Sabato 6 luglio 2019

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 luglio 2019

L'Unione Sarda

Rassegna quotidiani locali
a cura dell’Ufficio stampa e redazione web



L’UNIONE SARDA
 
 
1 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 luglio 2019 / Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
TASSE UNIVERSITARIE
Mercoledì 10 luglio scade la terza rata del contributo annuale, per gli studenti dell’Ateneo diretto da Maria Del Zompo

 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 luglio 2019 / Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ.  Medicina
Nascono 28 scuole di specializzazione

All'Università sarà possibile frequentare 28 nuove scuole di specializzazione di Medicina e chirurgia. Gli studenti potranno anche seguire, dall'Ateneo, 7 scuole di altre sedi. «Puntiamo a dare un futuro ai laureati in Medicina e arrestarne l'emorragia verso altre regioni italiane e all'estero», il commento della rettrice Maria Del Zompo, secondo cui la novità «è una risposta alla gravissima crisi legata alla mancanza di specialisti sul territorio». L'elenco delle scuole attivate all'Università: Allergologia e immunologia clinica, Anatomia patologica, Anestesia, Rianimazione e terapia intensiva, Chirurgia generale, Chirurgia vascolare, Dermatologia e venereologia, Ematologia, Farmacologia e tossicologia clinica, Genetica medica, Ginecologia e ostetricia, Igiene e medicina preventiva, Malattie cardiovascolari, Medicina del lavoro, Medicina dello sport, Medicina interna, Medicina legale, Microbiologia e virologia, Neurologia, Neuropsichiatria infantile, Oftalmologia, Oncologia medica, Otorinolaringoiatria, Patologia clinica e biochimica clinica, Pediatria, Psichiatria, Radiodiagnostica, Reumatologia, Scienza dell'alimentazione. Scuole fuori sede: Chirurgia plastica, Geriatria, Malattie dell'apparato digerente, Ortopedia e traumatologia (Sassari), Medicina Fisica e riabilitativa, Endocrinologia e malattie del ricambio, Urologia (Roma).

 

3 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 luglio 2019 / Agenda (Pagina 20 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Marco Cadinu e Roberto Ibba a Reggio Emilia
Un docu-film sulle strade dell'acqua sarà proiettato alla Scuola di paesaggio

Marco Cadinu e Roberto Ibba, docenti dell'Università di Cagliari, sono tra i relatori della Scuola di paesaggio Emilio Sereni che, giunta all'undicesima edizione, si svolgerà dal 27 al 31 agosto a Gattatico - Reggio Emilia, all'Istituto Alcide Cervi sul tema Paesaggi dell'Acqua. L'iniziativa è diretta da Rossano Pazzagli (Comitato Scientifico: Mauro Agnoletti, Gabriella Bonini, Emiro Endrighi, Rossano Pazzagli, Saverio Russo, Carlo Tosco), ed è realizzata in convenzione con il Dipartimento di Ingegneria civile ambientale e architettura (Dicaar) dell'Ateneo cagliaritano e altri 14 atenei italiani.
Acqua e architettura  Marco Cadinu il 28 agosto terrà la lezione “Le architetture dell'acqua tra città e paesaggio”, mentre Roberto Ibba coordinerà uno dei laboratori. Durante la scuola è prevista la proiezione del docu-film “Funtaneris. Sulle strade dell'acqua” e l'esposizione della mostra in 35 pannelli “Fontane storiche e architetture dell'acqua in Sardegna”, curati entrambi da Marco Cadinu. “Funtaneris” è nato da un progetto di ricerca sviluppato negli anni dal Dipartimento di Ingegneria civile ambientale e architettura (con la collaborazione delle Università di Sassari, della Tuscia, con il Politecnico di Torino e l'associazione Storia di città). Cadinu lo ha sceneggiato per la regia di Massimo Gasole e ne rappresenta la voce narrante, che racconta - attraverso le immagini - una ricerca che si è snodata in tutto il territorio regionale tra circa cinquecento fontane storiche, lavatoi, acquedotti e opere d'arte legate all'acqua. In definitiva si tratta di un viaggio tra le architetture storiche dell'acqua della Sardegna, al centro di un dialogo tra l'Ateneo di Cagliari e le scuole della Sardegna, cui sarà donato.
La produzione Il film-documentario è stato prodotto dall'Associazione Storia della Città e vede il Dicaar dell'Università di Cagliari - Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Architettura - partner del progetto coordinato da Marco Cadinu, professore di Storia dell'Architettura: un progetto di “storia pubblica dell'Architettura” e Terza Missione, finalizzato alla disseminazione dei risultati della ricerca. Sono previsti crediti formativi e borse di studio per studenti e dottorandi, per insegnanti e iscritti agli ordini professionali.

