UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 16 gennaio 2019

Mercoledì 16 gennaio 2019

16 gennaio 2019

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 16 gennaio 2019 / Sassari e Alghero (Pagina 40 - Edizione CA)
Sassari
NUOVO ANNO ACCADEMICO: NUMERI D'ORO

«Nel 2014 il bilancio era in rosso, ora siamo tra le università virtuose». Lo afferma con orgoglio il rettore Massimo Carpinelli nell'inaugurare l'anno accademico numero 457 dell'ateneo di Sassari. Dal segno meno al + 9 milioni di euro. «Abbiamo migliorato costantemente tutti gli indicatori che misurano la nostra performance: in primis l'Indicatore di sostenibilità economica finanziaria (ISEF) e la soglia dell'80 % delle entrate complessive imposta per le spese di personale». Un'ascesa economica che ha consentito di stabilizzare 65 precari del personale tecnico-amministrativo e di far assumere o promuovere 152 docenti. Risorse da investire anche nella ricerca, nella didattica e nei servizi agli studenti, come lo Student Hub, il sistema di aule studio aperte anche nel fine settimana.
Il rettore ha ringraziato anche le istituzioni, in special modo la Regione: «Anche quest'anno ha finanziato il Sistema universitario con oltre 9 milioni di euro. La Regione ha inoltre devoluto al nostro Ateneo un finanziamento speciale e aggiuntivo di 7 milioni e mezzo di euro per il rafforzamento della Facoltà di Medicina attraverso il reclutamento di nuovi professori. Ha poi stanziato già 3 milioni e mezzo di euro per il progetto del laboratorio per lo studio delle onde gravitazionali nella ex miniera di Lula, rendendo sempre più concrete le possibilità di fare della Sardegna uno dei nuovi poli della fisica sperimentale mondiale con ovvie ricadute positive per il territorio».
Sono intervenuti anche Daidi Ayoub, rappresentante degli studenti, e Riccardo Zallu in rappresentanza del personale tecnico-amministrativo. Quindi l'ospite d'onore, Beatrice Venezi, la più giovane direttrice d'orchestra italiana. Ha tenuto una lectio magistralis dal titolo "Giacomo Puccini: l'attualità e la modernità della tradizione" che ha provocato la standing ovation.
Giampiero Marras

 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 16 gennaio 2019 / Prima (Pagina 1 - Edizione CA)
Il commento
IN SORDINA VERSO IL VOTO

Marco Pignotti
Gli elettori dell'area metropolitana di Cagliari domenica prossima saranno convocati per eleggere nel proprio collegio un deputato della Camera. Tutto questo avverrà nel disinteresse quasi totale della maggioranza della popolazione. Che cosa è successo? Il 4 marzo era stato eletto il pentastellato Andrea Mura, ma il Movimento lo ha affondato accusandolo di sistematico assenteismo. Non era mai successo nella storia del parlamento repubblicano che un partito cacciasse da Montecitorio un suo membro per prolungata assenza dai banchi della Camera, eppure casi di “sparizione” di deputati e senatori nel corso della storia parlamentare italiana se ne sono verificati tanti, con percentuali che superavano abbondantemente il 90%. Potere del cambiamento: bisogna riconoscerlo. Di conseguenza, la nuova legge elettorale prevede che quanti sono stati eletti in un collegio vengano sostituiti con una nuova consultazione. Quindi, Cagliari sperimenterà, prima in Italia, “l'onore” di tornare alle urne per scegliere il suo deputato. Ci aspettavamo una campagna elettorale con un minimo di tensione, invece, si registra una bonaccia assoluta, in quanto ben pochi si sono accorti dell'appuntamento e gli stessi partiti non hanno fatto niente per scaldare il confronto che anticiperà la successiva sfida a livello regionale del 24 febbraio. In teoria, il confronto di domenica rappresenta una prima verifica politica per il governo giallo-verde, in pratica il governo sarà quasi del tutto assente o, se vogliamo essere più maliziosi, si presenta diviso, ma non troppo. (...) SEGUE A PAGINA 2

Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA) - Dalla prima
Suppletive, in sordina verso il voto
(...) Spieghiamoci meglio. Si sono presentati quattro candidati, tre dei quali appartenenti all'opposizione. Daniela Noli, uscita sconfitta nelle ultime consultazioni, prescelta da Forza Italia per vendicare la sconfitta subita a marzo da Cappellacci proprio contro il velista Mura; Andrea Frailis, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra che sosterrà Massimo Zedda nella corsa di governatore a febbraio e, infine, Enrico Balletto per Casapound, dichiaratosi l'unico esponente sovranista realmente in gara, dato che il partito che attualmente viene ritenuto dai sondaggi il primo per gradimento in Italia, la Lega di Salvini, ha deciso di disertare questa elezione. Paradossalmente l'onere di rappresentare l'area di governo ricadrà sulla formazione che ha fatto dell'opposizione sistematica la sua caratteristica vincente: i 5 Stelle. Questi hanno scelto Luca Caschili, attualmente assessore all'urbanistica a Carbonia, per difendere un collegio vinto a marzo con una percentuale piuttosto rilevante. A meno di una sorprendente mobilitazione dell'ultima ora, c'è il rischio di assistere ad una tornata elettorale con indici di partecipazione davvero imbarazzanti. Al di là del valore dei nomi proposti, gli esponenti delle diverse coalizioni che si affronteranno il mese prossimo per il governo dell'Isola sembrano aver scelto, quasi di comune accordo, di non esporsi in una lotta preliminare piena di incognite per acquisire un “misero” seggio in Parlamento. Si tratta di un aspetto poco confortante, perché conferma, semmai ce ne volesse la riprova, che la disaffezione verso la politica nasce dal crescente distacco che la stessa politica crea con la società. Il profondo disinteresse per l'elezione di un deputato si traduce implicitamente in un declassamento delle istituzioni rappresentative e in particolare proprio di Montecitorio. Certo, proprio la principale camera elettiva durante questi mesi non si è resa protagonista di dibattiti memorabili, ma soprattutto non ha dimostrato di essere in alcun momento protagonista di quella centralità che la Costituzione ancora gli riconosce. Sono trascorsi nove mesi dal 4 marzo, ma l'impressione è che sia passata un'era geologica che ha ribaltato completamente le consuetudini e gli usi della lotta politica in Italia.
MARCO PIGNOTTI
DOCENTE DI STORIA DELLA COMUNICAZIONE POLITICA
UNIVERSITÀ DI CAGLIARI

 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 16 gennaio 2019 / Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Cagliari in verde
Albero del drago con la resina rosso fuoco

di Mario Mariotti
L'albero di cui parliamo oggi è assolutamente peculiare, a cominciare dal nome comune, albero del drago o anche sangue di drago. Si tratta in realtà di una dracena, Dracaena draco, appartenente alla famiglia delle agavi, originaria delle Canarie e di Madeira. Ha un fusto singolo, simile a quello delle palme, che dopo una decina di anni di vita comincia a ramificarsi in grosse branche di aspetto caratteristico. All'estremità del tronco o delle branche presenta ciuffi di foglie spadiformi, mentre i fiori si raccolgono in pannocchie che danno origine alla fruttificazione di piccole bacche globose, simili a quelle di alcune palme. Dal tronco inciso fuoriesce una resina che diventa rosso sangue, da cui il nome ed i vari utilizzi, nel passato, come colorante o fluido per pozioni più o meno magiche.
A Cagliari questa dracena fu introdotta all'Orto botanico, dove permangono i due esemplari più grandi, nel giardino della palazzina del dipartimento di Scienze botaniche. Due esemplari maestosi, anche se non immediatamente raggiungibili.
Più facile raggiungere un altro esemplare importante, quello che si affaccia sul viale Buoncammino. Questa pianta mostra la parte alta della sua ampia chioma oltre la siepe di pitosforo che delimita lo slargo del viale dopo l'incrocio con via Fiume. Per ammirarla intera bisogna scendere nello stradello che conduce alla biblioteca militare. Un drago con molti decenni di vita alle spalle, come si deduce dalle ramificazioni. Una età importante per noi, ma non certo per queste piante, che possono vivere centinaia di anni. La buona riuscita e la valenza estetica di questa pianta hanno fatto aumentare il numero di esemplari presenti in città, dal viale Regina Elena al comparto delle palme del parco di Monte Claro, ma anche in isole spartitraffico, come per esempio al semaforo del viale Cimitero.

