Sabato 14 settembre 2019

14 settembre 2019

L'Unione Sarda

Rassegna quotidiani locali
a cura dell’Ufficio stampa e redazione web



L’UNIONE SARDA
 

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 14 settembre 2019 / Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Prototipo di Vittoria Frau
Le cartelle mediche dei pazienti saranno consultabili con il riconoscimento facciale

Una studentessa del corso di laurea magistrale in Informatica dell'Università di Cagliari è stata scelta per partecipare ad un importante evento internazionale per il supporto alla ricerca svolta da studentesse in Computer Science: Vittoria Frau, 24 anni, di Cagliari, parteciperà al congresso “WomENcourage”, l'evento internazionale che comincia lunedì a Roma (https://womencourage.acm.org/2019/). Il congresso è dedicato al supporto alla ricerca svolta da studentesse nel campo dell'Informatica ed è organizzato dall'Acm (https://www.acm.org/), la più importante organizzazione accademica internazionale in questo ambito, che ogni anno assegna il premio Turing, corrispondente al Nobel nella disciplina. Vittoria Frau ha sviluppato come progetto finale del corso di User Interface Technologies tenuto dal ricercatore Davide Spano un prototipo di un'applicazione per il visore Microsoft Hololens (https://www.microsoft.com/en-us/hololens). «Si tratta di un riconoscimento tra i tanti che i nostri ricercatori e studenti conseguono, che mostra quanto l'Università di Cagliari accresca quotidianamente la propria reputazione nel settore», - commenta Gianni Fenu, delegato alle “Tecnologie dell'informazione e della comunicazione” (Ict di Ateneo). Il prototipo sfrutta il riconoscimento facciale e la realtà aumentata per navigare le informazioni delle cartelle cliniche ed è pensato per l'utilizzo in corsia, in modo da non impegnare le mani dei medici con altri dispositivi. In sintesi, tramite il riconoscimento facciale, l'applicazione identifica il paziente, permettendo al medico di visualizzare le informazioni della sua cartella clinica come ologrammi direttamente sul corpo del paziente. Una dimostrazione dell'applicazione, che mostra cosa vede il medico tramite il visore, è disponibile nel video linkato a fine comunicato. Vittoria Frau ha inviato al congresso un articolo sul lavoro e un poster, che è stato accettato ed è entrato nella shortlist dei migliori 25. Il migliore sarà poi scelto e annunciato durante il congresso.

 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 14 settembre 2019 / Provincia di Oristano (Pagina 37 - Edizione CA)
ABBASANTA. Oggi il convegno
Endocrinologi e neurochirurghi
di tutta la Sardegna uniti contro il tumore dell'ipofisi

L'incontro è fissato oggi dalle 9.30 nell'hotel Su Baione di Abbasanta. Ci saranno gli endocrinologi e i neurochirurghi di tutta la Sardegna uniti contro il tumore dell'ipofisi che presenteranno l'ambizioso progetto che parte dal Policlinico “Duilio Casula” e dal “Brotzu” di Cagliari.
L'idea è partita da Andrea Loviselli, direttore della struttura complessa di endocrinologia dell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, e da Andrea Conti che guida la struttura complessa di Neurochirurgia del Brotzu.
«L'obiettivo - spiegano gli organizzatori - è mettere insieme un team di endocrinologi di tutta la Sardegna (Francesca Pigliaru dell'Aou Cagliari; Nicola Desogus del “Brotzu”; Paolo Epaminonda dell'Assl Cagliari; Giuseppe Fanciulli e Francesca Badessi dell'Aou Sassari) che si confronti e collabori con radiologi, oculisti, otorinolaringoiatri, neurologi, radioterapisti sulla patologia tumorale ipotalamo ipofisaria, in particolare Acromegalia e Sindrome di Cushing».
L'obiettivo del convegno è quindi quello di promuovere l'informazione anche tra i medici di famiglia per arrivare a una diagnosi più precoce. Ma anche quello di illustrare le strategie di trattamento e garantire ai pazienti sardi uno standard di diagnosi e cura ottimali. «Il convegno costituisce un importante momento d'incontro tra medici specialisti di diverse strutture ospedaliere, ambulatoriali e medici di base della Sardegna», puntializzano gli organizzatori.
«Si tratta di patologie che hanno un alto impatto sulla qualità di vita - ancora gli organizzatori - perché possono dare luogo a specifiche sindromi da iperproduzione di diversi ormoni e perché si tratta di tumori che crescono in un punto delicato alla base del cervello con possibile riduzione della vista o interferenze con i centri della fame e della sazietà. Ci sono molte possibilità terapeutiche a disposizione per i pazienti affetti da patologie ipofisarie: la prima rimane, quando possibile, quella chirurgica perché l'intervento del neurochirurgo in presenza di un tumore circoscritto può permettere la guarigione completa». ( a. o. )

 

