UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 19 settembre 2018

Mercoledì 19 settembre 2018

19 settembre 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 19 settembre 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
IL FESTIVAL. Sabato e domenica la quinta edizione di Smart Cityness
L'innovazione all'Exma Incontri, laboratori e mostre sulle trasformazioni

I lavori della Metropolitana da piazza Repubblica alla stazione saranno monitorati per controllare la corretta gestione dei fondi pubblici. È una delle iniziative di Transparency International Italia, associazione specializzata nella lotta alla corruzione che ha organizzato anche un concorso fotografico su come vengono spesi i fondi europei in città. Sono alcuni degli ingredienti della quinta edizione del festival Smart Cityness organizzato all'Exma dall'Urban Center in collaborazione con OpenMed. Mostre conferenze, laboratori, seminari e arte sotto il nome comune delle trasformazioni , oggetto del festival.
URBAN CENTER «Guardiamo all'innovazione e ai cambiamenti dei territori e le trasformazioni sono nella natura stessa di questi temi», spiega il presidente di Urban Center Stefano Gregorini, «però ricordiamo sempre che non esiste città intelligente senza il cittadino intelligente: è inutile avere infrastrutture se non le sai usare». Sabato e domenica all'Exma il mondo dell'innovazione e della trasformazione sarà analizzato sotto diversi punti di vista a partire dal dibattito “Sardegna, hub della cooperazione euro-mediterranea?” organizzato da OpenMed in collaborazione con Sardegna 2050, il corso Relazioni internazionali dell'Università e Europe Direct Regione Sardegna.
OPENMED «Vogliamo offrire uno sguardo diverso sul mediterraneo, se ne parla solo per l'emergenza migratoria, ma ci sono anche le forme di cooperazione tra Sardegna e Mediterraneo - spiega Emanuele Cabras, presidente di OpenMed - parleremo di finanziamenti europei per la cooperazione con Alaa Ezz, segretario della confederazione delle associazioni europee-egiziane, e parleremo di logistica e trasporti con un esponente del porto di Barcellona e il docente trasportista dell'Università di Cagliari Gianfranco Fancello».
Al termine ci sarà un dibattito con l'assessore regionale agli Affari generali Filippo Spanu, il deputato Pino Cabras e l'eurodeputato Salvatore Cicu.
STREET ART Durante Smart Cityness parleranno di innovazione anche Crs4, Ctm e Coldiretti. Tra laboratori e seminari ci sarà spazio anche per l'arte con la mostra “Cinquanta Segnalibri” che arriva in città con le opere di 25 street artist italiani e la mostra “Trasformazioni” con le opere di artisti da tutta la Sardegna come Daniele Serra, Crisa, Skan, Flirst, Daniela Frongia, Rossana Corti, Paola Corrias, Giulia Atzeri, Nina Castle & Andrea Colombu, Roberto Ferro, Emanuela Cau, Piero Piras, Narcisa Monni, Ruben Mureddu, Vincenzo Grosso, Juanna ed Elio Ticca.
Marcello Zasso

 

La Nuova Sardegna

 

2 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 19 settembre 2018 / Economia - Pagina 16
Il gotha della ricerca in una tre giorni internazionale di confronti e workshop
GLI SCIENZIATI DEL CIBO SI RITROVANO A ORISTANO
L'iniziativa organizzata dall'Università di Sassari e sostenuta dal Ministero