La Nuova Sardegna

4 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 15 gennaio 2019 / Prima pagina
SASSARI, L’ANNO ACCADEMICO
Il rettore, le priorità dalla ricerca al no all’intolleranza

P. FARINA A PAGINA 29
Sassari - Pagina 29
UNIVERSITÀ»L'INAUGURAZIONE DELL' ANNO ACCADEMICO
Il rettore: «Ricerca libera e società più accogliente»
Richiamo di Carpinelli contro gli attacchi alla comunità scientifica e l’intolleranza
Bilancio positivo per l’ateneo: 13.500 studenti, matricole in crescita e assunzioni

di Paoletta Farina
SASSARI Un richiamo all’indipendenza dei ricercatori, dell’Università e degli enti di ricerca – «bene da preservare ad ogni costo» – e un’esortazione a collaborare tutti a un progetto di comunità, «nel quale condividere valori, prospettive, diritti e doveri, rifiutando l'astio, l'insulto, l'intolleranza che creano ostilità e timore». Ha fatto proprie le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella il rettore Massimo Carpinelli inaugurando ieri il 457esimo anno accademico dell’ateneo turritano perché «credo che una società giusta, libera e accogliente sia prima di tutto una società inclusiva e a questo pensa l’Università nel rafforzare i suoi servizi agli studenti». Stoccate echeggiate in un’aula magna gremita di autorità, che anche per questa occasione ha avuto un’ospite di eccezione, e non a caso: la più giovane direttrice d’orchestra italiana, e pianista e compositrice Beatrice Venezi. A 29 anni ancora da compiere è già nota sulla scena nazionale e internazionale e modello di talento giovanile italiano. Ha tenuto una lectio magistralis su Giacomo Puccini, toscano di Lucca come lei e di cui è grande esperta e conoscitrice.
Una figura simbolica delle potenzialità del Bel Paese, ed è per giovani come lei e come Antonio Megalizzi, giornalista ucciso nell’attacco di Strasburgo, che, ha detto Carpinelli, ci si deve impegnare a offrire una società migliore. Attraverso il Magnifico, l’Accademia ha preso posizione sull’attuale situazione politico sociale e ha difeso le proprie prerogative di autonomia intellettuale a favore di scienza e cultura. Che, per dispiegare i loro effetti, hanno però bisogno di risorse economiche. Non poteva mancare, perciò, da parte di Carpinelli, anche un commento sullo stato dei finanziamenti alla ricerca, «argomento sempre dolente sotto governi di qualsiasi colore». Quest’anno, però, un passo avanti si è fatto, ha riconosciuto: «Al sistema universitario sono stati destinati circa sette miliardi di euro e il governo ha poi previsto, nell’ultima finanziaria, l’assunzione di 1500 ricercatori a tempo determinato, fatto estremamente positivo: sono segnali di qualche rilievo, anche se devo far notare che il meccanismo di distribuzione dei punti organico finisce per premiare, magari senza volerlo, quegli atenei che aumentano le tasse universitarie, mentre noi abbiamo scelto di tenerle inalterate». Però l’ateneo sassarese è riuscito a fare di necessità virtù. «Nonostante il quadro di cronico sottofinanziamento, i risultati raggiunti da Uniss brillano di luce ancora più viva. L’ateneo ha migliorato e consolidato le sue performance su tutti i fronti, diventando un’università moderna, attrattiva e competitiva». I numeri a conferma parlano di 13.500 studenti iscritti con un incremento medio annuo delle immatricolazioni, nel triennio 2014-21017, del 7 per cento, un aumento della percentuale di laureati in corso, 300 studenti stranieri. E poi un bilancio in attivo di 9 milioni di euro, la stabilizzazione e promozioni del personale docente (ieri hanno ricevuto il tocco 99 docenti di ruolo, tra loro i più giovani ) e amministrativo precario (70 unità). E poi gli ulteriori progetti di sviluppo in corso, di ricerca e internazionalizzazione. Aspetti affrontati, nei loro interventi, anche dai rappresentanti degli studenti, Saidi Ayoub, e del personale amministrativo, Riccardo Zallu. Il rettore ha concluso con una nota di speranza. «Questo che si è aperto è l’anno di Leonardo da Vinci, genio italico. Cinquecento anni fa moriva un vero uomo universale, dobbiamo tenere vivi e presenti i suoi valori».

