Sabato 13 aprile 2019

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 aprile 2019

L'Unione Sarda

Rassegna quotidiani locali
a cura dell’Ufficio stampa e redazione web


L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 13 aprile 2019 / Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
PIAZZA D'ARMI. Università
Settecento ragazzi all'open day

“Porte aperte in piazza d'Armi”: è questo il titolo della giornata di orientamento universitario di ieri nei campus delle facoltà di Ingegneria e Architettura di concerto per il secondo anno consecutivo con la facoltà di Studi umanistici. Oltre settecento gli studenti delle classi quarte e quinte superiori provenienti dagli istituti di tutta la Sardegna che hanno partecipato alla giornata pensata ormai da anni esclusivamente per loro. «Un'iniziativa che va oltre le semplici presentazioni dei corsi di laurea. Sono infatti gli studenti dell'Ateneo ad accompagnare i ragazzi delle superiori in un tour guidato all'interno delle due facoltà», spiega Massimo Barbaro, professore nel corso di laurea in Ingegneria elettronica. «C'è chi conosce il nome del corso di studi ma poi non sa che cosa esattamente si faccia o cosa si studia nello specifico», dice Claudia Virdis, studentessa al terzo anno in Scienze dell'architettura. I liceali ieri hanno avuto la possibilità di trovare risposta ai loro quesiti, dubbi o curiosità sul mondo universitario direttamente da chi si trova ancora nel vivo di questa esperienza formativa, ed è proprio con gli studenti più grandi che sono entrati anche nei laboratori didattici e di ricerca. Si sono confrontati con quelle che sono le sfide odierne e future delle varie discipline e soprattutto hanno raccolto informazioni su prospettive occupazionali e formative post lauream.
Stefania Sulis, 18 anni, iscritta all'ultimo anno all'istituto Levi, era indecisa tra due corsi in ambito umanistico: Scienze della comunicazione o Lingue e comunicazioni. «Ascoltando le opportunità offerte da entrambi i corsi ho deciso l'iscrizione da fare a settembre», dice commentando positivamente la mattinata.
Sono però tanti i ragazzi che hanno già le idee chiare e per cui la giornata di ieri è servita solo per un'ulteriore conferma: è il caso di Francesco Dessì, 18 anni, convinto di voler intraprendere gli studi in Ingegneria elettrica ed elettronica: «Gli studenti ci hanno prospettato anche la possibilità di fare tirocini, in questo modo speriamo di avere più possibilità di trovare lavoro».
Michela Marrocu

 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 13 aprile 2019 / Nuoro (Pagina 40 - Edizione CA)
LULA. Onde gravitazionali
Inaugurato SarGrav, laboratorio scientifico nella vecchia miniera

Dalle viscere di Sos Enattos all'universo vasto della scienza che studia le onde gravitazionali. Ieri nella miniera di Lula il taglio del nastro del SarGrav, acronimo che sta per Sardegna gravitazionale. Lo spazio in superficie di circa 200 metri quadrati contiene la sala di controllo, gli uffici, i servizi e le officine meccaniche ed elettroniche. Sarà propedeutico al laboratorio vero e proprio che sarà ospitato nella galleria Tuppeddu, a 100 metri di profondità in uno spazio la cui altezza, quando saranno ultimati i lavori, supererà i 5 metri con pareti di circa 12 metri di lunghezza. Lo spazio sotterraneo, che ieri gli scienziati hanno visitato, è stato giudicato ottimale per le caratteristiche necessarie allo studio delle onde gravitazionali. Con il taglio inaugurale del nastro si è concluso ieri sera il simposio internazionale dell'Einstein Telescope, iniziato ad Orosei giovedì.  Il decimo appuntamento dal 2010, anno in cui è stato individuato il sito di Sos Enattos come luogo ideale per accogliere uno fra i più grandi telescopi al mondo, ha accolto 85 scienziati provenienti dalle più grandi università del mondo. Ad accompagnarli, i partners ufficiali del progetto: l'università di Sassari con il rettore Massimo Carpinelli, Michele Punturo dell'Istituto nazionale di fisica nucleare di Perugia, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Igea, Regione, Miur, comune di Lula. La miniera, dove un tempo si estraevano blenda galena e zinco, è stata individuata come luogo sismicamente più silenzioso d'Europa a più bassa concentrazione antropica, dove sarebbe possibile misurare le più piccole increspature dello spaziotempo, impossibili in altri siti al vaglio delle comunità scientifiche. «Il mio sogno sarebbe quello di far diventare questo sito importante come quello del Gran Sasso, sebbene quest'ultimo sia più esteso - confessa Fulvio Ricci dell'università La Sapienza di Roma -. Il laboratorio scientifico servirà a far crescere questo territorio, sotto l'aspetto culturale e formativo, sarà lo spunto per invitare i giovani a formarsi, occorrerà un tempo molto lungo e non bisogna illudere le comunità». «Il consorzio che abbiamo costituito, formato da Uniss, università di Cagliari, Igea, Infg, Ingv, Regione, ha investito molto in questo grande progetto che coinvolge non solo il territorio di Lula, ma tutta la Sardegna e l'Italia - afferma Carpinelli -. Questo simposio servirà anche per costituire alleanze all'interno delle comunità scientifiche internazionali tali da permettere il sostegno al progetto dell'Einstein Telescope».
Mariangela Dui

 