di Simonetta Selloni
ORISTANO È il gotha della ricerca scientifica applicata alla tecnologia e biotecnologia nel settore degli alimenti, quello che si ritrova da oggi e fino a venerdì nel XXIII Workshop su "Developments in the Italian PhD Research on Food Science, Technology and Biotechnology", e che si aprirà alle 15 all'Auditorium San Domenico. Il convegno riunisce il fior fiore dei ricercatori dottorandi italiani che in un consesso internazionale - non a caso la lingua ufficiale e l'inglese, e in inglese saranno tenute conferenze, sessioni plenarie e interventi - faranno il punto sullo stato della ricerca nel settore dell'eccellenza italiana per antonomasia, ossia il settore alimentare.Non è certamente un caso che quello che può considerarsi il più importante momento di incontro annuale tra la comunità scientifica e il mondo delle imprese si svolga a Oristano. È a Oristano, al Consorzio Universitario Uno, che hanno sede i due corsi triennali di laurea in Tecnologie alimentari e Viticoltura e enologia, gemmati dal Dipartimento di Agraria dell'Università di Sassari; mentre da quest'anno partirà il corso di laurea magistrale in Qualità e sicurezza dei prodotti alimentari. Tra gli altri organizzatori, la Sistal, Società italiana di Scienze e tecnologie alimentari, e la SimTreA, Società italiana di microbiologia Agraria, alimentare e ambientale, e il Network italiano dei dottorati di ricerca. Sono coinvolte aziende e la Confindustria del Centro nord Sardegna. Sono 127 i dottorandi provenienti da tutta Italia che parteciperanno al workshop. Spiegheranno a quali conclusioni sono arrivati nelle loro ricerche sulle innovazioni, sulle tecnologie, sullo studio di tutti quei processi il cui obiettivo è il miglioramento dei prodotti alimentari. Il ministero dell'Università ha puntato molto su quello che tecnicamente si chiama "capitale umano" e che è costituito proprio da questi giovani ricercatori, i quali accedono alle aziende grazie al sostegno dei 18 milioni di euro stanziati dal Miur. Il protocollo prevede che i dottorandi sviluppino la ricerca sul campo, per un periodo obbligatorio che va dai sei ai 18 mesi, e all'estero, per uno stesso arco di tempo.Il congresso prevede dodici sessioni, convegni, approfondimenti, tavole rotonde. I dottorandi del primo e secondo anno presenteranno le loro ricerche in spazi, "Poster", che sintetizzeranno il percorso compiuto fino a questo punto. Per i dottorandi del terzo anno, e sono 34, la sfida sarà ancora più interessante, perché le loro relazioni, in inglese, saranno illustrate e le migliori dodici esposte agli studiosi che partecipano al Workshop. E sarà una giuria composta dagli esperti che attribuirà il premio di Federalimentare alla migliore ricerca.Il workshop avrà anche un momento conclusivo con una tavola rotonda sul tema "I dottorati industriali: possono dare un reale aiuto alle esigenze di sviluppo delle imprese alimentari?" Bisognerà anche capire quanto il privato sarà disposto ad accompagnare lo sforzo del pubblico nel sostegno alla ricerca e nello sviluppo di figure di altissima specializzazione nel mondo del lavoro. Dalla cui attività dipendono innovazione e qualità del brand di qualità targato Italia.
 

3 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 19 settembre 2018 / Nuoro - Pagina 25
ISTRUZIONE E SVILUPPO >> L’ATENEO DELLA BARBAGIA
Mureddu: «Facciamo rete con il territorio. E non perdiamo le speranze per avere una sede unica»
UNIVERSITÀ, PIÙ ISCRITTI E TASSE A RATE

di Valeria Gianoglio
NUORO Ottocento iscritti, distribuiti in quattro corsi di laurea - dall'ambito giuridico alla storica "Scienze forestali" passando per la super-gettonata scienze infermieristiche - un trend di crescita che anche quest'anno si attesta sul 20 per cento, un fiore all'occhiello nel campo dei servizi per gli studenti e per le loro famiglie: la possibilità, per chi lo richiede e a prescindere dal reddito, di rateizzare le tasse universitarie pagandole mese per mese poche decine di euro, grazie a un accordo tra università e Banco di Sardegna. Il Banco anticipa l'intero ammontare della tasse, gli studenti restituiscono il "prestito" a piccole dosi nell'arco di un anno, e gli interessi li paga l'ateneo. E poi ancora decine di convenzioni siglate con enti, per importare esperti, finanziamenti, nuove possibilità di ricerca e formazione nei settori sui quali punti il piano di rilancio del Nuorese: ambiente e cultura. E un sogno che di giorno in giorno - e a patto che si sblocchino i fondi del piano delle periferie - si fa sempre più vicino e concreto: avere un'unica sede universitaria a Nuoro e non le tre attuali, con gli inevitabili disagi: Sa Terra mala, Carta Loi, e via Salaris. «Avere un'unica sede costituirebbe la vera svolta, perché servirebbe innanzitutto a creare una vera e solida comunità universitaria nuorese» spiega, il commissario straordinario del Consorzio universitario nuorese, Fabrizio Mureddu. Laureato in Giurisprudenza a Sassari, fonnese di origine, nuorese ormai d'adozione, dal 21 luglio del 2015 commissario straordinario del Consorzio universitario del capoluogo barbaricino, un mucchio di progetti in testa: Fabrizio Mureddu ci crede davvero in un futuro ancora più roseo per l'ateneo nuorese. «Devo dirlo - precisa - quando mi sono insediato ho trovato già una situazione più che buona, grazie a chi mi ha preceduto. I miei sforzi sono stati, da lì in poi, nel tentativo di migliorare ancora di più l'offerta formativa e i servizi per gli studenti, e fare rete con il territorio e le imprese per far uscire l'università dall'isolamento e legarla in modo deciso al mondo delle imprese, degli enti, della formazione». Ed è così che nell'arco degli ultimi anni l'università nuorese stringe accordi con diverse realtà del Nuorese per fare ricerca, formazione, e pure - come accade grazie all'accordo con il Banco di Sardegna - per dare agli studenti la possibilità di rateizzare le tasse attraverso un piccolo prestito da restituire a piccole dosi mensili. Mentre grazie a una convenzione con l'agenzia Forestas, all'ateneo nuorese arriveranno 400mila euro di fondi per fare ricerca spalmati in diverse tranche, e grazie al patto con Laore i neo-laureati barbaricini potranno seguire diversi corsi di avviamento al lavoro. «Ecco - spiega ancora Fabrizio Mureddu - è questo che intendevo per "uscire dall'isolamento". La mia idea di università è quella di un soggetto che fa rete con il territorio». Ma tra tanti successi e progetti, ce n'è uno ancora che al commissario straordinario piacerebbe tanto vedere tradotto in realtà: è la questione della sede. Ora, infatti, l'ateneo nuorese e i suoi studenti sono distribuiti tra tre diversi complessi, ma esiste da tempo il progetto per realizzare un'unica sede per l'ateneo.«Nel piano di rilancio del Nuorese - spiega Mureddu - è prevista la realizzazione di una sola sede, all'ex Mulino Gallisay, mentre nell'area dell'ex Artiglieria di viale Sardegna il progetto prevede di realizzare il centro sportivo universitario, la mensa, gli alloggi per gli studenti. I fondi arrivano da un co-finanziamento da parte di diversi soggetti nell'ambito del piano di rilancio delle periferie». E a chi gli chiede se non teme che quei fondi non vengano più sbloccati, Mureddu risponde che sulla questione è decisamente ottimista. «C'è la speranza che vengano sbloccati - dice - perché il presidente del consiglio ha dato questa rassicurazione, ovvero precise garanzie di ripristino dei fondi, all'Anci e direttamente ai sindaci che sono andati a Roma».

