Lunedì 23 luglio 2018

23 luglio 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 23 luglio 2018 /  Provincia Sulcis (Pagina 20 - Edizione CA)
CARBONIA. A Venezia per raccontare la nuova vita dell'ex Deposito biciclette
La Grande miniera in vetrina alla Biennale di Architettura

La città di Carbonia, con la sua storia intrecciata alla Grande miniera di Serbariu, ancora protagonista alla Biennale di Venezia per raccontare, questa volta, la rinascita di un importante edificio: l'ex deposito biciclette.
IL PASSATO Era già accaduto nel 2012 quando, in occasione della tredicesima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, Palazzo Ducale ospitò la mostra dei 140 progetti che avevano partecipato alle prime due edizioni della selezione italiana per il Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa. Carbonia era l'ospite d'onore perché è proprio con la città mineraria e il suo progetto, “Carbonia Landscape Machine”, che l'Italia vinse la seconda edizione del Premio.
NUOVA VETRINA Sono passati sei anni ed è stata scelta ancora la Biennale di Archiettura per raccontare al mondo - visto che mondiale è la vetrina di Venezia - il progetto intitolato “Incubatore d'impresa. Recupero dei padiglioni deposito biciclette come laboratori artigiani e showroom”. «Un grande orgoglio per la nostra città», ha detto il sindaco Paola Massidda. Si tratta del fabbricato dove oggi sono in corso i lavori di recupero, proprio all'ingresso dell'area della Grande Miniera di Serbariu. Sono finanziati con le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la coesione per l'attuazione del Piano Sulcis. Il progettista e direttore dei lavori è l'architetto Enrico Potenza, il responsabile del procedimento è il geometra Roberta Orrù e il Direttore operativo è l'ingegnere Emanuele Tiddia. Lo studio e la ricerca scientifica sono stati svolti dal Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura dell'Università di Cagliari, guidato dal professor Antonello Sanna, con il gruppo di lavoro formato dagli architetti Pier Francesco Cherchi e Marco Lecis. I cittadini potranno prendere visione del progetto in occasione delle manifestazioni, in dicembre, per gli 80 anni della città.
IL PROGETTO L'assessore ai Lavori pubblici Gian Luca Lai spiega che: «I locali dell'ex deposito biciclette, una volta ultimato il restauro, diventeranno incubatori di nuove attività artigianali. I nuovi volumi sono in calcestruzzo a vista nero e rievocano dal punto di vista cromatico il colore del carbone, mentre le proporzioni della struttura richiamano l'ingresso della miniera». Il progetto, di cui si è occupata anche la rivista Domus, ha visto collaborare gli uffici e gli assessorati ai Lavori pubblici e all'Urbanistica. «La presenza del nostro progetto a Venezia e nella prestigiosa rivista - ha detto l'assessore all'Urbanistica Luca Caschili - avvalora ancor di più la nostra idea di sviluppo della zona della Grande Miniera».
Stefania Piredda

 

2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 23 luglio 2018 /  Provincia di Nuoro (Pagina 23 - Edizione CA)
All'Università due scuole estive, domani sera il processo all'Europa
Da tutto il mondo a Nuoro per studiare l'Atene sarda

