Sabato 6 aprile 2019

06 aprile 2019

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 aprile 2019 / Sulcis Iglesiente (Pagina 29 - Edizione CA)
CARBONIA. Deluse le attese degli studenti che contavano sui 5 corsi on line
L'UNIVERSITÀ? SOLO AULE VUOTE
Progetti rimandati (si spera) al prossimo anno accademico

Rimandata a settembre. Anzi, a ottobre, con l'inizio del prossimo anno accademico. Gli annunci dello scorso dicembre si rivelano un flop: il trasferimento a Carbonia di una costola dell'Università di Cagliari, corsi misti con lezioni in e-learning (al pc) e docenti in cattedra, dovrà attendere ancora molto.
Nei locali che la Provincia del Sud Sardegna ha adibito a sede universitaria non c'è nulla. Aule vuote, non un arredo (quelli vecchi sono da mesi accatastati nel porticato), non un pc, nemmeno una lavagna. Niente che faccia presagire un imminente inizio delle attività.
UNIVERSITÀ FANTASMA  Questione di giorni, facevano sapere ai primi dello scorso febbraio sia l'Ateneo che la Provincia. Ma di giorni ne dovranno trascorrere tanti, per stessa ammissione dell'Ateneo. Il 4 dicembre scorso era stato dato l'annuncio ufficiale: c'erano il rettore Maria Del Zompo, il direttore generale dell'ateneo Aldo Urru, l'assessore regionale alla Pubblica istruzione Giuseppe Dessena, il commissario della Provincia Sud Sardegna Mauro Mossa e i consiglieri del centrosinistra (ex, dopo il voto del 24 febbraio) Pietro Cocco e Luca Pizzuto. La promessa a fine incontro (che il sindaco di Carbonia Paola Massidda, non invitata alla presentazione, definì “passerella elettorale”) fu che gli studenti del Sulcis avrebbero voluto poter seguire da subito i corsi presentati nel 2018.
LA SEDE  Ci sarebbero dovute essere 50 postazioni telematiche per cinque corsi online. in Scienze della Comunicazione (in e-learning), e corsi in modalità mista con frontale ed e-learning di Amministrazione e Organizzazione, Beni culturali e spettacolo, Economia e gestione Aziendale e Ingegneria elettronica, elettrica e informatica. Invece fra i corridoi della grande sede di via Fertilia e nelle future aule è difficile anche immaginare ciò che sarà. «Noi abbiamo fatto la nostra parte - spiega il commissario della Provincia Sud Sardegna Mario Mossa - rendendo agibile parte della sede ed eseguendo la manutenzione dei locali. Gli interventi sono finiti da un pezzo e le aule pronte ma capisco le difficoltà dell'Ateneo che deve superare ostacoli superiori ai nostri».
I PROBLEMI  Ostacoli impalpabili ma nondimeno insormontabili. Ai primi di febbraio, quando l'assegnazione dei lavori di trasloco dei nuovi arredi veniva data per assodata, si attendeva che la vecchia Giunta regionale autorizzasse la connessione on line per le lezioni, con l'utilizzo della rete telematica regionale. L'Università di Cagliari fa ora sapere che in assessorato l'iter burocratico non sarebbe stato completato. Di mezzo, c'erano le elezioni. Secondo la risposta ufficiale del rettore, «l'Ateneo sta lavorando per risolvere gli ultimi adempimenti per i quali serve una delibera della nuova Giunta, che realisticamente sarà adottata quando sarà nominato il nuovo assessore». L'Università conclude dicendo che «si conta di partire a breve: in ogni caso il servizio sarà a disposizione degli studenti a partire dal prossimo anno accademico».
Andrea Scano

 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 aprile 2019 / Prima Economia (Pagina 15 - Edizione CA)
Cagliari
Arriva Letta per “Le sfide dell'Italia”

