Venerdì 8 febbraio 2019

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 febbraio 2019

L'Unione Sarda

Rassegna quotidiani locali
a cura dell’Ufficio stampa e redazione web


L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 8 febbraio 2019 / Nuoro (Pagina 34 - Edizione CA)
SANITÀ. Alla presentazione i vertici Ats e Assl
Trentadue iscritti da tutta la Sardegna al master universitario per infermieri

Il salto di qualità arriva alla quarta edizione: il master di primo livello in Area critica ed emergenza sanitaria per infermieri, supera il traguardo dei 32 professionisti iscritti da tutta la Sardegna (nuovo record) ma soprattutto quest'anno avrà le certificazioni dell'Ats. A partire da quella sul Triage, all'Als, al politrauma avanzato, e Pblsb sulla gestione dell'emergenza in perdiatria. Un'eccellenza tutta nuorese.
Ieri, la presentazione all'Università di Nuoro, davanti al direttore dell'Assl di Nuoro, Grazia Cattina, al commissario dell'università, Fabrizio Mureddu, all'assessore alla sanità Luigi Arru, Gianni Salis direttore della formazione Ats, e Roberto Sogos dell'ordine degli infermieri. Presenti gli organizzatori, il professor Roberto Manetti del dipartimento di Chirurgia dell'università di Sassari e il coordinatore Andrea Pes, che dice: «Ci sarà un ritorno per la salute dei sardi, nelle unità critiche ci sarà più personale con una preparazione maggiore». (f. le.)

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 8 febbraio 2019 / Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
CONTROLLI
Borse di studio non dovute a due studenti

Avevano goduto di borse di studio e di alloggio. Solo che la loro posizione patrimoniale non permetteva l'accesso a questi aiuti. Verificate le attestazioni Isee non regolari, la Guardia di finanza ha scoperto due studenti che, nell'anno accademico 2013-14, hanno goduto di benefici non dovuti.
Le Fiamme gialle. attraverso la consultazione delle banche dati, hanno evidenziato una consistente discrepanza fra la situazione reddituale dichiarata e quella reale. Una differenza che ha configurato l'indebito accesso ai benefici.
Verificate le irregolarità, i militari hanno segnalato l'Ersu (che aveva erogato i contributi) la situazione: ora l'ente potrà ottenere il rimborso delle prestazioni non dovute per un importo complesso di 2.912 euro. Non solo: nei loro confronti è stata elevata anche una sanzione amministrativa.

 

La Nuova Sardegna

 

LA NUOVA SARDEGNA

3 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 8 febbraio 2019 / Prima pagina
SASSARI, RICERCHE “SCIPPATE”
Ateneo, ricercatore accusa ex docente
  N.COSSU A PAGINA 16

Sassari - Pagina 16
Copyright violato, ex docente nei guai
LA PROCURA CHIEDE IL PROCESSO: «IN UNA PUBBLICAZIONE NON CITÒ IL NOME DELL'AUTORE DI UN IMPORTANTE LAVORO SCIENTIFICO»

Il ricercatore ha querelato la professoressa e ha incassato una parziale vittoria in sede civile
di Nadia Cossu
SASSARI Lei, docente di chimica e direttore di dipartimento all'Università di Sassari, lui ricercatore. Un bravo ricercatore, evidentemente. Perché a un certo punto la professoressa Maria Agostina Cinellu avrebbe riprodotto e diffuso in pubblicazioni medico-scientifiche due sintetizzazioni di composti chimici create da quello studente modello: una realizzata durante la redazione della tesi di laurea e l'altra durante il dottorato di ricerca. C'è un particolare però: la docente non avrebbe indicato il nome dell'autore.L'inchiesta. La conseguenza? Il sostituto procuratore Giovanni Porcheddu ha indagato e poi chiesto il rinvio a giudizio della docente per la violazione della legge 633 del 1941 che protegge il diritto d'autore. Il reato contestato è previsto all'articolo 171: «Senza averne diritto - è scritto nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato alla Cinellu - riproduceva e diffondeva attraverso pubblicazioni medico-scientifiche, opere dell'ingegno la cui titolarità appartiene in modo esclusivo a F.C., individuate nei composti chimici creati durante la tesi di laurea e il dottorato di ricerca». La docente dovrà presentarsi davanti al giudice dell'udienza preliminare il prossimo 6 maggio. Intanto, però, il ricercatore ha incassato una prima parziale vittoria davanti al giudice civile. La storia. F.C. svolge attività da diverso tempo nel dipartimento di chimica dell'Università di Sassari, diretto proprio dalla professoressa Cinellu, recentemente andata in pensione. Dopo la laurea è rimasto nello stesso dipartimento e in quella cattedra, prima come cultore della materia e poi, dopo il dottorato, come titolare di assegno di ricerca. In questi anni, dunque, ha svolto attività di ricerca, approfondendo gli studi sulle molecole e sui composti che lui ha sintetizzato per la prima volta nel mondo scientifico. Ha poi svolto ricerca su composti già sintetizzati da altri, per trovare nuove applicazioni e ha seguito studenti e tesisti.La brutta sorpresa. Al momento di presentare domanda per ottenere l'abilitazione a professore di prima e seconda fascia (i cosiddetti professori ordinari e associati), ha scoperto che il suo nome non figurava in molti (circa 45) lavori scientifici e nelle relative pubblicazioni sulle riviste nazionali e internazionali, nonostante egli avesse partecipato alla loro realizzazione. Addirittura - così come aveva rilevato lui stesso nella querela - alcuni lavori sarebbero stati la riproduzione delle sue ricerche o comunque ne avrebbero sfruttato i risultati. Ma non essendoci il suo nome, non poteva indicare quei lavori come pubblicazioni valide ai fini del punteggio concorsuale. Con un doppio danno: da un lato veniva infatti privato del diritto morale al riconoscimento quale co-autore del lavoro - e anche della possibilità di utilizzare la pubblicazione ai fini curriculari e concorsuali - e dall'altro avvantaggiava i co-autori che erano diretti concorrenti.La denuncia. F.C. si rivolge a un avvocato e decide quindi di tutelare il suo diritto d'autore, in sede civile e in sede penale.Con un ricorso d'urgenza, ha citato la professoressa Cinellu e l'Università davanti al Tribunale delle Imprese di Cagliari, competente per le controversie relative al diritto d'autore, per ottenere il riconoscimento del suo diritto di co-autore nelle pubblicazioni indicate e far inserire il suo nome, riservandosi di agire in separata sede per far riconoscere la paternità della sintesi di alcuni composti, oggetto di quelle pubblicazioni.La sentenza. Il Tribunale, all'esito del procedimento sommario, ha ordinato l'inserimento del nome di F.C. in un articolo perché ha accertato, sulla base della documentazione in atti e delle testimonianze, che vi avesse partecipato e ha condannato la Cinellu anche al pagamento delle spese legali.«In considerazione della sommarietà del rito cautelare scelto per via dei tempi stretti rispetto alla scadenza della domanda concorsuale - ha spiegato il suo avvocato - non è stato possibile esaminare i "quaderni di laboratorio" nei quali sono riportati in modo sequenziale tutti gli anni e i risultati delle ricerche (esame che sarà compiuto nel corso del procedimento ordinario) in cui risulta l'attività svolta che legittima l'inserimento anche in tutte le altre pubblicazioni invocate». Comunque una prima vittoria, per l'interessato, «in attesa che anche il procedimento penale abbia esito a lui favorevole».

 

Questionario e social

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