Martedì 15 gennaio 2019

15 gennaio 2019

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 15 gennaio 2019 / Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Presentazione
Parità di genere, un progetto europeo

Lo smartphone ha pregiudizi di razza e di sesso? Sì, perché li ha l'autore del software: il riconoscimento facciale sbaglia nello 0,8 per cento dei casi se lo usa un maschio bianco, nel 34,7 se va in mano a una donna di colore. E anche i nuovi farmaci sono testati soprattutto sui maschi, per i quali sono dunque più efficaci. L'esempio di Luigi Raffo, professore della facoltà di Ingegneria e referente per i progetti internazionali dell'Ateneo, apre gli occhi sulle discriminazioni di genere. Fa altrettanto la rettrice Maria Del Zompo: nei 96 atenei statali italiani può contare solo su tre colleghe.
Cosa fare? Il progetto europeo “Supera”: l'Università cittadina ha vinto un finanziamento da 280mila euro. Si parte con un questionario che sarà compilato da docenti, amministrativi e studenti. Dopo aver compreso che cosa rallenta le donne nella carriera, l'Ateneo adotterà un piano per pareggiare i conti e, dopo quattro anni, ridistribuirà il questionario per capire che cosa è stato fatto. E cosa no. «Un progetto importante», spiega il prorettore Francesco Mola, «al quale collaborano tra gli altri Cristina Cabras ed Ester Cois». A proposito: le rettrici sono poche perché le donne non si candidano. E perché spesso le donne non votano per le donne. Ora l'Università vuole scoprire perché.
Luigi Almiento

 

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 15 gennaio 2019 / Sulcis Iglesiente (Pagina 31 - Edizione CA)
IGLESIAS. Premio per gli studenti
Cammino minerario, materia di studio per le tesi di laurea

Il Cammino minerario di Santa Barbara vale anche una tesi di laurea. E un relativo concorso con il quale premiare gli studenti che dedicano il momento conclusivo (e più importante) della carriera universitaria al percorso che, partendo da Iglesias, si estende per quattrocento chilometri nel Sulcis Iglesiente Guspinese.
A proporre il Premio tesi di laurea è la Fondazione del “Cmsb” che ha appena pubblicato il bando sul proprio sito web (info@camminominerariodisantabarbara.org), dando così avvio al concorso. Un nuovo progetto con il quale la Fondazione (presieduta dal geologo Giampiero Pinna e composta da Comuni e Diocesi) intende incentivare gli studi e le ricerche sul Cammino stesso.
«Il tutto - argomenta Giampiero Pinna - in considerazione del crescente interesse delle Università. La Fondazione intende, in questo modo, valorizzare il Premio come strumento per divulgare tra i cittadini a livello regionale e nazionale le conoscenze sul Cammino e sulle sue potenzialità di sviluppo».
Un concorso che prende spunto dall'analogo premio tesi di laurea sul Parco geominerario, ideato e proposto circa vent'anni fa dall'associazione Pozzo Sella, di cui è a capo lo stesso Pinna.
I premi sono due, di 2 mila euro ciascuno: per una tesi di laurea triennale e una specialistica. Ad assegnarli sarà una commissione composta da docenti universitari e giornalisti; la consegna avverrà in occasione di una cerimonia da tenersi il 17 dicembre 2019, giorno in cui ricorre il terzo anniversario della costituzione della stessa Fondazione.
Cinzia Simbula

 

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 15 gennaio 2019 / Medio Campidano (Pagina 28 - Edizione CA)
GUSPINI. Protocollo d'intesa da 28 milioni di euro
Un progetto che punta su turismo e imprese per l'Unione dei Comuni e del “Linas Piscinas”

