Venerdì 11 gennaio 2019

11 gennaio 2019

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 11 gennaio 2019 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
I dubbi degli esperti: nessuna certezza sui numeri Il reddito di cittadinanza
per ottantamila famiglie sarde Si comincia ad aprile, i decreti attuativi slittano ancora

Dicono che ad aprile finalmente si comincia. Ma la misura più attesa dal popolo , il reddito di cittadinanza, che sarebbe dovuta approdare ieri in Consiglio dei ministri, slitta alla prossima settimana e partirà molto ridimensionata rispetto alle previsioni iniziali. I soldi sono diminuiti, la platea si è ristretta, c'è confusione e idee discordi in maggioranza, e l'ottimismo profuso dal ministro Di Maio e dal suo Movimento Cinque Stelle - «finalmente tutti potranno guardare avanti e nessuno resterà indietro» - non basta a far credere che la povertà sarà sconfitta.
LE POLITICHE PER IL LAVORO  «Bisogna aspettare i decreti attuativi, oggi non si sa nulla di preciso», sottolinea Massimo Temussi, direttore dell'Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro. «Al ministero stanno definendo i particolari, ma sui numeri ancora non abbiamo certezze. Noi siamo pronti, abbiamo la struttura e le risorse umane per far fronte alla novità, ma mi preoccupa ad esempio il punto che riguarda le tre offerte di lavoro: purtroppo nell'Isola non abbiamo tutte queste opportunità, tanto più che il profilo delle persone disagiate non è elevato, quindi le possibilità si riducono ulteriormente».
I NUMERI  Alla fine, per il reddito di cittadinanza complessivamente sono stati stanziati 5,9 miliardi di euro per quest'anno, 7,57 miliardi nel 2020, 7,8 miliardi nel 2021, e 7,6 miliardi nel 2022. Inizialmente si era parlato di circa 2,3 milioni di possibili famiglie beneficiarie, ora, nella bozza diffusa dal ministero nei giorni scorsi, i nuclei sono diventati 1.734.932. In Sardegna - secondo un'indagine del Sole 24 Ore su dati Istat - sono 107mila le famiglie con un Isee sotto i 9.360 euro, e secondo una stima approssimativa, la platea di percettori dell'aiuto, dopo la diminuzione delle risorse a disposizione, potrebbe aggirarsi intorno agli 80mila nuclei. Per dire, con la misura già attiva nell'Isola, il Reis, la Regione nel 2018 ha erogato contributi a 26.690 famiglie, dunque se le promesse del governo gialloverde si concretizzassero, sarebbe veramente un risultato epocale.
L'ECONOMISTA  Parla di «miracolo» Emanuela Marrocu, docente di Econometria all'Università di Cagliari e direttrice del Crenos. «Finora ho visto numeri ballerini, cose pasticciate e ancora non si è capito se le risorse basteranno e per quante persone», sottolinea. «Certo, in teoria in Sardegna la platea dovrebbe essere vasta dato il Pil pro capite basso, e in linea generale dico che ogni azione che mira a combattere la povertà e a ridurre le disuguaglianze e l'emarginazione è positiva. Soltanto, non condivido che il “reddito di cittadinanza” sia legato alla ricerca del lavoro, sono due obiettivi e servono due strumenti differenti, così invece è complicato e potenzialmente inefficace. Viene sottovalutato il mismatch , cioè il disequilibrio tra domanda e offerta di lavoro, e anche il fatto che le componenti più colpite dalla povertà sono gli anziani, le donne sole di qualsiasi età, e i bambini e i giovani, che certo non possono andare a lavorare e invece devono andare a scuola, perché è l'istruzione lo strumento più potente per combattere la povertà». Insomma - conclude Marrocu - «per me il disegno non regge neppure teoricamente, e se desse risultati importanti, ecco, penserei a un miracolo».
Cristina Cossu

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 11 gennaio 2019 / Sassari e Alghero (Pagina 38 - Edizione CA)
SASSARI. Il giudice: danneggiata dal demansionamento
Avvocata vince la causa con l'Università