L'Università di Nuoro è il centro del mondo. Due scuole di formazione estiva popolano l'Atene sarda. Sessanta studenti, in arrivo dall'Isola, dalla Penisola e da ogni angolo del pianeta, dormono in hotel e bed and breakfast della città. Possono esultare anche gli operatori economici, se è vero come è vero che l'ondata studentesca in arrivo, unita a quella garantita dal progetto regionale Talent up, a conti fatti produrrà un giro d'affari «documentabile» di 150 mila euro. Della serie: con la cultura si mangia.
LE INIZIATIVE «Diversi gli appuntamenti in campo - spiega Fabrizio Mureddu, 43 anni, commissario del Consorzio universitario nuorese - sia in aula sia negli spazi pubblici e nei luoghi della cultura della città e del territorio. Segnaliamo con soddisfazione di aver raggiunto il massimo numero dei posti per entrambe le scuole estive eorganizzate da UniNuoro assieme ai dipartimenti di giurisprudenza (la prima sui diritti umani, giunta alla terza edizione) e di agraria e architettura (sul tema dei cambiamenti climatici) dell'Università di Sassari.
I RAGAZZI Oltre agli allievi nuoresi e di altre università italiane (Bari, Catania, Milano-Cattolica, Foggia, Basilicata), arriveranno studenti da Brasile, Germania, Spagna, Azerbaijan, Tanzania, Siria, Afghanistan, Pakistan, Iran, Nigeria, Romania, Repubblica Ceca, Polonia, Algeria.
«L'iniziativa dell'università estiva, ormai rodata», osserva Mureddu, «dimostra che attraverso la qualità si possono vincere pregiudizi e scetticismi e richiamare docenti e studenti da tutto il mondo attorno a temi di interesse globale quali i diritti umani e i cambiamenti climatici».
ALLA SCOPERTA DELLA CITTÀ Non solo corsi e laboratori didattici. I giovani visiteranno i luoghi della cultura della città e la sera incontreranno la gente portando le loro esperienze e i loro studi. Due i direttori scientifici, uno per ogni scuola estiva. Si tratta dei docenti dell'università di Sassari Gabriella Ferranti e Pier Paolo Roggero, «ai quali - dice Mureddu va il nostro grande ringraziamento.
OGGI SI COMINCIA Tra gli appuntamenti pubblici, domani, il “Processo all'Europa” (ore 18.30, nel cortile dell'Isre) che vedrà sul banco degli imputati le istituzioni europee. Il centro Europe Direct del Comune di Nuoro, in collaborazione con UniNuoro, ha promosso l'iniziativa accolta dal dipartimento di giurisprudenza dell'Università di Sassari che ha coinvolto nel progetto gli studenti del corso di laurea dei servizi giuridici e magistrale in giurisprudenza del polo universitario di Nuoro, guidati dai loro docenti.
Tonio Pillonca

 

3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 23 luglio 2018 /  Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
All'ex Manifattura la Conferenza permanente
Turismo, oggi si pianifica il futuro

È il giorno delle proposte sulle scelte strategiche per il turismo che verrà. Dopo il ciclo di incontri tematici in giro per l'Isola e un'analisi del sistema attuale, oggi si riunirà di nuovo la Conferenza permanente del turismo dalla quale scaturirà un documento con le proposte che aggiorneranno il “Piano strategico di sviluppo e marketing Destinazione Sardegna 2018-2021”.
L'appuntamento alle 10 è all'Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari in viale Regina Margherita 33. Ci saranno Regione, Anci, una rappresentanza di enti locali nominata dal Consiglio delle autonomie locali, le Camere di commercio, l'Unione delle Proloco, le associazioni di categoria interessate, i consorzi turistici, le associazioni di promozione sociale, i sindacati, le associazioni delle persone con disabilità, le Università.
Il programma dei lavori prevede anche l'intervento di Josep Ejarque, coordinatore del percorso di costruzione di “Destinazione Sardegna 2018-2021” e della costituzione della Dmo (Destination management organization) regionale, che presenterà il documento frutto del lavoro di ascolto e confronto con i territori ed i portatori di interesse. Poi la discussione si sposterà in sette tavoli tematici che porteranno a sintesi le proposte da integrare nel documento finale, che verrà licenziato nella parte finale della mattinata.

 