Pioggia di finanziamenti sulle Unioni dei Comuni del Terralbese e Linas Piscinas: domani dalle 16,15 al Teatro Comunale di Terralba si firma il protocollo di intesa da 28 milioni di euro che permetterà agli enti del progetto di sviluppo territoriale “Dal mare verso l'interno: gli itinerari del Terralbese e del Linas” di investire non solo nel comparto turistico, ma anche in associazioni e imprese. I progetti, presentati dalle amministrazioni e già approvati in Regione, dovranno essere operativi entro 36 mesi. «Dopo circa 20 anni questo importante strumento ci permetterà di riversare risorse sul territorio», commenta il presidente dell'unione “Linas Piscinas” Giuseppe De Fanti, sindaco di Guspini. «Circa dieci milioni di euro confluiranno nelle casse dei quattro Comuni di Arbus, Guspini, Villacidro e Gonnosfanadiga, che punteranno su interventi a favore dell'ambiente, del turismo e dei servizi.
Ricco programma di interventi al tavolo di presentazione del patto territoriale, che vedrà tra i suoi ospiti l'assessore regionale della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio Raffaele Paci, i presidenti delle Unioni dei Comuni aderenti Emanuele Cera e Giuseppe De Fanti e il sindaco di Terralba Sandro Pili. Presente anche il professore ordinario di Pianificazione dei Trasporti all'Università di Cagliari Italo Meloni e i contributi del partenariato territoriale di Riccardo Gioachino, Margherita Floris e Paola Atzori. Agli interventi seguirà il dibattito generale, la firma del protocollo e la sua consegna all'assessore Paci.
Francesca Virdis

 

4 - L’UNIONE SARDA di martedì 15 gennaio 2019 / Sassari e Alghero (Pagina 39 - Edizione CA)
Sassari
UNIVERSITÀ

Oggi alle 11 nell'aula magna dell'Università di Sassari, il Rettore Massimo Carpinelli inaugurerà il 457° Anno Accademico dell'Ateneo. Ospite d'onore il Maestro Beatrice Venezi, giovane direttrice d'orchestra.

 

5 - L’UNIONE SARDA di martedì 15 gennaio 2019 / Prima (Pagina 1 - Edizione CA)
L'intervento
LA GIUSTIZIA NON HA COLORE

Leonardo Filippi
La latitanza di Cesare Battisti, il terrorista “rosso”, ex leader dei Pac, i Proletari armati per il comunismo, condannato in Italia in contumacia all'ergastolo per quattro omicidi, è finita con il suo arresto in Bolivia. Fuggito dal Brasile, dopo l'avvento del governo di destra, si era reso latitante per sfuggire all'estradizione concessa da questo Paese all'Italia e pensava di farla franca, visto che tra Bolivia e Italia non esiste una convenzione di estradizione. Ma, lasciando tracce con il suo cellulare, è stato arrestato. (...) SEGUE A PAGINA 2
Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA) SEGUE DALLA PRIMA PAGINA.
E ora l'estradizione di altri latitanti
Ha trionfato la giustizia che non ha colore

(...) Battisti sperava almeno che l'espulsione dalla Bolivia avvenisse verso il Brasile, Paese da cui in effetti proveniva e di cui è cittadino: questa mossa gli avrebbe evitato di scontare la pena dell'ergastolo, visto che in Brasile non esiste la “pena perpetua” e gli accordi che intercorrono tra il Paese latinoamericano e l'Italia erano appunto nel senso che Battisti avrebbe scontato nel nostro Paese “soltanto” trent'anni di reclusione.
Invece, il presidente boliviano di sinistra Evo Morales ne ha disposto l'espulsione diretta verso l'Italia, per cui ora il pluriomicida dovrà scontare l'ergastolo (nel carcere di massima sicurezza di Oristano) anche se avrà la possibilità che il Tribunale di sorveglianza gli conceda quei benefici penitenziari che oggi non gli spetterebbero, ma che, avendo commesso i reati prima della legge del 1991 che pone dei divieti, gli possono essere riconosciuti. Dopo 10 anni di condanna espiata potrà avere permessi premio e dopo 26 la liberazione condizionale, oltre la riduzione di pena di 45 giorni di liberazione anticipata ogni sei mesi.
Giustizia è fatta, sia pure dopo circa quarant'anni. Ora dobbiamo ottenere l'estradizione di tutti gli altri condannati per omicidio che sono latitanti da anni e che vivono indisturbati all'estero, circa una cinquantina, dei quali almeno trenta in Francia. Speriamo che la giustizia riesca a trionfare ancora, senza distinzione di colore politico, e a superare le diffidenze e gli angusti confini nazionali.
LEONARDO FILIPPI
DOCENTE UNIVERSITÀ DI CAGLIARI