3 - L’UNIONE SARDA di sabato 14 settembre 2019 / Provincia di Nuoro (Pagina 39 - Edizione CA)
GAVOI. Oggi via al festival
Blues lake music con band e studiosi

Al via oggi alle 18 a Gavoi la seconda edizione del festival musicale “Blues lake music”, organizzato dall'associazione Tumbarinos. L'appuntamento, arricchito dalla presenza dell'università di Cagliari, è nel giardino comunale “Roberto Sanna”. Manifestazione all'insegna del Blues per esplorare altri generi.
L'impegno del Laboratorio interdisciplinare sulla musica dell'università di Cagliari, diretto da Ignazio Macchiarella si inserisce nell'ambito della produzione del web-doc “Trajos”, una piattaforma specializzata, presentata anche nel Regno Unito nei giorni scorsi, in cui confluiscono i risultati della ricerca sul Making Music della Sardegna contemporanea, portato avanti dal 2016. Lo scenario di “Blues lake music” è stato eletto da Labimus come situazione rappresentativa dei tanti piccoli festival musicali in Sardegna. A Gavoi ci sarà il gruppo di ricerca coordinato dall'etnomusicologo Macchiarella, composto da Marco Lutzu e Diego Pani. Ospiti Easy Sound duo, I Nottambuli, Blues Jam Session con artisti vari e gruppi emergenti, Blues Sister & Brothers, Francesco Piu feat, Paolo Succu, Montalbano Blues Band.

 

4 - L’UNIONE SARDA di sabato 14 settembre 2019 / Sulcis Iglesiente (Pagina 34 - Edizione CA)
NUXIS. Campagna di scavi nella grotta di Su Montixeddu
Alla scoperta della storia prenuragica

Alla scoperta dei segreti della grotta de Su Montixeddu di Acquacadda, tra le colline di Nuxis. Nel cuore del Basso Sulcis per svelare la storia della Sardegna prenuragica. Dopo più di cinquant'anni di attesa ha preso il via lunedì la campagna di scavi archeologici dell'Università di Cagliari in collaborazione con il Comune, il Parco geominerario, la Regione e lo Speleoclub Nuxis. Archeologi e studiosi presteranno particolare attenzione all'esame del dna, alla dieta (e alle cause di morte) dei popoli che cinquemila anni fa abitavano il Sulcis.
IL SITO  Non è la prima volta che la grotta di Montixeddu, utilizzata dall'uomo a scopo funerario sin dall'età del Rame, è oggetto di studio. L'ultima volta, alla fine degli anni '60, fu sottoposta ad indagine da Maria Luisa Ferrarese Ceruti, archeologa e allieva di Giovanni Lilliu, massimo conoscitore della civiltà nuragica. Ma da allora più nulla. Un vuoto che ora la nuova campagna di scavi cercherà di colmare. «Obiettivo principale sarà quello di indagare il passaggio dalla cultura di Monte Claro (età del Rame) a quella di Bonnanaro (prima età del Bronzo), e capire - spiega Riccardo Cicilloni, 52 anni, docente e ricercatore di Preistoria e Protostoria presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell'ateneo cagliaritano - quale ruolo quest'ultima abbia avuto nella formazione della successiva civiltà nuragica». Studi resi possibili «grazie all'unione di intenti tra noi, l'amministrazione e l'entusiasmo contagioso di Roberto Curreli dello Speleo Club, che è stata importante per impostare un lavoro scientifico all'avanguardia e soprattutto duraturo». Al suo fianco ci sarà anche l'antropologa Elisabetta Marini del Dipartimento di Scienze della vita e dell'Ambiente. «Si tratta di un sito particolarmente affascinante ed, esaminando i resti potremo tracciare stato di salute e stili di vita di chi visse in queste zone migliaia di anni fa».
IL LAVORO  Alle attività in programma prendono parte una trentina di studenti che, oltre che da quello di Cagliari, arrivano dagli atenei di Bologna, Granada, Barcellona e Melbourne. Saranno coordinati dagli archeologi Marco Cabras e Federico Porcedda. «Questi scavi sono molto importanti nel progetto di valorizzazione del nostro territorio. Sarà un percorso lungo ma nel quale crediamo fortemente, anche perché - ha dichiarato il sindaco di Nuxis Piero Andrea Deias, 59 anni, - siamo convinti possa contribuire allo sviluppo della nostra comunità». Fondamentale per l'avvio dell'intero progetto, oltre al supporto di Parco geominerario, Regione e Provincia è stato Roberto Curreli, 57 anni, presidente dello Speleo club Nuxis. «Lo scavo nella grotta di Montixeddu consentirà di arricchire l'offerta di conoscenza dell'ex sito minerario di Sa Marchesa, polo culturale attivo da tempo nella divulgazione della storia geologica ed archeologica del nostro Sulcis».
Maurizio Locci

Questionario e social

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