4 - L’UNIONE SARDA di lunedì 23 luglio 2018 /  Cultura (Pagina 27 - Edizione CA)
Patrimonio pubblico
Il tema dell'archeologia pubblica sarà al centro della tavola rotonda che mercoledì (dalle 16) si terrà a Santa Vittoria di Serri. Intitolata “Paesi dell'archeologia” vedrà la partecipazione di tanti specialisti, moderati da Fabio Pinna (Università di Cagliari). Dopo i saluti del sindaco Samuele Gaviano, interverranno all'evento promosso con Vestigia (laboratorio didattico dell'Ateneo cagliaritano), Giacomo Paglietti, direttore area archeologica di Santa Vittoria e Federico Porcedda (Universidad de Granada). Degli scavi di Villaverde tratteranno Riccardo Cicilloni e Valentina Matta, di quelli di Pau Giulia Balzano e Laura Fanti. Della storia sacra della Sella del diavolo (Cagliari) parlerà Maria Adele Ibba. Spazio poi a Riccardo Mura (ufficio turistico Luogosanto) per raccontare l'esperienza di archeologia pubblica nel palazzo di Baldu. Chiara Pilo e Gianfranca Salis, per la Soprintendenza, inquadreranno l'importanza del patrimonio archeologico dell'Isola, mentre Alfonso Stiglitz e Peter van Dommelen focalizzeranno l'attenzione sul complesso di S'Urachi (San Vero Milis). Su formazione e università relazionerà Mattia Sanna Montanelli. In chiusura interventi di Juan Antonio Camara Serrano e Liliana Spanedda (Universidad Granada) e di Andrea Bellotti (Università di Siena).  Si potrà visitare il sito di Santa Vittoria. Sarà presentato il progetto “Lègami, atto primo”. Pensato da Clematis, raccoglie storie, punti di vista, dati scientifici legati al territorio. (m.a.)

 

5 - L’UNIONE SARDA di lunedì 23 luglio 2018 /  Cronaca di Olbia (Pagina 25 - Edizione CA)
OLBIA. Laurea magistrale per cinque ragazze nel Polo universitario cittadino
Professione turismo: le strade delle neodottoresse

Lauree in rosa per il Polo universitario di Olbia che, qualche giorno fa, ha regalato al territorio gallurese (e non solo) cinque professioniste del turismo con laurea magistrale. Emozionate e lungimiranti, le neolaureate in Tourism e Management hanno idee chiare.
Fra una tesi sui luoghi di destinazione turistica della Sardegna raccontati da Instagram e un'altra sperimentale dal titolo Smart Airport che Mylene Carta ha sviluppato intervistando i passeggeri, le ex studentesse raccontano di aver intrapreso questi studi per passione e (o) secondo una scelta strategica. «Consapevole che il turismo sia in forte crescita, ho scelto di proseguire i miei studi in questa direzione. E le basi teoriche che mi hanno fornito, mi hanno permesso di poter fare alcune esperienze lavorative e, grazie ai fondi elargiti dalla Regione e dall'ateneo, di partire per due Erasmus», racconta Elisabetta Pittaluga che vorrebbe investire la sua formazione in un'attività privata e indipendente. «Lavorare per valorizzare la Sardegna» è, invece, l'obiettivo di Roberta Canu che, già dalla prossima settimana, inizierà uno stage in marketing and pricing nell'aeroporto Costa Smeralda. Perché ha capito «attraverso il percorso universitario, che solo conoscendone i beni culturali e ambientali, si può promuovere la Sardegna, attribuendole l'adeguato (inestimabile) valore». Per Fabiana Sanciu, 26enne, già impiegata all'aeroporto di Olbia e con l'ambizione di restarci, «è stata una scelta fortemente strategica: il futuro di questa terra, che amo, è nel turismo».
Tania Careddu


 