 

6 - L’UNIONE SARDA di martedì 15 gennaio 2019 / Sulcis Iglesiente (Pagina 30 - Edizione CA)
Villamassargia
Inaugurazione della scuola di politica

Sinaugura oggi la “Scuola civica di politica” voluta dall'amministrazione comunale di Villamassargia in collaborazione con Anci Sardegna e Anci Giovani. «Un'iniziativa che ha lo scopo di riportare la politica - osserva il sindaco Debora Porrà - ad avere uno sguardo sulla gente, a spiegare e confrontarsi sulle scelte in maniera reciproca e paritaria come vorrebbe la democrazia». Nell'incontro di oggi (17.30, Casa Fenu), il primo di una serie che sarà ovviamente aperto al pubblico, si parlerà principalmente di “Zone Economiche Speciali e Territori”. Aldo Berlinguer, ordinario di Diritto Privato Comparato all'Università di Cagliari e grande esperto della normativa su Zes e Zona Franca parlerà sul tema: “Comunità e sviluppo nell'Unione Europea e nella globalizzazione”. Il dibattito sarà preceduto da un'introduzione musicale dell'assessore alla cultura Fabio Bernardini e da una narrazione a tema dell'artista cagliaritano Gianluca Medas. Al dibattito interverranno Paola Casula, Anita Pili e Salvatore Deidda. «Visto che non ci pensano i partiti, che la confondono con il potere o più semplicemente con l'occupazione della poltrona - afferma Gianluca Medas - penseremo noi a parlare, seriamente, di politica». (s. f.)

 

7 - L’UNIONE SARDA di martedì 15 gennaio 2019 / Prima Economia (Pagina 15 - Edizione CA)
LAVORO. Formazione
La Regione investe sui ragazzi tra i 14 e i 18 anni

Meccanici, estetisti, parrucchieri, grafici, termoidraulici ed elettricisti: saranno solo alcuni degli sbocchi professionali prospettati ai ragazzi sardi tra i 14 e i 18 che sceglieranno di intraprendere i percorsi professionali di istruzione e formazione varati dal prossimo anno con l'aiuto di Regione e agenzie private convenzionate. «Abbiamo creato un sistema inedito nell'Isola - ha detto l'assessore regionale al Lavoro Virginia Mura - dove formazione professionale e scuola si incontrano per un'offerta completa e più vicina alle esigenze del mercato del lavoro».
Con uno stanziamento iniziale di quasi 14 milioni di euro dal prossimo settembre partiranno una quindicina di corsi triennali da circa venti iscritti ciascuno per conseguire la qualifica di “operatore” nei settori prescelti (tra i quali turismo, benessere, impiantistica o agroalimentare). Con un quarto anno supplementare si potrà avere un ulteriore titolo di “tecnico”, ma ci sarà la possibilità anche di proseguire gli studi in un istituto tecnico statale per il conseguimento del diploma.
La collaborazione tra l'amministrazione regionale e il ministero dell'Istruzione garantirà agli studenti la possibilità di trasferirsi dagli istituti scolastici a quelli di formazione, e viceversa, grazie a un sistema di crediti formativi che riconosceranno la carriera di ogni iscritto. «Un sistema flessibile ha concluso l'assessore - che permetterà ai ragazzi sia di lasciare la scuola per passare a corsi più proiettati verso il mondo lavorativo, che ritornarvi dopo un'esperienza nei corsi professionali per ottenere un diploma e iscriversi all'università». ( l. m. )

