Sabato 15 giugno 2019

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 giugno 2019

L'Unione Sarda

Rassegna quotidiani locali
a cura dell’Ufficio stampa e redazione web



L’UNIONE SARDA
 
 
1 - L’UNIONE SARDA di sabato 15 giugno 2019 / Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Università
A lezione col guru Rolls Royce

Da lunedì, il dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali (via Marengo) ospita Shahrokh Shahpar, associate fellow alla Rolls-Royce. Una presenza ad alto valore aggiunto per le attività di ricerca, didattiche e formazione promosse dall'ateneo. Lo specialista tiene una serie di lezioni - aula Palomba - sull'utilizzo di metodi numerici nell'ottimizzazione delle moderne turbine a gas. .In particolare, lunedì alle 17 lo scienziato tiene in aula Mura il seminario intitolato “Wonders of the Jet Engine: The Science and Art behind Turbo-Jet design” in cui presenta un excursus sull'evoluzione della propulsione aerea dai primi anni dei motori a pistoni fino ai tempi moderni delle sempre più efficienti turbine a gas. Il tutto con l'ausilio di numerosi esempi tratti dalla storia dei motori Rolls-Royce. La partecipazione al seminario è aperta previa prenotazione.
Shahpar è a capo del gruppo di modellazione e simulazione numerica di Rolls-Royce da oltre vent'anni. Con sede a Londra, l'azienda opera nei settori aeronautico civile e militare, propulsione navale ed energetico ed è il secondo costruttore al mondo di motori aeronautici dopo la General Electric.


2 - L’UNIONE SARDA di sabato 15 giugno 2019 / Regione (Pagina 11 - Edizione CA)
LA STORIA. Il massimo dei voti in tempi record
LAUREATA ECCELLENTE DI MACOMER PREMIATA A ROMA
Anna Satta ora fa uno stage con Terna
Il suo sogno? «Innovare in Sardegna»
OBIETTIVI ELEVATI Anna Satta “Per raggiungere i miei obiettivi è stato indispensabile che fossi propositiva, curiosa e affrontare tutto col sorriso. I miei sacrifici sono stati premiati e ora posso guardare al futuro con fiducia. Ai giovani dico: mai smettere di inseguire i propri sogni”

Partire, intraprendere un percorso di studi, accrescere le proprie competenze e affinare le conoscenze, per poi tornare con un ricco bagaglio di esperienze di vita da spendere nella propria terra d'origine. Un sogno oggi per molti giovani sardi, ma sono pochi quelli che riescono a realizzarlo. Anna Satta è una di loro, che ogni giorno nutre e rafforza questa speranza. Classe 1993, macomerese d'origine, dopo la laurea triennale in Ingegneria per l'ambiente e il territorio conseguita a pieni voti in Sardegna (con una tesi sul progetto di termovalorizzazione dei rifiuti urbani di Macomer), Anna approda a La Sapienza di Roma per la specializzazione. A ottobre 2018 termina il suo percorso di studi e viene premiata come laureata magistrale eccellente, nei tempi minimi previsti, con il massimo dei voti: 110 e lode.
LAUREA MAGISTRALE
Nei giorni scorsi si è tenuta la cerimonia. Nell'aula magna del Rettorato, durante la settima edizione della “Giornata del laureato”, davanti al magnifico rettore Eugenio Gaudio sono stati premiati 400 neo dottori di spicco fra i circa 18mila laureati di tutte le facoltà dello scorso anno accademico. «È stata una giornata emozionante che mi riempie di soddisfazione», racconta Anna. «È stato bello ricevere un riconoscimento importante e le congratulazioni da parte di grandi personalità del mondo accademico». Ma l'ambizione e la determinazione della giovane macomerese non finiscono qui. Oggi fa parte dell'équipe di Terna, azienda leader nella trasformazione del mercato elettrico verso l'integrazione europea e l'utilizzo di fonti eco-compatibili, dove per sei mesi frequenterà uno stage finalizzato all'assunzione. «Sono stata selezionata nell'ambito della Call for Talents », spiega la giovane. «La call di Next Energy per i neolaureati, che individua giovani brillanti da inserire in percorsi di stage presso gruppi di lavoro impegnati nello sviluppo di progetti innovativi. Fra 140 siamo stati scelti in 10, tra cui due sardi. L'altro è Mauro Muntoni di Villacidro».
LA RICERCA
Un percorso che prevede una fase formativa iniziale nella sede di Roma con la possibilità di trasferimento presso altre sedi aziendali dislocate in Italia. «Il mio sogno più grande è tornare a casa - confida Anna Satta - e portare il valore aggiunto conseguito altrove. Farò il possibile per realizzarlo. Attualmente - spiega - lavoro in un team che segue progetti di innovazione basati sui filoni di sviluppo fondamentali per abilitare la transizione energetica in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione e con il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima». Innovazione e sviluppo che interessano tutto il territorio nazionale, compresa la Sardegna. «È in atto un profondo cambiamento nel sistema energetico, che richiede una trasformazione delle reti elettriche con interventi e investimenti in sostenibilità, innovazione, digitalizzazione e tecnologia, per consentire la piena integrazione delle rinnovabili, garantendo al contempo sicurezza e flessibilità del sistema».
I TRAGUARDI FUTURI
Grandi i traguardi finora conquistati da una giovane donna che ha ancora tanta strada da percorrere. «Per raggiungere i miei obiettivi è stato indispensabile essere propositiva, curiosa e affrontare tutto col sorriso. I miei sacrifici sono stati premiati e ora posso guardare al futuro con fiducia. Ai giovani dico: mai smettere di inseguire i propri sogni».
Alessandra Nachira