La Nuova Sardegna

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 23 luglio 2018 / Provincia di Sassari - Pagina 15
Alghero, neo laureati poco attenti all’ambiente
ALGHERO La laurea si sa è un traguardo importante, un momento di gioia e l’inizio di un nuovo capitolo della vita di ciascuno. E come tale va festeggiato: si stappano spumanti, si lanciano coriandoli e stelle filanti e l’uscita dalla sede universitaria dopo la discussione della tesi è sempre scoppiettante. Non ci si deve dimenticare però che ci si trova in luoghi pubblici e dopo che si sporca di deve pulire. Quello che è accaduto venerdì sera lungo i bastioni ha lasciato infatti di stucco passanti e turisti. Al termine delle sedute di laurea l’area fronte ospedale vecchio, oggi sede del dipartimento di architettura era impresentabile: coriandoli e altro materiale colorato hanno invaso le vicine aiuole verdi e il ciottolato e l’unico cestino è stato saturato di bottiglie e cerbottane di coriandoli. Il vento poi ha fatto il resto e molto materiale è finito sotto i bastioni e in mare. I commenti negativi non si contavano: «Se questo è il biglietto da visita dei neo architetti – il commento amaro di un anziano in rigorosa lingua algherese seduto alla panchina – abbiamo da che preoccuparci per il futuro». Un messaggio di scarso rispetto del decoro civico quello lasciato dai neolaureati e dai loro familiari e amici, dicevano coloro che hanno assistito alla scena. Se poi si considera che tutto ciò è avvenuto in una sera di luglio in cui i bastioni sono pieni di turisti e i ristoranti hanno i loro tavolini fronte mare stracolmi di turisti stranieri è facile pensare i loro commenti. E questa volta la società per il ritiro dei rifiuti non c’entra.
Sergio Ortu

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 23 luglio 2018 / Sport - Pagina 30
Prende corpo il progetto di un ex giocatore e del preparatore del Latte Dolce
«Abbiamo un sito in continuo aggiornamento con tutti i dati del pallone sardo»
ALGORITMO MADE IN SASSARI PER SCOPRIRE NUOVI TALENTI
Lo studio finanziato dall’Università con il “Cubact” «Ma adesso marciamo con le nostre gambe»
Alberto Gaias: «Nel calcio c’è poca meritocrazia, con il nostro sistema può cambiare tutto»