 

8 - L’UNIONE SARDA di martedì 15 gennaio 2019 / Oristano e Provincia (Pagina 33 - Edizione CA)
CABRAS. Il sindaco Andrea Abis: chiederemo ai proprietari se sono pronti a vendere
«ACQUISIREMO LE TERRE PER GLI SCAVI»
Mont'e Prama, gli archeologi: in quell'area c'è ancora tanto da scoprire

Tombe e Giganti sono già emersi. Ma a poca distanza dalla necropoli di Mont'e Prama, e cioè nei terreni privati dove qualcuno in questi anni ha piantato persino un enorme vigneto, potrebbe nascondersi altro ancora. Elementi utili per continuare a scrivere la storia del Sinis. Ma finché quelle terre non saranno espropriate gli archeologi non potranno fare più di tanto. Se non effettuare piccoli saggi, come del resto è stato fatto in questi anni. Indagini che hanno restituito tombe a pozzetto, modellini di nuraghe e anche un piccolo frammento, forse parte di un pozzo, che potrebbe appartenere a quel tempio che, secondo gli studiosi, prima o poi verrà alla luce. Si è parlato anche di espropri durante il convegno dal titolo “Dove inizia e finisce la necropoli di Mont'e Prama?”, sabato scorso al centro polivalente di Cabras.
GLI ESPROPRI  «Mont'e Prama è un sito molto complesso - ha spiegato Alessandro Usai, archeologo della Soprintendenza e responsabile del lavoro di ricerca nell'area di scavo -. Ancora, infatti, non è stato possibile individuare i confini del sito. Su alcuni punti sappiamo già che dovremo approfondire e proseguire. Per poter scavare oltre l'area recintata di proprietà della Curia però aspettiamo l'esproprio delle terre private. È necessario fissare dei limiti per la tutela del sito e della ricerca. Il vigneto purtroppo è sorto prima dell'imposizione di diversi vincoli».
I VINCOLI  Quasi dieci ettari attorno al sito di Mont'e Prama, infatti, solo due anni fa sono stati vincolati dal Ministero che ha imposto agli agricoltori regole precise: non si possono costruire edifici, è vietato effettuare arature di profondità superiore a 50 cm e non si possono aprire nuove strade carrabili tanto meno utilizzare i terreni come deposito materiali. Vietata poi l'installazione di linee telefoniche, antenne e di qualsiasi tipo di pannello. Ma per poter scavare in maniera approfondita i terreni devono essere espropriati. «Bisogna unire le forze e agire in questo senso - continua Usai -. Il Comune di Cabras mi ha garantito impegno».
IL COMUNE  E il sindaco Andrea Abis conferma: «Al primo punto del programma sulla valorizzazione del sito c'è proprio l'acquisizione delle terre adiacenti all'area attualmente recintata. Ci stiamo lavorando. Ora bisogna capire se i proprietari accettano la semplice vendita. Altrimenti si proseguirà con l'esproprio, come previsto per legge. Ai padroni delle terre andranno ovviamente indennizzi».
I PROSSIMI SCAVI  Intanto si parla già di nuovi scavi. Gli archeologi torneranno nel Sinis in primavera. «Per i prossimi interventi ci sono a disposizione circa 150 mila euro - conclude Alessandro Usai - Parte stanziata dal Ministero e altri invece dalla Fondazione Sardegna. Grazie alle risorse ministeriali scaveranno gli archeologi della Soprintendenza, mentre con gli altri fondi l'Università di Sassari».
Sara Pinna



 