Assunta come avvocato dell'Università di Sassari e poi (con delibera del Consiglio di Amministrazione del 18 maggio 2018) spogliata del suo incarico e assegnata alla “Centrale acquisti, contratti e affari legali”, senza funzioni professionale e subordinata gerarchicamente ad altro dirigente. È la storia dell'avvocato Rosanna Ruiu, che, però, non ha accettato la decisione dell'Ateneo sassarese e si è rivolta al Giudice del Lavoro, Maria Angioni, chiedendo l'immediato reintegro nelle sue funzioni. Il Tribunale di Sassari le ha dato ragione e la sentenza di primo grado della causa di lavoro (provvedimento datato 7 gennaio) non è esattamente un bel biglietto da visita per l'Università. Stando al provvedimento, infatti, l'avvocato Rosanna Ruiu, è vittima di un demansionamento illegittimo che le impedisce di svolgere le sue funzioni, ossia l'assistenza legale dell'Università, attività per le quali è stata assunta. Non solo, il giudice del Lavoro ha accolto il ricorso urgente della professionista, perché il demansionamento la danneggia, sotto tutti i punti di vista. Si parla di pesanti ripercussioni per la sua immagine, come persona e come avvocato. Rosanna Ruiu deve essere reintegrata nelle sue funzioni. ( a. b. )

 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 11 gennaio 2019 / Nuoro e Provincia (Pagina 36 - Edizione CA)
LA SCHEDA
Statale 129 disseminata di croci

La statale 129, ha il secondo indice di mortalità più alto in Sardegna, il 18 per cento, secondo solo alla statale 196 per Villacidro. I dati sono quelli esposti da Gianfranco Fancello, dell'istituto dei trasporti Dicaar e dell'Università di Cagliari a Nuoro, dove il comitato spontaneo #AdessoBasta, ha consegnato le 15 mila firme per chiedere di mettere in sicurezza la strada. Incroci a raso, lunghi rettilinei e curve secche, la rendono una trappola. Il chilometro 64, è ormai noto come “curva della morte”, perché due Natali fa, vi persero la vita i fratelli Pintor. Pochi mesi prima, Gianfranca Anedda, 24 anni di Dorgali. Prima ancora era toccato a due motociclisti Gavino Piredda, di Orani e un tedesco e poi Fae. Nel dicembre 2016 altre due morti Antonella Galistu, 35 anni, e il figlio Davide Pilu di 15 mesi. Otto morti, in tre anni. (f. le.)

 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 11 gennaio 2019 / Weekend (Pagina 2 - Edizione CA)
ORISTANO
Oggi al Museo diocesano arborense

Patrimonio culturale e gettonate mete turistiche. Alle oltre cento chiese in stile romanico sparse nell'isola e alla religiosità all'epoca dei Giudici è dedicata la rassegna “I pomeriggi del Romanico” che si apre oggi alle 17 al Museo diocesano arborense di Oristano con la conferenza “Santi antichi e Santi nuovi nella Sardegna dei Giudici”. Interverrà Rossana Martorelli, presidente della facoltà degli studi umanistici dell'Università di Cagliari. La docente guiderà i partecipanti in un percorso che servirà per far conoscere e approfondire i temi legati alla religione, ma anche alla cultura del periodo romanico in Sardegna. A questo primo incontro, seguiranno ogni venerdì, per quattro settimane, altre conferenze dedicati ai diversi aspetti culturali e sociali dell'epoca medioevale. L'obiettivo dell'associazione Amici del Romanico, che organizza la rassegna, è far promuovere sempre di più il grande patrimonio storico-artistico che in tutta l'Isola ha numerose testimonianze con chiese e basiliche che rappresentano sempre di più un'occasione di sviluppo anche in chiave turistica: saranno organizzate a breve anche visite guidate. valeria pinna
 

5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 11 gennaio 2019 / Sassari e Alghero (Pagina 38 - Edizione CA)
ALGHERO. Diciottomila visitatori in più nel 2018 ma resta il problema dei parcheggi
GROTTE DI NETTUNO, ANNO DA RECORD
Nuovo infopoint e ora si paga il biglietto anche per accedere alla scala