Doppio appuntamento in Sardegna con Enrico Letta e la presentazione del suo nuovo libro “ho Imparato”, edito da Il Mulino. L'ex presidente del Consiglio sbarcherà in Sardegna lunedì prossimo come ospite dell'incontro intitolato “Le sfide dell'Italia tra presente e futuro”, organizzato dal Corso di laura magistrale in Relazioni internazionali dell'Università di Cagliari in partnership con la Scuola di politiche, di cui proprio Letta è presidente. La lezione, prevista alle 11 nell'aula Maria Lai della Facoltà di Scienze economiche, sarà introdotta dai saluti del Magnifico Rettore Maria Del Zompo e del direttore del Dipartimento di scienze politich, Mariano Porcu. A discutere del libro con l'autore ci saranno anche Christian Rossi (professore di Storia dell'Integrazione europea) e Stefano Rombi (dottore di Scienza politica). Per Letta sarà l'occasione di presentare anche le attività della Scuola di politiche che attiverà i suoi corsi Impact a Cagliari nella seconda metà del 2019. Nel pomeriggio farà il bis ad Alghero: alle 18, nella sala conferenze de Lo Quarter in via Largo San Francesco, parteciperà a un faccia a faccia con il sindaco Mario Bruno. ( l. m.)

 

3 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 aprile 2019 / Economia (Pagina 16 - Edizione CA)
PORTO TORRES E SULCIS. Si rischia di rinunciare al combustibile senza avere alternative
CENTRALI A CARBONE, FUTURO INCERTO
La denuncia della Cgil: arriveremo impreparati alla dismissione

Entro il 2025 comincerà il processo di decarbonizzazione dell'Italia che interesserà in misura significativa anche la Sardegna. Attualmente le centrali in cui si brucia carbone sono a Fiume Santo, presso Porto Torres, e nel Sulcis. Questo processo di adeguamento alla nuova normativa del governo italiano e a quelle adottate dall'Unione europea creerà problemi di difficile soluzione.
Lo ha spiegato la Cgil in un convegno su “Energia & ambiente, dal fossile alle energie rinnovabili”.
IL RISCHIO  Si rischia tra 6 anni di dover rinunciare al carbone senza avere nel frattempo predisposto le alternative. Nel varare il decreto con cui è stato messo fuorilegge il carbone il governo ha ignorato che la Sardegna non dispone né di metano né di gas né di altre fonti energetiche. «Peraltro, qualunque scelta si facesse oggi non potrebbe essere pronta per la scadenza del 31 dicembre del 2025», ha sottolineato Massimiliano Muretti, della segreteria provinciale Cgil. «Gli impegni temporali sulla decarbonizzazione non sono accompagnati da tecnologie mature, capaci di liberarci dai fossili in un tempo certo».
Nella centrale di Fiume Santo la cecoslovacca Eph sta già provando a sperimentare l'uso di biomasse vegetali, in sostanza del pellet che ha una emissione di anidride solforosa nell'aria notevolmente inferiore ai valori rilevati negli impianti a carbone. Nella stessa centrale si sta pensando di realizzare un piccolo impianto per prepararsi all'eventuale arrivo del metano e del gas. Già, eventuale, perché nessuna scelta è stata ancora fatta. «Qualcuno vorrebbe far arrivare il gas via mare, altri vorrebbero un rigassificatore, noi siamo per la realizzazione di una dorsale che consentirebbe di distribuire il metano o il gas nell'Isola evitando rischi di incidenti e abbattendo completamente le emissioni nell'aria». La parola passa ora alla Regione. Ha a disposizione un piano energetico e ambientale di cui è stato coordinatore Alfonso Damiano del dipartimento di Ingegneria dell'Università di Cagliari. In Sardegna «la richiesta di energia elettrica si è ridotta grazie all'aumentato uso di fonti energetiche – ha detto Damiano – ma il sistema energetico deve essere sempre in grado di reagire prontamente nel caso di un improvviso aumento della richiesta da parte del mercato». (g.b.p.)

