, con due attività intitolate "Piacere di conoscerci" e "Sono troppo cicciottello?", infopoint incentrato sulla corretta alimentazione del cane.Mentre la sede centrale dell'Ateneo sarà animata dai talk di "ScienzArena" e dagli stand di "Università aperta", nel centro cittadino proseguono i "Caffè Scienza": alle 12 la Caffe&teeria Mannoni di via Giorgio Asproni ospita l'evento "Dimmi com'è il tuo microbiota e ti dirò chi sei. Come lo studio dei microrganismi con cui conviviamo può migliorare la nostra salute". Alle 16 all'Abetone Music Bar di viale Italia, "Le misure dello sviluppo sostenibile. Discutere di società ed economia attraverso i dati". Alle 18 si parla di "Il futuro è verde. Soluzioni per il clima che cambia" al QUOD Cafè (via Mercato 1b). Alle 20, aperitivo scientifico all'Ultimo spettacolo (corso Trinità 161) con "Dal libro al bicchiere: per una nuova conoscenza del cibo identitario".

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 27 settembre 2019 / Cultura e spettacoli - Pagina 36
SEMINARI
A scuola per discutere con gli esperti

In occasione della settimana di mobilitazione organizzata da Fridays For Future, la Climate Action Week, i giovani attivisti sassaresi, in collaborazione con il Liceo scientifico “Giovanni Spano” di Sassari, hanno organizzato il convegno “Futuro ora”. L’iniziativa, pensata dagli studenti e dai docenti nell’ambito delle attività didattiche di cittadinanza, si è rivolta a tutti gli istituti della città ed è durata tre giorni, divisi ognuno in due turni, dal 23 al 25 settembre. Un appuntamento che ha permesso alle ragazze ae ai ragazzi delle scuole sassaresi di vivere da vicino il tema ambientale e di toccare con mano i problemi di un mondo in piena crisi climatica. Tra gli ospiti del convegno, esperti come di Andrea Motroni, climatologo dell’Arpas, Alessandro Pilo, scrittore e giornalista freelance, Domenico Scanu, presidente di Isde-Medici per l’ambiente, Stefano Cucca, economista, Elena Gerebizza, giornalista d’inchiesta di Recommon e Francesco Bachis, docente di antropologia all’università di Cagliari.

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 27 settembre 2019 / Nuoro - Pagina 32
NUORO
Murgia, concerto all’Eliseo

Si sposta dal parco di Tanca Manna all’Eliseo il concerto “S’Abba s’abba”, di Gavino Murgia, inizialmente previsto per questa sera alle 21. L’ora resta la stessa, ma la location si sposta al chiuso. Il concerto è inserito nelle manifestazioni della “Notte dei Ricercatori”.

 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 27 settembre 2019 / Primo piano - Pagina 2
La Regione annuncia 70 concorsi. Solinas: la nostra risposta all'emergenza
RIVOLUZIONE NEGLI OSPEDALI
IN ARRIVO 1200 ASSUNZIONI