Determinante è stata la scelta di creare un punto di accoglienza sul piazzale di Capo Caccia, con biglietteria e servizi igienici. Furba pure la decisione di far pagare il biglietto anche solo per accedere alla Escala del Cabirol. Due mosse che, in poco più di tre mesi, hanno fatto guadagnare alla Grotta di Nettuno un incremento di oltre il dieci per cento di accessi e alla Fondazione Alghero un tesoretto da investire per valorizzare ancora di più il complesso carsico. Con un milione 650mila euro di incassi, l'antro rimane in cima alla classifica dei siti speleologici più visitati in Sardegna e chiude il 2018 facendo il botto. La grotta che si apre sul versante occidentale del promontorio di Capo Caccia, infatti, ha superato la media di biglietti staccati nell'arco dei 12 mesi, che si attestava stabilmente sui 150mila, incrementando il bilancio di ulteriori 18mila visitatori.
L'INFOPOINT  Una crescita che ha preso il via dallo scorso agosto, da quando cioè sulla terrazza del belvedere è stato aperto un infopoint, sorto in una struttura di legno che per anni era rimasta abbandonata. «Di questi 18mila724 visitatori in più - spiega Massimo Cadeddu, presidente della Fondazione Alghero - circa 10mila sono stati registrati nel solo mese di settembre». La trovata di introdurre un ticket di 3 euro e 50 centesimi anche per intraprendere i 656 gradini scolpiti sulla roccia, ha già fatto incamerare all'ente 6mila e 200 euro. Prima di allora, infatti, in molti percorrevano l'intera discesa gratuitamente, davano una sbirciatina alla prima sala del complesso carsico e poi tornavano su. «Per il momento nell'infopoint sono tre i posti di lavoro garantiti ad altrettanti giovani - continua Cadeddu - ma non è detto che in futuro non possano aprirsi nuove opportunità». Presto, all'interno della struttura di legno ci sarà spazio anche per un piccolo punto di ristoro e per un box di pronto intervento per cicloturisti.
I PARCHEGGI  Rimane il nodo dei parcheggi. Sono migliaia le persone che ogni anno visitano la Grotta di Nettuno, la metà la raggiunge in traghetto, gli altri arrivano a Capo Caccia in auto, creando disagi alla circolazione, perché la strada è troppo stretta e il parcheggio poco capiente. Ecco perché l'Ente parco, il Comune di Alghero, la Provincia e l'Università di Sassari, stanno mettendo a punto una soluzione alternativa che prevede l'utilizzo di bus elettrici che partirebbero da Tramariglio, sede del Parco di Porto Conte. In pratica i visitatori muniti di biglietti per la visita all'antro di Nettuno, dovrebbero fermare le auto a Casa Gioiosa, a tre chilometri dal piazzale di Capo Caccia, in un terreno di due ettari messo a disposizione dalla riserva terrestre. Qui sosteranno macchine a autobus e i turisti potranno arrivare fino alla scala del Cabirol a bordo di bus ecologici. Oltre a migliorare la sicurezza e a ridurre il traffico, si potranno così intercettare i turisti che, diretti alla Grotta di Nettuno, potranno visitare anche Casa Gioiosa e il museo dedicato alla memoria carceraria.
Caterina Fiori


 

La Nuova Sardegna


 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 11 gennaio 2019 / Attualità - Pagina 8
Spunta lo sconto agli under40
per il riscatto della laurea

Reddito di cittadinanza ai disabili, percorso per l'occupabilità degli altri beneficiari del sussidio, raccordo con le Regioni, stranieri che possono accedere alla misura ma anche la pace contributiva e la decisione sul trattamento di fine servizio ai lavoratori pubblici che intendono accedere al pensionamento con Quota 100: sono solo alcuni dei nodi aperti nella messa a punto del decretone su Reddito di cittadinanza e Quota 100 la cui approvazione è slittata alla prossima settimana. E spunta anche una novità: l'ipotesi di concedere uno sconto agli under40 per il riscatto degli anni dell'Università, ancora al vaglio però per i potenziali costi della misura. Nelle ultime bozze circolate ci sono alcuni aggiustamenti su opzione donna e sulla possibilità di riscattare contributi non obbligatori e sul limite di 60 giorni per la nomina del nuovo presidente dell'Inps, ma diversi restano gli interrogativi su come si articoleranno le varie misure. Sul reddito cittadinanza, le regioni chiedono maggiore coinvolgimento di chi ha la titolarità dei centri per l'impiego, snodo che dovrebbe essere fondamentale con la firma del patto per il lavoro dei beneficiari del Reddito. Quanto ai posti di lavoro, a guardare i risultati del Rei appare molto difficile che si riesca a inserire al lavoro coloro che percepiranno il sussidio sia per il livello di istruzione basso sia per il rischio, a fronte di importi del beneficio più alti rispetto al Rei, di maggiore convenienza al ricorso al lavoro nero (resta basso il rischio di essere sottoposti a controlli). La misura peraltro penalizza le famiglie numerose nel quale un solo componente lavora, sono povere ma non percepiranno nulla se il reddito familiare supera i 12.600 euro annui. Sui disabili, il vicepremier Di Maio ha quantificato in 260mila quelli che potrebbero accedere al programma del reddito. Se si guarda agli invalidi civili le prestazioni di «sola pensione» con un importo medio di 290 euro al mese sono 549mila mentre quelli che hanno solo l'indennità di accompagno (slegata dai redditi) sono 1,7 milioni e 382mila i casi in cui si cumulano pensione e indennità. Probabilmente si guarderà a coloro che hanno i redditi più bassi.