 

La Nuova Sardegna

4 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 6 aprile 2019 / Sassari - Pagina 13
Comune, Rotary e Università consegneranno 500 euro al miglior elaborato
PREMIO A UNA TESI SULLA PARITÀ DI GENERE

SASSARI Scadono il 30 aprile i termini per presentare la propria candidatura al premio di laurea per tesi sugli studi di genere e i temi delle pari opportunità tra uomo e donna, con particolare riferimento al territorio di Sassari e provincia (Nord Ovest Sardegna). L'iniziativa è della commissione Pari Opportunità del Comune di Sassari, in collaborazione con il Rotary Club Sassari Silki e il comitato unico di garanzia dell'Università di Sassari. Sul sito istituzionale del Comune e nella sezione dedicata alla Cpo sono pubblicati modulistica, bando integrale e contatti per richiedere ulteriori informazioni. L'obiettivo è quello di favorire l'informazione e la conoscenza relativa alle iniziative inerenti le tematiche di genere; contribuire allo sviluppo degli studi sui temi della differenza di genere, della parità e delle pari opportunità; valorizzare il talento e le competenze di giovani laureati e laureate; stimolare la ricerca universitaria e post universitaria a promuovere la riflessione e gli studi in materia di politiche di genere e pari opportunità. Il premio (pari a 500 euro) si rivolge a laureati e laureate residenti a Sassari che si siano laureati in qualsiasi università italiana entro i due anni precedenti alla pubblicazione del bando, e a laureandi e laureande residenti a Sassari che conseguiranno il diploma di laurea, in qualsiasi ateneo italiano, entro aprile 2019. Faranno parte della commissione di valutazione la presidente della commissione Pari Opportunità Elvira Useli, la presidente del comitato unico di garanzia dell'Università di Sassari Patrizia Patrizi e un rappresentante del Rotary Club Sassari Silky.«Lo scopo del premio - spiega la presidente della Commissione Elvira Useli - è stimolare la ricerca nel territorio di Sassari e provincia e promuovere la riflessione e gli studi in materia di politiche di genere e pari opportunità, valorizzando l'impegno di giovani studiose e studiosi sardi che, nell'elaborazione della tesi di laurea, abbiano mostrato particolare sensibilità nella segnalazione di tutti quei profili che possono essere trattati in una prospettiva di genere».

 
5 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 6 aprile 2019 / Sassari - Pagina 13
PORTO CONTE
Ricercatori nel Parco per studiare biotecnologie agroalimentari

SASSARI La Scuola per la conservazione e la caratterizzazione della biodiversità microbica di interesse agroalimentare e ambientale trova casa nel Parco. Dall'8 all'11 maggio verrà creata infatti a Porto Conte una vera e propria "Scientific School". La scuola è organizzata dal Dipartimento di Agraria dell'Università di Sassari in collaborazione con le scuole di dottorato dell'università di Verona e di Teramo, grazie ai fondi di Sardegna Ricerche. La "Scientific School" è rivolta a studenti, dottorandi e giovani ricercatori che operano nel settore delle biotecnologie agroalimentari e ambientali. I posti disponibili sono 15 e le iscrizioni sono aperte fino al 13 aprile. Lo studio e la conservazione della biodiversità microbica sono temi chiave della ricerca scientifica e saranno sempre più strategici al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile in agricoltura e la gestione consapevole degli ecosistemi naturali. L'esperienza formativa sarà arricchita da una serie di incontri con alcuni imprenditori locali che illustreranno le strategie aziendali volte a far fruttare in termini economici la biodiversità microbica. La "Scuola per la conservazione e la caratterizzazione della biodiversità microbica di interesse agroalimentare e ambientale" è una scuola internazionale con docenti che arrivano, oltre che dall'Italia, dal Brasile, dal Regno Unito e dagli Stati Uniti. Responsabile scientifica del progetto è Marilena Budroni. Il programma dettagliato delle quattro giornate e le modalità di iscrizione sono pubblicate sul sito dell'Università di Sassari al seguente link: https://www.uniss.it/didattica/scuole-estive/scuola-la-conservazione-e-la-caratterizzazione-della-biodiversita-microbica-di-interesse-agroalimentare-e-ambientale.Fanno parte del Comitato Scientifico insieme a Marilena Budroni, Giovanna Felis dell'Università di Verona, Rosanna Tofalo dell'Università di Teramo, Ilaria Mannazzu Severino Zara Giacomo Zara dell'Università di Sassari. La scuola è realizzata mediante i finanziamenti concessi da Sardegna Ricerche, Parco scientifico e tecnologico della Sardegna.
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 6 aprile 2019 / Sassari - Pagina 13
Accolto il reclamo contro l'ordinanza che reintegrava Rosanna Ruiu a capo dell'ufficio Avvocatura
ATENEO BATTE IN AULA IL SUO LEGALE