La Nuova Sardegna

9 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 15 gennaio 2019 / Sassari - Pagina 20
Università, oggi la cerimonia
SI INAUGURA L’ANNO ACCADEMICO

con la lectio magistralis di Venezi Questa mattina il rettore Massimo Carpinelli inaugurerà il 457esimo Anno Accademico dalla fondazione dell’Università di Sassari. Ospite d’onore il Maestro Beatrice Venezi, giovane e apprezzata direttrice d’orchestra toscana, grande conoscitrice e interprete di Giacomo Puccini. La cerimonia si svolgerà nella storica Aula Magna di piazza Università a partire dalle 11. In apertura, dopo l’ingresso del corteo accademico, è prevista la relazione del rettore Massimo Carpinelli. A seguire, interverranno Riccardo Zallu in rappresentanza del personale tecnico amministrativo e il rappresentante degli studenti Saidi Ayoub. Spazio poi alla lectio magistralis di Beatrice Venezi, intitolata “Giacomo Puccini: l’attualità e la modernità della tradizione”. Partecipano alla cerimonia l’Associazione Goliardica Turritana e l’Associazione Coro dell’Università di Sassari. L’evento potrà essere seguito in diretta web streaming sul sito www.uniss.it grazie al Laboratorio Reporters Tv. Inoltre, con l’hashtag ufficiale #uniss457, la cerimonia sarà divulgata sui canali social dell’università.

 

10 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 15 gennaio 2019 / Sassari - Pagina 20
L’ASSEGNO
Premi alle tesi sulle pari opportunità
Iniziativa del Comune in collaborazione con il Rotary Club Sassari

SASSARI Un premio di laurea per tesi sugli studi di genere e delle pari opportunità tra uomo e donna, con particolare riferimento al territorio di Sassari e provincia (Nord Ovest Sardegna). È la nuova iniziativa della commissione Pari Opportunità del Comune di Sassari, in collaborazione con il Rotary Club Sassari Silki che ha messo a disposizione l'importo del premio di 500 euro. Lo scopo – spiega la commissione - è stimolare la ricerca nel territorio di Sassari e provincia e promuovere la riflessione e gli studi in materia di politiche di genere e pari opportunità. Le domande devono essere presentate entro le 13 del 30 aprile. Sul sito del Comune www.comune.sassari.it sono pubblicati modulistica e bando integrale. Il premio si rivolge a laureati e laureate residenti a Sassari che si siano laureati in qualsiasi università italiana entro i due anni dalla pubblicazione del bando, e a laureandi e laureande residenti a Sassari che conseguiranno il diploma di laurea, in qualsiasi ateneo italiano, entro aprile 2019.

 

11 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 15 gennaio 2019 / Salute - Pagina 6
UNIVERSITÀ
A Sassari un master unico in Italia
ESTETICA. VIA AL CORSO AVANZATO DI II LIVELLO DOPO QUELLO ATTIVO GIÀ DA TRE ANNI

All’Università di Sassari è attivo da tre anni un Master di II livello in Medicina estetica, unico in Sardegna, che fa capo al dipartimento di Scienze biomediche ed è diretto dal professor Alessio Pirino. La Medicina estetica è una branca della medicina relativamente recente e in rapido sviluppo, il cui scopo è quello di applicare le conoscenze del laureato in Medicina e Chirurgia non per trattare quadri patologici specifici, ma per mantenere e favorire lo stato di salute e di benessere psicofisico, educando il paziente a gestire al meglio la propria persona attraverso corrette abitudini di vita e alimentari, ma anche correggendo eventuali inestetismi. L’Università di Sassari attiverà da quest’anno, in collaborazione con la Sies (Società italiana di Medicina e chirurgia estetica), un Master di II livello in Medicina estetica avanzata, unico in tutta Italia. Un passo avanti rispetto alla situazione presente.