 

4 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 luglio 2019 / Regione (Pagina 5 - Edizione CA)
SANITÀ. L'Aou: richieste quasi raddoppiate
Liste d'attesa infinite: «Un esame urgente a marzo del 2021»
L'odissea di un pensionato di Cagliari: colonscopia anticipata solo a pagamento

È meglio sperare di non dover mai avere bisogno di una colonscopia. Perché qualora dovesse accadere il contrario ci si potrebbe sentir dire dall'impiegata del Cup che è necessario attendere quasi due anni per ottenere la prestazione. Lo ha scoperto Luigi Dessì, 78 anni, di Cagliari, che si è visto fissare l'appuntamento al Policlinico universitario nel 2021. Il 3 marzo, per la precisione, alle ore 10. «Una vergogna, non è tollerabile che la sanità pubblica abbia questi tempi. Nel frattempo una persona fa in tempo a morire». A meno che non metta mano al portafogli: ed ecco che, come per magia, lo stesso esame viene garantito in tempi decisamente più rapidi e civili. È il potere della sanità privata e del metodo intramoenia, che viaggiano a ritmi decisamente più veloci del comparto pubblico.
Il racconto  «All'inizio pensavo di aver sentito male, ma quando la signorina mi ha ripetuto la data non ho potuto far altro che constatare lo stato pietoso della nostra sanità», commenta il pensionato con trentasette anni di servizio prestati allo Stato. «Qui non si parla di qualche mese, che sarebbe anche tollerabile, considerando la carenza di personale e tutti i problemi attuali, ma di quasi due anni. Un tempo assurdo, considerando che si tratta di un esame di routine che non richiede l'impiego di chissà quali macchinari», commenta, armato di impegnativa firmata dal medico di base. «Un anno e otto mesi: chi di dovere deve rendersi conto che è questa la realtà nella quale viviamo e intervenire per trovare una soluzione, perché grazie alla pensione io posso ricorrere al privato e ottenere una risposta in tempi accettabili, ma non tutti possono permetterselo».
La legge inapplicata  Esistono norme precise che disciplinano la materia delle liste di attesa: dovrebbero garantire il diritto alla salute, ma nella realtà restano inapplicate. Per capirlo è sufficiente telefonare allo 070-474747. Servono cinque tentativi prima di riuscire a parlare con un operatore del Centro unificato di prenotazione, e cinque minuti e ventuno secondi con il telefono attaccato all'orecchio per non perdere la priorità acquisita. Nulla in confronto a ciò che si scoprirà fingendo di dover effettuare una colonscopia. «Ottobre 2020», spiega l'impiegato. «In tutta la provincia di Cagliari non c'è posto prima». Bisognerebbe aspettare un anno e tre mesi; 469 giorni: tempi ben diversi da quelli previsti dal Piano nazionale di governo delle liste di attesa 2019-2021, che stabilisce - per le prestazioni inserite nell'ultima classe di priorità (Programmata) - un tetto massimo di 180 giorni.
L'azienda sanitaria  «Le difficoltà purtroppo ci sono e non riguardano solo il Policlinico», premette Nazareno Pacifico, direttore sanitario dell'Azienda ospedaliero Universitaria. «Esiste un'oggettiva incapacità del sistema a livello territoriale di supportare la richiesta di colonscopie, il cui numero è aumentato notevolmente negli ultimi tempi per via delle campagne di screening». Nella sola struttura di Monserrato, «siamo passati da 3500 esami eseguiti nel 2017 agli oltre 5 mila dell'anno scorso. Avendo a disposizione quattro sale e altrettanti medici che già fanno i salti mortali è umanamente impossibile pretendere di più. Abbiamo chiesto all'assessore alla Sanità l'integrazione di una figura che ci consentirà di rafforzare il servizio dell'endoscopia». Nel frattempo non resta che aspettare.
Sara Marci

 

5 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 luglio 2019 / Agenda (Pagina 20 - Edizione CA)
Scrivete a cagliari@unionesarda.it
Sanità pubblica, liste d'attesa e medici in intramoenia

Gentile direttore, continuano sulla Sua testata le pubblicazioni sul tema delle lunghe liste di attesa in sanità.
È invero da parecchi anni che si discute del problema senza però arrivare ad alcun miglioramento. Ciò nonostante i richiami, anche a livello nazionale, al rispetto degli standard della tempistica assistenziale e l'enorme ampliamento delle convenzioni con un numero - a parer mio spropositato - di studi medici privati. Si continua, mi si consenta, a menar il can per l'aia allorquando la soluzione è semplicissima. Nell'immediato sospendere l'esercizio dell'attività libero professionale intramoenia; nel breve periodo riprendere a bandire i concorsi (per troppo tempo bloccati) e nel medio ridare libero accesso agli studi universitari in medicina oltre ad un notevole ampliamento dei corsi di specializzazione.
Altrimenti dovremo ricorrere alle soluzioni di fantasia (richiamo dei pensionati o di medici militari) in attesa che, come si è verificato per gli infermieri, ci si rivolga a medici extra UE.
Stefano Locci