CAGLIARI Il centrosinistra ci aveva pensato due anni fa: «Nella sanità bisogna assumere, o si bloccherà tutto». Solo che poi, nonostante diversi annunci, quei concorsi la giunta Pigliaru e l'allora super manager dell'Ats, Fulvio Moirano, mai sono riusciti a metterli in piedi. «Lo faremo noi. Li avvieremo tutti, una settantina, fra novembre e dicembre, anche se siamo al governo da pochi mesi». A dare questa scudisciata ai predecessori è stato l'attuale assessore alla sanità Mario Nieddu. Aperta dal governatore Christian Solinas, «imprimiamo una forte accelerazione a quant'era bloccato da anni», è cominciata così la presentazione del piano straordinario di assunzioni nella sanità. I posti messi a concorso saranno, come in passato, 1.200, ma nel frattempo il centrodestra ha cambiato un bel po' di regole nei diversi bandi.
L'OBIETTIVO. «È questa la nostra risposta immediata all'emergenza che oggi esiste negli ospedali: dappertutto mancano medici e infermieri. Noi li assumeremo», ha sottolineato il governatore. Con l'assessore Nieddu che ha aggiunto: «In passato, altri hanno bloccato e devastato tutto. Noi riavvieremo la macchina, per restituire quella qualità che non esiste più nella sanità». Con un'annotazione in più: le vecchie graduatorie ancora aperte dovranno andare ad esaurimento prima delle nuove assunzioni.
I POSTI. Quelli che saranno messi a concorso, 1.200, serviranno a coprire gran parte dei posti vacanti nei diversi organici sanitari, tecnici e amministrati. Non è un numero caso: gli esperti lo hanno calcolato dopo aver letto il «piano triennale di fabbisogno del personale» presentato dalle singole strutture, Per la verità le assunzioni vere e proprie saranno solo 150, il resto del nuovo personale servirà a coprire i posti rimasti vuoti dopo i pensionamenti, è il cosiddetto turn over, e a stabilizzare chi non ha ancora un contratto a tempo indeterminato nonostante lo aspetti da tempo. Comunque, ha detto Nieddu, «in tempi brevi, metteremo fine a quell'emergenza più volte denunciata, soprattutto dai pazienti, e che abbiamo ereditato. Fino a quel tempo fa, altri hanno pensato fin troppo a tagliare i costi, ma tagliando quelli senza criterio, hanno distrutto anche tutto il resto». Con Solinas che poco dopo dirà: «Anche questo è un passaggio fondamentale per arrivare a quella sanità a misura di paziente e territori che è il vero traguardo della nostra prossima riforma».La gestione. I concorsi non saranno più affidati solo all'Ats, come aveva ipotizzato invece i centrosinistra, ma anche al Brotzu e alle due Aziende universitarie di Cagliari e Sassari. Ma è molto probabile che, in futuro, i bandi oggi assegnati all'Azienda unica («Fino a quando rimarrà in piedi», sono state le parole dell'assessore) finiscano per essere poi spalmati sulle quattro o cinque Asl ipotizzate sulla carta dalla riforma Solinas-Nieddu,
LA MERITOCRAZIA. Una delle novità previste dai nuovi concorsi sarà evitare che ci sia una corsa ai «posti di lavoro più prestigiosi e molto meno a quelli in periferia», ha sottolineato Nieddu. Come sarà possibile? La risposta è stata questa: quando i candidati presenteranno la domanda di partecipazione ai concorsi non dovranno più indicare, come accadeva in passato, la sede preferita. La scelta sarà dichiarata solo all'indomani della pubblicazione della graduatoria. O meglio: saranno i più bravi a indicare per primi la sede, gli altri dovranno adeguarsi e prendere quello che avanzerà o sarà loro assegnato d'ufficio.
LA CLAUSOLA. I vincitori di concorso, esclusi i migliori in graduatoria, non potranno rifiutare la sede di lavoro. «Chi lo farà - ha detto l'assessore - sarà escluso e perderà il diritto al posto». Questa regola ferrea, secondo la ricostruzione della Regione, servirà ad evitare che «non tutti accettino di lavorare subito in periferia, sperando semmai che altri rinuncino alle sedi più centrali».La mobilità. Trasferirsi da un ospedale all'altro sarà comunque più facile. Le procedure, ha detto l'assessore, non saranno contorte, come lo sono state finora, per ottenere il nullaosta ancor prima dei cinque anni di servizio nella struttura di appartenenza. Ancora: ogni dodici mesi, le varie Aziende dovranno predisporre un piano per la mobilità interna fra i presidi che amministrano purché siano oltre i 50 chilometri di distanza l'uno dall'altro.
LA REPLICA. All'annuncio della giunta Solinas ha replicato l'ex assessore alla sanità Luigi Arru. «Basta propaganda. I concorsi cui fa riferimento l'attuale assessorato sono quelli programmati a suo tempo dall'Ats e resi possibili grazie alla razionalizzazione della spesa farmaceutica. Ricordo inoltre che, in passato, la stessa Azienda non li ha potuti bandire perché impegnata nelle stabilizzazioni e nelle procedure di mobilità che hanno consentito a numerosi sardi di ritornare a lavorare nella loro terra». (ua)