Chi vuol esser bello sia
È LA “MEDICINA DEI DESIDERI”
Cresce la richiesta di interventi per migliorare l’aspetto: non è solo vanità
L’inseguimento del benessere fisico e psicologico passa anche da qui

di EUGENIA TOGNOTTI
Risponde ad una domanda di “salute”, la crescente richiesta di interventi medico-estetici ? La risposta è sì, se è a servizio del benessere e del miglioramento della qualità della vita; o se rispecchia un’esigenza vera, che viene dal profondo, un bisogno sentito perché nato da insicurezza, da un disagio psicologico non effimero che la medicina estetica – la medicina del benessere fisico e psicologico, può “guarire” correggendo, per dire, eventuali inestetismi legati all’avanzare dell’età e all’esposizione solare, intervenendo su patologie della pelle, macchie, rilassamento cutaneo, sovrappeso, adiposità localizzate . Del resto, il concetto di salute è enormemente cambiato lungo i secoli. Essere sani, significava nel passato, assenza di malattie e infermità, anche se c’è da dire che questa definizione ottocentesca appare ancora funzionale, in qualche misura, in ambito strettamente medico. Ma già nel 1948, l’Organizzazione mondiale della Sanità nella sua carta fondativa ne adottava uno assai più ampio, parlando di “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”.
Non è una forzatura affermare che se la medicina estetica può essere determinante nel mantenere lo stato di salute – o anche per risolvere un disagio psicologico o di altra natura – deve essere utilizzata come qualsiasi altro presidio medico o chirurgico. Cosa che comporta la necessità di affidarsi a un professionista serio, adeguatamente formato e i cui parametri di serietà professionale risiedono proprio nella formazione universitaria. La sola che possa rappresentare un riferimento e una garanzia per i cittadini-pazienti e per gli Ordini dei medici. Al momento però non esiste per la medicina estetica né un corso di specializzazione, né percorsi formativi specifici nell’ambito del corso di laurea in Medicina e Chirurgia.
Un vuoto che ha indotto alcuni atenei a istituire un master universitario. Rispondendo ad una domanda più
articolata, il dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Sassari ha istituito da quest’anno anche un master di II livello in Medicina estetica avanzata (in collaborazione con la Società italiana di Medicina e chirurgia estetica), che andrà incontro alle richieste di maggiore approfondimento di tecniche e tecnologie avanzate e di media invasività che consentiranno al medico estetico provvisto di competenze di suggerire ed effettuare trattamenti evoluti che possono dare risultati, in termini di efficacia e sicurezza, senza arrivare all’intervento chirurgico vero e proprio.
Medicina estetica. Chirurgia estetica. Due branche della medicina, due ambiti diversi. La chirurgia estetica è il filone rappresentativo della “medicina dei desideri” – non insegue la salute, ma la bellezza, la trasformazione dei corpi . Nel tempo, la destrezza e la prodezza tecnica della chirurgia plastica – trasformatasi in una pratica specialistica fondata su formazione , esperienza clinica, ricerca scientifica – si è misurata, di volta in volta, con l’esigenza di riparare ai danni di malattie e di ferite nei campi di battaglia; di correggere segni di differenze razziali (Michael Jackson), di rispondere a ideali culturali di bellezza (talora astratta e artificiosa), per apparire più giovani, più magri, più belli. Dopo i nasi sono arrivati i seni, le natiche, le pance. Ma questa è storia di oggi, della crescente polarizzazione sull'obiettivo di rimodellare il corpo attraverso la chirurgia estetica, dell’idea di cambiare la propria vita inseguendo una speranza di bellezza. Del resto la bellezza – come diceva Stendhal – non è forse “una promessa di felicità”?

 

12 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 15 gennaio 2019 / Prima pagina
L’intervento
UNIVERSITÀ, IL GOVERNO CI RIPENSI

di GIAN PAOLO DEMURO, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza di Sassari
I primi movimenti del nuovo Governo per l'Università appaiono contraddittori. Nella manovra finanziaria si prevede un incremento di 40 milioni del Fondo di finanziamento ordinario, quello che destina agli atenei le risorse essenziali, e di 10 milioni per le borse di studio. Si tratta di un incremento, ed è un buon segnale a fronte di un continuo decremento, ma davvero minimo (circa lo 0,5%), se si pensa che il Fondo vale in tutto 7.450 milioni. Si tratta poi di un vantaggio apparente, visto che nuove spese correnti aggraveranno il bilancio degli atenei. CONTINUA A PAGINA 5
Sardegna - Pagina 5 - segue dalla prima
UNIVERSITÀ
IL GOVERNO CI RIPENSI