4 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 19 settembre 2018 / Nuoro - Pagina 25
I NUMERI
Sono circa duecento le nuove matricole

Ottanta nuove matricole nel corso storico di Scienze forestali, idem per Giurisprudenza, trenta iscritti, inve ce, al corso di Scienze infermieristiche perché è a numero chiuso. Ed è proprio quest'ultimo, da tempo, uno dei corsi più ambiti all'interno dell'offerta formativa dell'università nuorese: tant'è che anche per quest'anno accademico ormai alle porte le richieste per poter seguire il corso triennale in infermieristica sono state svariate decine ma non tutte, dunque, hanno potuto essere accolte. (v.g.)
 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 19 settembre 2018 / Sardegna - Pagina 7
IL SINDACO DI VILLAPUTZU
Porcu: «I lavori sul viadotto sono da appaltare al più presto» di Gian Carlo Bulla

VILLAPUTZU. Il ponte sul Flumendosa, che unisce Muravera a Villaputzu, da anni è in uno stato di totale abbandono. L’opera è stata costruita negli anni Cinquanta e, da allora, non sono stati mai eseguiti lavori di manutenzione, né ordinaria né straordinaria, nonostante sia molto trafficato soprattutto in estate. La competenza su quel ponte è della provincia del sud Sardegna dopo la dismissione da parte dell’Anas nei primi anni Duemila. La ristrutturazione del ponte è fra i principali interventi infrastrutturali previsti dal “Piano di gestione rischio alluvioni” elaborato dalla direzione generale dell’agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna e dal dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura dell’università degli studi di Cagliari. I lavori, il cui costo complessivo è stato stimato in 7 milioni di euro, erano stati finanziati dall’assessorato regionale dei lavori pubblici attraverso un accordo di programma quadro col ministero dell’ambiente. La Regione nel 2014 ha delegato la provincia di Cagliari per la realizzazione dell’intervento con uno stanziamento di 700 mila euro (anticipazione del 10%). Da allora nulla è stato fatto. Non si sa se le risorse siano ancora disponibili (l’iniziale finanziamento sarebbe stato ridotto a 4 milioni), e se ci sia un progetto. Intanto, dopo il crollo del ponte Morandi, è cresciuta l’attenzione e la preoccupazione dei cittadini e degli amministratori. «Questa settimana ci sarà un sopralluogo dei tecnici del genio civile e della provincia per effettuare i rilievi – fa sapere il sindaco di Villaputzu, Sandro Porcu–. Attualmente i lavori sono in fase di progettazione. Confidiamo che vengano appaltati al più presto. I 700 mila euro che ha a disposizione la provincia del Sud Sardegna saranno utilizzati per la messa in sicurezza del ponte. Purtroppo il finanziamento iniziale è stato decurtato. Non più 7 milioni di euro, ma solo 4. Saranno utilizzati per la creazione di una nuova campata in cemento, lato Muravera, e per la realizzazione di una nuova corsia, esterna al ponte di ferro, da utilizzare come pista ciclabile e pedonale». Ora si spera che, dopo la segnalazione dell’Ance, i lavori sul ponte sul Flumendosa comincino il più presto possibile

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