L’ONORIFICENZA
Il sigillo storico a Beatrice Venezi

Il rettore Massimo Carpinelli ha consegnato alla direttrice d’orchestra Beatrice Venezi il sigillo storico dell’ateneo, onorificenza istituita per rendere omaggio a personalità di spicco della cultura e della scienza.

Tra gli ospiti i vertici dell'Istituto nazionale di Fisica Nucleare
Un ricco parterre alla cerimonia con la presenza di autorità civili, religiose e militari e dei professori Fernando Ferroni, presidente dell'istituto nazionale di Fisica Nucleare (Infn); Speranza Falciano, vice Presidente Infn; Francesco Adornato, rettore dell'Università di Macerata; Francesco Mola, prorettore Università di Cagliari; Bruno Botta, Prorettore all'Internazionalizzazione della "Sapienza" di Roma. In prima fila anche il sindaco di Sassari Nicola Sanna, l'arcivescovo Gian Franco Saba, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il questore di Sassari Diego Buso, il prefetto vicario Salvatore Serra., l'ex ministro dell'Interno Beppe Pisanu. Si è inoltre esibita l'Associazione Coro dell'Università di Sassari. La cerimonia è stata trasmessa in diretta web streaming sul sito dell'Ateneo grazie al lavoro degli studenti del Laboratorio Reporters Tv.

Il Pontefice Massimo e i goliardi strappano risate e applausi
SASSARI Alla paludata cerimonia di apertura dell'anno accademico riescono a portare freschezza e a strappare risate. Sul filo della cionfra, pompando ossigeno all'ironia dei sassaresi e scherzando sul grigiore della quotidianità. L'Associazione Goliardica Turritana, con il Pontefice Massimo Alberto Torru "Favetta XXIV" il Sereno c'è riuscita anche ieri. Dando una scossa alla platea che ha applaudito divertita molti dei passaggi dell'allocuzione di Torru. Uno dei più graditi è stato quello in cui il Pontefice Massimo, salutando il nuovo direttore generale Cristiano Nicoletti, proveniente dall'Università per stranieri di Perugia, gli ha consigliato di prendere casa al corso Vittorio Emanuele dove non proverà nostalgia per la sede di lavoro lasciata: «Questa è la nostra Ztl, Zona tipo Lampedusa». E sempre in tema di immigrazione, i goliardi hanno spiritosamente sottolineato che grazie alla presa di posizione del sindaco Nicola Sanna contro il decreto sicurezza, «all'ateneo sassarese potranno iscriversi anche gli studenti cagliaritani». E ancora Nicola Sanna è stato preso di mira da Favetta XXIV che ha fantasiosamente descritto allarmi apocalittici per la città creati da un assalto degli hacker sul sito del Comune e rimediato dagli studenti di ingegneria informatica, che «annunciavano una ricandidatura a sindaco del primo cittadino». In apertura il massimo rappresentante dei goliardi ha avuto parole galanti nei confronti del Maestro Beatrice Venezi. «Di "Magnifico" oggi, in quest'aula c'è lei», sorridendo complice al rettore Carpinelli. «E pensare che il nostro rettore avrebbe voluto ospitare il Maestro Beppe Vessicchio...».

Questionario e social

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