 

6 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 luglio 2019 / Nuoro (Pagina 40 - Edizione CA)
CULTURA. Trentacinque iscritti
Scuola di lettura e scrittura
All'Università di Nuoro grandi narratori in cattedra

Investire nella cultura e valorizzare il patrimonio culturale. È questo il messaggio che emerge dalla conferenza stampa per l'avvio della Scuola di lettura e scrittura, che si è svolta ieri mattina all'Università di Nuoro. Fabrizio Mureddu, commissario di UniNuoro, si è detto soddisfatto: «Abbiamo selezionato in modo meticoloso 35 allievi ma le domande d'iscrizione erano quasi il doppio. Il bacino d'utenza non ha riguardato solo Nuoro ma si allarga a tutta la Sardegna con fasce d'età tra i 19 e i circa 60 anni». Andrea Soddu, sindaco di Nuoro, ha portato i saluti della città alla conferenza di presentazione: «La scuola ha una grande importanza socio-culturale, investire nella cultura è un dovere etico e morale che può essere usato come antidoto alle devianze della società attuale. Si tratta di un investimento sulla capacità di scrittura e racconto». Sulla stessa liena il vice sindaco Sebastian Cocco: «Il tema della cultura è molto importante per la nostra città, la creazione di una scuola specializzata non è un progetto improvvisato ma è garanzia di questa vocazione. Ci piacerebbe poter partecipare in futuro al bando dell'Unesco per l'assegnazione della capitale della cultura, crediamo di avere tutte le carte in regola». Agostino Cicalò, presidente del Distretto culturale nuorese, ha sottolineato come la crescita culturale sia strettamente collegata anche alla crescita economica mentre Massimo Onofri, direttore della Scuola, ha ricordato con orgoglio che «Nuoro ha prodotto due campioni assoluti come Grazia Deledda e Salvatore Satta. Il talento non si può insegnare, solo allevare ed esercitare. Non siamo di fronte alla solita e banale scuola di scrittura ma siamo davanti a una scuola di lettura che è l'anticamera della scrittura di qualità». Il corso sarà arricchito dalla presenza di grandi narratori ed esponenti del mondo editoriale come Antonio Scurati, vincitore del premio Strega 2019, a Nuoro l'11 luglio, Paolo Di Stefano, Cristina Taglietti, Roberto Cotroneo, Edoardo Castagna, Sandro Veronesi, Edoardo Albinati e tanti altri. Previste inoltre collaborazioni di alto livello come quella con L'isola delle storie di Gavoi.
Antonio Carboni

 

La Nuova Sardegna

 

LA NUOVA SARDEGNA

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 6 luglio 2019 / Sassari - Pagina 19
UNIVERSITÀ
Summer school di archeologia a caccia di resti fenicio-punici

SASSARI È iniziata giovedì la XIII edizione della Summer School di Archeologia Fenicio-Punica, in collaborazione tra il Comune di Sant'Antioco e il Dipartimento di Storia, Scienze dell'Uomo e della Formazione dell'università di Sassari.Le attività sul campo, con la partecipazione di numerosi studenti e specializzandi, riguarderanno lo studio dei reperti di età fenicia e punica emersi nel corso dei più recenti scavi archeologici e una campagna di rilevamento planimetrico nei siti del Cronicario di Sant'Antioco e nel vicino centro di Monte Sirai a Carbonia; in parallelo si procederà nella selezione di campioni organici e inorganici per una serie di analisi di laboratorio programmate, al fine di incrementare il potenziale informativo del record archeologico. Il programma della Summer School prevede inoltre una nutrita serie di conferenze tematiche tenute da specialisti del settore, che coinvolgono numerosi archeologici impegnati in Sardegna e nel più ampio contesto del Mediterraneo antico tra il II e il I millennio a.C. Nell'ambito del gemellaggio tra il Comune di Sant'Antioco e la Municipalità di Tiro e dei rapporti scientifici tra l'Università di Sassari e l'Université Libanaise, che suggellano una vicinanza culturale concretizzatasi quasi tre millenni fa con la fondazione fenicia di Sulky, la Summer School ospiterà diversi studiosi libanesi e archeologi italiani impegnati nelle attività di ricerca nella sponda orientale del Mediterraneo. Le conferenze serali si concluderanno venerdì 26 luglio con la presentazione in anteprima dei nuovi risultati scaturiti dalle ricerche in corso.

 

Questionario e social

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