di GIAN PAOLO DEMURO*
Gli atenei del Sud sono molto penalizzati: i 280 docenti pensionati nel Meridione varranno per le assunzioni al Nord
IL FUTURO In Sardegna lo studio e la ricerca scientifica diventino opportunità di crescita economica E i fondi previsti non saranno nemmeno immediatamente disponibili. L'altra misura più discussa, il blocco delle assunzioni, è stata limitata sul piano tecnico, così da risultare, alla fine, sostanzialmente inoffensiva. Non nella legge di stabilità, ma in un provvedimento ministeriale, è contenuta inoltre l'altra novità, l'attribuzione, come ogni anno, dei c.d. punti organico, una sorta di programmazione ministeriale del numero di assunzioni a fronte dei pensionamenti. Qui al solito si perpetua una grande ingiustizia per le università del centro sud: il calcolo viene fatto sulla base di un complicato algoritmo che premia università "virtuose" sulla base di parametri tra cui ha un ruolo essenziale il livello delle tasse universitarie. E le università che prevedono un basso livello di tassazione per gli studenti, per la complessità della situazione economica dei territori e delle famiglie, ne risultano svantaggiate.
L'Università di Sassari (come quella di Cagliari) si è ben difesa grazie ad altri buoni parametri, ma l'esito di sistema è stato sconfortante (dati Roars): 280 docenti pensionati al sud varranno per nuove assunzioni nelle università del nord Italia! Non è certo il cambio di passo che ci si aspettava. Probabilmente però è mancato il tempo: i programmi delle forze politiche ora al Governo prevedevano incisive riforme. Le attese sono ora per la promessa elaborazione di un testo unico non semplicemente ricognitivo della normativa universitaria, ma che si dice conterrà davvero la riforma del settore. Al mondo universitario è stato imposto in questi anni un ripensamento critico delle proprie responsabilità, che non può andare però all'infinito.
L'Università, hic et nunc, ha bisogno di semplificazione (amministrativa e gestionale) e di innovazione e ha necessità di finanziamenti, anche solo reintegrando davvero ciò che aveva. Per tutti questi obiettivi è però indispensabile un modo diverso di pensare l'università e la ricerca, motore di sviluppo indispensabile per la crescita economica e sociale del nostro Paese: è arrivato il momento di investire, fondi e idee, e non di risparmiare. Alla base di tutto però il recupero della razionalità, che è a costo zero: le scelte sulle nuove assunzioni sono semplicemente irrazionali, aiutano chi va bene ad andare sempre meglio e affossano chi ha bisogno di aiuto; il precariato che affligge le nuove generazioni di studiosi genera solo demotivazione e non certo competizione; la burocrazia che si intromette nello studio e nella ricerca peggiora solo la qualità dello studio e della ricerca; lo studente diventa oggetto di un calcolo economico (c.d. costo standard) prima ancora di essere pensato nella sua vicenda umana. Dunque è necessaria una vera e propria palingenesi nel modo di pensare l'università e lo studio e la ricerca, che ne sono il contenuto. E ciò si rifletterà in modo particolare nella nostra Sardegna, dove lo studio è ancor più arricchimento culturale e promozione sociale, ma deve diventare anche - insieme alla ricerca scientifica - opportunità dicrescita economica. Sarebbe interessante conoscere dai candidati alla guida della Regione quali sono le loro idee di sviluppo dello studio e della ricerca nella nostra Sardegna. Dobbiamo convincere i nostri giovani a investire qui il loro futuro: a tutti noi il compito di creare le condizioni.
*Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza di Sassari

 

13 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 15 gennaio 2019 / Sardegna - Pagina 8 / la nuova @ scuola
NON SOLO TRASPORTI
GLI STUDENTI DI OLBIA A LEZIONE IN AEROPORTO
L’iniziativa del giornale ha fatto tappa al Costa Smeralda