di Nadia Cossu
SASSARI Lei aveva vinto il primo round contro l'ateneo di Sassari, suo datore di lavoro. Il secondo, però, se lo è aggiudicato l'Università. Rosanna Ruiu riteneva di esser stata demansionata e per questo aveva fatto causa. Nell'Ateneo, infatti, Rosanna Ruiu ricopriva l'incarico di responsabile dell'ufficio legale prima che la delibera del Cda del 18 maggio 2018 la privasse «illegittimamente - avevano scritto i suoi avvocati Giovanni Campus, Vittore Davini e Antonio Maria Lei nel ricorso presentato al giudice del lavoro - del ruolo di avvocato preposto alla direzione dell'Avvocatura di Ateneo». Ruolo che le era stato attribuito con una delibera del Cda del 9 maggio 2000. E il giudice Maria Angioni aveva accolto il ricorso e ordinato all'Università «di reintegrare immediatamente la Ruiu nel suo ruolo di avvocato responsabile dell'ufficio dell'avvocatura di Ateneo da lei ricoperto in precedenza». Ossia prima che venisse spostata a coordinare l'area "Centrale acquisti, contratti e affari legali". Ma contro questo provvedimento l'Università aveva proposto reclamo e martedì scorso ha incassato un punto a favore. Il collegio (presidente Ezio Franco Castaldi, giudici Paola Mazzeo relatrice e Giovanna Maria Mossa) ha ritenuto di doversi discostare dalla prima ordinanza in quanto Rosanna Ruiu, assunta come funzionario amministrativo, è stata successivamente inquadrata nella categoria superiore "EP" (la più elevata nella classificazione del personale del comparto Università) che non comprende solo i professionisti iscritti a un albo ma, in generale, i dipendenti addetti ad attività particolarmente qualificate. I giudici hanno ricordato, a questo proposito, che l'articolo 52 del Testo Unico sul pubblico impiego stabilisce che "il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto, o alle mansioni equivalenti nell'area di inquadramento (...)". Sono quindi comprese tutte le mansioni che rientrano nell'area di inquadramento, indipendentemente dalla professionalità acquisita dal lavoratore nel tempo, perché ciò che conta è l'equivalenza della nuova mansione assegnata. E nel caso specifico la nuova funzione attribuita dall'Università alla Ruiu come responsabile di un'area di nuova istituzione, secondo i giudici deve essere considerata «un'attività estremamente qualificata» in quanto consiste nel fornire consulenza legale all'Università («non diversamente da quanto avvenuto finora»), nel collaborare con l'Avvocatura dello Stato e nel predisporre direttamente la difesa nelle cause giuslavoristiche. Per questo motivo il collegio ha accolto il reclamo rigettando la domanda cautelare dell'avvocato Rosanna Ruiu. Le spese di giudizio saranno compensate tra le parti. Il prossimo 9 maggio, intanto, si terrà davanti al giudice Adami (della sezione lavoro) il giudizio di merito sempre in relazione a questa controversia tra Ateneo e avvocato Ruiu.

Questionario e social

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