SASSARI  A 16 anni appena compiuti ha realizzato il sogno di tanti ragazzini: la chiamata della Torres - squadra della sua città - e il debutto in serie C. Sembrava un predestinato ma nel mondo del calcio il talento non basta se non è assistito dalla fortuna, dai procuratori giusti, dal feeling che può crearsi o meno con l'allenatore. Alberto Gaias, sassarese e rossoblù nell'anima, aveva tutti i numeri per fare strada ma non ha trovato il bivio giusto, quello che spalanca le porte del professionismo e degli ingaggi a sei zeri. Lui, centrocampista dai piedi buoni, si è accontentato di respirare l'aria della serie C per una sola stagione, poi ha indossato altre casacche, compresa quella giallorossa dell'Alghero, e ha chiuso la carriera giovanissimo «perchè nel mondo del pallone ci sono troppe cose che non mi piacevano». Al cuore però non si comanda e così, appese le scarpette al chiudo, Gaias ha continuato a seguire "il gioco più bello del mondo" con uno sguardo diverso, più disincantato. «Ho fatto tesoro della mia esperienza - racconta - e ho pensato come poter aiutare i sedicenni di oggi: quelli che hanno lo stesso sogno che avevo io ma che rischiano di non avere mai l'occasione per mettersi in luce. Io, in fondo, mi sono tolto il gusto di debuttare in serie C e ho segnato un gol in Coppa Italia contro il Crotone, squadra arrivata in A. Credo di essere il più giovane torresino ad aver realizzato una rate in Lega Pro. Ma tutti gli altri?»E proprio partendo da questa domanda che Gaias ha cominciato a lavorare su un progetto che potrebbe davvero rivoluzionare i criteri di valutazione dei calciatori mettendo in fuorigioco il caso e le pressioni dei procuratori. Un sistema matematico, o quasi, che da semplice idea è diventato qualcosa di molto più serio. «Nel 2014-2015 ho partecipato a un bando del Cubact, l'incubatore d'imprese dell'Università di Sassari, e la mia proposta è stata selezionata insieme ad altre sette. E' stato il primo passo di un lavoro lungo e affascinante». Alberto ha trovato l'aiuto di un paio di amici e ha elaborato un algoritmo che mette insieme una serie di parametri e fornisce un valore assoluto, su una scala da zero e cento, di ogni singolo atleta esaminato. «E' un sistema assolutamente meritocratico - spiega Gaias - che prescinde da tutte le variabili soggettive e può essere molto utile per le società sportive, i procuratori e gli stessi giocatori». «Abbiamo cominciato ad elaborare dati fin da subito - continua l'ex rossoblù - e oggi abbiamo una "banca dati" con un migliaio di nomi. Abbiamo cominciato con i giocatori sardi ma la speranza è quella di allargarci anche alle altre regioni». Intanto quello che era solo un progetto è diventato qualcosa di più. «Con Alessandro Cozzula, preparatore atletico del Latte Dolce, abbiamo dato vita ad una società a responsabilità limitata semplificata che abbiamo chiamato BeAthlete. E abbiamo coinvolto nell'iniziativa un programmatore - Giuseppe Crasta - e altri consulenti esterni che ci stanno dando una mano. La sede, per il momento è nei locali del Cubact, vicino ai caserma dei carabinieri, ma noi speriamo di crescere e i primi riscontri sono molto positivi».«Già oggi - continua Gaias - abbiamo una banca dati importante e in continuo aggiornamento. Abbiamo elaborato un sistema che calcola il minutaggio, le presenze, i gol, le vittorie e altri centinaia di dati, compresi alcuni parametri fisiologici, di ogni singolo giocatore. La valutazione si aggiorna settimana dopo settimana ed è assolutamente oggettiva. Le nostre tabelle possono essere utilissime per i procuratori e le società ma anche per i giocatori che hanno così la possibilità di farsi notare».E proprio i giocatori, secondo i soci di BeAthlete, dovrebbero essere i primi ad autoalimentare il sito. «Chi scende in campo la domenica ha tutto l'interesse a caricare i dati sul sistema. E una delle nostre carte vincenti sarà proprio questa. Finora non c'era un sistema simile e chi ci ha provato non è riuscito ad andare avanti». Gaias e Cozzula sono invece sicuri del fatto loro. «Il problema, in questo momento, non è tanto quello di trovare risorse (che pure ci servono) ma di fare numeri. Più dati riusciremo a elaborare più diventeremo appetibili. La nostra idea è di lasciare il sito gratuito per i giocatori e di creare una serie di servizi mirati per le società sportive o per chiunque abbia interessi specifici legati al calcio. Pensiamo alle ditte di abbigliamento sportivo o a quelle che producono integratori o a chi ha necessità di raggiungere un'utenza mirata. Un data base come il nostro può davvero diventare una miniera di informazioni e, speriamo, una fonte di reddito».Partendo da un campo di calcio e da un'esperienza personale non particolarmente fortuna, Gaias e Cozzula si stanno inventando il futuro. E che l'Università sia stata la prima a scommetterci è una garanzia. Che poi il progetto nasca a Sassari e un altro bel gol. Il più bello dopo quello al Crotone.
Antonio Ledà

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 23 luglio 2018 / VENEZIA CLASSICI
Salvatore Mereu ancora in Laguna
ma da presidente della giuria SASSARI Salvatore Mereu ancora una volta a Venezia, questa volta in un ruolo particolare. Il regista di Dorgali presiederà la giuria di studenti di cinema che assegnerà i Premi Venezia Classici per i rispettivi concorsi miglior film restaurato e miglior documentario sul cinema. Quello tra Mereu e Venezia è davvero un rapporto speciale. Nel 2003 il regista esordiva al Lido con il lungometraggio “Ballo a tre passi”, premiato come il migliore della Settimana della critica. E nel corso di questi quindici anni è tornato altre volte con “Bellas mariposas”, “Tajabone” e “Futuro prossimo” (oltre che con il breve corto “Transumanza”, Nell’omaggio per la 70/ma edizione del festival). La Mostra del cinema 2018 si terrà dal 29 agosto all’8 settembre e proporrà nella sezione Venezia Classici una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Tra i film restaurati in programma “Il posto” di Ermanno Olmi, “La strada della vergogna” di Kenji Mizoguchi, “Morte a Venezia” di Luchino Visconti, “A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder. La Giuria presieduta da Salvatore Mereu sarà composta da 26 studenti, indicati dai docenti, dei corsi di cinema delle università italiane, dei Dams e della veneziana Ca’ Foscari. (f.c.)

Questionario e social

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