 

10 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 27 settembre 2019 / Primo piano - Pagina 2
Il governatore detta i tempi: a novembre il testo in Giunta, poi andrà in Consiglio
ENTRO FINE ANNO VIA LIBERA ALLA RIFORMA

CAGLIARI La riforma della sanità il primo passo l'ha fatto. «All'inizio di settembre - ha ricordato il governatore Solinas - l'abbiamo presentata, insieme all'assessore Nieddu, ai consiglieri regionali della nostra maggioranza». I prossimi li ha precisati ancora il presidente della Regione: «Avevamo dato a tutti il giusto tempo per presentare eventuali proposte. Alcuni suggerimenti sono già arrivati, altri arriveranno in questi giorni. La scadenza è ormai vicina». Cosa accadrà dopo? «Metteremo assieme le varie riflessioni, faremo il confronto con la nostra bozza, aggiusteremo quello che c'è da aggiustare e poi daremo alle stampe il testo definitivo». Solinas ha indicato anche una data: possibile: «Entro novembre la riforma ritornerà in Giunta per essere approvata e poi passerà nelle mani del Consiglio regionale per la discussione e il voto definitivo». Secondo un'ipotesi di massima, l'iter completo della legge dovrebbe chiudersi entro la fine dell'anno. Attenzione però, ha precisato il governatore, «quella riforma riguarda solo la struttura organizzativa della sanità, con la nascita dell'Azienda zero e delle altre aziende o Asl previste, non la rete ospedaliera e neanche quella territoriale. Questi altri due tasselli fondamentali arriveranno dopo gli stati generali della sanità che fra non molto saranno organizzati dall'assessore Nieddu. È solo dopo quel confronto indispensabile con i sindacati dei medici e degli infermieri e con le associazioni dei pazienti che faremo partire anche tutto il resto», Caso accorpamenti. È stato l'assessore Mario Nieddu a replicare alle contestazioni sulle diverse fusioni amministrative e sanitarie fra gli ospedali previste dalla riforma. «Abbiamo studiato con attenzione ogni particolare - ha detto - e ogni passo l'abbiamo calcolato con estrema attenzione. Ma ci sono alcuni casi in cui intervenire subito è un obbligo». È il caso, ha aggiunto, della facoltà di medicina dell'università di Cagliari. «Le direttive del ministero della salute impongono uno studente ogni tre posti letto per la formazione del laureando. Bene, a Cagliari finora questa quota non è stata presa in considerazione, o qualcuno se l'è dimenticata, mentre invece è fondamentale se non vogliamo che la facoltà chiuda. È per questo che abbiamo deciso di accorpare alla Cittadella universitaria il Microcitemico e l'Oncologico. I motivi sono due: ristabiliremo così il numero dei posti letto per studente, oggi siamo sotto di 350, e avvicineremo quei due ospedali che di per sé fanno ricerca all'Università, cioè al luogo deputato alla ricerca scientifica». Per poi riprendere il discorso più in generale: «Ho letto - sono state le parole di Nieddu - diverse critiche alla nostra bozza, però mi pare che alcune nascano da esasperati personalismi, spesso spinti dal voler difendere rendite di posizione, che non dalla volontà di restituire efficienza alla sanità». (ua).

 

11 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 27 settembre 2019 / Sassari - Pagina 17
IL CONVEGNO ERSU
Niente sprechi in mensa

Questa mattina, dalle 9 alle 14 nella sala conferenze della direzione generale di Ersu in via Coppino 18 (terzo piano) è in programma il convegno (organizzato da Ersu e Andisu) dal titolo “La ristorazione universitaria contro lo spreco alimentare - dalla legge 166 del 2016 alle good practices in Italia”.

 

Questionario e social

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