3 - L’UNIONE SARDA di sabato 15 giugno 2019 / Prima (Pagina 1 - Edizione CA)
Il commento
INVESTIRE SU CAGLIARI

Mario Sechi
Città millenaria, pettinata dal vento, rocciosa, fortificata, cinta, abbracciata, baciata, un dentro e fuori, un vai e vieni, un sopra e sotto, così sospesa, una sorpresa, sfrontata, tutta ocra, dorata, petrosa, religiosa e aulente di petalo di rosa, Cagliari domani a votare. Uno dei luoghi più belli e vibranti del Mediterraneo.
Il programma del sindaco, chiunque esso sia, è dettato da questa città, non occorre inventarsi niente, è Cagliari che parla da sola, bisogna “curarla”. Questa splendida città-stato ha bisogno di un'attenzione dal tempo lungo, costanza e fermezza di carattere.
È la differenza che passa tra la spesa e l'investimento. Cagliari ha bisogno di investimenti. Viviamo tempi veloci, le amministrazioni cercano regolarmente di bruciare le tappe. E finiscono per bruciarsi. È il classico caso del rischio preso senza avere un piano, che più o meno è come andare a giocare a scacchi con Bobby Fischer e Boris Spassky avendo fatto il torneo della Pro Loco.
Domanda: c'è un piano per Cagliari? La campagna elettorale è stata breve, i candidati hanno dovuto fare i conti con un tempo compresso, con le leggi inesorabili della politica. Noi qui all'Unione Sarda abbiamo due o tre idee, un blueprint di governo per fare un viaggio sicuro nel futuro. Fin dalla prima riga ho messo in evidenza la bellezza unica, la singolarità di Cagliari. Questo significa che la città non ha bisogno di orpelli, deve splendere della propria luce. (...) SEGUE A PAGINA 49

Commenti (Pagina 49 - Edizione CA) Segue dalla prima
CAGLIARI, CITTÀ SU CUI INVESTIRE
(...) Traduzione: pulizia e decoro urbano devono essere al massimo livello di efficienza. Il sindaco deve lavorare pancia a terra su questo punto. Non è solo una questione di “aliga”, di raccolta differenziata (da studiare bene), di spazzatura, c'è un tema di architettura, arredo, manutenzione, riqualificazione urbana, regolamento comunale, controlli e ordine pubblico.
Fin qui, siamo alla quotidianità. E gli investimenti? La magnifica Karalis con il suo Castello è fusa in corpo unico con il sapere, la conoscenza, il domani. Questo patrimonio è sedimentato, è un fiume carsico che poi emerge. L'Università di Cagliari esiste dal 1620, la sua avventura cominciò con gli studi di Teologia, Leggi, Medicina, Filosofia e Arti. È da qui che si parte. La ricerca e il sapere sono ieri, oggi e domani di Cagliari.
Dite che stiamo volando troppo alto? Bene, andiamo in picchiata, come falchi. Numeri: l'Università di Cagliari ha 24.750 iscritti, 37 corsi di laurea triennali, 34 corsi magistrali, 6 corsi a ciclo unico, 30 scuole di specializzazione, 15 corsi di dottorato, 12 master attivi. Come si traduce tutto questo? Un immenso tesoro. Risorse materiali e soprattuto capitale umano.
Va creato un sistema. È questo il dovere della politica. L'abbiamo scritto per la Regione (e non pare che abbiano letto e compreso bene) e lo ripetiamo a beneficio del prossimo primo cittadino di Cagliari: si metta a disposizione delle istituzioni culturali, faccia lavorare l'università, faccia girare non le chiacchiere ma i neuroni.
Cagliari è una portaerei sul Mediterraneo, ha un'occasione donata dal tempo, dalla storia. Una tela di straordinarie relazioni commerciali e industriali da cogliere. È questo il capitolo degli investimenti. Visione e internazionalizzazione. Pensare in grande. Ricordandosi che si è piccoli e bisogna saper crescere. Costruire un porto canale con enormi ambizioni in una regione con un'industria manifatturiera da reinventare, che non ha container pieni di merci da spedire oltre i suoi confini, in presenza di una competizione internazionale intensa e spietata nel settore dei porti e della logistica, è l'esempio concreto di un tragico errore di politica industriale.
Cagliari di cosa ha bisogno? Di attrarre investimenti per la manifattura, l'agricoltura e l'industria digitale, quest'ultima può trainare tutto il resto, perché è il cuore della trasformazione contemporanea. La città ha le carte in regola, condizioni ambientali eccezionali, di grande vantaggio, un mondo aperto. Sono settori che vanno insieme e si accompagnano a una sola parola: ricerca. Come vedete, si torna inesorabilmente là, alla conoscenza. Si vota per il sapere, il vero potere.
MARIO SECHI, DIRETTORE DI “LIST”


4 - L’UNIONE SARDA di sabato 15 giugno 2019 / Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
SOCIETÀ ITALIANA ECONOMISTI
Nel Consiglio della società italiana economisti è entrata Carla Massidda, docente di Politica economica. È terza tra i votati


5 - L’UNIONE SARDA di sabato 15 giugno 2019 / Nuoro (Pagina 43 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Alla guida Gabriella Ferranti e Virgilio Dastoli
In campo per la solidarietà e l'integrazione, al via il nuovo centro studi sui diritti dei popoli

Muove i primi passi il centro studi sui diritti della persona e dei popoli. È il frutto di un percorso formativo iniziato nel 2016 con il primo laboratorio giudirico in materia di tutela internazionale dei diritti umani, promosso dalla cattedra di diritto internazionale e dell'Unione europea dell'università di Sassari.
Il centro rappresenta la sede di incontro e raccordo non solo in ambito accademico, in quanto coinvolge istituzioni, enti, associazioni, organizzazioni non governative, imprese sciali. Si muove nell'ottica dell'elaborazione di una cultura fondata su valori universali quali i diritti umani, la pace, la salvaguardia dell'ambiente, la solidarietà e la non discriminazione. Obiettivi la promozione dei valori dello stato di diritto e della legalità, di una cultura della cittadinanza europea attiva e percorsi di formazione e apprendimento.
Ieri nell'aula magna della sede universitaria di via Salaris la presentazione ufficiale con la presidente e docente dell'università di Sassari Gabriella Ferranti, il presidente onorario Pier Virgilio Dastoli, la coordinatrice del comitato tecnico-scientifico Maria Cristina Carta, il commissario del consorzio universitario nuorese Fabrizio Mureddu, il sindaco Andrea Soddu, l'avvocato Stefano Mannironi, Marina Toullier dell'università di Rouen, Robertino Uda per il Cal e Rosy Guiso, presidente della cooperativa sociale Progetto Uomo. Tutti hanno richiamato il carattere pluralistico del centro. Dastoli ha annunciato l'imminente collaborazione con l'Agenzia dei diritti fondamentali che ha sede a Vienna.

 

Questionario e social

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