3 - L’UNIONE SARDA di sabato 13 aprile 2019 / Prima Salute (Pagina 47 - Edizione CA)
Prevenzione delle epidemie
Eugenia Tognotti in un team dell'Oms

La studiosa Eugenia Tognotti, ordinario di Storia della Medicina e Sanità Pubblica, docente all'Università degli Studi di Sassari, ha ricevuto l'invito dell'Organizzazione mondiale della sanità a far parte del gruppo di lavoro che preparerà le “Guideline Developement Group meeting Who on the effectiveness and impact of travel and trade restrictions to prevent delay or reduce international spread of Diseases”, cioè le linee guida dell'Organizzazione (in inglese l'acronimo è Who) sulle restrizioni di viaggio per ritardare o ridurre la trasmissione internazionale di eventuali epidemie su scala internazionale che in questi anni hanno posto gravi problemi (circa il blocco di voli da/per paesi colpiti). È un prestigioso riconoscimento che premia anni di studi della docente e che conferma il fatto che viviamo un tempo in cui le lezioni del passato sono importanti e in cui l'interdisciplinarità è fondamentale: su certi temi occorre una visione ampia, infettivologi, microbiologi, esperti di sanità pubblica hanno bisogno di uno sguardo più ampio.
Il primo meeting internazionale con studiosi ed esperti di tutto il mondo si svolgerà a Tunisi il 9-10 maggio per un primo scambio e confronto sulle linee guida che l'Organizzazione mondiale della Sanità dovrebbe adottare per possibili restrizioni di viaggiatori e merci durante ondate epidemiche (come ad esempio quella esplosa con la Sars, l'influenza aviaria). Quali sono i sistemi più efficaci per prevenire / ritardare/ridurre la trasmissione? Quale impatto turistico, commerciale, economico possono avere? Nella definizione degli orientamenti strategici rientra la revisione della letteratura internazionale e le lezioni del passato su come sono state affrontate le emergenze epidemiche. Lo studio delle misure adottate nel tempo per prevenire la diffusione di malattie (dalla peste, al colera, alle più recenti epidemie di Sars, o di Influenza suina) è uno dei filoni di ricerca seguiti dalla studiosa Eugenia Tognotti, le cui pubblicazioni compaiono sulla rivista Emerging Infectious Diseases del Cdc /gov di Atlanta.

 

La Nuova Sardegna

 

LA NUOVA SARDEGNA

4 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 13 aprile 2019 / La mia isola - Pagina 14
I millennials amano la cultura, ma a modo loro
GENERAZIONI Y E Z
LAUREATI IL 41%. La maggior parte dei millennials, racconta l’indagine, vive ancora in famiglia (76%) è single (93%) e non ha figli (96%). Il 41% ha una laurea o un titolo post laurea, il 14% lavora mentre 6 su 10 sono studenti
Internazionali, ma precari. Appassionati di film, serie tv e musica, ma spesso frenati dai costi. Non si riconoscono in classi generazionali, ma piuttosto, dicono «sono ciò che faccio». È la fotografia dei ragazzi delle Generazioni Y (18-32) e Z (15-17), ovvero i nati fra il 1986 ed il 2003, che oggi si trovano ad affrontare scelte chiave della loro vita, come l'uscita dalla famiglia di origine o il passaggio dallo studio al mondo del lavoro. A raccontarli è "Millennials e Cultura nell'era digitale. Consumi e progettualità culturale tra presente e futuro" (ed. Marsilio), XI Rapporto condotto dal Centro Studi dell'Associazione Civita in collaborazione con Baba Consulting. Ma chi sono questi ragazzi? Si descrivono tutti con una certa propensione all'internazionalità, i Millennials "ambiziosi" ma minati dalla precarietà, i giovanissimi della Gen Z "curiosi" e "felici". La loro socialità tende a polarizzarsi nell'ambito ristretto della famiglia, degli amici e delle relazioni amorose (pilastri sicuri ed inattaccabili in stretta connessione con la tradizione, cui il concetto di Cultura si associa fortemente), con disinteresse e disaffezione per le istanze sociali e collettive. La buona notizia è che per la maggioranza dei ragazzi la Cultura fa parte della propria sfera di esperienza. Un corredo di conoscenze che per lo più si eredita dai genitori (63%). In termini di vissuto, metà del campione ama frequentare cinema, teatri, musei, concerti, letture, anche per arricchire personalità, social reputation e crescere professionalmente. Ma 5 su 10 dichiarano di non fruire appieno dell'offerta della propria città, sia per scarsa conoscenza che per disinteresse. Quanto ai consumi, la fanno da padrone film, web series e musica: per la Gen Z come momento di condivisione con gli amici attraverso gruppi e communities, mentre la Gen Y preferisce un consumo privato. Tutti in prevalenza su piattaforme di streaming online, con la tv tradizionale all'angolo e il cinema troppo costoso. Sul fronte della produzione protagonisti sono per lo più giovani della Gen Z, impegnati in ambiti quali fotografia, produzione audiovisiva e danza. Anche qui il costo è la barriera maggiore (39%), seguito dalla mancanza di luoghi idonei (36%), persone con cui condividere e co-produrre (33%) e supporto informativo (26%). Il web, specie per i più giovani, è la fonte di ispirazione e supporto privilegiata, mentre lo strumento per la condivisione delle proprie opere è Instagram, seguito da Facebook e WhatsApp.

 

Questionario e social

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