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 11 gennaio 2019 / Sassari - Pagina 16
UNIVERSITÀ» I PROGETTI PER IL FUTURO
«L'Ateneo sarà il motore della rinascita della città»
Parla il nuovo direttore generale Nicoletti, romano 49enne, arrivato da Perugia
“Servizi, internazionalizzazione, innovazione e bellezza sono le parole d’ordine”

di Giovanni Bua
SASSARI Servizi per gli studenti, da attirare, coccolare, convincere. Internazionalizzazione, per aprirsi al mondo. Semplificazione e trasparenza, per una struttura più efficiente e sostenibile. Innovazione degli strumenti di lavoro, e nella raccolta e gestione dei dati. Snellimento della burocrazia, e apertura a tutto ciò che è nuovo. E soprattutto al bello. È tutt'altro che "tecnico" l'approccio del nuovo direttore generale dell'università Cristiano Nicoletti, romano classe '69 in carica dal 1 gennaio e strappato dal rettore Massimo Carpinelli all'agguerrita concorrenza di una serie di Atenei di prima fascia. Perché l'ex Dg dell'università per stranieri di Perugia è un "primo della classe", non foss'altro che per il suo ruolo, confermato di recente per un secondo mandato, di presidente del Codau, l'associazione dei direttori generali della università italiane che, per citare alcuni dei suoi compiti, instaura e cura rapporti con ministeri, Crui, sindacati, parlamento e governo «per favorire omogenee applicazioni delle normative di riferimento».«L'Università di Sassari non ha bisogno di presentazioni - spiega - è un Ateneo dalla lunghissima storia, che ha avuto un ruolo di primo piano nella formazione della classe dirigente nazionale, e con un radioso futuro davanti a sè. Venire qui è dunque un onore, anche se devo ammettere che la cosa che mi ha convinto più di tutte è il dinamismo del rettore, l'immediata sensazione che avessimo gli stessi progetti, le stesse ambizioni». Progetti e ambizioni che prima di tutto guardano al mondo: «La mia esperienza a Perugia è sicuramente preziosa. Anche perché porto in dote l'idea di una città che si deve mettere completamente al servizio degli studenti, dell'università. Ogni studente porta con sè ricchezza, dal punto di vista economico, sia per gli 800 euro in media che spende ogni mese che per tutto l'indotto che intorno a lui cresce, ma anche dal punto di vista di rivitalizzazione urbana. L'università di Sassari è nel cuore di un centro storico che mi riprometto di conoscere meglio, e nel quale ho preso casa. Ma che mi dicono che ha bisogno di essere rilanciato. Ecco io sogno un centro dove ci siano student-hub come quelli inaugurati da poco dal rettore, aperti a ora tarda e nel week-end. E insieme luoghi di aggregazione, residenzialità diffusa, servizi». Attrattori indispensabili in un momento in cui la competizione tra Atenei e massima: «Per attrarre studenti - spiega Nicoletti - oltre alla qualità didattica che non si discute, servono servizi di eccellenza, innovativi. E anche belli. Ecco una delle mie priorità sarà quella di rendere belli e accoglienti i "luoghi" dell'università, anche perché il bello è contagioso».A questo Nicoletti, che è anche nel Cda della Fondazione Eni e membro della consulta del consorzio interuniversitario Cineca, vuole poi affiancare: «Un profondo rinnovamento della "macchina" dell'Ateneo. Seguendo il solco già chiaramente tracciato dal precedente direttore generale con la riduzione delle aree amministrative. E disegnando un'università dagli obiettivi chiari, trasparenti, condivisi. Con grande attenzione per la comunicazione esterna, con presenza sui social e su tutti i canali di informazione, ma anche offrendosi come vetrina a tutte le iniziative che possano essere utili ai nostri studenti. Ma anche alla comunicazione interna, con un occhio attento alla smaterializzazione, al taglio della burocrazia e all'innovazione degli strumenti e dei metodi di lavoro. Come Codau mettiamo a punto le "migliori pratiche" a cui gli atenei si dovrebbero uniformare. E di cui Sassari diventerà esempio». Un programma che alza ulteriormente l'asticella sui già ambiziosi piani dell'ateneo turritano.«Molti - chiude Nicoletti - vedono le università come luoghi ingessati e chiusi nelle loro tradizioni. Quei tempi sono passati, e anzi l'università deve essere il motore dell'innovazione e del cambiamento. Tracciare la strada e aiutare il territorio a crescere insieme a lei. Questa la nostra ambizione, o meglio la nostra missione».

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