Gli alunni del Panedda accolti dalla Geasar e dall’Università di Giovanni Dessole OLBIA  Viaggio andata e ritorno di una quarta classe dell'Itc, amministrativo e per il turismo “Panedda” alla scoperta dell'aeroporto Olbia Costa Smeralda. Un viaggio affascinante, reso possibile grazie alle sinergie attivate dal progetto griffato Nuova Sardegna La Nuova@Scuola, alla disponibilità di Geasar, società che gestisce la struttura aeroportuale olbiese, e all'interesse mostrato da dirigente scolastico, referente e studenti del “Panedda”. Presente anche l'Università di Sassari, “di casa” all'aeroporto di Olbia dato che il Dipartimento di Scienze Economiche Aziendali - laurea triennale in Economia e Management del Turismo e laurea magistrale in Tourism Management – è ospitato in aeroporto: rapporto unico nel suo genere in Italia (un corrispettivo esiste a Miami) che ha dato e continua a dare frutti preziosi. Gli studenti, accompagnati dal professor Mauro Menescardi, vengono accolti dall'efficientissimo staff Geasar. Padrone di casa l'amministratore delegato Silvio Pippobello: «È l'occasione di guardare in faccia il mio e il nostro futuro: voi ragazzi. La nostra azienda ha sempre potuto contare sul sostegno del territorio, il nostro personale è tutto nato in Sardegna. Questo territorio ci ospita, ci dà forza lavoro, ci sostiene, per questo noi dobbiamo dare qualcosa in cambio. Il nostro bilancio sociale racconta dell'impatto che l'azienda ha su territorio, ambiente e società. Puntiamo sulla sostenibilità, assumiamo personale, facciamo formazione, abbiamo un legame stretto con l'Università. L'evoluzione tecnologica avanza, cambiano le esigenze e muta la nostra vision. Il 2019 sarà un anno di svolta». Come immaginano gli studenti l'aeroporto del futuro? «Come quello di New York – dice una ragazza –. Con cinema, spa, piscina e negozi Victoria’s Secret», mentre c'è chi lo vede dotato di «un McDonald o di un buon sushi». Così mentre l'aeroporto di Olbia lavora su uno spazio doc dedicato ai viaggiatori che vogliano godere sino all'ultimo secondo il sole e il mare dell'isola, la parola passa all'Università, rappresentata da Vanna Meloni e Cristina Ranchetti e Lucia Giovannelli, presidente del corso di laurea di Economia e Management del Turismo: «Per voi ragazzi è fondamentale informarsi, formarsi e avere rapporti con le imprese, realtà in cui un giorno dovrete trovare spazio – afferma Giovannelli -. L'Università di Sassari e la sua sede di Olbia vogliono studenti motivati. Le opportunità non mancano. Voi giovani siete il futuro, avete un ruolo importante». La responsabile del personale Geasar Tonia Burghesu è guida preziosa che introduce e guida senza risparmiarsi i ragazzi al viaggio. Gli studenti si informano sulle professionalità impiegate, sulle modalità di presentazione curriculum e sulle skill utili per partecipare alla selezione. Si parla di esperienze e attitudine. Controlli di sicurezza, quindi faccia a faccia con i gate e via al un tour guidato per l'aerostazione a bordo della navetta. L'hangar fa esclamare ai ragazzi: «È enorme», poi l'attenzione si sposta sul servizio di elisoccorso mentre lo spazio dedicato  ll'aviazione generale, riservato agli aerei privati è motivo di interesse per chi ha come icone CR7, Beyonce e Chiara Ferragni, tutti transitati dal suddetto spazio. La navetta riporta tutti al punto di partenza: allo spazio arrivi. Un passaggio all'ufficio lost & found e saluti finali. L'equipaggio sorride e i giovani passeggeri, soddisfatti, ringraziano.

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie