Giovedì 10 gennaio 2019

10 gennaio 2019

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 gennaio 2019 / Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Il contributo economico può essere chiesto entro il 31 gennaio
Attività culturali: aperto il bando per il finanziamento dei progetti

L'Università come ogni anno ha disposto il finanziamento delle iniziative culturali e sociali portate avanti dagli studenti. Anche per il 2019 le associazioni studentesche iscritte all'Albo dell'Ateneo possono fare richiesta di un contributo economico per i propri progetti da presentare attraverso l'apposita sezione nella piattaforma Esse3 di Unica.
Sono ammessi al bando: i progetti presentati da una o più associazioni congiunte, i progetti di grande rilevanza per i quali si chiede all'Università il cofinanziamento di una o più attività specifiche e i progetti da realizzare in collaborazione con i Servizi dell'Ateneo. Il finanziamento richiesto da ogni associazione non può superare i quattromila euro, elevati a settemila per i progetti di grande rilevanza.
Tutte le iniziative devono essere svolte entro il 7 ottobre 2019 e non potranno essere realizzate tra il 15 luglio e il 9 settembre, quando tra chiusure estive delle strutture e rientri in famiglia degli studenti fuorisede la vita universitaria tende ad affievolirsi.
Sono 23 le associazioni iscritte all'Albo per il triennio 2018-2020 e tutte avranno tempo fino al 31 gennaio per presentare il programma annuale delle nuove attività rivolte agli studenti.
Giacomo Dessì

 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 gennaio 2019 / Italia (Pagina 9 - Edizione CA)
IL LUTTO. Del Giacco: gesto straordinario ripetuto agli infettivi di Is Mirrionis. Si indaga per suicidio
ADDIO ALL'UOMO CHE SFIDÒ L'AIDS
Muore l'immunologo Ferdinando Aiuti: a Cagliari il bacio a una donna con l'Hiv 

Tutto il mondo lo ricorda per quel bacio sulla bocca dato 28 anni fa a Cagliari a una giovane donna sieropositiva. Un gesto simbolico con cui Ferdinando Aiuti, immunologo e pioniere nella lotta all'Aids, morto ieri all'età di 83 anni al Gemelli di Roma dove era ricoverato per una cardiopatia ischemica, dimostrò che l'Hiv non si poteva contrarre con un bacio.
LA TESTIMONIANZA  «Ma pochi sanno che oltre a quel bacio dato alla Fiera, ce ne fu un altro con un'altra donna ricoverata nel nuovo reparto di Malattie infettive dell'ospedale Is Mirrionis», ricorda Sergio del Giacco, professore di Immunologia clinica e Medicina Interna all'università di Cagliari, collega e amico di lunga data di Ferdinando Aiuti. Dicembre 1991, Fiera di Cagliari: congresso medico sull'Aids organizzato dal professor Del Giacco. Il suo modo per cancellare lo stigma, insomma. Tra le convinzioni sbagliate di quel periodo, infatti, girava voce che l'Hiv si potesse trasmettere anche con la saliva (solo con i rapporti sessuali non protetti e il sangue, vedi le trasfusioni). Aiuti fece un gesto dimostrativo: afferrò la sua paziente, Rosaria Iardino, una famosa donna sieropositiva, e la baciò sulla bocca. Quel momento venne immortalato e lo scatto fece il giro del mondo. «Lo ricordo benissimo», dice il professor Del Giacco, «erano anni di polemiche in cui tutti, a volte anche a sproposito, sostenevano una tesi e il suo contrario in merito alle forme di contagio. Con Ferdinando Aiuti non solo eravamo colleghi, vincemmo tutti e due la cattedra di Immunologia clinica nel 1980, ma eravamo anche molto amici. Amici da 40 anni. La sua morte mi sconvolge. Gli avevo parlato due mesi fa, mi aveva raccontato del problema cardiaco ma non immaginavamo fosse così grave. Mi dispiace moltissimo. Perdiamo una figura fondamentale della storia della medicina italiana in campo immunologico». «È morto il mio uomo del bacio, grande immunologo e uomo, con lui ho litigato tantissime volte», scrive su Twitter Rosaria Iardino. «Ricordando l'uomo e il professore non posso fare altro che dire grazie per il suo enorme contributo alla lotta contro l'Aids».
LA CARRIERA  Allergologo, infettivologo, immunologo di fama mondiale, il suo impegno nella lotta all'Aids è l'eredità più importante: a lui si deve l'Anlaids, l'associazione per la lotta contro l'Aids. «Era molto attivo, insieme siamo stati tra i primi a occuparci di Hiv in Italia. Abbiamo organizzato diversi congressi. Quello organizzato alla Fiera di Cagliari nel 1991, e altri. E in uno dei tanti incontri, lui ha fondato l'Anlaids», racconta Sergio Del Giacco, oggi professore onorario dell'università di Cagliari. Ferdinando Aiuti è stato ritrovato a terra in seguito a una caduta dalle scale dal quarto piano dell'ospedale romano. La Procura indaga sull'ipotesi di suicidio.
Mauro Madeddu

 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 gennaio 2019 / Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
MEDICINA. La borsa è stata vinta da una specializzata
Disturbo bipolare, finanziata una ricerca

Ha ottenuto una borsa di ricerca della Fondazione Veronesi che finanzierà un progetto da portare avanti nel laboratorio di Farmacogenomica del dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università. Il riconoscimento è stato conferito a Claudia Pisanu, laureata in Medicina e specializzata in Farmacologia Medica, capace di ottenere una delle 162 borse di ricerca annuali assegnate dall'ente intitolato al noto oncologo. La Pisanu, 32 anni di Carbonia, si è laureata nel 2011 in Medicina e Chirurgia e si è specializzata nel 2017. Dal 2012 ha frequentato il laboratorio di Farmacogenomica del dipartimento di Scienze Biomediche, sotto la supervisione dei docenti Maria Del Zompo e Alessio Squassina, partecipando alla realizzazione di studi volti a indagare i meccanismi molecolari coinvolti nello sviluppo delle malattie psichiatriche e nella risposta ai farmaci utilizzati per il trattamento di questi disturbi.

 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 gennaio 2019 / Medio Campidano (Pagina 25 - Edizione CA)
SERRAMANNA. Ha lavorato nei centri specializzati di Okinawa e di La Jolla (Florida)
Una speranza contro il Parkinson grazie a un ricercatore sardo
Stefano Zucca ha scoperto il funzionamento degli “interneuroni”

Si chiamano “interneuroni colinergici” e sono cellule che funzionano da interruttori per disattivare comportamenti abituali quando c'è bisogno di un cambiamento anche rapido e repentino. Una partita, un mutamento di passo, che si gioca tutta all'interno dei circuiti che rendono il cervello umano elastico consentendo, per usare le parole del ricercatore sardo che li ha mappati per la prima volta, «di cambiare un comportamento per adattarci all'ambiente».
LA RICERCA  La scoperta è dovuta a Stefano Zucca, scienziato 37enne originario di Serramanna, che ha condotto lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica eLife, durante la sua permanenza come ricercatore all'Okinawa Institute of Science and Technology, a Okinawa in Giappone. «Voleva fare ricerca: è stato determinato in questa scelta fin da bambino», raccontano orgogliosi dalla loro casa di Serramanna i genitori, Aldo e Anna.
MORBO DI PARKINSON  «Abbiamo lavorato su un particolare aspetto del funzionamento di questi neuroni colinergici, peculiari per una struttura del cervello che è coinvolta nel controllare i programmi motori e il cui malfunzionamento è alla base della malattia del Parkinson per esempio. Capire come questi neuroni controllano i nostri programmi motori è quindi fondamentale per comprendere quali meccanismi sono alterati in quelle patologie come il Parkinson per esempio e offrono dunque nuovi target molecolari per lo sviluppo di nuovi farmaci o terapie mirate», dice lo scienziato serramannese del progetto sviluppato nel corso di circa due anni presso l'Okinawa Institute of Science and Technology, a Okinawa. «Sotto la guida mia e del mio capo di laboratorio, professor Jeff Wickens, gli altri collaboratori che hanno attivamente lavorato al progetto di ricerca sono Aya Zucca, Takashi Nakano, Sho Aoki».
GLI SVILUPPI  Dire quali potranno essere gli sviluppi medico clinici della scoperta è prematuro. Stefano Zucca è prudente. «Non faccio ricerca clinica, ma come si può immaginare, il passaggio dal tipo di ricerca di base alla ricerca clinica richiede l'intervento e la collaborazione di diverse strutture, centri di ricerca altri fondi dedicati, e ovviamente richiede tempo».  La porta, con la ricerca sugli "interneuroni colinergici", che può ridare una speranza di guarigione per i pazienti con Parkinson e schizofrenici è aperta. Lo scienziato sardo ci va cauto. «Ripeto, l'avanzamento della ricerca di base mirata alla comprensione dei meccanismi neuronali che sono alla base del normale funzionamento del nostro cervello è fondamentale per capire quali meccanismi, quando alterati, sono alla base di certe patologie o disfunzioni. Questo progresso scientifico è perciò vitale per lo sviluppo di nuovi farmaci e terapie applicabili in campo clinico».
Ignazio Pillosu

LE ESPERIENZE
Da Sanluri a Bordeaux e negli Usa

Dopo gli anni del liceo classico (ha frequentato l'istituto degli Scolopi, a Sanluri) e gli studi in Neuropsicofarmacologia all'Università di Cagliari, Stefano Zucca ha proseguito la sua formazione professionale nel New Mexico, presso l'università statunitense di Albuquerque, fino al dottorato nell'ateneo di Bordeaux, in Francia. La formazione e l'ascesa di Stefano Zucca, attualmente allo Scripps Institute di La Jolla (Florida), nel campo delle Neuroscienze, sono proseguite all'Okinawa Institute of Science and Technology, dove Stefano Zucca è approdato spinto dalla passione che lo ha accompagnato fin dai sui primi anni di studio nelle scuole di Serramanna e Sanluri. (i. pil.)

 

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 gennaio 2019 / Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Scuola
Il Siotto pronto per la Notte dei licei

Tutto pronto anche al Siotto per la “Notte nazionale dei licei classici”, in programma domani nei ginnasi di tutta Italia. Nella scuola di viale Trento, dopo l'open day per la presentazione dell'offerta formativa, si parte alle 18 con i saluti del dirigente scolastico, della rettrice dell'Università Maria Del Zompo e del sindaco Massimo Zedda. Si parte con la conferenza “Nutrire il corpo, nutrire la mente: miti e riti alimentari nel mondo classico” di Donatella Puliga, docente nella facoltà di Lettere di Siena. Poi, spazio a reading di testi classici, spettacoli musicali e di danza. E ci sarà anche l'intervento di un'altra scuola, l'Ipsar Gramsci di Monserrato che ha organizzato il momento conviviale. In programma appuntamenti legati alla città (come “La Grotta della Vipera: una storia d'amore nella Cagliari antica” a cura della quinta D) e approfondimenti su temi di attualità (alle 17.45 flash mob a cura delle studentesse e degli studenti che frequentano il corso sulle relazioni di genere).

 

6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 gennaio 2019 / Un giorno in TV (Pagina 51 - Edizione CA)
VIDEOLINA. Stasera alle 21
Dopo le abbuffate come si torna in forma? Se ne parla a Monitor

“Peso forma” è il titolo della puntata di Monitor in onda questa sera alle 21 su Videolina. Consigli utili per chi vuole rimettersi in… forma dopo le grandi abbuffate. C'è chi si è già messo a dieta e chi si è iscritto in palestra. Ma anche chi sceglie di passeggiare per la città. Con gli esperti in studio, e i servizi a cura della redazione, spiegheremo gli errori da evitare. Ospiti di Simona De Francisci, l'endocrinologo e medico dello sport Andrea Loviselli, il dietologo-nutrizionista Pablo Belfiori e il medico del Cagliari Marco Scorcu che racconterà il regime alimentare degli atleti professionisti, anche e soprattutto durante le feste o nei periodi di relax. La regia è a cura di Marcello Masala.
 

7 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 gennaio 2019 / Ogliastra (Pagina 37 - Edizione CA)
TORTOLÌ
Borse di studio

Cinque borse di studio per studenti meritevoli iscritti al primo anno di Università. Potranno fare la domanda gli studenti residenti nel comune di Tortolì, iscritti al primo anno di un corso di laurea. Scadenza bando l'8 febbraio. (ro. se.)
 

8 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 gennaio 2019 / Agenda (Pagina 18 - Edizione CA)
VIALE REGINA MARGHERITA. Iniziativa sui matrimoni
Ex Manifattura, al via domani la quarta rassegna “Inventa le tue nozze”

L'ex Manifattura tabacchi diventa una fabbrica della creatività, dove i futuri sposi potranno costruire il matrimonio ideale assieme a oltre cinquanta professionisti del settore. Inizia domani alle 17.30 e va avanti fino a domenica “Inventa le tue nozze”, quarta edizione del laboratorio regionale dell'organizzazione di matrimoni della wedding planner & designer Paola Consoli Repetto con il patrocinio del Comune. Tra le novità, il seminario “Wedding destination, come migliorare l'offerta?”, poi “Magie di nozze” (una coreografia animata e musicata con abiti da sposi), il laboratorio “Decorare i biscotti” e l'esperienza gustativa “Vino o birra?”. La rassegna «spazia dalla fotografia al catering, dal trucco alle acconciature per tutti i budget», spiega l'organizzatrice Paola Repetto, «con l'amore per i dettagli più ricercati, che fanno la differenza».
L'INAUGURAZIONE  Durante la rassegna, gli operatori metteranno a disposizione dei futuri sposi la propria professionalità per progettare con loro un matrimonio indimenticabile. L'inaugurazione (domani alle 17.30) prevede uno show e “Vino o birra?”.
IL MENU DI SABATO  Previsto il seminario su come migliorare l'offerta: parleranno Barbara Argiolas, assessore regionale al Turismo, Giuseppe Melis, docente di marketing turistico all'Università di Cagliari, Danilo Fadda, assessore comunale agli Affari generali, e Giulio Lippi, consulente di marketing. Alle 13 si ripeterà “Vino o birra?”, mentre alle 16.30 le visitatrici potranno seguire un minicorso per la decorazione dei biscotti. Alle 18 “Magie di nozze”: non una semplice sfilata su una passerella, ma una coreografia animata e musicata in cui le modelle si muovono e raccontano l'innamoramento, in un ambiente molto suggestivo. La giornata terminerà alle 21.
GIORNATA CONCLUSIVA  Domenica “Inventa le tue nozze” aprirà le porte a partire dalle 10. Alle 11 (replica alle 16.30) il minicorso per la decorazione dei biscotti. Alle 12 e alle 18 si ripeterà “Magie di nozze”, alle 19.30 “Vino o birra?”. Anche la terza e ultima giornata terminerà alle 21. Nei tre giorni un fotografo professionista scatterà le foto ai futuri sposi, che la riceveranno in omaggio, davanti a una parete di fiori artificiali.

La Nuova Sardegna

9 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 10 gennaio 2019 / Sassari - Pagina 29
Il giudice del lavoro accoglie il ricorso dell'avvocato demansionato e ordina all'Ateneo il reintegro
L'Università battuta in tribunale dal suo legale

di Nadia Cossu
SASSARI Ha vinto per la seconda volta in tribunale (la prima risale a 10 anni fa) la battaglia contro il suo datore di lavoro: l'Università di Sassari. Nell'Ateneo, infatti, Rosanna Ruiu ricopriva l'incarico di responsabile dell'ufficio legale prima che la delibera del Cda del 18 maggio 2018 la privasse «illegittimamente - hanno scritto i suoi avvocati Giovanni Campus, Vittore Davini e Antonio Maria Lei nel ricorso presentato al giudice del lavoro - del ruolo di avvocato preposto alla direzione dell'Avvocatura di Ateneo». Ruolo che le era stato attribuito con una delibera del Cda del 9 maggio 2000. E il giudice Maria Angioni ha accolto il ricorso e ordinato all'Università «di reintegrare immediatamente la Ruiu nel suo ruolo di avvocato responsabile dell'Ufficio dell'Avvocatura di Ateneo da lei ricoperto in precedenza». L'Università dovrà anche pagare le spese legali. Rosanna Ruiu era stata demansionata e nominata, spiegano i legali nel ricorso, «coordinatore dell'area "Centrale acquisti, contratti e affari legali" (in seguito a una illegittima soppressione dell'area dirigenziale Avvocatura di Ateneo), privata di qualunque funzione professionale e subordinata gerarchicamente ad altro dirigente amministrativo, in aperto contrasto con quanto stabilito dalla delibera del 2000». La Ruiu doveva fare l'avvocato in quanto vincitrice di un concorso pubblico per esami «bandito con D.R. numero 43/C del 15 marzo 1999, con espressa esclusione di ogni altro tipo di mansione non direttamente corrispondente all'esercizio dell'attività di avvocato». E con un successivo ordine di servizio dell'8 novembre 2000 era stata nominata responsabile dell'ufficio legale di ateneo. Nel 2007 l'avvocato Ruiu era stata anche iscritta nell'albo speciale degli avvocati ammessi al patrocinio davanti alla Corte di Cassazione e alle altre giurisdizioni superiori, limitatamente alle questioni legali dell'Università di Sassari. È chiaro, spiegano gli avvocati, «che il ruolo professionale e la prestazione lavorativa della Ruiu sono stati gravemente compromessi tenuto conto che, privata del ruolo apicale di avvocato coordinatore dell'area dirigenziale dell'Avvocatura di ateneo, è stata assegnata al mero coordinamento amministrativo dell'Area contratti, adibita a mansioni sostanzialmente corrispondenti a "passacarte" dell'Avvocatura dello Stato...». In giudizio si era costituita anche l'Unione nazionale avvocati degli enti pubblici che attraverso l'avvocato Marcello Bazzoni aveva chiesto l'accoglimento del ricorso. Il giudice, condividendo le argomentazioni dei legali, ha anche spiegato che «la modifica degli assetti organizzativi aziendali che incidono sulla posizione del lavoratore non può consistere nella soppressione della sola posizione rivestita dal lavoratore demansionato». Come nel caso specifico. Piuttosto «deve integrare un profilo di una più ampia riorganizzazione degli uffici dell'Ente che in questo caso non risulta esser stata attuata».

 

10 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 10 gennaio 2019 / Prima pagina
Legge sul gioco
UNA VITTORIA DI CIVILTÀ: ORA AVANTI COSÌ

Vittorio Pelligra *
Ma perché tutto questo accanimento contro il gioco d’azzardo? In fondo è legale, lo Stato l’approva, anzi ci guadagna. Non siate bigotti e proibizionisti, che il proibizionismo non ha mai portato niente di buono. Così qualcuno in Consiglio Regionale mentre si discuteva la legge su “disposizioni in materia di disturbo da gioco d’azzardo”. Fortunatamente queste posizioni non hanno prevalso e anche la Sardegna dopo anni di attese e rinvii, si è dotata di una legge di contrasto a quella forma di manipolazione inganno, che, secondo i Nobel Akerlof e Shiller, rappresenta il business dell’azzardo. Una “tassa sulla stupidità”, definiva il gioco Bruno de Finetti, grande scienziato, che lo Stato da qualche tempo ha deciso di imporre soprattutto ai più fragili e vulnerabili dei suoi cittadini. Lo Stato sceglie di trattarci da stupidi e per far cassa incentiva sempre l’azzardo a tutto beneficio delle entrate fiscali.
*docente Politiche economiche

Sardegna - Pagina 5
UNA VITTORIA DI CIVILTÀ: ORA AVANTI COSÌ - segue dalla prima
di VITTORIO PELLIGRA*
Lo Stato incentiva sempre l'azzardo soprattutto a beneficio delle multinazionali del settore che in questi anni hanno fatto guadagni stellari. Poi qualcosa inizia ad andare storto. I giocatori non sono felici. Diventano dipendenti, si ammalano. Le famiglie si disgregano, i patrimoni si dilapidano, gesti estremi, violenze familiari, fino agli ultimi tragici episodi di cronaca locale. Ma le imprese del settore creano occupazione, si dice. È vero, si stimano 140 mila addetti. In realtà, però, quelli impiegati direttamente sono molti meno. La Consulta nazionale delle fondazioni e associazioni antiusura ha calcolato che il settore dell'azzardo in realtà, complessivamente non ha creato posti di lavoro, ma, drenando dall'economia reale circa 20 miliardi di euro negli ultimi anni, ha impedito la creazione di 115 mila nuovi posti di lavoro.Vabbè, però almeno l'azzardo legale riduce quello illegale. In realtà è successo esattamente il contrario in questi anni.Con il crescere del settore legale, secondo la Commissione parlamentare antimafia, è aumentato anche il giro d'affari di quello illegale: «Un comparto di altissimo interesse per la criminalità di stampo mafioso (...) L'espansione del gioco d'azzardo legale fa da battistrada a quello illegale e lo potenzia».Tutto sommato, però, nonostante gli aspetti negativi evidenziati fin qui, è indubbio che l'azzardo rappresenti per lo Stato un ottimo affare. A ben vedere, però, scopriamo che se da una parte abbiamo circa 10 miliardi di entrate erariali all'anno, dall'altra ci sono enormi costi economici e sociali che, secondo la valutazione della Procura nazionale antimafia, ammontano a circa 30 miliardi. I costi superano di tre volte le entrate. Queste sono solo alcune delle ragioni per cui la Regione Sardegna non poteva più permettersi di ignorare un fenomeno come questo. La normativa regionale consentirà un maggior controllo del comparto. Non si tratta di essere proibizionisti, contrariamente a quanto pensano certi liberali poco informati, ma di essere realisti e di mettere al primo posto l'interesse dei propri concittadini. Alcune attività sono, per loro natura, rischiose: quando andiamo in macchina usiamo le cinture, guidando la moto indossiamo il casco. Non alleviamo animali selvatici in giardino, né possiamo acquistare uranio. Ci sono alcune attività che sono pericolose per noi, per l'ambiente, per chi ci sta accanto. E' dovere del decisore pubblico regolamentarle in funzione del bene dei più.Nel caso dell'azzardo, data la natura patogena dell'attività, si tutelano i cittadini, riducendo l'offerta, sia nello spazio che nel tempo. Il principio è esattamente lo stesso. E' vero, la Costituzione tutela la libertà di impresa, ma alcuni di noi, non tutti, a giudicare dai voti espressi in Consiglio Regionale, pensano, che la tutela della salute dei cittadini, sia prioritario rispetto al profitto. E' una visione del mondo, della società, della persona. Oggi, grazie all'impegno di tanti, singoli, associazioni, amministratori, di certa stampa, questo giornale in primis, questa visione è diventata coscienza condivisa. Occorre ora andare avanti, per esempio, impegnandosi a non dare spazio alle note stampa delle lobby che pubblicizzano vincite vere o presunte, solo per creare fenomeni di emulazione. Ora un primo, importante, risultato è stato raggiunto. In "zona Cesarini" la consiliatura è riuscita e portare a casa, con il contributo di tanti, un risultato di civiltà. Non fermiamoci e andiamo avanti.
*docente di Politiche economiche all'Università di Cagliari

Questionario e social

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